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lunedì 8 luglio 2019

L’espansione economica dell’America è ora la più lunga mai registrata


08 Luglio 2019
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Non penso che le espansioni semplicemente moriranno di vecchiaia”, disse una volta Janet Yellen, ex presidente della Federal Reserve, agli economisti durante una conferenza ad Atlanta. Questa teoria potrebbe presto essere messa alla prova. Ad oggi, l’espansione economica iniziata in America nel giugno 2009 è continuata, ininterrotta, per oltre 120 mesi (3.644 giorni per l’esattezza), rendendola la più lunga nella storia. Il precedente record, secondo l’Ufficio nazionale di ricerca economica (NBER), l’arbitro ufficiale delle recessioni in America, fu il boom decennale che ebbe luogo tra il 1991 e il 2001.
Il ciclo economico si sta allungando da un po’ di tempo. Tra il 1945 e il 1981, le espansioni economiche americane durarono in media tre anni e otto mesi. Da allora si sono protratte per più di otto anni. Ma poiché sono cresciute più a lungo, sono diventate anche più deboli. Durante i dieci cicli economici registrati tra il 1949 e il 2007, l’economia è cresciuta in media ad un tasso annuo del 4,3%. Dal 2009, tuttavia, la crescita ha raggiunto una media del 2,7%. Per di più, il PIL pro capite, una misura di crescita economica che elimina gli effetti di una popolazione in crescita, è cresciuto di appena l’1,5% all’anno. Nell’arco dei precedenti dieci cicli, è cresciuto in media del 3,3% all’anno.
Ci sono segnali che la festa potrebbe finire, invece io penso che potrebbe continuare. Fino a quando non abbiamo dati certi che la crescita economica è in una fase di raffreddamento, perché scommettere il contrario? Ricordo perfettamente nel 2015 il buon vecchio Soros puntare 1 miliardo di dollari contro la crescita, dopo 4 anni si sta ancora leccando le ferite e dall’ultimo rapporto SEC, i suoi ETF short sugli Stati Uniti sono stati dimezzati in portafoglio, come a voler dire, ho fatto una ca****a, ma a metà.
Gli investimenti puntano a una curva dei rendimenti inversa, come detto più volte, storicamente un precursore preciso delle recessioni. Ma la parola giusta è “puntano”, non è ancora stata generata questa curva dei rendimenti, che tra l’altro, dal momento della perforazione, passano ben 9/12 mesi prima di una discesa. Sempre storicamente parlando.
Le guerre commerciali potrebbero anche innescare una crisi. Non sei stanco di sentirlo dire? Tuttavia, i “meteorologi professionisti” intervistati dalla Federal Reserve Bank di Philadelphia ritengono che ci sia solo una possibilità su cinque che una recessione colpisca l’anno prossimo. Si aspettano ancora che l’economia americana crescerà dell’1,7% per i prossimi 12 mesi. Ma guarda un po’….
Naturalmente, le recessioni sono difficili da prevedere; questo è ciò che le rende così dirompenti. C’è ancora spazio di crescita, per ora nessun timore.

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mercoledì 10 aprile 2019

La mia watchlist di azioni sottovalutate nel 2019 (parte 1)

Sono anni che batto il bechmark di riferimento, lo S&P500, ho iniziato a pubblicare i miei portafogli dopo che un amico mi fece capire anni fa, che molti investitori avrebbero gradito maggiori informazioni su come gestire la propria liquidità. Il mercato azionario in 10 anni ha dato molto, leggo su molti giornali che siamo prossimi ad una recessione epocale, lo sento ormai da 5 anni. Non escludo possa esserci nei prossimi anni una correzione evidente dei mercati, niente di epocale, solo fisiologico.

Dopo questa piccola premessa, ho deciso, per la prima volta, da quando sono analista, di condividere con voi la mia watchlist. Attenzione, i titoli che sto analizzando insieme al mio team, sono nella mia watchlist per capire se hanno le caratteristiche giuste per entrare nel nostro ristretto portafoglio, oppure sono da scartare perchè sopravvalutate e quindi troppo costose.

Prima di iniziare con l'esposizione dei titoli azionari, vorrei fare chiarezza sui ritorni del mio portafoglio americano difensivo. Il mio portafoglio ha reso una media annua del 16,66% (media di interesse composto) mentre lo S&P500 ha reso, nello stesso periodo, il 9.11% (media di interesse composto). In pratica negli ultimi 9 anni, il mio portafoglio ha battuto il benchmark di circa il 7% all’anno.

Questo cosa significa:
Se avessi comprato tutti i titoli dello S&P500, senza fare alcuna analisi, il primo gennaio 2010, nel post crisi, e li avessi tenuti fino al 31 dicembre 2018 il tuo ritorno sarebbe stato del 112% circa. Se invece avessi seguito il mio portafoglio difensivo, che sceglie le migliori società dell’indice, acquistando quando più conviene e vendendo quando è meglio tagliare, avresti realizzato un ritorno del 300%.



Esempio 1: 50.000€ investiti sull'indice in 9 anni sono diventati 119.568€
Esempio 2: 50.000€ investiti seguendo il mio portafoglio sono diventati 233.448€

A parità di rischio, il mio portafoglio ha reso il doppio, suona meglio, che dici?


3M Co (MMM) - ISIN:US88579Y1010 - Dividendi: 2.67%

Ritengo che 3M abbia un ampio fossato economico basato su beni intangibili e vantaggi economici. Nello spazio industriale diversificato, avere una competenza centrale è la chiave per costruire un vantaggio competitivo duraturo. 3M è una potenza innovativa che massimizza l'utilizzo della sua piattaforma di ricerca e sviluppo in più segmenti di business, con sottoprodotti che includono brevetti, marchi e tecnologia di proprietà.

Sto ancora cercando una società competitor con crescita dei ricavi a lungo termine compresa tra 3% e 4%, poiché sebbene la società non stia investendo dinamicamente come vorrei nei mercati a più alta crescita, non vedo molte minacce dirompenti ai suoi principali franchise come abrasivi, adesivi, sicurezza sul lavoro, medicazioni, filtri HVAC, nastro per pittori o i Post-It.

Continuo a credere che 3M possa spostare i suoi margini verso livelli più alti, sostenendo un tasso di crescita intorno al 7%, anche se ammetto che la sua attuale crescita mi preoccupa, poiché penso che i suoi investimenti nell'innovazione potrebbero rivelarsi più pesanti sul debito a lungo termine.

Sul lungo termine, penso che 3M sia un forte e fondamentalmente business affidabile, ma mi piacerebbe vedere la strategia del nuovo CEO. Se le sue idee non saranno rivolte più alla crescita che alla conservazione, direi che il titolo può uscire dalla mia watchlist. Da sottolineare comunque che 3M riuscì a guadagnare anche nel peggiore degli ultimi 10 anni. Di conseguenza, ho un elevato grado di fiducia che 3M continuerà a produrre rendimenti in eccesso per almeno i prossimi 20 anni.



AbbVie Inc (ABBV) - ISIN:US00287Y1091 - Dividendi: 5.11%

Mentre AbbVie detiene un forte portafoglio di farmaci commercializzati e una linea di prodotti invidiabile, la crescente competizione sul futuro del suo farmaco di punta, Humira, dovrebbe rallentare la crescita dell'azienda. Con oltre il 50% delle vendite totali, Humira è un fattore determinante delle prestazioni di AbbVie nei prossimi tre anni.

L'adalimumab (nome commerciale Humira) è l'anticorpo monoclonale umano che riconosce come antigene il TNF-alfa; è un farmaco biologico e viene utilizzato in medicina per ridurre il dolore e la flogosi in alcune malattie artritiche. Viene utilizzato come terapia contro l'artrite psoriasica e l'artrite reumatoide nelle forme più gravi. E' il farmaco più venduto al mondo.

Abbassando parzialmente le eventuali vendite di Humira, AbbVie sembra ben posizionata con i farmaci immunologici di nuova generazione. In particolare, i farmaci che hanno mostrato maggiore efficacia e sicurezza rispetto a Humira e ad altre terapie attualmente all'avanguardia.

Al di là dell'immunologia, il farmaco antitumorale Imbruvica è il prossimo maggior candidato sui ricavi di ABBV. I forti dati clinici di Imbruvica in diverse forme di tumore del sangue dovrebbero portare a un picco di vendite superiori ai 6 miliardi. I restanti farmaci di AbbVie sono in gran parte maturi e hanno le scadenze dei brevetti molto lontane.

Guardando al futuro, la linea di prodotti di AbbVie è fortemente orientata verso nuovi farmaci antitumorali. In particolare, dovrebbe portare ad una posizione sempre più forte nella cura del cancro del sangue. La società dovrebbe essere in grado di sfruttare la solida posizione di Imbruvica per lanciare i nuovi farmaci.



Wells Fargo & Co (WFC) - ISIN:US9497461015 - Dividendi:3.77%

Wells Fargo rimane una delle migliori banche deposito negli Stati Uniti, anche dopo gli anni negativi in cui l'azienda è stata colpita da svariati scandali. La sua strategia storicamente poggia su profondi rapporti con i clienti, una solida gestione del rischio e l'eccellenza operativa.

Mentre la gestione del rischio operativo e l'eccellenza sono state discutibili fino a qualche anno fa, noteremo che la banca ha facilmente prodotto un eccellente utile netto, e continua a farlo oggi. Credo ancora che la banca abbia una linea interessante di unità di business e un nucleo di clienti leali e di lunga data. In effetti, le chiusure dei conti sono state ben controllate anche durante i momenti peggiori, a dimostrazione del fatto che i clienti sono disposti a continuare a dar fiducia alla banca. Questo non vuol dire che WFC non abbia avuto problemi:

• la rimozione del limite patrimoniale
• la riconquista di una reputazione positiva
• l'abbassamento di mutui sottoscritti

La cultura commerciale di Wells Fargo si è surriscaldata negli ultimi anni e la banca sta ancora affrontando le ricadute. Tuttavia, i clienti non hanno abbandonato la banca e penso che i nuovi programmi focalizzati sull'approfondimento delle relazioni genereranno effettivamente più entrate evitando maggiori sprechi.

Se la riforma fiscale ha effettivamente innescato una crescita sostenibile nell'economia allontanando timori recessivi di alcuni anni, le grandi banche potrebbero rivelarsi investimenti fantastici nel presente. Tuttavia, le banche vorranno vedere aumentare i tassi i tassi di interesse, ma ahimè, la Fed pensa che ulteriori aumenti danneggerebbero l'economia. Una strategia da me ribattezzata, lose to lose.



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martedì 26 marzo 2019

Show time di Apple, presentati Apple Tv+, Apple Card, Apple News+ e Apple Arcade

In tutto il mondo, i fan di Apple si sono riuniti per ascoltare gli ultimi annunci dallo Steve Jobs Theatre, in cui la compagnia ha introdotto un'ondata di nuovi servizi come Apple TV+, Apple News+, Apple Arcade e Apple Card. Per celebrare l'evento, Apple ha ospitato il live streaming dell'evento in circa 96 Apple Store negli Stati Uniti e in tutto il mondo. I visitatori negli store e i lettori di 9to5Mac hanno condiviso le loro foto dell'esperienza.

Vediamo nel dettaglio quali sono questi nuovi servizi Apple

Apple News+

Apple News+ è un nuovo servizio in abbonamento che riunisce oltre 300 riviste popolari, quotidiani ed editori digitali per vivere un'esperienza di lettura migliore, comoda e curata all'interno dell'app Apple News. Disponibile negli Stati Uniti e in Canada, Apple News+ presenta gli articoli migliori e più rilevanti per soddisfare qualsiasi gamma di interessi da rinomate pubblicazioni come Vogue, National Geographic Magazine, People, ELLE, The Wall Street Journal e Los Angeles Times.



Apple News+ mette in mostra riviste in layout riccamente disegnate, con cover animate, fotografie vivide e ottimizzate per iPhone, iPad e Mac. Rende gli articoli di lettura ancora più divertenti, coinvolgenti e convenienti. Agli abbonati verrà presentato un articolo individuale e consigli di release basati sulla cura editoriale e suggerimenti personalizzati mantenendo sempre nascoste le generalità del lettore, per aumentare al massimo la sicurezza e privacy.

Apple News+ unisce la potenza dei contenuti premium con marchi prestigiosi e di fiducia, e farne parte vuol dire aver fiuto per gli affari, ha dichiarato Tom Harty, presidente e CEO di Meredith. Apple News+ sarà una piattaforma di massa estremamente preziosa per attirare nuovi abbonati ai nostri titoli.

Apple Arcade

Apple Arcade sarà un servizio di abbonamento videogames che includerà oltre 100 giochi nuovi ed esclusivi, incluse le versioni originali dei famosi creatori Hironobu Sakaguchi, Ken Wong, Will Wright e altre decine. I giochi Apple Arcade ri-definiranno i giochi e saranno curati in base all'originalità, alla qualità, alla creatività, al divertimento e al loro appeal per i giocatori di tutte le età. Apple Arcade offrirà ai clienti la libertà di provare qualsiasi gioco dalla raccolta di titoli selezionati con cura, assenza di pubblicità, monitoraggio degli annunci o acquisti aggiuntivi sempre nel rispetto della privacy degli utenti.



L'App Store è la piattaforma di gioco più dinamica e di successo del mondo con quasi 300.000 giochi gratuiti e a pagamento. I giochi gratuiti, supportati da pubblicità o acquisti in-app, sono apprezzati da centinaia di milioni di giocatori in tutto il mondo. I giochi a pagamento sono spesso acclamati dalla critica e amati dalle persone che li giocano, ma competere in questo settore è sempre più difficile, il mondo dei videogiochi online è un luogo difficile, esistono nicchie di giocatori difficili da accaparrare.

Apple punta alla semplicità di un solo abbonamento, portando giochi ai suoi clienti di App Store, quasi un miliardo. Apple Arcade è il complemento perfetto del già popolare catalogo di giochi gratuiti su App Store, rendendo iOS la principale piattaforma di gioco per giocatori di tutte le età. Dire che sarà migliore dell'antagonista Stadia di Google è difficile, Fortnite e Apex Legend di Electronic Arts sono più avanti e ben strutturati. Su questo servizio non abbiamo grandi prospettive di crescita.

Apple Tv+

Apple TV Plus è un servizio di abbonamento video che includerà programmi TV e film originali. Verrà lanciata questo autunno e Apple ha investito molto nella formazione di un gruppo di talenti stellati che lavorano per produrre programmi che, sperano, possano essere all'altezza dei migliori spettacoli di Netflix. Anche Oprah sarà a bordo.



Apple TV+ sarà accessibile tramite l'app Apple TV su iOS, Mac e altre piattaforme. Probabilmente avrà una propria scheda o sezione dedicata dell'app TV, ma Apple non ha reso note le specifiche e il sito Web su Apple TV Plus è estremamente scarno sui dettagli. Il meglio che abbiamo ottenuto è stato un breve scorcio di una riga di Apple TV Plus con animazioni appariscenti durante l'evento di ieri.

Sappiamo per certo che Apple TV+ sarà visibile anche da apparecchi non Apple, come televisori Samsung o Philips, questo perchè Apple sa benissimo che senza il supporto delle smart tv competitors, la vita della Apple TV+ sarebbe davvero breve. A partire da maggio, l'app di Apple TV offrirà abbonamenti a pagamento aggiuntivi e sarà in grado di trasmettere in streaming alcuni spettacoli e film di partner Apple come HBO.

Un vero concorrente Netflix o Amazon Prime Video? Apple non sta (ancora) creando un servizio di streaming completo che mischi titoli originali e programmazione come i suoi rivali. Nessun film di Hollywood o successi televisivi importanti. Non ancora, comunque. La forza di Apple è sicuramente il numero di abbonati ad Itunes, ma questo non basta se il prodotto venduto non sarà all'altezza di competitor come Netflix, Amazon e Disney.

Apple Card

Apple Card è un innovativo tipo di carta di credito creata da Apple e progettata per aiutare i clienti a condurre una vita finanziaria più sana. Apple Card è integrata nell'app Apple Wallet su iPhone, offrendo ai clienti un'esperienza familiare con Apple Pay e la possibilità di gestire la propria carta direttamente su iPhone.

Apple Card trasforma l'intera esperienza della carta di credito semplificando il processo di richiesta, eliminando le commissioni, aiutando i clienti a pagare meno interessi e fornendo un nuovo livello di privacy e sicurezza. Sarà disponibile negli Stati Uniti questa estate.



Apple Card utilizza l'apprendimento automatico e Apple Maps per etichettare chiaramente le transazioni con nomi e luoghi commerciali. Gli acquisti vengono automaticamente sommati e organizzati in categorie con codice colore come cibo e bevande, shopping e intrattenimento. Per aiutare i clienti a comprendere meglio le loro spese, Apple Card fornisce riepiloghi di spesa settimanali e mensili.

Un numero di carta univoco viene creato su iPhone per Apple Card e salvato in modo sicuro nel Secure Element del dispositivo, uno speciale chip di sicurezza utilizzato da Apple Pay. Ogni acquisto è sicuro perché è autorizzato con Face ID o Touch ID e un unico codice di sicurezza dinamico univoco. L'esclusiva architettura di sicurezza creata per Apple Card significa che Apple non sa dove un cliente ha acquistato, cosa ha acquistato o quanto ha pagato.

La carta sarà emessa da Mastercard tramite il supporto di Goldman Sachs. La Apple Card sarà in titanio, e si potrà utilizzare per lo shopping in luoghi in cui Apple Pay non è ancora stata accettata. Senza numero di carta, codice di sicurezza CVV, data di scadenza o firma sulla carta, la carta Apple è più sicura di qualsiasi altra carta di credito fisica. Le informazioni sono facilmente accessibili in Wallet da utilizzare nelle app e sui siti web.

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mercoledì 20 febbraio 2019

Warren Buffett, i movimenti del suo portafoglio nel 2019

Gli Hedge Fund hanno rivelato le loro transazioni al 31 Dicembre 2018. Grazie all'obbligo di deposito del rapporto 13F presso la SEC, ora sappiamo quali movimenti hanno eseguito i migliori hedge fund, quello che hanno acquistato o venduto. Tali transazioni forniscono una preziosa occhiata ai più recenti flussi definiti "Smart Money".

Secondo un rapporto di Bloomberg, l'hedge fund che ha performato di più nel 2018 è stato Renaissance Technologies, guidato da James Simons. Secondo le stime di Bloomberg, il guadagnato è stato di $ 1,6 miliardi, rendendo James Simons il più ricco gestore di hedge fund al mondo. Una crescita del 10%.

Un gestore di fondi in particolare si distingue però dalla massa. Il miliardario Warren Buffett - altrimenti noto come l'Oracolo di Omaha - è il presidente e amministratore delegato del massiccio fondo Berkshire Hathaway. L'ultimo deposito 13F registrato, per il quarto trimestre del 2018, segnala un valore di $ 183 miliardi di dollari in titoli.



Gli acquisti di titoli del quarto trimestre 2018, della Berkshire (BRK.B), hanno superato le vendite di meno di $ 1 miliardo. Questo nonostante una posizione in contanti di 100 miliardi di dollari. Questo è molto interessante dato il noto approccio di Buffett sul value investing. Un segnale importante di come vede il mercato Buffett.

Ora senza ulteriori indugi, passiamo a scoprire le mosse più inaspettate di Warren Buffett realizzate nel quarto trimestre:

Anche se il quarto trimestre era pieno di titoli a basso costo, il guru degli hedge fund ha dimostrato un notevole contenimento. Per il trimestre che chiude il 2018, gli indici S&P500 e Dow Jones hanno registrato un calo rispettivamente del 13,97% e dell'11,8%, le peggiori performance dal 2011.



Riduzione degli investimenti in Apple (AAPL)
Berkshire ha abbassato la sua esposizione in Apple (AAPL) di circa l'1% nel quarto trimestre, quando il titolo è sceso di oltre il 30%. Interessante, dato che Buffett avrebbe potuto facilmente cogliere l'opportunità e acquistare più azioni.

Mentre Buffett preferisce essere "avido quando gli altri hanno paura", non può aver ignorato i fondamenti di un'azienda in cui ha investito. Nel trimestre conclusosi a dicembre 2018, i rapporti sulle vendite di iPhone di Apple nel mercato cinese, hanno portato molti analisti ad abbassare le stime di crescita degli utili futuri della società di Cupertino. Per dover di cronaca, dobbiamo aggiungere che, mentre le vendite del segmento di prodotti Apple sono in calo, la società ha aumentato la propria attenzione al rafforzamento del segmento dei servizi.

E' molto probabile che abbia visto il suo attuale investimento di 39,37 miliardi di dollari come sufficiente. Per quanto riguarda la vendita, non è così ribassista come può sembrare.

Tuttavia, le prospettive di Wall Street non sono esattamente incoraggianti per Apple al momento. Anche se il consenso è moderato, il suo rialzo è stato di appena il 4%. Per ora, è improbabile che la crescita dei Servizi possa compensare i cali delle unità iPhone, che dovrebbero persistere anche nel 2019.

Totale uscita da Oracle (ORCL)
Se ci fosse un titolo preso a calci dalle transazioni di Buffett, è stato sicuramente Oracle (ORCL). Alla fine del 2018, Buffett investì circa $ 2,1 miliardi nel capitale della software house. Data la preferenza del fondo per le partecipazioni a lungo termine, cosa potrebbe esserci dietro questo improvviso cambiamento del sentiment? Senza dubbio Buffett non voleva essere bloccato con un altro caso IBM (IBM) - un tecnologico venduto dopo 7 anni difficili.

È interessante notare che due dei migliori analisti hanno anche declassato Oracle di recente. Keith Weiss di Morgan Stanley ha declassato Oracle da Buy a Hold il mese scorso. Secondo Weiss, non ci sono catalizzatori necessari per dare spazio ad un aumento del prezzo quest'anno. Infatti il ??suo obiettivo di prezzo di $ 53 indica solo un rialzo del 2% rispetto ai livelli attuali.

Allo stesso modo l'analista Raimo Lenschow di Barclay ha spiegato il suo downgrade in questo modo:
Abbiamo visto diverse false partenze dal momento che gli investitori pensavano che Oracle potesse essere la prossima Microsoft Corp. Uno sguardo più attento mostra che non siamo ancora arrivati e quindi crediamo che Oracle debba continuare nella sua strada ancora lunga.

Fuori dalle compagnie aeree, dentro alle banche
Mentre Buffett sta lentamente eliminando le sue posizioni nelle linee aeree, Southwest (LUV) e United Continental (UAL), ha incrementato le posizioni nei titoli finanziari.

Stiamo parlando di:

1) Bank of America (BAC) - Aumenta la posizione del 2,16% a $ 22.08 miliardi (il 2° titolo più grande in portafoglio).
Le azioni sono già aumentate di oltre il 18% per Bank of America da inizio anno, dopo che la società ha registrato un altro trimestre eccellente. Bank of America sta per presentare il suo sedicesimo trimestre positivo consecutivo.

2) US Bancorp (USB) - Aumenta la posizione del 3,5% a 5,91 miliardi di dollari.

3) JP Morgan Chase (JPM) - Aumenta il proprio possesso del 40% a 4,89 miliardi di dollari (la maggiore percentuale aggiunta nel trimestre).
Il bilancio di JP Morgan è più forte oggi che nella crisi finanziaria e il migliore della classe, a nostro avviso, dato il livello considerevole di capitale e gli standard di sottoscrizione migliori della categoria.

4) BNY Mellon (BK) - Aumenta del 4% a $ 3,81 miliardi

5) PNC Financial (PNC) - Aumenta del 36% a $ 966.03 milioni

Tuttavia, Buffett ha ridotto Wells Fargo (WFC) del 3,52% a $ 22,08 miliardi (ancora il 3° titolo più grande del portafoglio). Lo scandalo falso dei conti scoppiato nel 2016 ha lasciato ancora qualche strascico.

Aumenta General Motors ed entra in RedHat
Un ulteriore esame delle mosse rialziste di Buffett rivela due transazioni interessanti. Innanzitutto un sostanziale aumento del 37% del capitale in General Motors (GM). Con l'aggiunta di quasi 20 milioni di azioni, Berkshire ha ora una partecipazione di 2,42 miliardi di dollari.

I dettagli del trimestre - che erano forti - dovrebbero portare gli investitori ad avere più fiducia nel 2019. Consideriamo la trasformazione della società come sottovalutata, aggiungendo che la ristrutturazione recente migliora significativamente il posizionamento di General Motors.

Buffett ha iniziato solo un paio di nuove posizioni nel trimestre. Oltre alla società energetica canadese Suncor (SU), ha acquisito RedHat (RHT), un importante distributore di software e tecnologia open source. Con 4,2 milioni di azioni, la posizione vale circa $ 730 milioni.

Ora questo merita molta attenzione perché IBM sta acquistando RedHat in un affare da 34 miliardi di dollari. L'accordo, che dovrebbe concludersi nella seconda metà di quest'anno, si traduce in circa $ 190 per azione RedHat. Questo è un significativo passo avanti rispetto al prezzo stimato pagato da Buffett per azione di $ 175.

Considerato il portafoglio più ampio di cui gode RedHat rispetto a 2 anni fa quando ha spostato il suo focus su offerte contratti pluriennali, crediamo che RedHat sia ben posizionata per il prossimo ciclo e questo dovrebbe avvantaggiare IBM.

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giovedì 17 gennaio 2019

Amazon prosegue con gli investimenti per vendere farmaci

Sembra che la gigantesca voce su cui Amazon stia per entrare nel mercato della vendita al dettaglio di farmaci, insieme ad alleanze di società non sanitarie, come Berkshire Hathaway e JPMorgan, cominci a prendere forma diventando sempre più reale. Secondo molti osservatori del mercato, la tradizionale farmacia al dettaglio e l'industria farmaceutica sono destinate a subire un cambiamento epocale.

Questo sviluppo è stato preso molto sul serio dai players industriali del settore farmaceutico che non vogliono rischiare di perdere terreno. Questi players tradizionali si stanno attualmente unendo per difendere la loro posizione.

L'accordo tra Walgreens e Microsoft per combattere Amazon

Infatti è di pochi giorni fa la notizia che Walgreens e Microsoft hanno annunciato un accordo di sette anni in base al quale Microsoft fornirà servizi cloud al suo nuovo partner, la seconda più grande catena di farmacie negli Stati Uniti dietro CVS Health con quasi 10.000 negozi, migrando la maggior parte della sua infrastruttura tecnologica a Microsoft Azure.

Walgreens si unisce a Walmart, Kroger e Gap Inc tra i principali rivenditori per aver recentemente annunciato partnership con Microsoft, la cui tecnologia Azure, come Adam Lashinsky di Fortune ha pubblicato in un articolo di martedì, è al centro della strategia "intelligent edge", cioè ogni prodotto e servizio mira a rafforzare il suo motore di crescita.



Mentre Amazon sta cercando di capire come entrare nel settore multimiliardario delle vendite di farmaci, questo non è il primo tentativo di Walgreens di contrastare la concorrenza. Dopo l'incursione di Amazon nel settore della vendita al dettaglio nel settore della salute lo scorso giugno (attraverso l'acquisto di PillPack a dicembre), Walgreens ha stretto un'alleanza con Verily, proprietà di Google, per collaborare a più progetti. Secondo Walgreens, questo legame strategico è stato progettato per combinare l'innovazione tecnologica di Verily con i servizi di Walgreens.

I prezzi dei farmaci sono a rischio taglio dal governo

I prezzi dei farmaci saranno probabilmente un argomento importante quest'anno. Come presidente eletto due anni fa, Donald Trump ha fatto il suo ormai famigerato commento durante la conferenza Healthcare incolpando le industrie farmaceutiche di avere prezzi troppo alti, il governo è pronto a muoversi. Da allora, ha piazzato Scott Gottlieb come commissario della Food and Drug Administration e Alex Azar come segretario di Servizi sanitari e umani con le istruzioni di abbassare i prezzi dei farmaci.

Le aziende farmaceutiche possono crescere in un mondo in cui è sempre più difficile aumentare i prezzi senza incrociare un tweet di Trump. Il CEO di Pfizer Ian Read ha rinviato i piani per aumentare i prezzi su diversi farmaci dopo che Trump ha twittato a luglio che Pfizer e altri dovrebbero vergognarsi di aver aumentato i prezzi dei farmaci senza motivo.

Cosa accadrebbe alla joint venture tra JP Morgan, Berkshire Hathaway e Amazon se altri players tenteranno di abbassare i costi dell'assistenza sanitaria? In ogni azienda, le risorse umane e la solida posizione finanziaria sono le più importanti. Amazon ha entrambi. Indubbiamente, l'ingresso di Amazon ha provocato uno sconvolgimento nell'industria dei farmaci con le principali aziende che lottano per rimanere a galla.



Tuttavia, alcuni analisti ritengono che coloro che preferiscono i pagamenti in contanti dovrebbero optare per i servizi di Amazon, la percentuale di questa popolazione è abbastanza bassa. Inoltre, i pazienti che hanno bisogno di farmaci immediati preferiranno acquistarli dai negozi in attesa della consegna online.

Alla luce di questi fattori, i maggiori analisti ritengono che vi sia ancora spazio sufficiente per i colossi dell'industria esistenti di mantenere un vantaggio competitivo.

mercoledì 9 gennaio 2019

Tre fattori da controllare se vuoi investire nella marijuana

Ognuno di noi avrà ricevuto o visto almeno una volta nel 2018 una pubblicità su titoli azioni legati alla marijuana. Con la legalizzazione che avanza in molti stati nel mondo, i produttori dell'erba "magica" sono stati presi d'assalto dai compratori, il nuovo boom economico del millennio, così è stato descritto. Ma dietro tutte le notizie, cerchiamo di capire se davvero è un settore che può regalare guadagni in breve tempo, oppure è la classica speculazione che può portare danni al portafoglio.

La spinta più grande che hanno ricevuto queste aziende è arrivata sicuramente dal settore bevande, Cola Coca e Costellation in primis hanno annunciato l'arrivo di bevande alla marijuana. Dalla Coca Zero alla Coca Cannabis? La bibita più famosa del mondo avrebbe messo gli occhi sul mercato delle bevande alla cannabis, consapevole che "si sta evolvendo rapidamente". Un settore a rapida crescita che potrebbe offrire l'opportunità di sfruttare la legalizzazione della marijuana in Nord america ed Europa. Nello stesso periodo uscì la notizia che Constellation Brands, altro grande produttore di bevande, ha fatto massicci investimenti in Canopy Growth, produttrice numero uno di cannabis in Canada.



Queste grandi storie, nel 2018, sui titoli legati alla marijuana, includevano anche mercati ricreativi che aprivano le loro attività in California e in Canada. Ma quali saranno gli importanti sviluppi che incideranno su queste società di marijuana nel nuovo anno? Analizziamo alcuni fattori fondamentali da tenere d'occhio e le azioni che dovrebbero avere maggiori probabilità di beneficiarne.

Sforzi per cambiare le leggi sulla marijuana negli Stati Uniti

I volumi di aziende legate alla produzione di cannabis, sono direttamente aumentate alle modifiche delle leggi federali sulla marijuana negli Stati Uniti. Anche se 31 stati hanno legalizzato la marijuana medica e 10 stati quella ricreativa, la marijuana rimane illegale a livello federale negli Stati Uniti. Ma il mercato statunitense è enorme, rappresentando circa l'85% delle vendite totali di marijuana legale a livello mondiale lo scorso anno.

Gli indici che mostrano i titoli più grandi come il Nasdaq, New York (NYSE) o il Toronto Stock Exchange (TSX) non possono condurre affari negli Stati Uniti e mantenere i loro elenchi. Le compagnie di cannabis che operano negli Stati Uniti devono essere presenti sui relativi indici minori come il Canadian Securities Exchange (CSE) o essere acquistate tramite banca fisica. Questo limita la loro esposizione agli investitori. Inoltre, l'accesso a queste società da parte dei servizi bancari è limitato a causa delle restrittive leggi federali.



Gli sforzi per cambiare le leggi federali negli Stati Uniti porteranno modifiche nel 2019? È possibile. La senatrice Cory Gardner e la senatrice Elizabeth Warren, che rappresentano entrambi gli stati che hanno legalizzato la marijuana ricreativa, stanno ancora cercando di ottenere una legge bipartisan attraverso il Senato che cambierebbe quelle federali nel riconoscere i diritti degli stati per far rispettare le proprie leggi sulla marijuana. Un disegno di legge analogo viene sostenuto dalla Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti. Con un nuovo Congresso degli Stati Uniti ora in vigore, il passaggio della legislazione sembra più probabile che in passato.

La crescita e l'espansione del mercato della marijuana ricreativa del Canada

Il mercato della marijuana ricreativa legale in Canada è stato inaugurato il 17 ottobre 2018. Ma il mercato non è ancora vicino a raggiungere le sue dimensioni potenziali per un paio di motivi chiave.

Innanzitutto, non c'è abbastanza offerta per soddisfare la domanda. Mentre i piccoli e grandi coltivatori di marijuana canadesi si sono affannati per aumentare la loro capacità produttiva, molti sforzi di espansione non saranno completati prima di quest'anno o nel 2020. In secondo luogo, il Canada non ha legalizzato ogni tipo di prodotto ricreativo di marijuana nel 2018. Il paese deve ancora finalizzare le normative relative ai cannabis edibles (incluse le bevande con aggiunta di cannabis) e ai concentrati.



Questi due numeri rendono il 2019 un anno di enorme importanza per i titoli di marijuana canadese. Le aziende che possono aumentare drasticamente la propria capacità sono le più veloci a rastrellare la maggior parte delle vendite. E quelli che sono pronti a lanciare nuovi prodotti, immediatamente dopo le regolamentazioni che consentiranno la vendita di cannabis edibles e concentrati, dovrebbero godere di un altro grande incremento di fatturato.



Il 2018 ha portato diverse importanti operazioni per i titoli di marijuana. Il più grande dell'anno è stato l'acquisto di Canopy Growth (CGC) da parte di Constellation Brands (STZ), per 4 miliardi. Successivamente quello del gigante del tabacci, Altria (MO), che ha acquistato Cronos Group per 1.8 miliardi.

Ma il 2018 ha anche portato voci di accordi che non si sono concretizzati. Ci sono state notizie che il principale produttore di bevande alcoliche, Diageo, stava cercando un partner di cannabis. Persino Coca-Cola (KO) era interessata a un certo punto a collaborare con un coltivatore di marijuana per sviluppare bevande infuse con cannabis. Tuttavia, l'anno si è concluso senza accordi da nessuna delle due grandi compagnie, ma non sono esclusi nel 2019.



Le voci sulle trattative hanno entusiasmato gli investitori e hanno spinto i prezzi delle dei produttori verso l'alto. Aspettatevi più o meno lo stesso nel 2019: offerte e voci acquisizioni faranno da padrone. I produttori di bevande sembrano essere i candidati più probabili a collaborare con i coltivatori di marijuana. Tuttavia, c'è una chiara possibilità che altre aziende del tabacco seguiranno le orme di Altria.

Quali sono le migliori aziende produttrici

Ci saranno molti grandi vincitori se gli Stati Uniti approveranno leggi federali sull'utilizzo della marijuana. Un titolo che dovrebbe godere in particolare di una grande spinta è Cannaroyalty (ORHOF). La società è il più grande distributore di prodotti legali di cannabis in California. Altamente rischiosa.

Canopy Growth (CGC) è già uno dei primi due produttori canadesi di marijuana in termini di capacità. La società dovrebbe assistere a una straordinaria crescita delle vendite, poiché aumenterà la propria offerta nel 2019 per soddisfare l'impennata della domanda canadese. E con Constellation al suo fianco, Canopy Growth sarà quasi certamente tra i primi a lanciare una linea di bevande infuse con cannabis in Canada, non appena i regolamenti consentiranno di farlo.

Inoltre, Canopy Growth ha già in programma di espandersi negli Stati Uniti con la recente legalizzazione della canapa (cannabis con bassi livelli del composto psicoattivo THC). Le modifiche alle leggi federali sulla marijuana potrebbero aprire la porta a Canopy per trasferirsi negli Stati Uniti in un modo ancora più grande. Le sue scorte di liquidità dall'affare Constellation gli darebbero un vantaggio rispetto ai suoi rivali nella penetrazione del mercato statunitense.

martedì 11 dicembre 2018

La guerra Cina vs USA mette a rischio l'espansione del ciclo economico

I mercati azionari stanno vivendo un periodo incerto, è sotto gli occhi di tutti, le ragioni sono molteplici, guerra commerciale Cina-Usa, Brexit e rallentamento economico in vista, ma davvero il ciclo economico espansivo, iniziato dopo la crisi dei subprime nel 2008, è giunto al termine? La domanda che più spesso mi pongono i clienti è: quanto durerà il periodo di crescita? Non importa se ci stiamo avvicinando alla fine del ciclo o siamo alla fine. Ciò che è chiaro, è che siamo molto più vicini alla fine rispetto all'inizio. Ciò pone una sfida per gli investitori: dove investire la liquidità?

Noi trattiamo azioni, il PIL non sorprende, i profitti societari migliorati e l'aumento dei prezzi azionari si muovono in maniera sincrona. Ma, a fine ciclo, gli investitori non vedono l'ora di chiudere le posizioni di guadagno e diventano nervosi. Quindi la prudenza è il fattore dominante. Aumentare l'esposizione su capitalizzazione alte e aziende con fondamentali solidi, anche in periodi negativi di mercato, ci sono settori che non perdono.

Cercare la qualità, solidi dati finanziari e buoni dividendi in cui hai un alto grado di fiducia che verranno pagati. Noioso e vecchio stile? Forse, ma se ci saranno delle oscillazioni la qualità vincerà sempre perchè è la più richiesta. Cerchiamo di analizzare il motivo principale di questo periodo nervoso, correttivo, volatile, scegliete voi il termine, alla fine il risultato è lo stesso, i mercati stanno scendendo.

La guerra commerciale Cina vs USA

Il Trade Representative statunitense Robert Lighthizer ha riferito domenica che considera il 1° marzo "una dura scadenza" per raggiungere un accordo sul commercio con la Cina e che le nuove tariffe saranno imposte diversamente. Il ministero del commercio cinese ha risposto in una breve dichiarazione che entrambe le parti si sono scambiate opinioni sul raggiungimento di un accordo durante il G20, stanno spingendo per un secondo incontro per attuare la prossima fase delle consultazioni economiche e commerciali. Il caso dell'arresto di Meng Wanzhou, figlia del fondatore Huawei ha complicato non poco le trattative.



I mercati globali sono nervosi, lo scontro crescente tra le due maggiori potenze economiche del mondo, rispetto all'enorme surplus commerciale della Cina con gli Stati Uniti e le accuse di Washington sul fatto che Pechino stia rubando proprietà intellettuali e tecnologiche, sembrano passi indietro dalla famosa telefonata tra i due leader avvenuta appena 10 giorni fa.

Ma alla fine, cosa vuole Trump per chiudere la faccenda in maniera positiva?

Proprietà intellettuale
La Cina ha ufficialmente negato di costringere le compagnie straniere a consegnare la tecnologia come condizione per fare affari nel paese - una denuncia di lunga data da parte degli Stati Uniti e di altri paesi. L'America è convinta che ci sia un furto di proprietà intellettuale e pretende la fine di queste minacce.

La protezione degli IP
Già nel 2012, il generale Keith Alexander, che all'epoca era impegnato nello sforzo americano contro la guerra informatica, descrisse il furto degli IP americani da parte delle compagnie cinesi come il più grande trasferimento di ricchezza nella storia. La riforma dell'IP è in cantiere da anni e nel 2019 si prevede qualche aggiornamento. Resta da vedere se questo sia sufficiente per soddisfare i negoziatori statunitensi, ma sarebbe sicuramente considerato come una vittoria di Donald Trump.

Intrusioni e furti informatici
Nel 2015, Xi Jinping e Barack Obama hanno accettato di ridurre i cyber-attacchi. Tuttavia, gli attacchi cinesi alle società statunitensi sono aumentati da quando gli Stati Uniti hanno implementato per la prima volta le tariffe commerciali nel luglio 2018. Questi attacchi sono direttamente collegati all'esercito di liberazione popolare. L'implicazione che questi siano stati orchestrati dallo stato significa che ci potrebbe essere spazio per gli Stati Uniti per forzare ulteriormente la mano sulla Cina, in quella che sarebbe considerata un'altra vittoria per Trump.

Servizi e agricoltura
La notizia che la Cina aveva accettato di acquistare "una quantità molto consistente di prodotti agricoli" ha fatto salire i prezzi della soia dopo il vertice di Buenos Aires. Non ci sono state dichiarazioni pubbliche ufficiali da parte della Cina su questo fronte, ma i mercati sono in attesa. Anche un semplice riferimento al settore dei servizi potrebbe significare che il mercato cinese sarebbe più aperto ai fornitori di servizi statunitensi, in particolare in quello finanziario, dove sono anni che l'America sta tentando di entrare. Ancora una volta, è improbabile che questo obiettivo a lungo termine venga risolto entro 90 giorni. Tuttavia, è un'area in cui la Cina potrebbe essere in grado di fare alcune concessioni.

L'inizio dei nuovi negoziati, siamo ad una svolta?

Gli Stati Uniti e la Cina hanno avviato l'ultimo giro di negoziati commerciali con una telefonata che ha coinvolto il segretario al Tesoro Steven Mnuchin, il rappresentante del commercio americano Robert Lighthizer e il vice premier cinese Liu He.

Come parte della tregua commerciale raggiunta tra Xi e Trump, i funzionari cinesi stanno anche valutando di apportare modifiche al piano Made in China 2025, una politica industriale guidata dallo stato volta a consentire alle società cinesi di dominare un certo numero di industrie come intelligenza artificiale e robotica. E' un punto focale delle denunce degli Stati Uniti, secondo cui Pechino utilizza pratiche commerciali sleali che mettono le imprese straniere in svantaggio rispetto alle aziende cinesi.

Durante i negoziati, gli Stati Uniti hanno dichiarato che non aumenteranno le tariffe di $ 200 miliardi di merci cinesi al 25% dal 10%, come previsto per il 1° gennaio.

Entrambe le parti stanno spingendo per impedire che i negoziati vengano deragliati, anche se la Cina si dichiara indignata dall'arresto in Canada di Meng Wanzhou, figlia del fondatore di Huawei, da parte di una richiesta americana. Trump ha nominato Lighthizer come il capo negoziatore sulle questioni della Cina, avere sia il segretario del Tesoro che il rappresentante commerciale a gestire la questione, suggerisce che il Tesoro continuerà ad avere un ruolo significativo nei colloqui.

Cosa può far terminare la guerra tra Cina e USA?

L'orologio segna la tregua della guerra commerciale di 90 giorni approvata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump e dal presidente cinese Xi Jinping a Buenos Aires lo scorso fine settimana, con gli analisti che avvertono che non è un tempo sufficiente per permettere alle due parti di colmare le grandi differenze tra le loro posizioni sulle questioni chiave.

Inoltre, mentre i progressi sulla protezione della proprietà intellettuale potrebbero essere possibili durante il periodo del "cessate il fuoco", le aspettative per le principali concessioni cinesi in altri settori, in particolare la riforma delle imprese statali, sono quasi impossibili.



Negoziare accordi commerciali può essere un processo arduo anche per i paesi con credenziali di libero scambio stabilite da lungo tempo. Tuttavia, potrebbero esserci situazioni favorevoli che possono essere concesse, se non in tre mesi, sicuramente nel 2019. Le aziende statunitensi gradirebbero un miglioramento, dato che secondo le loro stime, questa guerra ormai è costata tra i $ 225 miliardi e $ 600 miliardi. A questo ritmo, gli Stati Uniti potrebbero soffrire di perdite intorno a 1,2 trilioni di dollari di danni economici dalla pubblicazione del rapporto originale della Commissione IP.

L'esito dei colloqui può essere considerato come se ciascuna parte cercasse di placare le rispettive pretese, guadagnare tempo per la Cina e ottenere il massimo dai prossimi 90 giorni per gli Stati Uniti, per i quali il successo sarebbe un cambiamento significativo nelle pressioni sulla Cina per il trasferimento tecnologico forzato e le restrizioni agli investimenti. Trump potrebbe ancora guardarlo attraverso un obiettivo di riduzione del deficit commerciale, che potrebbe implicare un impegno all'acquisto significativo da parte della Cina - la quale sarebbe più una concessione a breve termine rispetto a un cambiamento sistemico.

Quindi, ancora una volta, c'è sul piatto l'ennesimo accordo, non si può realizzare tutto in 90 giorni, ma ci aspettiamo molti progressi. Le dichiarazioni disparate di Trump sul suo impegno a negoziare un accordo duraturo con la Cina, sono il risultato del suo tentativo di placare i mercati azionari e di ottenere un effetto leva nei negoziati con la Cina.

La Cina sta già facendo progressi. Questa settimana sono stati segnalati funzionari cinesi che hanno iniziato a riavviare le importazioni di soia e gas naturale liquefatto dagli Stati Uniti. Una riforma pianificata delle leggi sui brevetti e sui diritti d'autore cinesi, entrambe in corso da diversi anni, potrebbe essere portata avanti per placare le richieste del governo degli Stati Uniti. La nostra aspettativa è che qualcosa si verificherà entro il periodo di 90 giorni.

mercoledì 28 novembre 2018

I migliori o peggiori titoli americani dopo il Black Friday

Le vendite stimate di Mastercard del Black Friday hanno toccato i 23 miliardi di dollari, con un aumento del +9% rispetto allo scorso anno. Si prevede che le vendite del Cyber Monday saliranno a $ 7,9 miliardi, con un aumento del +19% rispetto allo scorso anno, secondo quanto previsto da Adobe Analytics.

La spinta dei rivenditori ad iniziare la stagione col botto ha funzionato. Adobe aggiunge che, quello del 2018, è stato il Cyber Monday di vendite più grande di tutti i tempi. In totale, circa $ 30 miliardi sono stati spesi online durante i cinque giorni di festività, a partire dal Ringraziamento.



Il forte inizio del periodo di shopping festivo annuale, riflette la solida crescita economica di cui godono gli Stati Uniti quest'anno, con la disoccupazione al suo tasso più basso in quasi 50 anni. I salari salgono, mentre i tagli alle tasse attuati lo scorso dicembre, hanno messo più soldi nelle tasche dei lavoratori. I giocattoli sono stati oggetto di forti sconti domenica, con riduzioni di prezzo superiori al 31% e alla fine dei 5 giorni sono stati i prodotti più venduti.

Secondo eMarketer, lo shopping complessivo supererà $ 1 trilione per la prima volta nella storia in questo periodo festivo, aiutato da un'economia forte e da un periodo di 32 giorni più lungo rispetto agli anni passati, dal Thanksgivingday al Natale.

Amazon (AMZN) - Winner

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Gli americani hanno speso la cifra record di $ 7,9 miliardi online nel giorno del Cyber Monday, oltre il 19% rispetto allo scorso anno, rendendolo il più grande giorno di shopping digitale di tutti i tempi negli Stati Uniti. Ma la spesa per dispositivi mobili e desktop non è stata solo un fenomeno del lunedì: si è aggiunta ai $ 3,7 miliardi spesi per il Giorno del ringraziamento e $ 6,2 miliardi per il Black Friday.

Amazon.com Inc. ha raccolto molti di questi guadagni. Il rivenditore di internet ha visto la sua giornata di shopping più importante nella storia del Cyber Monday, con la maggior parte dei prodotti ordinati in tutto il mondo rispetto a qualsiasi altro giorno. I clienti di Amazon hanno ordinato oltre 18 milioni di giocattoli e 13 milioni di articoli di moda tra il Black Friday e il Cyber Monday, con il nuovo dispositivo Echo Dot Alexa, il prodotto più venduto su Amazon a livello globale nel fine settimana di vacanza.

Ebay (EBAY) - Winner

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Sia Black Friday che Cyber Monday hanno contrassegnato i record per Ebay. Il Cyber Monday ha battuto il Black Friday in termini di vendite in dollari, il che significa che è stato probabilmente il giorno più importante della storia della società, anche se un portavoce di Ebay non lo ha confermato.

Ebay ha riferito quali sono stati i prodotti Top Seller per il Cyber Monday e il Black Friday. Ha detto di aver venduto una console Nintendo Switch ogni 13 secondi e un Apple Watch ogni 26, mentre le offerte per Apple iPhone X, Apple MacBook Air e Adidas Yeezy 350 sono state vendute molto rapidamente.

Negli ultimi anni, Ebay ha fatto perno sulle sue radici in stile asta per diventare un mercato per svariati marchi, proprio come Amazon. Ora, circa l'80% delle sue vendite sono offerte non all'asta ma tramite "Acquista Subito". Offre spesso periodo di sconti nella speranza di diventare una destinazione per lo shopping natalizio come Amazon, Target, Best Buy e altri.

United Parcel Service (UPS) + FedEx (FDX) - Winner

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La corsa agli acquisti è stato anche un vantaggio per United Parcel Service Inc. e FedEx Corp. Negli ultimi tre mesi del 2017, il volume delle consegne via terra di UPS è salito a 17 milioni di pacchi al giorno, in aumento del +31 percento rispetto alla media dei tre trimestri precedenti.

FedEx ha detto che prevede di assumere circa 55.000 lavoratori temporanei per soddisfare l'aumento della domanda di ferie, 5.000 in più rispetto a un anno fa. Il corriere ha anche aumentato i giorni di consegna settimanali a sei da cinque, una mossa che intende rendere permanente dopo la corsa stagionale. UPS ha iniziato a consegnare sei giorni alla settimana l'anno scorso e ha aggiunto capacità di smistamento per gestire il lavoro extra.

Lowe's (LOW) - Loser

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Alcuni rivenditori legacy anche scoperto che i loro siti web non riescono a tenere il passo con l'afflusso di traffico. Il negozio di articoli per la casa Lowe's ha mostrato temporaneamente un messaggio di errore venerdì pomeriggio che citava, "aspettare un secondo", il problema è stato il traffico superiore al normale. Lululemon ha dichiarato il giorno del Ringraziamento su Facebook che "sta lavorando sodo per far ripartire senza problemi il sito." Persino Walmart ha segnalato alcuni problemi nel traffico web superiore al previsto.

Lo shopping mobile ha raccolto più della metà di tutto il traffico verso siti di vendita al dettaglio il giorno del Ringraziamento e il Black Friday, purtroppo il danno di non avere un sito adeguato è costato caro a questi rivenditori. L'ondata di offerte di spedizione mancate colpiranno i loro margini a febbraio.

Lo shopping natalizio regna ancora

Nonostante il minor numero di viaggi nei centri commerciali, Black Friday e Cyber Monday sono fondamentali per i rivenditori. Sono una fetta enorme delle loro vendite durante l'ultimo trimestre dell'anno. I rivenditori che deludono durante il periodo possono incontrare pesanti conseguenze sui mercati, in particolare quelli che vendono prodotti di prima necessità come giocattoli, elettronica e gioielli. Una performance debole durante la stagione dello shopping di fine anno mette un rivenditore in una posizione fragile.

Diversi fattori hanno sostenuto la crescita quest'anno, a partire dall'economia e i consumatori sono sempre più contenti di spendere. I salari, cresciuti del 3,1% in ottobre rispetto a un anno fa, si stanno allineando dopo anni di crescita stagnante. La disoccupazione è ai minimi degli ultimi 49 anni e la fiducia dei consumatori è in aumento.

Walmart e Target hanno svuotato gli scaffali dei giocattoli. LOL Surprise and Fingerlings sono stati tra i giocattoli più venduti. Circa la metà delle vendite annuali di giocattoli arriva durante le vacanze. Quindi riteniamo che quest'anno il prodotto Re del Black Friday sia stato il giocattolo. Siamo in attesa di ricevere le stime non solo dei rivenditori, ma anche quelle dei produttori come Mattel (MAT) e Hasbro (HAS), società in difficoltà per anni che finalmente vedono uno spiraglio.

Se avete domande o dubbi, non esitate a scriverci. info@dominosolutions.it

lunedì 22 ottobre 2018

Le azioni Apple sono ancora sottovalutate per il mercato

Si è scritto molto sul valore del prezzo di Apple (AAPL) nell'ultimo periodo. Sono ancora acquistabili oppure hanno toccato un massimo difficilmente raggiungibile nei prossimi mesi? Alcuni hanno anche sottolineato come Buffett abbia forse pagato in eccesso il titolo, in un momento la società ha da poco superato il trilione di dollari, il che implica che Apple (AAPL) potrebbe essere troppo costoso da acquistare ora.

Secondo la nostra analisi di Ottobre, non è ancora del tutto valorizzata. Dal nostro punto di vista, non è ancora troppo costosa da acquistare in questo momento, se però ti ritieni un investitore paziente. Ecco i punti della nostra analisi:

1) L'attività di base di Apple rimane fondamentalmente solida e sembra destinata a continuare a crescere, nonostante gli attuali timori dei titoli USA-Cina e l'aumento dei timori sui tassi di interesse USA / globali.

2) Da una prospettiva di analisi del sentiment sul lungo termine, vediamo chiari confluenze che suggeriscono un obiettivo di prezzo vicino a $ 290, in linea con le nostre visioni fondamentali a lungo termine. La nostra tesi di base sul fatto che il mercato toro degli Stati Uniti non è ancora terminato, gli Stati Uniti non sono ancora entrati in recessione, rendendo così la probabilità che lo S&P500 superi i 3000 punti nel 2019.

3) Una recente analisi dell'analista di Morgan Stanley, Katy Huberty, afferma che Apple potrebbe generare 37 miliardi di dollari entro il 2025 con lo streaming.

4) Ci si aspetta che Apple fornisca alcuni interessanti aggiornamenti alla linea Mac. Il Mac mini dovrebbe essere aggiornato per la prima volta dal 2014, mentre alcuni ritengono che Apple annuncerà un MacBook a basso prezzo.


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I BuyBack e guerra commerciale

Nel secondo trimestre, Apple ha registrato riacquisti di azioni per $ 22,43 miliardi e nel terzo trimestre è stata di $ 20,78 miliardi. Già, i riacquisti (buy-back) negli ultimi due trimestri sono più grandi della capitalizzazione di mercato di Ford (F) e Twitter (TWTR). Warren Buffett ha una lunga storia di supporto ai riacquisti.

La Apple ora scambia a 19,5 volte il suo rapporto P/E forward. Questo è un livello molto alto per Apple e dovrebbe certamente essere considerato mentre si effettuano maggiori riacquisti nei prossimi trimestri.

Si prevede che Apple Inc. pubblicherà i risultati dell'intero anno a fine mese o all'inizio di novembre. La società deve ancora annunciare la data specifica, ma i suoi risultati sono attesi con impazienza dal mercato. Gli investitori cercheranno aggiornamenti sulle opportunità di crescita. I ricavi da iPhone dovrebbero continuare ad aumentare, prezzi e i margini lordi continuano ad espandersi. Anche le vendite di iPad e Mac dovrebbero rimanere forti. La società ha una fedeltà alla marca sufficiente a continuare a sfruttare i prezzi di vendita medi più alti.

Uno dei punti fondamentali comunque rimane la guerra commerciale tra Cina e USA, fonte di preoccupazione per gli investitori. Il mercato per ora sembra stia ignorando completamente l'impatto di una guerra commerciale. Le vendite di iPhone non preoccupano, anche se le autorità cinesi stano facendo di tutti per aizzare il popolo cinese contro l'iphone.

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Un paio di giorni prima delle trimestrali, Apple dovrebbe lanciare i nuovi iPad Pro e una varietà di Mac. Con le stime degli analisti in aumento, l'azienda sta cercando di aggiornare i suoi prodotti secondari e portare più utenti nell'ecosistema. La strada potrebbe essere ancora più positiva dopo l'evento se un oggetto plus verrà rilasciato, il che potrebbe mitigare alcune di quelle preoccupazioni che provengono dalla Cina e che hanno recentemente abbattuto il prezzo del titolo in questo periodo negativo di mercato.

Grandi opportunità nello streaming

Apple (AAPL) può generare ulteriori $ 37 miliardi di fatturato entro il 2025 secondo un rapporto dell'analista Morgan Stanley. Il rapporto afferma che il raggruppamento di contenuti video con le notizie di Apple Music e Texture può essere venduto come opzione illimitata "Apple Media" a $ 12,99 al mese. Questo prezzo sarebbe simile al costo attuale di Hulu e Spotify (SPOT) come pacchetto combinato.

Queste entrate aggiuntive sposterebbero l'ago in termini di top line per Apple, ma il vantaggio maggiore sarà dato dall'effetto alone che creerà per altri prodotti e servizi. Apple sta già facendo grandi investimenti nello streaming di video online. Con le risorse a sua disposizione, abbiamo potuto vedere un paio di grandi successi in uscita nei prossimi trimestri. Una forte presenza nel segmento di streaming migliorerà sicuramente il multiplo di valutazione di Apple.



La società ha già oltre 50 milioni di abbonati per Apple Music, inclusi circa 8 milioni di prove gratuite. In questo anno, ha registrato un discreto incremento di 2 milioni di abbonati paganti ogni mese. L'ingresso di Apple nei video online potrebbe ulteriormente aumentare il tasso di crescita degli abbonamenti. Raggiungere l'obiettivo di 237 milioni di abbonati a pagamento entro il 2025 richiederebbe una crescita annuale prossima al 25%. Questo è abbastanza fattibile, specialmente con un piano di bundle in cui i clienti ottengono una serie di servizi con il loro abbonamento.

Rischi legati allo streaming e alla crescita

Come la più grande azienda al mondo, Apple è soggetta alle minacce competitive di colossi capaci con risorse significative. Nel corso del suo decennio dominato dall'iPhone, Samsung, Microsoft, Google e altri hanno fatto i loro migliori ottime cose per contrastare Apple. Il consumatore è intrinsecamente incline alla concorrenza spietata e i clienti affamati di caratteristiche maggiori rendono la leadership di mercato difficile da sostenere. Sebbene Apple abbia fatto bene con il suo approccio walled garden con iOS, l'azienda compete con gli OEM cinesi di fascia bassa e titani della tecnologia come Samsung attraverso l'intero spettro di smartphone.

Inoltre, molti clienti stanno trattenendo i loro telefoni più a lungo in quanto i dispositivi sono più che sufficienti per le esigenze odierne (navigazione web, streaming multimediale, social media) e potenzialmente di domani (realtà virtuale / aumentata). Analogamente al declino dei PC (con gli attuali PC più che adeguati per la maggior parte delle applicazioni), Apple affronta la possibilità di stagnazione delle unità smartphone (Iphone copre il 71% del fatturato) o addirittura diminuisce una volta saturi i mercati emergenti o i consumatori gravitano verso dispositivi diversi. Nel caso in cui non fosse in grado di innovare, l'azienda potrebbe perdere la capacità di addebitare prezzi più elevati per l'hardware che non è più indistinguibile da molti dispositivi comparabili.

Alcuni concorrenti sono disposti a vendere hardware a un costo minore per generare entrate. Un esempio degno di nota è Amazon con la sua moltitudine di prodotti, tra cui il suo altoparlante intelligente Echo, Fire TV, Prime Music, Kindle Fire e Prime Video per attrarre e trattenere i clienti Prime. Se questi dispositivi sostituiscono le loro controparti iOS, i dispositivi Apple potrebbero essere a rischio. Un recente report su assistenti AI come Google Now e Amazon Alexa ha anche messo sotto pressione Siri di Apple che è rimasta indietro rispetto ai suoi pari in termini di efficacia. Qui si trova un'altra area in cui Apple potrebbe trovarsi di fronte a ostacoli se i consumatori privilegiano ulteriormente le capacità di riconoscimento vocale.

Apple avrebbe anche bisogno di versare miliardi di dollari nel segmento dei video online prima di vedere profitti. La divisione video di Apple è gestita da Zack Van Amburg e Jamie Erlicht, a cui è stato riferito di aver ricevuto un budget di $ 1 miliardo l'anno scorso per far crescere rapidamente l'attività video di Apple. Di recente hanno acquisito i diritti di distribuzione globale per due film incentrati sulla famiglia, "Wolfwalkers" e "The Elephant Queen". Nei prossimi trimestri, potremmo sentire l'ulteriore aumento degli investimenti nei video online di Apple. Tuttavia, ci vorrà un po 'prima che Apple si avvicini a Netflix, Amazon (AMZN) o Hulu. Durante questo periodo, dovrebbe vedere un notevole impatto negativo sui margini a causa degli investimenti nel segmento di streaming.

mercoledì 17 ottobre 2018

Luxottica, futuro roseo per il meglio del lusso italiano

Luxottica (LUX.MI) è un'azienda che si occupa di occhiali, fondata ad Agordo nel 1961 da Leonardo Del Vecchio, nella zona del bellunese, dove ancora risiedono i principali impianti produttivi, si trova al centro del cosiddetto "distretto di eccellenza dell'ottica italiana".

Luxottica inizialmente produceva semilavorati per altri produttori che poi assemblavano gli occhiali finiti. Nel 1967 il fondatore decide di non limitarsi più alla produzione di parti per conto terzi ma di produrre gli occhiali completi, con il marchio Luxottica. La scelta è indovinata e le attività vanno molto bene, tanto che quattro anni dopo decide di dedicarsi unicamente alla produzione di occhiali finiti.

Importanti acquisizioni

Nel 1995 l'azienda acquisisce la catena di negozi di ottica statunitensi LensCrafters. Alla fine degli anni '90 la statunitense Ray-Ban, di proprietà della multinazionale Bausch&Lomb. Tra il 2001 e il 2013 effettua una serie di acquisizioni di marchi tra cui Sunglass Hut International, Oakley e da Versace e Italo Cremona (azienda della quale era uno spin off) la I.C. Optics.

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Dieci anni più tardi Luxottica acquisisce il controllo di Glasses.com, piattaforma americana per la vendita di occhiali online, e il 24 marzo 2014 annuncia un accordo con Google per un nuovo modello di occhiali. Luxottica è oggi una delle più grandi aziende al mondo per gli occhiali di lusso e da sole, e produce montature per marchi quali Vogue, Prada e Chanel. Tre mesi fa ha annunciato l’acquisizione di Barberini, il più importante produttore al mondo di lenti da sole in vetro ottico. Con questa acquisizione del valore di circa 140 milioni di euro, il gruppo consolida la sua strategia di focalizzazione su poli produttivi di eccellenza e sul 'made in Italy'.

Il modello di business di Luxottica è originale e basato sull'integrazione verticale: circa il 90% del processo produttivo è completato internamente. Inoltre la società ha un forte radicamento con il territorio, tanto che in tempi di delocalizzazione alcune attività produttive sono state spostate in controtendenza dall'estero alle sedi italiane.

L'azienda che da valore al dipendente

Il premio di risultato più alto della storia italiana è andato a tutti, nessuno escluso, i dipendenti Luxottica: dipendenti del gruppo e contratti a termine, part time, fino agli interinali, che hanno ricevuto anch'essi parte del premio. Un riconoscimento anche a quei contratti che ormai sono sempre più presenti nel mondo del lavoro e che spesso sono fuori da ogni meccanismo di premiazione. In tutto 8.800 lavoratori hanno incassato fino a 3.000 euro come premio di produzione, frutto nel contratto integrativo firmato insieme ai sindacati nel 2015.

Il premio è arrivato nel cedolino di luglio e il valore medio è stato di 2.042 euro. Il segreto è nel meccanismo sul quale è stato impostato il premio. Si tiene conto di parametri quali il livello di assenteismo, l'anzianità aziendale, la presenza dei sabati di flessibilità nelle fabbriche, l'adesione ai progetti sulla sicurezza, oltre alla qualità dei comportamenti positivi in termini di risparmio energetico, compreso il minor numero di spreco di carta negli uffici.

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D'altra parte Luxottica, da tempo va incontro alle esigenze dei propri dipendenti e pratica la flessibilità del lavoro. Fu la prima nel 2015 a introdurre la banca etica delle ore, quel meccanismo che consente a ogni dipendente di donare una parte o tutte le ore accantonate a favore dei colleghi che ne abbiano bisogno. Una "banca" alla quale contribuisce anche l'azienda.

Una strada per conciliare i tempi di lavoro e di vita di chi partecipa al processo produttivo. Anche la flessibilità nell'orario di lavoro, come la mobilità all'interno dei singoli stabilimenti, sono tutti meccanismi che rispondono alle esigenze di far fronte ai picchi di produzione potendo contare sui dipendenti, ai quali viene però riconosciuta una certa flessibilità sull'orario, sui turni di lavoro, senza tralasciare un programma di welfare che comprende dall'asilo nido ai trasporti, ampliato ultimamente con agevolazioni, soprattutto in ambito sanitario e sociale.

Con un occhio di riguardo per i bambini, gli over 50 e gli anziani. Ecco quindi che, con una convenzione con il Comune di Agordo, le porte dell'asilo municipale si apriranno per un ampio spettro di circostanze, sia in termini di orari, che di giorni, che di persone non direttamente collegate con l'azienda. Per gli anziani affetti da morbo di Alzheimer, invece, è in previsione un centro di accoglienza diurna.

Ancora, per tutti i dipendenti con più di 50 anni (e tra 6 mesi per quelli con più di 40), possibilità di effettuare un check-up sanitario dagli esami standard, all'elettrocardiogramma, a un paio di visite specialistiche a scelte. Il tutto, gratuitamente, potendo scegliere equamente tra una struttura privata o quella pubblica.

Strategica fusione

Il 16 gennaio 2017 Luxottica ha annunciato la fusione con la francese Essilor (EI.PA), leader mondiale delle lenti da vista. Le due società diventano un colosso dell'occhialeria da oltre 16 miliardi di fatturato e 57 di capitalizzazione, con più di 140.000 dipendenti e vendite in oltre 150 Paesi di nome "EssilorLuxottica".

L'operazione resta ancora in attesa di un unico via libera, quello dell'autorità antitrust turca, che non è tuttavia vincolante per la buona riuscita del matrimonio tra i due gruppi. L'antitrust cinese ha approvato la fusione, ponendo però alcune condizioni. Una delle numerose restrizioni indicate dall'Autorità di Pechino è che l'azienda che nascerà dalla fusione non venda prodotti di occhialeria a un prezzo più basso dei costi senza una ragione motivata. In più non potrà vietare ai venditori di occhiali cinesi di vendere i prodotti dei concorrenti, ad eccezione degli store monomarca e di quelli in franchising.



Il cda unico sarà per metà espressione del socio italiano e per metà di quello francese, con Del Vecchio presidente esecutivo e Hubert Sagnieres, numero uno di Essilor, vice presidente esecutivo con gli stessi poteri. La sede della holding è Parigi mentre per ora resta quotata a Milano la "vecchia" Luxottica spa, ma in futuro in Piazza Affari potrebbe arrivare l'holding per una doppia quotazione, che quindi esclude uno sbarco a New York, Borsa tra l'altro lasciata di recente proprio da Luxottica.

Solidi fondamentali

Luxottica, ha chiuso il secondo trimestre con un fatturato a 2,417 miliardi di euro, in crescita dell'1,4% solo considerando i cambi costanti. A cambi correnti, però, il fatturato risulta in calo del 4,9%. Il primo semestre si attesta così a 4,55 miliardi (+0,3% a cambi costanti, -7,7% correnti). L'utile operativo al netto delle componenti straordinarie è stato pari a 781 milioni (+0,5% a cambi costanti, -13,1% correnti), mentre l'utile netto si è attestato a 530 milioni (+9,8% a cambi costanti, -5,7% correnti). Confermato l'outlook 2018.

Dal 1990 Luxottica è quotata in borsa a New York, e dal 2000 a Milano, da allora il titolo è cresciuto del 210% circa. Pur essendo quotata in borsa, però Luxottica rimane saldamente in mano al suo fondatore, Leonardo Del Vecchio, che possiede il pacchetto di controllo del capitale.