martedì 30 settembre 2014

Quando saliranno i tassi di interesse e cosa comporterà ?

Tutti stiamo aspettando e cercando di capire quando cominceranno ad aumentare i tassi di interesse e con quale velocità, la cosa migliore sarebbe che l'economia aumentasse quel tanto che basta da mettere pressione sui tassi d'interesse nel breve termine, ma in questo momento secondo le nuove previsioni della FED la crescita economica non è sufficientemente forte da mettere una tale pressione per un periodo prolungato. In questo momento sembra, che l'argomento principale negli Stati Uniti, non sia né la guerra in medio Oriente né tanto meno quella in Ucraina, ma quando la FED aumenterà i tassi d'interesse e cosa comporterà.

In primo luogo dobbiamo separare due diverse situazioni se vogliamo capire ciò che accadrà nei prossimi 12 mesi circa.

Per prima cosa, negli ultimi sei anni, la Federal Reserve ha pompato un sacco di riserva nel sistema bancario. Ci sono quasi 2.800 miliardi di dollari in eccesso nel sistema bancario. Ora, trascurando la bontà dell'operazione, il problema è che abbiamo una massiccia quantità di riserve nel sistema bancario e queste potrebbero causare problemi reali se le banche decidessero di prestare tali riserve alle imprese e ai consumatori. Questo, naturalmente, è quello di cui sono preoccupati i "falchi dell'inflazione". La questione quindi diventa, in che modo la Fed ridurrà la quantità di riserve e come pensano di farlo in modo sistematico, organizzato e sopratutto stabile ? Non credo che tale questione, pragmaticamente, sia il vero dilemma della Federal Reserve in questo momento.



Il secondo problema è il fatto che la crescita economica è modesta in questo momento. Ci sono molti motivi che possono essere forniti per questa ipotesi, ma il semplice fatto che i membri dell'Open Market Committee della Federal Reserve stiano proiettando che la crescita economica per i prossimi cinque anni sarà nel range tra l'1,8% e il 2,6%, è un'indicazione che l'economia non correrà tanto da qui in avanti. Inoltre, questi funzionari hanno abbassato le loro proiezione per la futura inflazione tra l'1,7% e il 2,2%. Questo si confronta favorevolmente con l'obiettivo della Fed di mantenere l'inflazione dei prezzi intorno al 2,0%. I membri del Open Market Committee non sono, però, gli unici che stanno giungendo a proiezioni di questo tipo. Non solo ci sono proiezioni di istituti privati in questo campo, ma altre organizzazioni come il Fondo Monetario Internazionale sta indicando che vedono sia la crescita che l'inflazione all'interno di questi intervalli.

Tutta la zona euro sembra sull'orlo di un'altra recessione e possibile deflazione. La Cina sta avendo i suoi problemi cosi come l'India e altri paesi emergenti. Sembra che gli Stati Uniti stiano facendo abbastanza bene se guardiamo le condizioni che devono essere affrontate da questi altri paesi. Il punto è che c'è poca pressione al rialzo esercitata nella maggior parte delle economie di tutto il mondo. E se le economie non viaggiano all'unisono, è terribilmente difficile generare molta domanda di prestiti. Le aziende non sono disposte ad impegnarsi per investimenti futuri, perché le prospettive sono così tristi ed incerte che preferirebbero non prendere in prestito, o se lo fanno, insieme con il denaro contante che potrebbero avere a portata di mano, preferiscono spendere i soldi per ricomprare le loro azioni o pagare dividendi.

I consumatori non vogliono prendere denaro in prestito. I ricchi o coloro che hanno un'istruzione universitaria stanno andando bene, stanno lavorando e dispongono di risorse sufficienti per spendere ciò che vogliono. A tutti gli altri, purtroppo, le cose non vanno bene, qualsiasi ricerca effettuata in questo momento, indica che gran parte della forza lavoro americana non sta facendo molto bene, si sente depressa e non è molto ottimista circa il futuro. Quest'ultimo gruppo di certo non vuole prendere denaro in prestito.

Un gran numero di banche, in realtà, non si vuole esporre in questo momento. Questi sono la maggior parte delle banche, in particolare quelle che hanno meno di 1,0 miliardo di dollari di patrimoni. Molte di queste banche hanno ancora problemi con i vecchi prestiti e avendo l'autorità di regolamentazione che le tiene d'occhio, non sono ansiose di fare nuovi prestiti. Inoltre, con un'economia così debole non c'è molta fiducia nel prendere rischi in eccesso per concedere nuovi prestiti, anche perchè, gli standard del credito sono piuttosto gravosi. Quindi, non ci sono molte domande di prestiti e le banche sembrano essere molto felici, sedute sulle loro riserve in eccesso.



Pertanto, non c'è una pressione sui tassi di interesse a breve termine tale da farli salire. Inoltre, con ciò che indicano queste proiezioni economiche molti ritengono che questa situazione non migliorerà per adesso, per cui c'è ben poco timore che la domanda di prestiti aumenti nell'immediato. La questione, quindi diventa, quando ci sarà sufficiente pressione sui mercati monetari per causare l'aumento dei tassi di interesse ? In questo tipo di ambiente, la Federal Reserve non creerà molta pressione sui tassi di interesse a breve termine se può prendere i fondi dalle banche e non provocare eventuali vincoli sulle attività del prestito.

Secondo la Fed di Chicago, il costo del denaro starà basso fin oltre l'estate 2015, per essere certi che la crescita possa sostenersi senza aiuti, la Federal Reserve dovrà probabilmente tenere il costo del denaro ai minimi fin oltre la prossima estate, ovvero finché non sarà certa che l'economia può mantenere il proprio slancio anche senza il sostegno della Banca centrale americana.

In questo momento, non c'è alcuna pressione della domanda sui tassi di interesse a breve termine. Le banche sembrano essere contento di essere semplicemente dove sono. Fintanto che questo accade, la Federal Reserve probabilmente non forzerà il problema, aumentando i tassi di interesse a breve termine. Penso, che ciò che la Federal Reserve vuole davvero vedere accadere è che l'economia inizi a prendere velocità, portando le banche ad affrontare una maggiore domanda di prestiti che eserciterebbe poi una certa pressione sull'aumento dei tassi di interesse. Poi, come nella maggior parte dei periodi di ripresa economica, i tassi di interesse potrebbero salire anche, a causa di un aumento naturale della domanda dei prestiti aziendali. Questo sarebbe lo scenario più auspicabile.

Per quanto riguarda l'aumento dei tassi a lungo termine, che dipenderà dalla crescita dell'economia con l'aumento del tasso di inflazione, la Fed può fare poco o nulla per influenzare questa pressione. Tuttavia, in questo momento sui mercati obbligazionari, il tasso atteso di inflazione nei prossimi dieci anni sembra essere di circa 2,00%. La cosa interessante è che alla fine dello scorso anno, le aspettative inflazionistiche degli investitori sembravano essere al di sopra del 2,30% e questa aspettativa, è stata piuttosto volatile. Sembra come se gli investitori non sapessero bene cosa aspettarsi in termini di inflazione.

venerdì 26 settembre 2014

Investire in Europa ora è attraente, alcune azioni da prendere in considerazione

Alcuni mercati azionari delle principali economie europee sono ancora indietro quest'anno rispetto alla performance di quello americano. Da inizio anno i rendimenti dei principali mercati europei, al 22 settembre, sono stati dello 0,4% per il FTSE 100, del 3,4% per il CAC 40, del 10,4% per l'IBEX 35, del 2,1% per il DAX e del 9,39% per FTSE MIB. I titoli americani hanno performato relativamente molto bene, con lo S&P 500 in crescita del 7,9% alla stessa data.



Alcuni anni fa l'Europa ha attraversato una serie di crisi che ha colpito prevalentemente la Grecia, la Spagna, l'Irlanda, l'Islanda e il Portogallo. Le fosche previsioni del crollo dell'Unione europea, dell'euro, dei disordini sociali e della recessione permanente non si sono verificate. I numerosi salvataggi della BCE e riforme politiche rapide, attuate dai rispettivi governi, hanno aiutato i paesi a venir fuori dalla profondità della crisi. Mentre l'Europa stà cercando di uscire da tali crisi, negli ultimi mesi nuove questioni hanno colpito i paesi membri dell'UE, tra cui la guerra in Ucraina e le conseguenti sanzioni commerciali contro la Russia, il referendum in Scozia, problemi strutturali, quali l'elevata disoccupazione che persiste ancora in Grecia, Italia e altri paesi. Ma le economie globali europee sono in ripresa e le imprese sono nuovamente in crescita. Le aziende tedesche piene di contanti, per esempio, stanno acquisendo altre aziende tra cui alcune in America del Nord, al fine di sfruttare le opportunità di crescita.

Anche se le azioni statunitensi hanno sovraperformato i titoli europei fino ad oggi, le aziende europee hanno migliori prospettive di crescita da qui in avanti rispetto a quelle americane.

Un rapporto di Barclays riferisce di un maggior rialzo degli utili societari europei rispetto ai loro coetanei dei mercati sviluppati. Questo è riferito alle condizione delle banche e ad un universo geograficamente più ristretto di aziende di piccola e media capitalizzazione. Siccome sia le economie globali che quella europea continuano a migliorare, probabilmente si vedrà un beneficio per gli utili societari europei. I dati economici in arrivo rimangono complessivamente poco entusiasmanti e le prospettive di ulteriori sanzioni contro la Russia non saranno sicuramente utili. Tuttavia, il progressivo scongelamento dei mercati interni del credito, un processo aiutato da varie misure della BCE, accanto ad una economia globale più vivace, sono tra le ragioni che suggeriscono che le azioni europee restano interessanti.

Ecco alcuni titoli europei al di fuori del Regno Unito da prendere in considerazione:

BASF SE (BAS.DE) è una delle più grandi compagnie chimiche al mondo e ha portato sul mercato prodotti famosi: dal colorante indaco, che è stato uno dei primi coloranti sintetizzati su scala industriale, all'invenzione della tecnologia necessaria alla funzionalità dei nastri magnetici (musicassette). L'azienda è stata fondata da Friedrich Engelhorn il 6 aprile 1865 e ha sede a Ludwigshafen, in Germania. Il suo dividend yield corrente è pari al 3,81%.

Edp Energias de Portugal SA (EDP.LS) è una holding portoghese, impegnata nella produzione, fornitura e distribuzione di energia elettrica. Essa è anche coinvolta nella fornitura di servizi di telecomunicazioni e di information technology. L'azienda è stata fondata nel 1976 e ha sede a Lisbona. Il suo dividend yield corrente è pari al 5,66%.

Telefónica SA (TEF.MC) è un operatore di telecomunicazioni integrate spagnolo, che fornisce soluzioni di intrattenimento di comunicazione, informazione e opera attraverso quattro settori di attività: Telefónica Europa, Telefónica Latinoamérica, Telefónica Digital e risorse globali. L'azienda è stata fondata il 19 aprile 1924 e ha sede a Madrid. Il suo dividend yield corrente è pari al 3,50%.

Air Liquide (AI.PA) è una società francese che fornisce gas, tecnologie e servizi per le imprese del settore e della salute. L'azienda opera nel settore attraverso tre segmenti: Gas & Servizi, Ingegneria & Costruzioni e Altre attività. Air Liquide è stata fondata da Georges Claude e Paul Delorme l'8 novembre 1902 ed ha sede a Parigi. Il suo dividend yield corrente è pari al 2,50%.

Gruppo AXA (CS.PA) è una holding francese, che si occupa di fornitura di servizi assicurativi e di asset management. L'azienda opera nel settore attraverso cinque segmenti: Vita, Risparmio, Property & Casualty, International Insurance, Asset Management e Banking. L'azienda è stata fondata nel 1985 e ha sede a Parigi. Il suo dividend yield corrente è pari al 4,39%.

Siemens AG (SIE.DE) è una società tedesca impegnata nella progettazione elettrica ed elettronica aziendale. Opera attraverso i seguenti segmenti: Energia, Sanità, Industria, Infrastrutture e Città, Equity Investments e Siemens Financial Services (SFS). L'azienda è stata fondata da Werner von Siemens e Johann Georg Halske il 12 ottobre 1847 ed ha sede a Monaco di Baviera. Il suo Dividend Yield corrente è pari al 3,33%.

Eni SpA (ENI.MI) è una società energetica italiana, che si occupa di esplorazione e produzione di petrolio e di gas. La società opera attraverso sei settori: Exploration & Production, Gas & Power, Refining & Marketing, Trading, Engineering & Costruzione, e prodotti chimici. Eni è stata fondata il 10 febbraio 1953 ed ha sede a Roma. Il suo dividend yield corrente è pari al 6,28%.

Nestlé SA (NESN.VX) è una società svizzera di nutrizione, salute e benessere, che produce e fornisce piatti pronti, prodotti a base di latte, prodotti farmaceutici e prodotti oftalmici, alimenti e cereali per bambini. La società è stata fondata da Henri Nestlé nel 1866 e ha sede a Vevey, in Svizzera. Il suo dividend yield corrente è pari al 3,23%.

Danone SA (BN.PA) è una società francese impegnata nel settore della trasformazione alimentare. La società opera attraverso i seguenti segmenti: prodotti lattieri-caseari freschi, acque, prodotti di alimentazione infantile e Medical Nutrition. L'azienda è stata fondata il 2 febbraio 1899 ed ha sede a Parigi. Il suo dividend yield corrente è pari al 2,88%.

Allianz SE (ALV.DE) (già AG) è un'azienda tedesca di servizi finanziari. L'attività principale del gruppo è l'assicurazione, di cui è uno dei maggiori gruppi in Europa. Allianz SE è presente in Italia dal 1º ottobre 2007 con la denominazione di Allianz S.p.A.. In questa società sono state conglobate, trasformandole in divisioni commerciali, le preesistenti compagnie Allianz Subalpina, Lloyd Adriatico, e RAS. L'azienda è stata fondata da Carl Thieme e Wilhelm Finck il 5 febbraio 1890 ed ha sede a Monaco di Baviera. Il suo dividend yield corrente è pari al 4,14%.

martedì 23 settembre 2014

Azioni che producono Cannabis: Business del futuro o truffa?

Legale o no, l'attività di vendita di "erba" negli Stati Uniti è stravagante come sempre. La legalizzazione in alcuni stati e le prospettive di legalizzazione nel resto del paese, ha fatto uscire allo scoperto un gruppo di persone fortemente interessate alla prospettiva di fare soldi: Gli artisti della truffa. Il groviglio di norme e regolamenti che governano se e come può essere coltivata, comprata e venduta, crea complessità e ambiguità che causano opportunità allettanti per chi vuole sfruttarla.

Nel suo comunicato stampa 2014-159, la US Securities & Exchange Commission ha messo in guardia gli investitori che gli investimenti in start-up di produttori di marijuana potrebbero portare ad una brutta sorpresa. Secondo il comunicato stampa, la SEC sostiene che quattro promotori hanno acquistato azioni economiche di società penny stock scarsamente scambiate sul mercato aperto e effettuato ordini abbinati pre-organizzati e manipolati di compra vendite per creare l'illusione di un mercato attivo di questi titoli. Hanno poi venduto le loro azioni in concomitanza con le campagne promozionali aggressive con cui hanno invitato gli investitori ad acquistare le azioni perché i prezzi erano sul punto di alzarsi notevolmente. Tuttavia, queste aziende avevano poche o nessuna operazioni di business al momento. I promotori hanno mietuto più di 2,5 milioni di profitti illeciti attraverso i loro schemi.

Due delle aziende manipolate in questo caso, GrowLife Inc. (PHOT) e Hemp Inc. (HEMP), sostengono di essere legate al settore della marijuana medica. La SEC ha emesso un avviso mettendo in guardia gli investitore su possibili truffe che coinvolgono investimenti collegati alla marijuana, notando che i truffatori spesso sfruttano gli ultimi settori in crescita per attirare gli investitori in schemi di aggiotaggio.



GrowLife si occupa di attrezzature di giardinaggio urbano ed è negoziata con il ticker PHOT. Ad ottobre è stato rilasciato un rapporto da una società di Wall Street che suggeriva che le azioni della società erano pronte a salire quasi del 300%. Ma questa "ricerca" è stata in effetti pagata da GrowLife, un dettaglio che si trova solo nella stampa alla fine del rapporto. Le azioni GrowLife sono salite del 900%, a 78 centesimi da 6 centesimi, tra ottobre e l'inizio di aprile, quando gli scambi sono stati sospesi dalla SEC. Nel mese di giugno l'azienda ha rivelato che la perdita di 37 milioni di dollari riportato nel primo trimestre era effettivamente il doppio, 74 milioni di dollari, le azioni GrowLife da allora sono scese di nuovo a 5 centesimi.

Cercare di scovare il vero dal falso nelle nuove aziende, non è così facile. Basta guardare l'industria delle dot.com, che ha reso ricche poche persone, mentre le grandi masse hanno perso tutto, in quanto tante di queste società si sono rivelate poco più che fasulle, proprietarie di un paio di domini e di un mobiletto a Salt Lake City con sopra un telefono.

Investire in cannabis sarà esattamente la stessa cosa. Ci saranno un paio di aziende reali che finiranno per far fare ai loro investitori iniziali un sacco di soldi e un sacco di truffe in cui i truffatori spunteranno come funghi (almeno fino a quando le autorità della SEC e dei titoli di Stato non arriveranno a loro), mentre i loro investitori vedranno i loro soldi sparire come una "canna" (sigaretta di marijuana) che viene passata lungo la navata in un concerto dei Doors.

Il miglior consiglio che può essere dato, qualora si voglia entrare in questo settore senza rimanere con in mano un pugno di mosche, è di investire attraverso un fondo stimabile che ha una storicità comprovata nella ricerca di start-up di qualità e fargli fare la verifica sull'affare e sulle persone che ci sono dietro. Queste aziende hanno un team di analisti che spulcieranno i potenziali investimenti e setacceranno i bilanci. Sanno quello che fanno, anche se non c'è nessuna garanzia che riescano sempre a scegliere le azioni vincenti, però le vostre probabilità di trovare il il miglior investimento sarà maggiore che non rispondendo ad una fredda chiamata o prendendo per buona la raccomandazione da un amico.

Cinque volte quest'anno la SEC ha sospeso la negoziazione di azioni di società che affermano di essere nel business della marijuana. Ogni nuova società pensa di avere la migliore tecnica per far crescere varietà di marijuana, ma pochi hanno elaborato un business plan a lungo termine che valuta freddamente il mercato ed i rischi. La coltivazione di piante a scopo di lucro, non è così semplice. Inoltre si tratta di una coltura, è una merce, non molto diverso da un sacco di prodotti agricoli che acquistiamo tutti i giorni. Per cui come sempre, una buona regola è che non si dovrebbe mai investire più del 10% del proprio portafoglio complessivo in investimenti speculativi. Scappare da chi promette rendimenti "garantiti" e promette che la loro offerta è qualche cosa di "sicuro", il che molto spesso è un eccellente indicatore che l'affare è falso. Ora ci sono un paio di dozzine di queste aziende, spesso con nomi che giocano sul lato scientifico della marijuana, cannabis sativa, come Medical Cannabis Payment Solutions (REFG) o Cannabusiness Group (CBGI). Ma molti hanno legami tenui con l'industria della marijuana, dicono i regolatori.

C'è davvero la possibilità di fare soldi in questo settore, ma essendo ancora giovanissimo, alcuni li stanno per fare e il resto andranno in fumo, proprio come le dot.com. I regolatori canadesi hanno emesso, a giugno, un avvertimento circa le azioni legate alla marijuana, a seguito di segnalazioni analoghe da parte della Financial Industry Regulatory Authority statunitense lo scorso anno e della SEC quest'anno.

venerdì 19 settembre 2014

Ipo di Alibaba, una opportunità o l'opportunità

Cosa è realmente Alibaba ?

Alibaba (BABA) è una struttura proprietaria complessa che potrebbe significare grandi mal di testa per gli investitori che cercano di intraprendere un'azione legale contro la società. Come Mark Mobius, di Franklin Templeton Investments ha ammonito:
Dovresti andare in un tribunale cinese e sarebbe molto difficile, forse addirittura impossibile. I fondatori hanno il controllo delle attività principali della società e se qualcosa va storto non c'è niente che tu possa fare al riguardo. Questa è la linea di fondo.
La Struttura societaria di Alibaba è pericolosa, ma non c'è niente gli investitori possano fare al riguardo. Come indicato su CNNMoney:
Quando gli investitori comprano Alibaba, stanno in realtà acquistando azioni di una entità delle isole Cayman Island chiamata gruppo Alibaba Holding Limited. Effettivamente però, essa non possiede Alibaba. Invece è un altro co-fondatore, Simon Xie, che possiede la maggior parte delle più grandi aziende di Alibaba secondo la legge cinese.
Credo sia essenziale per capire la dinamica di questa struttura per investitori a lungo termine, in caso contrario è meglio seguire la filosofia di investimento di Buffett, "non investire in cose che si capiscono". Ma per gli investitori sul breve termine, questo dovrebbe avere poca attinenza con gli obiettivi del breve termine.

Gli argomenti contro Alibaba non hanno fondatezza

- Gli investitori non sono sempre la parte più importante della società e, quindi, non hanno alcun potere su come questa azienda si approccia al mercato. Aswath Damodaran - Professore di Finanza presso la Stern School of Business della New York University segnala che per pagare un prezzo equo e ottenere trattati come un cittadino di seconda classe non è un buon affare. Questo è vero e ha senso. Ma se prendiamo per esempio le aziende con due classi di azioni; uno con diritto di voto e l'altro senza come Google (GOOG, GOOGL), Berkshire Hathaway (NYSE: BRK.A, BRK.B), notiamo che le azioni senza diritto di voto hanno avuto una buona salita, quindi perché dovrebbe improvvisamente essere un grosso problema possedere parte di Alibaba anche senza diritto di voto ?

- La Corporate Governance e l'incertezza del governo cinese. Il fatto che Alibaba detiene una quota di mercato di quasi l'80%, non è solo perché si tratta di una grande azienda, ma conosce anche le persone giuste nei posti giusti. La Cina ha solo 632 milioni gli utenti internet. La penetrazione di Internet è solo del 47%, rispetto all'87% negli Stati Uniti. Quindi, vi è un potenziale più elevato di crescita all'interno della sola Cina. Alibaba non ha bisogno di globalizzarsi per essere redditizia. Questo sarebbe solo un vantaggio in più.

- World Bank China Economic, il giugno 2014 riporta che la crescita economica della Cina sta gradualmente rallentando come continua la trasformazione strutturale dell'economia. La crescita in Cina dovrebbe diminuire leggermente al 7,6% nel 2014 e del 7,5% nel 2015, dal 7,7% nel 2013, ma si deve ricordare che il settore retail non sta rallentando.

- Le vendite al dettaglio sono aumentate del 12,5% anno su anno, sopra le aspettative degli analisti per un aumento del 12,1%, secondo un sondaggio Reuters, la loro migliore performance dal dicembre del 2013. Quindi la vendita al dettaglio è ottima. Alibaba è una società che vende al dettaglio.

Analizziamo le altre IPO retailer di internet

Le IPO basate sull'analisi fondamentale e consensi industriali potrebbe cadere prima di salire. Questo accade immediatamente dopo l'acquisto, ma non sempre. Il vantaggio è che si potrebbe finire per acquistarlo al prezzo più basso possibile con più certezza di un trend rialzista. Osserviamo le oscillazioni delle IPO Facebook (FB) e Twitter (NYSE: TWTR).

L'idea di una decrescita non si basa su alcuna ricerca accademica tangibile, e due titoli non garantiscono una tendenza. Tuttavia ho pensato che fosse bello osservare due delle aziende spesso citate insieme ad Alibaba che hanno avuto IPO di recente.

Facebook (FB)
Prezzo e data: 18 Maggio 2012 a 38,23 $
Decrescita: 31 Agosto 2012 a 18,06 $
Seconda discesa: 19 Ottobre 2012 a 19,00 $
Terzo discesa: 19 Novembre 2012 a 19,20 $
L'IPO di Facebook è stata "sopravvalutato".

Ci sono stati problemi tecnici a causa di elevato volume di transazioni. La domanda era anche molto alta quindi le banche che hanno sottoscritto l'IPO, Morgan Stanley, JPMorgan e Goldman Sachs hanno aumentato il valore tra 35 e 38 dollari.



Twitter (NYSE: TWTR) Price: 8 Novembre 2013 a 41.65 $
Discesa: 22 Novembre 2013 a 41.00



Altri potenziali opportunità di investimento

GT Advanced technologies (GTAT)
Il titolo è sceso del 13% dopo che Apple ha annunciato che non stava usando schermi di zaffiro. Questo è in parte giusto, ma credo che il calo sia stato eccessivo e il titolo stia per riprendersi. Apple non ha completamente rifiutato l'idea di schermi in zaffiro. La Apple avrà schermi zaffiro, ma più di questo, GTAT dovrebbe essere valutata nel suo complesso; l'attività zaffiro non è l'unica cosa che fa.

Vivus (VVUS) Il suo farmaco sulla disfunzione erettile Stendra ha ottenuto l'approvazione della FDA il 17 Settembre 2014. E' il primo approvato dalla FDA sulla disfunzione erettile che può essere preso 15 minuti prima dell'attività sessuale, che è di 75 minuti prima del tempo concesso per il Viagra di Pfizer. In conclusione, prima di entrare in un titolo, è importante osservare ciò che il mercato pensa. Lasciate stare il prezzo e calcolate i rischi e le aspettative, e quando avrete una rispotsa, farete la vostra mossa. Facebook è stato un evidente buon investimento. Crescevano i ricavi anno su anno prima della IPO e il suo potenziale di crescita era innegabile. Alibaba sarà la stessa cosa. Eppure il suo prezzo come IPO non è esploso immediatamente, parte del motivo era ciò che si è verificato dopo l'IPO. Prima dell'IPO, Facebook aveva capito che le entrate del 2° trimestre 2012 sarebbero state inferiori a quelle stimate in precedenza nelle sue dichiarazioni IPO, il calo fu dovuto principalmente ai ricavi della pubblicità mobile che erano ancora un nuovo business per l'azienda. Tuttavia, la reazione del mercato è stata troppo forte.

Alibaba è un'altra grande occasione, l'IPO non è l unica possibilità di entrare. Inutile dire che, Alibaba è più che apprezzata e ha un elevato potenziale per salire oltre la fascia di prezzo da IPO.

mercoledì 17 settembre 2014

Investire in Brasile: il mercato toro è iniziato

Negli ultimi 6 mesi la maggior parte dei titoli di giornali sono stati monopolizzati dalla Russia, a discapito dei mercati emergenti, in particolare nell'ultima settimana, in quanto Russia e Ucraina sembrano aver raggiunto un accordo di cessate il fuoco. Nel frattempo, il Brasile si è tranquillamente goduto un rally pazzesco. Dopo aver toccato il fondo all'inizio di febbraio, l'ETF iShares MSCI Brazil (EWZ) è aumentato quasi di un sorprendente 40%. Dopo una corsa del genere, è giusto chiedersi se abbiamo già visto tutto o siamo in ritardo alla festa.

Non dimentichiamo poi che in Europa ci sono ancora molte incertezze, le elezioni scozzesi e il problema dell'inflazione che mina la crescita futura. Non essendoci una unità fiscale europea come in America, è difficile per Mario Draghi eseguire stimoli senza dover lottare con i paesi nordici. In più il FOMC deciderà sui tassi di interesse o un cambio di "linguaggio" sulle stime future dell'economia americana.



Le azioni brasiliane sono state, senza dubbio, in un mercato orso dal 2008. Il Brasile, insieme alla maggior parte del resto del mondo, ha goduto di un fantastico rally nel 2009 e l'EWZ ha restituito circa il 170%. Ma questo etf non ha mai riacquistato la quotazione del 2008 ed ha trascorso gran parte degli ultimi quattro anni alla deriva a prezzi più bassi. Anche dopo questo aumento del 40% dal mese di febbraio di quest'anno, EWZ dovrebbe quasi raddoppiare, per vedere il suo picco toccato nel 2008.

I movimenti della valuta hanno svolto un ruolo importante, il real brasiliano è passato da essere massicciamente sopravvalutato nel 2010 a sopravvalutato oggi. I titoli brasiliani sono sufficientemente a buon mercato per gli standard elevati dei mercati odierni. Questi commerciano ad un CAPE a 10 anni di appena 10 punti. Inoltre, vi è un consenso crescente che, chiunque vinca le prossime elezioni presidenziali, il Brasile adotterà un regime politico più favorevole al mercato.

L'unico intoppo potrebbe essere la fed. Francamente, nessuno sa veramente cosa succederà quando la Fed finalmente stringerà la sua politica monetaria. La cosiddetta "crisi di nervi da taper" ha mandato i titoli brasiliani nettamente giù l'anno scorso, in quanto gli investitori temevano che la conseguente perdita di liquidità avrebbe portato i capitali fuori dal Brasile e da altri mercati emergenti, fortemente dipendenti da afflussi esteri.

Ma siccome il tapering è proseguito nel corso dell'ultimo anno, il mercato brasiliano sembra essere sufficientemente regolare. Può un rialzo dei tassi a sorpresa da parte della Fed sconcertare la fiducia degli investitori nei mercati emergenti in generale e in particolare in Brasile ? Sì. Ma dato che la BCE e la Banca del Giappone sono in realtà sempre più accomodanti, abbiamo il sospetto che qualsiasi mossa aggressiva della FED sarà neutralizzata.

domenica 14 settembre 2014

Il mondo attende la fumata bianca della FED

La Federal Reserve degli Stati Uniti può fornire chiarimenti su quando ci sarà un'escursione sul costo del denaro negli la prossima settimana, in una situazione geopolitica Europea che vede la lotta per il voto in Scozia sull'opportunità di lasciare il Regno Unito. Mentre l'economia degli Stati Uniti prende ritmo, la sua banca centrale si sta avvicinando sempre più ad aumentare i tassi di interesse, una mossa che invierà increspature in tutto il mondo. Nella zona euro, tuttavia, la Banca centrale europea si sta muovendo nella direzione opposta in un disperato tentativo di riaccendere la crescita e l'inflazione.

Gli Stati Uniti si scrollano di dosso la sbornia di una crisi finanziaria che ha martellato l'Europa e persino colpito la possente Cina fuori dalla sua falcata. Ma il rimbalzo degli Stati Uniti, grazie in gran parte al QE della FED, ora dovrà decidere quando interrompere definitivamente questo supporto.

Ulteriori osservazioni per quanto riguarda quando ci sarà il primo rialzo dei tassi USA dopo otto anni, accadrà probabilmente Mercoledì in una dichiarazione dei governatori delle banche centrali.
Sembra ormai un affare fatto, si sta andando verso un aumento dei tassi di interesse. Stiamo andando verso una nuova fase in cui la Fed sta cercando di riportare le cose alla normalità. Può inviare riverberi in tutto l'economia mondiale.
Ha riferito Paul Dales di Capital Economics.

Scegliere quando aumentare il costo del denaro nella più grande economia del mondo è un delicato equilibrio. La Yellen e gli altri cercheranno di capire come mantenere la ripresa economica su una chiglia fissa senza fermarsi prima che gli effetti del piombo pesi sui salari. Per contro, la Banca Centrale Europea ha recentemente tagliato il costo del denaro vicino allo zero e si è impegnata a comprare il debito nel tentativo di rilanciare i prestiti alle piccole imprese.

Per alcuni, l'eventuale mossa di Washington sarà una buona notizia per l'Europa. Ciò contribuirà a indebolire l'euro e un euro più debole aiuterà paesi come l'Irlanda, il Portogallo e la Spagna a vendere di più al'estero. Ma per gli altri, il contrasto sottolinea la debolezza dell'Europa. L'America è ben oltre l'Europa. Ogni speranza di miglioramento economico è scomparso durante l'estate.

Lo stesso giorno, con i banchieri delle banche centrali riuniti a Washington, la zona euro darà una visione sull'inflazione dei prezzi, un importante criterio della ripresa, piombata ai nuovi minimi nel mese di agosto. Giovedi la BCE rivelerà anche quanto l'offerta di quattro anni ai prestiti delle banche per aiutare la liquidità alle imprese, come parte degli sforzi della banca centrale per sostenere l'economia.

Il Presidente della Bce, Mario Draghi, dice che l'obiettivo è quello di ottenere un bilancio della BCE vicino al suo picco del 2012 tramite nuove misure, il che significa che mira ad iniettare 1.000 miliardi nell'economia della zona euro. Secondo un sondaggio di Reuters, gli economisti si aspettano che le bancheraccolgano 275 di 400 miliardi nel corso del tempo e che la BCE acquisti circa 400 miliardi di euro di asset-backed securities e covered bond nei prossimi due anni.

Aggiungendo problemi all'Europa, il conflitto in Ucraina sta rendendo gli investitori e le aziende nervose. Nonostante una fragile tregua tra le forze governative e i ribelli ucraini, l'UE ha introdotto ulteriori sanzioni contro Mosca. Le sanzioni fanno male alla Russia e ulteriori segni si vedranno la prossima settimana. Il conflitto ha colpito anche la fiducia delle imprese in Europa continentale, tra cui la potenza industriale in Germania, che seguirà con ansia l'indagine ZEW degli investitori del 16 settembre.



A differenza degli Stati Uniti, in Europa le nazioni e le lingue, ostacolano gli sforzi per coordinare la politica economica, lasciando gran parte l'onere alla BCE. Anche all'interno delle nazioni ci sono divisioni. Il 18 settembre, la Scozia voterà o meno di rimanere parte del Regno Unito. Se dovesse scegliere l'indipendenza, lancerebbe onde d'urto in giro per l'Europa. Inghilterra e Scozia avrebbero dovuto avviare un programma da 2.500 miliardi dollari grazie al petrolio del Mare del Nord, il quale avrebbe avuto un impatto molto positivo sulle casse inglesi.

La Scozia dovrà anche decidere quale valuta utilizzare. Londra ha detto che non poteva usare la sterlina, mentre le banche britanniche a Edimburgo, Lloyds (LLOY.L) e RBS (RBS.L), dicono che si muoverebbero in quella direzione.

La situazione cinese

In Cina la crescita annua è all'incirca dimezzata da quando la crisi finanziaria ha colpito la domanda per i suoi prodotti, e dati recenti hanno offerto un illuminante quadro globale principalmente cupo. La Banca centrale cinese, come molti dei suoi coetanei a livello mondiale, sta pompando denaro per sostenere l'economia, aumentando il costo della vita in città come Pechino, dove un grande appartamento di due camere da letto può costare fino a 1 milione di dollari e un caffè a Starbucks (SBUX) fino a 6 dollari.

Il governo è stato lento ad attuare le riforme per diluire il potere delle grandi imprese statali come Cina Telecom per fare spazio a piccole start-up. Il taglio dei tassi di interesse può essere possibile se l'inflazione scenderà ulteriormente. E' il momento di accelerare le riforme. Per altri, il rallentamento della Cina è molto più di un fenomeno temporaneo e può anche richiedere un ripensamento sui principi fondamentali di una economia con la sua continua attenzione alla crescita. Stiamo vedendo i limiti del modello di crescita nelle economie sviluppate.

mercoledì 10 settembre 2014

Investire in dividendi: I migliori investimenti che non temono i ritracciamenti

Dopo che lo S&P500 ha raggiunto i 2.000 punti, stabilendo nuovi massimi storici, molti investitori orsi sono preoccupati per un probabile pullback. Gli allarmisti invocano correzioni massicce, mentre altri prevedono semplicemente un modesto 10/15% di ritracciamento, facendo prendere fiato ai prezzi delle azioni e riportandole a valutazioni accettabili. Indipendentemente da quale è la vostra visione di ritracciamento, il punto focale è che perdere una grossa fetta di portafoglio in una flessione può avere ripercussioni sul vostro piano sul breve periodo portandovi a ritardare il futuro guadagno. Se invece avete bisogno di soldi per vivere adesso, ovviamente, un tale ritracciamento potrebbe influenzare il vostro budget giornaliero.

Proteggere il vostro capitale è altrettanto importante quanto farlo crescere. Quindi, ecco cinque titoli a prova di caduta da considerare in questo momento:

Cisco (CSCO)
Non è stata molto impressionante negli ultimi anni guardando il solo prezzo delle azioni. Il titolo è salito solo del 25% negli ultimi cinque anni, rispetto ai minimi di marzo 2009, contro il 117% dell'indice S&P500. Ma se siete alla ricerca di titoli con grande stabilità per il futuro, Cisco deve farne parte. Per gli investitori di dividendi a lungo termine, CSCO può essere considerato come un serio potenziale titolo di valore, soprattutto ai prezzi correnti. Fornisce un 3,0% di dividendi, superando molte aziende di beni di prima necessità ed ha una straordinaria storia di crescita di questi ultimi. Nel 2011 ha cominciato pagando 6 centesimi, oggi ne paga 19, anche dopo questo forte aumento, il payout è di circa il 35% delle proiezioni dei guadagni del 2015. Questo è facilmente sostenibile ed anche maturo per futuri aumenti.

Le recenti trimestrali hanno fatto tremare alcune persone con notizie di licenziamenti e di entrate piatte. Ma gli investitori hanno sentito questa storia molte altre volte in precedenza. Dopo tutto Cisco ha un forward P/E di poco inferiore a 11 e 50 miliardi di dollari di liquidità, il che gli conferisce protezione contro qualunque tipo di mercato. Solo perché siete alla ricerca di investimenti a basso rischio, non dovete scappare completamente dai titoli tecnologici. CSCO è una delle più grandi aziende tecnologiche al mondo con una base molto stabile dopo i suoi recenti ridimensionamenti.



Exelon Corp. (EXC)
E' in crescita del 22% da inizio anno e vanta ancora un modesto forward P/E di circa 13 punti, rendendolo uno dei migliori titoli nel settore dei servizi pubblici finora nel 2014. Le utilities sono un vecchio ripiego nei momenti difficili, grazie ad un fatturato affidabile da parte dei clienti e dei virtuali monopoli dovuti ad uno spazio altamente regolamentato. Questo titolo ha un beta di 0,3, indice di bassa volatilità.

Ad aprile, Exelon ha annunciato di voler acquisire l'utility Pepco Holdings per aumentare la propria presenza nel Maryland e fornire una base di entrate più grande. Acquisizioni come queste sono l'unico modo in cui le società di servizi possono crescere, questo fa ben sperare per le prestazioni sul lungo termine del titolo Exelon. L'acquisizione di Pepco aggiungerà circa 2 milioni di clienti, portando EXC a coprire circa 10 milioni di persone con la sua attività di produzione di energia elettrica.



Williams Partners LP (WPZ)
E' un'MLP che si concentra sulle infrastrutture energetiche più che sui combustibili fossili. Inoltre gestisce gasdotti e aziende midstream negli Stati Uniti e in Canada, e dà un bel 6,9% di dividendo. WPZ ha un beta di 0,3, il che significa che si muove molto meno rispetto al mercato in generale. Questo è il tipo di stabilità che si desidera in un titolo a prova di crollo. Ora, chiunque voglia acquistare WPZ deve essere avvertito che il dividendo non è fisso e può variare da un trimestre all'altro. Tuttavia, il dividendo è effettivamente aumentato negli ultimi quattro anni, da 64 centesimi a quasi 92 centesimi per azione, questo tipo di cambiamento è sicuramente ciò che gli investitori cercano.

Williams Partners si concentra sul trasporto e lo stoccaggio di energia, quindi non ha il rischio dell'esplorazione e della raffinazione a monte né tanto meno della vendita di prodotti a valle. Questo le conferisce stabilità in qualsiasi mercato, rendendolo un grande investimento ad elevato rendimento anche per mercati più difficili.



HCP Inc. (HCP)
Uno dei temi per solidi investimenti è l'assistenza sanitaria. Tra l'aumento demografico della popolazione anziana dei Baby Boomer e l'aumento della copertura assicurativa grazie all'Obamacare, vi è una forte base di clienti per molte imprese connesse alla sanità. Se si vuole riprodurre questa tendenza durevole con un occhio sul reddito, HCP Inc. (HCP) è una buona opzione. Questa società è strutturata come un fondo di investimento immobiliare (REIT), ma si concentra principalmente su immobili per la sanità, compresi alloggi per anziani e studi medici. HCP ha il mandato per fornire almeno il 90% del suo reddito imponibile agli azionisti sotto forma di grandi dividendi.

Avere dei medici come inquilini negli uffici le permette di avere entrate affidabili, oltre ad un flusso di reddito costante grazie all'affitto che gli anziani pagano ogni mese per queste strutture per pensionati o di assistenza. HCP ha un beta intorno allo 0,55, il che significa che si muove meno rispetto al mercato in generale ed è caratterizzata da una bassa volatilità, anche se lo S&P 500 sta facendo grandi oscillazioni, rendendolo un investimento stabile a lungo termine.



Teva Pharmaceuticals (TEVA)
Non è un nome famigliare come farmaceutica blue-chip e non è neanche una biotech con forti potenzialialità di trovare nuove cure. Teva è una società abbastanza noiosa, in quanto è il maggiore produttore mondiale di farmaci generici. I suoi margini sono sottili, ma si rivolge ad un'ampia platea. Teva ha grandi operazioni nei mercati emergenti in cui l'uso di farmaci da prescrizione sta crescendo molto. Anche l'esposizione è in crescita, avendo dato forti spinte verso nuove acquisizioni, tra cui un tentativo da 6 miliardi di dollari per una società farmaceutica con sede in India all'inizio di quest'anno, al fine di mantenere la quota di mercato nella regione. Ma la grande differenza da altri titoli farmaceutici e il fatto che la scadenza dei brevetti non sarà mai un problema che potrà pesare sui suoi margini, grazie alla messa a fuoco sui generici, rendono il titolo farmaceutico diverso dagli alrtri ma più sicuro.

Con un dividend yield del 2,6% il titolo ha molto da offrire agli investitori che sono alla ricerca di azioni da reddito solido ed affidabile per il lungo termine. Data la natura a prova di caduta dell'assistenza sanitaria, gli investitori preoccupati per una correzione possono avere fiducia in questa azione.



lunedì 8 settembre 2014

Le azioni francesi corrono mentre il loro governo crolla

La Francia ha un Presidente esecutivo come negli Stati Uniti, ma diverge dal sistema britannico, dove il presidente o la regina fungono da prestanome e il reale potere esecutivo spetta al primo ministro, inoltre, siccome è eccentrica ha anche un premier che guida nominalmente il governo. Questo sistema che prevede sia un presidente esecutivo che un primo ministro, dà al presidente un "capro espiatorio" su cui "sparare" quando le cose non vanno particolarmente bene e isola il presidente stesso dalla ricaduta politica, dandogli cosi la percezione di essere al di sopra della mischia politica.

Nello specifico in Francia, il ministro dell'Economia, Arnaud Montebourg, uno dei membri più rigidi della sinistra del gabinetto, era stato apertamente criticato dal primo ministro Manuel Valls, per i modesti tentativi di riforme del mercato. Il presidente francese Francois Hollande ha cosi potuto licenziare in modo efficace Montebourg e il resto del gabinetto, ora il consenso generale è che il nuovo governo in formazione, con Valls sempre come primo ministro, sarà maggiormente amico del mercato.

Nonostante questa caduta del Governo francese a causa delle sue piccole lotte interne, le azioni francesi stanno correndo. L'iShares MSCI France ETF (EWQ) ha perso circa il 14% tra giugno e luglio, per vari motivi tra cui una serie di tiepide notizie economiche, le tensioni geopolitiche in Ucraina e qualche presa di profitto.



Ma dagli inizi di agosto, le azioni francesi hanno tranquillamente rispreso la loro corsa e questo cambio di governo offre la speranza che gli investitori possano rivalutare questo mercato. Se la ripresa nella zona euro otterrà un'altra spinta, la seconda più grande economia del blocco dovrà fare la sua parte. La Francia si trova attualmente in un profondo fosso, il tasso di disoccupazione è quasi all'11% e la crescita economica è piatta, inoltre il deficit di bilancio della Francia concluderà l'anno ben al di sopra del limite posto dall'UE, il 3% del PIL. Hollande è ampiamente considerato come un presidente inefficace ed ha un indice di gradimento di appena il 17% e le sue frequenti inversioni politiche hanno eroso la fiducia delle imprese e dei consumatori.

La domanda da porsi è: Perchè quindi le azioni francesi stanno correndo, la risposta è: Semplicemente perchè la correzione estiva ha fatto il suo corso ed i prezzi delle azioni sono stati azzerati dopo due mesi di calo. Ma guardando i numeri, le azioni francesi sono comunque attraenti, vengono scambiate con un rapporto P/E corretto per il ciclo (CAPE) di circa 14, che è circa il 25% al di sotto della media di lungo periodo per i titoli francesi. Come punto di riferimento, le azioni statunitensi sono attualmente scambiate ad un prezzo di circa il 25% superiore al loro CAPE di lungo termine. Inoltre i titoli francesi hanno aumentato i loro dividendi di circa il 30% l'anno scorso, ben oltre la media europea che è stata di poco inferiore al 20%.

L'iShares MSCI France ETF è pieno di multinazionali di livello mondiale, come il gigante petrolifero Total (TOT.PA), quello della sanità Sanofi (SAN.PA) e quello della moda LVMH Moet Hennessy Louis Vuitton (MC.PA) ed è aiutato da un decente dividend yield del 2,7%.

La politica francese è un disastro e francamente, lo è stata fin dall'età dei Borboni. Ma le azioni francesi e l'ETF EWQ sembrano un'opzione attraente date le alternative costose dall'altro lato dell'Atlantico.

martedì 2 settembre 2014

Investire in dividendi: Le migliori MLP che danno un 5% di dividendo

Molte MlP che danno un elevato rendimento, hanno sottoperformato, oppure ultimamente sono state oggetto di acquisizioni, per cui diventa difficile individuare quale siano le migliori. In generale gli investitori hanno molto da guadagnare nell'investire in azioni MLP, in quanto la maggior parte sono incentrate nel settore energetico, hanno enormi dividendi e operazioni stabili che le rendono potenti strumenti di reddito.Dato il rischio di aumento del tasso di interesse sulle obbligazioni, cosi come i tassi il prossimo anno, la maggior parte degli investitori dovrebbero considerare una sorta di titoli simili alle obbligazioni come alternative. Dopo tutto, l'aumento dei tassi significa in linea di principio, un calo degli indici e molti fondi obbligazionari a lungo termine a basso rischio, presumibilmente potrebbero prendere un significativo colpo se e quando la Federal Reserve alzerà i tassi.
Cosa sono le MPL ?
Le master limited partnerships (MLP) sono società in accomandita semplice quotate in borsa. Le società combinano la tassa dei benefici con la liquidità dei titoli quotati. Queste società sono limitate dalle leggi statunitensi per lo più all'uso delle risorse naturali, come petrolio, gas naturale o dei trasporti. Anche alcune imprese immobiliari possono essere considerate MLP. Per essere considerate MLP l'azienda deve generare almeno il 90 per cento del proprio reddito da quello che l'Internal Revenue Service (IRS) ritiene "qualificante". In pratica le MLP devono pagare ai loro investitori, attraverso distribuzioni trimestrali, gran parte del loro reddito, per questo motivo i loro dividendi sono sempre molto generosi. A causa di tali severe disposizioni, la stragrande maggioranza delle MLPs sono imprese di gasdotto che percepiscono un reddito molto stabile dal trasporto di petrolio, benzina o gas naturale.
Ecco cinque titoli MLP, che hanno un rendimento superiore al 5% su cui vale la pena investire in questo momento:

BreitBurn Energy Partners (BBEP)
E' una delle preferite dal guru Bryan Perry. La società energetica è uno dei maggiori operatori nei cosiddetti combustibili fossili "a monte" e fornisce un grosso 9,0% di dividendo in questo momento. Ottimo sia per gli investitori che puntano sui dividendi sia per quelli che invece amano le plusvalenze sul lungo periodo, in quanto la distribuzione viene pagata mensilmente anzichè trimestralmente.

La società si occupa di fornitura di petrolio e di gas, tuttavia concentrandosi sulla ricerca e lo sviluppo di energia attraverso gli Stati Uniti, BreitBurn non stà esaurendo pozzi. La società sta crescendo tramite acquisizioni, come il recente accordo per acquistare QR Energy Partners (QRE) per 3 miliardi in azioni. Prima di questo, BrietBurn ha completato l'acquisizione nel Bacino Permiano in collaborazione con CrownRock per 282 milioni di dollari nel mese di dicembre.



NGL Energy Partners (NGL)
E' un'azienda di gas propano integrata, il che significa che gestisce molti aspetti della distribuzione del propano, tra cui la vendita al dettaglio, all'ingrosso e le operazioni midstream. Ovviamente il propano non attrae come il gas naturale, che sta attraversando una rinascita grazie al boom del fracking. Tuttavia, la forte domanda di base significa dividendi affidabili.

NGL ha pochi altri settori, tra cui la logistica e lo stoccaggio del petrolio greggio, così come terminali di gas naturale che potrebbero fornire la crescita negli anni a venire. Ma, più promettente, è un piccolo servizio idrico e la divisione delle acque reflue che potrebbero vedere una grande crescita in quanto le altre aziende energetiche sono affamate di acqua per alimentare le loro attività di esplorazione.



Energy Transfer Partners (ETP)
E' uno dei vecchi favoriti tra gli investitori di MLP, offre grandi rendimenti molto coerenti nel tempo. Le azioni di ETP non sono impazzite negli ultimi anni, con un rendimento complessivo del 52% dall'estate 2010 contro il 97% dello S&P500, ma i dividendi sono stati super stabili con un rendimento del 6,8% a prezzi correnti.

Energy Transfer Partners svolge un'attività che corrisponde al suo nome, cioè trasporta il gas naturale in giro per gli Stati Uniti ed è uno dei più grandi nel giro, con operazioni per un valore di circa 18,4 miliardi di dollari al momento. ETP stà crescendo velocemente, con il suo recente progetto di costruire un ambizioso gasdotto da 820 miglia di collegamento degli impianti di lavorazione nei campi di scisto Marcellus e Utica e un accordo di aprile per acquistare Susser Holdings (SUSS).



Williams Partners LP (WPZ)
E' una MLP che si concentra sulle infrastrutture energetiche più che sui combustibili fossili stessi. Gestisce gasdotti e aziende midstream negli Stati Uniti e in Canada e dà un bel 7,0% di dividendo a prezzi correnti.

Ora, chiunque voglia acquistare le azioni WPZ dovrebbe sapere che il dividendo non è fisso e può variare da un trimestre all'altro. Tuttavia, il dividendo è stato effettivamente maggiore in ciascuno degli ultimi quattro anni, da 64 centesimi a quasi 92 centesimi per azione, questo tipo di cambiamento è certamente una buona cosa per gli investitori.



NuSTAR Energy (NS)
E' un operatore di midstream energetico. Le aziendi di esplorazione estraggono petrolio greggio e gas dal terreno e le raffinerie trattano i combustibili e li portano sul mercato. Le aziende come NuStar sono nel mezzo tra il trasporto e lo stoccaggio dei prodotti energetici per una cifra modesta.

NuSTAR ha certamente avuto qualche problema negli ultimi anni. In particolare, un livello di indebitamento più elevato ha portato ad un aumento dei costi in quanto il debito a lungo termine è passato da 2,6 miliardi di dollari a circa 1,9 miliardi nel 2011, ma l'azienda è stata ristrutturata, compresi lo scorporo della sua attività quest'anno, al fine di concentrarsi in operazioni midstream, che sono il grande pilota dei suoi dividendi. Recentemente ha riportato utili nel secondo trimestre migliori del previsto e continua a vedere forti flussi di cassa che coprono maggiormente il grosso dividendo del 6,7% a prezzi correnti.