venerdì 28 marzo 2014

Investire nel settore farmaceutico e biotecnologico, stime del 2014

Il settore farmaceutico lentamente si sta riprendendo dall'impatto subito dalla caduta dei brevetti di diverse società nel corso degli ultimi anni. Il peggio sembra passato e il NYSE ARCA Pharmaceutical Index (^DRG) è salito del 21,4% rispetto al 2012. Finora nel 2014 l'indice è in crescita del 6,9%. Diverse aziende, che hanno lottato negli ultimi anni con i bilanci, sono ora sul percorso di recupero. I nuovi prodotti dovrebbero iniziare a contribuire in modo significativo ai risultati, e la maggiore visibilità della linea di prodotti con l'utilizzo appropriato della liquidità dovrebbero aumentare la fiducia nel settore.

I prodotti che hanno perso l'esclusività di recente sono Cymbalta e Evista di Eli Lilly (LLY) e Nexium di AstraZeneca (AZN) i quali diventeranno generici da maggio 2014 negli Stati Uniti, dove le vendite sono state di circa 2,1 miliardi dollari nel 2013.

Le aziende si preparano a ristrutturazione e occhio alle acquisizioni

Il settore farmaceutico ha assistito ad importanti fusioni e acquisizioni nel corso degli ultimi due anni. Nel prossimo futuro ci aspettiamo che le acquisizioni continuino. Le collaborazioni sulla ricerca e sviluppo sono aumentate in modo significativo. Diverse aziende farmaceutiche sono su piccole smallcap che stanno studiando o sono in fase di studio di farmaci molto promettenti, questo permetterebbe all'azienda madre di spendere molti meno soldi in fase di sviluppo con un vantaggio enorme anche in termini di tempi.



Le piccole imprese biotech sono molto ben disposte alle collaborazioni. La maggior parte di queste aziende trovano difficoltà nel raccogliere denaro, rendendo difficile la sopravvivenza e continuare con lo sviluppo di nuovi farmaci in fase di sviluppo che potrebbero essere promettenti. Pertanto, ha senso per loro cercare accordi con aziende farmaceutiche che sono sedute su enormi mucchi di denaro contante.

Consigliamo titoli biotech che offrono interessanti prodotti o tecnologie che possano essere utilizzati per lo sviluppo di nuove terapie. Le aree terapeutiche che potrebbero essere più interessanti sono immuno-oncologia, oncologia, disturbi del sistema nervoso centrale, diabete e infiammazioni. Il mercato del virus dell'epatite C (HCV) tuttora sta attirando molta attenzione nel mondo farmaceutico.

Un'altra tendenza che stiamo vedendo in questi ultimi mesi è la cessione di segmenti di business non-core. Pfizer (PFE) ha venduto la sua unità Capsugel e il suo business Nutrition nell'agosto del 2011 e novembre 2012, rispettivamente. Pfizer poi ha scorporato la propria attività sulla salute degli animali in una nuova società, Zoetis (ZTS).

Nel frattempo GlaxoSmithKline (GSK) ha ceduto alcune marche non-core dal suo segmento Consumer Healthcare. Abbott Labs (ABT) si è divisa in due società quotate in borsa separatamente, mentre la prima si occupa di prodotti medici diversificati, l'altra, AbbVie (ABBV) è concentrata su prodotti farmaceutici basati sulla ricerca.

Le attività di ristrutturazione sono un grande guadagnando per le aziende farmaceutiche che cercano di tagliare i costi e razionalizzare le operazioni. La maggior parte di queste aziende stanno rivalutando le loro condotte e interrompere programmi che non hanno un profilo rischio-beneficio favorevole. Alcune delle aziende che hanno annunciato piani di ristrutturazione sono Merck (MRK) e Eli Lilly.

La sfida di conquistare i mercati emergenti

Un'altra tendenza visto nel settore farmaceutico è un focus sui mercati emergenti. Aziende come Mylan, Pfizer, Merck, Eli Lilly, Glaxo e Sanofi sono tutte alla ricerca di espandere la propria presenza in India, Cina, Brasile e altri mercati emergenti. Fino a poco tempo fa, la maggior parte degli sforzi di commercializzazione erano concentrati negli Stati Uniti - il più grande mercato farmaceutico - insieme con l'Europa e il Giappone. I mercati emergenti stanno lentamente e costantemente guadagnando importanza e diverse aziende stanno spostando la loro attenzione su queste aree.

Tuttavia, mentre la maggiore domanda per i farmaci, le iniziative dei governi verso la sanità, aumento di pazienti e aumento dell'uso dei generici, dovrebbe contribuire a guidare la domanda, si segnala che i mercati emergenti non sono immuni a farmaci generici a basso costo. Inoltre le indagini sulle accuse di corruzione in Cina potrebbero mettere un tappo sulla crescita a breve termine. Nel frattempo la crescita in Europa continuerà ad essere sotto pressione dalle misure di austerità e di contenimento dei costi.

Le trimestrali con le stime del 2014

Tutte le società del settore medico hanno riportato i dati del quarto trimestre e dell'intero esercizio 2013. Mentre l'utile ha mostrato dati piuttosto impressionanti, i rapporti di crescita sono stati modesti. I risultati del quarto trimestre sono stati caratterizzati dalle turbolenze monetarie nonché dall'impatto dei generici sul mercato. I ricavi totali sono saliti del 5,3% nel trimestre, contro una crescita del 5,8% nel terzo trimestre del 2013.

Guardando le aspettative sugli utili per il primo trimestre 2014, gli utili dovrebbero diminuire del 3,3%. Le difficili sfide per alcune aziende sono i movimenti valutari negativo e qualche brevetto decaduto, sfide che influenzeranno la crescita del primo trimestre. Tuttavia la crescita dovrebbe riprendere dal secondo trimestre per il quale si prevede una crescita degli utili dell'1,6%.

Nel complesso gli utili 2014 sono attesi in crescita del 6,5%.

Concentrarsi sui nuovi prodotti

Il 2013 ha visto l'approvazione da parte dell'FDA di 27 nuovi farmaci, circa un terzo (33%) di quelli presentati per malattie non rare. Questi includono farmaci come Invokana (per il diabete di tipo II), Kadcyla (per il cancro al seno in fase avanzata HER2), Sovaldi (un trattamento orale senza interferone per alcuni pazienti con epatite C cronica) e Mekinist (melanoma metastatico).

Un ulteriore terzo dei farmaci approvati rientrano nella categoria rare, che colpiscono 200.000 americani o meno all'anno. Questi includono Imbruvica (linfoma cellulare), Gazyva (leucemia linfatica cronica), Kynamro (ipercolesterolemia familiare omozigote) e Adempas e Opsumit (ipertensione arteriosa polmonare).

martedì 25 marzo 2014

Le azioni che hanno aumentato i dividendi per più di 50 anni

Investire nei dividendi è sempre stata una scelta importante per un investitore, abbandonare il breve periodo per ragionare su un timing più lungo, reinvestire i dividendi per anni e avere una crescita più lieve ma sicura. Infatti, secondo uno studio di Siegel, investendo in SmallCap 1$ in 50 anni si avrebbe un ritorno di 12.800$, investire 1$ in large cap con dividendi in 50 anni si avrebbe un ritorno di 4600$. Questo la dice lunga su come le basse capitalizzazioni siano preferibili da chi vuole ottenere di più ma non tiene conto delle società fallite, quelle sono state tolte e quindi il dato è compromesso, ma sappiamo per certo che è molto raro che una large cap fallisca, fa più rumore, ma sono 1 su 80.

Di seguito vi mostrerò le società che negli ultimi 50 anni hanno alzato i loro dividendi ogni trimestre ininterrottamente. Sono il meglio del meglio. Sono le aziende che hanno resistito alla prova del tempo, quando si tratta di fornire costantemente dividendi e crescita degli stessi ai loro azionisti, anno dopo anno. Queste società sono destinate a quegli investitori che cercano di mantenere un portafoglio dedicato a prescindere qualunque sia l'economia globale o i movimenti dei mercati finanziari nei prossimi anni.

Sedici aziende nel mercato azionario degli Stati Uniti possiedono questa distinzione unica. Sono le uniche aziende che hanno aumentato i loro dividendi annuali agli azionisti per 50 o più consecutivamente fino ad oggi. Perché è importante ? Poiché la crescita dei dividendi consente a un investitore di ottenere un flusso di reddito in costante aumento nel corso del tempo dal loro portafoglio a prescindere dalle oscillazioni cicliche dei prezzi delle azioni che potrebbero verificarsi in qualsiasi momento nel tempo. La chiave del successo di questa strategia è che un investitore deve mantenere la rotta ed evitare di realizzare perdite durante i periodi di perdite estreme come nel 2008. Questo, naturalmente, è più facile a dirsi che a farsi.

Di seguito c'è l'elendo delle 16 aziende definite dividendi aristocratici. Nella lista qui sotto ci sono due società aggiuntive che sono quasi certe di entrare nel club con un aumento del dividendo nel 2014.

Diebold (DBD) - 60 anni - dal 1954
Acqua Americano (AWR) - 59 anni - dal 1955
Dover Corporation (DOV) - 57 anni - dal 1957
Emerson Electric (EMR) - 57 anni - dal 1957
Ricambi Originali (GPC) - 57 anni - dal 1957
Parker Hannifin (PH) - 57 anni - dal 1957
Procter & Gamble (PG) - 57 anni - dal 1957
Northwest Natural Gas (NWN) - 56 anni - dal 1958
3M (MMM) - 55 anni - dal 1959
Vectren (VVC) - 53 anni - dal 1961
Cincinnati Financial (CINF) - 52 anni - dal 1962
Coca - Cola (KO) - 51 anni - dal 1963
Johnson & Johnson (JNJ) - 51 anni - dal 1963
Lowe (LOW) - 51 anni - dal 1963
Colgate - Palmolive (CL) - 50 anni - dal 1964 ** proiezione 2014
Illinois Tool Works (ITW) - 50 anni - dal 1964 ** proiezione 2014

Questo sopra è un elenco delle società che pagano dividendi di alta qualità, alcune delle quali fanno parte dei nostri portafogli da tempo. Mentre il loro record a lungo termine di aumenti dei dividendi è impressionante, qualcuno potrebbe domandarsi che cosa esattamente stava accadendo prima del 1950, cioè prima che cominciassero a pagare dividendi ?

Crescita dei dividendi in percentuale dal 1904 ad oggi

La risposta, naturalmente, è la Grande Depressione e le sue conseguenze. E proprio come un calo dei prezzi delle case e la deflazione, le aziende che offrono una crescita dei dividendi potrebbero incontrare un ambiente ostico e prendere in considerazione di non aumentare il dividendo o peggio ancora tagliarlo, queste sono possibilità che non si possono escludere.Dopo tutto non è raro per il mercato sopportare periodi di tagli di dividendi significativi prima del 1950. Ciò che è degno di nota oggi è che dopo circa cinque decenni questi ultimi anni hanno visto un improvviso aumento della volatilità vista l'ultima volta nei primi anni 1940.

Vale la pena dunque porsi la seguente domanda. Chi tra questi aristocratici dividendi sono veramente i campioni dei campioni ? In altre parole, quali sono le aziende che hanno dimostrato nel tempo la possibilità di pagare dividendi anche durante periodi negativi compresa la Grande Depressione o qualcosa di simile. Queste sono le aziende che possono giustificare una ulteriore attenzione nella costruzione del portafoglio, pronte a sopportare ogni possibile tempesta che si potrebbe presentare all'orizzonte.

Procter & Gamble (PG)
Coca Cola (KO)
Colgate Palmolive (CL)
Acqua Americano (AWR)
3M (MMM)

Nessuno può dire che nessuna di queste società non riuscirebbe a continuare a pagare un dividendo se un simile episodio si verificasse in futuro. Ma ciò che rende le cinque società sopra citate è che ogni anno hanno dimostrato realmente di realizzare questa impresa in passato. Questi sono i campioni di dividendi dei campioni.

Tre in particolare meritano gli onori particolari a questo proposito, come Procter & Gamble, Coca - Cola e Colgate- Palmolive, tutte sono riuscite a continuare a pagare un dividendo non solo attraverso la Grande Depressione, ma anche durante il panic selling del 1907, durante la prima guerra mondiale e nella depressione del 1920-1921.

Naturalmente, niente di tutto questo significa che queste azioni potrebbero ottenere la stessa realizzazione durante qualsiasi crisi futura. E come sempre, un investitore dovrebbe condurre una rigorosa analisi fondamentale per stabilire se mantenere una posizione in una determinata società. Ma indipendentemente dal fatto che il mercato azionario continui a creare nuovi massimi o se entra in una correzione prolungata o, peggio, è rassicurante sapere che le aziende di alta qualità con un record di aumento dei loro dividendi nel corso del tempo hanno dimostrato la capacità di continuare a farlo, non importa quali ostacoli l'economia o il mercato possono generare durante il cammino.

lunedì 24 marzo 2014

3 titoli azionari tecnologici che gestiscono enormi dati

Grandi dati (Big Data) è stato uno dei termini più utilizzati nel settore tecnologico nel 2013. Il termine si riferisce alla gestione di grandi quantità di dati non strutturati, cioè le informazioni disponibili dalla messaggistica, e-mail, sondaggi open source, blog, tweets di Twitter (TWTR)
, Facebook (FB)
e molte altre fonti.

Il tradizionale Relational Database Modelling Systems (RDBMS), soluzione di conservazione e analisi, non è in grado di gestire la grande quantità di dati non strutturati, a causa della loro elevata velocità e modalità di consumo in tempo reale. Ciò richiede database non relazionali specializzati come Hadoop e NoSQL. Sono informazioni difficili per chi non mastica di informatica, ma arriveremo al dunque, ve lo prometto.

Oltre alla modellazione dei dati, l'archiviazione di questi dati non strutturati è diventato un grave problema. L'archiviazione di Grandi Dati deve essere in grado di gestire capacità e fornire una bassa latenza per l'analisi del lavoro. La memoria flash sta guadagnando terreno contro gli hard disk tradizionali grazie al significativo vantaggio delle prestazioni e al basso consumo energetico.

Inoltre, l'utilizzo di cloud, che coinvolge la messa in comune delle risorse condivise, stà sempre più guadagnando popolarità. Allo stesso tempo, la domanda di soluzioni analitiche in grado di analizzare questa vastità di dati non strutturati e sbloccare il suo valore è aumentato negli ultimi tempi.

Crediamo che le imprese smetteranno di gestire i Big Data e si concentreranno sull'adozione di nuove tecnologie, sbloccando un significativo potenziale di crescita nel 2014. L'estrazione continua di dati, l'archiviazione efficiente e la sua analisi simultanea porterà ad un processo decisionale rapido ed efficiente. Ciò permetterà di migliorare l'efficienza delle imprese.

Secondo la società di ricerche di mercato IDC, si prevede che i grandi dati genereranno 16,1 miliardi di dollari nel 2014, una crescita 6 volte più veloce rispetto al mercato globale IT. L'IDC prevede inoltre che la tecnologia e i servizi di mercato legati ai Big Data continueranno a crescere ad un
CAGR (tasso di crescita annuale composto)
un tasso di accrescimento di media durante parecchi anni, è un media geometrica dei tassi di crescita annuali
del 27% a 32,4 miliardi di dollari fino al 2017.



La previsione di crescita è significativa se si considera il fatto che i progetti sui grandi dati hanno bisogno di avere un orizzonte di lungo periodo per ottenere risultati sostanziali e coinvolgere investimenti significativi. Inoltre, la grave carenza di qualificati professionisti è un importante vento contrario per le imprese.

Per IDG, in media, le imprese spenderanno circa $ 8,0 milioni per iniziative e programmi di Big Data nel 2014. Crediamo che questa maggiore spesa sarà vantaggiosa per i fornitori che offrono soluzioni Big Data (software, hardware e servizi) nel lungo periodo.

In mezzo ad un'orda di fornitori di soluzioni Big Data qui ci sono tre titoli che dovrebbero registrare una crescita significativa agli aumenti di adozioni nel 2014.

I Big Data è una delle iniziative di crescita di IBM (IBM)
. La società ha recentemente rinnovato il suo portafoglio Big Data Analytics e continua ad investire in modo significativo nell'acquisizione di brevetti correlati, che gli daranno un vantaggio contro i concorrenti.

IBM sta anche investendo 1,0 miliardo di dollari in Watson Group, che si concentrerà sullo sviluppo di servizi cloud di grandi dati consegnati al mercato. La società ha recentemente acquisito Cloudant che estende le sue funzionalità di gestione dati con un NoSQL database-as-a-service (DBaaS) per il web e applicazioni mobili.

Gli utili per azione di IBM sono previsti in aumento del 8,5% nei prossimi cinque anni. Crediamo che IBM rimanga ben posizionata per guadagnare dall'esplosione dei Big Data nel lungo periodo.

Oracle Corp (ORCL)
il più vicino concorrente di IBM nell'ambito dei Big Data, mira a fornire una soluzione completa fissata per le aziende che comprende software, hardware e servizi. Nel 2013, l'azienda ha introdotto Oracle Big Data Appliance e Oracle Big Data Connectors, che sono integrati per soddisfare i requisiti Big Data.

Come IBM, Oracle sta anche investendo in acquisizioni per sfruttare le opportunità di crescita dei Big Data. La società ha recentemente acquistato BlueKai una startup Big Data per circa $ 400,0 milioni.

Oracle ha un utile migliore sul lungo termine, le previsioni di crescita indicano un 11,2%.

Il crescente utilizzo della memoria flash per la memorizzazione dei Big Data fa ben sperare Fusion-io (FIO)
, andando avanti. Il server flash memory Fusion ioDrive 2 dell'azienda continua a guadagnare trazione nei progetti Big Data che utilizzano database Oracle NoSQL. Fusion-io continua a lanciare prodotti che prevedono di guidare la crescita.

Inoltre, la società si stà concentrando sulla riduzione dei costi che è un fattore positivo e significativo. L'utile per azione di Fusion-IO è previsto in aumento del 25,2% nei prossimi cinque anni.

La stupenda opportunità di crescita dei Big Data attirerà i giocatori affermati e nuovi operatori. Questo intensificherà la concorrenza con il passare del tempo. Tuttavia, riteniamo che le aziende con soluzioni infrastrutturali complete domineranno il mercato nel lungo periodo.

mercoledì 19 marzo 2014

Il domino comincia a cadere in Cina

Dimenticate per un attimo che siamo in periodo di tapring. Dimenticate la situazione in Ucraina di cui abbiamo già ampiamente discusso. Il più grande rischio per l'economia mondiale e i mercati finanziari in questo momento è la situazione della Cina. Ciò che sta accadendo in Cina in questo periodo mi ricorda molto la situazione della Corea del Sud nel 1990, prima del crollo di quella economia nel 1998.

Proprio come la Cina ora, la Corea del Sud era immatura, il sistema finanziario crollò perchè lo Stato rifornì di denaro a buon mercato le grandi imprese politicamente favorite. Alimentato da una dieta costante di denaro a buon mercato, queste aziende hanno continuato ad aggiungere ad aumentare la propria redditività e remunerazione del capitale. Semplicemente concentrate sulla produzione e ampliando le loro dimensioni. Hanno impiegato più persone rendendo tutti più felici. Ma nel frattempo stavano prendendo in prestito sempre più denaro, finché alla fine tutto crollò sotto il peso del debito, quando la liquidità fu prosciugata.

Niente stimoli artificiali e basta con il pessimismo. È stato questo il messaggio del premier cinese Li Keqiang in chiusura del suo intervento alla sessione annuale del Congresso nazionale del popolo (il parlamento cinese). Che tradotto può suonare più o meno così: per raggiungere l'obiettivo di crescita stabilito per il 2014 - il 7,5% - la Cina deve puntare sulla «flessibilità» (parola di Li) del proprio sistema economico e non su una pioggia di denaro pubblico che finirebbe inevitabilmente per incancrenire problemi già abbastanza gravi.

Stime PIL Cina nel 2014

Prima della Corea, la stessa cosa accadde in Giappone, un gigante con un debito insostenibile che ha portato il miracolo economico in ginocchio per 20 anni. Ma le bolle del debito coreano e giapponese non sono nulla in confronto a quello che potrebbe accadere oggi in Cina. Considerate che negli ultimi cinque anni, i cinesi hanno creato 16 miliardi di dollari di credito che ora circola nell'economia, finanziamentoi a città fantasma e progetti di infrastrutture inutili.

Una volta data la spintarella al mercato immobiliare, tutti i cinesi hanno cominciato a investire tutti i risparmi, gonfiando ulteriormente la bolla, perché un sistema finanziario bloccato impedisce loro di piazzare denaro in altri settori. Ora, Pechino vuole evitare di fare lo stesso errore e, già che c'è, vuole mettere mano ai problemi che si trascinano da allora. È questo il senso delle riforme lanciate fin dal novembre 2013 durante il Terzo Plenum del Partito comunista cinese e ribadite dal premier di Pechino.

La superficie pro capite in Cina è ora di 30 metri quadrati (circa 320mq) a persona. In Giappone era allo stesso livello nel 1988. E l'economia scoppiò l'anno successivo. La cosa più sorprendente sono i 16.000 miliardi dollari di credito, il doppio degli 8000 miliardi dollari in credito che la Cina ha creato negli ultimi 5000 anni.

Spezziamo una lancia a favore del Dragone, il governo ha riconosciuto d'avere un problema. Si rende conto che non può più tenere la diga, si sta rompendo. Nelle ultime due settimane, Chaori Solar e Haixin Steel sono state autorizzate al default, cioè non sono stati messi in liquidità. Questa è la prima volta nella storia moderna della Cina che il paese ha avuto un default, figuriamoci due. Non possono più mantenere il gioco e le tessere del domino stanno cominciando a cadere.

Naturalmente il governo cinese sostiene di poter controllare l'impatto di queste insolvenze societarie. Ma come abbiamo visto durante la crisi dei sub-prime negli Stati Uniti Stati, la complessa rete di interconnessioni del sistema finanziario significa che stanno giocando col fuoco. Mi aspetto molti più inadempienze in Cina nelle prossime settimane e mesi. Mi aspetto che alcune importanti istituzioni finanziarie cinesi presentino bilanci pericolosi. E il governo cinese potrebbe completamente il controllo della situazione.

Le mie raccomandazioni in prospettiva

1. Se avete qualche esposizione in titoli cinesi, o Yuan cinese, vi consiglio caldamente di analizzare bene la situazione prima di continuare a mantenere l'esposizione.

2. Se si dispone di investimenti in produttori di minerale di ferro o di rame è meglio considerare una uscita, la domanda cinese potrebbe calare e questo indicherebbe una caduta dei prezzi con conseguenti problemi per queste società.

Ma non è tutto negativo, se il governo cinese riesce a mantenere un pugno di ferro di fronte all'inflazione e al problema immobiliare, il paese nel lungo periodo non soffrirà. Le lezioni dai mercati come la Corea del Sud e Indonesia, nel periodo successivo alla crisi economica asiatica del 1997-1999, sono chiare. Se la Cina liberalizza i mercati finanziari a fronte di una crisi e chiude banche insolventi, emergerà in una posizione molto più forte una volta terminata la crisi.

In quel caso ci saranno un sacco di soldi per fare acquisti di azioni cinesi di buona qualità durante la crisi. Ma, per ora, è il momento di prepararsi ad una crisi che pare quasi inevitabile. La scommessa più grande per la Cina attuale è quindi proprio quella di contenere il calo della crescita dovuto alla dismissione del vecchio modello 'fabbrica del mondo' per il tempo necessario a compiere la grande trasformazione.

martedì 18 marzo 2014

7 azioni buy che hanno alzato i loro dividendi

Alla fine di ogni mese, faccio una valutazione per determinare quali azioni possono essere interessanti per entrare nella mia watchlist. E' sempre una bella sensazione quando uno dei titoli che ho in portafoglio aumenta il suo dividendo. Questi sono titoli che hanno guadagnato un posto granitico nel mio portafoglio, e tutti hanno una cosa in comune - i loro dividendi crescono costantemente ogni anno. Il grafico sotto mostra come un investimento di 1000 dollari sia incomparabile con la performance di un invetimento in Bond nello stesso periodo di tempo.



Qui di seguito vi segnalo alcune aziende che hanno già segnalato di alzare i loro dividendi nella prossima trimestrale:

Colgate - Palmolive Company (CL), produce e commercializza prodotti di consumo in tutto il mondo. Il 13 marzo la società ha aumentato il suo dividendo trimestrale del 5,9% a 0,36 dollari per azione. Il dividendo è pagabile il 15 maggio 2014 agli azionisti registrati il 22 aprile 2014. La resa sulla base del nuovo payout è del 2,3%. Tecnicamente il titolo ha rotto il supporto importante dei 63.30$ passando da Hold a Buy.

Williams- Sonoma (WSM), è un rivenditore di prodotti per la casa. Il 12 marzo la società ha aumentato il suo dividendo trimestrale del 6,5% a 0,33 dollari per azione. Il dividendo è pagabile il 28 maggio 2014 agli azionisti registrati il 25 aprile 2014. La resa sulla base del nuovo payout è del 2,2%. Tecnicamente il titolo è cresciuto molto nell'ultimo periodo, consigliamo di attendere un ritracciamento sui 64.50$ prima di un acquisto.

Vail Resorts (MTN) gestisce una catena di hotel con il marchio RockResorts, così come altre proprietà di alloggio e condomini situati in località sciistiche, alcune proprietà nel National Park Service tra cui Grand Teton Lodge Company (GTLC) e località di destinazione nel Grand Teton National Park, Colorado Mountain express. Le sue proprietà includono hotel tra cui marchi come Four Seasons, Hilton, Hyatt, Marriott, The Ritz - Carlton, Starwood di Luxury Collection e Westin. Il 12 marzo la società ha aumentato il suo dividendo trimestrale del 100% a 0,4150 per azione. Il dividendo è pagabile il 16 aprile 2014 agli azionisti registrati il 1° aprile 2014. La resa sulla base del nuovo payout è del 2,3%. Tecnicamente il titolo è in trend di crescita.

JPMorgan Chase & Co. (JPM), una società di partecipazione finanziaria, offre vari servizi finanziari in tutto il mondo. L'11 marzo la società ha aumentato il suo dividendo trimestrale del 12,5% a 0,045 dollari per azione. Il dividendo è pagabile l'11 Aprile 2014 agli azionisti registrati il 28 marzo 2014. La resa sulla base del nuovo payout è del 2,5%. Tecnicamente il titolo è in trend di crescita.

General Mills (GIS) produce e commercializza alimenti di consumo negli Stati Uniti e a livello internazionale. L'11 marzo la società ha aumentato il suo dividendo trimestrale del 7,9% a 0,41 per azione. Il dividendo è pagabile il 1° maggio 2014 agli azionisti registrati il 10 aprile 2014. La resa sulla base del nuovo payout è del 3,2%. Tecnicamente titolo molto volatile, la perforazione dei 50.15$ è un punto ottimo per fare un acquisto.

First American Financial Corporation (FAF), è un'assicurazione che offre anche servizi finanziari. L'11 marzo ha aumentato il suo dividendo trimestrale del 100% a 0,24 per azione. Il dividendo è pagabile il 16 giu 2014 agli azionisti registrati il 9 giugno 2014. La resa sulla base del nuovo payout è del 3,4%. Tecnicamente il titolo è in trend di crescita.

Douglas Dynamics (PLOW), si impegna nella progettazione, produzione e vendita di attrezzature di controllo per gli autocarri leggeri contro la neve e ghiaccio negli Stati Uniti e in Canada. Il 7 marzo ha aumentato il suo dividendo trimestrale del 2,4% a 0,2175 dollari per azione. Il dividendo è pagabile il 31 mar 2014 agli azionisti registrati il 21 marzo 2014. La resa sulla base del nuovo payout è del 5,3%. Tecnicamente il titolo è cresciuto molto nell'ultimo periodo, consigliamo di attendere un ritracciamento sui 17$ prima di un acquisto.

La selezione di titoli con dividendi crescenti è fondamentale per una strategia di crescita del reddito. L'elenco contiene titoli che recentemente hanno elevato i propri dividendi, ma non sono una raccomandazione di acquisto senza un'adeguata analisi.

lunedì 17 marzo 2014

La situazione in Crimea può dare una spinta all'Oro e Gas Naturale

Le tensioni in Ucraina e in Crimea stanno lasciando strascichi di guerra fredda sui mercati globali. Il voto di ieri delle persone che vivono in Crimea è stato un plebiscito alla secessione della penisola con conseguente annessione alla Federazione Russa. L'annessione della Crimea alla fine si è concretizzata e quella dell'Ucraina è una possibilità concreta.

L'Europa aveva consentito che Putin lanciasse all'ex presidente filo-russo Yanukovic una ciambella di salvataggio di 15 miliardi di dollari di aiuti e lo sconto sul gas pur di non associarsi alla UE. Il progetto è fallito, ma la Crimea esce dalla sfera d'influenza europea. L'Europa conserva Kiev a un costo più alto di quello che avrebbe dovuto sostenere qualche mese fa. L'Ue ha dimostrato di non esistere in quanto tale. Non regge il confronto di potenza. Gli unici protagonisti delle trattative sono gli Stati nazionali. In particolare, la Germania. «Si fotta l'UE», come disse la vicesegretario di Stato Usa, Victoria Nuland.

Perché l'Occidente dovrebbe preoccuparsi se la Crimea o l'Ucraina diventano parti della Russia ?

Forse non dovremmo preoccuparci. Ma è il momento di prendere una posizione a favore o contro. Il presidente Obama sta bluffando e ci sembra che l'Occidente possa fare ben poco a questo punto. Le Nazioni Unite non sembrano persino non interessate alla questione. Bisogna chiedersi se l'obiezione che l'Occidente ha posto al referendum siano preoccupazione politica razionali o semplicemente un voler opporsi a tutti i costi alla Russia. Il fatto che la stragrande maggioranza delle persone che vivono in Crimea voglia unirsi Russia dovrebbe avere una certa risonanza, e pare poco probabile che il voto sia stato truccato in alcun modo.

Dal punto di vista di un investitore la questione è molto più chiara, queste dispute territoriali sono il rischio di una sottomissione di una democrazia nascente nell'orbita di Vladmir Putin. L'Europa riceve circa il 40% del suo gas naturale dalla Russia e ci sono poche fonti alternative oggi.



Il referendum è oggettivamente una vittoria per Putin, che potrà alimentare il sogno di rafforzare l’Unione economia euroasiatica simulacro dell’Impero russo. Solo che a cadere come una palla di biliardo nella buca imperiale di Mosca non è l’Ucraina ma la Crimea, e forse il gioco non vale la candela. Putin accrescerà il proprio consenso interno, se è vero che per dirla col ministro degli Esteri Lavrov, la Crimea è «incommensurabilmente più importante per la Russia di quanto non fossero le Isole Falkland per la Gran Bretagna» di Mrs. Thatcher. Ma non tutti a Mosca sono convinti che basti il revival nazionalista a compensare i costi del referendum.

Tuttavia, il presidente Obama promette "sanzioni". Una carenza di gas naturale in Europa potrebbe essere molto dirompente. L'aumento dei prezzi sono un risultato probabile, anche se le forniture non sono interrotte. I russi stanno ritirando i loro fondi dalle banche nordamericane ad un ritmo allarmante. Bloomberg riferisce che le partecipazioni detentive della Fed sono scese di 105 miliardi dollari nella settimana terminata il 12 marzo 2014.

Il Financial Times riporta che i banchieri russi hanno ritirato oltre 100 miliardi dalle banche occidentali. Poche centinaia di miliardi non sono una differenza enorme per le banche occidentali, ma tali miliardi possono avere un effetto sulla disponibilità di credito. Ancora più importante, il commercio con la Russia soffrirà fino a quando le tensioni persisteranno.

Questo tipo di tensione la dice lunga sui rischi dei mercati globali in questo periodo. I prezzi delle azioni sono ai massimi di tutti i tempi, i tassi di interesse sono ai minimi di tutti i tempi, c'è instabilità in Argentina, Venezuela, Brasile, Turchia, Sud Africa e, più recentemente la debolezza in Cina. Il prezzo dell'oro sale e la crescita economica cominciano a balbettare.

Sul breve termine potrebbero beneficiare di questa tendenza alcuni titoli che sono stati molto penalizzati in passato, Barrick Gold (ABX), IAMGOLD (IAG) e Agnico Eagle (AEM). La minaccia di carenza di gas naturale in Europa potrebbe dare uno stimolo interessante a Royal Dutch Shell (RDS.A). Questi sono le migliori opportunità di trading a nostro parere che potrebbero sfruttare il momento negativo di questo periodo.

Alcune di queste società sono di bassa capitalizzazione, quindi molto rischiose, supportate gli eventuali acquisti con analisi molto precise o scrivete a info@dominosolutions.it

martedì 11 marzo 2014

Investire come Warren Buffett è possibile, ecco come

Warren Buffett può fare un sacco di cose che molti di noi non possono fare. Per esempio, la maggior parte di noi non può offrire 5 miliardi di dollari in contanti per Goldman Sachs nel momento del bisogno. Ma molti di noi possono applicare molti dei principi fondamentali dell'oracolo di Omaha per l'investimento azionario. Scrivo questo articolo pensando al classico investitore che punta alla crescita dei dividendi, cioè il tipo di investitore che sono, ma questi principi possono essere applicati da chiunque abbia un approccio sul valore di investimento e cerca di essere un buon investitore puntando solo a quello.

Berkshire Hathaway (BRK.A) (BRK.B) ha recentemente inviato la sua lettera ai soci del 2013, scritta come al solito da Warren Buffett. Mi ha colpito quest'anno i numerosi passaggi applicabili ai singoli investitori autodidatta.

L'Oracolo di Omaha non manca di dare consigli generali agli investitori su come affrontare oggi il mercato. Quello principale che mi ha colpito particolarmente:
Ignorate le chiacchiere, mantenete minimi i costi e investite in azioni come investireste in una fattoria.
Berkshire Hathaway è una holding che controlla una serie di attività di business diversi. Le decisioni operative sono prese da responsabili delle singole unità di business. Quale investitore individuale, anche tu sei una holding con partecipazioni in una serie di diverse imprese. Una delle cose che rende Berkshire unica, è che Buffett non fa nessuno sforzo per integrare le sue imprese. Di solito quando ci sono fusioni e acquisizioni, la società madre combina le operazioni e cerca sinergie.

Buffett non investe mai senza un'analisi approfondita. Analizza le imprese minuziosamente, i progetti utili per il prossimo futuro, i valori di ogni società e decide se il suo futuro potrà essere un buon affare. I piccoli investitori possono fare anche questo, grazie a internet e le nuove tecnologie o ai libri che trattano di moltiplici argomenti possono farsi una conoscenza adeguata per scegliere le migliori azioni.

Immagine del suo portafoglio nel 2013 con prezzi, dividendi e capitalizzazione

Questo e altro è inserito nella famosa lettera scritta agli azionisti da Buffett per la chiusura dell'anno 2013, lettera annuale che accompagna il bilancio della sua corazzata finanziaria, la Berkshire Hathaway. Una corazzata la cui performance quest'anno e' costretto pero' a difendere, da chi accusa l'Oracolo di aver perso il tocco magico. Quello che l'ha trasformato in uno degli investitori di maggior successo nella storia e che gli ha dato il soprannome.

Buffett, che sta preparando da tempo la sua successione ma che per adesso non mostra intenzione di voler abbandonare, rivendica che Berkshire ha fatto meglio della borsa dal 2007 a oggi, per l'esattezza lo Standard & Poor's 500 (anche se ha mancato questo traguardo se si considera solo il 2013).

Guardo il mio portafoglio esattamente come se fossi una holding con interessi in imprese diverse. Le decisioni di investimento e di tutte le altre decisioni del capitale sono prese per Berkshire da Warren E. Buffett, in consultazione con Charles T. Munger. Con il tuo Investment Company, prendete tutte le decisioni del vostro capitale. Il difficile è decidere dove allocare il capitale, sia che si tratti di quote di azioni, obbligazioni, investimenti immobiliari, contanti o uno qualsiasi degli altri strumenti di investimento sono disponibili al giorno d'oggi.

Berkshire ha aumentato la sua quota di partecipazione lo scorso anno in ciascuno dei suoi "quattro grandi" investimenti - American Express, Coca-Cola, IBM e Wells Fargo. I guadagni che queste quattro società forniscono in dividendi vengono spesso utilizzati per il riacquisto di altre azioni, un cane che si morde la coda - una mossa che migliora la nostra quota di utili futuri - così come per le opportunità di business di finanziamento che di solito risultano essere vantaggiose. Tutto ciò ci porta a prevedere che gli utili per azione di queste quattro società cresceranno notevolmente nel corso del tempo.

Come investitore individuale, potete fare tutto ciò che che abbiamo spiegato sopra applicato al vostro portafoglio.Se riacquistate azioni delle aziende che avete in portafoglio, migliorerete la vostra quota di guadagni futuri. Se i loro guadagni cresceranno sostanzialmente, i vostri dividendi aumenteranno nel corso del tempo, presumendo che le azioni che avete scelto paghino dividendi.

Poiché siete il gestore del capitale della vostra attività di investimento, è possibile decidere se e quando aumentare o diminuire la posta in gioco in una qualsiasi delle imprese che possedete. Questo si chiama gestione del portafoglio, ed è una delle cose più importanti che un investotore deve fare.

Il vostro compito principale è quello di essere diligenti, pazienti e rigidi sulle aziende che acquistate e quindi gestire efficacemente il vostro portafoglio.

Di sicuro Berkshire e' reduce da un quarto trimestre 2013 che ha visto un incremento dei profitti del 9,6% a quasi 5 miliardi di dollari. Per l'intero anno scorso gli utili netti sono stati 19,5 miliardi, a loro volta in rialzo rispetto ai 14,8 miliardi del 2012. Le entrate sono state pari a 182 miliardi, piu' dei 180 miliardi attesi dagli analisti. Nel 2014 i Powerhouse Five, che comprendono le ferrovie Burlington Northern, la societa' elettrica MidAmerican, il gruppo chimico Lubrizol, l'azienda meccanica israeliana Iscar e la societa' manifatturiera Marmon, dovrebbero avvantaggiarsi ulteriormente di schiarite sulla crescita se queste si avvereranno. Guardando piu' lontano, Buffett sposa semmai ancora piu' ottimismo per gli Stati Uniti e il modello americano:
Il dinamismo insito nella nostra economia di mercato continuerà a produrre risultati magici. I giorni migliori dell'America sono ancora da venire
. Il momento migliore per gestire un errore è prima che questo accada. Molti errori possono essere evitati con una disciplina da uomo d'affari sull'acquisto. Dovresti sapere in anticipo quali tipi di azioni desideri, quali caratteristiche avranno e che tipo di azioni si debbano evitare. Si deve sapere dove mettere le bandiere rosse. Ogni acquisto deve avere una tesi di investimento. Questo vi aiuterà nei vostri acquisti e nel valutarli col passare del tempo.

Secondo il più grande investitore di sempre, secondo Warren Buffett, Benjamin Graham, non c'è bisogno di essere un esperto al fine di ottenere rendimenti soddisfacenti. Ma se non lo siete, dovete riconoscere i propri limiti e seguire un percorso certo che funzioni ragionevolmente bene. Mantenere le cose semplici e non altalenare gli acquisti/vendita. Pazienza.

Buffett parla di questo nella sua lettera citando Benjamin Graham. Tutto questo articolo non è altro che uno spunto preso da un approrrio riflessivo di uno degli uomini d'affari migliori al mondo, cercando di tracciare un percorso che funzioni ragionevolmente bene.

Per me, questo significa avere un business plan. Si tratta di un documento di alto livello che definisce obiettivi chiari e le strategie che uso per cercare di raggiungere tali obiettivi. La mia opinione è che un investitore dovrebbe avere un piano del genere, almeno abbozzato prima di acquistare una singola azione. Rivalutare se stessi ogni anno e aggiornare documenti essenziali aggiornati di queste aziende. Vi assicuro che si ottengono i migliori risultati seguendo questa linea.

Lo so che vi immaginavate qualche indicazione tecnica o fondamentale che Buffett utilizza per acquisire un titolo, ma non li conosciamo, è ovvio, nessuno lo sa, solo lui. Lui ci da delle indicazioni su come la nostra psiche deve lavorare per acquistare e soprattutto mantenere un titolo, un azione, un fondo o un ETF, in tutti i periodi, con diligenza, con pazienza, senza panico, gestire il proprio portafoglio come fosse un'azienda.

domenica 9 marzo 2014

Analisi Tecnica: Fibonacci, analisi dei ritracciamenti e ventagli

L'espressione numeri di Fibonacci fa riferimento a una sequenza di numeri scoperti dal matematico Leonardo Fibonacci nel XIII secolo. La sequenza si ottiene prendendo il numero due e aggiungendolo al valore precedente nella serie; si avrà quindi 2+1 = 3, 3+2=5, 5+3=8 e via dicendo. La sequenza inizia con 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89, 144, 233 ecc.

Questi numeri presentano una serie di proprietà. Per esempio, il rapporto tra un numero e il suo superiore più vicino è di 61,8 a 100; il rapporto tra qualsiasi numero e il suo più vicino è di 161,8 a 100; il rapporto di 1,68 moltiplicato per il rapporto 0,618 equivale a 1.

I ritracciamenti di Fibonacci servono per determinare livelli di supporto e di resistenza unitamente a obiettivi di prezzo. Essi sono basati su una linea tracciata tra un massimo e un minimo relativi (o viceversa). Se il trend è al rialzo, i valori del ritracciamento scenderanno da 0% a 100%, Se il trend è al ribasso, i valori del ritracciamento saliranno da 0% a 100%.



I numeri di Fibonacci sono ampiamente utilizzati dai tecnici, sia per il tempo sia per il prezzo, nella proiezione dei future pivot point. I ritracciamenti di Fibonacci sono uno degli usi più concreti della sequenza. Il primo passo consiste nel misurare la distanza tra un massimo e un minimo importanti, nel caso del grafico qui sotto, tale distanza è indicata dalla riga rossa che va da 1.4281 a 1.2969, cioè il massimo e il minimo toccati nel periodo.

ritracciamenti di fibonacci, grafico che mostra i livveli di supporto

I numeri di Fibonacci vengono utilizzati anche come target di ritracciamento, rappresentati dal grafico dalle linee orizzontali tratteggiate. Il calo iniziale corrisponde al 61,8%, utilizzato come supporto. Noterete che il cambio EURUSD continua a scendere fino a toccare e rimbalzare sul supporto del 38.2%, poi c'è la salita fino al 61.8% per poi scendere fino a 0%. Ci troviamo di fronte al classico schema di Fibonacci presentato nel disegno sopra ma discendete e non ascendente. La valuta rimbalza dal minimo del periodo fino al punto C, sempre del 38.2% per poi ipotizzare una discesa di nuovo verso lo 0%, ovvero il punto ipotetico D. Il 3 gennaio 2011 infatti la valuta rompe il cambio 1.29 scendendo verso 1.28 prima di riprendersi, in questo caso il ritracciamento fece la sua parte indicandoci la giusta via al ribasso.

Chiaramente, non tutti i punti di svolta hanno a che vedere con Fibonacci, tuttavia, ha sicuramente senso esaminare il quadro tecnico alla ricerca di altre prove quando il prezzo si avvicina ad un livello noto di ritracciamento.

I ventagli di Fibonacci

Un'altra tecnica consiste nel misurare la distanza verticale tra un minimo e un massimo (o viceversa in un mercato orso). Il passo successivo prevede la misurazione di alcuni punti di Fibonacci lungo la linea. Nel grafico qui sotto abbiamo creato un ventaglio di Fibonacci con i tre livelli generati dall'unione del minimo a 1.3250 e il massimo a 1.3830, sono le righe azzurre spesse, e cioè i livelli del 38.2%, 50% e 61.8%.

ritracciamenti di fibonacci, grafico che mostra i livveli di supporto

Il grafico ci mostra come la linea del 38.2% sia un supporto per il rialzo del cambio EURUSD, noterete come rimbalzi più volte su questo supporto. Nell'illustrare questo esempio è molto importante sottolineare come le cose non funzionino sempre così bene. Come detto più volte, qualsiasi tecnica non andrebbe mai utilizzata isolatamente perchè gli indicatori possono fallire, come talvolta accade, utilizzando invece varie tecniche per trovare il momentum esatto di acquisto/vendita si ha una stima più precisa del timing esatto.

venerdì 7 marzo 2014

Previsioni per il petrolio e il gas nel 2014, società migliori e peggiori

Le aspettative di un miglioramento dell'economia e i dati macro rialzisti, hanno rafforzato i prezzi del petrolio portandolo a circa 100 dollari al barile. Recentemente la corsa del greggio è stata spinto dall'annuncio del tepering della Federal Reserve. La banca centrale - affermando che l'economia americana è abbastanza forte - ha dichiarato che ridurrà gli riacquisti di 10 miliardi, portando il suo stimolo monetario a zero entro la fine del 2014.

Ciò ha alimentato le speranze di un aumento della domanda di energia dal più grande consumatore di petrolio al mondo. Il momentum rialzista è stato spinto ulteriormente dalle revisioni positive del PIL del terzo trimestre e ha continuato col declino delle forniture statunitensi. Le prospettive sul breve per il petrolio rimangono positive. In particolare, mentre le economie occidentali presentano prospettive di crescita lenta, il consumo mondiale di petrolio si prevede ottenga una spinta sostenuta dalla Cina, Medio Oriente, Centro e Sud America che continuano a espandersi ad un buon ritmo.

Secondo l'Energy Information Administration (EIA), che fornisce statistiche ufficiali sull'energia del governo degli Stati Uniti, il consumo mondiale di greggio è cresciuto da circa 1,1 milioni di barili al giorno nel 2013 ad un livello record di 90,3 milioni di barili al giorno. L'agenzia, nel suo più recente outlook, ha detto che si aspetta che la crescita della domanda globale di petrolio sarà di altri 1,2 milioni di barili al giorno nel 2014. È importante sottolineare che l'ultimo rapporto di VIA presuppone che l'offerta mondiale è anche probabile che salire di 1,2 milioni di barili al giorno nel 2014.



Secondo le nostre analisi, i prezzi del greggio nella prima metà del 2014 saranno in un trend laterale ribassista, la negoziazione sarà tra 90 - 100 dollari al barile. Come fornitura il Nord America rimane forte e il primo accordo con l'Iran rende più facile per il paese vendere la merce.

Outlook gas naturale

Dopo aver postato un calo da record di circa 2,00$ in pochi giorni, il mercato del gas naturale si muove al rialzo guadagnando 25 punti, giacché i trader hanno acquistato il combustibile a prezzi vantaggiosi sperando in una nuova perturbazione prima dell’arrivo della primavera. Il trading del gas naturale è piuttosto interessante, infatti, l’inventario dei giorni scorsi, ha mostrato un calo delle scorte di circa 95 miliardi di piedi cubi contro i 104 miliardi precedentemente stimati mostrando come il prezzo abbia subito un calo maggiore rispetto a quello mostrato dalla domanda.

Negli ultimi anni, una rivoluzione silenziosa sta rimodellando il business dell'energia negli Stati Uniti. Il successo dello shale gas - gas naturale intrappolato all'interno di sedimentarie formazioni rocciose o formazioni argillose - ha trasformato l'approvvigionamento energetico nazionale, con un potenziale economico e un'abbondante nuova fonte di combustibile per il più grande consumatore di energia del mondo.

Con l'avvento della fratturazione idraulica (fracking) - un metodo utilizzato per estrarre gas naturale dalle formazioni rocciose sotterranee con una miscela di acqua, sabbia e sostanze chimiche - la produzione di gas di scisto è ora in forte espansione negli Stati Uniti. La nuova tecnologia è stato valutata come una svolta nelle forniture di energia negli Stati Uniti, giocando un ruolo chiave nel promuovere riserve di gas naturale sul mercato interno.

Detto questo, nei primi giorni di marzo una nuova tempesta invernale ha colpito il nord-est degli Stati Uniti e molte città sono state sommerse dalla neve. Le continue previsioni sul tempo freddo aumentano la domanda di gas naturale per il riscaldamento da parte dei consumatori residenziali e commerciali.

Quali sono le opportunità ?

Considerando le turbolenze del settore energetico, sosteniamo le strutture di business a basso rischio come le large-cap, con i loro bilanci sicuri, gli ampi flussi di cassa e crescita dei dividendi anche in un contesto di prezzi del petrolio basso. Il gruppo migliore rimane sicuramente Chevron Corp. (CVX). La sua attuale pipeline di progetti di sviluppo di petrolio e gas è tra le migliori nel settore, vanta grandi progetti pluriennali. Inoltre, Chevron possiede uno dei più sani bilanci, il che aiuta a sfruttare le opportunità di investimento, con la possibilità di effettuare acquisizioni strategiche.

Si può anche capitalizzare su questa opportunità con il settore relativo ai fornitori di servizi di impianti energetici come Seadrill (SDRL). Questa società di perforazioni vanta contratti di perforazione e attrezzature altamente ingegnerizzate per situazioni gravi come acque profonde e condizioni ambientali difficili.

Il gigante delle perforazione offshore Transocean Ltd. (RIG) fa parte dei nostri preferiti. Con la sua flotta tecnologicamente avanzata e versatile nel drillare offshore. Ha forte portafoglio ordini e una notevole potere sui prezzi, l'azienda offre un elevatissimo livello di guadagni e flussi di cassa. La recente approvazione del dividendo e l'insediamento di una serie di cause civili/penali connessi con l'incidente della Deepwater Horizon hanno anche facilitato l'abbassamento del prezzo del titolo.

Sostenuta dalle tendenze favorevoli nel settore della raffinazione, siamo più ottimisti sul settore di quanto lo fossimo qualche mese fa. Dopo aver attraversato un percorso accidentato per gran parte del 2013, il settore ha iniziato a trovare una via d'uscita dal tunnel negativo.

Su cosa siamo ribassisti

Siamo ribassista sulla compagnia petrolifera più grande d'Europa, la Royal Dutch Shell plc (RDS.A). La società è particolarmente suscettibile alla sua elevata esposizione al business downstream, in più ha spese in conto capitale molto alte.

Non siamo particolarmente contenti anche della società energetica italiana Eni SpA (E). Con una grande presenza in Libia ha visto la sua produzione totale fluttuare negli ultimi tempi, soprattutto a causa delle perturbazioni operative in diversi campi della nazione nordafricana. Inoltre, il portafoglio upstream di Eni comporta un maggiore rischio politico rispetto ai suoi coetanei, dal momento che ha la maggiore esposizione verso i paesi OPEC.

Nabors Industries Ltd. (NBR) è un'altra società che evitiamo, per il momento, soprattutto a causa delle turbolenze del mercato del pompaggio a pressione. La recente debolezza del onshore nel Nord America è stato un negativo. Rimaniamo preoccupati sui fondamenti deboli del gas naturale, che rischiano di limitare la capacità della società di generare utili positivi.

Infine evitiamo il fornitore di servizi di perforazione Rowan Aziende plc (RDC). La volatilità in un contesto macro con ostacoli operativi solleva preoccupazioni. Inoltre, la società si aspetta che le sue spese di perforazione aumentino dal 5% al 7% nel 2013. Rowan si aspetta anche che i costi operativi salgano dal 10% al 11% a partire dal 2014.

mercoledì 5 marzo 2014

3 Small Cap Top che hanno alzato i dividendi in questo periodo

È assodato che 299 aziende, tra le 600 società incluse nell'indice S&P 600 SmallCap, pagano dividendi. 133 di queste hanno un rendimento maggiore del 2%, 78 hanno un rendimento superiore al 3%, e 35 aziende hanno un rendimento superiore al 4%. Inoltre, 99 di queste hanno alzato i loro dividendi nel corso dell'ultimo trimestre. Riteniamo che, oltre al dividend yield, la consistenza e il tasso di crescita dei dividendi sono i fattori importanti per gli investitori in cerca di dividendi.

Queste sono le tre società che hanno aumentato più di tutte il loro dividendo negli ultimi 5 anni:
Cardinal Financial Corp. (CFNL)
The Men's Wearhouse (MW)
Finish Line Inc. (FINL)

Di seguito l'analisi delle tre smallcap che hanno aumentato i loro dividendi

Cardinal Financial Corporation (CFNL)
Cardinal Financial Corporation è una società di partecipazione finanziaria le cui attività consistono in partecipazioni nelle sue società interamente controllate. La filiale operativa principale della società è la Cardinale Bank. Il cardinale Bank offre una gamma di prodotti e servizi di prestito bancari e depositi tradizionali sia ai propri clienti commerciali sia retail. I relationship manager commerciali della società attraggono le aziende di piccole e medie imprese, nonché appaltatori del governo, sviluppatori immobiliari commerciali e autonomi, come medici , commercialisti e avvocati. La società opera in tre segmenti di business, commercial banking, mutui bancari e wealth management servizi fiduciari.

Cardinal Financial paga dividendi senza interruzioni dal 2007 aumentadoli ogni anno dal 2010. Il dividend yield annuale è dell'1,86%. Il tasso annuo di crescita del dividendo negli ultimi tre anni è stato estremamente elevato, il 40,73%, e nel corso degli ultimi cinque anni è stato addirittura superiore, pari al 44,30%.

L'EPS degli ultimi dodici mesi di CFNL è stato di 0,82 dollari e il pagamento del dividendo era a 0,22 dollari, questo dava un basso payout ratio del 26,8%. Ora il tasso di dividendo annuale per l'anno in corso è a 0,32 dollari e le stime medie dell'EPS sono di 1,03 dollari, che dà ancora un basso payout ratio del 31,1%. La società ha un debito alto, il debt-to-equity totale è a 1.12 e il debt to equity a lungo termine non è basso, 0,74, anche se il payout è piuttosto basso il potere finanziario di CFNL non è così a buon mercato. Anche se la società però, ha un debito alto, può sostenere il pagamento del dividendo in crescita dal momento che il payout è basso.



The Men's Wearhouse (MW)
La società è un rivenditore di abiti da uomo e un fornitore di noleggio smoking prodotto negli Stati Uniti e in Canada. Al 2 Febbraio 2013 ha operato in 1.143 negozi al dettaglio, con 1.023 negozi negli Stati Uniti e 120 in Canada. I suoi negozi al dettaglio negli Stati Uniti sono gestiti con i marchi Men's Wearhouse (638 negozi), Wearhouse Men e Tux (288 negozi) e K&G (97 punti vendita) in 50 stati e nel Distretto di Columbia. I negozi canadesi sono gestiti sotto il marchio di Moores Abbigliamento Men in dieci province.

Ha pagato dividendi senza interruzioni dal 2007 e il dividend yield annuo è dell'1,34%. Il tasso annuo di crescita dei dividendi negli ultimi tre anni è stato molto elevato, pari al 25,90% e negli ultimi cinque anni è stato pari al 20,78%, ma l'azienda non ha aumentato il dividendo se non dal 9 marzo 2012.

L'EPS degli ultimi 12 mesi è stato di 2,20 dollari, il dividendo era di 0,72 dollari che dava un basso payout ratio del 32,7%. Il tasso di dividendo annuale per l'anno in corso è pari a 0,32 dollari e le stime medie dell'EPS sono di 2,45 dollari, che danno ancora un basso payout ratio del 29,4%. La forza finanziaria di MW è abbastanza buona, la società ha un debito basso, il debt to equity è molto basso a 0,10 e il debt to equity a lungo termine è anche molto più basso a 0,09.



Finish Line (FINL)
Finish Line Inc è una società Indiana. E' un rivenditore di prodotti nei centri commerciali negli Stati Uniti, gestisce due divisioni al dettaglio sotto il nome Finish Line ed Running Specialty Group (Running Specialty). Finish Line è un rivenditore di scarpe da ginnastica, abbigliamento e accessori. A partire dal 5 aprile 2013, la società ha operato in 651 negozi Finish Line, con una media di circa 5.400 metri quadrati in 47 stati. I marchi offerti da Finish Line sono Nike, Jordan, Reebok, Adidas, Under Armour, Asics, Brooks, New Balance, Mizuno, The North Face e molti altri.

La Finish Line paga dividendi senza interruzioni dal 2005 ed ha aumentato il pagamento ogni anno dal 2007. Il dividend yield annuale è dell'1,18%. Il tasso annuo di crescita dei dividendi negli ultimi tre anni è stato piuttosto alto, il 19,42% e nel corso degli ultimi cinque anni è stato addirittura superiore al 20%.

L'EPS degli ultimi 12 mesi è stato di 1,39 dollari, il dividendo era di 0,28 dollari che dava un payout ratio notevolmente basso del 20,1%. Il tasso di dividendo annuale per l'anno in corso è di 0,32 dollari e le stime medie dell'EPS sono di 1,64 dollari, che danno ancora un bassissimo payout ratio del 19,5%. La forza finanziaria di FINL è molto buona, la società non ha affatto debiti, considerando questi dati non vi è alcun dubbio che l'azienda può tranquillamente continuare ad aumentare i pagamenti di dividendi.



lunedì 3 marzo 2014

Ucraina, Crimea sull'orlo della guerra. Cosa dobbiamo aspettarci dai mercati.

Diverse fonti sostengono che i militari Russi abbiano requisito edifici, compreso un deposito di munizioni, della base militare ucraina, presso l'aeroporto di Belbek. A causa di questa escalation militare, Francia e Gran Bretagna hanno deciso di sospendere la partecipazione alle riunioni in vista del G8 di Sochi. Una fonte dell'amministrazione Usa ha reso noto che le forze russe hanno il pieno controllo operativo della Crimea. Ed hanno spostato nella penisola di Crimea circa 6.000 militari delle forze aviotrasportate e di terra.

America vs Russia Questa crisi ucraina fa piombare i rapporti tra Washington e Mosca in un clima da guerra fredda, tipicamente anni 80. Il Presidente Barack Obama condanna l'intervento in Crimea parlando di violazione del diritto internazionale, mentre Vladimier Putin sottolinea di avere il diritto di proteggere i propri interessi in Ucraina. I due si sono anche parlati ieri, per 90 minuti, ma la tensione resta alle stelle. Un muro contro muro, da cui oggi non si vede via d'uscita. Le condanne sono giunte anche dai leader del G7. Anche oggi le truppe russe, le forze di autodifesa locali e persino i cosacchi hanno continuato ad occupare in Crimea obiettivi sensibili, scavato trincee e assediato alcune basi ucraine con tanto di ultimatum, per ora senza scontri e con un apparente consenso popolare diffuso in gran parte dell'Ucraina sud-orientale.

Il segretario di Stato Usa John Kerry ha quantificato il costo minacciato dal presidente Usa in caso di intervento militare: "La messa al bando dei visti, il congelamento dei beni, l'isolamento commerciale, con un ulteriore crollo della divisa russa", che oggi veniva cambiata già al record storico di 40 rubli per un dollaro (55 per un euro). E il boicottaggio del G8 russo previsto a Sochi all'inizio di giugno, con il rischio anche che Mosca sia cacciata fuori: il summit parte già dimezzato, con le defezioni dei lavori preparatori, oltre che degli Usa, anche di Francia, Gran Bretagna e Canada (che ha richiamato il proprio ambasciatore). L'unica a frenare in Europa è la Germania, che si dice scettica da una possibile esclusione di Mosca dal consesso degli Otto Grandi, mentre l'Italia si è appellata al Cremlino definendo "inaccettabile" la violazione della sovranità ucraina.

Un muro sempre più alto che Putin forse non si aspettava, mentre in varie capitali europee diverse centinaia di persone si sono radunate davanti alle ambasciate russe per protestare.

Manifestazioni contrapposte, intanto, si registrano oggi a Mosca, pro e contro l'invasione armata in Ucraina. Gli oppositori si sono mobilitati via internet su Vkontakte, il Facebook russo, e si sono dati appuntamento alle 13 ora locale (le 10 in Italia) davanti al ministero della Difesa, a due passi dal Cremlino. I sostenitori dell'invasione, invece, marceranno da piazza Pushkin a corso Sakharov: si tratta di organizzazioni patriottiche di giovani, studenti e veterani, compresa l'ala giovanile del partito putiniano Russia Unita. La partenza del corteo è prevista alle 17 ora locale (le 14 in Italia).

La risposta dei mercati è stata immediata. La crisi russo-ucraina e l'occupazione della Crimea da parte dell'esercito di Putin ha definito uno scenario di palese incertezza: il rublo è sceso in picchiata nei confronti di euro e dollaro.

La Banca di Russia ha annunciato un aumento dei tassi al 7% di 1,5 punti percentuale. Ma gli effetti sul rublo sono appena rilevabili, solo un recupero di pochi minuti. La moneta russa ha raggiunto quota 42,36 contro euro ma poi ha nuovamente perso terreno fino a quota 55. La Borsa di Mosca ha aperto in forte ribasso, il suo indice Micex ha perso il 5%, scendendo fino a 1372,34 punti, mentre l'altro indice, Rts, ha perso il 4,8%, collocandosi a quota 1206,33 punti. Le flessioni più consistenti sono state registrate per i titoli bancari: Vtb (- 9,5%) e Sberbank (- 9%) e a Gazprom (- 6,4%).

Borse europee in forte ribasso. Il Dax 30 cede oltre due punti percentuali. Va male anche il FTSE MIB di Piazza Affari che perde quasi due punti. Tra i singoli titoli forti vendite su Unicredit (-3%), la banca italiana più esposta in Ucraina. È infatti la crisi tra Mosca e Kiev a pesare sull'andamento dei mercati. Effetti anche sulle materie prime, con il petrolo ai massimi degli ultimi sei mesi e forti acquisti sui beni rifugio. Salgono i future sull'oro che si riporta vicino a 1.350 dollari l'oncia, i livelli più alti degli ultimi quattro mesi.

Importazioni ed esportazioni Questa crisi potrebbe avere profonde conseguenze sui prezzi pagati dagli importatori nordafricani del grano, con conseguente aumento dei prezzi dei prodotti alimentari, che si aggiungerebbero alle turbolenze attuale in alcuni paesi del Nord Africa. Per quanto riguarda l'Europa, il problema si tradurrebbe in prezzi più elevati del gas dalla Russia, dato che la maggior parte del gas russo transita ancora attraverso l'Ucraina, ma allo stesso tempo, danneggerebbe le esportazioni e l'economia della Russia, l'Europa è il più grande operatore finanziario per molte delle società russe.



Per gli Stati Uniti, la situazione potrebbe giocargli a favore in quanto potrebbero cogliere l'occasione per sigillare i legami in materia di esportazioni di GNL in Europa (aziende come la statunitense Cheniere Energy (GNL) possono beneficiare di questo), e potrebbe anche cambiare la situazione geopolitica tra l'Africa e l'Europa. In breve, l'impatto economico e geopolitico è piuttosto enorme per il mondo intero se il problema ucraino attuale si dovesse aggravare ulteriormente.

Il futuro è incerto, il 30 Marzo ci sarà un referendum in Ucraina per chiedere l'annessione alla Russia, in base a quel referendum si saprà se il popolo vorrà riconnettersi alla Russia o no, un occasione per Putin perfetta per comandare il prezzo del gas e del petrolio verso l'Occidente.