venerdì 30 ottobre 2015

Apple capolinea o nuovo rilancio?

Apple (AAPL), la più grande società del mondo, per capitalizzazione di mercato, potrebbe registrare la peggiore performance in borsa in sei anni, nonostante da gennaio, batta ancora il mercato statunitense più ampio. Martedi 27 Ottobre ha pubblicato uno dei rapporti sugli utili più attesi della stagione. Gli investitori sono ora in attesa di vedere se questi risultati potranno ridare un pò di effervescenza a questo titolo, sopratutto sulla base delle indicazioni delle guidance per il trimestre che porterà a Dicembre.

Gli analisti si aspettavano sia ricavi che vendite in crescita rispetto ad un anno fa, con un utile per azione previsto a $ 1,88, rispetto agli $ 1,42 di un anno fa e le entrate in aumento fino a $ 51 miliardi contro i $ 42 miliardi dell'anno scorso. Ma la maggiore attenzione era posta però, alle guidance del prossimo trimestre, quello che porta alle vacanze natalizie. Se le indicazioni fossero sulla parte alta del range, questo significherebbe che Apple è ottimista che il ciclo 'iPhone serie S sia addirittura migliore di quello che gli investitori pensano. Alcuni analisti hanno posto come obiettivo di prezzo $ 172 per azioni, che è il 50% al di sopra di dove il titolo è attualmente. Questo perche mettono in evidenza i prossimi prodotti come ad esempio, l'iPhone 7, anticipando addirittura, il ciclo successivo.

Un altro prodotto su cui puntano gli analisti è l'Apple Car, la loro convinzione è che questo prodotto sia effettivamente reale, però è difficile, se non impossibile, prevedere i tempi di uscita, ma che una volta uscito potrebbe aggiungere addirittura circa $ 135 miliardi ai ricavi complessivi, per cui è plausibile che l'azienda si stia indirizzando realmente verso questo prodotto, dato inoltre che gli investitori sono preoccupati del calo del fatturato dell'iPad lo scorso anno. Il fatturato di questo settore è in calo da sei trimestri consecutivi ed è stato alquanto ripido, con vAirzioni che vanno dall'8% al 29%, con un peggioramento negli ultimi trimestri, dove il calo era addirittura superiore al 22% o peggio, negli ultimi 3. Questi cali sono stati offuscati dall'ottima prestazione dell'iPhone, cresciuta su base annua a tassi tra il 55% e il 59% negli ultimi tre trimestri. Siccome le vendite dell'iPhone rappresentano il 63% delle entrate complessive, mentre quelle dell'iPad solamente il 9%, capite come gli impatti della diminuzione delle sue vendite siano state quasi impercettibili. Il calo deve però preoccupare gli investitori, in quanto con il passare del tempo, inevitabilmente le vendite dell'iPhone subiranno un rallentamento, rendendo cosi più evidenti i cali dell'iPad. I prezzi però del nuovo iPad Pro, che parte da $ 799 rispetto all'iPad Air che è di $ 499, dovrebbero contribuire a compensare il calo. Questi effetti però saranno evidenti alla chiusura del prossimo trimestre, visto che l'azienda inizierà le consegne a Novembre. La chiave, secondo molti analisti, è che questo prodotto più grande è abbastanza popolare per poter avere un impatto sul prezzo medio di vendita del settore. Bisognerà solo capire se esiste un mercato sufficientemente grande da giustificare questa fiducia. Per poterlo capire bisogna confrontarlo con un prodotto simile, il Surface della Microsoft (MSFT), le cui entrate nel trimestre chiuso ad agosto erano aumentate del 117% pari a $ 888 milioni, grazie alle vendite di Surface 3 e Surface Pro 3. La società però nell'ultimo trimestre fiscale, tuttavia, ha fatto notare un calo su base annua delle entrate di Surface, passando a $ 672.000.000, ma questo era atteso, dato che il trimestre ha preceduto l'aggiornamento previsto della linea Surface in vista delle vacanze, che ha permesso a Microsoft di attendersi un fatturato in crescita nel prossimo trimestre. L'avvicinarsi delle vendite al miliardo per questo prodotto danno a Apple l'occasione per far comunque bene con la sua gamma di iPad più grandi.

Guardando al futuro, gli investitori dovranno fare attenzione alle osservazioni, sull'attività dell'iPad business, che l'anzienda fa durante la chiamata degli utili per capire quanto la società è fiduciosa nei suoi iPad più costosi. Inoltre, nei prossimi trimestri, gli investitori dovrebbero verificare le entrate degli iPad per vedere se i maggiori prezzi medi di vendita finiranno per avere un impatto positivo sulle entrate dei tablet di Apple. Quindi le aspettative per il prossimo trimestre, potrebbe essere quelle che daranno la vera spinta, dando ottimismo ad una azione attualmente scambiata 13 volte gli utili futuri, rispetto ai 17 di inizio anno.

Ed ora veniamo a ciò che l'azienda ha comunicato, dopo la chiusura di Wall Street:

- Le vendite dell'iPhone sono cresciute del 120% su base annua in Cina, e la società ha insistito sul fatto che le condizioni macro cinesi rimangano buone ed ha parlato della potenziale crescita della classe media e dell'aumento di penetrazione del 4G per aumentare ulteriormente le vendite di iPhone in Cina e negli altri mercati asiatici. Un dollaro forte dovrebbe avere un impatto di 700 punti base sulla crescita dei ricavi nel FQ1 2016, dopo aver avuto un impatto di 800 bps in quest'ultimo.

- La società ha difeso l'iPad che nonostante il calo dei ricavi del 20% su base annua, ha visto una vendita di 10,3 milioni di unità, al di sopra dei 9.9M dello scorso trimestre, ma ancora giù dai 12,3 milioni di un anno fa.

- I ricavi dell'iPhone, pari al 63% dei ricavi totali, sono aumentati del +36% su base annua a $ 32.3B. Le unità vendute sono state superiori del +22% a 48M. Le entrate del Mac +4% a $ 6.9B, le unità +3% a 5.7M. I Servizi (iTunes/App Store, AppleCare, Apple Pay, Apple Music) + 10% a $ 5.1B. Altri prodotti (iPod, Beats, Apple Watch, periferiche) +61% a $ 3B.

- I ricavi totali pari a $ 51.5B, il +22,3% su base aunnua, hanno battuto le aspettative degli analisti di $ 380M. Quelli dell'iPhone 48 milioni, sono state vicino alle aspettative, i 9,9 milioni per l'iPad, sono risultate leggermente al di sotto delle aspettative mentre i 5,7 milioni per il Mac erano vicino alle aspettative.

- L'EPS in questo trimestre è stato pari a $ 1,96, superando le aspettative degli analisti di $ 0,08.

- Apple ha registrato un picco nel suo programma di restituzione del capitale, effettuando una spesa di $ 17 miliardi nel Q4, di cui $ 14 miliardi per riacquisto di azioni, a cui vanno aggiunti $ 3 miliardi per il pagamento di dividendi agli azionisti. Questo è il più grande riacquisto di azioni proprie che la società abbia mai fatto, una cifra notevole, dato che Apple ha regolarmente stabilito nuovi record di riacquisti da quando è iniziato il suo programma tre anni fa.

Ed ora veniamo a quelle che sono le aspettative di Apple per il prossimo trimestre:

I ricavi sono previsti tra i $ 75,5B e i 77,5B di dollari. La società si aspetta un margine lordo tra il 39% e il 40% in aumento di 190 bps su base annua e sopra le precedenti previsioni che erano del 38,5%-39,5%. Le spese di gestione sono attese tra i $ 6,3B e i $ 6,4B. Il Consiglio di amministrazione di Apple ha dichiarato un dividendo in contanti di $ 0,52 per azione, uguale ai precedenti due trimestri ma superiore a quelli dello scorso anno. Il dividendo è pagabile il 12 novembre 2015, agli azionisti registrati al 9 novembre 2015. La società ha previsto un riacquisto di azioni proprie per $ 13,3B.



mercoledì 21 ottobre 2015

3 titoli biotech acquistabili per il lungo dopo il selloff

I titoli biotech hanno cominciato il 2015 nel modo migliore, il settore, monitorato dal iShares NASDAQ Biotechnology Index (IBB), è stato uno dei più performanti fino al mese di Agosto, con l'IBB a +26% contro un S&P 500 che è salito solo del +2%. La forte volatilità di quel mese e un tweet di Hillary Clinton, hanno però gettato il settore nel panico. Il candidato alle Presidenziali per i democratici invia un tweet dopo aver letto un articolo del New York Times, in cui viene pubblicata la notizia che il farmaco salva vita, Daraprim, utilizzato da 62 anni per pazienti affetti da HIV, era aumentato nella notte da soli $ 13,5 a $ 750. La Clinton indignata pubblica un tweet in cui promette che il giorno dopo svelerà un piano per bloccare gli aumenti di prezzo cosi scandalosi. Il farmaco evidenziato dal Times è stato acquisito nel mese di agosto dalla Turing Pharmaceuticals, una startup privata gestita da un ex manager di hedge fund Martin Shkreli, il quale si è difeso dicendo: "Questo aumento non è dovuto perché la casa farmaceutica è avida e sta cercando di derubare i pazienti, ma perchè stiamo cercando di rimanere in attività." L'azienda farmaceutica ha detto che ha stabilito una serie di programmi di assistenza finanziaria per il Daraprim, che includono l'offerta del trattamento senza spese per i pazienti qualificati non assicurati e un programma di assistenza di co-pagamento per i pazienti assicurati. I commenti dell'ex first lady hanno chiaramente spaventato gli investitori. L'ETF iShares Nasdaq Biotechnology (IBB) è passato da stabile il giorno prima, crollando di quasi il -5% il giorno del tweet. Dal lunedi al giovedi l'ETF è crollato di quasi l'8%, singoli titoli biotech come Celgene (CELG), Biogen (BIIB) e Regeneron (REGN) hanno subito perdite anche maggiori.



Vale la pena ricordare che da tempo ci si aspettava che questo settore prendesse un attimo di respiro. Nonostante questo scivolone, l'ETF biotech Nasdaq è salito alle stelle di quasi il 600% da quando il mercato toro delle azioni americane, ha avuto inizio nel marzo 2009. Questo è un aumento incredibile per un intero settore e schiaccia l'S&P 500 di quasi il 200%. Gli investitori in biotech devono essere consapevoli che questo ciclo elettorale sarà instabile, e presenterà opportunità di trading per gli investitori a breve termine e opportunità di acquisto per gli investitori a lungo termine.

E' importante fare il punto della situazione politica prima. Clinton ha presentato un piano per riformare il business farmaceutico bloccando i responsabili dei farmaci dal spendere contributi pubblici in materia di pubblicità e dando il potere al governo federale di negoziare i costi delle prescrizione di farmaci inferiori. Alcuni credono che Wall Street abbia reagito in modo eccessivo al tweet di Clinton considerando che non è ancora il candidato democratico alla presidenza, per non parlare della Casa Bianca. Qualsiasi proposta dal eventuale Presidente Hillary Clinton, avrebbe bisogno di ottenere il consenso attraverso il Congresso, dove i repubblicani probabilmente controlleranno almeno una delle due camera. Secondo Morgan Stanley, però, le aziende farmaceutiche che si basano sugli aumenti dei prezzi per la loro crescita, saranno più vulnerabili di quelle che trattano le malattie rare. D'altra parte, le aziende che prendono di mira le malattie rare potrebbe rappresentare "enormi opportunità di acquisto in quanto ancora produrranno nuovi farmaci salvavita. Come ad esempio Celgene (CELG), Gilead Sciences (GILD) e Juno Therapeutics (JUNO), che analizziamo più avanti. La pipeline sembra molto interessante. E sarà un catalizzatore per la continua crescita di solide vendite.

Gli investitori devono anche essere cauti sulle valutazioni nel mondo biotech. Il rally mostruoso nel corso degli ultimi sei anni e una potente ondata di fusioni e acquisizioni hanno alzato il cartellino del prezzo su molti titoli. In realtà, proprio la scorsa estate anche la Federal Reserve aveva avvertito di una possibile bolla nelle piccole azioni biotech. Ma il gruppo industriale S&P biotech sub è scambiato a soli 15,2 volte gli utili del prossimo anno. La maggior parte degli investitori da per scontato che il settore sia valutato in maniera astronomica, in realtà il biotech è chiaramente non sopravvalutato.

Da una ricerca effettuata sulla base dei dati fondamentali e tecnici, sono stati estrapolati questi ottimi titoli biotech per il lungo periodo, su cui consigliamo ulteriori ed approfondite analisi da perte vostra.  Ecco le 3 azioni:

Celgene (CELG)
Celgene Corporation è una società biofarmaceutica globale principalmente impegnata nella scoperta, sviluppo e commercializzazione di terapie progettate per trattare il cancro e le malattie correlate a immuno-infiammatorie, come l'immunomodulazione e in ematologia, oncologia e malattie infiammatorie. I suoi principali farmaci sono Revlimid, Vidaza, Thalomid, Abraxane e Istodax. Altre fonti di reddito comprendono le vendite di Focalin di Novartis (NVS), in quanto ha un accordo di licenza, che le dà diritto a royalties sul Focalin XR e sull'intera famiglia di farmaci Ritalin.

Nel Q2 la società ha battuto le aspettative degli analisti sia sull'EPS di $ 0,04 che sui ricavi di $ 20M. Celgene ha pubblicato un EPS pari a $ 1,23 e ricavi pari a $ 2,28B (+21,9% su base annua). Le previsioni di vendite per il 2015 sono in un range tra i $ 9B e i $ 9,5B. La società ha raggiunto un accordo per acquistare la società biofarmaceutica Receptos Inc. per circa $ 7,2 miliardi migliorando il proprio portafoglio di trattamenti delle malattia immuno-infiammatorie con l'aggiunta di Ozanimod.



Gilead Sciences (GILD)
Gilead Sciences è una società biofarmaceutica. L'azienda si concentra sullo sviluppo e la commercializzazione di prodotti terapeutici salva vita per le malattie umane. I prodotti della società includono tra gli altri Sovaldi, Harvoni, Truvada, Atripla, Viread ecc. Le sue principali aree di interesse comprendono i virus dell'immunodeficienza umana (HIV), malattie del fegato come l'epatite C cronica (HCV) e virus dell'epatite B cronica (HBV), oncologia e infiammazione, nonché gravi condizioni cardiovascolari e respiratorie. La società è stata fondata da Michael L. Riordan il 22 giugno 1987 e ha sede a Foster City, CA.

Nel Q2 Gilead ha pubblicato un EPS pari a $ 3,15 che ha battuto le aspettative degli analisti di ben $ 0,44, i ricavi sono stati $ 8,2B (+25,6% su base annua), superiori alle aspettative di Wall Street di $ 590M. L'utile netto è stato pari a 4,49B (+22,9%). Le vendite del prodotto chiave, Harvoni, sono state del +999%. Le stime per il 2015 sono di ricavi pari a $ 29/30B dai 28/29B precedentemente annunciate.



Juno Therapeutics (JUNO)
Juno Therapeutics, Inc. è una società biofarmaceutica focalizzata sul sistema immunitario del corpo per curare il cancro attraverso lo sviluppo di immunoterapie cellulari. Le piattaforme includono i recettori chimerici antigene (CARs) e i recettori delle cellule-T (TCR). Questi trattamenti hanno il potenziale di ridurre la tossicità a lungo termine associata con le chemioterapie attuali. L'azienda è stata fondata da Hans E. Mons, Lawrence Corey, Richard D. Klausner e Robert T. Nelsen il 5 agosto 2013 e ha sede a Seattle, WA.

Il titolo nelle trimestrali del Q2 non è riuscita a battere le aspettative degli analisti riguardo all'EPS, ma con $12,5M di ricavi ha di gran lunga superato le attese di Wall Street di ben $10,47M. Inoltre Celgene ha accettato di pagare a Juno Therapeutics Inc. $ 1 Miliardo come investimento iniziale in una collaborazione decennale per sviluppare trattamenti che sfruttino il sistema immunitario per combattere il cancro.

venerdì 16 ottobre 2015

Quale direzione prenderà il petrolio

L’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA) ha pubblicato previsioni ribassiste, in cui ha reso noto che il mercato del greggio continuerà a risultare in esubero l’anno prossimo, dal momento che l’aumento della domanda di greggio sta rallentando per via delle aspettative di un ritorno del greggio iraniano sul mercato, abbassando le previsioni sull’aumento della domanda per il prossimo anno di circa 200.000 barili al giorno rispetto alla valutazione di settembre. Inoltre l’Arabia Saudita e gli altri paesi del Golfo membri dell’OPEC hanno reso noto che sono intenzionati a tenere ancora alta la produzione per difendere il loro ruolo sul mercato. Ora secondo alcuni analisti il petrolio toccherà i $ 70 dollari a barile entro un anno, quindi, bisognerebbe acquistare in questo rally, qualche altro analista ha suggerito che il petrolio raggiungerà i $ 20 dollari al barile per cui bisognerebbe vendere. Chi di loro ha ragione? Entrambi o nessuno? Vediamo di analizzare la situazione. I dati mondiali sono in ribasso e ci dicono che abbiamo un eccesso di offerta, anche se rispetto a qualche mese fa la situazione è nettamente migliorata, ma la situazione geopolitica in Medio Oriente di certo non aiuta.



In questo momento alcuni dati provenienti dagli Stati Uniti sono positivi, grazie anche al prezzo del petrolio. Questo ha portato ad un calo della produzione e ad un aumento della richiesta, favorita anche dal prezzo del gas. Il calo lo si può anche vedere dal numero degli impianti di perforazione, che sono diminuiti ai livelli più bassi degli ultimi 5 anni, confermando che le aziende per riuscire a sopravvivere stanno effettuando drastici tagli al bilancio. Un altro aspetto positivo è che il drammatico crollo azionario cinese non è avvenuto e la sua economia continua crescere. Questo quadro ci dice che la tendenza sembra quella di un graduale miglioramento. Purtroppo però, nonostante questi miglioramenti, il quadro generale non è roseo. Le scorte di petrolio negli USA sono in aumento rispetto al mese di luglio, ma il dato peggiore è che le scorte totali di prodotti petroliferi e petrolio greggio sono in aumento rispetto allo scorso anno. Inoltre l'Opec ha comunicato che la sua produzione è aumentata, superando di circa 1,57 milioni di barili al giorno il suo target e a febbraio Teheran prensenterà i nuovi contratti per le compagnie petrolifere, con l'obiettivo di risollevare le estrazioni dagli attuali 2,9 mln b/g a quota 3,6 mln b/g.



In questo quadro di dati della produzione petrolifera e della relativa richiesta, non dobbiamo dimenticare le rinnovate tensioni geopolitiche in Medio Oriente dopo l'intervento russo in Siria. Il cui obbiettivo è quello di sostenere il governo di Assad creando un asse sciita i Siria, alleato di lunga data dell'Iran, con l'ex Unione sovietica come sostenitrice. Infatti, proprio l’Iran e l’Iraq potrebbero giocare un ruolo fondamentale nello scacchiere di Putin il quale, se riuscisse nell’intento di lasciare Assad al proprio posto, ponendo fine alla guerra civile, creerebbe un asse in Medio Oriente molto potente. La sopravvivenza del governo del Primo Ministro iracheno Al-Abadi dipende molto dall’Iran, il quale sta combattendo le milizie islamiche nell‘Anbar e in altre province dell'Ovest dell’Iraq. Non è un caso che l’Iraq abbia ignorato la richiesta del 5 settembre degli ufficiali militari di porre un blocco sui voli militari russi che portavano armi al regime di Assad. Inoltre, vi è un accordo in essere di collaborazione tra l’intelligence di Russia, Siria, Iraq e Iran per condividere informazioni sullo Stato Islamico. La Siria si trova molto vicina allo stretto di Hormuz, che è un braccio di mare lungo 60 km e largo 30 che divide la penisola Araba dalle coste dell’Iran. Nello stretto, transitano ogni giorno petroliere di tutto il mondo che trasportano un quinto della produzione mondiale di petrolio. Ora, pensate se Assad rimanesse al suo posto e appoggiasse la crociata petrolifera di Putin, con l’influenza americana sempre più debole nella zona e sull’Arabia Saudita, ormai lasciata sola da Washington e con l’Iran e l’Iraq pronti a schierarsi al fianco di Putin per abbassare la produzione del greggio e quindi rialzare i prezzi del petrolio cosa potrebbe succedere. Un’idea potrebbe essere quella che l’Arabia Saudita si troverebbe in una situazione poco amichevole in cui si ritroverebbe da sola a combattere contro una concorrenza a cui non può far fronte e dovrebbe di conseguenza abbassare il tetto della produzione, scatenando un effetto domino sui Paesi dell’Opec. Ovviamente Putin bombarderà anche l’Isis, dato che nei territori dello Stato Islamico si trovano importanti asset petroliferi che la Russia sarebbe molto contenta di avere sotto controllo.

Molte persone del settore petrolifero, hanno lasciato che gli analisti non comprendessero quanto profonda sia rivoluzione dello shale. Il calo dei prezzi non lo hanno ne bloccato ne eliminato definitivamente, lo hanno semplicemente ridimensionato e sta semplicemente prendendo fiato. I progetti che erano economicamente irrealizzabili sono stati momentaneamente accantonati. La maggior parte degli ingegnieri sa dove sono i depositi, a quale profondità e di quali dimensioni siano, rimane solo da capire quali potrebbero essere i costi. La produzione degli Stati Uniti è diminuita ed il prezzo è salito di poco, ma sappiamo che potrebbe invertire velocemente. Le aziende hanno semplicemente accantonato momentaneamente la loro forza lavoro e in caso di rally del prezzo del petrolio non impiegherebbero molto a riattivare il tutto, 3 dei maggiori campi petroliferi si trovano in America, i diritti minerari sono stati noleggiati e le infrastrutture in questi campi giganteschi sono stati e continuano ad essere costruite. Il processo di trivellazione e quindi di produzione del petrolio ora può riprendere nell'arco di qualche mese non più di anni. Inoltre dobbiamo considerare che il costo di produzione è in continua discesa con gli ingegneri constantemente al lavoro per ridurli, grazie a tecniche di fratturazione più efficienti, prodotti in acciaio e chimici meno costosi che migliorano i costi. In questi campi il costo totale di produzione è pari o inferiore ai $ 40 al barile.

Ci sono quindi motivi, per essere sia ribassista che rialzista sul prezzo del petrolio. I fondamentali non sono bullish. La geopolitica è molto rialzista. Mentre i fondamentali non sono in equilibrio, credo che il prezzo sarà più o meno equilibrato per alcuni anni a venire. L'abdicazione della politica estera degli Stati Uniti e lo stato generale di sconvolgimento nella geopolitica del Medio Oriente dovrebbero portare i prezzi del petrolio ad essere decisamente volatili. Tuttavia, i prezzi dovrebbero operare in un ampio range compreso tra i $ 40 e i $ 70 al barile a seconda di quale gruppo, tori e orsi, regnerà. In questi ambienti molto volatili, i titoli costruiti per resistere alla volatilità sono quelli delle grosse aziende petrolifere, quali:

Exxon (XOM)

e:

Chevron (CVX)


Queste due aziende tra l'altro danno anche un ottimo dividendo.

mercoledì 14 ottobre 2015

6 titoli tecnologici con un ottimo potenziale

I titoli tecnologici sono quelli che, nei momenti peggiori di volatilità del mercato, pagano lo scotto più caro, cosi come avvenuto nell'ultima correzione. La cosa positiva è che ora diversi titoli tecnologici interessanti e molto apprezzati, possono essere acquistati a prezzi decisamente interessanti. Coloro che cercano investimenti sul lungo termine dovrebbe guardare i titoli tecnologici che si occupano di cloud computing, Big Data, Mobile, laser, sicurezza informatica, sia per le aziende che per i privati. Ecco 6 titoli tecnologici con un elevato potenziale di crescita.

Rofin-Sinar Technologies (RSTI)

La Rofin-Sinar Technologies sviluppa, produce e commercializza laser industriali e materiali di consumo utilizzati per le applicazioni di elaborazione dei materiali industriali, che comprendono principalmente laser da taglio, saldatura e marcatura su di una vasta gamma di materiali. Nelle ultime trimestrali la società ha pubblicato come risultati un EPS di $ 0,41 che era in linea con le aspettative degli analisti, mentre i ricavi che sono stati pari a $ 132,55M, (-1.3% su base annua), non sono riusciti a battere le aspettative che avevano gli analisti di $ 1,77M. L'utile riportato è stato pari a $ 11,60M.



WageWorks Inc. (WAGE)

La Wageworks gestisce una piattaforma cloud che fornisce ai dipendenti benefici che includono offerte di agevolazioni fiscali quali conti di spesa flessibili, conti di risparmio per servizi sanitari e modalità di rimborso di spese sanitarie. Siccome questi piani sono complicati e non possono avere una grande partecipazione, WageWorks può quindi fare la differenza. La società offre un vasto assortimento di servizi educativi, contenuti, strumenti interattivi e applicazioni mobile per raggiungere i dipendenti. Questo significa non solo più benefici, ma aiuta anche le aziende ad attrarre e trattenere i dipendenti. I datori di lavoro spesso godono di agevolazioni fiscali grazie alla riduzione delle tasse sui salari. Nel corso degli ultimi anni, ha investito sui propri sistemi in altre categorie, come i servizi per i pendolari e i piani per il benessere. Nell'ultimo trimestre i risultati ottenuti hanno evidenziato una forte crescita, con i ricavi aumentati del 40,8% a 82,8 milioni superando le attese degli analisti di $ 1,64M e un Ebitda di $ 22,20M cioè un più 27% su base annua. L'EPS nel Q2 è stato di $0,28, il risultato è stato in linea con le aspettative degli analisti.



Everyday Health Inc. (EVDY)

La Everyday Health gestisce una serie di siti web su salute e medicina per consumatori e professionisti. Il titolo ha vissuto un momento difficile dopo il suo ingresso in borsa alla fine di marzo 2014. Finora, il titolo EVDY è giù di circa il 35% rispetto alla prima giornata di negoziazione. Nonostante questo, l'azienda continua a crescere ad un ottimo ritmo. Nell'ultimo trimestre la società ha pubblicato ricavi in aumento del 32,2% su base annua, pari a $ 54,8M, l'utile netto è andato in positivo passando da -$ 600 mila a $ 1,7 milioni, mentre l'Ebitda è aumentato del 48% a $ 10,20M (vs. una previsione $ 10.36M). Il cash flow operativo è aumentato del 75%, a $ 8.5M. L'EPS è stato di $ 0,27 ed ha battuto le aspettative degli analisti di $ 0,14. La crescità è stata trainata dalla scelta aziendale di focalizzarsi su contenuti accattivanti, come le applicazioni mobile e siti web interattivi. Inoltre la società ha effetuato ottime acquisizioni quali la Tea Leaves Health che gestisce una piattaforma per il marketing e le analisi per tutti i sistemi ospedalieri. Il titolo è andato giù a causa dell'incertezza che vige in tutto il settore biotech e farmaceutico, per la maggiore regolamentazione del governo americano, anche se nonostante queste regolamentazioni, le aziende dovranno comunque interagire con i loro clienti su piattaforme digitali.



Skyworks Solutions Inc. (SWKS)

Skyworks Solutions progetta, sviluppa, produce e commercializza prodotti semiconduttori di proprieta, per diversi settori quali l'automotive, la banda larga, infrastrutture mobile, industria, sanitario, smartphone ecc. Skyworks Solutions è stata fondata nel 1962 e ha sede a Woburn, MA. Nelle ultime trimestrali la società ha pubblicato un margine lordo del 49% che era superiore alle attese degli analisti del 48%. L'eps pubblicato per il FQ3 è stato di $ 1,34 e ha battuto le aspettative degli analisti di $ 0,05. I ricavi pari a $ 810M (+ 38,0% a/a), hanno battuto le attese di Wall Street di $ 8,43M. la Società ha concluso il trimestre con $ 1,11B in contanti e nessun debito. La società ha avuto nuovi successi di progettazione, che includono SkyOne Mini (front-end RF, volto a telefoni meno costosi) e un diverso modulo per una piattaforma ZTE 4G, Zigbee front-end analogico per i prodotti di illuminazione intelligente di Home Depot. Le previsioni per il FQ4 sono di entrate pari a $ 875M e un EPS di $ 1,51, al di sopra del consensus degli analisti che era di rispettivamente $ 863m e $ 1,42.



Apigee Corp. (APIC)

Apigee sviluppa l'infrastruttura che consente alle aziende di sviluppare le API (Application Programming Interface). Questo tipo di tecnologia permette di consentire a terzi di accedere ai dati in tempo reale, nonché di eseguire delle funzioni. Esempio: quando si utilizza Yelp (YELP) e si controlla una mappa, in realtà si sta accedendo alla API di Google Map, questo viene gestito senza problemi e in modo sicuro. La società sta ottenendo ottimi risultati e nell'ultimo trimestre la società ha pubblicato ricavi in crescita del 51% pari a 18,70M (+25.6% Y/Y) che hanno battuto le aspettative degli analisti di $ 0,71M. L'EPS è stato pari a -$0,38 che però sono risultati superiori alle aspettative di Wall Street. L'utile lordo è stato di $ 43.600.000, con un aumento del 75% su base annua. Per il 2016 la società prevede ricavi totali in un range tra gli $86,0M e i $ 91,0M.



venerdì 9 ottobre 2015

Investire più sicuri e il rischio maggiore

Negli investimenti esistono delle regole fondamentali non scritte, che ci guidano, come il faro con la nave, a raggiungere i nostri obiettivi, alcune di queste arrivano direttamente da investitori che nel corso degli anni hanno aumentato il loro patrimonio, tipo Buffett. Due di queste sono: 1) Mai perdere i soldi - 2) Mai dimenticare la regola numero 1. Detto questo entriamo nei dettagli di quali siano gli investimenti più sicuri e qual'è il maggior rischio.

Nel corso degli ultimi 100 anni il rendimento medio complessivo dei mercati è stato di quasi il 10% annuo, quindi il vostro capitale è raddoppiato ogni otto anni circa. Di sicuro alcuni investitori hanno avuto ritorni in media molto più elevati. La domanda, quindi è, perche non tutti gli investitori sono diventati ricchi o straricchi? Purtroppo, la triste verità è che non è cosi facile come si possa pensare.



Ma quali sono gli asset che offrono agli investitori, una certa sicurezza reale, sicuramente i conti deposito sotto i € 100.000 anche se il tasso offerto è quasi nullo, salvo in alcuni casi. Se però avete la necessità delle somme investite entro un paio di anni, allora il denaro non va messo in asset più rischiosi, in caso contrario, bisognerà tener conto dell'inflazione. Attualmente questa si aggira intorno allo 0,2%, ma le previsioni sono di un aumento, quindi se consideriamo il 2% come un punto medio, ne consegue che tutti gli investimenti che hanno un rendimento pari o inferiore faranno perdere dei soldi e come abbiamo visto in precedenza, questa non è una buona politica negli investimenti. Un altro strumento di investimento considerato sicuro, sono i Buoni del Tesoro, anche qui però visti i rendimenti, un investitore dovrebbe aspettarsi un inflazione vicina allo zero per decenni per giustificare tale investimento, siccome però questo è difficile che avvenga, se si tengono i BTP per molti anni il risultato probabilmente sarà di aver ottenuto rendimenti reali negativi. Passiamo ora alle obbligazioni corporate. Queste hanno gli stessi rischi di inflazione e di tassi di interesse dei BTP, inoltre l'investitore si dovrà preoccupare se l'azienda emittente sarà in grado di pagare i suoi debiti. Di certo, per le aziende di elevata qualità, questo ha poca importanza, anche se, non importa quanto sia forte l'attività, le obbligazioni corporate saranno sempre meno sicure dei Buoni del Tesoro. Ora valutiamo le azioni, per farlo però, prenderemo in considerazione, quelle di aziende di un certo livello, che hanno determinate caratteristiche. Prima di tutto però, analizziamo qual'è il rischio maggiore in un investimento.

Gli investitori negli ultimi 20 anni, hanno sottoperformato rispetto al mercato, avendo ottenuto in media rendimenti del 5% circa, mentre l'indice S&P 500 ha reso annualmente, in media, il 9% circa, questo secondo uno studio del 2014 della Dalbar QAIB. In linea di massima, non vi è stato nessun motivo per il quale gli investitori dovevano sottoperformare il mercato di quasi la metà, ma è avvenuto. E il motivo di tutto questo, è che negli investimenti il rischio maggiore sei tu. Questo perche i singoli investitori non riescono a seguire una strategia coerente, quando le cose non vanno bene. In poche parole, subentra il panico. Negli ultimi sei anni abbiamo avuto un forte mercato toro, e durante questi periodi è facile essere un investitore. Ma come dice Warren Buffett: Una marea che sale, solleva tutti i nuotatori. Ma.."E' solo quando la marea si ritira, che si scopre chi stava nuotando nudo". I rendimenti vengono erosi dai mercati orso, da crolli improvvisi del mercato e dal panico. Per cui quando scenderà la marea, non fatevi trovare senza il costume da bagno.

A distruggere i rendimenti degli investitori, non sono le perdite virtuali, anche l'S&P 500 ne ha avute e comunque ha reso il 4% circa in più, ma le vendite da panico, quando vediamo un azione acquistata scendere del 30, 40, 50% o addiritture oltre, e si pensa che l'investimento fatto è orribile, per cui è meglio vendere prima che si azzeri del tutto. L'errore in tutto questo, sta nel guardare una azione, come se fosse semplicemente un biglietto della lotteria che aumenta e perde di valore, sulla base dei capricci di qualche "forza oscura del mercato". Gli investimenti non sono, quasi mai cosi spaventosi. Un'azione è va considerata la proprietà frazionata di un'attività e ogni volta che quest'azienda ottiene dagli utili il valore aumenta, queste aziende distribuiscono gli utili e ne reinvestono una parte, proprio come faremmo noi con la nostra attività. Quindi se considerate le vostre azioni, per quello che sono, cioè una frazione della proprietà, allora difficilmente la venderete quando il prezzo scende. Quando investiamo in titoli con crescita dei dividendi, il rischio di venderli a causa di un calo del prezzo è di gran lunga maggiore, del rischio che un attività di elevata qualità abbia un declino permanente. Quindi se si vuole generare rendimenti che riescano a battere il mercato, bisogna avere l'impegno, la forza d'animo nonché il sangue freddo per mantenere le vostre posizioni durante i cali di mercato.

Come riuscire però ad avere risultati migliori. Prendiamo ad esempio i titoli del Dividendo Aristocratico, un gruppo selezionato di 52 aziende che hanno aumentato il loro dividendo per almeno 25 o più anni consecutivi. Pensateci, per pagare dividendi per cosi tanto tempo, significa che l'attività ha qualcosa in più, come ad esempio, una politica dei dividendi ben definita, un vantaggio competitivo forte e duraturo, un mercato in lenta evoluzione che permette favorevoli prospettive di crescita a lungo termine. Questo è il tipo di attività in cui dovremmo investire. Non tutti i titoli con crescita dei dividendi di elevata qualità sono Dividendi Aristocratici, ma tutti i dividendi aristocratici sono titoli di elevata qualità. Quando si possiedono parti di aziende reali, e sappiamo che sono di altissima qualità, si avrà una maggior fiducia nell'investimento fatto. Quindi quando la prossima volta Coca Cola (KO) scenderà del 30%, vedetela come un'occasione per acquistare un'attività di elevata qualità a prezzi scontati. Questo, purtroppo è l'esatto contrario di quello che pensano la maggior parte degli investitori. Se vedono il prezzo di Coca-Cola cadere del 30%, penseranno "E' tempo di vendere!" ... Tutto questo a causa del prezzo. Provate ad immaginare un posto in cui gli sconti hanno fatto si che la gente compri meno. Questo è il mercato azionario, la gente tende a comprare di più quando i prezzi salgono. Se fossimo in un negozio e qualcuno dicesse: Grande notizia con questo buono si può acquitare qualcosa pagando un extra del 50%, penseremmo che è diventato matto...Eppure quando un titolo sale del 50% in un breve periodo, la gente corre a comprarne di più. Quando invece, uno sa cosa possiede e perche la possiede, i cali delle quotazioni perdono gran parte dei loro effetti ansiogeni.



In definitiva il più grande fattore determinante nell'investimento di successo, sei tu. Questa bella notizia comporta però, la necessità di controllare il modo in cui si pensa all'investimento, se si possiedono azioni di società di elevata qualità, è possibile separare l'instabilità dei prezzi dalla stabilità dell'attività sottostante, vi vedrete cosi come proprietari parziali di una grande attività piuttosto che qualcuno con un biglietto della lotteria. Questo cambiamento nel modo di pensare ha già aiutato molti investitori individuali a sfruttare le correzioni di mercato, piuttosto che soccomberci. La cosa più importante, quindi, per eguagliare o battere i rendimenti del mercato, è mantenere le vostre convinzioni di fronte alla caduta dei prezzi. Le azioni in generale, avranno sempre un rischio maggiore dei BTP, ma anche un maggior rialzo, è chiaro che qualche rischio possa essere preso per ottenere rendimenti nel lungo periodo che possano battere l'inflazione, essendo però consapevoli della qualità di ciò che si sta comprando.