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giovedì 21 maggio 2015

Lo yen si indebolisce sui massimi del nikkei 225 degli ultimi 15 anni

Le azioni giapponesi sono salite per il quarto giorno di fila, col Nikkei 225 Stock Average che ha chiuso al suo livello più alto degli ultimi 15 anni, come lo yen indebolito e dati del governo hanno mostrato l'economia è cresciuta più rapidamente del previsto. Con l'aggiunta dell'allentamento da parte della Banca del Giappone all'orizzonte e gli hedge fund che cercano di ricostruire alcune posizioni speculative, tutto si è concentrato su un punto cruciale, quando la valuta del Giappone avrebbe spinto contro il dollaro rafforzandolo a livelli degli ultimi tre mesi.

Il prodotto interno lordo del Giappone annualizzato è salito al 2,4 per cento nel primo trimestre, le imprese hanno aumentato le spese e potenziato le scorte, questo secondo un rapporto governativo. Il risultato ha battuto le stime che vedevano una espansione all'1.6 per cento secondo gli economisti dopo aver visto il ribasso intorno all'1,1 per cento nei tre mesi precedenti.
L'economia è in ripresa per due trimestri consecutivi, le aspettative per questo trend positivo continueranno nel prossimo periodo e dovrebbero portare a nuovi massimi il Topix.
Secondo Hiroichi Nishi, un manager di SMBC Nikko Securities Inc. di Tokyo.

Un calcolo dei titoli immobiliari ha riportato guadagni tra i 33 gruppi industriali del Topix. Sumitomo Realty è salita del 5,3 per cento e Mitsubishi Estate Co. del 3,5 per cento. I produttori di gomma dopo il crollo del petrolio hanno rafforzato le prospettive dei costi di produzione più bassi. Il produttore di resina JSR Corp è salita del 3,4 per cento, mentre il suo più grande cliente Bridgestone, è salita del 2,2 per cento.



Ma che cosa succede ora ? L'ultima rottura non può segnare una svolta definitiva, ma la maggior parte degli analisti sono fiduciosi che lo yen sarà inferiore entro la fine di quest'anno, spingendo il cambio a 125 nei confronti del dollaro. La recente stabilità nella valuta è stata una manna per gli investitori stranieri e l'acquisto di titoli azionari giapponesi, con l'indice Nikkei 225 superiore del 15 per cento finora quest'anno. I forti acquisti esteri di titoli azionari giapponesi ha anche contribuito a sostenere lo yen, ma ora i trader, dopo un lungo periodo di sterilità, vedono un aumento della volatilità.

La gente sembra avere dimenticato che il cambio USDJPY ancora esiste, ha riferito Matthew Cobon, fund manager di Threadneedle Investments. C'è stata una notevole mancanza di volatilità. Gli hedge fund che vogliono comprare i dollari sono riluttanti a vendere l'euro dando una "occhiata" allo yen, riferisce Yunosuke Ikeda, capo strategies di FX a Nomura. I gestori di fondi seguiranno l'atmosfera della BoJ, che si riuniranno oggi, e le prospettive di bilancio del Giappone presentate nelle prossime settimane.

Il punto di vista tra gli analisti a Tokyo è che i fondamentali stanno facendo pressione per uno yen più debole per la fine di quest'anno con una visione immutata dei numeri del PIL, sottolineando le turbolenze in atto nell'economia giapponese. Il titolo Takata, per esempio, è crollato del 10 per cento dopo aver richiesto il più grande richiamo automobilistico nella storia degli Stati Uniti. Il produttore di air-bag ha quasi raddoppiato il richiamo di circa 34 milioni di veicoli negli Stati Uniti.

Le costruzioni di nuove case negli Stati Uniti è salito ad aprile, il livello più alto dal novembre del 2007, indicando che il settore ha riacquistato il passo dopo una fase di debolezza. Gli investitori hanno anche esaminato i dati rilasciati dal verbale ieri sera sulla riunione di aprile della Federal Reserve per carpire indi sui tempi di un aumento dei tassi di interesse. La Banca del Giappone ha inizio un incontro politico di due giorni il Giovedi.



Intanto si fanno più forti le pressioni è la probabilità che la BoJ, sotto Haruhiko Kuroda, intraprenderà un altro ciclo di allentamento monetario, il che riflette il fatto che la ripresa del paese resta fragile. Un mercato del lavoro sotto torchio e un rally in azioni sono punti luminosi, grazie al deprezzamento dello yen. L'allentamento monetario della abenomics, la strategia economica triplice introdotta nel 2012 dal primo ministro Shinzo Abe, ha fatto scendere lo yen inesorabilmente, mentre il governo cerca di progettare un aumento dell'inflazione. Nonostante la debolezza dello yen però, gli investimenti all'estero del Giappone sono stati forti - quasi il 38 per cento su base annua nel corso degli ultimi sei mesi avvicinandosi a livelli record.

Se riusciranno i negoziati, riferisce Yamada, il Giappone potrebbe fornire maggiore libertà diplomatica per iniziare a parlare dello yen verso il basso. Sulla previsione di un indebolimento dello yen alcuni trader pensano che sia comunque già sceso troppo. Secondo Ugo Lancioni, direttore di valuta a Neuberger Berman, lo yen è sottovalutato del 20-25 per cento rispetto alle altre valute del G10. E' la moneta più economica del G10.

Lancioni inoltre aggiunge che un aumento dei rendimenti obbligazionari globali sono un'opportunità per gli investitori istituzionali giapponesi di riallocare i loro portafogli da debito pubblico giapponese, ma una tale mossa è mitigata dall'avversione al rischio, che è appesantita dalla volatilità.

sabato 15 dicembre 2012

EURUSD a 1.31, quale sarà la prossima fermata ? 1.35 o 1.25 ?

One Million Dollar Portfolio dal 2010 ad oggi +90.00%
Stock Win Usa Portfolio dal 2010 ad oggi +124.30
Europa Vincente Portfolio dall'inizio del 2012 +33%
ETF migliori dal 10 ottobre 2012 +9.84%
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La coppia EUR/USD ha guadagnato in questi giorni 100 pips da 1.3065 raggiungendo quota 1.3175, livello che non si vedeva da Maggio 2012, di preciso il 4 Maggio, chiudendo poi la sessione settimanale tra 1.3155 e 1.3165. Con questa settimana positiva, l'EUR/USD ha concluso 4 delle ultime settimana in territorio positive con 4 candele verdi su 5.

La coppia è salita nel pomeriggio con la borsa americana che ha faticato parecchio dopo le uscite di bernanke che si vede preoccupato per l'andamento della risoluzione del Fiscal Cliff e dell'econmia in generale nel 2013. Rompendo i livelli di resistenza a toccato il picco di 1.3175, raggiungendo tale livello ben due volte.

Il dollaro rimane sotto pressione in quanto la FED ha introdotto nuove misure di allentamenti Mercoledì:
La Fed manterrà i tassi di interesse vicini allo zero fino a quando il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti non scenderà al di sotto del 6.5%. Inoltre, vista la fine della Operazione Twist, la Fed allarga gli acquisti del QE3, ma c’è anche un’altra questione, ha sottolineato il governatore Bernanke, che minaccia la ripresa economica degli Stati Uniti: è il fiscal cliff. Gli effetti del fiscal cliff sarebbero estremamente dannosi alla ripresa dell’economia americana e la Fed, ha proseguito Bernanke, non ha gli strumenti necessari per arginarne gli effetti - ad esclusione di un "piccolo" potenziamento della misura degli acquisti.
L'analista di FXstreet.com, Richard Lee ha riferito in una conferenza stampa:
In definitva l'impegno della FED manterrà a bada la pressione sul dollaro, a medio termine, con le pressioni inflazionistiche che rimarranno al di sotto dell'obiettivo seguito dalla banca centrale intorno al 2% per almeno i prossimmi due trimestri.
Tuttavia, nonostante l'ulteriore allentamento da parte della FED e di alcuni sviluppi positivi in Europa all'inizio di questa settimana, la coppia EURUSD ha lottato parecchio per raggiungere questo livello in quanto gli investitori rimangono sempre concentrati sui colloqui del bilancio americano seguendo i progressi fatti finora, seppur pochi.

Nick Bennenbroek, responsabile della strategia valutaria alla Wells Fargo Bank (WFC):
Mentre siamo riluttanti ad adottare una visione più forte, in particolare con le condizioni dei sottili scambi che si verificheranno verso fine anno, ci aspettiamo ancora che i colloquio del bilancio americano possa essere catalizzatore della forza o debolezza del dollaro verso l'Euro.
Ma allora la coppia EUR/USD da che parte andrà ?

Senza una chiara condizione del fiscal cliff negli Stati Uniti è difficile fare previsioni, detto questo però non sembrano esserci le condizioni per un rialzo elevato verso 1.40 sul breve termine, anzi si denota una certa debolezza. Indipendentemente dai guadagni recenti, l'Euro potrà al massimo raggiungere quota 1.35 prima di riprendere il ribasso verso 1.20. Questo è quanto sostiene Fxstreet.com.

Dello stesso avviso sono gli analisti valutari di Bank of Tokyo Mitsubishi UFJ i quali vedono la coppia in condizione stabile almeno fino alla fine dell'anno e non ritengono un rialzo al di sopra di 1.35 per la primavera.

L'snalista di City Index, Ashraf Laidi si aspetta l'EUR/USD a 1.32 seguito poi da 1.34 per la fine dell'anno e sempre secondo Laidi, per la fine del primo trimestre del 2013 la coppia sarà intorno 1.40.

D'altro avviso invece il Senior Analyst K. Kirkegaard di Danske Bank. Secondo Kirkegaard il fiscal cliff verrà risolto con un taglio alle spese di circa 1020 miliardi di dollari, ben al di sopra di quanto si possa sperare, questo darà grande forza al dollaro che prenderà pips contro AUD,RUB, NOK e EUR.

La prossima settimana

Con tutta la confusione intorno allo Yen della settimana scorsa, alla fine i giapponesi sono riusciti a raggiungere le elezioni della camera, quindi gli investitori devono prestare molta attenzione alle elezioni di Domenica e in particolare alla coppia USD/JPY.

Kathy Lien di BK sottolinea:
Considerando che la maggior parte degli investitori si aspettano una vittoria di shinzo Abe ci potrebbere essere un forte rischio di una inversione di tendenza. In paratico invece che un abbassamento del valore dello Yen di potrebbe essere un forte rally se dovisse vincere Abe.
Sempre rispetto alla coppia USD/JPY Richard Lee di FXstreet.com dice:
Se Noda venisse rieletto a capo del paese, significherebbe come al solito una calo per la coppia USD/JPY tornando ad un tasso di cambio di 80. Se invece venisse eletto Abe ci aspettiamo un rally a 85 con un ritracciamento 1 83 che diventerebbe il nuovo supporto per il cambio.
Le informazioni e i dati sono ritenuti accurati, ma non ci sono garanzie. Domino Solutions non è un consulente d'investimento e non offre consigli specifici di investimento. Le informazioni qui contenute sono solo a scopo informativo

lunedì 26 novembre 2012

L'Euro continua a salire malgrado i fallimenti sugli accordi, lo Yen si consolida

NOVITA' DELLA DOMINO SOLUTIONS
PORTAFOGLIO GEMME NASCOSTE

IL 71% DELLE POSIZIONI
CHIUSE IN GUADAGNO
HANNO SUPERATO IL 50% DI GAIN.

One Million Dollar Portfolio dal 2010 ad oggi +89.50%
Stock Win Usa Portfolio dal 2010 ad oggi +123.04
Europa Vincente Portfolio dall'inizio del 2012 +28.00%
ETF migliori dal 10 ottobre 2012 +7.8%
Visione del nostro portafoglio One Million Dollar + 95% dal 2010 Alert acquisto/vendita quando viene modificato il portafoglio One Million Dollar
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I funzionari europei non sono riusciti a raggiungere nessun accordo, ottenere i finanziamenti per la Grecia e concordare il nuo nuovo bilancio UE. Eppure l'Euro è salito fino al suo massimo di questo mese.
Naturalmente gli investitori non sono stati immobili al dato IFO sulla fiducia tedesca migliore delle attese per non parlare di quella francese, ma non hanno nemmeno chiuso gli occhi di fronte al flash del PMI rimasto sufficientemente debole segnalando una contrazione della locamotiva tedesca che questo trimestre si attesta allo 0,3%, cancellando completamente il guadagno del trimestra precedente dello 0,2, mentre l'economia francese si contrae di un 0,7%.

A dire il vero, sia l'affare greco sia il bilancio UE alla fine saranno risolti, con grandi ferite ma saranno risolti. Si consideri che il discorso di un riacquisto di obbligazioni per ridurre il debito (in mani al settore privato), ha scatenato un rally dei titoli di stato greci ai massimi dopo la ristrutturazione. E anche gli altri elementi, tra cui un trasferimento di utili della BCE sui titoli greci (distribuiti attraverso le banche centrali nazionali), e l'abbassamento dei tassi di interesse sugli attuali prestiti ufficiali non aiutareanno il debito che sarà ancora superiore al 120% nel 2020.

Clicca sull'immagine per ingrandirla


L'FMI ha riferito che un compromesso potrebbe essere un debito intorno al 124% del Pil, questo debito sarebbe sostenibile. Come abbiamo notato in precedenza, la capacità dell'Fmi di prevedere il PIL della Grecia significa che questi numeri sono tutt'altro che precisi; questi numeri sono in gran parte arbitrari. E' una danza macabra che si svolge perchè i funzionari devono farli sembrare credibili. In realtà, questo è il motivo per cui la Germania ha sostenuto che la cancellazione del debito ufficiale dovesse essere esclusa.

Anche se i colloqui continuano, i rapporti suggeriscono che è altamente improbabile che l'Unione europea possa raggiungere un accordo sul bilancio in questi giorni. Un terzo del bilancio dell'UE è destinato per le sovvenzioni agricole i quali destinatari, guidati dalla Francia (9,5 mld di euro nel 2014), sono restii a rinunciare. Circa la metà del bilancio è per la spesa in infrastrutture e anche in questo caso i maggiori beneficiari non sono propensi al "grande taglio". Una posizione negoziale viene dal Regno Unito che sembra sostenere tagli in ogni cosa, ma in cambio vorrebbe un aumento. La Danimarca ama la correzione britannica sostenendone la linea.

Il dollaro ha toccato anche gli 82.85 sullo YEN (JPY) avvicinandosi alla barriera degli 83 JPY. Si è, tuttavia, tenuto sopra gli 82 JPY per la seconda sessione consecutiva. Nei quattro giorni di questa settimana prima di oggi, lo yen ha perso circa l'1,4% nei confronti del dollaro e il 2,5% contro l'euro e quasi il 2% rispetto al dollaro australiano.

Il fattore chiave del declino dello yen è che l'LDP, sotto la guida di Abe, protrebbe dirigere il prossimo governo. Le sue posizioni aggressive in termini di politica monetaria sono di garantire che la BOJ esegua gli ordini del governo. Tuttavia, in una intervista oggi, ha suggerito un programma di 200 miliardi di JPY di lavori pubblici, che possono essere finanziate dal nuovo debito. Egli propone inoltre la rinuncia sull'attuazione della tassa di vendita al dettaglio (2014) per i quali vi è una clausola di opt-out relativa alla forza dell'economia.

D'altra parte, Abe ha indicato che è probabilmente meno interventista che il DPJ. Ricordiamo che il 31 ottobre 2011, il MOF ha autorizzato un massiccio intervento della BOJ, stimato in quasi 100 miliardi. Naturalmente, ci può essere meno necessità di un intervento secondo Abe.

Abe sarebbe disposto ad affrontare l'ira delle agenzie di rating. Detto questo, i rendimenti decennali dei JGB (Bond giapponesi) sono saliti dello 0,73%. Sono tra i migliori titoli di questa settimana, al di fuori di Italia e Spagna. Il Nikkei è salito questa settimana con un guadagno del 6%.

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martedì 27 dicembre 2011

2012, l'inizio della fine per il Giappone e lo Yen

Il nostro One Million Dollar Portfolio da inizio anno sta realizzando il 62.37%
Il nostro Stock Win Usa Portfolio da inizio anno sta realizzando il 92.48%

Non so quanti di voi hanno visto la serie televisiva che sta spopolando negli Stati Uniti in questo periodo, The Walking Dead. La storia è incentrata sulla vita dello sceriffo di una piccola cittadina, Rick Grimes, il quale dopo un periodo di coma si risveglia in un mondo popolato da zombie. Esatto, sono gli zombie ora a governare la terra in cerca di carne fresca, e gli umani ? Beh pronti ad adattarsi alla nuova situazione vivendo la giornata e cercando di sopravvivere.

Perchè di questa storia ? C'è un nesso. Mi sento un po come Rick, mi sembra d'essere stato in coma per un lungo periodo ed ora mi sento di fronte ad una nuova realtà, una realtà in cui gli zombie senza cervello guidano il mercato dimenticando ogni senso comune, sono solo guidati dall'odore del sangue. In un mondo dove i fondamentali non contano ormai più, dove le stregonerie dell'analisi tecnica dettano le nuove regole, dove basta una conferenza stampa che subito scatta il panico, come può un investitore (umano) adattarsi a tutto questo ? Come può sopravvivere ?

A conti fatti quindi, l'arma migliore per la sopravvivenza rimane sempre la logica. Prendetevi il tempo necessario per analizzare il mondo in cui viviamo e usate il vostro cervello prima di diventare il pranzo di qualcuno. La ricetta migliore, inutile a dirsi, è sempre quella di investire sul lungo termine, una realtà quasi inevitabile. Una certezza per gli anni futuri comunque l'abbiamo, l'evidente crollo dello Yen sarà inarrestabile.

Dal luglio 2008 ad oggi, lo yen giapponese ha guadagnato oltre il 30% rispetto al dollaro americano , cioè ha perso il 30% del proprio valore. Se fossimo come Rick, appena svegliati da un coma, dando un rapido sguardo alle notizie di Bloomberg possiamo pure convincerci che l'economia giapponese è molto più forte oggi che nel 2008 e che la situazione fiscale giapponese sta migliorando aumentando la fluidità degli investimenti nel paese del Sol Levante. Si potrebbe anche dare uno sguardo agli Stati Uniti e concludere che l'economia locale si è scontrata con grossi problemi, anche peggiori di quelli affrontanti dal Giappone negli ultimi 30 anni. Ma gli Stati Uniti forse hanno subito un terremoto paralizzante con conseguente esplosione di un centrale nucleare ?

Naturalmente, nulla può essere più lontano dalla verità. La situazione in Giappone è catastrofica. Se l'Europa è sull'orlo del precipizio il Giappone è già caduto giù dalla scogliera. Sappiamo tutti che il debito giapponese e il PIL supera ormai il 200%. Tuttavia zombie-trader continuano a pompare lo Yen ad alti livello, come sono stati condizionati a farlo per 30 anni, nella convinzione che il Giappone è un rifugio sicuro, un investimento privilegiato quando aumenta la volatilità. Perché?

Perché contrariamente ad altri paesi, il debito giapponese è prevalentemente di proprietà della popolazione giapponese. Il debito è finanziato attraverso un surplus commerciale importante, che si traduce in maggiore risparmio locale. Mentre il paese ha attraversato una deflazione dall'1 al 2% negli ultimi 10 anni e le obbligazioni a 10 anni forniscono rendimenti superiore al 1%, il tasso di rendimento reale è rimasto attraente per gli investitori giapponesi con un rendimento reale (al netto dell'inflazione) di circa il 2,5%. Pertanto, per tutto il tempo in cui la gente del posto continua ad acquistare, il debito può aumentare infinitamente. La convinzione generale dell'investitore è che una breve perturbazione nel mercato dei titoli di Stato sia improbabile, in quanto il mercato vede i tassi di risparmio stabili e un futuro roseo per il paese. Si sbagliano.

In primo luogo il pool di attività rivolte al risparmio si è ridotto rapidamente. Il Giappone ha la popolazione più antica secondo al mondo, dopo Monaco, e i risparmi si stanno gradualmente trasformando in spese sanitarie. Il Giappone presenta anche uno dei più bassi tassi di natalità al mondo, l'1,2%, la più alta aspettativa di vita e un tasso di migrazione netta pari a zero per più di 10 anni. Il Giappone è un caso demografico disperato. Secondo Bank of Tokyo-Mitsubishi UFJ, il risparmio delle famiglie giapponesi attraverserà il territorio negativo nel 2015 - la tendenza al ribasso è irreversibile, senza un cambiamento significativo nel profilo demografico.

Pertanto nei prossimi anni, l'acquirente straniero dei debiti giapponese si ridurrà con l'aumentare del debito. La domanda allora diventa: l'invecchiamento della popolazione, la riduzione del risparmio e l'impoverimento del patrimonio dei fondi pensione, che ne sarà dell'acquisto di titoli giapponesi? Bank of Japan dovrà rivolgersi verso gli stranieri per continuare a finanziare il loro debito. Se l'Europa è un appetitosa per gli investitori internazionali per via degli asset rischiosi a reddito fisso, ci si aspettano tassi molto più alti sulle obbligazioni giapponesi in futuro.

Secondo Societe Generale, il Debt Service giapponese in percentuale delle entrate fiscali ha già superato il 57% nel 2010 e gli interessi passivi sono stati oltre il 27%. Quindi un aumento del tasso del 2 o 3% sarebbe sufficiente ad inviare il paese verso la bancarotta "virtuale". Sappiamo tutti che il default non è un'opzione per un governo in cui la maggior parte dei debiti è di proprietà della popolazione locale, il Giappone avrà solo una soluzione, stampare più Yen. Pertanto quando la nostra folla di zombie-trader inizia a odorare il sangue per le strade di Tokyo, si aspetterà il peggio.

In cosa investire:

Short obbligazioni giapponesi e/o yen. Eccone due esempi:

PowerShares DB Inverse Japanese Govt Bond Futures Exchange Traded Notes
ProShares UltraShort Yen

Se si ha accesso ad una piattaforma di valuta per il trading, si potrebbe anche voler guardare il cambio USDJPY sul lungo, oppure CADJPY rialzisti sul petrolio e, infine, XAUJPY se non vi piace il dollaro e volete investire nell'Oro.

Potrebbe essere necessario avere pazienza per questo trade. Tuttavia ricordarsi sempre che la ricompensa può essere enorme. Questo trade è stato ritenuto il "Widow Maker" degli ultimi venti anni, e tutti coloro che hanno cercato di capitalizzare su di essa sono stati schiacciati. Credo che la marea stia per girare. Dal 2007 le spese non discrezionali (sicurezza sociale, istruzione e Debt Servivec) hanno superato le entrate fiscali del Giappone. La situazione non può continuare per sempre, più debiti, meno risparmio e un'economia debole darà il via al break delle banche.

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lunedì 14 marzo 2011

Il terremoto in Giappone che danni economici produrrà sul mercato globale ?

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Il più grande disastro naturale nella storia moderna del Giappone è iniziato con un massiccio terremoto di magnitudo di 8.9 della scala Richter nei fondali marini dell'Oceano Pacifico al largo della costa di Sendai a nord di Tokyo. L'effetto di questo terremoto è stato come far cadere un masso delle dimensioni dell 'isola di Wight, l'isola più grande nel Regno Unito, nell'oceano. E' stato fino a 1.000 volte più potente di quello che ha colpito la Nuova Zelanda il mese scorso ed ha immediatamente generato un micidiale tsunami di più di 20 metri di altezza. La scossa è stata alla pari con i più potenti terremoti della storia, come il terremoto in Valdivia Chile nel 1960 (9.5), il terremoto Prince William Sound del 1954 in Alaska (9,2), il sisma di Sumatra in Indonesia nel 2004 (9.1) e la Kamchatka del 1952 in Russia ( 9.0).

Gli scienziati di Pasadena in California ora dicono che il terremoto di Sendai ha spostato l'asse terrestre ed non ha accorciato la durata di un giorno per un pelo. Inoltre, la forza di questo massiccio terremoto ha spostato parti del Giappone orientale fino a 20 metri più vicino al Nord America, mentre il Giappone continentale si è spostato verso il basso di 5 metri.

E' stato comunque lo tsunami che ha creato danni in modo sostanziale rispetto allo stesso terremoto. Le città costiere di Fukushima, Miyage, Iwate e Aomori, prefetture della regione di Tohoku in Giappone sono state letteralmente spazzate via, mentre le centrali nucleari di Fukushima sono state danneggiate al punto di quasi fusione del nocciolo.

Quale impatto economico ci dobbiamo aspettare da questa catastrofe ?

Anche se l'impatto sui mercati finanziari è stato abbastanza violento oggi, con una caduta del Nikkei del 6,18%, non crediamo che i prezzi delle azioni giapponesi, che sono scesi a meno di 200 punti venerdì scorso, abbiano pienamente scontato questa catastrofe. Subito dopo il terremoto di Kobe il 17 gennaio 1995, il Nikkei 225 perse circa l'8% per finire poi con un minimo del 26% al di sotto dal 1 gennaio 1995 prima del terremoto.

La reazione impulsiva sui mercati valutari è stato uno yen forte, con i trader che hanno ipotizzato un rimpatrio del JPY investito in titoli del Tesoro degli Stati Uniti e le altre attività in valuta estera sempre del Giappone. Tuttavia è improbabile che una notevole quantità di fondi investiti all'estero saranno effettivamente rimpatriati per pagare la ricostruzione del terremoto.

Per quanto riguarda l'impatto sui rendimenti JGB, il governo prevede di utilizzare 200 miliardi di yen in fondi di emergenza già disponibili per sollevarsi nell'immediato dalla catastrofe per poi studiare un bilancio suppletivo separato dal bilancio 2011 per i quali il finanziamento è ancora in discussione in parlamento . Per l'immediato futuro i JGB hanno maggiori probabilità di beneficiare di un movimento "rischio off" dei fondi.

La Regione Tohoku produce circa l'8% del Pil del Giappone

La maggior parte dei danni dal terremoto e dello tsunami si sono verificati nella regione di Tohoku, che rappresenta circa l'8% del PIL giapponese. In particolare, le città costiere più colpite sono state Fukushima, Miyage, Ibaraki e Aomori. Queste prefetture producono un combinato per poco meno del 6% del Pil del Giappone. Quanto il prodotto interno lordo di queste prefetture saranno interessate è ancora sconosciuto, ma l'elettricità, comunicazioni telefoniche e strade sono state gravemente compromesse.

La città più colpita, Sendai, della prefettura di Miyagi, che ha un PIL di circa 8.5 trilioni di yen.

Standard&Poor's ritiene che il terremoto in Giappone sarà probabilmente la catastrofe più costosa della storia. Il più costoso terremoto mai registrato finora è stato il Northridge, in California del 1994, che causò 15 miliardi di dollari di perdite.
Alcuni analisti ritengono che il danno economico dal terremoto di Sendai sarà inferiore del terremoto di Kobe nel 1995, mentre riteniamo che il terremoto di Sendai potrebbe superare il danno economico sia dello tsunami del 2004 (10 miliardi di dollari) sia quello di Kobe del 1995(100 miliardi di dollari).

Dopo il terremoto di Kobe la produzione industriale del Giappone del 2,6% rimbalzò al 2,2% in Febbraio per raggiungere l'1,0% in Marzo. L'intero costo del terremoto di Kobe è stato stimato di circa il 2% del PIL giapponese.

Un rapporto di Credit Suisse stima inizialmente una forbice che va da 10 miliardi a 50 miliardi di dollari. In Europa, i titoli di alcuni delle più grandi compagnie di assicurazione internazionali, tra cui Swiss Re (SWCEY.PK), Munich Re e Hannover Re sono scese Venerdì del 4% al 5% sulle preoccupazioni che la combinazione mortale del terremoto e dello tsunami costerà loro molto caro. Gli investitori potrebbero anche perdere milioni in investimenti obbligazionari attraverso operazioni per un totale di circa 1,5 miliardi dollari.

I prezzi delle azioni delle principali assicurazioni non-vita come la giapponese Tokio Marine (ADR: TKOMY.PK), Holdings NKSJ e MS&AD Insurance hanno visto i prezzi delle azioni cedere pesantemente Venerdì della scorsa settimana sul presupposto che avranno notevoli perdite da crediti di assicurazione.

Interrotte le forniture dei semiconduttori

Il Giappone produce oltre il 40% dei chip NAND flash di memoria del mondo e il 15% di DRAM. Il terremoto può compromettere seriamente la fornitura di semiconduttori in tutto il mondo, secondo alcuni analisti.

Anche una settimana di chiusura di due impianti di fabbricazione eliminerebbe una parte considerevole della produzione di silicio, causando oscillazioni dei prezzi e maggiori carenze sul breve termine. Tuttavia non tutti concordano con l'opinione oggettiva degli analisi. La società di ricerche di mercato iSuppli non crede che la produzione di memorie DRAM e NAND saranno interessate dal sisma. Micron (MU), Toshiba (ADR: TOSBF.PK) e gli impianti di produzione di Elpida Memory si trovano abbastanza lontano dalle zone colpite dallo tsunami. Detto questo, molte fabbriche produttrici nella regione non venderanno o spediranno prodotti fino a quando i danni del terremoto non saranno riparati. Ciò include Sony (SNE), Murata (ADR: MRAAY.PK), Renaissance Electronics and Shin-Etsu Chemical ( ADR: SHECY.PK).

Interrotta la fornitura di automobili

Le spedizioni di automobili saranno ad intermittenza, come le immagini dai media hanno mostrato, alcuni navi con automobili Nissan (ADR: NSANY.PK) nel porto pronte per la spedizione sono state spazzate via. La Nissan ha fermato la produzione in tutti e quattro i suoi impianti giapponesi. Gli impianti di assemblaggio della Toyota (TM) hanno la produzione ferma e due stabilimenti di parti a Tohoku, tra cui uno in funzione con Panasonic (PC) che produce batterie per veicoli ibridi. Honda HMC Assembly Plant Suzuka è stato chiuso solo per un breve periodo Venerdì, ma il suo impianto di assemblaggio di auto Sayama rimarrà chiuso anche oggi. La produzione dei veicoli Subaru sono state sospese.

Danni ad impianti petrolchimici

JX Holdings (ADR: JXHLY.PK) e Cosmo Oil hanno dovuto chiudere i loro stabilimenti di Sendai e Chiba a causa di gravi incendi, come ha fatto la JFE Holdings. Tutte le aziende chimiche hanno cessato la sua attività nella zona.

Danni e pulitura di impianti nucleari di potenza Fukushima

Nel 2007, Tokyo Electric Power fu costretta a chiudere la Kashiwazaki-Kariwa Nuclear Power Plant dopo il terremoto di Niigata pubblicando la sua prima perdita in 28 anni. Nel 2008 l'impianto non aveva ancora riaperto e Tokyo Electric registrò la sua seconda perdita.

TEPCO ha un totale di 10 centrali nucleari in due siti nella prefettura di Fukushima che producono 9.000 KW di potenza, circa 20% della potenza totale generata da TEPCO.

L'esplosione del primo reattore dopo il suo ingresso nelle prime fasi del nucleo e l'infuso di acqua di mare per il raffreddamento delle alte temperature nel reattore probabilmente significa che la società dovrà rottamare questo reattore. La sostituzione di questo reattore vecchio di circa 40 anni con uno nuovo costerebbe circa 6,6 milioni dollari per un reattore con 2.200 kW di capacità. Oltre ai mancati guadagni i costi di riparazione e l'eventuale pagamento di residenti colpiti nella zona potrebbe portare a TEPCO ancora un altro paio di anni di perdite.