La Norvegia ha avuto un ruolo importante. Il suo punteggio infatti è diminuito a causa del calo delle entrate del petrolio e il suo surplus fiscale, ma il paese rimane il leader della dell'indice in classifica. Il Venezuela, già in fondo all'indice, ha mostrato il più grande declino di punteggio. I suoi punteggi sono diminuiti in tutti e quattro i parametri in base alle sue proiezioni di crescita, scese a causa della caduta dei prezzi del petrolio e una salute finanziaria sempre più malata.
I rendimenti dei titoli del tesoro americani sono scesi per sei settimane consecutive toccando, venerdì 8 luglio i minimi record nonostante i dati positivi sull'occupazione suggerissero che l'economia è ancora in buona salute. Lunedì 11, con lo S&P 500 a nuovi massimi, i rendimenti obbligazionari si sono un po' rialzati, ma rimanendo vicino ai minimi di sempre.
Infatti le obbligazioni sovrane statunitensi (Treasuries) ci piacciono molto anche grazie alla copertura contro episodi di "risk-off", anche se i rendimenti sono storicamente bassi e la nostra visione d'insieme sull'asset è neutrale. Abbiamo inoltre una visione neutra sui sovrani europei, preferiamo comunque i mercati obbligazionari periferici della zona euro per i loro rendimenti relativamente interessanti e il potenziale per una maggiore acquisto in qualsiasi espansione del programma di acquisto della Banca centrale europea (BCE). I mercanti Emergenti potrebbero essere i beneficiari principali nel medio termine.
Nella classifica generale il Regno Unito si è mantenuto al 18° posto, nonostante il voto del paese a lasciare l'Unione Europea (UE). Il debito UK appare ancora relativamente al sicuro. Il paese ha, tuttavia, subito un calo pesante nella sua disponibilità a pagare sulle incertezze del Brexit, e il suo punteggio Fiscal Space può scendere nei prossimi trimestri all'indomani dello svolgimento del Brexit.
Sul lato positivo, la Grecia è salita di due punti al 47° posto, nella posizione più alta dal lancio dell'indice nel 2011. Un miglioramento del Fiscal Space in mezzo a misure di austerità fiscale è stato il pilota. Vediamo come migliori le obbligazioni linked (aumentano con l'aumentare dell'inflazione), come quelli degli Stati Uniti, protetti dall'inflazione (TIPS), una copertura contro l'inflazione molto importante. Ci piacciono anche le linked nella zona euro e in Giappone visto un potenziale sostituto di obbligazioni nominali.
Report e articoli dedicati al mondo della borsa statunitense con un occhio ai titoli con maggiori dividendi e crescita nel tempo. La nostra è una filosofia di investimento sul medio periodo, 2-5 anni. Il nostro portafoglio Crescita ha performato in 14 anni il +1686%. Il 20,71% di media annuale.
martedì 26 luglio 2016
Obbligazioni, i migliori titoli di stato in base ai paesi
La Norvegia ha avuto un ruolo importante. Il suo punteggio infatti è diminuito a causa del calo delle entrate del petrolio e il suo surplus fiscale, ma il paese rimane il leader della dell'indice in classifica. Il Venezuela, già in fondo all'indice, ha mostrato il più grande declino di punteggio. I suoi punteggi sono diminuiti in tutti e quattro i parametri in base alle sue proiezioni di crescita, scese a causa della caduta dei prezzi del petrolio e una salute finanziaria sempre più malata.
I rendimenti dei titoli del tesoro americani sono scesi per sei settimane consecutive toccando, venerdì 8 luglio i minimi record nonostante i dati positivi sull'occupazione suggerissero che l'economia è ancora in buona salute. Lunedì 11, con lo S&P 500 a nuovi massimi, i rendimenti obbligazionari si sono un po' rialzati, ma rimanendo vicino ai minimi di sempre.
Infatti le obbligazioni sovrane statunitensi (Treasuries) ci piacciono molto anche grazie alla copertura contro episodi di "risk-off", anche se i rendimenti sono storicamente bassi e la nostra visione d'insieme sull'asset è neutrale. Abbiamo inoltre una visione neutra sui sovrani europei, preferiamo comunque i mercati obbligazionari periferici della zona euro per i loro rendimenti relativamente interessanti e il potenziale per una maggiore acquisto in qualsiasi espansione del programma di acquisto della Banca centrale europea (BCE). I mercanti Emergenti potrebbero essere i beneficiari principali nel medio termine.
Nella classifica generale il Regno Unito si è mantenuto al 18° posto, nonostante il voto del paese a lasciare l'Unione Europea (UE). Il debito UK appare ancora relativamente al sicuro. Il paese ha, tuttavia, subito un calo pesante nella sua disponibilità a pagare sulle incertezze del Brexit, e il suo punteggio Fiscal Space può scendere nei prossimi trimestri all'indomani dello svolgimento del Brexit.
Sul lato positivo, la Grecia è salita di due punti al 47° posto, nella posizione più alta dal lancio dell'indice nel 2011. Un miglioramento del Fiscal Space in mezzo a misure di austerità fiscale è stato il pilota. Vediamo come migliori le obbligazioni linked (aumentano con l'aumentare dell'inflazione), come quelli degli Stati Uniti, protetti dall'inflazione (TIPS), una copertura contro l'inflazione molto importante. Ci piacciono anche le linked nella zona euro e in Giappone visto un potenziale sostituto di obbligazioni nominali.
