Dopo vari mesi di difficoltà finanziaria per il settore biotech, con gli indici (come l’MSCI Healthcare) che raggruppano questa tipologia di titoli che si sono svalutati di almeno il 40% (alcune aziende minori hanno perso fino all’80%), siamo giunti al periodo dell’anno più favorevole per queste aziende e si sta per proporre la possibilità di acquistare titoli con buone prospettive di crescita, ad un prezzo decisamente scontato.
Il rischio del biotecnologico deriva dalla sua volatilità correlata non solo al reale andamento dell’attività del settore, ma anche ai semplici sentimenti di mercato sul futuro. Sentimenti che nei mesi scorsi erano condizionati negativamente dall’informale dichiarazione di guerra alle case farmaceutiche da parte di Hilary Clinton e che adesso volgono al positivo con l’imminente stagione di fusioni e acquisizioni.
E’ quindi il clima di fiducia/sfiducia generico ad influenzare le vicende di qualsiasi società del settore, perciò occorre fare particolare attenzione a questa tipologia di investimento, puntando sulla qualità dei titoli in portafoglio e non sulla quantità (avere una decina di azioni biotech non garantisce alcuna immunità, a maggior ragione se esse realizzano prodotti per la cura di malattie simili).
Achillion Pharmaceuticals (ACHN)
Achillion Pharmaceuticals è stata costituita il 17 agosto 1998 nel Delaware. E’ una società biofarmaceutica che si concentra sulle scoperte, sviluppo e commercializzazione di terapie per le malattie infettive.
Il margine di profitto lordo per il primo trimestre del suo anno fiscale 2016 è notevolmente aumentato rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Le vendite sono rimaste invariate ma il reddito netto è aumentato. Allo stesso tempo il patrimonio netto è notevolmente aumentato del 63.48% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. Il rapporto P/E è negativo, rendendo inutile la sua valutazione.
La sperimentazione clinica in fase 2 ha già dimostrato la validità di un prodotto molto importante di Achillion, il quale una volta messo in commercio dovrebbe avere un grande riscontro sul mercato, grazie al suo alto rapporto qualità-prezzo, senza risentire del fatto che anche Gilead Sienes (GILD) ha a sua volta messo in produzione (in anticipo) un proprio farmaco chiamato Harvoni.
Ultragenyx Pharmaceutical (RARE)
Ultragenyx Pharmaceutical è una società biofarmaceutica che si concentra sulla identificazione, acquisizione, sviluppo e commercializzazione di vari prodotti per il trattamento delle malattie genetiche rare e ultra-rare negli Stati Uniti. La società sta sviluppando vari farmaci biologici di prodotti, tra cui KRN23, un anticorpo monoclonale umano in studio di fase III per adulti atto a ridurre l’attività biologica del fattore di crescita dei fibroblasti 23 per migliorare i livelli bassi di fosfato nei pazienti con ipofosfatemia X-linked, nonché per il trattamento di pazienti osteomalacia tumore-indotta inoperabili adulti.
Ancora più interessanti saranno le dichiarazioni che avverranno a breve (la data non è ancora specificata) a proposito dei dati relativi alla fase 3 sul farmaco rhGUS, utilizzato per il trattamento della MPS7, problema al metabolismo che provoca rigidità articolari e disfunzioni organiche. Se i risultati saranno positivi il titolo ne gioverà grazie soprattutto all’assenza di aziende in grado di competere in questo campo. JMP Securities ha elevato il target della società a 70 $, ora quota 52 $.
GW Pharmaceuticals (GWPH)
GW Pharmaceuticals plc è una società biofarmaceutica, insieme alle sue controllate, si impegna nella scoperta, sviluppo e commercializzazione di medicinali soggetti a prescrizione cannabinoidi. Opera attraverso tre segmenti: commerciale, ricerca e sviluppo e pipeline di ricerca e sviluppo. L’azienda offre principalmente Sativex, uno spray per mucosa orale per il trattamento della spasticità dovuta alla sclerosi multipla. Esso si concentra inoltre sul programma di sviluppo clinico di fase III di Sativex per l’uso nel trattamento del dolore da cancro.
Le ultime trimestrali non sono stati eccellenti, con un fatturato di 2,65 milioni di sterline in calo del 58,3% rispetto lo scorso anno e di conseguenza un utile netto notevolmente al ribasso.
Ci sono però diversi elementi a favore di una futura rapida crescita della società: un livello di liquidità estremamente valido e una serie di farmaci in fase avanzata del percorso che porterà all’approvazione della commercializzazione da parte della Fud and Drug Administration. Tra questi spiccano il THCV, per la cura del diabete, giunto da tempo alla seconda fase di studi (si attende a breve un aggiornamento sull’ulteriore sviluppo) e l’Epidiolex, che ha già dimostrato, durante la terza ed ultima fase di studio, la sua enorme efficacia nella cura dei bambini affetti da gravi forme di epilessia (GW si augura di ottenere l’assenso per procedere con la produzione entro la fine del 2017).
Vertex Pharmaceuticals (VRTX)
Vertex Pharmaceuticals si impegna nella scoperta, sviluppo, produzione, commercializzazione e farmaci per le malattie gravi. L’azienda si concentra sullo sviluppo e commercializzazione di terapie per il trattamento della fibrosi cistica (FC) e i suoi programmi di ricerca e sviluppo. Commercializza ORKAMBI per il trattamento di pazienti con FC a 12 anni di età ed oltre che hanno due copie (omozigoti) della mutazione F508 nel loro gene CFTR; Kalydeco (ivacaftor) per il trattamento di pazienti con FC di 6 di età e anziani che hanno la mutazione G551D nel loro gene CFTR. L’azienda sviluppa anche VX-661, un composto correttore che è in una fase di sviluppo di Fase III in combinazione con ivacaftor in più pazienti con fibrosi cistica.
Vertex Pharmaceuticals è una società da circa 21 miliardi di capitalizzazione, frutto di un’attività ultradecennale. La sua linea di prodotti è focalizzata sulla cura di infezioni virali, tumori e malattie infiammatorie. A fine Marzo è stata presentata richiesta ufficiale alla FDA affinché Orkambi si possa somministrare anche ai circa 2.500 bambini tra i 6 e gli 11 anni che negli Stati Uniti che soffrono dello stesso disturbo (stesso discorso vale per la richiesta fatta alla MAA, l’equivalente europea della FDA, per la cura dei 3500 giovani pazienti europei). Gli studi effettuati sono terminati anche in fase 3 e il giudizio avverrà entro 6 mesi dopo la decisione della FDA di procedere con un’analisi anticipata del caso (rispetto ai 10 mesi standard) vista l’importanza di un’eventuale assenso.
Novavax (NVAX)
Novavax è una società che si dedica ai vaccini, si concentra sulla scoperta, sviluppo e commercializzazione di vaccini ricombinanti nanoparticelle e coadiuvanti. L’azienda produce i suoi vaccini utilizzando la sua tecnologia proprietaria ricombinante con nanoparticelle. La sua linea di prodotti di prodotti comprende virus respiratori sinciziale (RSV), vaccini per l’immunizzazione degli anziani, nonché candidati pediatrici al RSV, che è in fase I di sperimentazione clinica; L’influenza stagionale quadri valente e i vaccini pandemici H7N9, che sono in studi clinici di Fase II; Un candidato contro Ebola che è la fase I di sperimentazione clinica, così come una combinazione per un vaccino influenzale in sperimentazione pre-clinica per problemi respiratori.
Novavax (NVAX) è una società biotech impegnata a fornire nuovi prodotti per prevenire una vasta gamma di malattie infettive. In fase 3 di prova si trova il vaccino RSV F, da utilizzare contro un mortale virus respiratorio. In data non precisata, ma sicuramente entro i prossimi 3 mesi, saranno presentati aggiornamenti sul suo sviluppo, grazie anche all’accelerazione nel processo di giudizio per l’approvazione posta in essere dalla FDA. La società stima i possibili proventi dalla commercializzazione del vaccino in circa 6 miliardi di dollari di fatturato annuo. Intanto però lo scorso trimestre si è concluso con un -57,3% delle vendite ed un -217% dell’utile netto.