martedì 15 giugno 2010

Altre 5 azioni con dividendi crescenti negli anni da analizzare

Ci sono oltre 10.000 azioni scambiate al NYSE, NASDAQ e AMEX. Fuori da questo universo c'è una gamma di azioni, solo circa 300 o giù di lì, che sono riuscite ad aumentare i propri dividendi per 10 anni consecutivi. Il tipico "Achiever Dividend" è un marchio forte e riconoscibile, è caratterizzato da solidi vantaggi competitivi che si traducono nella capacità di sfornare profitti più elevati e alti ritorni sugli investimenti. Queste aziende generano tanto cash flow in eccesso che gli permette di fornire dividendi sempre più alti per gli azionisti.

Una di queste aziende è Target Corporation (TGT), società che opera merci in generale e discount alimentare negli Stati Uniti. La società ha elevato il suo dividendo trimestrale del 47% da $ 0,17 a $ 0,25 per azione. La società ha alzato i dividendi per 43 anni consecutivi. Questo "Aristocratic Dividend" offre l'1,90%.



La generazione di cash flow è di molto superiore alla quantità necessaria per il reinvestimento ottimale nel nostro core business, ha detto Gregg Steinhafel, chairman, presidente e chief executive officer di Target Corporation (TGT). Perché ci aspettiamo di continuare ad aumentare il chas flow per i nostri azionisti attraverso una combinazione di dividendi regolari e riacquisto di azioni, crediamo sia opportuno aumentare l'importo restituito per mezzo del dividendo trimestrale.

Universal Health Realty Income Trust (UHT) opera come real estate investment trust (REIT) negli Stati Uniti. Questo società ha aumentato il dividendo trimestrale da $ 0,005 a $ 0,605 per azione. La società ha aumentato la distribuzione dei dividendi per ben 22 anni consecutivi arrivando ad offrire il 7,40%.

C.R. Bard (BCR), svolge l'attività di progettazione, fabbricazione, confezionamento, distribuzione e vendita di apparecchi medicali, dispositivi di cure chirurgiche, diagnostiche a pazienti in tutto il mondo. La società ha aumentato i propri dividendi del 6%, a $ 0,18 per azione. La C.R. Bard (BCR) ha aumentato la percentuale di rilascio dei suoi dividendi per ben 39 anni consecutivi. Offre lo 0,90%

Nazionale Fuel Gas Company (NFG), attraverso le proprie controllate, opera come una società energetica diversificata principalmente negli Stati Uniti. La società ha aumnetato il suo dividendo trimestrale del 3% circa da $ 0,335 a $ 0.345/share. Questo elevato dividend yield ha aumentato i dividendi per 40 anni consecutivi. Attualmente offre il 2,80%.

Caterpillar Inc. (CAT), fabbrica e vende costruzioni e attrezzatura minerarie, motori diesel e a gas naturale e turbine a gas industriali in tutto il mondo. La società ha aumentato il suo dividendo trimestrale da 4,80% a 44cent/azione, che è stato il primo aumento di dividendi dal 2008. Nonostante un calo delle vendite negli ultimi anni la società è ancora riuscita a registrare un aumento del suo dividendo annuale per 17 anni consecutivi. Attualmente offre il 2,90%.

L'universo relativamente piccolo degli "Achievers Dividend" consente agli investitori di concentrarsi su un numero minore di azioni. Applicando una serie di criteri, gli investitori potrebbero trovare una lista diversificata di aziende con tali caratteristiche di diversi settori e posizionamenti geografici.

Per maggiori informazioni vi invitiamo a scrivere a giuseppe@dominosolutions.it

Fonte Seekingalpha

domenica 13 giugno 2010

Dov'è diretta BP: a 70$ o alla bancarotta ?

Molte persone e forse anche qualche giornale starà dicendo in questo periodo che BP è sull'orlo del fallimento. Noi siamo convinti che i media stiano "massacrando" l'azienda in base all'errore e all'arroganza della sua gestione nel Golfo del Messico, senza tenere conto la logica dei risultati aziendali degli ultimi anni.

Chiaramente, la gestione corrente di BP ha una cultura di presunzione mescolata con una sfrontatezza che passa per l'aggressività dei loro spot più famosi. Spingiamoci oltre le frontiere, era il loro credo dominante. Dopo tutto, siamo i migliori.

Ora però diamo uno sguardo a BP come compagnia. La società direttamente responsabile per la pulizia della marea nera controlla BP America. Picola nota: BP America ha cresciuto le sue risorse e la sua rete di distribuzione enormemente negli ultimi 10 anni, quando ha acquisito il 100% di Arco, da cui molti degli stati occidentali ancora comprano la benzina.

A livello mondiale BP è una società che ha generato 145,4 miliardi dollari in flusso di cassa operativo negli ultimi 5 anni. Credit Suisse ha analizzato gli esiti più probabili per il costo della pulizia marea nera, le passività, gli obblighi, multe e sanzioni. Mentre possiamo contare sui mezzi d'informazione per cercare di fare una stima intorno ai 50 miliardi di dollari, 70 miliardi di dollari, 140 miliardi di dollari, ect, Credit Suisse ha fatto realmente un'analisi e ritiene che il costo sarà fissato a 37 miliardi di dollari. Ok, diciamo d'essere pessimisti, e stimiamo che i costi siano più elevati, 50 miliardi di dollari. Se questo è il caso, il costo totale per BP sarà di circa 20 mesi di flusso di cassa corrente.



Credit Suisse, inoltre, stima che la società BP genererà 184.700 milioni di dollari nei prossimi 5 anni. Se la loro stima è vicina alla precisione, ridurrebbe la passività a circa 16 mesi di flusso di cassa.

Potrebbe BP essere costretta al fallimento da cause legali, multe e sanzioni? Potrebbe essere, ma dato il numero stimato in precedenza sul flusso di cassa, ci rendiamo conto che questo è assai improbabile. Inoltre se l'azienda fosse messa con le spalle al muro dalla ricerca di un capro espiatorio, BP potrebbe dire Basta. Non possiamo stare a guardare mentre viene spinta la nostra azienda al fallimento. Se ciò dovesse accadere, dobbiamo ricordare che il responsabile del disastro della marea nera è BP America, valutata circa 25 miliardi di dollari. BP potrebbe semplicemente dichiarare BP America insolvente e lasciare che l'azienda venga smembrata. Ciò lascerebbe ancora a BP il 75% della sua attività svolta al di là delle coste degli Stati Uniti, con circa il 75% dei suoi attuali 30 miliardi dollari di cash flow annuali intatti. Il fallimento completo dell'azienda, visti questi dati, sembra assai improbabile.

Un altro risultato possibile è che BP sia "ferita" al punto che potrebbe essere rilevata da un'altra società. Con il flusso di cassa degli ultimi 5 anni di oltre 145 miliardi di dollari ? Chi ha questo tipo di cassa in giro? Non Warren Buffett. Non Carl Icahn. Solo Exxon (XOM), Royal Dutch Shell (RDS.B) e Chevron (CVX), più o meno in questo ordine. Exxon sta ancora digerendo i 31 miliardi di dollari di acquisizione di XTO Energy (XTO) e non possiamo credere che abbia l'appetito per tentare di mordere i 105 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato (più premi) di BP. Chevron ricorda ancora i dolori della fusione quando acquistò Texaco. Ciò lascia Shell come più probabile. Non crediamo comunque che la compagnia di bandiera della Gran Bretagna sia interessata ad un acquisto in questo momento.

Ma allora quale può essere lo scenario finale, quello più probabile ? Noi crediamo che le ammende e le sanzioni del governo degli Stati Uniti, le cause civili da parti lese, e i costi effettivi che BP sosterrà per la pulitura saranno contati nell'ordine delle decine di miliardi di dollari e faranno male ai suoi guadagni nel breve periodo. Ma con i premi versati nel lungo termine BP riuscirà a sostenere la dura prova a cui è sottoposta in questo periodo assorbendo i costi attuali.

Questo punto di vista, certamente non è condiviso dalla maggior parte degli economi, ma poggia su due importanti fondamenti:

1. Il governo americano consapevolmente e volutamente continua a deprezzare il valore del dollaro americano. BP è una goccia nel mare rispetto allo zampillo di denaro preso in prestito e sperperato dagli Stati Uniti. Le migliaia di miliardi che l'America ha preso in prestito non possono essere rimborsati soltanto da una maggiore produttività. Così il governo degli Stati Uniti deprezzerà il dollaro attraverso l'inflazione. Mentre lo fa, tutti i dollari varranno meno, tra questi i dollari che BP pagherà al governo degli Stati Uniti in multe e sanzioni! Così il governo otterrà, invece del 25% del patrimonio netto di BP America, i suoi 6 o 12 mesi di flusso di cassa effettivo.

2. Una cosa che non diminuirà sostanzialmente nel corso del tempo rispetto ai dollari USA è il petrolio. La Cina può incappare in un incidente di percorso, l'India una tosse lieve, ma nel corso dei prossimi anni il mondo emergetico continuerà ad utilizzare sempre più petrolio, gas e carbone. Così BP possiede qualcosa che non subisce ammortamento - il petrolio - che si può convertire in qualcosa che si sta volutamente ammortizzato rapidamente - i dollari - per pagare le proprie multe e sanzioni. Il governo degli Stati Uniti sa che i dollari che BP usa per pagare nel corso del tempo le multe valgono sempre meno rispetto agli importi in gioco svalutando il valore del dollaro per pagare i creditori.

La nostra logica è semplice: i dollari diminuiranno di valore; il petrolio non lo fara. I dollari sono costosi ora, le compagnie petrolifere non lo sono, BP si salverà dalla bancarotta e sul lungo termine rimarrà una dele 4 maggiori industrie petrolifere del pianeta.

Per maggiori informazioni vi invitiamo a scrivere a giuseppe@dominosolutions.it


Tutte le informazioni contenute in questa news rappresentano le opinioni del personale della Domino Solutions, e non devono essere interpretate come consulenza personalizzata di investimento.

domenica 30 maggio 2010

Boeing, ancora una grande corporate ?

Io sono un grande fan della Boeing, (BA), oltre ad aver volato su vari modelli di jet, li ho sempre ammirati per la loro resistenza e il ruolo centrale svolto nella creazione e crescita di settori dell'aviazione e dello spazio.

Le cose stanno migliorando

Gli ultimi anni sono stati duri per tutti i fans della Boeing (BA) , ha pagato molti progetti che non sono partiti e alcuni ordini importanti non sono andati a buon fine anche a causa di grande concorrenza generata negli anni.

Sul lato posivito invece la Boeing (BA) ha notevolmente migliorato i propri processi interni, ha creato l'economico 787 e ha aggiornato il 747 prima dei $150 al barile di petrolio subendo però un rallentamento sullo sviluppo del successore del 737 perché ha ancora un ritardo enorme sugli ordini, si aspetta solo che la Cina e il resto dell'Asia scoprano le meraviglie del viaggio aereo e inizino ad espandere le loro flotte.

Non è tutto rose e fiori

Recenti notizie però punterebbero il dito sui problemi della Boeing (BA) ad una eventuale perdita di un progetto molto importante. Sul sito Military.com infatti ci sono una serie di articoli della Aviation Week Defense Technology International che suggeriscono come sia stata privilegiata la scelta della Boeing (BA) per la costruzione di elicotteri da combattimento (modello Elo utilizzabile da tutte le forze di combattimento al di fuori però da situazioni di periocolo) invece che pensare prima di tutto alle esigenze dei militari sul campo.

La storia che emerge da questo studio rivela come l'acquisizione è stata deviata a favore di alcuni elicotteri fin dall'inizio dai legislatori e funzionari del Pentagono, a prescindere dai requisiti stabiliti da esperti dell'Aeronautica Militare.

Se fosse vero, (BA) rischierebbe di perdere la commissione visto che niente viene prima della sicurezza dei passeggeri nel trasporto aereo commerciale, e nulla deve venire prima delle esigenze delle persone in uniforme in materia di appalti della difesa. Impareremo di più sulla veridicità di tali affermazioni presto, molto presto, dato che le ricerche da parte del Congresso e l'Ispettore della Difesa sono apparentemente già in corso.

Boeing (BA) intanto rende noti i dati del 2009 e si scopre che il Net Income è stato superiore rispetto al 2008, 2,59 miliardi di dollari contro 2,21 mentre i dividendi passano da 40 centesimi ad azione a 42 centesimi, yield 2,58%. Apparentemente società sana che punta molto sul mercato asiatico da cui potrebbe trarre grande linfa vitale e far crescere non solo gli utili ma anche i dividendi.

venerdì 21 maggio 2010

Dividendi di 13 Azioni con aumento di rendimento

In un mercato verso il ribasso molte persone si affrettano ad acquistare oro. Perchè non acquistare qualcosa di molto meglio ?! Un crescente flusso di dividendi da aziende solide. Mentre tutti gli altri sono in preda al panico sui declini dei loro portafoglio noi vediamo nella crisi un'opportunità di acquisto incredibile. La riduzione dei prezzi, aumento dei rendimenti e dividendi in crescita, difficile da battere come combinazione.

Qui di seguito vi elenchiamo alcune società (dopo attenta analisi) che hanno recentemente annunciato un aumento dei loro dividendi:

Portland General Electric (POR) È una electric utility con sede in Oregon che serve circa 1,6 milioni di persone, circa il 43% della popolazione dello Stato. Il 14 maggio l'azienda ha aumentato il suo dividendo trimestrale del 2% a $ 0.26/share. Il dividendo è pagabile entro il 15 luglio 2010 agli azionisti registrati alla chiusura delle attività del 25 giugno 2010. La resa sulla base del nuovo payout è del 5,29%, niente male vero ?

Nordstrom (JWN) Catena di negozi di abbigliamento e accessori, conosciuto per la sua enfasi sul servizio, gestisce circa 193 negozi in 28 stati. Il 18 maggio la società ha alzato il dividendo trimestrale del 25% a $ 0.20/share. Il dividendo è pagabile il 15 giugno 2010 agli azionisti registrati il 28 maggio 2010. La data di stacco cedola è il 26 maggio 2010. La resa sulla base del nuovo payout è del 2,10%.

First Financial (THFF) Fornisce vari servizi finanziari tramite le sue 48 filiali nel centro-ovest dell'Indiana e centro-est dell'Illinois. Il 18 maggio la società ha alzato il semestrale dividendo a $ 0.46/share. Il dividendo è pagabile il 1 luglio 2010 agli azionisti registrati alla chiusura delle attività del 15 Giugno 2010. THFF è un "Dividend Achiever" e ha alzato il dividendo per 22 anni consecutivi. La resa sulla base del nuovo payout è di 3,08%.

Northrop Grumman (NOC) È il terzo produttore al mondo di armi e attrezzature militari servizi IT. Il 19 maggio la società ha aumentato il suo dividendo trimestrale del 9,3% a $ 0.47/share. Il dividendo è pagabile il 12 giugno 2010 agli azionisti registrati a partire dalla chiusura del 1 giugno 2010. La data di stacco cedola è il 28 Mag 2010. La resa sulla base del nuovo payout è 3,02%.

ACE Limited (ACE), Sviluppa assicurazioni commerciali per un gruppo diversificato di clienti internazionali. Il 19 maggio la società ha aumentato il suo dividendo trimestrale a $ 0.33/share. La resa sulla base del nuovo payout è del 2,59%.

Xcel Energy (XEL) Creata dalla fusione nell'Agosto del 2000 tra Northern States Power e New Century Energies. Il 19 maggio la società ha alzato il dividendo trimestrale del 3% a $ 0.2525/share. Il dividendo è pagabile il 20 luglio 2010 agli azionisti registrati il 24 giugno 2010. La data di stacco cedola è il 22 Giugno 2010. La resa sulla base del nuovo payout è del 4,82%.

Safeway (SWY) È un importante rivenditore di prodotti alimentari che opera in circa 1.725 negozi negli Stati Uniti e in Canada. Il 19 maggio l'azienda ha alzato il dividendo trimestrale del 20% a $ 0.12/share. Il dividendo è pagabile il 15 luglio 2010 agli azionisti registrati alla chiusura delle attività del 24 giugno 2010. La data di stacco cedola è il 22 Giugno 2010. La resa sulla base del nuovo payout è 2,09%.

Republic Bancorp (RBCAA) Fornisce servizi bancari, mutui bancari, e soluzioni di rimborso fiscali per i privati e le imprese negli Stati Uniti. Il 19 maggio la società ha aumentato il suo dividendo trimestrale dell'8% a $ 0.143/share. Il dividendo è pagabile il 16 luglio 2010 agli azionisti registrati il 18 giugno 2010. La data di stacco cedola è il 16 giugno 2010. RBCAA è un "Dividendi Achiever". La resa sulla base del nuovo payout è 2,41%.

Dr Pepper Snapple (DPS) È il terzo più grande marketer, imbottigliatore e distributore di bevande non alcoliche nel Nord America. Il 19 maggio la società ha aumentato il suo dividendo trimestrale del 67% a $ 0.25/share. Il dividendo è pagabile il 9 luglio 2010 agli azionisti registrati il 21 giugno 2010. La data di stacco cedola è il 17 giugno. La resa sulla base del nuovo payout è del 2,72%.

Clorox (CLX) Produttore di prodotti per la pulizia della casa, generi alimentari e prodotti alimentari di specialità è anche produttore leader di prodotti naturali per la cura personale. Il 19 maggio la società ha aumentato il suo dividendo trimestrale del 10% a $ 0.55/share. Il dividendo è pagabile il 13 agosto 2010, agli azionisti registrati il 28 Luglio 2010. La data di stacco cedola è il 26 luglio 2010. CLX è un "Dividend Aristocrat" e ha alzato il suo dividendo per 22 anni consecutivi. La resa sulla base del nuovo payout è del 3,50%.

Ship Finance (SFL) Possiede una flotta internazionale di navi cisterna di petrolio greggio le quali vengono affittate a lungo termine. Il noleggio è a prezzo fisso. Il 20 maggio la società ha aumentato il suo dividendo trimestrale a $ 0.33/share. La resa sulla base del nuovo payout è del 7,84%.

Tiffany (TIF) Rivenditore leader a livello internazionale, progettista, produttore e distributore di alta gioielleria e articoli da regalo. Il 20 maggio la società ha alzato il dividendo trimestrale del 25% a $ 0.25/share. Il dividendo è pagabile il 12 Luglio 2010 agli azionisti registrati il 21 Giugno 2010. La data di stacco cedola è il 17 giugno. La resa sulla base del nuovo payout è del 2,39%.

Canadian Pacific Railway (CP), Sviluppa il trasporto ferroviario di merci su una rete che serve i principali centri del Canada, il Midwest degli Stati Uniti e il Nord-Est. Il 20 maggio la società ha alzato il dividendo trimestrale del 9% a $ 0.27/share. Il dividendo è pagabile il 26 luglio 2010, ai titolari registrati alla chiusura delle attività il 25 Giugno 2010. La resa sulla base del nuovo payout è del 2%.

lunedì 10 maggio 2010

La Cina può implodere e portare con se gli Stati Uniti ?

E' la più grande e in rapida crescita potenza economica mondiale, oggetto di innumerevoli discussioni e congetture ogni singolo giorno e fonte inesauribile di polemiche, di paura e confusione tra gli investitori, imprenditori, politici, banchieri e burocrati sui media di tutto il globo.
Per coloro che seguono le prospettive economiche mondiali, è probabilmente l'incognita più importante per cercare di risolvere la crisi finanziaria globale. Le risposte alle domande che circondano il prossimo futuro di questo paese avranno indubbiamente un impatto importante sul vostro futuro finanziario. E' anche oggetto del nostro commento di oggi: le prospettive in Cina.

Se siete come me, avete seguito le riflessioni sulla Cina di molti analisti e commentatori negli anni e probabilmente siete perplessi anche voi su come possano essere così tanto lontani le prospettive degli analisti finanziari. Sembrerebbe che gli osservatori della Cina sono equamente divisi in due fazioni: quelli che contemplano un un toro inesauribile in cui “il cielo è il limite” o quelli che ritengono che la Cina non sia altro che una "tigre di carta" che aspetta solo di bruciare. Le loro dichiarazioni sono spesso diametralmente opposte sulle questioni in discussione che portano a chiedersi: «Perchè tanti osservatori sono così totalmente in disaccordo tra loro su un paese così vasto e importante per l'economia globale?"

La risposta a questa domanda potrebbe essere semplice, è dovuto alla proverbiale "cortina di ferro" che circonda i media cinesi e le comunicazioni interne. La Cina è ancora governata dal comunismo e i suoi governanti sono noti per avere un desiderio quasi paranoico di controllare le comunicazioni interne ed esterne tra la sua gente. A volte è difficile per coloro che vivono in Cina ottenere uno scoop su quello che sta succedendo all'interno del paese figuriamoci per quelli che vivono fuori dai confini.

Un altro motivo di divergenze di opinioni in materia di prospettive economiche della Cina è dovuta alla vastità del paese. Tornando al 1990, non si poteva partecipare ad una riunione d'affari o a una conferenza di investimento senza sentir parlare delle possibilità economiche per le imprese degli Stati Uniti nei successivi anni entrando nel mercato consumer cinese. "Un miliardo di nuovi potenziali clienti", quante volte abbiamo sentito questa frase da parte di imprenditori americani o di tutto il mondo parlando del mercato cinese ? Sospetto che questa convinzione rialzista radicata sulle possibilità economiche della Cina abbia lasciato una persistente (e irragionevole) mentalità pro-Cina in tutti questi anni.

Grazie a questi fattori e ad altri, è difficile separare il grano dal loglio quando si tratta di analizzare le prospettive economiche della Cina. La Cina continuerà con la crescita stellare della produzione industriale degli ultimi anni o avrà un impatto devastante sulla crisi globale del credito ? Sarà lo yuan un giorno a eclissare il dollaro come valuta o no? La Cina supererà gli Stati Uniti come superpotenza globale leader nel mondo o no? Basando i nostri argomenti economici a favore o contro la Cina sulla base dei dati fondamentali (che possono certamente essere ingannevole) e basandoci sulla nostra limitata capacità di smistamento attraverso le molteplici variabili coinvolte nella sua complessa economia crediamo che non si possa rispondere a nessuna di questa domande.

Tuttavia, vi è una fonte di conoscenza che possiamo controllare e che può darci una risposta sorprendentemente accurata per quanto riguarda le prospettive economiche intermedie e finanziarie della Cina. Tale fonte non è altro che il mercato azionario, il barometro delle condizioni di business di ogni paese.

Sembra che ci sia un crescente consenso tra gli investitori. La Cina sta tentando di sganciarsi dall'occidente per sviluppare i propri mercati interni al punto in cui non avrebbe più bisogno di basarsi su una crescita delle esportazioni verso gli Stati Uniti per rafforzare la propria economia. Per quanto discutibile questa prospettiva è un obiettivo ovvio. Due cose emergono. La prima è che l'iShares China 25 Index Fund (FXI) è stato notevolmente in ritardo rispetto alla ripresa del mercato americano (basato sul S&P 500) negli ultimi mesi. Mentre il mercato azionario degli Stati Uniti ha recentemente fatto un recupero negli ultimi 18 mesi, le azioni di società cinesi, come misurato dal FXI, sono ancora al di sotto del loro valore precedente al novembre 2009.



Un'altra osservazione è che l'indicatore di quantità di moto delle azioni sul mercato cinese (CHINAMO) sta mostrando una resistenza interna minore di quanto fece nel 2009 e gli indicatori di breve termine sono in declino da qualche tempo. Questo ricorda ciò che avvenne nel 2007 con lo slancio del NYSE quando sembrava dirigersi verso la crisi del credito. Al di là della possibilità di un rally di breve durata, la struttura dinamica sul lungo termine per le azioni cinesi è preoccupante. A meno che non mostri sostanziali miglioramenti nelle settimane a venire, questo modello inquietante potrebbe gettare le basi per le grandi difficoltà finanziarie per la Cina. Tali indicatori sono un riflesso della domanda aggiuntiva delle principali azioni Usa di cui la Cina ha chiaramente rallentando la domanda e addirittura rivolto verso il basso, non di buon auspicio per le prospettive di mercato azionario della Cina.



C'è stato una crescente parlare di un boom edilizio insostenibile rivolto alle principali città cinesi. Infatti, molte pubblicazioni finanziarie hanno cominciato a usare la parola "bolla" per descrivere ciò che sta accadendo nel settore immobiliare cinese. Come analista finanziario il Dott. David Eifrig ha osservato di recente, "Ora che il prestito di denaro a buon mercato si è concluso, la Cina non ha più gli acquirenti. Il calo mutuoario pesa sui bilanci delle imprese e i consumatori in Europa, Stati Uniti, e Giappone si sono allontanati. Il periodo in cui la Cina riceveva denaro da tutto il mondo è terminato"

Gli investiri "Gold" farebbero bene a prendere atto degli ultimi sviluppi in Cina. La cosa interessante da notare è che non solo c'è stata una scissione dal mercato azionario statunitense, ma il mercato azionario cinese è stato strettamente correlato all'andamento del prezzo dell'oro, soprattutto negli ultimi mesi. L'appetito della Cina per l'oro è ben nota e fino alla sua condizione a breve termine è probabile che il prezzo dell'oro si sposti più o meno in armonia con la Borsa cinese, come è avvenuto negli ultimi mesi.



Un altro esperto che crede che la sete della Cina per le importazioni estere sia finita è la Fondazione Grameen. Un fattore che ha contribuito a creare un rovesciamento della posizione dominante di lunga data della Cina negli Stati Uniti come esportatore è la continua debolezza del dollaro. Il dollaro debole ha contribuito a sostenere la bilancia commerciale americana a scapito della Cina. In un articolo della Fondazione Grameen è stato osservato, "Lo sbandamento del dollaro ha già iniziato ad ingrossare i nuovi ordini manifatturieri." Grameen chiede retoricamente, "gli ordini di produzione spediti oltremare a causa della manodopera a basso costo torneranno negli Stati Uniti a causa della crisi finanziaria ?" Grameen continua a sottolineare che un gran numero di fabbriche cinesi sono chiuse a causa della spesa ridimensionata dei consumatori americani. Grameen chiede ancora: "Ora che cosa inciderà a portare indietro di produzione negli Stati Uniti?" Grameen continua:

"Il motivo principale del movimento dei produttori d'oltremare è puramente per il risparmio sui costi. Le aziende non si muovono in Cina per qualsiasi altra ragione che non sia la manodopera a basso costo. Ma la struttura dei costi in America non era in aumento, era in caduta. Nel frattempo i costi della manodopera della Cina sono velocemente aumentati. Tutto questo potrebbe portare ad un adeguamento massiccio della valuta. Cosa significa? primo luogo, una riduzione del valore del dollaro americano. Cosa potrebbe fare un dollaro debole ? Un basso valore del dollaro, con un aumento dello yuan (valuta cinese) potrebbe fare della produzione commerciale all'estero una cosa irrealizzabile. Cioè, la società americana non vedrebbe alcuna ragione di istituire fabbriche in Cina per esportare verso gli Usa"

Tutto questo ci porta a chiedere se in realtà le imprese americane inizino un esodo di massa dalla Cina per un ritorno in patria, e se le tendenze attuali del consumo di esportazione degli Stati Uniti continuino, che impatto avrà tutto questo sulle relazioni USA-Cina? In che modo l'economia della Cina potrà resistere allo shock quasi certamente inevitabile? Già, secondo Grameen e altre fonti, ci sono segni rivelatori che la Cina si stia dirigendo lungo la stessa strada che calpestò l'America non molti anni fa, il sentiero che conduce alla perdizione economica.

La domanda successiva che segue di logica è: "Se implode la Cina, che cosa accadrà per l'economia degli Stati Uniti?" Ci sono un paio di considerazioni congiunturali che possono essere affrontate in questo senso. La prima è che, mentre i famosi 4 anni di "ciclo economico" sono previsti a fine di quest'anno, a circa fine settembre / inizio ottobre, una volta che la pressione ciclica di questo ascensori avrà inizio il mercato finanziario statunitense dovrebbe essere in grado di riprendere la sua leadership tra i maggiori paesi, compresa la Cina. Se pensiamo che la Cina è in un declino da tempo, si può proiettare uno scenario in cui gli Stati Uniti stringono le spalle a questa divergenza, proprio come fecero quando il mercato azionario giapponese e l'economia crollò nel 1990. Ciò lascerebbe spazio al ciclo di 6 anni per spingere il mercato azionario statunitense in uno scatto di crescita finale nel 2011.

Sarebbe facile, e forse allettante arrivare alla conclusione che "come va la Cina, così va negli Stati Uniti" Eppure, nonostante i tentativi di connessione entrambe le economie negli ultimi anni, le dinamiche interne di entrambi i paesi sono molto pronunciati e dissimili. Gli Stati Uniti hanno ancora un potenziale di recupero e ha già dimostrato la sua capacità di recupero a seguito di un disastro di credito senza precedenti. E' ancora troppo presto per pensare che gli Stati Uniti siano salvi completamente, ma con i cicli annuali ancora favorevoli, l'ipotesi finale è che gli Stati Uniti ancora una volta saranno la meta preferita per gli investimenti del 2010 e del 2011, e chissà anche gli anni futuri.

Giuseppe Pascarella
(Fonti, seekingalfa, wallstreetitalia, msn, yahoo finance, china sviluppe, greeman fondation)