mercoledì 27 maggio 2015

Portafoglio Warren Buffett i suoi 20 migliori dividendi - parte 5/5

La prima parte dell'articolo la potete trovare a questo indirizzo: Portafoglio Warren Buffett i suoi 20 migliori dividendi - parte 1/5
La seconda parte dell'articolo la potete trovare a questo indirizzo: Portafoglio Warren Buffett i suoi 20 migliori dividendi - parte 2/5
La terza parte dell'articolo la potete trovare a questo indirizzo: Portafoglio Warren Buffett i suoi 20 migliori dividendi - parte 3/5
La quarta parte dell'articolo la potete trovare a questo indirizzo: Portafoglio Warren Buffett i suoi 20 migliori dividendi - parte 4/5

Questo articolo è stato scritto per darvi un'idea su come "l'Oracolo di Omaha", Warren Buffett, considerato uno dei più grandi investitori, se non il più grande, di tutti i tempi, è riuscito ad ampliare la sua fortuna seguendo uno dei suoi principi cardini negli investimenti, scegliere attività con un forte vantaggio competitivo a prezzi equo. Questo gli ha permesso di raggiungere un patrimonio netto di $ 70 miliardi di dollari. Quasi tutto il suo portafoglio è costruito su aziende che pagano dividendi, in questi articoli vengono analizzate quelle in cui preferisce investire, che sono quelle che hanno il dividendo più alto e un forte vantaggio competitivo nel loro settore. Il suo portafoglio attuale è costituito da 48 aziende, di queste 33 pagano dividendi, con una media del 2,17%. Le migliori 6 costituiscono il 70% del suo portafoglio, quindi le considera le più convincenti e pagano in media un dividendo del 2,53%, di queste, 3 fanno parte della chiera dei dividendi Aristocratici.

Nell'articolo sono analizzate le 20 aziende, appartenenti al portafoglio di Buffett, che pagano il dividendo più alto e lo abbiamo suddiviso in 5 parti. In ognuna di esse, vengono analizzati 4 titoli, suddivisi in rigoroso ordine alfabetico, in cui vengono presi in considerazione alcuni dati fondamentali dell'azienda tra cui rapporto P/E, storia del dividendo, dividend yield attuale e altro. Ecco gli ultimi 4 titoli, sperando che la lettura possa darvi degli spunti da approfondire per i vostri futuri investimenti.

Verizon (VZ)
Dividend Yield: 4.43%
P/E Ratio: 14,98
Anni di dividendi stabili o in Aumento: 31
Percentuale nel Portafoglio di Warren Buffett: 0,70%
Tasso di Crescita degli ultimi 10 anni dell'Utile per azione: 7,5%
Paga dividendi dal: 1984

Verizon Communications Inc. opera come una holding e fornisce banda larga con altri servizi di comunicazione wireless e wireline per consumatori privati, imprese e governi. Fornisce inoltre servizi convergenti di comunicazione, informazione e divertimento oltre alla rete in fibra ottica più avanzata degli Stati Uniti. E' stata fondata nel 1983 e ha sede a New York.

La crescita dei ricavi di VZ ha leggermente superato la media del settore del 3,9%. Anche lo stesso trimestre dell'anno prima, i ricavi sono aumentati del 3,8%. L'utile netto è aumentato del 6,9% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa, passando da 3,947 miliardi a 4,219 miliardi. Il cash flow operativo netto è aumentato a 10,169 miliardi o del 42,44% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. Il margine di profitto lordo è piuttosto elevato, attualmente si attesta al 62,18%. Il margine di profitto netto del 13,19% è in media con il settore.

L'utile per azione è diminuito dell'11,3% nel trimestre più recente rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. Prevediamo che questa tendenza si possa invertire nel prossimo anno. Nel corso dell'esercizio passato, Verizon ha registrato un utile più basso pari a 2,51 dollari rispetto ai 4,00 dollari dell'anno precedente. Quest'anno, il mercato si aspetta un miglioramento del risultato a 3,85 dollari contro 2,51 dollari. Verizon è il titolo col maggior rendimento nel portafoglio di Warren Buffett grazie al suo dividend yield del 4,4%.



Viacom (VIAB)
Dividend Yield: 1,9%
P/E Ratio: 12,9
Anni di dividendi stabili o in Aumento: 6
Percentuale nel Portafoglio di Warren Buffett: 0,57%
Tasso di Crescita degli ultimi 10 anni dell'Utile per azione: 12,7%( utilizzati 8 anni a causa dello spin off da CBS nel 2006)
Paga dividendi dal: 1993

Viacom è una società internazionale di contenuti di intrattenimento, possiede e gestisce reti via cavo e imprese media e trasmette al pubblico programmi televisivi, film, brevi video, applicazioni, giochi, marche di prodotti di consumo, social media e altri divertimenti. Viacom è stata fondata da Sumner Redstone il 31 dicembre 2005 ed ha sede a New York

Il ROE della società è notevolmente aumentato rispetto a quello dello stesso trimestre dell'anno prima, questo è un importante segnale di forza all'interno della società. Il cash flow operativo netto è aumentato a 624,00 milioni di dollari o il 20,00% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. Viacom ha registrato un forte calo degli utili per azione nel trimestre più recente, ma riteniamo che sia pronta per una crescita dell'EPS nel prossimo anno. Nel corso dell'esercizio passato la società ha aumentato le sue stime di utili a 5,45 dollari contro i 4,90 dollari dell'anno precedente. Quest'anno, il mercato si aspetta un ulteriore miglioramento a 11,86 dollari contro i 5,45 dollari. Anche se il rapporto debt-to-equity netto di 5,74 è molto alto, attualmente è inferiore a quello della media del settore, inoltre, mantiene un basso quick ratio di 0.86, che dimostra però l'incapacità di evitare problemi di liquidità a breve termine.

Viacom genera il 73% dei ricavi dalle sue reti televisive diversificate e il 27% dalla sua divisione cinematografica, la Paramount Entertainment. La società ha poche spese in conto capitale, di conseguenza, genera significativi flussi di cassa che utilizza per premiare gli azionisti con dividendi e riacquisto di azioni. Nel corso degli ultimi 5 anni, ha riacquistato il 9,2% delle sue azioni in circolazione ogni anno, inoltre, ha un dividend yield dell'1,9%, cosi gli azionisti possono aspettarsi rendimenti di circa l'11% annui.



Wal-Mart (WMT)
Dividend Yield: 2.49%
P/E Ratio: 15,81
Anni di dividendi stabili o in Aumento: 42
Percentuale nel Portafoglio di Warren Buffett: 4,45%
Tasso di Crescita degli ultimi 10 anni dell'Utile per azione: 7,4%
Paga dividendi dal: 1973

Wal-Mart Stores è il più grande rivenditore al mondo e gestisce più di 11.000 negozi discount di varie grandezze per oltre 3 milioni di metri quadrati circa. WMT è stata fondata da Samuel Moore Walton e James Lawrence Walton il 2 luglio 1962 e ha sede a Bentonville.

Il rapporto debt-to-equity è basso, attualmente è dello 0,66, ed è inferiore a quello della media del settore, il che implica che vi sia stato uno sforzo relativamente utile per la gestione dei livelli di debito. Purtroppo il quick ratio di 0,19 è molto debole e dimostra una mancanza di capacità di affrontare problemi di liquidità a breve termine. L'utile per azione è diminuito del 6,4% nel trimestre più recente rispetto a quello dello stesso trimestre di un anno fa.

Questa società ha registrato un utile in qualche modo volatile di recente e riteniamo che sia probabile che segnali un calo degli utili nel prossimo anno. Nel corso dell'esercizio passato ha aumentato le sue stime di utili a 4,99 dollari contro i 4,86 dollari dell'anno precedente, ma per il prossimo anno, il mercato si aspetta una contrazione del 2,5% negli utili a 4,86 dollari contro i 4,99 dollari. Wal-Mart è la 5° azienda per percentuale nel portafoglio di Warren Buffett ed è il suo classico titolo, cioè, leader del settore negli Stati Uniti, con un forte vantaggio competitivo e gestione amichevole degli azionisti. Il vantaggio competitivo deriva dalla sua dimensione e conseguente efficienza operativa.

L'azienda utilizza la propria dimensione verso i fornitori facendogli pressione affinché abbassino i prezzi e poi passa il risparmio ai consumatori, questo sì traduce in un ciclo virtuoso di feedback positivi. La semplicità del modello di business di Wal-Mart è uno dei suoi punti di forza. La società è quello che si definisce "shareholder friendly", cioè molto attenta verso gli azionisti. Wal-Mart ha aumentato i suoi pagamenti di dividendi per 42 anni consecutivi, il che la inserisce tra i dividendi aristocratici, inoltre, ha riacquistato circa il 2,8% delle azioni in circolazione ogni anno. Con il suo attuale dividend yield del 2,5% e il suo riacquisto di azioni, gli investitori possono aspettarsi un rendimento di circa il 5% nel lungo periodo da questa società.



Wells Fargo (WFC)
Dividend Yield: 2.56%
P/E Ratio: 13.41
Anni di dividendi stabili o in Aumento: 6
Percentuale nel Portafoglio di Warren Buffett: 23.73%
Tasso di Crescita degli ultimi 10 anni dell'Utile per azione: 12,0%
Paga dividendi dal: 1939

Wells Fargo è una società a livello nazionale, diversificata, di servizi finanziari e bancari. Fornisce attività bancarie, assicurative, investimenti, mutui e prodotti finanziari per consumatori retail e commerciali presso le sue filiali. L'azienda è stata fondata da Henry Wells e William Fargo il 18 marzo 1852 e ha sede a San Francisco.

La crescita dei ricavi ha leggermente superato la media del settore dello 0,8%, anche lo stesso trimestre dell'anno prima i ricavi sono aumentati del 2,9%. La società ha registrato un utile per azione piatto nel trimestre più recente, riteniamo però che sia pronta per una crescita dell'EPS nel prossimo anno. Durante l'ultimo anno fiscale ha incrementato le sue stime di utili a 4,10 dollari contro i 3,89 dell'anno precedente, quest'anno, il mercato si aspetta un miglioramento del risultato a 4,15 dollari contro i 4,10.

Il margine di profitto lordo è attualmente molto alto, a 92,88%. Il cash flow operativo netto è sceso a 2,515 miliardi o dell'11,47% rispetto allo stesso trimestre dell'anno scorso. Wells Fargo è ora la più grande azienda nel portafoglio della Berkshire Hathaway con il 23,73%, oltre 8 Punti percentuali in piu rispetto alla seconda, Coca-Cola. Wells Fargo è cresciuta fino a diventare la più grande banca degli Stati Uniti in base alla sua capitalizzazione di mercato pari a 282 miliardi di dollari.



In definitiva

Quello che abbiamo visto, e vedremo nei successivi articoli, dimostra che il portafoglio di Warren Buffett è pieno di aziende di altissima qualità che negli anni arricchiranno gli azionisti a lungo termine, detto questo, un investitore avveduto richiede di più che copiare semplicemente ogni mossa dell'Oracolo di Omaha. Un investitore intelligente dovrebbe imparare da Warren Buffett e analizzare i suoi investimenti da solo per capire se corrispondono al suo stile di investimento.

venerdì 22 maggio 2015

Portafoglio Warren Buffett i suoi 20 migliori dividendi - parte 4/5

Questo articolo è stato scritto per darvi un'idea su come "l'Oracolo di Omaha", Warren Buffett, considerato uno dei più grandi investitori, se non il più grande, di tutti i tempi, è riuscito ad ampliare la sua fortuna seguendo uno dei suoi principi cardini negli investimenti, scegliere attività con un forte vantaggio competitivo a prezzi equo. Questo gli ha permesso di raggiungere un patrimonio netto di $ 70 miliardi di dollari. Quasi tutto il suo portafoglio è costruito su aziende che pagano dividendi, in questi articoli vengono analizzate quelle in cui preferisce investire, che sono quelle che hanno il dividendo più alto e un forte vantaggio competitivo nel loro settore. Il suo portafoglio attuale è costituito da 48 aziende, di queste 33 pagano dividendi, con una media del 2,17%. Le migliori 6 costituiscono il 70% del suo portafoglio, quindi le considera le più convincenti e pagano in media un dividendo del 2,53%, di queste, 3 fanno parte della chiera dei dividendi Aristocratici.

Nell'articolo sono analizzate le 20 aziende, appartenenti al portafoglio di Buffett, che pagano il dividendo più alto e lo abbiamo suddiviso in 5 parti. In ognuna di esse, vengono analizzati 4 titoli, suddivisi in rigoroso ordine alfabetico, in cui vengono presi in considerazione alcuni dati fondamentali dell'azienda tra cui rapporto P/E, storia del dividendo, dividend yield attuale e altro. Ecco i penultimi 4 titoli, sperando che la lettura possa darvi degli spunti da approfondire per i vostri futuri investimenti.

Sanofi (SNY)
Dividend Yield: 3,17%
P/E Ratio: 25,43
Anni di dividendi stabili o in Aumento: 21
Percentuale nel Portafoglio di Warren Buffett: 0,19%
Tasso di Crescita degli ultimi 10 anni dell'Utile per azione: 2,5%
Paga dividendi dal: 1993

Sanofi si occupa di ricerca, produzione e distribuzione di prodotti farmaceutici ed opera attraverso i segmenti: prodotti farmaceutici, vaccini, salute degli animali e altro. L'azienda è stata fondata nel 1994 e ha sede a Parigi, Francia.

Il margine di profitto lordo per Sanofi è piuttosto elevato, attualmente è al 61,71%, ed è aumentato rispetto allo stesso trimestre del precedente esercizio. L'utile per azione di Sanofi è diminuito del 25% nel trimestre più recente rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. Riteniamo che la società sia pronta per una crescita dell'EPS nel prossimo anno.

Nel corso dell'esercizio passato, Sanofi ha aumentato le sue stime di utili a 2,01 dollari contro l'1,90 dell'anno precedente. Quest'anno, il mercato si aspetta un miglioramento del risultato a 3,18 dollari contro i 2,01 dollari. L'utile netto è notevolmente diminuito del 26,4% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa, scendendo da 1,494 miliardi a 1,099 miliardi di dollari. Nel 2014, ha generato l'82% dei ricavi dai prodotti farmaceutici, il 12% dai vaccini e il 6% da prodotti per la salute degli animali. L'azienda ha una forte esposizione nei Mercati Emergenti, con il 36% delle vendite del 2014 provenienti da questi mercati. Dal 2007 al 2013, la Società ha lanciato 10 prodotti. Dal 2014 al 2020, si aspetta di lanciarne 18.



Suncor Energy (SU)
Dividend Yield: 2.70%
P/E Ratio: 21,99
Anni di dividendi stabili o in Aumento: 24
Percentuale nel Portafoglio di Warren Buffett: 0,69%
Tasso di Crescita degli ultimi 10 anni dell'Utile per azione: 3,6%
Paga dividendi dal: 1993

Suncor Energy è una società energetica integrata che sviluppa bacini di risorse di petrolio. Esplora, acquisisce, sviluppa, produce e commercializza petrolio greggio e gas naturale in Canada e a livello internazionale. La società è stata fondata nel 1917 e ha sede a Calgary in Canada.

L'attuale rapporto debit-to-equity di 0,35, è basso ed è al di sotto della media del settore, il che implica che vi sia stata una efficace gestione dei livelli di debito. Inoltre mantiene un adeguato quick ratio di 1,26, il che dimostra la capacità di evitare problemi di liquidità a breve termine. Il Cash flow operativo netto è sceso a 876,00 milioni di dollari o del 49,45% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. La società ha registrato un forte calo degli utili per azione nel trimestre più recente, questo declino è in atto ormai dagli ultimi due anni. Nel corso dell'esercizio passato ha registrato un utile per azione di 1,83 dollari rispetto ai 2,59 dollari dell'anno precedente. L'utile netto è notevolmente diminuito del 123% rispetto allo stesso trimestre di anno fa, scendendo da 1,485 miliardi a -$ 341,00 milioni di dollari.

L'aspetto negativo è il suo elevato rapporto prezzo-utili rispetto ad altre compagnie petrolifere pubbliche, attualmente è scambiata con un rapporto P/E di circa 22, ben al di sopra della maggior parte dei suoi competitor.



United Parcel Service (UPS)
Dividend Yield: 2,99%
P/E Ratio: 20,68
Anni di dividendi stabili o in Aumento: 32
Percentuale nel Portafoglio di Warren Buffett: 0,01%
Tasso di Crescita degli ultimi 10 anni dell'Utile per azione: 3,6%
Paga dividendi dal: 1983

United Parcel Service è una società di logistica che fornisce spedizioni globali e servizi di gestione tramite una catena di consegna. Offre servizi di logistica per il mercato globale, che comprendono trasporto, distribuzione, spedizione, via terra, mare e aereo, intermediazione e finanziamento. La società è stata fondata da James E. Casey e Claude Ryan il 28 agosto 1907 e ha sede ad Atlanta, GA.

La crescita dei ricavi di UPS ha leggermente superato la media del settore dello 0,4%. Anche lo stesso trimestre dell'anno prima, i ricavi sono aumentati dell'1,4%. L'utile netto è aumentato del 12,6% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa, passando da 911,00 milioni a 1,026 miliardi. United Parcel Service ha migliorato l'utile per azione del 14,3% nel trimestre più recente rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. Nel corso dell'esercizio passato ha registrato un utile più basso pari a 3,28 dollari rispetto ai 4,62 dollari dell'anno precedente. Quest'anno, il mercato si aspetta un miglioramento degli utili a 5,16 dollari contro i 3,28 dollari.

La più grande rete di distribuzione diventa sempre più forte e il suo vantaggio competitivo aumenta sempre di più spedendo in tutto il mondo. L'industria delle spedizioni negli stati uniti è un oligopolio in gran parte dominato da soli 3 attori: Fed Ex, United Parcel Service e l'ufficio postale degli Stati Uniti. Dei tre, solo le società quotate in borsa sono redditizie. L'azienda si aspetta dal 6% al 12% di crescita dell'EPS per l'anno fiscale 2015. L'azienda dispone di decenni di aumenti di dividendi e ha ridotto le sue azioni in media del 2% l'anno negli ultimi dieci anni.



US Bancorp (USB)
Dividend Yield: 2,30%
P/E Ratio: 13,73
Anni di dividendi stabili o in Aumento: 7
Percentuale nel Portafoglio di Warren Buffett: 1,39%
Tasso di Crescita degli ultimi 10 anni dell'Utile per azione: 7,8%
Paga dividendi dal: 1930

US Bancorp opera come una holding bancaria, che attraverso le sue controllate fornisce una gamma completa di servizi finanziari, inclusi prestiti e servizi di deposito, gestione della liquidità, cambio valuta e servizi fiduciari e gestione degli investimenti. US Bancorp è stata fondata nel 1929 e ha sede a Minneapolis, MN.

La crescita dei ricavi ha leggermente superato la media del settore dello 0,1%. Anche lo stesso trimestre di un anno fa, i ricavi sono aumentati dell'1,6%. Il miglioramento dell'utile per azione del più recente trimestre è stato leggermente positivo. Nel corso dell'esercizio passato, US Bancorp ha aumentato le sue stime di utili a 3,08 dollari contro i 3,01 dollari dell'anno precedente. Quest'anno, il mercato si aspetta un ulteriore miglioramento a 3,25 dollari contro i $ 3,08.

Il margine di profitto lordo è attualmente molto alto, attestandosi al 87,98% ed è aumentato rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente. L'utile netto è aumentato del 2,4% rispetto all'anno prima, passando da 1,397 miliardi a 1,431 milirdi di dollari. E' facile capire perché Warren Buffett ha investito 3,4 miliardi di dollari del portafoglio della Berkshire Hathaway in questa banca. US Bancorp è leader nel settore bancario in quanto a ROA, ROE e rapporto di efficienza (il rapporto di efficienza viene calcolato dividendo le spese al lordo degli interessi passivi per i ricavi totali).

Inoltre ha un payout ratio oscilla dal 30% al 40% l'anno ed anche il suo obiettivo di spesa, per il riacquisto di azioni proprie ogni anno, si muove in un range tra il 30% e il 40% degli utili. Ai livelli di prezzo attuali, questa banca da una resa per gli azionisti del 5,1%. Al suo attuale rapporto P/E, questa banca sembra essere un pò sottovalutata.



In definitiva

Quello che abbiamo visto, e vedremo nei successivi articoli, dimostra che il portafoglio di Warren Buffett è pieno di aziende di altissima qualità che negli anni arricchiranno gli azionisti a lungo termine, detto questo, un investitore avveduto richiede di più che copiare semplicemente ogni mossa dell'Oracolo di Omaha. Un investitore intelligente dovrebbe imparare da Warren Buffett e analizzare i suoi investimenti da solo per capire se corrispondono al suo stile di investimento.

giovedì 21 maggio 2015

Lo yen si indebolisce sui massimi del nikkei 225 degli ultimi 15 anni

Le azioni giapponesi sono salite per il quarto giorno di fila, col Nikkei 225 Stock Average che ha chiuso al suo livello più alto degli ultimi 15 anni, come lo yen indebolito e dati del governo hanno mostrato l'economia è cresciuta più rapidamente del previsto. Con l'aggiunta dell'allentamento da parte della Banca del Giappone all'orizzonte e gli hedge fund che cercano di ricostruire alcune posizioni speculative, tutto si è concentrato su un punto cruciale, quando la valuta del Giappone avrebbe spinto contro il dollaro rafforzandolo a livelli degli ultimi tre mesi.

Il prodotto interno lordo del Giappone annualizzato è salito al 2,4 per cento nel primo trimestre, le imprese hanno aumentato le spese e potenziato le scorte, questo secondo un rapporto governativo. Il risultato ha battuto le stime che vedevano una espansione all'1.6 per cento secondo gli economisti dopo aver visto il ribasso intorno all'1,1 per cento nei tre mesi precedenti.
L'economia è in ripresa per due trimestri consecutivi, le aspettative per questo trend positivo continueranno nel prossimo periodo e dovrebbero portare a nuovi massimi il Topix.
Secondo Hiroichi Nishi, un manager di SMBC Nikko Securities Inc. di Tokyo.

Un calcolo dei titoli immobiliari ha riportato guadagni tra i 33 gruppi industriali del Topix. Sumitomo Realty è salita del 5,3 per cento e Mitsubishi Estate Co. del 3,5 per cento. I produttori di gomma dopo il crollo del petrolio hanno rafforzato le prospettive dei costi di produzione più bassi. Il produttore di resina JSR Corp è salita del 3,4 per cento, mentre il suo più grande cliente Bridgestone, è salita del 2,2 per cento.



Ma che cosa succede ora ? L'ultima rottura non può segnare una svolta definitiva, ma la maggior parte degli analisti sono fiduciosi che lo yen sarà inferiore entro la fine di quest'anno, spingendo il cambio a 125 nei confronti del dollaro. La recente stabilità nella valuta è stata una manna per gli investitori stranieri e l'acquisto di titoli azionari giapponesi, con l'indice Nikkei 225 superiore del 15 per cento finora quest'anno. I forti acquisti esteri di titoli azionari giapponesi ha anche contribuito a sostenere lo yen, ma ora i trader, dopo un lungo periodo di sterilità, vedono un aumento della volatilità.

La gente sembra avere dimenticato che il cambio USDJPY ancora esiste, ha riferito Matthew Cobon, fund manager di Threadneedle Investments. C'è stata una notevole mancanza di volatilità. Gli hedge fund che vogliono comprare i dollari sono riluttanti a vendere l'euro dando una "occhiata" allo yen, riferisce Yunosuke Ikeda, capo strategies di FX a Nomura. I gestori di fondi seguiranno l'atmosfera della BoJ, che si riuniranno oggi, e le prospettive di bilancio del Giappone presentate nelle prossime settimane.

Il punto di vista tra gli analisti a Tokyo è che i fondamentali stanno facendo pressione per uno yen più debole per la fine di quest'anno con una visione immutata dei numeri del PIL, sottolineando le turbolenze in atto nell'economia giapponese. Il titolo Takata, per esempio, è crollato del 10 per cento dopo aver richiesto il più grande richiamo automobilistico nella storia degli Stati Uniti. Il produttore di air-bag ha quasi raddoppiato il richiamo di circa 34 milioni di veicoli negli Stati Uniti.

Le costruzioni di nuove case negli Stati Uniti è salito ad aprile, il livello più alto dal novembre del 2007, indicando che il settore ha riacquistato il passo dopo una fase di debolezza. Gli investitori hanno anche esaminato i dati rilasciati dal verbale ieri sera sulla riunione di aprile della Federal Reserve per carpire indi sui tempi di un aumento dei tassi di interesse. La Banca del Giappone ha inizio un incontro politico di due giorni il Giovedi.



Intanto si fanno più forti le pressioni è la probabilità che la BoJ, sotto Haruhiko Kuroda, intraprenderà un altro ciclo di allentamento monetario, il che riflette il fatto che la ripresa del paese resta fragile. Un mercato del lavoro sotto torchio e un rally in azioni sono punti luminosi, grazie al deprezzamento dello yen. L'allentamento monetario della abenomics, la strategia economica triplice introdotta nel 2012 dal primo ministro Shinzo Abe, ha fatto scendere lo yen inesorabilmente, mentre il governo cerca di progettare un aumento dell'inflazione. Nonostante la debolezza dello yen però, gli investimenti all'estero del Giappone sono stati forti - quasi il 38 per cento su base annua nel corso degli ultimi sei mesi avvicinandosi a livelli record.

Se riusciranno i negoziati, riferisce Yamada, il Giappone potrebbe fornire maggiore libertà diplomatica per iniziare a parlare dello yen verso il basso. Sulla previsione di un indebolimento dello yen alcuni trader pensano che sia comunque già sceso troppo. Secondo Ugo Lancioni, direttore di valuta a Neuberger Berman, lo yen è sottovalutato del 20-25 per cento rispetto alle altre valute del G10. E' la moneta più economica del G10.

Lancioni inoltre aggiunge che un aumento dei rendimenti obbligazionari globali sono un'opportunità per gli investitori istituzionali giapponesi di riallocare i loro portafogli da debito pubblico giapponese, ma una tale mossa è mitigata dall'avversione al rischio, che è appesantita dalla volatilità.

venerdì 15 maggio 2015

Portafoglio Warren Buffett i suoi 20 migliori dividendi - parte 3/5

Questo articolo è stato scritto per darvi un'idea su come "l'Oracolo di Omaha", Warren Buffett, considerato uno dei più grandi investitori, se non il più grande, di tutti i tempi, è riuscito ad ampliare la sua fortuna seguendo uno dei suoi principi cardini negli investimenti, scegliere attività con un forte vantaggio competitivo a prezzi equo. Questo gli ha permesso di raggiungere un patrimonio netto di $ 70 miliardi di dollari. Quasi tutto il suo portafoglio è costruito su aziende che pagano dividendi, in questi articoli vengono analizzate quelle in cui preferisce investire, che sono quelle che hanno il dividendo più alto e un forte vantaggio competitivo nel loro settore. Il suo portafoglio attuale è costituito da 48 aziende, di queste 33 pagano dividendi, con una media del 2,17%. Le migliori 6 costituiscono il 70% del suo portafoglio, quindi le considera le più convincenti e pagano in media un dividendo del 2,53%, di queste, 3 fanno parte della chiera dei dividendi Aristocratici.

Nell'articolo sono analizzate le 20 aziende, appartenenti al portafoglio di Buffett, che pagano il dividendo più alto e lo abbiamo suddiviso in 5 parti. In ognuna di esse, vengono analizzati 4 titoli, suddivisi in rigoroso ordine alfabetico, in cui vengono presi in considerazione alcuni dati fondamentali dell'azienda tra cui rapporto P/E, storia del dividendo, dividend yield attuale e altro. Ecco altri 4 titoli, sperando che la lettura possa darvi degli spunti da approfondire per i vostri futuri investimenti.

MT Bank Corporation (MTB)
Dividend Yield: 2.34%
P/E Ratio: 16,26
Anni di dividendi stabili o in Aumento: 25
Percentuale nel Portafoglio di Warren Buffett: 0,60%
Tasso di Crescita degli ultimi 10 anni dell'Utile per azione: 5,4%
Paga dividendi dal: 1979

MT Bank Corp. è una holding bancaria. La società, attraverso le sue controllate, MT Bank e Wilmington Trust NA, offre una vasta gamma di servizi bancari retail e commerciali, fiduciarie, gestioni patrimoniali e servizi di investimento per i loro clienti. Offre un'ampia gamma di servizi finanziari ad una base diversificata di consumatori, imprese, clienti professionali, enti governativi e istituzioni finanziarie. La società è stata fondata nel novembre del 1969 e ha sede a Buffalo, NY.

MT Bank Corporation è una delle poche banche che non ha tagliato i suoi dividendi durante la crisi dei mutui subprime del 2008. MT Bank Corporation è cresciuta fino a diventare la 16° banca più grande degli Stati Uniti. La crescita dei ricavi ha leggermente superato la media del settore dello 0,9%. L'utile netto è aumentato del 5,5% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa, passando da 229,02 milioni di dollari a 241,61 milioni. Il margine di profitto lordo è attualmente molto alto, attestandosi al 90,11%.

Nel corso dell'esercizio passato, MT Bank Corp ha registrato un utile più basso pari a 7,42 dollari contro gli 8,20 dollari dell'anno precedente. Quest'anno il mercato si aspetta un miglioramento del risultato a 7,80 dollari contro i 7,42 dollari. L'azienda è molto apprezzata per la sua natura conservatrice che le ha permesso di produrre risultati fenomenali per gli azionisti sul lungo termine. L'azienda ha prodotto rendimenti totali annualizzati del 19,4% per gli azionisti dal 1980. La banca dovrebbe registrare una forte crescita per l'anno fiscale 2015, grazie ad un mercato più favorevole dei prestiti commerciali.



National Oilwell Varco (NOV)
Dividend Yield: 3,35%
P/E Ratio: 9.80
Anni di dividendi stabili o in Aumento: 6
Percentuale nel Portafoglio di Warren Buffett: 0,27%
Tasso di Crescita degli ultimi 10 anni dell'Utile per azione: 23,9%
Paga dividendi dal: 2009

National Oilwell Varco fornisce apparecchiature e componenti che vengono utilizzati per operazioni di perforazione e produzione di petrolio e gas, servizi petroliferi e fornitura di servizi di integrazione della catena per l'industria del petrolio e del gas. National Oilwell Varco è stata fondata nel 1841 e ha sede a Houston.

Il rapporto debit-to-equity è molto basso, 0,22, ed è attualmente inferiore a quello della media del settore, il che implica che vi è stato una gestione dei livelli di debito di grande successo. Inoltre la società mantiene un adeguato quick ratio di 1,06, il che dimostra la capacità di evitare problemi di cassa nel breve termine. Indipendentemente dalla diminuzione degli introiti, la società è riuscita a sovraperformare rispetto alla media del settore del 2,3%. Anche lo stesso trimestre dell'anno prima, i ricavi sono leggermente diminuiti dell'1,4%.

Il margine di profitto lordo di National Oilwell Varco è attualmente inferiore a quello auspicabile, essendo al 28,38%. Indipendentemente dai risultati deboli del margine di profitto lordo, il margine di profitto netto del 6,43% è al di sopra della media del settore. Come per tutte le aziende petrolifere, anche per National Oilwell Varco il prezzo delle azioni è diminuito del 23% nell'ultimo anno a causa del calo del prezzo del petrolio. Questo ha comportato una diminuzione del P/E a 9,80.

Questa società è il maggior fornitore di attrezzature per la trivellazione, ma i bassi prezzi del petrolio avranno un impatto sui suoi utili nel 2015, visto che la sua clientela acquisterà una minor quantità di impianti e sistemi di perforazione, il che inevitabilmente, andrà ad incidere sul bilancio. Fortunatamente la gestione di National Oilwell Varco sta gestendo il calo azionario con l'atteggiamento giusto. La società prevede di utilizzare la solidità patrimoniale per il riacquisto delle azioni a prezzi bassi. Questo sarà un importante operazione per gli azionisti di lungo termine, visti i prezzi attuali. National Oilwell Varco ha attualmente 3,146 miliardi di dollari di debito e 4,091 miliardi di dollari in contanti.



Phillips 66 (PSX)
Dividend Yield: 2.47%
P/E Ratio: 11,38
Anni di dividendi stabili o in Aumento: 37(compresa il periodo con ConocoPhillips)
Percentuale nel Portafoglio di Warren Buffett: 0,50%
Tasso di Crescita degli ultimi 10 anni dell'Utile per azione: N/A
Paga dividendi dal: 2012

Phillips 66 è un'azienda di produzione di energia e di logistica, si occupa di raffinazione e marketing, midstream e prodotti chimici per aziende. La società è stata creata il 30 Apr 2012 quando ConocoPhillips ha scisso le sue divisioni chimiche, distributori di benzina e gas naturale. Ha sede a Houston.

Phillips 66 ha migliorato l'utile per azione del 21,8% nel trimestre più recente rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. L'azienda ha mostrato un profilo di crescita positivo degli utili per azione rispetto allo scorso anno. Durante l'ultimo anno fiscale ha aumentato le sue stime di utili a 7,12 dollari contro i 5,91 dollari dell'anno precedente. Per il prossimo anno il mercato si aspetta una contrazione del 5,6% negli utili a 6,72 contro i 7,12.

Attualmente il suo margine di profitto lordo è estremamente basso, attestandosi al 7,86%. Nonostante i risultati contrastanti del margine di profitto lordo, il margine di profitto netto del 5,08% si confronta favorevolmente con la media del settore. Il cash flow operativo netto è diminuito marginalmente a 1,352 miliardi o del 3,29% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. L'utile netto è significativamente diminuito del 37,2% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa, cadendo dai 1,572 miliardi ai 987,00 milioni.

La società è attualmente scambiata a un rapporto P/E di appena 11,4. Le sue azioni sembrano essere un affare in questo momento. Phillips 66 paga un rendimento superiore alla media di quasi il 2,5%. Inoltre ha anche divorato le sue azioni attraverso un programma di riacquisto.



Procter & Gamble (PG)
Dividend Yield: 3.14%
P/E Ratio: 23,81
Anni di dividendi stabili o in Aumento: 59
Percentuale nel Portafoglio di Warren Buffett: 4,05%
Tasso di Crescita degli ultimi 10 anni dell'Utile per azione: 5,8%
Paga dividendi dal: 1891

Procter & Gamble si occupa di fornitura di beni di consumo confezionati per suoi consumatori in tutto il mondo. I suoi prodotti sono venduti principalmente tramite la grande distribuzione, negozi di alimentari, negozi di appartenenza a club e negozi di quartiere che servono molti consumatori nello sviluppo di mercati. L'azienda è stata fondata da William Procter e James Gamble nel 1837 e ha sede a Cincinnati.

Il margine di profitto lordo di Procter & Gamble è piuttosto elevato, attualmente è al 53,92%, ed è aumentato rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente. Inoltre il margine di profitto netto dell'11,86% è superiore a quello della media del settore. L'attuale rapporto debit-to-equity dello 0,52, è basso, il che implica che vi sia stata una efficace gestione dei livelli di debito, ciò nonostante il quick ratio dello 0,57, mostra un potenziale problema a coprire le esigenze di cassa a breve termine.

L'utile per azione di PG del trimestre più recente è stato leggermente al di sotto dell'anno precedente. La stabilità degli utili per azione durante lo scorso anno indicano che la società ha una buona gestione sui suoi utili e la quota di flottante. Nel corso dell'esercizio passato, l'EPS è rimasto invariato a 3,87 dollari, quest'anno, il mercato si aspetta un miglioramento del risultato a 3,97 dollari contro i 3,87 dollari.



In definitiva

Quello che abbiamo visto, e vedremo nei successivi articoli, dimostra che il portafoglio di Warren Buffett è pieno di aziende di altissima qualità che negli anni arricchiranno gli azionisti a lungo termine, detto questo, un investitore avveduto richiede di più che copiare semplicemente ogni mossa dell'Oracolo di Omaha. Un investitore intelligente dovrebbe imparare da Warren Buffett e analizzare i suoi investimenti da solo per capire se corrispondono al suo stile di investimento.

mercoledì 13 maggio 2015

La Cina è cresciuta del 100% in 12 mesi, più salire più in alto ma occhio alla bolla

Se diamo uno sguardo al mercato azionario cinese, questo ha più che raddoppiato negli ultimi 12 mesi, nonostante il crescente allarme circa la sua economia. I mercati emergenti nel loro insieme hanno ben performato spinti dai rimbalzi in Brasile e Russia - entrambe le economie in difficoltà, che però hanno visto guadagni di quasi il 20 per cento nel mese di aprile.

Azioni cinesi sono chiaramente sopravvalutate. Se escludiamo società di proprietà dello stato e le banche, tutto il resto è costoso. Longview Economics sottolinea che 20 dei 24 settori del commercio ha un multiplo di guadagni superiori a 30. Nel lungo termine un ampio investimento in titoli azionari cinesi è sembra improbabile a questo punto.

Ma è doveroso aggiungere che la valutazione è di poco aiuto nella tempistica attuale di mercato la quale analizza il breve termine - in particolare durante una bolla speculativa di cui la Cina sta mostrando tutti i sintomi. Gli investitori si stanno affrettando a aprire nuove posizioni e i gestori di fondi dicono che i loro clienti si rifiutano diversificare al di fuori della Cina.



Il governo facilita l’accesso al credito per le piccole imprese in difficoltà – in un mese ha tagliato per due volte la riserva obbligatoria delle banche – e vende il debito dei conglomerati di Stato ai privati, queste sono le condizioni che spingono gli investitori a non abbandoare il dragone asiatico. Qin Yangwen, direttore dell’agenzia Co-stone Venture Investment di Shanghai che gestisce oltre 800 milioni in investimenti borsistici, ha riferito a Forbes che il mercato crescerà ulteriormente, perché le autorità continueranno a tagliare gli interessi bancari, la riserva delle banche e a prendere tutte quelle misure che solleveranno la società nel suo complesso e trasferiranno i rischi al mercato.

La Cina ha esperienze di bolle, ricordiamo tutti l'ultima del 2007. Se ipoteticamente dovesse scoppiarne una nuova più grande e forte della precedente, allora ci sarà davvero da correre ai ripari. Quella bolla era molto simile a quella delle dotcom americane esplosa negli Stati Uniti nel 2000.

Quindi, come possiamo capire che cosa accadrà in Cina ?
La banca centrale cinese ha cominciato tagliando i tassi di interesse per sostenere l'economia. In qualche modo questa mossa era ampiamente attesa dai mercati, che ci contavano, dopo i pessimi dati PMI emersi di recente ed una serie di altri indicatori che confermano la fase di rallentamento dell'economia del Dragone. Naturalmente, la Cina cresce a tassi che fanno sorridere qualsiasi economia matura, giacché un 7% di PIL cinese sarebbe un tasso di espansione sorprendente in Occidente, dove il PIL aumenta a tassi vicini allo zero e, nel caso degli Stati Uniti al massimo del 3%. Ma la Cina è una economia "Emergente", un Paese giovane, in piena espansione.

Merryn Somerset Webb ha sottolineato la scorsa settimana che la crescita del mercato azionario giapponese è decollato in gran parte dopo la sua ricostruzione del dopoguerra. Il suo mercato toro è cresciuto negli anni 1970 e 1980, sostenuta dalla politica monetaria espansiva (come oggi in voga in Cina). Questo ha spinto la sua bolla e io conseguente malessere finanziario. La Corea ha aspettato molto la crescita economica prima di una serie di espansioni caturite poi nella crisi asiatica del 1997. Come per il Giappone, l'entrata e improvvisa uscita di investitori esteri hanno amplificato la recessione.

Per quanto riguarda gli Stati Uniti nella Gilded Age (rapida crescita economica specialmente nel nord e nell'est dell'America) ha beneficiato di una forte crescita, alimentata dal denaro all'estero e puntellato dal panico finanziario. Come il Giappone, la sua crescita esponenziale è sfociata, alla fine del 1920, con una crisi finanziaria senza precedenti. Gli Stati Uniti e la Gilded Age hanno molto in comune con la Cina di oggi. I mercati possono salire per un lungo periodo di tempo, soprattutto quando il denaro straniero entra e tale crescita di solito porta ad una crisi a un certo punto.

In conclusione cosa dobbiamo attenderci dalla Cina prossimamente ? Un anno fa, le autorità sembravano aver accettato di rallentare la crescita memori del passato, e stavano cercando di risolvere i problemi di credito e di allontanarsi dal modello di export-led. Da allora, c'è stata una svolta di 180 gradi. Fred Neumann, capo economista di HSBC asiatico, suggerisce che il rallentamento del mercato del lavoro - una priorità vitale - e il fallimento dei tentativi di stabilizzare il mercato immobiliare, ha guidato il la super crescita. L'edilizia rimane una questione centrale per la crescita della Cina.

Con le banche autorizzate a prestare più soldi e tassi sui depositi più bassi che spingono gli investitori verso le azioni, la politica punta a gonfiare i prezzi delle attività con la speranza che si creano effetti positivi, o attirare fondi esteri. Questa è una ricetta pericolosa per il lungo termine - e potrebbe far crescere pericolosamente il mercato se le azioni intener cinesi si aggiungono a indici internazionali. Questo porterebbe a più soldi stranieri. Allo stato attuale, gli investitori stranieri sono pochi in Cina, aggiungendo un ulteriore motivo per cui Shanghai potrebbe andare più in alto prima di schiantarsi.

In tali situazioni, la cautela è la cosa migliore. Mantenere costante l'asset allocation, il che significa periodicamente prendere profitti in Cina se continua a salire. Il tempismo è troppo difficile da decifrare e stare lontano dai rischi potrebbe lasciare che qualcun altro si goda un ipotetico boom di breve termine.