TSMC ha recentemente pubblicato i risultati relativi ai ricavi di maggio 2025, confermando un trend di crescita impressionante: +39,6% su base annua. Un dato che parla chiaro e che, soprattutto, dimostra come le recenti turbolenze commerciali abbiano avuto un impatto minimo sulle performance dell’azienda. Se allarghiamo lo sguardo ai primi cinque mesi dell’anno, la crescita è addirittura del 42,6%, a testimonianza di un’accelerazione costante.
Ma non si tratta solo di ricavi: anche la quota di mercato di TSMC continua ad espandersi. Secondo un report di TrendForce, nel primo trimestre del 2025 ha raggiunto il 67,6%, in aumento rispetto al 67,1% del trimestre precedente. Un risultato ancora più significativo se consideriamo che il principale inseguitore, Samsung Foundry, ha visto scendere la propria quota dall’8,1% al 7,7%. Questo spostamento di equilibri favorisce TSMC, soprattutto in termini di potere di pricing: con una posizione dominante, diventa più semplice dettare le regole del gioco.
Un altro segnale incoraggiante arriva dai progressi tecnologici. Il nuovo processo produttivo a 2 nanometri ha superato il 90% di resa, una pietra miliare per l’efficienza e la redditività futura. Al contrario, Intel, nonostante gli investimenti e i sussidi pubblici, continua a faticare nel rilanciare la propria attività di fonderia. Tutto questo rafforza la posizione di TSMC come perno centrale dell’ecosistema dei semiconduttori.
Un titolo che ha saputo recuperare
Il mercato, dopo una fase di incertezza, sembra aver ritrovato fiducia in TSMC. Ad aprile, il titolo era sceso fino a 141 dollari dai 220 di inizio anno. Ma in poche settimane, ha recuperato terreno, tornando sopra i 210 dollari con un rimbalzo del 50%. A rafforzare il sentiment positivo ci ha pensato anche il report di maggio: TSMC ha generato ricavi per oltre 320 miliardi di dollari taiwanesi, beneficiando della resilienza negli investimenti in infrastrutture AI da parte delle big tech. Il suo ruolo cruciale nella produzione di chip avanzati, unito a una supply chain ben gestita, continua ad attrarre clienti di alto profilo.
Leadership confermata e difficoltà dei competitor
La leadership di TSMC nel settore delle fonderie non è in discussione. Con una quota di mercato vicina ai due terzi, è difficile immaginare un rivale che possa seriamente insidiarla nel breve periodo. Al contrario, i competitor arrancano. Samsung ha perso terreno, e Intel fatica a trovare una direzione chiara. Questo rafforza la posizione di TSMC come fornitore preferito per i chip più avanzati, fondamentali per l’intelligenza artificiale.
È interessante osservare il confronto con un altro gigante del settore: Nvidia. Anche se entrambe le aziende dominano in modo significativo nei rispettivi mercati, TSMC potrebbe godere di una posizione più difendibile nel tempo. Nvidia, infatti, deve fare i conti con una concorrenza crescente – AMD, ad esempio, ha già annunciato il chip MI400 e stretto una partnership con OpenAI – mentre TSMC, grazie all’elevato costo di ingresso e alla complessità della sua supply chain, rimane difficilmente replicabile.
Innovazione e crescita futura
L’innovazione resta il cuore pulsante di TSMC. Il successo del processo a 2 nm e l’espansione dello stabilimento in Arizona, sostenuta anche dalla politica industriale statunitense, potrebbero rafforzare ulteriormente il legame dell’azienda con Washington e aprire la strada a future acquisizioni strategiche – come, ipoteticamente, quella delle attività di fonderia di Intel.
Anche sul piano finanziario, ci sono segnali confortanti. Dopo il picco del 2023, i margini lordi sono tornati a salire, e c’è spazio per ulteriori miglioramenti. La grande domanda per gli investitori è se TSMC riuscirà a tradurre la propria posizione dominante in una crescita sostenibile dell’utile per azione (EPS). Con l’aumento della domanda per i chip AI, l’azienda potrebbe aumentare i prezzi dei suoi processi più avanzati, migliorando al contempo la redditività.
Valutazione interessante per un leader globale
Le prospettive per i prossimi anni sono solide. Si prevede una crescita del fatturato del 41,5% nel 2025, con un ritmo ancora positivo nel 2026 (+16,7%) e nel 2027 (+15,8%). Anche l’EPS è atteso in crescita e il titolo oggi viene scambiato a meno di 20 volte l’utile stimato per il 2026: una valutazione contenuta, soprattutto se confrontata con altri colossi tecnologici.
In un contesto in cui l’intelligenza artificiale sta ridefinendo gli equilibri del settore tech, TSMC si presenta come un attore solido, innovativo e ben posizionato per capitalizzare questo trend. La crescita del fatturato, l’espansione della quota di mercato, l’efficienza produttiva e una valutazione ancora interessante fanno del titolo una delle scommesse più convincenti per chi cerca esposizione al boom dell’AI. Samsung e Intel restano indietro, mentre TSMC consolida la propria leadership. Il potenziale c’è tutto. E anche il mercato, a giudicare dal recente rally, sembra essersene accorto.

