Nemmeno io avrei potuto immaginare l'entità del colpo subito dagli investitori di Marvell Technology, Inc. (MRVL) da quando il titolo ha toccato il suo massimo a gennaio. A prima vista, sembrava una classica società di semiconduttori speculativa, sovrastimata e priva di solidi fondamentali: non sorprende quindi che MRVL sia crollata di quasi il 65% dai minimi di aprile. Eppure, all’inizio dell’anno, aveva registrato un rendimento totale vicino al 100%, prima di invertire completamente la rotta e sottoperformare sia i competitor sia il mercato, come confermato dall’andamento attuale.
Pur avendo messo in guardia a dicembre contro l’impennata insostenibile, ero tornato ottimista a marzo, prevedendo che il crollo stesse per esaurirsi. Ma il mercato ha seguito un copione diverso, spingendo il titolo ancora più in basso e segnalando, probabilmente, una fase di capitolazione (di cui parleremo più avanti). Chi avrebbe potuto prevedere che le tensioni sui dazi, culminate nei "Dazi del Giorno della Liberazione" e poi nella "Blink Wednesday", avrebbero avuto un impatto simile?
Nonostante l’attuale pessimismo che grava sull'intero settore dei semiconduttori, ora gli investitori dovrebbero chiedersi: non è forse questo il momento di sfidare la volatilità e accumulare azioni di una delle aziende più promettenti nei chip AI e networking ad alta velocità?
Marvell ha dimostrato il suo valore siglando partnership pluriennali con giganti come Amazon Web Services (AMZN), confermando la solidità della sua offerta "full-stack" nel settore AI personalizzato. Tuttavia, il predominio di Broadcom (AVGO) nel mercato dei chip personalizzati obbliga Marvell a continuare a innovare per consolidare la sua posizione. Con oltre il 70% del fatturato previsto per il 2025 legato ai data center, ritengo che l'azienda abbia già mostrato di saper cavalcare il trend di crescita dell'AI.
Alla luce di questi sviluppi, sorprende che il mercato abbia punito il titolo così duramente, spingendone le valutazioni future al di sotto della media decennale. C’è qualcosa di cui preoccuparsi?
L'esposizione alla Cina: il vero tallone d'Achille?
Non si può ignorare l’elefante nella stanza: la forte esposizione di Marvell al mercato cinese, che rappresenta circa il 44% dei suoi ricavi. Sebbene finora i semiconduttori siano stati in parte risparmiati dalla guerra commerciale USA-Cina, la crescente pressione su barriere non tariffarie potrebbe intaccare i flussi commerciali bilaterali, minacciando le prospettive di crescita di Marvell.
Mentre aspettiamo aggiornamenti dal management durante la conference call sui risultati del primo trimestre 2026, è chiaro che l’incertezza sui dazi e le possibili restrizioni cinesi potrebbero frenare l'entusiasmo degli investitori.
Non dimentichiamo la forza intrinseca di Marvell
Nonostante tutto, Marvell resta un’azienda robusta, ben posizionata nel segmento dei data center AI — un'area meno vulnerabile ai cicli economici tradizionali. Tuttavia, recenti segnali di rallentamento della spesa da parte di colossi come Amazon e Microsoft (MSFT) per il 2026 potrebbero rappresentare un rischio da monitorare attentamente, considerando che questi clienti pesano quasi il 50% del fatturato.
Il mercato sembra interrogarsi sulla sostenibilità delle stime di crescita di Marvell. Ma il titolo sta già scontando molto pessimismo.
Valutazioni ai minimi storici: un'opportunità imperdibile?
Con un multiplo EBITDA forward di 14,6x — vicino ai minimi del 2023 e ben al di sotto della media decennale di 19,7x — e un rapporto PEG forward scontato del 70% rispetto al settore, MRVL appare clamorosamente sottovalutato. E non dimentichiamo: Marvell continua a generare utili e ad ampliare la sua presenza nei mercati chiave.
Acquistare o vendere MRVL?
Il recente crollo, rapido e violento, potrebbe rappresentare la fase finale della pressione ribassista. Sebbene non si possano escludere ulteriori test dei minimi, ritengo che il rischio-rendimento sia ora fortemente a favore degli investitori pazienti.
Marvell non è un’azienda fragile o priva di leadership: al contrario, ha dimostrato capacità di innovazione e resilienza, guadagnando terreno contro colossi come Broadcom. In assenza di una grave recessione globale, considero il sell-off di MRVL una clamorosa opportunità di acquisto.