Per tutti coloro che sono alla ricerca di un reddito corrente che superi le obbligazioni, un’ottima soluzione sono i titoli con elevati dividendi. Sicuramente non è semplice trovare azioni di alta qualità con elevati dividendi e non è sicuramente simpatico imbattersi in titoli con elevati rendimenti che hanno tagliato i loro dividendi dopo poco tempo. Ecco che Warren Buffett entra in gioco, visto che il suo portafoglio è pieno di aziende di ottima qualità con dividendi.
Buffett ha aumentato la sua ricchezza investendo e acquisendo attività con forti vantaggi competitivi tradate a prezzi equi o anche più bassi. Gli investitori sanno che Warren Buffett cerca qualità, ma pochi sanno la percentuale in cui investe in titoli con dividendo. Il 92% del suo portafoglio è investito in azioni con dividendo. I suoi primi 4 titoli hanno un dividend yield medio del 3,1% (e rappresentano il 62% del suo portafoglio) e molte delle sue azioni hanno aumentato i loro dividendi nel corso di decenni, inoltre Buffett preferisce investire in aziende cosiddette amiche degli azionisti con lunghi periodi di successo.
Questo articolo diviso in 4 parti esamina le 20 aziende con elevati dividendi del portafoglio di Warren Buffett.
Recentemente Warren Buffett ha deciso di aumentare la sua partecipazione in Kraft Foods. La fusione tra Kraft e Heinz ha dato a Berkshire Hathaway e 3G il controllo del 51% della nuova società. La fusione si basa sul successo del 3G Capital, che ha generato ottimi rendimenti acquistando e espandendo i marchi degli Stati Uniti in modo aggressivo. Tra le storie di successo di 3G Capital troviamo Budweiser (BUD) e Burger King. La combinazione tra 3G Capital e Warren Buffet, ne fanno una squadra ideale per l’acquisto e l’espansione di marchi di elevata qualità, di cui ne potranno beneficiare gli azionisti.
Dopo la fusione, Kraft prosegue con il regolare pagamento dei dividendi, mentre il riacquisto di azioni è stato sospeso per 2 anni a seguito della stessa. Kraft Heinz ha 8 marchi che generano almeno più di $ 1 miliardo all’anno di vendite. La nuova società ha un fatturato 22 miliardi di dollari l’anno, con la maggior parte proveniente dal Nord America, che rende Kraft-Heinz la 3° più grande società di alimenti e bevande nel Nord America in base alle vendite. Solo PepsiCo (PEP) e Nestlé sono più grandi. La società crea una continua crescita, sfruttando i suoi marchi ben conosciuti e sta inoltre lavorando per espandersi a livello internazionale. Inoltre, sta realizzando una significativa riduzione dei costi derivanti dalla fusione.
Coca-Cola (KO)
La 3° azienda più grande nel portafoglio di Warren Buffet è Coca-Cola (dietro Wells Fargo e Kraft-Heinz), la Berkshire Hathaway ha circa $ 18,5 miliardi investiti. La società è il leader mondiale nelle bevande pronte da bere. L’azienda dispone di 20 marchi che generano almeno $ 1 miliardo di vendite all’anno. Inoltre, il marchio della Coca-Cola è il più popolare al mondo con un ampio margine.
Coca-Cola ha aumentato i pagamenti del suo dividendo per oltre 5 anni, possiede un forte vantaggio competitivo che deriva da suoi marchi. L’azienda supporta i propri marchi spendendo oltre $ 3 miliardi all’anno in pubblicità, ed è la società in grado di spendere di più per la pubblicità di qualsiasi altra azienda di bevande (tranne forse di PepsiCo). Questo rafforza ulteriormente il proprio vantaggio competitivo e pur essendo una vecchia società, ha ancora molto spazio di crescita. La crescita del suo EPS è dovuta ad un mix di elementi quali, la continua espansione globale, l’aumento della sua efficienza operativa, il riacquisto di azioni e l’aumento della popolazione globale. Il miglioramento della sua efficienza operativa deriva dalla decentralizzazione dei processi decisionali, dare in franchising le operazioni di imbottigliamento e il miglioramento degli incentivi ai dipendenti. La società paga un dividendo del 3% circa e provvede a riacquistare le sue azioni regolarmente, con una media del 1,2% all’anno, che combinate insieme dà agli investitori un rendimento del 4%. I rendimenti totali saranno del 10% o più in futuro, questo combinando dividendo e crescita dell’utile per azione. In questo momento il titolo sembra un pò sopravvalutato per cui il suo rating è hold non buy.
Procter & Gamble (PG)
Warren Buffett ha scambiato $ 4,3 miliardi di dollari di azioni Procter & Gamble per azioni Duracell, ma
anche dopo questa operazione, ha ancora una piccola partecipazione nella società.
Procter & Gamble si è liberata dei suoi marchi non principali e sottoperformanti, semplificando le operazioni e concentrandosi sui suoi brands principali, quali Oral-B, Pampers, Gillette, Ariel, Swiffer, Pantene ecc.. La crescita degli utili è alimentata aumentando l’efficienza operativa e riducendo i costi. La società possiede marchi ben noti che operano in settori a lenta evoluzione e li supporta con una massiccia campagna pubblicitaria da $ 8-9 miliardi l’anno. LA società prevede una crescita degli utili dal 4 al 9% per il 2016. Probabilmente è un po sopravvalutata considerando il suo P/E a 21,6, ma rimane pur sempre una società qualitativamente elevata.
Wal-Mart (WMT)
Wal-Mart ha generato un fatturato di $ 483 miliardi nel corso degli ultimi 12 mesi ed è la più grande società al mondo sulla base delle entrate, è stata fondata da Samuel Moore Walton e James Lawrence Walton il 2 luglio 1962 con sede a Bentonville, AR ed ha 2,3 milioni di dipendenti in tutto il mondo.
Il settore retail si sta muovendo attraverso un mix di prezzi bassi e convenienza e una combinazione tra online e acquisti fisici. La società sta lavorando per competere in un settore retail che sta cambiando. Il fatturato e-commerce globale della società è cresciuto del 107% negli ultimi 4 anni (in confronto quelle di Amazon sono cresciute al 123% nello stesso periodo). Oltre alle vendite on-line, l’azienda sta anche investendo sui propri dipendenti, aumentando la sua paga base. Queste mosse sembrano funzionare, in quanto ha realizzato 6 trimestri consecutivi di crescita delle vendite negli Stati Uniti. Wal-Mart ha aumentato i pagamenti dei suoi dividendi per 43 anni consecutivi. Questo rende l’azienda una delle 50 appartenenti al Dividendo Aristocrato. Per avere una striscia cosi lunga e duratura di dividende la società deve avere un un vantaggio competitivo forte e durevole, derivante dalla sua efficienza e funzionamento. Le sue dimensioni le permettono di decidere i prezzi migliori dai suoi fornitori, passando poi il risparmio ai consumatori, con un conseguente un ciclo di feedback positivo. Nel breve termine la crescita del utile per azione sarà probabilmente negativo in quanto la società continua ad investire pesantemente in salari e vendite digitali. Nel lungo termine, gli investitori devono aspettarsi rendimenti totali tra gli 8% e il 10% all’anno, rendimenti totali verranno che derivano dalla combinazione tra la crescita delle vendite, pari al 3% – 4%,il riacquisto di azioni del 2% – 3% e un dividend yield del 3% circa. Ai prezzi correnti sembra essere a buon mercato con un P/E di appena 16,3.
General Motors diventata famosa sopratutto per la presentazione del Chapter 11 nel 2009, è stata proficua ogni anno da quando è stata riammessa alle quotazioni nel 2010 e il governo degli Stati Uniti ha venduto l’ultima azione della società nel 2013.
La società è il più grande produttore di automobili degli Stati Uniti, con una quota di mercato del 17,2%, mentre a livello globale ha una quota di mercato del 10,2%. Circa il 40% delle entrate della società è ora generato all’estero ed è uno dei più grandi esportatori americani, tra il 2% e il 6% all’anno nel lungo periodo. La società sta realizzando margini operativi più elevati, grazie al suo focus sul controllo dei costi. Inoltre ha fatto breccia nel mercato automobilistico cinese dove ha una quota di mercato del 14,8%. Ciò che spicca maggiormente in quest’azienda sono il suo dividend yield del 5,1% e il P/E ratio di appena 4,4, questo dovrebbe richiamare gli investitori orientati sul valore. Inoltre, l’azienda ha un basso rapporto di payout del 21,3%. Questo dà una protezione agli investitori, nel caso di caduta degli utili causati da un rallentamento della crescita globale. La società probabilmente aumenterà i pagamenti dei dividendi in futuro e questo si tradurrà in un rapporto di distribuzione in aumento. Con questi dati General Motors diventa interessante, soprattutto se riuscirà ad avere una crescita nella parte alta del range tra il 2% e il 6%.