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lunedì 25 marzo 2024

Dynavax, deve mantenere le promesse sui vaccini

Dynavax è una Biotecnologica americana, una società piccola per gli standard americani, appena 1.61 miliardi di capitalizzazione. E' conosciuta per un prodotto particolare, il HEPISLAV-B, è un vaccino indicato negli adulti a partire dai 18 anni di età come protezione contro l’infezione da virus dell’epatite B. 

Nel 2023 le vendite sono migliorate del 69% rispetto al 2022 a 213,3, rendendo positivo il flusso di cassa dell’azienda nonostante la perdita di entrate derivante dal CpG 1018 nei vaccini Covid-19. 

Questa biofarmaceutica è focalizzata sullo sviluppo di vaccini contro le malattie infettive. Utilizza la tecnologia adiuvante CpG 1018 dalla sua piattaforma di modulazione immunitaria del recettore toll-like. 

In pratica il CpG 1018 è una sostanza farmacologica o immunologica che viene combinata con una proteina specifica (antigene), in un vaccino, per aiutare a stimolare una risposta immunitaria contro l'antigene. 

Le vendite del vaccino HEPISLAV-B dovrebbero ricevere un ulteriore impulso se l'FDA approverà HEPISLAV-B per i pazienti in emodialisi. La data PDUFA per tale indicazione è il 13 maggio 2024. Oltre all’opportunità nazionale, il vaccino Dynavax è stato approvato nell’UE (2021) e in Gran Bretagna (2023) con le spedizioni in Germania avviate nel 2022.

I ricavi di CpG 1018 e HEPISLAV-B sono stati utilizzati per finanziare gli sforzi dell'azienda volti ad espandere le indicazioni del vaccino CpG 1018 all'herpes zoster (fuoco di Sant'Antonio), al Tdap (tetano, difterite e pertosse) e alla peste.

Dopo aver dimostrato protezione dalla malattia e robuste risposte delle cellule T helper di tipo 1 all'esposizione ai primati non umani, si stima che Tdap-108 entrerà in uno studio di Fase 2 con la speranza di produrre una maggiore durata della risposta rispetto ai vaccini attuali. La dose per tale studio si baserà sugli insegnamenti di uno studio sull’uomo ancora in corso condotto dallo stimato Canadian Center for Vaccinology.

Secolare SCF ha stimato mediocri prospettive su Dynavax, riteniamo sia  sovraperformata e in questo momento non abbia una buona profittabilità. Se però teniamo conto della crescita stimata a 3 senni del vaccino HEPISLAV-B e se la società dovesse mantenere o addirittura alzare le sue stime, con un debito ben gestito e un flusso di cassa in aumento, le prospettive potrebbero cambiare. 

Ci aspettiamo che la società guadagni 0,26 dollari per azione (GAAP) su un fatturato di 288 milioni di dollari nell'anno fiscale 2024. E' un titolo per noi non interessante. E' però una delle biotech che si concentra su malattie rare. Vale a pena seguirla. 

Sono un analista finanziaria area America ed Europa di Secolare SCF

lunedì 27 gennaio 2020

Il coronavirus fa paura, ma è irrilevante per i tuoi investimenti

La diffusione del coronavirus sta causando allarme in tutto il mondo. Sebbene possa rappresentare una seria minaccia a breve termine per la salute umana, non è qualcosa che dovrebbe influire sulle nostre decisioni di investimento. 
“I mercati finanziari mondiali sono stati colpiti dal coronavirus cinese.”

Questo è uno dei tanti titoli che si legge sui maggiori quotidiani di finanza oggi, naturalmente, le prime pagine dei giornali sono molto più aggressive nel sensazionalizzare la vicenda.
Dal punto di vista degli dei nostri investimenti, dovremmo preoccuparci? Direi proprio di no. Nel mondo, ogni giorno accadono cose orribili, ci sono guerre, epidemie, violenze, atti terroristici e chissà cos’altro, ma quando si parla di investimenti, tutti questi fattori esogeni, che ci colpiscono umanamente perchè dirompenti e tragici, sono di breve durata e spesso vengono risolti in modo rapido. 
Vorrei fare un esempio, molti di voi si ricorderanno che nel 2003 ci fu l’epidemia di SARS. Secondo il calcolo dell’Oms, tra il 2002 e il 2003, la Sars ha causato 813 decessi. Le persone contagiate sono state 8.437 (la mortalità del virus è stata dunque di circa il 10 per cento), sparse in una trentina di Paesi. Un virus decisamente peggiore dell’attuale coronavirus. Mi ricordo che all’epoca ebbe un impatto sulla crescita economica cinese colpendo molti settori. Si stimò che l’impatto sul PIL cinese fu del 2% nel 2004. 
Quindi è possibile che questo virus possa frenare l’attività cinese nel breve, anche perchè alcune grandi aziende hanno allungato il periodo di festività mantenendo ferma la produzione per evitare di far circolare il personale, meglio che le persone stiano a casa ed escano il meno possibile.  Potrebbe anche influenzare l’industria dei viaggi, ma prima di pensare che i settori più importanti come quello dei consumi o delle costruzioni diventino un peso, la situazione dovrebbe diventare molto più tragica, e tutti ci auguriamo che non si arrivi a quel punto e non solo per i nostri investimenti, ma per il costo di vite umane. 
Giusto per essere molto chiaro, nulla di tutto ciò può ridurre la gravità della situazione o il costo umano. Le pandemie globali sono avvenute in passato e sono state assolutamente catastrofiche. La Morte Nera ha probabilmente cambiato il corso della storia; l’influenza spagnola nel 1918 uccise più persone della prima guerra mondiale. 
Ho già scritto del settore turismo, probabilmente subirà un colpo agli incassi, è normale, i voli cancellati proprio durante il capodanno cinese, il periodo dell’anno in Cina dove si registrano le maggiori entrate. Ma ci sono anche settore che sul breve invece beneficeranno, come le biotech, impegnate o no nella ricerca del vaccino, di riflesso verranno acquistate, perchè il vincitore alla fine riceverà un bonus non da poco. 
Ma questi non sono investimenti, sono pure speculazioni, gli investimenti sono tutt’altro, il lungo periodo e le azioni che abbiamo in portafoglio difficilmente sono esposte ad un rischio di flusso di cassa per colpa del coronavirus. Se pensi che siamo di fronte alla nuova Morte Nera, hai cose più importanti di cui preoccuparti. Se invece pensi che la Cina ed il mondo sia di fronte ad una nuova SARS, allora non c’è niente da fare, devi prenderti la volatilità e i ribassi di questo breve periodo.
Alcuni miei clienti oggi mi scrivono e nel panico, chiedono se non conviene chiudere qualche posizione azionaria per metterla in Oro o T-Bond, ma non è così che funziona. Se stai guardando le azioni della tua compagnia aerea o delle società cinesi e ti stai per caso chiedendo se dovresti venderle, beh, questo suggerisce che non sei sicuro del perché le hai acquistate, questo è stato il primo errore.
Perché di sicuro posso dirti una cosa, quando hai investito in quelle società, la tua logica non era assolutamente: “Comprerò perché non credo che ci sarà una pandemia nel prossimo futuro”. Quindi, se questo descrive come ti senti, ci sono altri modi per vivere questo periodo, prima di tutto verifica che il tuo portafoglio sia ben allocato per sopportare brevi periodi di volatilità, se si, buon per te, se no, non è mai tardi per inserire alcuni strumenti che possono abbassare il rischio e la volatilità, intaccando il rendimento ma non tanto quanto pensi. 

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lunedì 28 novembre 2016

Azioni biotech, ecco perchè torneranno a salire

Abbiamo scritto molti articoli in passato sottolineando come il settore delle azioni biotech fosse sotto pressione, inizialmente per la possibile vittoria della Clinton alle elezioni americane, mai stata dalla parte delle major farmaceutiche, mentre Trump mostrava nel suo programma economico una possibile chiusura dell’Obamare danneggiando le assicurazioni ma dando sollievo alle major e ai loro prezzi di vendita.

La coltre di nebbia delle elezione è svanita e il risultato è stato significativamente migliore per le aziende del settore biotech e le aziende. Una spazzata repubblicana ha creato un panorama sanitario in cui un controllo sui prezzi dei farmaci sia un’ipotesi assai rara se non utopica.

Le azioni biotech da subito hanno risposto molto favorevolmente. Il Nasdaq Biotechnology Index che è rappresentato dall’ETF (IBB) è aumentato dell’11% questo mese. Lo S&P Biotechnology Index che rappresenta le mid-cap e titoli biotech di bassa capitalizzazione è salito del 18%.

A livello statale l’industria è riuscita a sconfiggere una normativa di controllo dei prezzi, chiamata Proposition 61. La California ha sostenuto lo standard dei prezzi sui farmaci, che richiede alle agenzie di Stato il pagamento per la prescrizione di farmaci. Questa proposta è stata una delle misure di scrutinio più costose nel 2016, con quasi $ 130 milioni di dollari per contrastare e sostenere il referendum e il risultato finale è stato una grande vittoria per l’industria farmaceutica.

Nasdaq Biotechnology Index, indice di riferimento azioni biotech, analisi tecnica, medie mobili, 3 anni, medio periodo

Fusioni e acquisizioni

Il clima normativo incerto prima delle elezioni ha bloccato il ritmo di acquisizione nel settore della sanità. Le Big Pharma si sono trattenute nel perseguire obiettivi in previsione sulla chiarezza politica. Ci sono stati un paio di acquisizioni, Medivation acquistata da Pfizer per 12 miliardi di dollari per esempio. Ma il ritmo comunque ha vacillato in attesa delle elezioni.

Alla fine del mese scorso, Gilead, società biotech, ha chiarito in una conferenza che avrebbe preso in considerazione di fare un investimento (acquisizione) nel settore della polimerasi, comunemente indicato come PARP, un inibitore rafforzare i suoi farmaci oncologici. Prima dell’acquisizione di Medivation da parte di Pfizer, che ha anche un inibitore di PARP, c’erano solo due grandi prodotti farmaceutici con tali inibitori – Abbvie e AstraZeneca. Dal momento dell’annuncio di Gilead della sua intenzione, l’interesse degli investitori si sono immediatamente spostate verso società come Tesaro (TSRO) e Corvus (CRVS), solo per citarne un paio.

Molto è cambiato a causa dei risultati delle elezioni inaspettate. Mentre ancora gran parte del quadro politico per la nuova amministrazione Trump rimane poco chiaro e di conseguenza il suo impatto, ciò che è evidente è che le azioni biotech e farmaceutiche hanno un clima normativo molto favorevole in futuro.

Questo rischio ha colpito la crescita delle azioni biotech per alcuni anni, e un incentivo sostanziale per gli investitori ad aumentare la loro allocazione al settore a scapito di settori, tra cui alcuni sotto-settori della sanità, che hanno ancora a che fare con il rischio di “incognite” dalla presidenza Trump. Un settore stagnante e la sofferenza Biotech braccato da incertezza per gran parte del 2016, è ora trasformando in un settore relativamente più vivace, con diminuzione di incertezza politiche e di una ragione convincente per rivalutare le aziende.

venerdì 16 settembre 2016

Biotech che potrebbero raddoppiare entro fine 2016

I titoli biotech analizzati hanno tutti dei catalizzatori a breve termine, proprio dietro l’angolo, che potrebbe rilanciare i prezzi delle loro azioni attualmente sottovalutate, qualora fossero positivi. Una delle chiavi per investire nelle small cap del settore biotech è il tempo. Trovare un’azione con un attraente profilo di sviluppo a lungo termine con un rischio che premi la prospettiva è auspicabile, ma trovarne uno che ha un imminente catalizzatore positivo nel prossimo futuro di solito è doppiamente gratificante. Cercare queste situazioni richiede molta ricerca.

In questo articolo, voglio condividere alcune ricerche fatte su tre titoli biotech di piccole dimensioni che sembrano attraenti con un rischio elevato date le loro dimensioni, ma che hanno anche catalizzatori a breve termine che possono essere positivi, per l’azienda e le loro azioni, prima della fine del 2016.

Aerie Pharmaceuticals (AERI), società biotech che ha due forti farmaci candidati in cantiere: Rhopressa™ e Roclatan™ che mirano al mercato del glaucoma e dell’ipertensione oculare. La società dovrebbe presentare la sua New Drug Application (NDA) sul Rhopressa™ in questo trimestre, ed i risultati di uno studio clinico di fase 3 per il Roclatan™ il 30 settembre 2016. La società dovrebbe presentare un NDA per questo composto nel corso del primo semestre 2017. Il mercato del glaucoma vale circa $ 2,5 miliardi annui approssimativamente negli Stati Uniti e i trattamenti totale per il glaucoma sono circa $ 6 miliardi in tutto il mondo, quindi questo è un mercato raggiungibile soprattutto per questi composti che sembrano essere più efficace rispetto ai regimi standard presenti sul mercato.

Gli analisti hanno una visione molto positiva su questa azienda biotech, il target medio di prezzo è poco più di $ 45 per azione, più del doppio rispetto ai primi di agosto quando, tre società di analisi hanno ribadito il loro rating buy in una gamma di obiettivo tra $ 44 a $ 48 per azione. Le azioni attualmente sono scambiate a $ 30 per azione ed equivalgono ad una capitalizzazione di mercato di circa $ 800.000.000.

Cempra (CEMP), società biotech che opera nell’ambito degli antibiotici, viene scambiata intorno ai $ 20 per azione, ma ha una capitalizzazione di mercato di circa $ 1 miliardo. La società il cui principale farmaco candidato è il Solithromycin, di cui è stata depositata la NDA sia per la versione orale che per quella via endovenosa negli Stati Uniti così come ha ottenuto l’approvazione in Europa. Sulla base di solidi risultati in Fase 3 della sperimentazione, il Solithromycin ha come obiettivo il problema urgente della resistenza agli antibiotici e fornisce ai medici una nuova e potente opzione monoterapica macrolide che al momento non esiste nel trattamento dei pazienti con polmonite batterica acquisita in comunità o “CABP”.

Secondo i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie, la CABP è la principale causa di morte per malattie infettive negli Stati Uniti, uccide più di 50.000 persone ogni anno.

La società biotech ha anche completato uno studio di fase 2 per infezioni batteriche acute della pelle e della sua struttura e un trial clinico di fase 2 in pazienti con infezioni derivanti da protesi articolare che utilizzano acido fusidico. L’iscrizione per un trial di fase 3 dovrebbe essere completata entro il quarto trimestre di quest’anno. Con l’approvazione altamente probabili il 27 e 28 dicembre per le versioni orali ed endovenosa del Solithromycin, l’azienda sta progettando di lanciare il composto, negli Stati Uniti, nel primo trimestre del 2017. L’approvazione in Europa è prevista che possa giungere nella seconda metà del 2017. Gli analisti che coprono quest’azienda hanno ribadito il loro rating buy con obiettivi di prezzo tra $ 31 e $ 48 per azione.

Dynavax Technologies (DVAX) il cui giorno sembra sia finalmente all’orizzonte. La società biotech del vaccino contro l’epatite B HEPLISAV-B con sperimentazione su oltre 10.000 soggetti in Fase 3, è altamente probabile che ottenga l’approvazione, e ciò dovrebbe avvenire il 15 dicembre quando è previsto che la FDA comunichi la sua decisione su questo vaccino. L’appuntamento inizialmente previsto per il 16 Novembre è stato annullato, al fine di avere il tempo di esaminare e risolvere le questioni in sospeso con la Biologics License Applications (BLA) della Società riguardanti la domanda di licenza per HEPLISAV-B™. che ha portato al crollo del prezzo delle sue azioni e a conseguente indagine da parte di uno studio legale in merito a possibili violazioni delle leggi federali sui titoli.

HEPLISAV-B ha mostrato maggiori tassi di protezione (95% a 81%) rispetto al attuale vaccino standard “Energix B” di GlaxoSmithKline (GSK), inoltre può essere consegnato in due dosi in un mese rispetto al l’attuale regime di tre dosi in sei mesi. Questo dovrebbe aumentare notevolmente i tassi di compliance del paziente che attualmente si aggira al 55%. Una volta approvato, l’HEPLISAV-B dovrebbe gradualmente sostituire Energix B come leader di mercato in questo spazio, che fa circa $ 150 – $ 200 milioni di vendite in un trimestre. Si tratta di una quantità significativa di reddito per questa azienda con una capitalizzazione di mercato di $ 650.000.000, che ha anche un po più $ 150 milioni in contanti in bilancio, che serviranno per la distribuzione di questo importante vaccino.

Questa biotech ha anche un farmaco per l’asma che è in Fase 2, sviluppato con AstraZeneca (AZN) così come un prodotto di oncologia in fase iniziale, “SD-101”. Il titolo è sottovalutato solo sulla base del HEPLISAV-B.

I tre titoli biotech di cui sopra hanno tutti i catalizzatori necessari e valgono il vostro tempo per fare una ricerca più profonda.

venerdì 12 agosto 2016

Acquistare azioni: 3 small cap dopo le trimestrali

Dopo aver letto centinaia di bilanci, la Domino ha selezionato tre titoli con le migliori prospettive dopo gli utili del secondo trimestre. Nelle ultime due settimane siamo stati nel cuore della seconda stagione degli utili trimestrali, e siamo stati presi dalla lettura di diverse decine di trascrizioni di conference call trimestrali delle società. Per noi uno dei modi migliori per accertarsi di come una società stia o non stia procedendo nell’esecuzione dei suoi piani strategici.

Aratana Therapeutics (PETX), ha pubblicato utili pari a 37 centesimi per azione nel secondo trimestre, 30 centesimi sopra le stime. Questi risultati derivano principalmente dal riconoscimento di un pagamento di $ 45000000 ricevuto in anticipo dalla società per la commercializzazione e distribuzione di Galliprant un farmaco in partnership con Elanco, che è stato approvato nel primo trimestre di quest’anno. La società ha raggiunto questo accordo di collaborazione nel mese di aprile. Oltre al pagamento anticipato, Aratana riceverà anche pagamenti al raggiungimento di target di vendite fino ad $ 83 milioni e royalties sulle vendite del Galliprant fuori dagli Stati Uniti.

La società ha un’altra buona notizia per gli azionisti. Galliprant è stato approvato come antidolorifico post-operatorio per i cani ed è attualmente in studio per lo stesso uso nei gatti. Un altro farmaco, Entyce, che è stato approvato di recente per la stimolazione dell’appetito nei cani, verrà lanciato nel primo trimestre del 2017. Non saremmo sorpresi se l’azienda firmasse un altro accordo di collaborazione con un player più grande, per ottenere un’implementazione più veloce.

Il farmaco Nocita, che sarà utilizzato come analgesico locale post-operatorio per gli interventi chirurgici ai legamenti crociati craniale nel cane, dovrebbe essere approvato il 28 agosto. Aratana ha inoltre avviato uno studio di sicurezza di campo per l’AT-014, che è un vaccino osteosarcoma canino in fase di sperimentazione in licenza da Advaxis (ADXS). Entrambi i prodotti dovrebbero essere sul mercato prima della fine del 2016. Nonostante la recente corsa delle azioni, il titolo è ancora sotto i $ 300.000.000 di capitalizzazione di mercato e dovrebbe chiudere l’anno con un pò più di $ 75 milioni in contanti sui libri.

Exelixis (EXEL) continua ad essere un colosso emergente nell’oncologia. La società ha appena schiacciato le aspettative. Il suo ultimo trimestre ha mostrato ricavi che hanno di gran lunga superato le aspettative degli analisti grazie ad un imponente lancio commerciale di Cabometyx. Questo è il suo trattamento cabozantinib per i pazienti con carcinoma renale avanzato, inoltre ha ottenuto una spinta anche dal suo composto Cometriq. Cabometyx è stato lanciato a fine aprile. Questo è uno dei rollout più forti che ho visto negli ultimi anni. Non vorrei essere a caccia di questo qui, ma potrei essere un acquirente se è tornato a $ 10 per azione. Ho potuto facilmente vedere l’azienda ad essere un bersaglio attraente buyout data la volontà da grandi farmaceutiche e biotech preoccupazioni per espandere le loro impronte in oncologia.

La Chatham Lodging Trust (CLDT) ha mancato un pò le aspettative di fondo ed ha anche abbassato un pò le sue stime. Questo è dovuto al fatto che l’economia americana è cresciuta ad un ritmo del 1% negli ultimi tre trimestri mettendo pressione a molti settori dell’economia, compreso quello delle abitazioni. Il PIL è attualmente proiettato verso una crescita di circa il 3,7% nel terzo trimestre, crediamo però che questo sia un pò ottimistico, e pensiamo che un 2,5% – 3% sia un dato realizzabile che darebbe vigore alle azioni. Comunque sia, la valutazione di questo REIT è ancora attraente dato il suo elevato rendimento in un ambiente di tassi bassi. La Chatham, ha uno yield del 6% e paga il suo dividendo mensilmente. Ancora più importante, la società è molto ben gestita. Il suo CEO e una buona parte del team di gestione provengono dal Innskeeper Trust. Sono partiti come REIT con 7 alberghi nel 1994 e sono arrivati ad averne più di 70 e poi hanno avuto il buon senso di vendere nel 2007 poco prima dell’inizio della crisi finanziaria. Durante quel periodo, i loro azionisti in media hanno ottenuto un rendimento annuo del 13% compresi i dividendi, il 50% al di sopra della media delle REIT del settore in quel lasso di tempo.

mercoledì 10 agosto 2016

Le migliori azioni del settore Biotech e Pharma

L’assistenza sanitaria è stato uno dei settori più importanti dell’indice di riferimento americano S&P500 nel corso dell’anno passato, ma sta cominciando a recuperare il ritardo e alcune ottime società si stanno muovendo e titoli biotech stanno contribuendo a guidare i rendimenti. Come è stato accennato in diverse occasioni, le preoccupazioni degli investitori arrivano dagli sforzi politici per indirizzare i prezzi dei farmaci verso il basso, danneggiando gli introiti del settore, e molte di queste preoccupazioni sembrano lentamente dissiparsi.

Secondo un’analisi fatta dallo studio Domino Solutions, ci sono alcune società che vale la pena seguire, ottimi bilanci, linee di prodotti ottime e stime future eccellenti.

Abbvie (ABBV)
AbbVie Inc è stata costituita nel Delaware il 10 aprile 2012 ed è una consociata interamente controllata di Abbott (ABT). La società è una biofarmaceutica basata sulla ricerca di prodotti di proprietà, tra cui una vasta linea di farmaci pediatrici. I suoi prodotti sono usati per trattare malattie tra cui l’artrite reumatoide, psoriasi, morbo di Crohn, HIV e le complicazioni della fibrosi cistica. AbbVie ha anche una linea di nuovi farmaci tra cui più di 20 composti in Fase II e Fase III per l’immunologia , la cura renale , l’epatite C , la salute delle donne , oncologia e neuroscienze, tra cui la sclerosi multipla e il morbo di Alzheimer.

Una delle maggiori preoccupazioni con Abbvie è quello che alla fine potrebbe accadere con la terapia anti-infiammatoria Humira, che ha generato 14 miliardi di fatturato nell’anno fiscale 2015. Questo è stato il farmaco più venduto registrato nel corso di un solo anno e rappresenta una parte enorme dei suoi guadagni. Il problema è che i biosimilari e farmaci generici stanno per entrare nel mercato grazie ad Amgen, e alcuni analisti di Wall Street pensano che Abbvie potrebbe avere un momento difficile che rallenterebbe la sua tendenza al rialzo.

Abbvie fornisce agli investitori un dividendo 3,45%. Il target price di Domino Solutions per il titolo è di 90 dollari, mentre come stop loss a 60 $.

Eli Lilly
Questa società scopre, sviluppa, produce e vende farmaci da prescrizione, offre una vasta gamma di trattamenti per le malattie neurologiche, diabete, cancro, e altre condizioni. L’azienda vende anche prodotti per il settore veterinario. Eli Lilly fornisce un 2,80% di dividendo ed è rimasta pari come prezzo negli ultimi 12 mesi. La sua crescita a 5 anni per azione è stata del 125%.

Il portafoglio prodotti comprende Zyprexa (per la schizofrenia e disturbo bipolare), Gemzar (tumore al pancreas), Evista (osteoporosi), Cymbalta (depressione), Cialis (disfunzione erettile), Strattera (attenzione deficit e disordini da iperattività), Erbitux (cancro) e Alimta (chemioterapia). Eli Lilly ha anche una forte presenza nel mercato del diabete. La società ha annunciato i risultati del secondo trimestre che battono i numeri di consenso sulle stime e ha ribadito le sue linee guida per l’intero anno.

Gli azionisti di LLY ricevono un dividendo del 2,8%. Il target price di Domino Solutions per il titolo è di 90 dollari, mentre come stop loss a 74 $.

Novartis
Novartis International AG è un’azienda multinazionale svizzera che opera nel settore farmaceutico. Seconda multinazionale farmaceutica al mondo per fatturato dopo la Pfizer, ventesima nella classifica delle più grandi multinazionali al mondo, in Novartis lavorano circa 100.000 dipendenti in 191 paesi. Novartis è diventato anche il maggior produttore al mondo di farmaci generici nel settore dermatologico dopo l’acquisizione di Fougera Pharmaceuticals il 2 maggio 2012 per 429 milioni di dollari. Fougera è integrata nella divisione Sandoz del gruppo.

Il segmento Sandoz offre medicinali soggetti a prescrizione generici che includono principi attivi e prodotti farmaceutici per dermatologia, problemi respiratori e oftalmici, cardiovascolari, metabolismo, sistema nervoso centrale, dolore, gastrointestinale e terapie ormonali; gli ingredienti farmaceutici attivi e intermedi come antibiotici; proteine ​​o altri prodotti a base biotecnologica e prodotti citotossici per i mercati ospedalieri, così come servizi di produzione biotecnologici ad altre società.

Gli azionisti di NVS ricevono un dividendo del 2,8%. Il target price di Domino Solutions per il titolo è di 90 dollari, mentre come stop loss a 75 $.

GlaxoSmithKline (GSK)
GlaxoSmithKline è un società britannica operante nel settore farmaceutico, biologico, e sanitario. E’ una società di ricerca con un vasto portafoglio di prodotti farmaceutici che comprendono anti-infettivi del sistema nervoso centrale (SNC), respiratorio, gastrointestinale/metabolico, oncologico e vaccini. Inoltre ha molti prodotti per l’igiene del consumatore tra cui prodotti per l’igiene orale, bevande nutrizionali e medicinali da banco. È presente in 37 nazioni ed in Italia possiede una sede a San Polo di Torrile, vicino a Parma.

L’anno scorso la società ha annunciato che il dividendo sarebbe rimasto al livello attuale fino al 2017, un solido impegno per chi cerca la sicurezza. Inoltre, l’FDA ha approvato Nucala, un prodotto della società per l’asma grave. La sua unità di ViiV Healthcare ha anche riferito dati promettenti per i suoi trattamenti contro l’HIV. GlaxoSmithKline prevede di presentare un massimo di 20 nuove richieste di autorizzazione entro i prossimi cinque anni, che confermano la sua forte linea di prodotti.

Gli azionisti di NVS ricevono un dividendo del 5,22%. Il target price di Domino Solutions per il titolo è di 50 dollari, mentre come stop loss a 40 $.

Zoetis (ZTS)
Zoetis Inc è stata costituita nel Delaware nel luglio 2012. E’ impegnata nella scoperta, sviluppo, produzione e commercializzazione di farmaci e vaccini, con un focus sul bestiame e animali da compagnia. Commercializza i prodotti attraverso quattro regioni: Stati Uniti, Europa / Africa / Medio Oriente, America Canada / Latina e Asia / Pacifico per otto speci di animali principali: bovini, suini, pollame, ovini e pesce, e le specie animali da compagnia: cani, gatti e cavalli, e cinque categorie di prodotti: anti-infettivi, uccidere o rallentare la crescita di batteri, funghi o protozoi; vaccini – preparati biologici che aiutano a prevenire le malattie dell’apparato respiratorio, gastrointestinali e delle vie riproduttive.

Fornisce inoltre additivi per mangimi medicati che offrono farmaci per il bestiame; soluzioni anestetiche per il veterinario, gestione del dolore e diagnosi di diabete; altri prodotti farmaceutici, tra cui cura del dolore e sedazione, oncologia, antiemetico, allergie e dermatologia e dei prodotti riproduttivi.

Gli azionisti di ZTS ricevono un dividendo del 5,22%. Il target price di Domino Solutions per il titolo è di 60 dollari, mentre come stop loss a 46 $.

mercoledì 21 ottobre 2015

3 titoli biotech acquistabili per il lungo dopo il selloff

I titoli biotech hanno cominciato il 2015 nel modo migliore, il settore, monitorato dal iShares NASDAQ Biotechnology Index (IBB), è stato uno dei più performanti fino al mese di Agosto, con l'IBB a +26% contro un S&P 500 che è salito solo del +2%. La forte volatilità di quel mese e un tweet di Hillary Clinton, hanno però gettato il settore nel panico. Il candidato alle Presidenziali per i democratici invia un tweet dopo aver letto un articolo del New York Times, in cui viene pubblicata la notizia che il farmaco salva vita, Daraprim, utilizzato da 62 anni per pazienti affetti da HIV, era aumentato nella notte da soli $ 13,5 a $ 750. La Clinton indignata pubblica un tweet in cui promette che il giorno dopo svelerà un piano per bloccare gli aumenti di prezzo cosi scandalosi. Il farmaco evidenziato dal Times è stato acquisito nel mese di agosto dalla Turing Pharmaceuticals, una startup privata gestita da un ex manager di hedge fund Martin Shkreli, il quale si è difeso dicendo: "Questo aumento non è dovuto perché la casa farmaceutica è avida e sta cercando di derubare i pazienti, ma perchè stiamo cercando di rimanere in attività." L'azienda farmaceutica ha detto che ha stabilito una serie di programmi di assistenza finanziaria per il Daraprim, che includono l'offerta del trattamento senza spese per i pazienti qualificati non assicurati e un programma di assistenza di co-pagamento per i pazienti assicurati. I commenti dell'ex first lady hanno chiaramente spaventato gli investitori. L'ETF iShares Nasdaq Biotechnology (IBB) è passato da stabile il giorno prima, crollando di quasi il -5% il giorno del tweet. Dal lunedi al giovedi l'ETF è crollato di quasi l'8%, singoli titoli biotech come Celgene (CELG), Biogen (BIIB) e Regeneron (REGN) hanno subito perdite anche maggiori.



Vale la pena ricordare che da tempo ci si aspettava che questo settore prendesse un attimo di respiro. Nonostante questo scivolone, l'ETF biotech Nasdaq è salito alle stelle di quasi il 600% da quando il mercato toro delle azioni americane, ha avuto inizio nel marzo 2009. Questo è un aumento incredibile per un intero settore e schiaccia l'S&P 500 di quasi il 200%. Gli investitori in biotech devono essere consapevoli che questo ciclo elettorale sarà instabile, e presenterà opportunità di trading per gli investitori a breve termine e opportunità di acquisto per gli investitori a lungo termine.

E' importante fare il punto della situazione politica prima. Clinton ha presentato un piano per riformare il business farmaceutico bloccando i responsabili dei farmaci dal spendere contributi pubblici in materia di pubblicità e dando il potere al governo federale di negoziare i costi delle prescrizione di farmaci inferiori. Alcuni credono che Wall Street abbia reagito in modo eccessivo al tweet di Clinton considerando che non è ancora il candidato democratico alla presidenza, per non parlare della Casa Bianca. Qualsiasi proposta dal eventuale Presidente Hillary Clinton, avrebbe bisogno di ottenere il consenso attraverso il Congresso, dove i repubblicani probabilmente controlleranno almeno una delle due camera. Secondo Morgan Stanley, però, le aziende farmaceutiche che si basano sugli aumenti dei prezzi per la loro crescita, saranno più vulnerabili di quelle che trattano le malattie rare. D'altra parte, le aziende che prendono di mira le malattie rare potrebbe rappresentare "enormi opportunità di acquisto in quanto ancora produrranno nuovi farmaci salvavita. Come ad esempio Celgene (CELG), Gilead Sciences (GILD) e Juno Therapeutics (JUNO), che analizziamo più avanti. La pipeline sembra molto interessante. E sarà un catalizzatore per la continua crescita di solide vendite.

Gli investitori devono anche essere cauti sulle valutazioni nel mondo biotech. Il rally mostruoso nel corso degli ultimi sei anni e una potente ondata di fusioni e acquisizioni hanno alzato il cartellino del prezzo su molti titoli. In realtà, proprio la scorsa estate anche la Federal Reserve aveva avvertito di una possibile bolla nelle piccole azioni biotech. Ma il gruppo industriale S&P biotech sub è scambiato a soli 15,2 volte gli utili del prossimo anno. La maggior parte degli investitori da per scontato che il settore sia valutato in maniera astronomica, in realtà il biotech è chiaramente non sopravvalutato.

Da una ricerca effettuata sulla base dei dati fondamentali e tecnici, sono stati estrapolati questi ottimi titoli biotech per il lungo periodo, su cui consigliamo ulteriori ed approfondite analisi da perte vostra.  Ecco le 3 azioni:

Celgene (CELG)
Celgene Corporation è una società biofarmaceutica globale principalmente impegnata nella scoperta, sviluppo e commercializzazione di terapie progettate per trattare il cancro e le malattie correlate a immuno-infiammatorie, come l'immunomodulazione e in ematologia, oncologia e malattie infiammatorie. I suoi principali farmaci sono Revlimid, Vidaza, Thalomid, Abraxane e Istodax. Altre fonti di reddito comprendono le vendite di Focalin di Novartis (NVS), in quanto ha un accordo di licenza, che le dà diritto a royalties sul Focalin XR e sull'intera famiglia di farmaci Ritalin.

Nel Q2 la società ha battuto le aspettative degli analisti sia sull'EPS di $ 0,04 che sui ricavi di $ 20M. Celgene ha pubblicato un EPS pari a $ 1,23 e ricavi pari a $ 2,28B (+21,9% su base annua). Le previsioni di vendite per il 2015 sono in un range tra i $ 9B e i $ 9,5B. La società ha raggiunto un accordo per acquistare la società biofarmaceutica Receptos Inc. per circa $ 7,2 miliardi migliorando il proprio portafoglio di trattamenti delle malattia immuno-infiammatorie con l'aggiunta di Ozanimod.



Gilead Sciences (GILD)
Gilead Sciences è una società biofarmaceutica. L'azienda si concentra sullo sviluppo e la commercializzazione di prodotti terapeutici salva vita per le malattie umane. I prodotti della società includono tra gli altri Sovaldi, Harvoni, Truvada, Atripla, Viread ecc. Le sue principali aree di interesse comprendono i virus dell'immunodeficienza umana (HIV), malattie del fegato come l'epatite C cronica (HCV) e virus dell'epatite B cronica (HBV), oncologia e infiammazione, nonché gravi condizioni cardiovascolari e respiratorie. La società è stata fondata da Michael L. Riordan il 22 giugno 1987 e ha sede a Foster City, CA.

Nel Q2 Gilead ha pubblicato un EPS pari a $ 3,15 che ha battuto le aspettative degli analisti di ben $ 0,44, i ricavi sono stati $ 8,2B (+25,6% su base annua), superiori alle aspettative di Wall Street di $ 590M. L'utile netto è stato pari a 4,49B (+22,9%). Le vendite del prodotto chiave, Harvoni, sono state del +999%. Le stime per il 2015 sono di ricavi pari a $ 29/30B dai 28/29B precedentemente annunciate.



Juno Therapeutics (JUNO)
Juno Therapeutics, Inc. è una società biofarmaceutica focalizzata sul sistema immunitario del corpo per curare il cancro attraverso lo sviluppo di immunoterapie cellulari. Le piattaforme includono i recettori chimerici antigene (CARs) e i recettori delle cellule-T (TCR). Questi trattamenti hanno il potenziale di ridurre la tossicità a lungo termine associata con le chemioterapie attuali. L'azienda è stata fondata da Hans E. Mons, Lawrence Corey, Richard D. Klausner e Robert T. Nelsen il 5 agosto 2013 e ha sede a Seattle, WA.

Il titolo nelle trimestrali del Q2 non è riuscita a battere le aspettative degli analisti riguardo all'EPS, ma con $12,5M di ricavi ha di gran lunga superato le attese di Wall Street di ben $10,47M. Inoltre Celgene ha accettato di pagare a Juno Therapeutics Inc. $ 1 Miliardo come investimento iniziale in una collaborazione decennale per sviluppare trattamenti che sfruttino il sistema immunitario per combattere il cancro.