lunedì 13 maggio 2013

L'Oro sta affondando portandosi dietro altre materie prime

One Million Dollar Portfolio dal 2010 ad oggi +102.93%
Stock Win Usa Portfolio dal 2010 ad oggi +154.01
Europa Vincente Portfolio dall'inizio del 2012 +38.67%
ETF migliori dal 10 ottobre 2012 +14.44%
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Anche se il mercato azionario statunitense dall'inizio dell'anno ha regalato un +15% storico di quasi tutti gli indici, se diamo uno sguardo alle materie sembra di entrare in un mercato orso in piena regola. Basta prendere in considerazione queste statistiche:

1) Dopo un forte calo, il 15 aprile, l'oro è precipitato di quasi il 20% scendendo del 30% dopo aver colpito il massimo storico di circa 1900 dollari per oncia nell'autunno del 2011.

2) Il petrolio è scivolato da 97 dollari al barile a 87 dollari solo nelle ultimi due settimane.

3) Il rame è sceso di circa il 12% quest'anno e di circa il 27% dal picco dell'Estate del 2011.

4) L'alluminio è vicino agli 80 centesimi per libbra (attualmente è a 82 centesimi). Se dovesse toccare i minini vedrà i suoi livelli più bassi a partire dall'estate del 2009.

A meno che queste materie prime non si stabilizzeranno rapidamente, inizieranno tutte a rompere i livelli di resistenza chiave volando verso il basso.

L'Oro

Forse il bene più vulnerabile di tutti è l'oro, che non ha meccanismi di domanda per stabilire un valore equo. Il prezzo dell'oro è sempre basato puramente sul "sentiment", per lo più come una copertura contro l'inflazione percepita.

Un rapporto di Goldman Sachs del 10 Aprile ha convertito anche i più accaniti investori Toro dell'Oro:
Nel rapporto viene consigliato ai propri clienti di uscire dallo short sull’oro, suggerito lo scorso 10 aprile, ovvero appena due giorni prima il clamoroso crollo delle quotazioni che il 16 aprile toccheranno il minimo più basso da gennaio 2011 a 1.321 dollari l’oncia. Goldman Sachs aveva consigliato di andare short sull’oro in vista di un imminente sell-off, che puntualmente si è verificato due giorni dopo.
La conclusione fondamentale, secondo Goldman Sachs, è che l'oro, come copertura durante questi tempi economici complessi, non è più applicabile. E' il momento di iniziare a pensare l'Oro come asset sulle dinamiche fondamentali della domanda e dell'offerta. Anche se gli analisti di Goldman vedono l'oro rimanere sopra 1.400 dollari quest'anno, si aspettano che il metallo giallo si spinga verso i 1.300 dollari l'anno prossimo. La loro previsione a lungo termine per l'oro è di 1.200 dollari l'oncia.

Perché quel prezzo ?

Le aspettative di inflazione rimangono ben ancorate ed i nostri economisti si aspettano pressioni inflazionistiche nei prossimi anni
Goldman ritiene che i 1.200 dollari l'oncia come prezzo dell'Oro sia corretto se l'inflazione rimane "addomesticata". Le banche centrali stanno ancora comprando oro e hanno accelerato i loro acquisti negli ultimi tre mesi. Gli analisti di Goldman dicono che il trend continuerà e questo potrebbe spostare ancora più basso la loro previsione di 1.200 dollari per oncia se non fosse per gli acquisti delle banche centrali. D'altra parte, la domanda dei consumatori di oro in Cina e in India sono crollate, motivo per cui l'oro è stato colpito in modo particolarmente duro nelle poche sedute precedenti.



Il fatto che molti produttori di oro, come la Barrick Gold (NYSE: ABX), spesso alle prese con i loro problemi di specifici data mining aziendali insieme con le sfide delle miniere in Cile e Repubblica Dominicana, al momento aggiungono solo dolori agli investitori in Oro.

Che dire delle altre materie prime ?

Il simultaneo sell-off delle altre materie prime potrebbe essere casuale. Il prezzo del petrolio, rame, alluminio e altre materie prime scende, questo è certamente più strettamente legato alla domanda economica globale, soprattutto dalla Cina. Dalla fine di marzo si sono notati deboli dati economici dalla Cina. Il prodotto interno lordo della Cina è cresciuto del 7,7% nel primo trimestre, al di sotto della previsione di consenso dell'8%. E finché rimane la possibilità che l'economia cinese sia in fase di rallentamento, i prezzi delle materie prime potrebbero continuare a scendere.

Questa è la visione degli economisti di Citigroup, che hanno appena abbassato le loro previsioni di prezzo per diverse materie prime. Ad esempio, vedono il rame a 3,07 dollari per oncia per il prossimo anno (da un recente 3,24 $), il quale sarebbe il livello più basso in quasi tre anni.

E mentre gli economisti di Citi aspettavano di vedere i prezzi dell'alluminio rimbalzare a 99 centesimi per libbra nel 2014, hanno appena rivisto la cifra a 88 centesimi.Tuttavia, questi sono i tipi di asset che è necessario continuare a seguire, perché i prezzi più bassi pongono le basi per il prossimo mercato toro delle materie prime.

Consideriamo il ferro

Il ferro è salito da 60 $ per tonnellata, nell'estate del 2008, a quasi 190 $ per tonnellata nel mese di febbraio 2011, grazie all'innalzamento della domanda mondiale in luoghi come la Cina e gli Stati Uniti. Il problema è che i produttori di ferro hanno preso atto dell'aumento e vedendo una grossa opportunità hanno aggressivamente potenziato le loro attività minerarie. Divenne presto chiaro che la troppa offerta stava distruggendo il mercato e i prezzi del ferro è crollato sotto i 100 dollari per tonnellata prima dell'estate del 2012.

Ciò ha portato i principali produttori, come Cliffs Natural Resources (NYSE: CLF), Vale (NYSE: VALE) e altri, ad iniziare tagli sui loro piani di produzione. Come risultato i prezzi del ferro sono scesi di circa il 40% dalla scorsa estate a circa 140 $ per tonnellata.

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Cosa conviene fare in questo momento ?

Questo è esattamente la dinamica che vedrete intraprendere da quasi tutti i produtturi di materie prime. Il duro colpo della discesa dei prezzi porterà la disciplina nell'offerta, e di conseguenza livellerà la domanda, a quel punto i prezzi si risolleveranno. Non siamo ancora a quel punto ma vale la pena tenere traccia dei piani di produzione dei principali produttori di rame, alluminio e altri beni essenziali. Anche se gli analisti si stanno preparando per una prolungata crisi, cambieranno le loro stime non appena vedranno un cambiamento nella produzione.

Rischi da considerare

In questo momento i produttori hanno valori azionari pericolosi. L'economia globale resta malata, la Cina e gli Stati Uniti, in particolare, potrebbero iniziare a sentire l'attrazione gravitazionale di debolezza dell'Europa e di altri paesi emergenti in crisi.

Le informazioni e i dati sono ritenuti accurati, ma non ci sono garanzie. Domino Solutions non è un consulente d'investimento e non offre consigli specifici di investimento. Le informazioni qui contenute sono solo a scopo informativo

giovedì 9 maggio 2013

Siamo di fronte ad una crescita secolare o una bolla enorme ?

One Million Dollar Portfolio dal 2010 ad oggi +102.93%
Stock Win Usa Portfolio dal 2010 ad oggi +154.01
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Il tema principale degli economisti in questo periodo è se ci troviamo di fronte ad una crescita secolare oppure ad una bolla speculativa che spazzerà via i guadagni in breve tempo. Navigo spesso in siti internet e leggo giornali, l'80% delle conclusioni a cui arrivano gli analisti è che bisogna vendere tutto subito, quasi fossimo di fronte ad uno scenario catastrofico per la borsa. Le azioni americane hanno performato parecchio nelle ultime settimane chiudendo gli indici ai record di sempre e regalandoci un Aprile all'insegna del Toro.

Si è discusso molto sulla rotazione settoriale quando un mercato è ai massimi. La rotazione in atto è sinonimo che il mercato sia pronto a decollare per nuovi massimi mai visti ?

Nessuno di noi ha la sfera di cristallo e di fronte ad ogni macro correzione ci sono analisti che ci prendono e altri che sbagliano e la volta successiva la giostra ricomincia. Ho trovato questo grafico navigando in rete e credo sia un ottimo esempio del comportamento del mercato americano durante i periodi di transizione verso i massimi come quello che stiamo viviendo ora.

Movimento secolare del Dow Jones negli ultimi 100 anni

La nostra convinzione è che l'America rientri in un periodo di crescita, il mercato azionario rimane, nel lungo periodo sempre un buon investimento. Dalla nostra parte ci sono anche guru come Warren Buffett che i quali preferiscono, fino a questo momento, le azioni alle obbligazioni, tanto più che lo stesso Buffett ritiene le obbligazioni più rischiose alla luce di un eventuale aumento dei tassi di interesse.

Il grafico mostrato prima, inoltre, mostra proprio che ad ogni periodo laterale vicino ai massimi, come in questo momento, si parte con un periodo crescente secolare che può durare anche decenni.

In un’intervista alla Cnbc, l’oracolo di Omaha ha messo in evidenza che, per quanto non a buon mercato se paragonato a qualche anno fa, l’azionario resta un investimento attraente e non eccessivamente caro. Buffett aggiunge anche che il mercato obbligazionario rappresenta, in questo momento, una scelta sbagliata, in quanto i prezzi sono gonfiati artificialmente dalla politica espansiva della Fed. Meglio dunque, secondo uno dei più ascoltati guru di Wall Street, starne alla larga.

Inoltre, le valutazioni a lungo termine appaiono convincenti. Abbiamo sempre considerato la capitalizzazione di mercato in rapporto al PIL come punto di partenza per una valutazione del mercato azionario. Il grafico qui sotto mostra questa metrica, nei momenti di caudta del PIL segnano dei ribassi pesanti per poi segnare dei rialzi lunghi.



Un analista molto apprezzato nel panorama economico, Ray Dalio, è convinto che ci sarà una crescita decennale basandosi sul suo modello "beautiful deleveraging". Dalio crede che gli Stati Uniti abbiano subito una "beautiful deleveraging", un processo a seguito della crisi finanziaria del 2008. Mentre gli Stati Uniti hanno unito una giusta ristrutturazione del debito, immissione di liquidità e quantità di austerity, l'Europa si è impantanata con i salvataggi delle aree periferiche condannandosi ad un decennio di bassa crescita come il Giappone anni fa.

Se la teoria di Dalio è corretta, allora stiamo osservando una rotazione difensiva dei settori ciclici, segno inequivocabile di un nuovo inizio di un periodo secolare di crescita.

Non tutti i segnali però sono positivi, per dover di cronaca va sottolineato il problema più grande che l'America in questo momento sta vivendo, che non è il deficit, come molti potrebbero pensare, ma è il problema demografico. L'America sta invecchiando troppo velocemente e molti baby boomers degli anni 80 stanno entrando in pensione creando un gap generazione che difficilmente nei prossimi decenni si risolverà. Questi pensionati, non saranno investitori e non saranno lavoratori, aiuteranno vari settori, come quelli sanitari, ma abbassarenno il livello di consumismo che tanto bene ha fatto all'America dal dopo guerra.

Le prospettive intermedio termine

Le nostre analisi si sono rivolte nel cercare di capire il prossimo passo del mercato nei prossimi decenni, ma se ragionassimo nel breve periodo ? Il Surprise Index Citigroup è rivolto verso il basso, sia negli Stati Uniti sia nel mondo.
Siamo d'accordo con il blogger MicroFundy quando ha sottolineato le divergenze tra il quadro macro e le azioni degli Stati Uniti:
Penso che ci stiamo avviciando molto ad un importante punto di svolta. Sembra che tutti i dati macroeconomici indichino la stessa cosa. Vi è una estremamente elevata correlazione tra tutti i dati e gli indicatori. I dati, come i rendimenti del Tesoro a diecni anni, il PMI manifatturiero, gli ordini di beni durevoli, i prezzi del rame, i mercati azionari internazionali, le aspettativa di inflazione, i livelli di margine ecc - stanno tutti dicendo che l'economia degli Stati Uniti, e del mondo, sta rallentando, e che i rischi di deflazione / contrazione / recessione sono in crescita.
L'unica cosa che diverge da questi modelli in tutti i grafici che sono i mercati azionari degli Stati Uniti.



In conclusione quindi, ci sono due scenari estremi che potrebbero "correggere" la divergenza di cui sopra, anche se credo che sarà una combinazione dei due.
1 - Abbiamo potuto vedere una correzione del 15-20% dei mercati azionari degli Stati Uniti. Questo indicherebbe che il valore dei mercati è più vicino al "fair value" sulla base della maggior parte dei recenti dati economici.

2 - I dati economici possono sorprenderci. Se sia stato per l'aumento delle imposte sui salari, sequester o qualche altro evento stagionale i dati economici sapranno "recuperare", e questo avverrà solo nell'azionario statunitense.
Se questi scenari dovessero combinarsi nei prossimi mesi ci potrebbe essere una buona correzione del 10% combinato con un rialzo in alcuni dei dati macro.

Il sistema valutario e i mrcati emergenti

Siamo quindi positivi sul dollaro – sovrappeso nel fondo – in quanto sembra fortemente sottovalutato date le prospettive di una ripresa ancora più forte nell’economia USA rispetto a quanto visto. Per contro, siamo negativi su yen e sterlina.

Il debito dei mercati emergenti preoccupa per ragioni di valutazione tecnica e per i fondamentali. Gran parte del debito emergente è in mano a stranieri, e questo è potenzialmente un rischio qualora ci sia un’interruzione di questi flussi di capitali. Un aumento dei rendimenti dei Treasury USA e un dollaro forte potrebbero fare da catalizzatore per una simile inversione dei flussi. Inoltre, le valutazioni di molti mercati emergenti non tengono in considerazione i rischi sistemici di questi Paesi e quindi crediamo che gli attuali spread non siano sufficientemente interessanti.

Non bisogna poi dimenticare la Cina: la preoccupazione qui è che il mercato si aspetti tassi di crescita troppo alti poiché il suo modello di crescita trainato dagli investimenti è stato finanziato da un’enorme bolla del credito. A nostro avviso questa è una crescita insostenibile, e una crescita economica inferiore della Cina avrà conseguenze negative per altri mercati emergenti che sono esportatori del Paese, ad esempio il Brasile ma daranno maggiore credito all'America che si sta preparando a diventare il primo esportatore di petrolio e materie prime al mondo.

Le informazioni e i dati sono ritenuti accurati, ma non ci sono garanzie. Domino Solutions non è un consulente d'investimento e non offre consigli specifici di investimento. Le informazioni qui contenute sono solo a scopo informativo

martedì 7 maggio 2013

I 5 titoli più sottovalutati con un alto dividendo

One Million Dollar Portfolio dal 2010 ad oggi +103.04%
Stock Win Usa Portfolio dal 2010 ad oggi +148.30
Europa Vincente Portfolio dall'inizio del 2012 +32.93%
ETF migliori dal 10 ottobre 2012 +9.56%
Gemme nascoste nel 2012 +369.68%
Visione del nostro portafoglio One Million Dollar + 103.04%
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Gli obiettivi di prezzo degli analisti sulle vendite trimestrali sono ben lontani dall'essere delle guide sulle opportunità di rialzo, ma forniscono una misura quantitativa se un titolo sia sottovalutato o no. Siamo inoltre in grado di combinare il differenziale tra prezzo di un titolo e il suo obiettivo con altre metriche (ad esempio il dividend yield), al fine di migliorare il processo di identificazione dei titoli migliori come dividendo e sottovalutazione.

Unendo una combinazione di metriche si ottiene come risultato cinque titoli con elevati volumi giornalieri che pagano dividend yield di almeno il 4% e che sono sottovalutati di almeno il 14% in base al target price di un anno.

Vale S.A. (VALE)
La Vale S.A. (fino al 2007 denominata Companhia Vale do Rio Doce, in portoghese "Compagnia della valle del Rio Doce", comunemente abbreviato in CVRD), è un gruppo minerario brasiliano, particolarmente focalizzato sulla produzione di minerale di ferro di cui è il maggior produttore ed il maggior esportatore al mondo. Costituita dal governo brasiliano per mantenere in mano pubblica il controllo delle risorse minerarie e per rifornire le aziende siderurgiche statali, negli ultimi anni è stata privatizzata e si è espansa in modo significativo anche all’estero.

Vale (VALE) guida la nostra lista, il suo prezzo corrente è 16,80 dollari, il suo target price a 1 anno è di 23,80 dollari e il dividend yield è prossimo al 5%, in base alla politica di distribuzione corrente. L'azienda mineraria di metalli industriali in Brasile ha una capitalizzazione di mercato di 86 miliardi di dollari e data la sua dipendenza dalla domanda macro è sorprendente che il beta del titolo sia piuttosto elevato a 1,5.

Renaissance Technologies, fondata dal miliardario Jim Simons, ha aumentato le sue quote in Vale durante il Q4 a quasi 4 milioni di azioni.

Settore Non-Energy Minerals
Capitalizzazione di mercato di 90.41 miliardi di dollari.
Dividend yield al 4.86%
Payout ratio al 0.00%.
Beta 1.50.

Vale analisi tecnica del titolo, dividendi, capitalizzazione e target price

BP p.l.c. (BP)
BP p.l.c. (BP) è una società internazionale del petrolio e del gas. La società opera in oltre 80 paesi, fornendo ai propri clienti carburante per il trasporto, l'energia per il calore e luce, servizi al dettaglio e dei prodotti petrolchimici. La società gestisce due segmenti: esplorazione e produzione, Refining e Marketing. Esplorazione e Produzione delle attività riguardano tre settori chiave. Le attività a monte includono petrolio e gas naturali, lo sviluppo, attività Midstream comprendono gasdotto, il trasporto e attività di trasformazione connesse alla sua attività a monte. Attività di marketing e commerciali comprendono la commercializzazione e trading di gas naturale, compreso il gas naturale liquefatto (GNL), con potenza e liquidi di gas naturale (LGN). Raffinazione e Marketing ha riguardato la fornitura e gli scambi, raffinazione, produzione, commercializzazione e trasporto di petrolio greggio, prodotti petroliferi e petrolchimici e servizi connessi.

Un altro titolo con elevato rendimento ma sottovalutato è BP (BP). La società stà ancora lavorando sulla sua reputazione dopo il disastro della Deepwater Horizon. Il prezzo indicativo è di 51,25 dollari, mentre il titolo è attualmente scambiato intorno i 43 $. Ha recentemente aumentato il suo dividendo trimestrale portandolo oltre il 5%.

Settore Energy Minerals
Capitalizzazione di mercato di 139.71 miliardi di dollari.
Dividend yield al 4.78%
Payout ratio al 25.00%.
Beta 1.21.

BP p.l.c. (BP) analisi tecnica del titolo, dividendi, capitalizzazione e target price

Total ADR (TOT)
Total SA è una compagnia petrolifera francese, con sede a Parigi. È una delle prime quattro aziende mondiali operanti nel petrolio e nel gas naturale (assieme a Royal Dutch Shell, BP ed ExxonMobil). La società opera nell'intera catena produttiva del gas e del petrolio, dalla ricerca di nuovi giacimenti alla vendita al dettaglio dei prodotti derivati. La Total opera anche nel comparto della chimica. La Total, dopo aver acquistato la belga Petrofina nel 1999, si era fusa con la stessa ed aveva così cambiato la denominazione in Total Fina. Come risultato dell'ulteriore fusione con la francese ELF Aquitaine nel 2000, cambiò il nome in TotalFinaElf, fino al 2003, in cui tornò a chiamarsi Total.

Un'altra come BP con un alto rendimento, un alto potenziale di crescita, grande società di petrolio, è Total (TOT). Il dividend yield è oltre il 5% e probabilmente più vicino al 6% (i pagamenti trimestrali non sono fissi, almeno non quelli in dollari).La sua capitalizzazione di mercato è di circa 119 miliardi di dollari. Target price a 68 $ nei prossimi 12 mesi. International Value Advisors, gestito da Charles de Vaulx ha una posizione di 5,5 milioni di azioni.

Settore Energy Minerals
Capitalizzazione di mercato di 119.48 miliardi di dollari.
Dividend yield al 5.43%
Payout ratio al 62.00%.
Beta 0.99.

Total ADR (TOT) analisi tecnica del titolo, dividendi, capitalizzazione e target price

Windstream Corp (WIN)
Windstream Corporation è un fornitore di tecnologia di comunicazione, specializzata in dati ad alta velocità, accesso a Internet e servizi voice per i clienti in 29 stati. La società fornisce una varietà di soluzioni, tra cui IP (Internet Protocol) basato su servizi voice e dati, Multiprotocol Label Switching (MPLS) in rete, data center e servizi gestiti, servizi di hosting e sistemi di comunicazione per aziende ed enti pubblici. Fornisce internet ad alta velocità, voice e servizi televisivi digitali ai clienti residenziali situati prevalentemente nelle zone rurali.

Il prezzo attuale di Windstream (WIN) è di circa 8,50 dollari per azione, gli analisti di Wall Street si aspettano che il suo prezzo salga quasi a 10 dollari entro l'anno. Windstream è una delle società di telecomunicazioni e di servizi informatici con una capitalizzazione di mercato di 5 miliardi. Ha effettuato pagamenti di dividendi trimestrali per 25 centesimi ad azione per diversi anni (creando un rendimento annuo di oltre il 10% ), anche se preoccupa il P/E di 30.

Settore Communications
Capitalizzazione di mercato di 4.96 miliardi di dollari.
Dividend yield al 11.96%
Payout ratio al NA.
Beta 0.90.

Windstream Corp (WIN) analisi tecnica del titolo, dividendi, capitalizzazione e target price

Linn Energy LLC (LINE)
Linn Energy (LINE) è una e società indipendente di produzione di petrolio e gas naturale. Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2009, le sue riserve certe sono state di 1.712 miliardi di mc, di cui circa il 36% erano di petrolio, 45% gas naturale e il 19% erano liquidi di gas naturale (NGL). Linn Energy si trova in quattro regioni degli Stati Uniti: Texas, Oklahoma, Kansas, Louisiana, Illinois, California. Nel gennaio 2010, la società ha completato l'acquisizione dell'area di produzione di gas e petrolio Permiano e Anadarko, nei bacini in New Mexico.

A completare la nostra lista di titoli troviamo Linn Energy (LINE), che attualmente scambia a circa 35 dollari, rimanendo ben al di sotto del target price di 43,75 dollari. Linn sviluppa attività petrolifere onshore negli Stati Uniti e ha un buon record di aumenti dei propri dividendi nel tempo (anche se l'azione è stata quotata nei primi mesi del 2006). Ad oggi il dividend yield è di oltre il 7%, anche se, come con Windstream, noi abbiamo alcune preoccupazioni relative al valore fondamentale, in particolare, anche dopo un atteso aumento degli utili per azione, gli analisti sono preoccupati dall'aumento del P/E a 18.

Settore Energy Minerals
Capitalizzazione di mercato di 9.04 miliardi di dollari.
Dividend yield al 7.54%
Payout ratio al NA.
Beta 0.69.

Linn Energy LLC (LINE) analisi tecnica del titolo, dividendi, capitalizzazione e target price

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venerdì 3 maggio 2013

9 Azioni con un buon Dividend Yield per battere il mercato. (seconda parte)

One Million Dollar Portfolio dal 2010 ad oggi +103.04%
Stock Win Usa Portfolio dal 2010 ad oggi +148.30
Europa Vincente Portfolio dall'inizio del 2012 +32.93%
ETF migliori dal 10 ottobre 2012 +9.56%
Gemme nascoste nel 2012 +369.68%
Visione del nostro portafoglio One Million Dollar + 103.04%
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Trovare società che offrano buoni dividendi e una crescita costante nel tempo è assai difficile in questo periodo. Gli indici sono ai massimi quindi molte società sono sovraperformate, ma questo non significa che non ci siano titoli sul ungo periodo che possano godere di un aumento di prezzo. In più la storia insegna che ragionando sul lungo periodo i massimi sono relativi se presi in un arco di 5 anni.
Ho voluto soffermarmi un attimo sul discorso del lungo periodo perchè nei prossimi giorni uscirà un nostro report sulla base di una ricerca di Goldman Sachs che dimostrerà, senza ombra di subbio, che investendo sul lungo periodo si ha un ritorno al'80% superiore all'inflazione e sulle obbligazioni.

Torniamo all'analisi dei titoli. La formula della ricerca richiede che le azioni rispettino tutte le seguenti richieste:

- Il dividend yield deve essere superiore al 3,0%.
- Il payout deve essere inferiore al 75%.
- Il tasso annuo di crescita dei dividendi nel corso degli ultimi cinque anni deve essere al 5%.
- P/E inferiore a 15.
- Il PEG ratio inferiore a 1,50.
- Debt to equity inferiore a 0.50.
- I 10 titoli con il più basso rapporto di distribuzione tra tutti i titoli che rispettano le prime sei richieste.

Questo screening è stato eseguito in data 19/04/2013, i primi 4 titoli vengono presentati in questo articolo, gli altri 5 verranno presentati in un prossimo articolo.

Lo screening

Lo screening delle azioni con buoni dividend yield ha dato un rendimento migliore, nel corso degli ultimi 14 anni, rispetto all'indice S&P 500, con un Indice di Sharpe molto più basso, che misura il rapporto tra rendimento e rischio. Anche se il passato non garantisce nulla, fornisce un'idea di come questo tipo di screener abbia performato in diverse condizioni economiche e in diversi periodi.

Ensco PLC (ESV)
ENSCO fornisce servizi di perforazione offshore per l'industria petrolifera e gas in tutto il mondo. La società opera attraverso tre segmenti: floater, jackups e others. Possiede e gestisce una flotta di perforazione offshore di circa 74 impianti, di cui 9 navi da trapano, 13 impianti di perforazione semisommergibile, 6 impianti di perforazione semisommergibile ormeggiate e 46 impianti di perforazione jackup. I suoi impianti di perforazione si trovano in Brasile, Europa, Mediterraneo, Medio Oriente e Africa e nella regione del Pacifico asiatico, così come nelle regioni del Sud America e del Nord America.

Le azioni ESV sono negoziate con un P/E di 7.79 e ha un rapporto PEG di 0.26. La crescita degli ultimi 5 anni è stata del 71,88%. Ha un debito molto basso dello 0,41 e una cedola di dividendo del 3,14% su base annua.

Ensco PLC (ESV) - Analisi tecnica e fondamentale della società

Toronto-Dominion Bank (TD)
La Toronto-Dominion Bank è una banca con sede in Canada. Tramite le sue controllate, note col nome di TD Bank Group (TD Bank), effettua operazioni e attività organizzate intorno a quattro segmenti di business: Canadian Personal Banking e Commercial; Wealth Management, tra cui TD Ameritrade; U.S. Personal and Commercial Banking, che operano sotto il marchio, TD Bank America Most Convenient Bank e Wholesale Banking. Altre attività della banca sono raggruppate nel segmento Corporate. Il 30 settembre 2010 la Banca ha completato l'acquisizione di Financial Group e la sua consociata finanziaria, Carolina First Bank.

Le azioni ESV sono negoziate con un P/E di 10.01 e ha un rapporto PEG di 1.33. La crescita degli ultimi 5 anni è stata del 8,25% (non male per una banca). Ha un debito molto basso dello 0,24 e una cedola di dividendo del 4,02% su base annua.

Toronto-Dominion Bank (TD) - Analisi tecnica e fondamentale della società

Validus Holdings (VR)
Validus Holdings è una holding che attraverso le sue controllate fornisce una copertura riassicurativa di proprietà, speciali linee di mercato e coperture assicurative degli stessi mercati. La società svolge la propria attività in tutto il mondo attraverso due società interamente controllate, Validus Reinsurance e Talbot Holdings.

Le azioni VR sono negoziate con un P/E di 7.47 e ha un rapporto PEG di 0.88. La crescita degli ultimi 5 anni è stata del 5,74%. Ha un debito molto basso dello 0,20 e una cedola di dividendo del 3,20% su base annua.

Validus Holdings (VR) - Analisi tecnica e fondamentale della società

Horace Mann Educators Corp (HMN)
Horace Mann Educators è una società di partecipazione assicurativa, attraverso le sue controllate sottoscrive linee assicurative sulle proprietà e persone (linee prevalentemente personali sulle automobili e per proprietari di casa), rendite per la vecchiaia (principalmente prodotti fiscali) e assicurazioni vita negli Stati Uniti d'America. Le principali società di assicurazione di HMN sono Horace Mann Life Insurance Company (HMLIC), Horace Mann Insurance Company (HMIC) e Horace Mann Property & Casualty Insurance Company (HMPCIC). I tre settori di attività sono: danni, prodotti di rendita e assicurazioni sulla vita.

Le azioni HMN sono negoziate con un P/E di 11.29 e ha un rapporto PEG di 1.28. La crescita degli ultimi 5 anni è stata del 5,54%. Ha un debito molto basso dello 0,16 e una cedola di dividendo del 3,54% su base annua.

Horace Mann Educators Corp (HMN) - Analisi tecnica e fondamentale della società

Schweitzer Mauduit (SWM)
L'azienda produce e vende carta, tabacco e prodotti per l'industria del tabacco, come prodotti di carta specializzati per l'uso in altre applicazioni. Durante l'anno conclusosi il 31 dicembre 2010 i prodotti per l'industria del tabacco consistevano in circa il 93% del suo fatturato. I prodotti del gruppo includono la sigaretta, collegare avvolgere e ribaltamento giornali, carta da sigarette, usati per avvolgere le varie parti di una sigaretta e foglie di tabacco che viene usato come una miscela, tabacco ricostituito e leganti per sigari. Questi prodotti sono venduti a società del tabacco in America, Europa e Asia.

Le azioni SWM sono negoziate con un P/E di 11.30 e ha un rapporto PEG di 0.72. La crescita degli ultimi 5 anni è stata del 5,54%. Ha un debito molto basso dello 0,30 e una cedola di dividendo del 3,10% su base annua.

Schweitzer Mauduit (SWM) - Analisi tecnica e fondamentale della società

Le nostre posizioni

Noi siamo long su Ensco PLC (ESV)

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mercoledì 1 maggio 2013

EURUSD, le prossime riunioni ci aiuteranno a chiarire meglio il futuro

All'inizio della settimana la coppia EURUSD ha chiuso la giornata a 1.3092. Nei prossimi giorni l'Europa sarà impegnata con dati macroeconomici importanti come le vendite al dettaglio tedesche e il PIL spagnolo. La vera volatilità si potrebbe avere durante la settimana quando sia la BCE che la Fed terranno importanti riunioni di politica monetaria. Infine negli Stati Uniti, Venerdì, forniranno i dati sui libri paga delle aziende agricole.

Analisi tecnica della valuta EURUSD dopo le riunioni della Fed e la BCE sul taglio dei tassi e occupazione

Molti analisti sembrano essere alla ricerca di risposte in merito la recente crescita della coppia anche dopo i dati macroeconomici della zona Euro che continuano a deludere. La settimana scorsa una serie di relazioni hanno attirato l'interesse di molti economisti, soprattutto il PMI e l'IFO della Germania.
L'euro si rifiuta di scendere nonostante la crescente evidenza che l'economia della zona Euro è in difficoltà. Secondi gli ultimi rapporti, i consumi e la fiducia dei consumatori si è indebolita colpendo paesi come la Francia e l'Italia dove hanno continuato a mostrare una crescita lenta anche dopo le politiche di austerità.
Commento di Kathy Lien di BK Asset Management, che continua:
Se la Banca Centrale non agisce ora aiutando le imprese rischia di permettere un ulteriore rallentamento dell'economia europea già ferita gravemente.
Secondo gli analisti di HSBC
La mancanza di futuri movimenti nel Forex, precisamente della coppia EURUSD suggeriscono una tendenza verso una deriva preoccupante. Consideriamo il recente esempio di coloro che hanno venduto l'euro sulla base del fatto che la BCE è apparsa più probabile nel tagliare i tassi di interesse. Sembrava quasi tutto già scritto, vendi euro perchè i tassi stanno andando ancora più giù, siamo tornati ai bei vecchi tempi. Ma l'Euro ha continuato a scendere, recuperando terreno anche se non c'era stata alcuna marcata rivalutazione delle aspettative sul taglio dei tassi da parte della BCE. Questo esemplifica il problema che stiamo affrontando.
Inoltre gli analisti hanno aggiunto:
Previsori, investitori e aziende fanno fatica a trovare una spiegazione chiara sui movimenti della valuta. Come risultato, le valute sono alla deriva. Anche quei cambi che godevano di tendenze forti come USDJPY sono scivolati in schemi tecnici laterali senza dare chiari segnali.
Secondo molti analisti, i dati macroeconomici di questa settimana dovrebbero aiutarci a capire meglio il prossimo futuro della valuta. Secondo Marc Chandler, capo strategies alla BBH :
Gli eventi di rischio di questa settimana, tra cui il PMI della zona euro e l'occupazione negli Stati Uniti, senza escludere le riunioni del FOMC e Fed, contribuiranno a rafforzare e cristallizzare il prezzo dell'EURSD
Ha poi aggiunto
Tecnicamente pensiamo che l'Euro rimanga in stallo almeno fino agli 1.32 dollari, sospettiamo che ci sarà un rialzo che possa estender il recupero verso gli 1.3350 dollari.