Nello specifico in Francia, il ministro dell'Economia, Arnaud Montebourg, uno dei membri più rigidi della sinistra del gabinetto, era stato apertamente criticato dal primo ministro Manuel Valls, per i modesti tentativi di riforme del mercato. Il presidente francese Francois Hollande ha cosi potuto licenziare in modo efficace Montebourg e il resto del gabinetto, ora il consenso generale è che il nuovo governo in formazione, con Valls sempre come primo ministro, sarà maggiormente amico del mercato.
Nonostante questa caduta del Governo francese a causa delle sue piccole lotte interne, le azioni francesi stanno correndo. L'iShares MSCI France ETF (EWQ) ha perso circa il 14% tra giugno e luglio, per vari motivi tra cui una serie di tiepide notizie economiche, le tensioni geopolitiche in Ucraina e qualche presa di profitto.
Ma dagli inizi di agosto, le azioni francesi hanno tranquillamente rispreso la loro corsa e questo cambio di governo offre la speranza che gli investitori possano rivalutare questo mercato. Se la ripresa nella zona euro otterrà un'altra spinta, la seconda più grande economia del blocco dovrà fare la sua parte. La Francia si trova attualmente in un profondo fosso, il tasso di disoccupazione è quasi all'11% e la crescita economica è piatta, inoltre il deficit di bilancio della Francia concluderà l'anno ben al di sopra del limite posto dall'UE, il 3% del PIL. Hollande è ampiamente considerato come un presidente inefficace ed ha un indice di gradimento di appena il 17% e le sue frequenti inversioni politiche hanno eroso la fiducia delle imprese e dei consumatori.
La domanda da porsi è: Perchè quindi le azioni francesi stanno correndo, la risposta è: Semplicemente perchè la correzione estiva ha fatto il suo corso ed i prezzi delle azioni sono stati azzerati dopo due mesi di calo. Ma guardando i numeri, le azioni francesi sono comunque attraenti, vengono scambiate con un rapporto P/E corretto per il ciclo (CAPE) di circa 14, che è circa il 25% al di sotto della media di lungo periodo per i titoli francesi. Come punto di riferimento, le azioni statunitensi sono attualmente scambiate ad un prezzo di circa il 25% superiore al loro CAPE di lungo termine. Inoltre i titoli francesi hanno aumentato i loro dividendi di circa il 30% l'anno scorso, ben oltre la media europea che è stata di poco inferiore al 20%.
L'iShares MSCI France ETF è pieno di multinazionali di livello mondiale, come il gigante petrolifero Total (TOT.PA), quello della sanità Sanofi (SAN.PA) e quello della moda LVMH Moet Hennessy Louis Vuitton (MC.PA) ed è aiutato da un decente dividend yield del 2,7%.
La politica francese è un disastro e francamente, lo è stata fin dall'età dei Borboni. Ma le azioni francesi e l'ETF EWQ sembrano un'opzione attraente date le alternative costose dall'altro lato dell'Atlantico.