giovedì 19 giugno 2025

AppLovin: entusiasmo alle stelle, ma la realtà non giustifica la valutazione

Negli ultimi mesi il titolo AppLovin ha guadagnato oltre il 20%, ma a mio avviso questo rialzo ha più a che fare con il timore di restare fuori dal rally (il classico FOMO) che con un reale miglioramento dei fondamentali. Anzi, rispetto alla mia analisi precedente, la valutazione appare oggi ancora più esagerata.

Nel lungo termine, continuo a vedere un rischio competitivo importante: il settore in cui opera AppLovin, tecnologie pubblicitarie e monetizzazione per sviluppatori di app, potrebbe facilmente diventare territorio di conquista per colossi come Google e Meta. Al momento non vi è una sovrapposizione diretta, ma entrambi hanno dimostrato di essere disposti a entrare in nuovi mercati per creare valore per gli azionisti. Se dovessero decidere di espandersi in modo più aggressivo, AppLovin avrebbe davvero vita dura.

La crescita rallenta

AppLovin si presenta come una piattaforma software che aiuta gli inserzionisti a massimizzare l’impatto delle campagne pubblicitarie e la monetizzazione dei contenuti. Opera tramite due divisioni: Advertising e Apps. La crescita dei ricavi è ancora forte (+40% anno su anno nell’ultimo trimestre), ma il tasso è leggermente inferiore al +44% registrato nel trimestre precedente: non un crollo, ma nemmeno un’accelerazione.

Inoltre, se si guarda agli utili per azione (EPS), il segnale è ancora più evidente: l’EPS ha subito un calo sequenziale tra il Q4 2024 e il Q1 2025, pur in presenza di una crescita dei ricavi. Questo potrebbe indicare che l’azienda abbia già raggiunto il massimo potenziale di leva operativa. Insomma, le fasi più esplosive della crescita potrebbero essere alle spalle.

Gestione del capitale: qualche perplessità

Un altro segnale d’allarme arriva dalla gestione del capitale. Nel primo trimestre dell’anno, AppLovin ha riacquistato azioni proprie per quasi 1,2 miliardi di dollari, una cifra mai vista prima. Ma questa decisione solleva due perplessità:

  1. Il bilancio è già abbastanza indebitato: perché non rafforzare la struttura finanziaria invece di spendere cifre record per buyback? Aziende come Google e Meta, che dominano il settore, mantengono posizioni nette di cassa molto solide proprio per potersi muovere rapidamente se si presentano opportunità tecnologiche o acquisizioni interessanti. AppLovin, con un bilancio meno flessibile, corre il rischio di restare indietro.

  2. R&S stagnante: nonostante la forte crescita dei ricavi, la spesa in ricerca e sviluppo non sta crescendo. E questo è preoccupante in un settore ad alto tasso di innovazione. Puntare tutto sui riacquisti di azioni senza aumentare gli investimenti in innovazione potrebbe compromettere la competitività futura dell’azienda.

Nel complesso, si iniziano a vedere segnali di raffreddamento dell’interesse da parte degli investitori: i volumi di scambio sono in forte calo e ben al di sotto della media mensile.

Valutazione fuori scala

La valutazione attuale è, a mio avviso, eccessiva. Anche usando ipotesi molto ottimistiche in un modello di sconto dei flussi di cassa (DCF), il valore equo dell’intera azienda si aggira intorno ai 67 miliardi di dollari, ben lontano dagli oltre 125 miliardi attuali.

Nello scenario migliore, assumendo una crescita dell’FCF del 79% nel 2026 e del 47% nel 2027, e anche una crescita perpetua ottimistica del 3%, non si arriva comunque a giustificare una valutazione a tre cifre in miliardi. Anche riducendo il tasso di sconto dal 15,34% al 12%, il fair value resta sotto i 100 miliardi.

E guardando ai multipli: AppLovin capitalizza 125 miliardi a fronte di 5 miliardi di ricavi. Anche raddoppiando questi ricavi entro il 2028, il price-to-sales rimarrebbe sopra 10 — un multiplo riservato a società con una redditività e un vantaggio competitivo fuori dal comune. Inoltre, il titolo scambia a 65 volte il valore contabile e a 40 volte il free cash flow prospettico. Non proprio un affare.

I possibili catalizzatori positivi

Detto questo, ci sono alcuni elementi che potrebbero sostenere ancora il titolo nel breve termine:

  • Il sentiment degli analisti resta molto positivo: la maggior parte delle valutazioni su Wall Street è bullish.

  • L’effetto FOMO è ancora molto forte: AppLovin sta beneficiando di un momentum che attira nuovi investitori.

  • Un eventuale atteggiamento più accomodante da parte della Fed potrebbe spingere al rialzo l’intero mercato azionario, inclusa AppLovin.

Conclusione

In definitiva, anche se nel breve il FOMO potrebbe continuare a sostenere il titolo, i fondamentali non giustificano l’attuale valutazione. La crescita sembra aver toccato il picco, la gestione del capitale non è particolarmente prudente e i multipli sono tra i più elevati del settore. Per questo, mantengo una valutazione di "Sell": il rischio di una forte correzione è tutt’altro che remoto.