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mercoledì 26 febbraio 2014

Il Brasile è ancora una buona scommessa, ecco alcuni accorgimenti

Nel dicembre dello scorso anno, l'economia del Brasile ha registrato la peggiore performance trimestrale in quattro anni. L'economia si è ridotta dello 0,5% rispetto al terzo trimestre o dell'1,9% su base annua. Il mondo ha gli occhi puntati sul Brasile da molto tempo. Il 2014 è atteso non solo dai torcedores del prossimo mondiale brasiliano, ma anche da quelli che si chiedono se il paese ha finalmente raggiunto il futuro di cui hanno sempre sentito parlare.

Le sfide del Brasile

In crescita del 7,5% nel 2010, l'economia del paese era diventato una delle mete preferite per gli investimenti globali. Da allora le fortune del Brasile sono diminuite rapidamente a causa di diversi fattori. Questi includono sregolatezza fiscale, le strozzature infrastrutturali e l'eccessiva burocrazia. Ad esempio, lo Stato ha fissato massimali di prezzo sul carburante per frenare l'inflazione, questo, a sua volta, ha avuto un impatto negativo su Petroleo Brasileiro SA (PBR), di proprietà del governo brasiliano.

Tuttavia, la ripida inflazione continua ad essere il più grande dei mali del paese. Una serie di aumenti dei tassi dal mese di aprile dello scorso anno hanno ridotto il tasso di aumento dei prezzi fino al loro punto più basso annuale. Tuttavia, l'inflazione rimane significativamente più alta rispetto all'obiettivo ufficiale del 4,5%.

Secondo un sondaggio di economisti Reuters, l'economia del paese è cresciuta solo dello 0,3% nel quarto trimestre. Questo significa che il tasso di crescita complessiva per il 2013 è stato del 2,2%, principalmente a causa di un inizio promettente per l'anno. Tuttavia, la crescita dovrebbe scendere dell'1,8% nel 2014.

Cosa dice il governo ?

La scorsa settimana, il governatore della banca centrale del paese Alexandre Tombini, disse che le misure per frenare l'inflazione stanno dimostrando di essere efficaci. La banca centrale ha aumentato il tasso di rifinanziamento Selic di 50 punti base per la settima volta di fila a partire dallo scorso aprile. Tombini ha sostenuto che l'incremento complessivo di 3,25 punti percentuali ha ridotto l'inflazione in misura significativa.

Tombini ha detto di ritenere che l'economia crescerà del 2,3% nel 2014. Ha aggiunto che gli investimenti in infrastrutture in corso creati per i Mondiali di calcio e il salto del consumo interno durante l'evento aiuteranno l'economia. Già il consumismo. Quello promosso soprattutto dall’ex governo Lula, il quale adottò una politica economica anticiclica per affrontare la crisi mondiale iniziata nel 2008 negli Stati Uniti. Quell’anno il governo Lula finanziò il consumo per mantenere viva l’economia, ma anche per riscuotere tributi con cui avrebbe alimentato il Bndes, la banca pubblica di sviluppo, il motore dell’economia brasiliana.

La S&P, anni fa, osannava il miracolo economico dell’ex presidente Lula, ma ha poi attaccato l’equipe economica della Rousseff. Ne sa qualcosa il competente genovese Guido Mantega, il ministro dell’economia del governo Rousseff, la quale rispose sdegnosa al settimanale The Economist che le suggeriva di dimettere il ministro. Rousseff ha osato forse più di Lula nel condurre l’economia del Brasile. L’ex presidente nominò l’ex direttore mondiale del BankBoston, Henrique Meirelles, alla guida del Banco Central. Lula lo nominò a Washington, dopo avere incontrato il 10 dicembre del 2002 l’ex presidente Bush.

Ma ora c'è Guido Mantega come ministro delle Finanze, il quale ha rivelato che il nuovo obiettivo di un avanzo primario per il paese sarebbe l'1,9%. Il governo deve ridurre il budget previsto per l'anno di 18,5 miliardi dollari per raggiungere questo obiettivo.

Queste misure indicano la serietà dell'amministrazione per migliorare la situazione economica in una situazione d'urgenza. Di seguito vi presentiamo tre società brasiliane che continuano a mostrare una significativa forza.

Companhia de Saneamento Basico do Estado de Sao Paulo (SBS), nota anche come SABESP, offre servizi ambientali, igienico-sanitari in Brasile. Le attività primarie della società comprendono il trasporto, il trattamento e lo smaltimento delle acque reflue, nonchè la fornitura e il trattamento delle acque stess.

Il cash flow operativo netto è aumentato a 318.320 mila dollari o del 35,47% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. L'azienda ha inoltre superato il tasso di crescita dei flussi di cassa media del settore, ha registrato un utile significativo. La società ha dimostrato un modello positivo di crescita dell'utile per azione l'anno scorso. Nel corso dell'esercizio passato ha aumentato le sue stime di guadagnando a 1,37 dollari contro 0,96 dollari dell'anno precedente.



Embraer SA (ERJ) è una azienda brasiliana costruttrice di aeromobili. È la terza al mondo per forza-lavoro (dietro le giganti Boeing, Airbus) con quasi 17.000 dipendenti, dei quali il 94,7% vive e lavora in Brasile. L'Embraer è anche tra le top industries aeronautica per produzione di aerei di linea. Venne fondata il 19 agosto 1969 per un'iniziativa del governo brasiliano e poi privatizzata il 7 dicembre 1994. Le sue azioni sono quotate alla Borsa di San Paolo (52,8%) e alla Borsa di New York (47,2%).

Il cash flow operativo netto è aumentato significativamente dell'82,75% a 200 milioni rispetto al medesimo trimestre dello scorso anno. Inoltre, Embraer SA, ha notevolmente superato la crescita media del settore del flusso di cassa. Le entrate in calo sembrano aver abbassato le stime della società, riducendo gli utili per azione. La società, sulla base della variazione del risultato netto rispetto allo stesso trimestre di un anno fa, ha significativamente sottoperformato rispetto a quella dello S&P500 e l'industria aerospaziale e della difesa.



CPFL Energia S.A.. Si tratta di una società di servizi finanziari, le cui imprese forniscono ai consumatori,imprese, governi e istituzioni un'ampia gamma di prodotti e servizi finanziari, tra cui consumer banking , carte di credito , corporate e investment banking , negoziazione titoli e gestione patrimoniale. La società ha più di 200 milioni di conti clienti e fa affari in più di 160 paesi.

CPL ha sottoperformato rispetto alla media del settore del 3,6%. Le entrate in calo sembrano aver abbassato le stime per il 2014 della società, riducendo gli utili per azione. Il margine di profitto lordo è piuttosto bassa, attualmente al 21.74%. Indipendentemente dal basso margine di profitto il rapporto debito-equity è molto elevato, a 2.64, ed attualmente superiore alla media del settore. Anche se il rapporto debito-equity è debole, il quick ratio di CPL è forte dimostrando la capacità di gestire la liquidità a breve termine.



Nonostante il ritardo rispetto a Cina e India la crescita in questo momento del Brasile ha la capacità di riemergere rapidamente, pensando anche ai mondiali 2014 e alle olimpiadi 2016. Le azioni positive da parte del governo dovrebbe darci motivo di credere che il paese può farcela ad uscire dal periodo negativo, le società segnalate non sono un consiglio di acquisto, prima di fare qualsiasi aggiunta al portafoglio contattateci.

mercoledì 19 giugno 2013

Quali mercati emergenti sono a buon mercato ?



I mercati emergenti dall'inizio dell'anno stanno soffrendo abbastanza, anche se il mercato azionario statunitense è parecchio a credito, i mercati emergenti nel loro complesso sono in rosso. L'immagine qui sotto mostra l'andamento dell'ETF Vanguard FTSE Emerging Market da Gennaio 2013 ad oggi. Come potete notare l'ETF mostra una flessione di più dell'8%.

Quali mercati emergenti sono a buon mercato ? ETF Vanguard FTSE Emerging Markets 2013

La prima cosa che dobbiamo chiederci, quando vediamo un asset di negativo, è se il problema sta nel sentiment degli investitori non più attratti da quell'investimento o se esiste un qualche deterioramento dei fondamentali. Se riusciamo a stabilire che il sentiment fa da padrone, allora potremmmo essere di fronte ad un buon momento per acquistare. Con questo articolo cercheremo di valutare i vari mercati emergenti per capire quali sono ancora dei buoni affari e quali no.

La metodologia utilizzata per analizzare

Anche se ci sono una varietà di diversi metodi di valutazione per i mercati azionari, in questo articolo utilizzeremo l'analisi dei flussi di cassa per i mercati azionari di interi paesi. La crescita degli utili futuri sarà una funzione diretta della futura crescita economica e i mercati azionari saranno rappresentati da un ETF, in pratica utilizzeremo L'implied Correlation Index:
L'implied Correlation Index mette a confronto il rischio del mercato nel suo insieme a confronto con il rischio dei singoli titoli azionari (il tutto viene misurato in base la premio delle opzioni). E' un indice che, un pò come il VIX, ci da un'idea di quali sono le aspettative degli operatori. In teoria il rischio di mercato dovrebbe essere inferiore a quello dei singoli titoli dato che questi hanno earnings, notizie, acquisizioni etc. che li rendono più rischiosi rispetto al mercato nel suo complesso. Quando anche il mercato comincia a diventare rischioso quanto un singolo titolo le cose non vanno molto bene...
Questo metodo non è semplice e dobbiamo discutere di un paio di punti:

1) Attualmente gli ETF disponibili da utilizzare come benchmark ragionevoli per il mercato azionario di un paese intero sono molti

2) Qualsiasi crescita economica sarà condivisa tra capitale e lavoro in proporzioni attuali. Questo fa si che ci si allontani dalla realtà, alcuni dati potrebbero risultare errati.

Per poter ovviare a questi punti negativi bisogna fare un salto nel passato e analizzare a ritroso ciò che è avvenuto in situazioni simili, per questo motivo abbiamo analizzato vari ETF i quali ci hanno fornito aspettative di crescita che suggeriscono come divergono dalle previsioni di crescita attuali per il 2013. In più abbiamo utilizzato un valore di calcolo della crescita identico per ragioni di semplicità. L'analisi eseguita col nostro algoritmo ha portato al risultato mostrato nella tabella qui sotto.

La tabella mostra le divergenti aspettative di crescita all'interno dei corsi azionari:



Ciò che notiamo non deve soprenderci più di tanto, gli investitori hanno aspettative di crescita più pessimistiche per la Russia, Polonia e Turchia. Tutti e tre hanno una significativa esposizione dell'eurozona, a causa della questione Siria sono a rischio Turchia, Russia e Polonia, in più questi paesi hanno un serio problema demografico con l'invecchiamento della popolazione più alto e la Russia inoltre è famosa per i suoi problemi di governance. D'altra parte, gli investitori sono molto ottimisti circa la crescita futura in India, Cile, Filippine, Taiwan e Messico.

Aspettative contro Proiezioni

Molto spesso quando si parla di investimenti la psicologia ha un ruolo importantissimo. Anche se gli investitori appaiono troppo ottimisti nei confronti di diversi mercati emergenti, la storia suggerisce che le valutazioni ottimistiche sono spesso sovraesposte mentre le valutazioni pessimistiche danno luogo a occasioni. Proprio perchè l'investitore medio tende ad acquistare un titolo di cui sente parlare bene spesso associandolo ad un buon affare, ma come capita a volte, dal momento in cui se ne sente parlare spesso, questo è sovrastimato. "Abbiamo perso il timing".

Per avere un'idea della misura in cui gli investitori sono d'accordo con gli econometrici, abbiamo sottratto il tasso di crescita implicito incorporato nei prezzi azionari dalle previsioni di crescita economica per il 2013. Il risultato è la tabella qui sotto:

Proiezioni di crescita paesi emergenti 2013

Nella figura sopra, i paesi sotto lo 0% rappresentano i mercati in cui i prezzi suggeriscono che :

1.) Che gli economisti sono eccessivamente ottimisti circa le loro proiezioni per il 2013, oppure
2.) I livelli di crescita del 2013 sono insostenibili.

Al contrario i paesi sopra lo 0% rappresentano mercati in cui i prezzi suggeriscono che:

1.) Gli economisti sono troppo pessimisti circa le loro proiezioni per il 2013, oppure
2.) I livelli di crescita del 2013 saranno seguiti da una crescita più robusta nel futuro.

I paesi per i quali la differenza tra il tasso di crescita implicito nei prezzi azionari e la crescita prevista nel 2013 è inferiore ai due punti percentuali non ci interessa: il futuro è incerto e le valutazioni di questi mercati cadono entro un ragionevole margine di errore. Questo lascia tre mercati verso cui gli investitori sembrano avere un pessimismo irragionevole, Russia (ERU), Cina (MCHI) e Perù (EPU).

Dividendi come margine di sicurezza

Dato che stiamo discutendo sul lungo periodo, i dividendi saranno una componente importante nei rendimenti complessivi. Questo è il caso soprattutto per i titoli azionari dei mercati emergenti, che spesso portano alti rendimenti. I dividendi possono fornire un margine di sicurezza per gli investimenti, perché i dividendi reinvestiti possono compensare un deprezzamento. Ho quindi sottratto i rendimenti finali da crescita implicita per vedere quali mercati offrono rendimenti sufficientemente buoni da produrre rendimenti, anche se la crescita degli utili è inferiore.



Nella figura sopra, una percentuale bassa o negativa suggerisce che semplicemente reinvestendo i dividendi saranno sufficienti a fornire una buona copertura di crescita. Una cifra elevata suggerisce che reinvestendo i dividendi attuali non saranno necessari per fornire rendimenti richiesti e quindi gli investitori dovranno sipendere dalla crescita degli utili o l'aumento dei dividendi distribuiti.

Prendete per esempio la Russia. Alle valutazioni attuali, la Russia ha un tasso di crescita implicito del -1,7% (P/E 7.7), ma un rendimento finale del 2,5%. Questo ci fornisce un valore aggiuntivo, anche se la crescita degli utili per le società sono deboli. D'altro canto, il tasso di crescita implicito per l'India (INDA) è del 7,2%, mentre i dividendi finali sono dello 0,40%. Ciò significa che la crescita degli utili dovrà fare il lavoro pesante per produrre buoni rendimenti a lungo termine.

Le implicazioni di un investimento sui mercati emergenti

In conclusione, non so se i mercati emergenti in generale sono sopravvalutati o sottovalutati, ma alcuni mercati particolari sembrano essere buoni affari in questo momento. Alle valutazioni e rendimenti attuali, la Russia, la Cina e il Perù sembrano particolarmente interessante. D'altra parte, gli investitori sono molto ottimisti sul Brasile (EWZ), India, Cile (ECH), Taiwan (EWT), Messico e Sud Africa. A questo punto non vediao strategia per ora in Corea del Sud (EWY), Filippine (EPHE), Malesia (EWM), Indonesia (EIDO) o Turchia (TUR).

Gli investitori interessati ad un'esposizione in Cina potrebbero anche voler aggiungere una posizione in Taiwan sul breve come copertura del rischio o sovralimentare i rendimenti. Allo stesso modo, il Perù potrebbe prendere in considerazione una posizione in Brasile come compensazione.

Le informazioni e i dati sono ritenuti accurati, ma non ci sono garanzie. Domino Solutions non è un consulente d'investimento e non offre consigli specifici di investimento. Le informazioni qui contenute sono solo a scopo informativo

martedì 12 febbraio 2013

5 titoli da considerare per il 2013 dell'area BRIC (Brasile,Russia,India e Cina)

One Million Dollar Portfolio dal 2010 ad oggi +94.77%
Stock Win Usa Portfolio dal 2010 ad oggi +135.24
Europa Vincente Portfolio dall'inizio del 2012 +27.17%
ETF migliori dal 10 ottobre 2012 +11.43%
Gemme nascoste nel 2012 +354.57%
Visione del nostro portafoglio One Million Dollar + 94.77%
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L'FMI ha rilasciato l'ultimo numero del "World Economic Outlook (PDF in inglese)", un report in cui viene presentato come sia sostenuta la crescita nei paesi BRIC, i quali rappresentano il mercato con stime di crescita più elevate nel panorama mondiale. Le prime stime indicano come le nazioni BRIC rappresentino il 37% della crescita mondiale nel periodo 2011-2016 dall'1.3% dello scorso anno. Gli stessi stati membri, Brasile, Russia, Cina e India sono in procinto di mostrare una espansione mondiale del 3,6%.

Facciamo alcuni esempi, nel 2013 rispetto al 2012, la crescita della Cina ha avuto un'accelerazione dal 7.8% al 8.2% mentre la produzione indiana è salita dal 4.9% al 6%, al di sopra delle stime. Per quanto riguarda invece il Brasile la sua produzione avrà una forte impennata dall'1.5% al 4%. La Russia è quella che invece avrà una crescita meno sostenuta aumentando la sua produzione dal 3.7% al 3.8%. Queste tendenze suonano come un campanello d'allarme, è necessario seguire con più attenzione l'area BRIC nei prossimi mesi cercare titoli capaci di fornirci una buona rendita oltre alla diversificazione dall'Europa e gli Stati Uniti. Questa è anche l'idea di Barron, il quale si ritiene rialzista sui mercati brasiliani e indiani.

Se non avete la possibilità di operare direttamente sui mercati dell'area BRIC potete farlo tramite le ADR presenti sugli indici di Wall Street. Di seguito vi mostriamo l'analisi fatta su 5 titoli che secondo noi potrebbero fornire buoni guadagni nel 2013 grazie alle loro prospettive e quelle del loro paese.

PetroChina Company (Cina) (PTR)
PetroChina Company Limited (PTR) è una delle più grandi compagnie petrolifere cinesi, la maggior parte dell'azienda è sotto il controllo dello stato ma sono presenti anche diversi investitori privati, tra questi il maggior azionista è la Berkshire Hathaway di Warren Buffett, il terzo uomo più ricco del mondo secondo la rivista Forbes. La PetroChina fa parte del colosso asiatico China National Petroleum Corporation (noto anche come CNPC). È quotata alla borsa di Hong Kong e a quella di New York.

E' interessante sottolineare che la Cina ha un deposito di gas naturale di 1300 miliardi di metri cubi (circa) recuperabili in due bacini separati. Questo significa che la Cina possiede un bacino di gas scisto più grande di quelli degli Stati Uniti e Canada messi insieme.

Lo sviluppo economico cinese è stato finora supportato da un alto consumo di energia, si presume quindi che la futura crescita stimoli la domanda di energia. E' probabile che la domanda di gas aumenti e PTR è una delle società governative più indicate per far fronte alla domanda nei prossimi 5 anni.

Analisi tecnica del titolo Petrochina (PTR), società petrolifera cinese, migliori titolo area BRIC, migliori azioni 2013
Stime di crescita della società PetroChina (PTR) per il 2013

Sterlite Industries (India) (SLT)
L'azienda si occupa principalmente nella produzione di rame in Tuticorin, India. I suoi prodotti includono catodi di rame e barre di rame utilizzate nell'industria, aste da 8 millimetri utilizzate per cavi industriali con applicazioni in abitazioniprivate, cavi elettrici e cavi di telecomunicazione. L'azienda è inoltre impegnata nell'estrazione di bauxite e produzione di conduttori e prodotti in alluminio, così come nel settore dell'estrazione di minerali di zinco e nella produzione di lingotti di zinco e lingotti di piombo.

Inoltre, Sterlite Industries produce vari prodotti chimici, come acidi solforici, acidi fosforici, fosfo gesso, idro acidi silicici fluo e loppa granulata. L'azienda è coinvolta nella negoziazione di Oro, nonché nel settore della carta. Commercializza i suoi prodotti in rame direttamente a produttori e commercianti.

Il dividendo aziendale offre l'1,8% con un pay-out ratio del 17%. La forte crescita dell'area BRIC, e la domanda soprattutto dalla Cina faranno aumentare il consumo di rame del 4% ogni anno per i prossimi due anni. Questa crescita probabilmente sosterrà i prezzi di rame e può essere un catalizzatore positivo per Sterlite Industries nel 2013-2014. Secondo Business Standard, nell'ultimo trimestre la società ha avuto una forte produzione di volumi di vendita di argento, piombo e rame e la vendita di energia.

Analisi tecnica del titolo Sterlite Industries (SLT), società petrolifera cinese, migliori titolo area BRIC, migliori azioni 2013
Stime di crescita della società Sterlite Industries (SLT) per il 2013

China Mobile Limited (Cina) (CHL)
China Mobile Communications Corporation, conosciuta anche come China Mobile o CMCC è il più grande operatore di telefonia mobile cinese. Nel mondo è il più grande operatore telefonico per numero di abbonati con oltre 349,66 milioni. (fine settembre 2007). Per fatturato invece è seconda solo a Vodafone, che detiene il 3,3% di China Mobile. Nel 2006 China Mobile è stata inserita nella classifica FT Global 500 dal Financial Times, e nel The World's 2000 Biggest Public Companies da Forbes. È il più grande mercato di capitali nella borsa di Hong Kong, che supera quello di HSBC.

China Mobile è nata dalla monopolista China Telecom nel 1997, e ora possiede il 67,5% del mercato di telefonia mobile cinese. Possiede anche la compagnia telefonica pakistana Paktel. Il suo segnale GSM copre la montagna più alta del mondo, l'Everest.

Il più grande operatore di telefonia mobile della Cina può essere considerato un diamante per il consumatore cinese. Con 707 milioni di abbonati, supera come sottoscrittori il gigante statunitense Verizon con un margine enorme. I suoi servizi di dati sono in crescita robusta e prevedono di salire nei prossimi anni. Tuttavia, il rischio della società comprende un aumento della concorrenza da parte di concorrenti China Unicom e China Telecom.

Analisi tecnica del titolo China Mobile Limited (CHL), società petrolifera cinese, migliori titolo area BRIC, migliori azioni 2013
Stime di crescita della società China Mobile Limited (CHL) per il 2013

Mobile Telesystems (Russia) (MBT)
Mobil'nye TeleSistemy OAO è una società russa di telecomunicazioni. L'azienda si concentra sulla fornitura di una gamma di reti fisse e servizi di telecomunicazione voice e dati mobile, compresa la trasmissione di banda larga, televisione a pagamento e vari servizi a valore aggiunto, così come le attrezzature di distribuzione e accessori. E' attivo a livello nazionale e all'estero, tra cui i paesi del Commonwealth of Independent States. MTS OAO opera attraverso numerose sedi, filiali e società affiliate.

E' l'operatore di telefonia mobile della Russia. Simile a CHL, MBT rappresenta un valore di crescita del reddito del consumatore russo intensificato dall'uso dei servizi dati. La società paga un dividend yield del 4,0% con un payout ratio del 88%. Il suo aspetto positivo è la generazione di flusso di cassa. Tuttavia i rischi includono un alto debito-equity ratio del 213% e grande price-to-book del 6,2 (quasi quattro volte il rapporto della sua industria,). I lati positivi sono la sua crescita a lungo termine con un EPS annualizzato previsto in media del 14,5% per i prossimi cinque anni e un P/E di 10.6x.

Analisi tecnica del titolo Mobile Telesystems (MBT), società petrolifera cinese, migliori titolo area BRIC, migliori azioni 2013
Stime di crescita della società Mobile Telesystems (MBT) per il 2013

Companhia de Bebidas (Brasile) (ABV)
Companhia de Bebidas das Americas (ABV) è una società con sede in Brasile. AmBev e le sue filiali producono, distribuiscono e vendono birra, bevande gassate (CSD) e altri prodotti non-alcolici e non gassate in 14 paesi nelle Americhe. La società conduce le sue operazioni attraverso tre business: Latin America North, Latin America South and Canada. Latin America North comprende le operazioni in Brasile, dove opera Ambev in due divisioni: vendite di birra (Beer Brazil) e bibite gassate e analcoliche non gassate (CSD & NANC Brazil). La Hispanic Latin America Operations esclusa Latin America South (HILA-Ex) include operazioni nella Repubblica Dominicana, Venezuela, Ecuador, Guatemala (che serve anche El Salvador e Nicaragua) e Perù. Latin America South comprende operazioni in Argentina, Bolivia, Paraguay, Uruguay e Chile. Il Canada è rappresentato dalla Labatt.

Il braccio latino-americano Anheuser-Busch InBev paga un dividend yield del 2,1% su un payout ratio del 59%. La crescita dei dividendi della società è mediamente del 28,8% all'anno negli ultimi cinque anni. L'EPS si prevede in aumento dell'8,9% il prossimo anno a 1.84 $.

Questo aumento delle vendite di bevande può essere dimostrato dal fatto che, secondo Euromonitor in America latina si spende una quota maggiore del proprio reddito disponibile per le bevande analcoliche di qualsiasi altra regione. Nel 2011, in media, questa percentuale era del 4%. Il suo aspetto positivo è il basso debito a lungo termine-to-equity ratio dell'8%.

Analisi tecnica del titolo Companhia de Bebidas (ABV), società petrolifera cinese, migliori titolo area BRIC, migliori azioni 2013
Stime di crescita della società Companhia de Bebidas (ABV) per il 2013

Le informazioni e i dati sono ritenuti accurati, ma non ci sono garanzie. Domino Solutions non è un consulente d'investimento e non offre consigli specifici di investimento. Le informazioni qui contenute sono solo a scopo informativo

lunedì 23 luglio 2012

Opportunità di acquisto azionario in Brasile


One Million Dollar Portfolio dal 2010 ad oggi +92.52%
Stock Win Usa Portfolio dal 2010 ad oggi +125.04
Europa Vincente Portfolio dall'inizio del 2012 +18.17%


L'economia brasiliana sta mostrando un rallentamento notevole e anche una vera e propria recessione non è fuori discussione per i prossimi mesi. Il Brasile è, tuttavia, un paese molto forte con una invidiabile prospettiva a lungo termine e una delle storie di crescita più interessanti di tutto il mondo. Con le valutazioni che diventano sempre più attraenti, gli investitori potrebbero voler prendere in considerazione la possibilità di capitalizzare la debolezza corrente a lungo termine trasformandole in una opportunità di acquisto.

Le prospettive

Il Brasile è già oggi la sesta economia mondiale (e nel 2015 supererà la Francia). Il Pil 2011 – 2.500 miliardi di dollari – è più del doppio di quello messicano e 5 volte quello argentino. Nell'ultimo anno ha creato 1,4 milioni di posti di lavoro, ridimensionato il debito pubblico al 37% sul Pil (era al 60% nel 2002) e l'inflazione al 5,2% (era al 17% solo 9 anni fa). Un grande cantiere edile e infrastrutturale per due appuntamenti ravvicinati: i Mondiali di calcio del 2014 e le Olimpiadi del 2016. Infine, l' avanzo primario ha spinto il governo a creare un fondo sovrano da 360 miliardi di dollari per lo sfruttamento del petrolio.

Una prospettiva del PIL rilasciata Giovedi da parte della banca centrale brasiliana ha mostrato livelli di crescita poco stimolanti, con contrattazione del PIL dello 0,02%. Rispetto a maggio dello scorso anno la crescita è stata appena dello 0,4%. Ecco perché l'istituzione monetaria ha deciso di ridurre i tassi di interesse dello 0,5% ad un minimo storico dell'8%.

Questo livello dell'8% è ancora molto superiore ai tassi di interesse osservabili in molti altri paesi, il che dimostra che le autorità hanno molto spazio di manovra, tagliando ulteriormente i tassi. Le autorità monetarie stanno anticipando misure di incentivazione di più in futuro, come la dichiarazione della Banca centrale:
In questo momento, Copom (la banca centrale della politica monetaria del comitato) ritiene che i rischi per le prospettive di inflazione restano limitate. La commissione rileva inoltre che, data la fragilità dell'economia globale, il contributo dall'ambiente esterno è stato disinflazionistico fino ad ora. Pertanto, continuando il processo di adeguamento delle condizioni monetarie, Copom ha deciso all'unanimità di ridurre il tasso Selic all'8% annuo.
Il Brasile ha mantenuto i tassi di interesse elevati negli ultimi anni al fine di mantenere l'inflazione sotto controllo, ora che le pressioni inflazionistiche sono in ritirata, il paese ha un sacco di materiale per investire in misure pro-crescita. Le autorità sono state molto conservatrici sul fronte fiscale. Il debito del colosso sudamericano sotto controllo e le riduzioni fiscali sono un altro strumento che il governo prevede di utilizzare nei mesi successivi al fine di rilanciare la crescita, se necessario.

Il futuro è nel petrolio

La scoperta e l’esplorazione di nuovi giacimenti petroliferi a trecento chilometri dalla costa di Rio de Janeiro proiettano il Brasile nella top 5 mondiale. Petrobras, la compagnia petrolifera nazionale detenuta per il 54% dal governo, gioca un ruolo principale. Ma il petrolio e i suoi profitti appartengono al popolo brasiliano. Senza questa presa di coscienza, non solo l’azienda, ma l’intero paese, rimarranno ancora lontani dai riflettori mondiali Oggi il Brasile è l’undicesimo produttore di petrolio al mondo. Nel 2020 potrebbe entrare nella top 5, in seguito alla scoperta e all’esplorazione di nuovi giacimenti di prè-sal (formazioni geologiche risalenti al periodo Cretaceo che appaiono sulle piattaforme continentali di Africa e Sud America) distanti trecento chilometri dalla costa di Rio de Janeiro e nascosti a una profondità di settemila metri, cinquemila sotto il fondale oceanico.

Titoli interessanti nell'area sudamericana (BRIC)

AmBev (NYSE: ABV)
AmBev (NYSE: ABV) è il più grande produttore di birra in America Latina. Produce, distribuisce e vende birra e prodotti di PepsiCo in Brasile e altri paesi latinoamericani. AmBev è il leader in sei mercati: Brasile (69% di share), Canada (41%), Argentina (77%), Bolivia (97%), Paraguay (96%) e Uruguay (97%). L'azienda dispone di solidi vantaggi competitivi conferiti dai suoi marchi di pregio e rete distributiva senza eguali. Il consumo pro capite è previsto in crescita fortemente con l'aumento dei livelli di reddito per le classi sociali medie in Brasile e in altri mercati.

Il management dell'azienda è stato molto efficace nel generare redditività alta per gli investitori - ABV ha margini operativi intorno al 40%, che è superiore ai coefficienti di altre società del settore. L'azienda premia anche gli investitori con un dividend yield del 3,9% e ha regolarmente aumentato i pagamenti. I prezzi delle materie prime possono influenzare i margini di profitto, in quanto costituiscono un input per questa società, ma AmBev è abbastanza forte per aumentare i prezzi per i consumatori nel tempo.

Questo titolo fa parte del nostro portafoglio Stock Win Usa che sta performando il 124% in due anni.





Itaú Unibanco (NYSE: ITUB)
Itaú Unibanco (NYSE: ITUB) è il più grande istituto finanziario del paese, non di proprietà del governo e ha un solido storico record di redditività. La banca è tra i leader di società di mercato in quasi tutte le sue offerte di prodotti. In particolare, in Brasile è la società dominante in carte di credito, veicoli finanziari e altri prodotti di credito al consumo e di investment banking.

Anche se il rallentamento economico può produrre effetti negativi quali un aumento dei prestiti inesigibili, l'azienda ha una solida posizione finanziaria e le sue opportunità di crescita sono attraenti grazie alla sua esposizione in settori come l'immobiliare e credito al consumo, che dovrebbero rimanere forti dato che il Brasile continua ad offrire tassi di crescita medi nel lungo periodo.





Petroleo Brasileiro (NYSE: PBR)
Petroleo Brasileiro (NYSE: PBR), o Petrobras, è la compagnia petrolifera principale in Brasile e la più grande società quotata in America Latina. Il governo brasiliano è un importante partner in Petrobras e guida anche le politiche di regolamentazione che possono influenzare la redditività della società e le decisioni strategiche. Investire in Petrobras significa anche essere esposti ad un forte intervento del governo. Gli investitori sono stati molto preoccupati per questi tipi di rischi ultimamente, ed è certamente un fattore da guardare per quanto riguarda questa società.

L'aspetto più interessante di Petrobras è che l'azienda ha scoperto molti giacimenti con un potenziale enorme sulle coste del Brasile dal 2007. Petrobras prevede di investire più di 200 miliardi di dollari in progetti offshore che potrebbero facilmente triplicare la produzione attuale dell'azienda negli anni successivi, se non di più.





iShares MSCI Brazil Index ETF
Il rischio specifico può essere ridotto tramite veicoli più efficai e diversificati come gli ETF. Lo strumento più tradizionale per investire in Brasile è l'iShares MSCI Brazil Index ETF (NYSEMKT: EWZ), che detiene più di 70 grandi aziende con una forte attenzione sulle materie prime, energetici e servizi finanziari. L'ETF ottiene un 2,85% in termini di dividendi e prevede un pagamento notevole mentre gli investitori attendono plusvalenze a lungo termine.

Una alternativa più attraente, tuttavia, potrebbe essere un ETF sulle Small-Cap delle aziende brasiliane, Market Vectors Brazil Small-Cap (NYSEMKT: BRF), che si concentra in aziende brasiliane a bassa capitalizzazione. Questo ETF è molto più piccolo rispetto all'EWZ con un patrimonio gestito di quasi 467 milioni dollari, ma fornisce una maggiore esposizione ai settori consumer e industriali, che potrebbero beneficiare enormemente dello sviluppo economico del Brasile nel lungo termine. Questo ETF fornisce un dividend yield del 2,76% e fornisce l'accesso alle imprese con più esposizione alla crescita dei consumi interni e meno esposizione governativi.

Se volete saperne di più su questi ETF vi invito a leggere l'articolo I cinque migliori ETF di sempre

Fondamentali economici solidi e interessanti prospettive di crescita fanno del Brasile uno dei paesi più interessanti per aggiungere diversificazione internazionale ed esposizione ai mercati emergenti a lungo termine del portafoglio. L'attuale rallentamento economico può essere considerato un'opportunità di acquisto nelle aziende forti con un potenziale di crescita.

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domenica 20 novembre 2011

Segnali dal futuro: Paesi sviluppati contro Paesi Emergenti

Il nostro One Million Dollar Portfolio da inizio anno sta realizzando il 56.18%
Il nostro Stock Win Usa Portfolio da inizio anno sta realizzando il 90.34%

Il mondo va avanti. Giovedì scorso ho letto un bellissimo articolo del Financial Times, S&P upgrades Brazil’s credit rating, questo articolo mette in luce come siamo preoccupati dall'andamento degli Stati Uniti, un'economia a rilento,  dai problemi infiniti sui battibecchi europei, dalla instabilità di Italia e Spagna, e perchè no aggiungiamo pure la Francia visto che Sarkozy sembra essere il capo di una nazione senza problemi ma è solo perchè fa la voce più grossa degli altri, la Francia naviga in brutte acque, proprio come noi, può nascondere i problemi al pubblico, ma il mercato non è scemo, il mercato ti schianta.
Standard & Poor è diventata la terza agenzia di rating quest'anno a migliorare il debito sovrano del Brasile ...
I fondamentali del Brasile sono già visti dai mercati come superiori a molti paesi europei con spread sul debito commerciale del paese latino-americano più stretto rispetto a quelli di molti paesi della zona euro.
La mossa sottolinea la crescente divergenza tra i grandi mercati emergenti in rapida crescita, guidati da Cina, Brasile e India, e le economie avanzate.
Nel frattempo le banche centrali nei mercati emergenti stanno comprando oro in grandi quantità da quaranta anni. 40 anni sono una data importante perchè ci rimanda al 1971 quando il presidente Richard Nixon recise il legame tra il dollaro statunitense e l'oro.
La scala degli acquisti era più grande di quanto precedentemente comunicato e mette le banche centrali sulla buona strada per comprare più oro in qualsiasi momento dopo il crollo del sistema di Bretton Woods di 40 anni fa, quando il valore del dollaro è stato per l'ultima legato all'oro
Molti paesi emergenti, in particolare i BRIC (Brasile - Russia - India - Cina), ora credono di essere sovra-esposti al dollaro nelle loro riserve delle banche centrali e stanno cercando di costituire riserve d'oro nel momento in cui il prezzo dell'oro scende. Inoltre vi è incentivo a comprare, per quanto riguarda la crescita, il dollaro statunitense come valuta di riserva.

E' un segno chiaro di sfiducia nelle valute di riserva non ufficiali, le banche centrali nervose vedono l'inizio di stampa di miliardi di dollari anche nel momento in cui i leader della politica americana non mostrano segnali di trattative verso le scoraggianti sfide fiscali. I timori fiscali sono più acuti per circa due e tre valute di riserva, l'euro e lo yen.

Ma i banchieri centrali sono in ritardo alla festa dell'oro. Gli acquirenti privati ​​dei soli ETF hanno accumulato 15 volte nell'ultimo trimestre quanto loro hanno fatto negli ultimi 10 anni. Ma questo dovrebbe preoccupare molto di più.

Apparentemente ignari di questi avvenimenti gli Stati Uniti continuano a perseguire politiche che svalutano la propria moneta. Il presidente della Fed, Ben Bernanke, sembra essere concentrato sul mantenere il mondo abbondantemente fornito di dollari americani, mentre il segretario al Tesoro Timothy Geithner continua a giurare che la politica degli Stati Uniti è quello di mantenere un dollaro forte, mentre l'amministrazione Obama continua a non trovare ua soluzione al debito nazionale che questa settimana ha superato i 15 miliardi di dollari, mai così in alto.



Altri all'interno del sistema della Federal Reserve continueranno a eseguire il backup della Fed continuando a gonfiare il mondo. Il presidente della Federal Reserve Bank di New York, William Dudley, dice che la banca centrale non ha finito le munizioni, la politica monetaria deve fare la sua parte per sostenere la crescita economica.

La pressione dell'Europa è intensa per cercare di ottenere dalla BCE un impegno ad azioni più aggressive per salvare l'Eurozona e di conseguenza l'Euro. Ma salvare l'Europa è facile ?

I paesi emergenti stanno sempre più vedendo una crepa sulla porta e sono costantemente in movimento per approfittare che i paesi industrializzati devono mantenersi concentrati sul risolvere i problemi interni senza lasciarsi distrarre da quello che sta accadendo in quelli emergenti, ma questa crepa si allargherà talmente tanto che prima o poi saranno costretti ad aprire la porta.

Tutto si riduce sul valore del dollaro. L'inflazione del credito degli ultimi 50 anni negli Stati Uniti ha costretto il paese ad uscire dalla corsa all'oro e ha determinato un declino secolare del valore del dollaro. Il dollaro oscilla vicino ai minimi raggiunti negli ultimi 40 anni da quando il suo valore è stato lanciato nel mondo.



Guardando il valore del dollaro contro le venti principali valute si può vedere che i ribassi sono stati colpiti intorno ad agosto di quest'anno. Si può notare che i tre periodi di ripresa dai minimi raggiunti nel 2008 sono stati periodi in cui c'è stata una "corsa verso la qualità". Il primo è stato durante la "Grande Recessione" e gli altri due picchi sono arrivati durante la crisi del debito sovrano in Europa.

Le politiche economiche del governo degli Stati Uniti mirano ad una svalutazione del dollaro degli Stati Uniti. Il dollaro statunitense è ancora la valuta di riserva del mondo ed è la valuta del paese che rimane il paese economicamente più forte. Ecco perché il dollaro degli Stati Uniti è ancora il paradiso per gli altri quando c'è un movimento di "qualità".

Dal momento della seconda guerra mondiale che sancirono gli Stati Uniti come dominatori nel mondo economicamente e militarmente, gli Stati Uniti hanno sostanzialmente agito indipendentemente da tutti gli altri. Ma le cose stanno lentamente cambiando, la voce dell'America è sempre più debole. Esempi attuali di questo testi sono la posizione che ha dovuto tenere nelle azioni in Libia, sul sedile posteriore.

In un modo o nell'altro la separazione tra i paesi sviluppati e i paesi emergenti sarà un fattore importante nel mondo per il futuro. La maggior parte degli analisti si sono spostati fino al momento che si aspettano che alcune delle nazioni più emergenti raggiungano economicamente l'America e l'Europa occidentale. All'interno di questo ambiente, i conflitti finanziari non solo sono destinati a crescere, ma anche a cambiare l'intero volto economico del mondo.

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