martedì 30 luglio 2013

4 titoli azionari che beneficeranno della prevenzione sanitaria



Non è un segreto che l'aumento dei costi sanitari è una preoccupazione seria per il futuro. Le persone non vogliono pagare di più e nemmeno gli assicuratori. Il modo più semplice per combattere i costi dell'assistenza sanitaria è agire alla fonte. Il pagamento di un premio nel breve periodo per cibo sano e esercizio fisico viene ripagato nel corso del tempo, riducendo la necessità di premi assicurativi costosi. Le persone stanno diventando sempre più consapevoli dei benefici di una vita sana, sia in termini di qualità della vita che di risparmio dei costi. Di seguito trovate quattro aziende pronte a beneficiare di questa rivoluzione sulla prevenzione sanitaria:

E' tutto nel cibo

Tu sei quello che mangi. Whole Foods (WFM) offre questa filosofia, servendo cibo di alta qualità a prezzi più elevati. I clienti hanno dimostrato la loro disponibilità a pagare, perché l'azienda genera margini netti superiori al doppio della media del settore vendita al dettaglio di generi alimentari e sta crescendo in modo aggressivo. Il CEO John Mackey è un leader del movimento Capitalismo Consapevole, che mira a trattare equamente tutti i soggetti interessati al settore, tra cui la comunità.

Se Whole Foods (WFM)non riesce a soddisfare le aspettative di crescita del mercato, il titolo potrebbe subire un colpo, ma un tale calo potrebbe essere una grande opportunità per gli investitori a lungo termine. Un'altra recessione e/o maggiori costi alimentari guasterebbero i margini, ma a lungo andare, Whole Foods sembra sulla buona strada per dominare non solo i generi alimentari al dettaglio ma anche, la sfera sanitaria preventiva.



La sempre più importanza del fitness nella nostra vita

Nike (NKE) è il marchio sportivo maggiormente riconoscibile nel mondo e sempre più persone stanno prendendo coscienza sull'importanza del fitness. Nike fornisce anche altri marchi rinomati come Converse, Jordan e Hurley e non ha avuto paura di disfarsi di marchi perdenti come Cole Haan e Umbro. L'azienda è in crescita aggressiva all'estero, con ricavi globali in su del 16% nell'anno fiscale 2012, svolge anche un lavoro diretto verso i consumatori, con un aumentato totale del 23% nel 2012. Questa è una tendenza chiave da osservare, in particolare il segmento on-line, perché il modello DTC taglia fuori i rivenditori tradizionali e si traduce in margini più elevati per Nike.

Prodotti come il Fuelband, un braccialetto per il monitoraggio nel fitness, consente ai consumatori di monitorare la loro salute tramite delle applicazioni. Questa è un'altra area da osservare, in particolare nel settore della sanità preventiva, in quanto la tecnologia è stata sempre più sviluppata per aiutare gli individui a monitorare la loro salute su base giornaliera. Infine, Nike deve affrontare la concorrenza agguerrita di aziende come Adidas, Under Armour e Foot Locker. Gli investitori che cercano la crescita potrebbero prendere in considerazione un concorrente più piccolo, ma sarà quasi impossibile sostituire completamente il marchio Nike.



Ci vuole impegno per ottenere risultati

L'obesità è stata ufficialmente etichettata come malattia e alcune aziende hanno dimostrato la loro capacità di combatterla come Weight Watchers (WTW). Trovare una dieta è facile, attenersi ad essa è molto più difficile. Ecco dove il network Weight Watchers entra in gioco.

La dieta della società non è niente di speciale, ma le riunioni dei membri mantengono i clienti motivati e paganti. Ecco perché Weight Watchers guadagna elevati e più consistenti margini netti rispetto al suo concorrente più vicino, NutriSystem. Mentre le riunioni dei membri sono un fattore importante, l'azienda ha quasi 2,3 miliardi di debiti a lungo termine. Con un utile operativo nel 2012 di 510,8 milioni di dollari e un carico di debito di quasi quattro volte tanto, gli investitori dovrebbero essere consapevoli dei rischi e dei guadagni che perderanno nel pagare il debito.

Detto questo, Weight Watchers ha una storia stabile di utili e dovrebbe essere in grado di gestire i chili di troppo. Ci sono anche le minacce provenienti da altri mezzi per la perdita di peso, come le app dei cellulari, che potrebbe rubare clienti. Ma con la preoccupazione diffusa per l'obesità nella società di oggi, Weight Watchers potrebbe essere una società da tenere d'occhio per il lungo periodo.



C'è un app per tutto

Le applicazioni mobile sconvolgono il mercato sanitario e dove c'è un app, c'è Apple Inc. (AAPL). Bracciali di rilevamento per il Fitness sincronizzati con l'iPhone, che permettono agli utenti di registrare ogni passo. Ci sono applicazioni che tracciano tutto, da come si mangia a come si dorme. Esempi di medicina avanzata includono applicazioni che aiutano i diabetici con l'autogestione e non passerà molto tempo prima che le malattie cardiache possano essere monitorate 24 ore su 24, 7 giorni su 7, con la tecnologia mobile. Le applicazioni per la salute, in particolare, possono essere tremendamente importanti e portare di nuovo in alto le vendite di dispositivi come l'iPhone. Molti medici e ospedali hanno acquistato iPad per gestire le loro attività.

I recenti utili della società hanno mostrato che le vendite di iPhone sono andate meglio del previsto ma le vendite degli iPad non sono andate come sperato. Ma Apple sta gettando i futuri cardini con nuovi prodotti, che sono stati promessi per il prossimo autunno e il 2014. Il più grande rischio per gli investitori è se la società non riuscira a rinnovarsi e di conseguenza perderà quote di mercato. Ma se pensate che Apple continuerà a cambiare il gioco, l'attuale prezzo del titolo potrebbe rappresentare un buon momento per entrare.

Apple ha affrontato le preoccupazioni dell'innovazione in passato e l'azienda ha una storia significativa nello sfornare prodotti rivoluzionari per poi distruggerli in modo creativo con qualcosa di meglio. Apple riuscirà a sconvolgere i suoi Iphone e Ipad con nuovi prodotti.



Le informazioni e i dati sono ritenuti accurati, ma non ci sono garanzie. Domino Solutions non è un consulente d'investimento e non offre consigli specifici di investimento. Le informazioni qui contenute sono solo a scopo informativo

venerdì 26 luglio 2013

La bolla cinese, il calo del PIL coperto dalle uscite della FED



Lo S&P500 la scorsa settimana ha toccato nuovi massimi grazie anche alle dichiarizioni del presidente della Fed, Ben Bernake, il quale ha lasciato intendere che il ridimensionamento dei bond non è una cosa certa al 100%. Questo ha fatto si che lo sguardo degli investitori si allontanasse dai deludenti macro cinesi, fino a poco tempo fa ritenuto il motore economico del mondo, ma che ora ha bisogno di una messa a punto per evitare uno stallo.

La scorsa settimana infatti è stato reso noto il PIL cinese, il risultato è stato al di sotto delle stime, 7,5% contro il 7,7% e addirittura ben al di sotto del 9% della media degli ultimi 15 anni. Gli investitori sembrano non aver preso visione di queste informazioni, è come se fossero passate inosservate ma sono molto importanti, basti pensare che appena 3 mesi fa la Cina aveva mostrato un calo del PIL al 7.7% e lo S&P500 scese del 2.3%, in un solo giorno.



Ma allora perchè questa volta l'America non ha dato ascolto al calo cinese ? A differenza di 3 mesi fa, gli investitori sono convinti che i responsabili politici cinesi pomperanno liquidità per stimolare di nuovo una crescita, il mercato a questo punto sembra aver accettato come "normale" il calo dell'economia asiatica. Infatti, la Banca Popolare Cinese prevede una crescita moderata intorno al 7.5% per quest'anno, ma non siamo sicuri possano mantenere questo andamento per molto.

L'obiettivo del 7.5% secondo noi è ottimistico. I leader cinesi stanno spingendo il paese ad un radicale cambiamento economico, una trasformazione epocale, sono finiti i tempi di boom delle esportazioni e della spesa in infrastrutture. La Cina vuole vedere un aumento dei consumi interni e una riduzione della dipendenza dei prestiti delle proprie aziende, questo potrebbe indicare una crescita ben al di sotto delle loro stime.

Questi dati dovrebbero preoccupare gli investitori americani, infatti la grande crescita dello S&P500 di quest'anno è stata guidata da un aumento del crescente rapporto prezzo/utili e non dall'aumento degli utili in se, ne sono testimonianze le ultime trimestrali di colossi come Coca Cola e MacDonald. C'è un limite però a quanto gli investitori pagheranno per queste azioni, il che significa che lo S&P500 potrebbe vedere un calo per la fine dell'anno, almeno fino a quando la Cina continuerà a deludere. Il gigante asiatico infatti, rappresenta il 5% dei guadagni dello S&P500. Potrebbe non sembrare poi così tanto, ma lo è, ve lo assicuro, soprattutto se si pensa che la Cina è il primo importatore al mondo di materie prime e ha investito in infrastrutture americane quasi il 2%. Alcuni titoli hanno investito molto nel consumismo cinese, Mead Johnson Nutrition (MJN) e Wal-Mart Stores (WMT), per fare qualche esempio. Potrebbe essere solo l'inizio, Secondo Scott Minerd, Guggenheim Partners Global Chief Investment Officer, i settori dei materiali industriali, tecnologia e informazioni potrebbero farne le spese in un eventuale calo cinese.
Entro la fine dell'anno, vedremo lo stesso effetto in settori ora vediamo in salute. Le azioni in quei settori che ottengono una grande parte delle vendite provenienti dalla Cina comprendono Dow Chemical (DOW), Altera (ALTR), Expeditors Internazionale (EXPD) e General Electric (GE).
In alcuni casi, gli investitori hanno punito severamente le società focalizzate in Cina, un esempio potrebbe essere Las Vegas Sands (LVS). I suoi casinò di Macau rappresentano circa il 60% dei ricavi, rispetto a circa il 30% della MGM Resorts International (MGM). Durante i primi tre mesi dell'anno LVS ha guadagnato il 22%, mentre MGM è salito del 13%. Nel secondo trimestre tuttavia, LVS ha perso il 6% mentre MGM ha guadagnato il 12%.

Eppure i giocatori continuano a entrare nei casinò e a spendere. I ricavi lordi hanno toccato il record di 10.8 miliardi di dollari nel secondo trimestre e le vendite sono cresciute del 15%. Nessuno si aspetta che continui a salire così velocemente, però c'è spazio per continuare a crescere, diciamo intorno l'11% per la fine dell'anno, anche se la Cina dovesse continuare a rallentare.

Questo è dovuto in parte al fatto che Macau è all'inizio rispetto alla mecca del gioco come Las vegas. Solo l'1.3% delle persone in Asia ha visitato un casinò, l'1.3%. E' pazzesco quanto sia vergine questo settore. Nel frattempo Las Vegas Sands il 24 Luglio ha postato i propri risultati, ha totalizzato un fatturato di 3,24 miliardi dollari. I 22 analisti interpellati da S&P Capital IQ stimavano un fatturato di 3,30 miliardi. Ha registrato vendite intorno al 26% superiori a quello dell'anno precedente nello stesso trimestre.

Le informazioni e i dati sono ritenuti accurati, ma non ci sono garanzie. Domino Solutions non è un consulente d'investimento e non offre consigli specifici di investimento. Le informazioni qui contenute sono solo a scopo informativo

giovedì 25 luglio 2013

I rischi nascosti nelle banche tedesche



Per quanto riguarda i rischi nel sistema bancario tedesco, si deve rilevare che le grandi banche tedesche sono tra le più fortemente indebitate in Europa rispetto al loro capitale netto. Questo quando vengono considerati i rischi noti, ma è stato recentemente constatato che ci sono anche rischi nascosti, fino ad ora sconosciuti. In questo contesto va preso in considerazione la recente rivelazione che Deutsche Bank ha mantenuto i crediti verso il Brasile e l'Italia fuori dai libri contabili, cosi come i prestiti alle banche greche ed altri istituti di credito come Dexia, la quale rimane nonostante tutto completamente esposta al rischio. Intendiamoci, DB apparentemente non ha fatto nulla di illegale - ma questa pratica contabile di fatto, maschera l'entità del rischio a cui la banca è esposta.

Tra il 2008 e il 2011 Deutsche Bank AG, la più grande banca tedesca e una delle più grandi del mondo, ha fatto prestiti a Monte dei Paschi di Siena e alla banca brasiliana Banco do Brasil SA, per un totale di 3,3 miliardi di dollari, ma non ha incluso tali operazioni nelle relazioni finanziarie inviate agli investitori. Prestiti simili sono stati fatti a Dexia SA, TT Hellenic Postbank SA, Banca Nazionale di Grecia e la banca del Qatar, Al Khaliji.

Questi prestiti sono parte di 395,5 miliardi di dollari di passività che Deutsche Bank AG ha compensato con altri impegni, un importo pari al 19% del totale del patrimonio della società. La portavoce della Deutsche Bank, Kathryn Hanes, dice
queste pratiche contabili sono prescritte dalla legge e le azioni della Deutsche Bank sono in linea con i principi delle normative finanziarie. Queste informazioni non hanno impatti sulla salute finanziaria della società o sugli indici finanziari.
Fin qui niente da dire, fino a quando, non vengono presi in considerazione i dettagli più sottili di tali operazioni, ovvero le compensazioni, quali:

I prestiti garantiti di solito comportano che una società dia una garanzia in cambio del denaro che una banca le presta e la garanzia viene detenuta fino a quando il prestito non è rimborsato per intero. Invece, Deutsche Bank AG ha ceduto le sue garanzie, in questo caso titoli di Stato, per avere soldi per fare prestiti, rimanendo però, con l'obbligo di restituire i titoli.

Secondo i termini dell'accordo, Deutsche Bank AG era obbligata solo a restituire il 'cheapest-to-deliver' equivalente delle obbligazioni, proteggendola da eventuali svalutazioni, ma lasciando la banca esposta al default. Questa manovra effettivamente mette short i titoli di Stato, esponendo però la banca ad un rischio maggiore se avesse tenuto i titoli per tutta la durata dei prestiti. Deutsche Bank poi ha venduto credit-default agli investitori, registrando un immediato profitto di 60.000.000 di euro fin dall'inizio della trattativa con Monte dei Paschi.

In altre parole, questi prestiti garantiti non sono realmente garantiti, a meno che non si consideri effettivamente un'adeguata sicurezza, una posizione corta su titoli che sono stati forniti come garanzia. Inoltre, DB ha apparentemente condito le offerte sottoscrivendo dei "credit default swap" (
contratto di assicurazione che prevede il pagamento di un premio periodico in cambio di un pagamento di protezione nel caso di fallimento di un'azienda di riferimento
), esponendosi ad un maggior rischio creditizio.

Ulteriori relazioni di Bloomberg fanno notare, che questa non è la prima volta che DB ha oscurato la sua vera posizione finanziaria mediante pratiche contabili, che non sono necessariamente illegali, ma certamente sollevano domande su come valutare correttamente i rischi a cui la banca è esposta.

Nel frattempo, le banche che hanno ricevuto i prestiti in questione sono state in grado di continuare a segnalare la proprietà dei titoli che DB ha venduto, permettendo loro di travisare la propria salute finanziaria. In realtà, sembra che questo sia stato il vero motivo del trattamento contabile dispari di tali operazioni. Mentre le mani di Deutsche sono considerate legalmente pulite, ad esempio, quelle di Monte dei Paschi a quanto pare non lo sono:
Monte Paschi è attualmente oggetto di indagine dai procuratori italiani per l'utilizzo del prestito, atto a nascondere le perdite, sia la Banca Monte dei Paschi di Siena SpA sia Banco do Brasil SA hanno continuato a segnalare la proprietà dei titoli che sono stati utilizzati come garanzia in quanto dovevano tornargli indietro. I procuratori non hanno ravvisato alcun illecito da parte di Deutsche Bank in questo caso.
Tuttavia, gli analisti dicono che la rete creata, rende difficile la precisa valutazione della salute finanziaria della società e che questo va contro lo spirito del regolamento finanziario, nascondendo la vera quantità di rischio che Deutsche Bank ha nei suoi libri contabili.

Questa non è la prima volta che la banca tedesca è stata accusata di oscurare le informazioni finanziarie quest'anno. All'indomani dello scandalo Libor, la banca era stata precedentemente indagata per aver probabilmente celato 12 miliardi di dollari di perdite valutando in modo non corretto il suo portafoglio di derivati. Non siamo sicuri a questo punto cosa, semmai, sia emerso dalle indagini di cui sopra riguardante la contabilità dei derivati, ma vorremmo sottolineare che i derivati aprono moltissime possibilità per oscurare le informazioni di bilancio.

Rapporti di leva finanziaria delle banche europee

Qui di seguito ci sono alcuni grafici che illustrano il fatto che la leva finanziaria della banche tedesche, così come quella di quelle francesi, sia estremamente alta. Queste istantanee provengono da fonti diverse e non sono congruenti al 100%. Dipende un pò dalle precise definizioni poste in bilancio. Il primo grafico mostra sia le passività medie delle banche in percentuale del debito nazionale del paese ospitante e del suo PIL, così come le attività bancarie in percentuale sul proprio patrimonio netto.



Il grafico mostra l'effetto leva delle singole banche secondo un articolo di Daily FX. Si noti che nel caso specifico di SocGen, per quanto ne sappiamo, vengono contestate le conclusioni della fonte originale per quanto riguarda il rapporto di leva, per cui queste informazioni vanno prese col beneficio d'inventario.

E infine, un grafico pubblicato dal Fondo monetario internazionale nel 2012, mostra il patrimonio netto medio/coefficienti patrimoniali netti dei sistemi bancari nei diversi paesi. Il messaggio che ne deriva è che: le banche tedesche e francesi hanno rapporti di leva finanziaria estremamente elevati.



In sintesi, anche se non si tiene conto delle esposizioni nascoste al rischio di credito, come quello rivelato nei prestiti di DB, la leva finanziaria delle banche in Europa rimane molto elevata. Questo spiega il perché ci fu panico per l'esposizione delle banche europee verso i debiti sovrani nel 2011. Mentre il panico si è placato in modo definitivo, le motivazioni rimangono saldamente al loro posto.



Questo grafico mostra il prezzo delle azioni di Deutsche Bank negli ultimi 2 anni. Il mercato sembra più ottimista su DB rispetto a molte altre banche europee, ma la banca è fortemente indebitata ed esposta a molti rischi. La sua più grande forza sono probabilmente i prestiti rilasciati in Germania.

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martedì 23 luglio 2013

E' tempo di vendere azioni di banche canadesi e passare a quelle americane ?



Negli ultimi dieci anni le banche canadesi sono state un modello di crescita stabile e sicurezza per gli investitori. I loro profitti sono cresciuti allo stesso ritmo anno per anno, aumentando dividendi e mai hanno messo in pericolo la salute finanziaria degli investitori. Sono state accusate di essere "titoli noiosi" e conservatori per vari anni fino a quando il mercato è crollato nel 2008.

A quel tempo le banche canadesi sono aumentate nella classifica del top delle banche più sicure al mondo trovando il perfetto equilibrio tra sicurezza e redditività. Se le banche sono il cuore dell'economia, sembra che le banche canadesi abbiano le vene più solide del pianeta.

Qualche tempo fa, di preciso il 17 Settembre 2012, scrissi un articolo sul valore delle banche canadesi e ne segnalai ben 5 con ottimi prezzi, l'articolo era Le banche canadesi aumentano i dividendi, le 5 big sono Buy. Da allora come sono andate queste 5 banche ? inclusi i dividendi percepiti.

Bank Of Montreal (BMO) ha realizzato un +9.56%
Bank Nova Scotia (BNS) ha realizzato un +14.11%
Canadian Imperial Bank (CM) ha realizzato un -0.48%
Royal Bank Of Canada (RY) ha realizzato un +21.85%
Toronto Dominion Bank (TD) ha realizzato un +11.77%

Direi proprio che non è andata male, voi che dite ?

Detto questo, durante questi 10 mesi spesso mi sono state espresse preoccupazione sulla tenuta di queste banche da vari clienti, ho sempre eseguito analisi approfondite sui bilanci per capire se l'esposizione ai mutui in un mercato immobiliare, comunque in rallentamento, possano portare queste banche in una condizione di instabilità, non come il 2008 ma comunque ad un calo tecnico.



Il grafico qui sopra mostra che mentre il rapporto debito degli Stati Uniti è sceso durante la crisi riportandosi vicino al 100%, il rapporto debito canadese ha continuato salendo sempre più in alto. Il tasso variabile non è stato aumentato nel 2013, ma i tassi dei mutui fissi hanno iniziato a salire. Abbiamo visto diverse banche canadesi alzare il loro margine di tali tassi al fine di attrarre nuovi clienti.

Come detto, il mercato immobiliare canadese sta rallentando e le banche possono scambiarsi clienti l'uno con l'altro al fine di far crescere la loro quota di mercato. Un settore maturo in un mercato maturo, non credo ci sarà una forte crescita nel breve periodo, ma le banche canadesi, si sa, non sono dei motori a benzina da un km al litro, sono diesel, lente nella ripresa ma costanti e basso consumo. Le banche americane sono state talmente colpite che la loro crescita è più rapida, ma perchè devono recuperare perdite ingenti dal 2008. Io scommetto ancora sulle canadesi sul lungo periodo, anche perchè la regolamentazione del Canada in fatto di concessioni ipotecari è ben più rigida di quella americana, ma sul breve qualche banca americana andrebbe vista.

Paese differente, differente storia

Negli Stati Uniti i titoli finanziari sono stati colpiti in modo drammatico nel 2008, giocando troppo con asset tossici. Con òe ultime trimestrali sembrano finalmente essere finiti i giorni bui dato che banche hanno ripulito i loro bilanci, hanno ripreso le loro perdite, con l'aiuto del governo, e sembrano essere di nuovo in pista nel quadro della redditività.

Nel corso delle ultime settimane, Wells Fargo ha dichiarato un utile del +20%, Citigroup ha fatto ancora meglio con un +41% (gli analisti finanziari si aspettavano un +17%). JP Morgan ha mostrato un EPS di 1,60 dollari rispetto a 1,21 dollari dello scorso anno.

Questi ottimi risultati sono una combinazione di due fattori:

1) Le banche hanno ripulito i loro bilanci e sono ora di fronte ad un portafoglio di crediti sano
2) L'economia degli Stati Uniti continua ad aumentare ad un tasso costante. Siamo di fronte ad una grande crescita con l'economia che si sta rafforzando trimestre dopo trimestre.

Il mercato immobiliare degli Stati Uniti sta facendo molto meglio e questo dovrebbe aiutare le banche a crescere il loro portafoglio crediti.

All'inizio dell'anno ho cominciato a seguire Wells Fargo (WFC) come una delle migliori azioni che forniscono dividendi per il 2013. Questo titolo è attualmente in crescita del 26,45% e ha aumentato il suo dividendo trimestrale da 0,25 dollari a 0,30 dollari per azione quest'anno. Le vendite aumentano costantemente mentre l'utile sale grazie ad un migliore ambiente economico. Sono abbastanza fiducioso su questa banca di Warren Buffett, penso che continuerà a fare bene fino alla fine dell'anno.

Considerazioni finali sul settore bancario

Alla luce della mia analisi, non vorrei che il lettore percepisse un dietro front sulle banche canadesi che comunque mostrano ancora forti metriche e rendimenti elevati sui dividendi (quesi tutte stanno pagando più del 4% in questo momento). Questa è sicuramente una buona scelta per costruire il tuo portafoglio. D'altra parte, non mi aspetto una crescita elevata in questo settore nei prossimi 12 mesi. Dovremo aspettare fino a quando il mercato immobiliare si riprenda mostrando gli stessi dati del 2000 quando tutto andava alla grande.

Per quanto riguarda il settore bancario statunitense, vedo le aziende che hanno avuto difficoltà durante la recente recessione, ma i principali problemi sono finalmente finiti. Mi aspetto che aumentino la loro distribuzione di dividendi con il miglioramento dei loro dati finanziari.

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giovedì 18 luglio 2013

Gli investitori dei dividendi devono trascurare le fluttuazioni dei prezzi



In queste ultime settimane siamo bombardati di informazioni dal mercato azionario ovunque ci giriamo. Potete trovare i prezzi delle azioni su molti canali televisivi, giornali, internet e telefoni cellulari. Questo eccesso di informazioni crea un sovraccarico di informazioni che genera la voglia di comprare e vendere azioni in pochi secondi. La frenesia prende il sopravvento e non si sta più nella pelle a vedere titoli salire senza essere entrati. Ciò potrebbe rivelarsi molto pericoloso per i nostri obiettivi.

Varie ricerche hanno dimostrato che gli investitori che sono spesso attivi sul mercato generano rendimenti più bassi rispetto a quelli che invece operano di meno. E' difficile, lo sappiamo, ma gli investitori dovrebbero ignorare le fluttuazioni di prezzo e semplicemente concentrarsi sui fondamentali.

Nel grafico qui sotto potete visionare l'andamento dei guadagni di titoli hanno offerto dividendi dal 1957 al 2011 investendo 1000 dollari. Noterete che investendo 1000 dollari in titoli che offrivano dividendi alti o molto alti, avreste avuto ritorni pazzeschi, da 500.000 a 600.000 dollari in 55 anni, una media di quasi il 13% annuo. Con dividendi medi, bassi o addirittura molto bassi i ritorni sono molto più miti, ma i titoli in questo periodo hanno sofferto meno degli sbalzi d'umore dei mercati. Ovvio che se avessi una linea temporale di investimento di 55 anni non ci dovremmo preoccupare degli sbalzi d'umore, ma il grafico è solo per farvi capire come le società che offrono dividendi hanno sempre battuto lo S&P500 indipendentemente dagli scossoni dei mercati, ritracciamenti e/o recessioni.



Gli investitori dovrebbero concentrarsi sui fondamentali delle società, al fine di trarre profitto nel lungo periodo. Concentrandosi sulle prestazioni a lungo termine, l'investitore si prende tempo per capire il tipo di business e di determinare se la società ha una possibilità di guadagno crescente nel tempo. Se i guadagni sono in aumento, è probabile che il mercato premierà le azioni della società con un prezzo più elevato e la società sarà in grado di premiare i propri azionisti con dividendi più elevati.

A volte però, i prezzi delle azioni si allontanano dai fondamentali, questa è la tipica situazione in cui la pazienza degli investitori è messa a dura prova. Durante i periodi di euforia dei mercati azionari, gli investitori che possiedono dividendi affidabili, tendono a sentirsi in sintonia con il resto del mercato, in quanto i titoli in portafoglio crescono e tendono a consegnare rendimenti a doppia cifra.

Durante le correzioni la musica cambia, e gli stessi titoli che prima crescevano, tendono a perdere parte dei loro guadagni. E' durante le correzioni di mercato che gli investitori di società sane, continuano a generare un ritorno sul loro investimento. Questo ritorno è sotto forma di dividendo che viene depositato direttamente sul conto corrente dell'investitore regolare ogni tre mesi.

Come investitori di dividendi tuttavia, dobbiamo essere pronti ad abbracciare periodi di tempo in cui i prezzi delle azioni declinino. Consideriamo questi periodi come delle opportunità per aggiungere alle nostre posizioni esistenti acquistando azioni di società che sono sempre state sopravvalutate in precedenza. Dopo di che, attendizmo pazientemente mentre le aziende eseguono le loro strategie e prosperino, anche se il mercato azionario potrebbe metterci qualche anno per riconoscerlo. Fino a quando i fondamentali sono solidi, e fintanto che il dividendo non è tagliato o eliminato, questi titoli vanno tenuti in portafoglio.

Ad esempio, tra il 1972 e il 1985, le azioni della Procter & Gamble (PG) sono state praticamente piatte. L'unico rendimento che gli investitori hanno ottenuto derivava dai dividendi. Nel 1985, il dividendo aumentatò del 233%, e il titolo scese del 4,30%. Per gli investitori che detenevano le azioni di Procter & Gamble (PG) a prezzi d'ingresso più bassi, tuttavia, il loro rendimento sul prezzo era comunque un guadagno, nonostante la stagnazione complessiva dei prezzi delle azioni. Nonostante il fatto che il prezzo fu piatto per 13 anni, i guadagni erano in aumento, pertanto, l'asset fu comunque positivo.

Purtroppo gli investitori non imparano mai, alla fine del 1999, Procter & Gamble (PG) era scambiata a 55 $ producendo solo un 1,20%. Il titolo scese dopo alcune notizie negative fino a 27 $, e ci sono voluti quattro anni prima che il titolo raggiunse i suoi massimi nel 2000.

Il dividendo aumentò di oltre il 50% durante quel periodo e per gli investitori che hanno acquistato Procter & Gamble (PG) nel 1980 stavano già generando alti rendimenti. Ciò significava che la volatilità dei prezzi delle azioni non dovrebbe spaventare, finchè i dividendi continueranno ad aumentare.

Un altro esempio emblematico fu quello del gigante McDonald (MCD). Il prezzo delle azioni declinarono dal suo massimo di 49 $ ad azione ai suoi minimi di 13 $ dollari nel 1999. Questo fu causato dalla sopravvalutazione del titolo, anche se gli investitori in quel periodo continuarono a prendere i loro dividendi. In verità dividendi non alti, intorno all'1%, questo certamente non ha espresso molto in termini di rendimenti per gli azionisti. Oggi però McDonald (MCD) vale 100 $ ad azione.

D'altra parte, alcune società a prezzi interessanti divennero ancora più convenienti da acquistare durante la crisi finanziaria del 2007. Titoli come Johnson & Johnson (JNJ), Abbott (ABT) e McDonald (MCD), hanno fornito agli azionisti un flusso crescente di dividendi con valutazioni estremamente interessanti. Gli investitori sono stati sostanzialmente ripagati nel tenere queste azioni durante quel periodo tumultuoso. Allo stesso tempo, i fondamentali stavano migliorando, e gli investitori poterono dormire sonni tranquilli con questi investimenti, nonostante il fatto che sembrava che il mondo intero stesse cadendo a pezzi, oggi è dimostrato.

Per riassumere, chi investe in dividendi a lungo termine deve aspettarsi di vedere una certa volatilità dei prezzi, anche se i fondamentali dei loro titoli sono fantastici. E' importante disporre di criteri di ingresso suscettibili a cali del prezzo fino a quando i fondamentali sono ottimi. Nel caso di Procter & Gamble nel 1972, 1999 e 2007, nonostante il fatto che i fondamentali erano solidi, il prezzo delle azioni erano troppo care.

I successivi miglioramenti nelle valutazioni delle azioni indussero gli investitori ad aggiungere o avviare posizioni in questi titolo, ad esempio, subito dopo il crollo del 1987, Warren Buffett iniziò ad accumulare Coca Cola e a quel tempo il costo medio del titolo era di 3.24 $ ad azione, oggi vale 40 $, dopo due split. Per gli investitori a lungo termine, come Warren Buffett, il flusso di dividendi in aumento, il suo rendimento coninuò a salire, e lui continuò a reinvestire producendo flussi di cassa sempre più positivi per la sua società, la Berkshire Hathaway (BRK.B). Le informazioni e i dati sono ritenuti accurati, ma non ci sono garanzie. Domino Solutions non è un consulente d'investimento e non offre consigli specifici di investimento. Le informazioni qui contenute sono solo a scopo informativo

martedì 16 luglio 2013

Investire nelle miniere di carbone, costi e profitti



Le utenze elettriche sono i primi consumatori di carbone prodotto nelle miniere degli Stati Uniti. La battaglia tra il carbone e il gas naturale è sui costi, non sull'ambiente. Ecco perché è ancora importante dove si ottiene il carbone. Le utenze elettriche (Utilities) sono altamente regolamentate e mantenere bassi i costi è un elemento vitale per poter rimanere redditizie. Ecco perché le utilities hanno iniziato ad utilizzare il gas naturale nelle centrali, quando i prezzi di quest'ultimo è sceso a minimi storici.

Si stanno facendo molti sforzi per limitare l'uso del carbone, ma la realtà è che si tende ad aumentare il costo dell'utilizzo del carbone piuttosto che dire che non può essere utilizzato. Così, il carbone rimane un carburante valido, fintanto che rimane ad un prezzo competitivo. Il prezzo del gas è aumentato significativamente nel corso dell'anno passato, infatti, Peabody Energy rileva che l'aumento del gas naturale ha portato ad un calo del 14% nel suo utilizzo come utenza nei primi quattro mesi dell'anno mentre il carbone ha visto un incremento dell'11%.

Ci sono diverse regioni dove estrarre il carbone negli Stati Uniti ed i costi per estrarlo varia da regione a regione. Ad esempio, la zona Nord della regione dell'Appalachi e il Bacino dell'Illinois hanno costi relativamente bassi, mentre la zona centrale dell'Appalachi ha costi relativamente elevati.

Alliance Resource Partners (ARLP) ha recentemente messo in evidenza questo fatto e il suo inevitabile effetto, in una presentazione del settore ha mostrato come la produzione della zona centrale dell'Appalachian è in calo, mentre gli altri due bacini di carbone hanno registrato un aumento della produzione.

Società ben posizionata

Alliance è ben felice di mostrare tali dati perché il 95% della sua produzione di carbone viene dal nord degli Appalachi e dal Bacino dell'Illinois. Questa è uno dei motivi per cui l'azienda ha postato risultati record sia nell'ultimo trimestre che nelle future stime di crescita, nonostante il debole mercato del carbone. L'obiettivo dell'azienda è quello di guadagnare quote di mercato, continuando ad incrementare la produzione del suo prodotto ad un basso costo.

Ed è ciò che è stata in grado di fare di recente, il che dovrebbe portare ad un altro anno record nel 2013 portando anche ad ulteriori aumenti della distribuzione. Sebbene il dividend yield di Alliance, circa il 6,4%, è più basso rispetto ai suoi coetanei MLP, l'azienda è uno dei produttori nazionali di carbone meglio posizionati, almeno fino a quando il gas naturale mantenga i prezzi al di sopra dei 3 dollari.



Il problema del bacino

La diminuzione della domanda di carbone dell'Appalachi centrale è un potenziale problema per Natural Resource Partners (NRP). Nel 2012, quasi la metà del carbone raccolto in quel bacino era circa il 60% dei propri ricavi. Ciò non significa che la società è destinata a fallire, ma il rischio di diminuzione contribuisce a spiegare perché il suo yield è di circa il 10,7%, altamente rischioso

La gestione societaria non è del tutto fuori strada. In primis la società non sta attualmente estraendo tutto il carbone per se stessa, in parte noleggia i suoi terreni. Ciò aiuta a contenere i costi e i rischi operativi. In secondo luogo, ha ampliato la sua attenzione verso questa risorsa naturale per anni.

Nel 2012, circa il 30% dei ricavi della società sono stati ottenuti da fonti diversi rispetto al carbone. Il che include una recente spinta avviata per possedere e locare proprietà di gas naturale. La società ha anche importanti investimenti infrastrutturali di carbone, una attività aggregata e ha appena acquisito una partecipazione in una società di carbonato di sodio.

Anche se la dipendenza della società dal carbone dell'Appalachi centrale è uno svantaggio competitivo, la maggior diversificazione dell'attività la rendono una solida opzione nel settore del carbone, infatti, nonostante il debole mercato del carbone, la MLP è stata in grado di aumentare la sua distribuzione nel 2012, inoltre, non ha aumentato il payout in sei trimestri consecutivi (molto positivo) e non ha tagliato le cedole. Questi sono un segno di forza in un settore debole.



Meno centrali, ma maggiori rischi

Circa un terzo della produzione diretta di carbone di Rhino Resource Partners (RNO) del 2012 è arrivata dalle miniere dell'Appalachi Centrale. Mentre questi numeri sono inferiori rispetto quelli di Natural Resource Partners, Rhino, però, si assume i rischi dell'utilizzo delle sue miniere. La società ha anche diversificato, comunque, la sua attività. Ad esempio, ha una grande aziende di leasing ed è stata particolarmente aggressiva nello spingersi verso il gas naturale. Quindi, anche se il carbone dell'Appalachi centrale è in diminuzione, Rhino trae beneficio dall'aumento dell'uso di gas naturale.

Rhino non ha gestito il momento difficile del mercato del carbone allo stesso modo delle due società sopra citate, ha tagliato la sua distribuzione di dividendi e smesso di pagare le cedole di incentivazione al suo socio generale (GP). Anche se questo può essere visto in un'ottica negativa, c'è un lato positivo. La decisione da parte del GP di smettere di prendere gli speciali dividendi è stato fatto a sostegno dei progetti di crescita, che includono una visione più aperta verso il gas naturale e lo sviluppo di una proprietà ben situata nel Bacino dell'Illinois. Rhino inizierà ad aumentare i dividendi una volta che il progetto sarà completato. Le azioni rendono circa il 13,8%.



Alto rischio = alto rendimento

Il carbone non è amato ed si trova di fronte a gravi minacce. Alla fine, tuttavia, il settore si riprenderà. Alliance è tra le migliori opzioni. Tuttavia, Natural Resource Partners e Rhino Resource Partners sono entrambe aziende in crescita che pagano in attesa di un rimbalzo del carbone, mentre, allo stesso tempo, diversificano in settori più forti.

Le informazioni e i dati sono ritenuti accurati, ma non ci sono garanzie. Domino Solutions non è un consulente d'investimento e non offre consigli specifici di investimento. Le informazioni qui contenute sono solo a scopo informativo

giovedì 11 luglio 2013

Miniere in forte aumento, siamo di fronte ad una inversione di tendenza ?



L'industria mineraria sta davvero salendo fortemente in questi giorni ma soprattutto oggi con il settore che sale di quasi 3 punti percentuali. Questo è dovuto principalmente sulle notizie che le importazioni cinesi di metalli non riflettono il loro evidente rallentamento economico.

Il 12 Aprile di quest'anno abbiamo scritto un articolo, 5 società del settore minerario sottovalutate, in cui segnalavamo che il periodo di calo non sarebbe durato a lungo, dat che alcune aziende come BHP Billington (BHP) e Rio Tinto (RIO) hanno eseguito nel frattempo consistenti acquisizioni e cessioni al culmine del boom delle materie prime. Questo ha portato le società a perdere negli ultimi mesi, ma il periodo discesa potrebbe essere finito.

Le imprese di estrazione mineraria hanno registrato alcune delle più grandi perdite dopo il rilascio dei dati commerciali deludenti provenienti dalla Cina. Le esportazioni sono scese inaspettatamente al 3,1% a giugno rispetto all'anno precedente, segnando il primo calo anno su anno delle esportazioni dal gennaio 2012. Le importazioni sono diminuite dello 0,7%, al di sotto della stima di Reuters stima che vedeva un aumento aumento dell'8%.

Frik Els ha scritto su in mining.com
E' stato un anno con un aumento del 10% delle importazioni di rame. Le spedizioni verso la Cina di metalli raffinati e leghe varie, sono state di 379.951 tonnellate nel mese di giugno, il dato più alto dal mese di settembre. La Cina consuma circa il 42% del rame del mondo.
Inoltre, sono arrivati anche i commenti di Mercoledì del presidente della Fed Bernanke che ha indicato che le misure di stimolo non hanno una data precisa di scadenza in quanto l'America cresce economicamente, ma lentamente e quindi la Fed rimane vigile. Questi sono sono stati un fattore imporntante nel grande movimento di prezzo dell'Oro durante la notte che ha raggiunto il prezzo di 1,300.00 dollari all'oncia, il più alto delle ult settimane.

I prezzi del rame sono aumentati leggermente ed è probabile che le cifre continuino a deprimere i mercati dei metalli, come per esempio il rame che è stato ancora scambiato a poco più di 3.00/lb, vicino al minimo degli ultimi 3 anni, come mostrato dal primo grafico. Tuttavia, oggi, il prezzo del rame è salito bruscamente a 3.14/lb, una variazione importante che non può passare inosservata.



Questo movimento verso l'alto del prezzo del rame può essere il segnale di un cambiamento di tendenza del mercato per il rame ? Il rame ha recentemente colpito i minimi di 3 anni, le miniere hanno pagato tanto in termini di discesa, società come BHP Billiton (BHP) ha raggiunto i minimi degli ultimi 4 anni, Freeport-McMoRan (FCX) e Southern Copper (SCCO) sono scambiati a minimi degli ultimi anni.

Abbiamo un toro di cavalcare nel settore minerario ? Secondo noi si.

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Il ciclo dell'Oro ha raggiunto il fondo



Non si può negare che il mercato dell'Oro sia stato il più tortuoso ultimamente. I tori pensano che la correzione sia finita e di conseguenza stanno cominciando a costruire nuove posizioni sul lungo periodo. Alcuni investitori acquistano Oro definendolo una "assicurazione" oltre che un investimento, certamente possiamo definirla l'asset più odiato del momento.

Tutto questo fa parte del processo di un mercato toro che eliminerà la maggior numero possibile di investitori prima del finale. E' successa la stessa cosa col mercato toro delle dotcom nel 1997/98 e delle obbligazioni nel 2008/09 e ora sta accadendo con l'Oro.

Peter Schiff di Euro Pacific Capital ha riassunto la situazione dell'Oro con queste parole:
Due anni fa la corsa all'acquisto dell'Oro sollevò il prezzo del bene di quasi sei volte. Ma dal momento che il prezzo raggiunse la cima circa due anni fa è costantemente diminuito, quasi della metà. Alcune società di analisi a Wall Street suggeriscono che il prezzo continuerà ad andare alla deriva verso il basso scendendo di un ulteriore 40% sotto i livelli attuali.

La disfatta la dice lunga sulla fiducia dei consumatori nella ripresa mondiale. I tassi di inflazione bassi combinati con le economie più produttive, come azioni, immobili e risparmi bancari, sono stati la causa della perdita dell'appeal dell'Oro.

Anche se l'economia americana ha ridotto il suo rapido tasso di recupero, è ancora in una fase espansiva. La paura che dominava due anni fa, è in gran parte scomparsa, sostituita da una ripresa che ha trasformato i sogni degli speculatori d'Oro in un incubo.
Questa analisi fornisce una buona rappresentazione dell'attuale situazione dell'Oro. Da sottolineare che questo articolo si basa su un report apparso il 29 agosto 1976 sul New York Times. A quel tempo l'Oro si preparava a imbarcarsi in una crescita storica che avrebbe spinto il metallo verso l'alto di oltre il 700% nell'arco di poco più di 3 anni. E' possibile che la storia stia per ripetersi ?

Mentre sappiamo tutti che le performance passate non sono una garanzia di rendimenti futuri, la storia è una guida molto utile per la creazione di una strategia per posizionarci su un determinato tipo di investimento.

La corsa verso l'alto del prezzo dell'Oro finita nel settembre 2011 appariva come una bolla pronta ad esplodere, ma la mancanza di una diffusa partecipazione nel metallo non è coerente con un piano a lungo termine. Vedere inserzioni sui giornali del fine settimana che vendono oro come un investimento a lungo termine per gli investitori al dettaglio e giornalisti che scrivono sul "caso" dell'Oro fanno riflettere. Perchè ? Credo che questa fase di mercato dell'oro sia l'inizio di una crescita enorme del metallo prezioso.

Questo mercato orso ciclico dell'Oro ha colto di sorpresa un po tutti, non proprio tutti però, dato che in un articolo scritto da noi il 13 Maggio 2013 L'Oro sta affondando portandosi dietro altre materie prime, descrivevamo come l'Oro puntava i 1200 dollari l'oncia, quindi non è stato del tutto inaspettato. Come ho appena scritto, l'Oro ha dimezzato il suo valore tra il 1974 e il 1976 mentre nessuno si aspettava che sarebbe accaduto.

I cicli dell'Oro sono definiti secolari, impiegano quasi 18 anni per fare delle inversioni e questo calo brusco conluderà un ciclo iniziato nel 1999 (come dimostrato nell'immagine qui sotto) e che si concluderà presumibilmente nel 2015.



E' importante notare che le date di questi punti di svolta non sono la data esatta della parte top/bottom. Si noti inoltre come alcuni dei picchi furono rapidamente superati di nuovo all'inizio del mercato toro e non hanno portato a significativi pullback.



Se guardiamo indietro all'ultimo anno secolare dell'Oro di 17,6 anni, possiamo notare un modello simile. Se togliamo 17,6 anni dall'inizio dell'ultimo mercato toro nel maggio 1999, utilizzando il ciclo di 17,6 anni questo ci porterà al gennaio 1980. Questo era infatti il colpo off superiore per l'ultimo mercato toro dell'oro, anche se i punti di svolta precedenti possono essere un paio di mesi della pausa.



Anche se il momento esatto di una inversione è imprevedibile, e non siamo nemmeno sicuri se i punti di svolta sono svolte positive o negative, la natura del sell off che precede questa svolta più recente indica che il prezzo dell'Oro ha toccato il fondo. Tuttavia, il fatto che ci stiamo avvicinando alla fine del ciclo secolare 17,6 anni dà fiducia che il rialzo secolare dovrebbe essere intorno al 2015 ed è per questo che ho mantenuto i miei asset in Oro anche durante il sell off.

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martedì 9 luglio 2013

L'investimento nella crescita dei dividendi è una strategia perfetta per i giovani investitori



Immaginate il vostro giorno perfetto. Vi svegliate quando siete riposati, senza la necessità di eventuali sveglie. Quindi fate un pò di lavoretti fuori dopo aver fatto una sana colazione. Leggete qualche articolo interessante prima di un pranzo tranquillo dopo di ché rivedete i conti delle intermediazioni. Notate che i dividendi di diverse aziende sono stati depositati oggi e decidete di trasferirli sul vostro conto corrente. Controllate i principali articoli riguardo i titoli nel vostro portafoglio e trascorrete qualche ora alla ricerca di una nuova azione che paghi dividendi.

Dopo tutto questo, vi rimane anche un pò di tempo per concentrarvi su altre attività, che si tratti di volontariato presso il rifugio locale per senzatetto, tutoraggio agli studenti delle scuole superiori, l'apprendimento di una nuova lingua o semplicemente recuperare qualche buon libro. Più tardi, potreste anche decidere di godervi un paio di birre con i vostri amici. Viu credete che questo sia un sogno, ma tutto questo è possibile. Investendo in dividendi.

La ragione per cui abbiamo iniziato a scrivere articoli sulle aziende con una crescita dei dividendi, è quella aiutarvi a trasformare questo sogno in realtà. Noi crediamo che l'investimento nella crescita dei dividendi sia alla portata di tutti gli investitori, indipendentemente dalla loro età. Tuttavia, ci rendiamo conto che gli investitori più anziani potrebbero avere una preferenza per i titoli con i rendimenti più elevati, mentre i giovani, potrebbero permettersi di costruire portafogli su tutta una gamma dei rendimenti.

Uno degli equivoci più comuni sull'investimento in dividendi è che non è una buona strategia per costruire il vostro gruzzolo, quindi non è adatto per gli investitori più giovani. Nulla di più errato, sono proprio i giovani che hanno l'opportunità di costruirsi un portafoglio perfetto che possa fornire cedole trimestrali, perchè la loro prospettiva di vita è più lunga e questo è un dato non sottovalutabile.

In genere viene detto che gli investitori più giovani sono in grado di assumersi molti rischi nella fase iniziale, perché hanno il tempo di recuperare tali perdite. Troviamo che questa diceria sia molto pericolosa per i giovani investitori. Il problema è che l'assunzione di rischio è importante, ma non deve corrispondere al gioco d'azzardo. Gli investitori dovrebbero assumersi grandi rischi solo quando hanno una strategia con delle aspettative positive di un buon rendimento. Se investite in small cap, azioni di social media o se avete acquistato tecnollogici durante il boom della fine degli anni 90', avete preso rischi enormi. C'è un costo per il gioco d'azzardo, perché perdere il vostro intero gruzzolo di 10.000 dollari all'età di 24 anni significa che sarete più poveri di 800 mila dollari a 70 anni. Questo calcolo presuppone un rendimento annuo del 10% per 46 anni.

Al contrario, con una tipica strategia di crescita dei dividendi, si ottiene un approccio lento e costante che porterà ad un reddito mensile che pagherà le spese durante la pensione, per fare questo sarà utile partire presto, perché dovreste acquisire l'esperienza necessaria attraverso tentativi ed errori e scoprire le sfumature dei vari assets e mercati. Questo sarà una strategia vincente e dovrebbe assicurarvi di mantenere il vostro successo nell'investire. Grande parte del successo dell'investimento sta nel non perdere troppo durante la vostra "carriera" di investitori.

Con questa strategia dei dividendi, non ci stiamo concentrando sul patrimonio netto di per sé, ma l'obiettivo è il reddito annuo dei dividendi. Se il vostro obiettivo è di avere un patrimonio netto di 1 milione di dollari, ma finite per investire in un asset caratterizzato da scarsa liquidità, come ad esempio una residenza personale, potreste non essere in grado di andare in pensione con cedole capaci di garantirvi un adeguato stile di vita. Dovreste pagare tasse di proprietà annuali oltre la manutenzione.

Noi crediamo che un nuovo investitore, che non ha un sacco di soldi in questo momento, ma che prevede di accumulare le sue "noci finanziarie" nel corso dei prossimi anni, sarà perfettamente in grado di accrescere il proprio investimento un po alla volta con scelte logiche senza rischiare il proprio capitale. Come ? Col reinvestimento dei dividendi. Con questa strategia gli investitori potenziano la crescita del reddito dei loro portafogli rimettendo i guadagni ogni mese in azioni che aumentino regolarmente i dividendi per poi reinvestirli, un cerchio infinito che non farà altro che accrescere le cedole.

Nel 2010 ci siamo prefissati un obiettivo, la costruzione del nostro portafoglio "da reddito". Ogni dividendo o vendita la reinvestiamo in titoli che crediamo possano fornirci maggiori dividendi in futuro grazie alla loro crescita. Scrutiamo il mercato in cerca di opportunità di investimento per tutto il tempo, lo seguiamo analizzando i potenziali investimenti. Identifichiamo le azioni con dividendo per ulteriori analisi e grazie ai nostri criteri di screening sui campioni di titoli e/o attraverso le interazioni con altri investitori, troviamo i nostri "campioni".

Facciamo una completa analisi dei titoli di ciascuna società che troviamo interessante, al fine di valutare se la società messa a fuoco ha dei vantaggi competitivi e se ci sono alcuni catalizzatori per un'ulteriore espansione dei ricavi e della redditività per il futuro. Ci concentriamo sulle aziende che possono accrescere i loro guadagni nel corso del tempo, il che fornirà il combustibile per i futuri aumenti dei dividendi. Un flusso di guadagni in aumento è anche correlato positivamente con un aumento dei prezzi delle azioni. Si può avere la botte piena e la moglie ubriaca, con un azione che ha una crescita dei dividendi.

Il nostro obiettivo è quello di acquisire le aziende di qualità individuate per l'acquisto a valutazioni interessanti. Il prezzo di ingresso non importa (fino a un certo punto), perché un prezzo inferiore fornisce un margine di sicurezza più elevato degli investimenti ed è equivalente ad un reddito da dividendi elevato. Naturalmente, se hai intenzione di tenere le azioni per 20-30 anni, tuttavia, non avrebbe molta importanza se si è acquistato Johnson & Johnson (JNJ) a 70$/azione o 75$/azione. Se pagate più del dovuto oggi tuttavia, potrebbe significare che i vostri ritorni nei primi cinque anni potrebbero essere sotto la media, fino a quando la crescita degli utili non risulti in una range di valutazione tale da renderlo interessante oggi.

Per il nostro portfolio personale, cerchiamo di generare una crescita del dividendo annuale tra il 6-7% complessivamente, il che riprodurrebbe un 3,50-4%.

Alcune buone scelte includono

Coca-Cola (KO). Questa società si impegna nella produzione,commercializzazione e vendita di bevande analcoliche in tutto il mondo. Questo campione del dividendo ha aumentato la distribuzione per 51 anni di fila. Negli ultimi cinque anni è cresciuta nella distribuzione ad un tasso dell'8,40% annuo. Attualmente, il titolo è scambiato oltre 20 volte i guadagni che è il limite che abbiamo impostato, ma produce un rispettabile 2,80% di dividendo.



Philip Morris International (PM), produce e vende sigarette e altri prodotti di tabacco. L'azienda è riuscita a crescere la distribuzioni del 13,10% annuo da quando è avvenuta la scissione dalla controllante Altria Group (MO) nel 2008. Ci piace il settore del tabacco, senza la responsabilità derivante dal fare affari in un paese. I ricavi vengono generati al di fuori degli Stati Uniti e quindi non dipendono dalle leggi onerose sul fumo di un singolo paese. Attualmente, il titolo è scambiato 16,60 volte gli utili e rende il 3,90%.



Kinder Morgan Inc (KMI) è il socio accomandatario di Kinder Morgan Partners (KMP) e di El Paso Pipeline Partners (EPB). Il bene più importante è la struttura dei diritti degli incentivi di distribuzione, che prevede una quota del 50% di ogni futura crescita delle distribuzioni oltre una certa soglia per KMP e EPB. Date le previsioni di crescita per i beni energetici negli Stati Uniti e Kinder Morgan in particolare, questa azione può raggiungere elevati tassi di crescita dei dividendi ad una cifra per almeno i prossimi cinque anni. Attualmente sta dando un attraente 4,20%.



Procter & Gamble (PG) si impegna nella produzione e vendita di una vasta gamma di prodotti di marca di largo consumo. Questo Re del dividendo ha aumentato le distribuzioni per 57 anni di fila. Negli ultimi cinque anni, la società è riuscita ad incrementare le distribuzioni a un tasso del 12,20% annuo. Attualmente, il titolo è scambiato 17,20 volte gli utili e rende un rispettabilissimo 3,10%.



Vediamo un portafoglio dove un giovane investe in dividendi impegnando 1000 dollari mensili in rendimenti del 4% che crescono del 6% annuo.

Dopo cinque anni, con questo approccio, si dovrebbe riuscire a guadagnare 280 euro in dividendi mensili. Dieci anni dopo l'avvio di questa strategia ci sarà un guadagno di circa 880 euro in dividendi mensili. Quindici anni dopo l'inizio del viaggio di investimento dei dividendi, si farà quasi 2200 euro in dividendi mensile e dopo 20 si raggiunge la ragguardevole cifra di 6.500,00 euro mensili. Questo approccio lento e costante è molto noioso, e non è così eccitante come triplicare i vostri soldi in Tesla ( TSLA ).

Un investitore che inizia in giovane età, costruisce un portafoglio diversificato di titoli produttivi di reddito con distribuzioni di crescita quando le valutazioni buone, reinveste queste crescenti distribuzioni in più titoli e aggiunge continuamente le cedole al suo portafoglio, raggiungerà la ricchezza in età relativamente giovane. E' matematica.

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giovedì 4 luglio 2013

6 società analizzate con dividendo, sottovalutate dal mercato



In questo periodo di forte speculazione, a causa dei cambiamenti di politica monetaria di molti paesi e i rallentamenti economici in Cina e Europa, le società hanno molto sottovalutato il loro reale valore. Tuttavia, il deprezzamento del prezzo non è il motivo principale per investire in azioni che offrono dividendi. I divedendi devono essere una guida per un acquisto, ma la decisione di acquisto, e se potessi guardare solo a una metrica, sarebbe il valore netto attuale del differenziale Money Market (NPV MMA diff.)
Il valore attuale netto è una metodologia tramite cui si definisce il valore attuale (in italiano abbreviato VAN, in inglese NPV da Net Present Value, con simbolo w) di una serie attesa di flussi di cassa non solo sommandoli contabilmente ma attualizzandoli sulla base del tasso di rendimento (costo opportunità dei mezzi propri). Il VAN tiene conto dei costi opportunità (cioè le mancate entrate derivanti dall'uso alternativo delle risorse). Presuppone l'esistenza del mercato perfetto nel quale gli azionisti abbiano libero accesso a un mercato finanziario efficiente in modo da poter calcolare il costo opportunità del capitale. Fonte Wikipedia.
Perché si dovrebbe assumere il rischio azionario di investire in azioni che offrono dividendi se si potrebbe ottenere un rendimento migliore in un mercato monetario meno rischioso ? Quando seguo un titolo con buoni dividendi, una delle mie prime prove è quello di determinare se l'investimento sarà meglio dell'NPV. Io uso il calcolo delll'NPV MMA Diff. per capire quale sia la migliore delle società e se conviene l'acquisto in un determinato periodo.

Il risultato mi ha portato a nove società con un ottimo indice, ne ho scelte sei in base alle stime future e contratti chiusi. Di seguito è riportato un elenco delle 6 società con una breve analisi che hanno un valore attuale netto di MMA Diff. sopra il loro obiettivo e un rendimento pari o superiore al 2,5%.

Microsoft Corp (NASDAQ:MSFT)
Microsoft Corporation è impegnata nello sviluppo di un serie di prodotti software e di servizi. La società progetta e vende hardware e offre pubblicità online per i clienti. Opera in cinque segmenti: WWindows & Windows Live Division (Windows Division), Server and Tools, Online Services Division (OSD), Microsoft Business Division (MBD), and Entertainment and Devices Division (EDD).

I prodotti della società comprendono sistemi operativi per personal computer (PC), server, telefoni e altri dispositivi, applicazioni server per ambienti di elaborazione distribuita, applicazioni per la produttività, applicazioni e soluzioni di business, strumenti di gestione dei desktop e server, strumenti di sviluppo software, videogiochi, e pubblicità online. Inoltre progetta e vende hardware, tra cui la console di intrattenimento Xbox 360 e relativi accessori.
Target price: 44$ | Dividendo: 2,7% annuale



Wal-Mart Stores Inc (NYSE:WMT)
La Walmart Stores è una multinazionale americana, proprietaria dell'omonima catena di negozi al dettaglio Walmart, fondata da Sam Walton nel 1962. È il più grande rivenditore al dettaglio nel mondo, prima multinazionale al mondo nel 2010 per fatturato e numero di dipendenti. Oggi è la più grande catena operante nel canale della grande distribuzione organizzata. Dopo la morte del fondatore la multinazionale è passata di proprietà ai suoi eredi: il figlio Robson è l'attuale amministratore delegato e figura-chiave dell'azienda. Altri soci sono gli altri figli di Sam Walton: John T. Walton, Jim Walton, Alice Walton e la moglie del fondatore Helen Walton. Dopo la morte di John Walton gli è succeduta la moglie Christy Walton.

Wal-Mart gestisce una catena di oltre 10.000 grandi magazzini di sconto, negozi all'ingrosso, supermercati e supercenters. WMT è nell'indice S&P 500 ed è riconosciuto come un aristocratic dividend, fornisce dividendi sempre più da alti da più di 10 anni. Target price: 95$ | Dividendo: 2,7% annuale



Exxon Mobil Corp (NYSE:XOM)
Exxon Mobil Corporation (Exxon Mobil) è un produttore e distributore di prodotti petrolchimici, inclusi olefine, aromatici, polietilene e polipropilene, materiali plastici e una gamma di prodotti di specialità. Essa ha inoltre partecipazioni in impianti di produzione di energia elettrica. La società ha parecchie divisioni e centinaia di affiliati con nomi che includono ExxonMobil, Exxon, Esso e Mobil. Divisioni e società affiliate di ExxonMobil operano negli Stati Uniti e in altri paesi del mondo. La loro attività principale è l'energia, coinvolgendo esplorazione e produzione di petrolio greggio e gas naturale, fabbricazione di prodotti petroliferi e il trasporto e la vendita di petrolio greggio, gas naturale e prodotti petroliferi. Al 31 dicembre 2009, circa 7,5 miliardi di barili di petrolio equivalente (GOEB) delle riserve della società hanno rappresentato il 33% dei 23 GOEB riportati in riserve certe.

Exxon Mobil Corp., formata dalla fusione di Exxon e Mobil alla fine del 1999, è la più grande compagnia petrolifera integrata di proprietà pubblica al mondo. XOM è nell'indice S&P 500 ed è riconosciuto come un aristocratic dividend, fornisce dividendi sempre più da alti da più di 10 anni.
Target price: 110$ | Dividendo: 2,9% annuale



General Dynamics Corp (NYSE:GD)
General Dynamics Corporation offre un portafoglio di prodotti e servizi nel business aviation, veicoli da combattimento, sistemi d'arma e munizioni; costruzione navale militare e commerciale, comunicazioni e tecnologia d'informazione. General Dynamics opera attraverso quattro business group: Aerospace, Combat Systems, Marine Systems, and Information Systems and Technology.

General Dynamics (GD) è il quarto appaltatore militare del mondo e anche uno dei più grandi produttori al mondo di jet aziendali. GD è un membro dello S&P500.
Target price: 90$ | Dividendo: 2,9% annuale



Occidental Petroleum (NYSE:OXY)
Occidental Petroleum Corporation (OXY) svolge la propria attività attraverso diverse società controllate. Opera in tre segmenti: segmento di petrolio e gas, settore chimico/midstream e marketing. Il settore petrolio e gas esplora, sviluppa e produce petrolio e condensati, liquidi di gas naturale (LGN) e gas naturale. Il segmento chimica (OxyChem) produce e commercializza principalmente prodotti chimici. Il segmento midstream/marketing raccoglie, tratta, processa, trasporta, negozia, acquista e condensa liquidi di gas naturale (LGN) e anidride carbonica (CO2). Opera tramite gasdotti e magazzinamento di varie materie prime.

Occidental Petroleum Corporation (Oxy), è una delle più grandi compagnie petrolifere e di gas negli Stati Uniti. La sua controllata, OxyChem, è uno delle più grandi degli Stati Uniti produttore di cloro e soda caustica. OXY è membro dello S&P500.
Target price: 120$ | Dividendo: 2,9% annuale



Chevron Corp (NYSE:CVX)
Chevron (CVX), fratello minore di Exxon ( XOM ) è uno dei dividendi migliori del settore energetico. Gli azionisti di Chevron hanno apprezzato il dividend payout più alto finora di 2,88 $ per azione nel 2010 rispetto ad un più basso dividendo di 0,35 dollari avvenuto nel 2001.
Pertanto i dividendi sono aumentati di 8 volte negli ultimi 10 anni. E' evidente che la Chevron è un'ottima azione e che i dividendi non sono in diminuzione dal 2001. Il suo margine lordo del 32,77% e il suo margine operativo del 14,20% sono superiore alla media del settore così come la crescita dei ricavi trimestrali del 25%. Il P/E ratio di 9,81 scende a 7,81 per il prossimo anno.

Chevron Corporation (CVX) è una società petrolifera integrata mondiale con interessi in esplorazione, produzione, raffinazione e commercializzazione e prodotti petrolchimici. CVX è membro dello S&P500 ed è riconosciuto come un aristocratic dividend, fornisce dividendi sempre più da alti da più di 10 anni.
Target price: 148$ | Dividendo: 3,4% annuale



Conclusioni

Qualcuno potrebbe chiedersi perché non basta scegliere i dividendi più elevati invece che seguire l'NPV ? Perchè ignoreremmo il più potente concetto di Dividend Income Investing - Dividend Growth. L'interesse composto (interessi su interessi) è un concetto potente e i dividendi composti sono il più potente alleato dell'investitore che punta al reddito sul lungo periodo.

Le informazioni e i dati sono ritenuti accurati, ma non ci sono garanzie. Domino Solutions non è un consulente d'investimento e non offre consigli specifici di investimento. Le informazioni qui contenute sono solo a scopo informativo

lunedì 1 luglio 2013

10 suggerimenti per ottenere risultati migliori in borsa



Ogni portafoglio ha una struttura. Può essere un unico progetto pensato con la creazione di un mix diversificato di azioni, obbligazioni, fondi comuni e altri titoli, oppure può essere pianificato e semplicemente fatto crescere organicamente in diverse direzioni a seconda degli acquisti e vendite nel corso tempo.

Il percorso più prudente è quello di avere un piano e di seguire uno stile di investimento che si adatta ai vostri obiettivi, propensione al rischio e orizzonte temporale. I seguenti suggerimenti possono essere aggiunti alla struttura al vostro portafoglio e contribuire a fornire chiarimenti in merito al modo in cui un portafoglio potrebbe essere organizzato e gestito.

1. Possedere una società che paga forti dividendi in ogni settore di mercato.

I dividendi e il potenziale di crescita di un'azione sono difficili da battere. Vengono pagati ogni trimestre e si ottiene la possibilità di aumento del prezzo nel tempo. Ogni settore ha forti società con una storia di cedole in aumento dei dividendi. Queste aziende sono spesso tenute nelle principali posizioni - possedute per lunghi periodi di tempo, in quanto hanno dimostrato di essere pagatrici di dividendi stabili con una crescita costante (ma probabilmente non spettacolare). In alcuni casi sono società da tenere in portafoglio per anni.

Ne sono un esempio aziende come: Procter & Gamble (PG) che paga un dividend yield del 3,1% nel settore dei beni di consumo; Johnson & Johnson (JNJ) che paga un 3,1% nella sanità; Intel (INTC) che paga il 3,7% nella tecnologia; Pfizer (PFE) che dà il 3,4% nel settore farmaceutico, Chevron (CVX) che paga un dividend yield del 3,3% nel settore petrolio/energia; Halliburton (HAL) che paga il 2,1% nei servizi petroliferi; DuPont (DD) che paga un dividend yield del 3,2% nei prodotti chimici, Duke Energy (DUK) che paga un dividend yield del 4,5% nelle utilities, Verizon (VZ) che dà il 4,1% nel settore delle telecomunicazioni e Raytheon (RTN) che paga un dividend yield del 3,3% nella difesa. Ovviamente questi sono solo alcuni esempi, ci sono molte altre aziende degne sostitute in ognuno di questi settori.

Queste società strategiche e i settori in cui si trovano ruoteranno dentro e fuori la lista delle favorite nel corso del tempo senza preoccuparsi dei cicli economici. Pagheranno regolarmente i dividendi ai loro azionisti e hanno anche una storia di crescita gratificante per i titolari a lungo termine.

2. Possedere società/sicure che pagano un forte dividendo in ogni settore di attività.

Oltre ai titoli statunitensi, ci sono REIT, MLP, ETF mercati emergenti, ETF mercati sviluppati e fondi comuni, praticamente ogni sorta di assets che paga dividendi. Possedere una posizione in queste aree aumenta la diversificazione di un portafoglio e sopratutto, aumenta la possibilità di avere un regolare pagamento di dividendi con il potenziale di crescita nel lungo termine.

Alcuni esempi sono: Realty Income (O) che paga un dividend yield del 4,9% nel settore REIT, Kinder Morgan Parters(KMP) che paga un dividend yield del 6,1% nel settore MLP; MSCI Pacific ex-Japan (EPP)che paga un dividend yield del 4% come ETF mercati emergenti e MSCI EAFE Index (EFA) che paga un dividend yield del 2,9 % come ETF mercati sviluppati. Molti fondi comuni di investimento indicizzati detengono anche panieri di aziende in vari settori di attività che pagano dividendi come ad esempio: Vanguard REIT Index (VGSIX) che paga un dividend yield del 3,2% e Fidelity Real Estate Income(FRIFX) che paga un dividend yield del 4,3%.

3. Nessuna singola posizione deve superare il 5% del vostro portafoglio.

La dimensione della posizione è uno dei modi che gli investitori hanno per scegliere se sovracaricare o sottopesare un determinato settore, industria o area di mercato. La sovraesposizione può indurre a tenere una posizione di grandi dimensioni di un'azione di un unico settore, o un paio di posizioni di rilievo in aziende diverse che occupano lo stesso settore.

L'eccessiva sotto ponderazione di un settore (o rimanere completamente fuori da un settore o industria) non è un problema - ma essere eccessivamente esposti in una qualsiasi posizione può essere un pericolo. Gli esempi più comunemente citati per questo sono persone che hanno avuto la maggior parte delle loro partecipazioni in azione della società in cui sono stati impiegati - mi vengono in mente Enron, Lucent o Nortel.

Il percorso più prudente è quello di mantenere la dimensione delle singole posizioni limitate al 5% del portafoglio totale. E se il mercato prende una posizione o si è in possesso di una soglia superiore al 5%, la disciplina richiede che venga tagliata.

4. Avere e mantenere un orizzonte temporale di lungo periodo - fino a quando l'età/salute richieda la sua riduzione (quindi spostarsi per sicurezza, in attività meno volatili).

La storia dimostra che la strada migliore per la sicurezza nel mercato è un orizzonte temporale di lungo periodo. Nel breve termine il mercato può fare qualsiasi cosa - e spesso sembra perversamente fare esattamente l'opposto di quello che la maggior parte delle persone si aspettano che faccia. Ma nel lungo termine (un periodo di 5 o più anni), il mercato è stato, storicamente, un modo affidabile per far crescere la propria ricchezza. Adottare la filosofia di Warren Buffett - essere un "proprietario" della società e condividere la loro crescita e la loro posizione sul mercato nel corso del tempo.

Quando l'età o la salute, o qualsiasi altra necessità, accorcia il vostro orizzonte temporale - in quel momento conviene allontanarsi dai titoli azionari, verso più sicure attività meno volatili. Se abbiamo un orizzonte temporale breve e ben definito davanti a noi, la capacità di recuperare da un evento negativo del mercato (che può avvenire in qualsiasi momento) diminuisce, e l'equazione rischio/ricompensa intrinseca nelle azioni si modifica.

5. Investi - non scambiare frequentemente o testare il momento del mercato.

Nonostante tutte le informazioni che possiamo recepire dai media finanziari sull'andamento futuro del mercati, nessuno ha davvero idea di quale direzione prenderà la prossima settimana, mese o anno. Mettere i propri soldi sulla supposizione di come andrà il mercato non è un solido piano finanziario. E' gioco d'azzardo. Di tanto in tanto, con tutti i movimenti di mercato che vengono fatti ogni giorno, qualcuno è fortunato - ma non è attendibilmente bravo.

Investire, con un orizzonte temporale più lungo, elimina le incertezze sulla direzione del mercato. Sappiamo che il mercato sale e scende. Sappiamo che le nostre posizioni faranno lo stesso. Dobbiamo rimanere investiti in aziende solide e lasciare che i loro prodotti e servizi generino guadagni per guidare il prezzo delle loro azioni nel tempo (e nello stesso tempo raccogliere un dividendo da parte dei nostri pagatori di dividendi).

6. Guardatevi dal lasciare che la paura del breve termine o la volatilità del mercato violino il vostro piano di investimenti.

Ogni anno ci sono giorni in cui il mercato affonda come una pietra. Queste riduzioni possono durare solo pochi giorni o possono andare avanti per settimane o mesi per poi svilupparsi in un mercato orso in piena regola. E' facile farsi prendere dalla paura e dal panico quando apparentemente tutti vendono le loro aziende per uscire, il famoso panic selling. Le prese di profitto vengono realizzate e accelerano le vendita - nella fretta di liquidare, nessun settore o attività è al sicuro, se non i liquidi.

Questi sono i tempi più difficili per il singolo investitore, in quanto la paura è ovunque e le ferite del mercato orso del 2008/2009 sono ancora fresche.

Eppure, nonostante tutto, la storia ha dimostrato che, dando un orizzonte temporale più lungo, il mercato è sempre rientrato. Finora, sempre. Tale orizzonte temporale è una parte vitale per costruire una rete di sicurezza per il vostro piano di investimenti. Può essere la cosa più difficile da fare nella paura e con il panico di un mercato che sta restringendo il vostro portafoglio tutti i giorni, ma riflettete seriamente prima di abbandonare il vostro orizzonte temporale quale rete di sicurezza.

7. Tagliare alcune posizioni, se sono notevolmente sopravvalutate in relazione ai loro rapporti storici di P/E vs. quello scambiato per lo S&P500, o se diventano una percentuale troppo grande nel vostro portafoglio. Oppure aumentare tali posizioni quando il mercato si muove sottovalutadole troppo rendendole a buon mercato.

Sappiamo tutti che il mercato sottovaluta periodicamente alcune azioni e/o settori. La recente rincorsa di rendimenti in titoli che pagano elevati dividendi è un esempio. Di fronte a questi ultimi anni di rendimenti depressi nei mercati finanziari e obbligazionari, gli investitori si sono riversati in titoli che pagano dividendi in cerca di rendimenti. Di conseguenza, molte aziende hanno goduto di un significativo aumento del prezzo e i rapporti di PE sono cresciuti non solo oltre le loro indicazioni storiche, ma anche oltre la media PE dello S&P500.

Quando questo accade, considerate il taglio di alcune di queste posizioni per catturare questi guadagni fuori misura. Il mercato finirà per ruotare in un altro settore e queste azioni torneranno giù. Se scendono troppo e diventano a buon mercato (o, almeno, tornano ai normali livelli di valutazione) potete riprenderne la posizione tagliata.

8. Imparate a conoscere la vostra tolleranza al rischio e non assumete più rischi di quanto non sia necessario per raggiungere i vostri obiettivi.

Per la maggior parte di noi, gli investimenti sono il nostro biglietto per la pensione. Noi lavoriamo e investiamo le nostre intere vite per creare il patrimonio che vedremo durante i nostri anni di pensione. Alcuni di noi hanno una tolleranza superiore o inferiore al rischio di altri. Coloro che vogliono sicurezza e posizionare un premio per preservare il loro capitale devono investire con poco o nessun rischio. Coloro che possono tollerare il rischio sono maggiormente a loro agio nelle azioni - e sono suscettibili ad avere un mix di investimenti lungo tutta la curva del rischio. Imparate a conoscere qual'è la vostra tolleranza al rischio e investite di conseguenza.

Se avete la fortuna di avere raggiunto i vostri obiettivi finanziari, attenzione ad assumere più rischi del necessario. Ora che ci siete non rovinate tutto. Dopo aver raggiunto questo status, l'ultima cosa che volete è fare qualche mossa rischiosa che vi porti indietro rispetto a dove dovreste essere.

9. Tenere solo uno o due (se presente) posizioni speculative e non lasciate che il totale di queste superi il 5% del vostro portafoglio.

Non è un segreto che i giovani, le nuove imprese che partono, presentano un profilo di rischio/rendimento più elevato di una matura, un'azienda più vecchia paga dividendi. Starbucks (SBUX), una volta era una quasi sconosciuta società nel mercato relativamente piccolo di Seattle con la speranza di cambiare il modo in cui la gente guardava e consumava il caffè. Nella sua infanzia è stata una scommessa speculativa, che una piccola catena di caffè potesse diventare un colosso che praticamente possiede il mercato della vendita del caffè istituendo il marchio del caffè degli ultimi decenni.

Starbucks è un grande esempio di come una iniziale scommessa speculativa può diventare una nuova società in grado di pagare. Tuttavia, per ogni Starbucks, ci sono decine di piccole imprese che non ce la fanno. Il rischio di investire in una nuova società speculativa è elevato - proprio come la ricompensa è alta se la società riesce. Ma siccome il rischio è così alto, è meglio limitare i giochi speculativi in un portafoglio (se presente) in uno o due.

Investire non è uno schema per ottenere una rapida ricchezza. E' bene stare di tanto in tanto sulla lama del coltello, ma la prudente gestione di un portafoglio richiede che la speculazione sia limitata e non deve ottenere il permesso di superare i limiti ragionevoli. Mantenere l'accento su aziende solide a lungo termine che faranno bene nel corso del tempo.

10. Mantenere liquidità per approfittare di correzioni da panico che mandano tutti i settori e gli assets giù contemporaneamente.

Quando una opportunità di acquisto si presenta, non si vuole dover vendere una posizione per approfittarne di un'altra. Mantenere un pò di liquidità disponibile a portata di mano vi permetterà di aumentare le posizioni esistenti quando il mercato le renderà troppo a buon mercato, o aggiungere una nuova quando si presenterà l'occasione giusta.

La quantità da tenere a portata di mano dipenderà dalla dimensione complessiva del vostro portafoglio, ma dovrebbe essere abbastanza grande da consentire di agire su diverse azioni nel caso di un calo generale del mercato che colpisca tutto quello che possedete mandando giù tutto in una volta.

Questi consigli non sono regole di Stato - possono essere ragionevolmente considerate più come linee guida progettate per dare al vostro portafoglio una struttura che può essere capita e controllata. E possono contribuire a creare un pò di chiarezza e aiutare a concentrarsi sulla selezione di aziende solide che hanno resistito con successo alle recessioni e ai mercati orso e hanno prosperato nel tempo.

Le informazioni e i dati sono ritenuti accurati, ma non ci sono garanzie. Domino Solutions non è un consulente d'investimento e non offre consigli specifici di investimento. Le informazioni qui contenute sono solo a scopo informativo