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lunedì 15 aprile 2013

La condizione dell'Europa dopo i duri colpi degli ultimi mesi

One Million Dollar Portfolio dal 2010 ad oggi +102.77%
Stock Win Usa Portfolio dal 2010 ad oggi +144.31
Europa Vincente Portfolio dall'inizio del 2012 +30.22%
ETF migliori dal 10 ottobre 2012 +11.49%
Gemme nascoste nel 2012 +369.68%
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In queste settimane non si parla altro che di consumi. Questo perchè il livello dei consumi di un paese, e il conseguente potere d'acquisto, ne fanno il bello e il cattivo tempo economico. L'America da sempre ci ha insegnato che il consumismo è il punto focale della salute economica di un paese. Lo scorso anno le famiglie italiane - come ha fatto sapere l'Istat la settimana scorsa – hanno visto arretrare il loro potere il potere di acquisto ai livelli degli anni '90 e la spesa per i consumi finali si è ridotta dell'1,6 per cento di pari passo con le vendite al dettaglio, calate a gennaio per il settimo mese consecutivo, e la fiducia ai minimi dal 2009.

Alcuni direbbero che non è una novità con la crisi che imperversa da anni, altri diranno di aver già sentito questa notizia fino alla nausea, quello che non è stato sottolineato, purtroppo, è che l'Italia è in compagnia in questo brutto viaggio. Tranne la solita Germania, in Spagna il calo della spesa per i consumi è stato ancora più accentuato (-2,5%), mentre l'ultimo dato sugli acquisti ha registrato un tonfo intorno al 10 per cento. In Grecia, in terapia intesiva sotto le cure di Ue e Fmi, il crollo della spesa è stato del 9,6 per cento. Non scrivo altri dati ma il calo c'è stato anche in Francia e Olanda.

Questo cosa significa ? Cerchiamo di fare il punto dopo questi importanti dati

La Germania fa ancora da padrona.
Spesso leggo di commenti contrastanti sulla Germania, chi la odia, chi la ama, chi ne condivide le scelte e chi è contrario con la sua "dittatura economica". Facciamo un piccolo gioco, diciamo che l'euro è in realtà il marco tedesco e che in tutti gli altri paesi della zona euro si utilizza il marco tedesco come moneta unica per quasi 15 anni. L'unico paese che beneficerà di tutto questo sarà la Germania, semplicemente per il fatto che sarà l'unico paese a non svalutare la sua moneta. Sullo sfondo, la BCE è in piedi pronta con un bel tubo di soldi nel caso ci fosse da sparare. Il signor Draghi vede e guarda i politici fare le loro scelte politiche austere e guai a toccare la spesa pubblica, e quando saranno sul punto di esplodere, lui farà quello che deve fare. Sparerà. Questa è l'Europa vista dalla Germania. Non male eh ?

I paesi sottomessi
Il caso più eclatante è stato sicuramente la Grecia, un salvataggio inutile, costoso e infettivo. Altri paesi sono pronti: c'è stata Cipro, poi sarà il turno della Slovenia e Malta, solo per citarne alcuni. Portogallo e Spagna non sono fuori dai guai, e tanto meno l'Italia, dove la gente non può nemmeno formare un governo. Molte banche di tutta Europa stanno ancora affrontando anni duri con miliardi di svalutazioni. Le economie del Sud sono ancora in difficoltà e quelle del Nord non potranno tenere questo passo con mezzo punto percentuale di crescita all'anno per molto tempo. I deficit di quasi tutti i paesi europei sono ancora oltre il 3%, mentre i governi hanno già tagliato i miliardi di spese. Non durerà a lungo.

L'Europa è un cimitero ?
Quando il presidente Jeroen Dijsselbloem commentò all'indomani del salvataggio di Cipro che
Quello che abbiamo fatto la scorsa notte è buttare indietro il rischio. Se ci sono rischi in una banca la nostra prima questione è: ok, cosa farete voi della banca per risolvere questo? Cosa potete fare per ricapitalizzarvi da soli? Se la banca non può farlo, allora parleremo con gli azionisti e gli obbligazionisti e chiederemo loro di contribuire a ricapitalizzare la banca e, se necessario, ci rivolgeremo ai titolari di depositi non assicurati.
La paura ha preso il sopravvento e gli investitori di tutto il mondo hanno cominciato a ritirare i loro soldi portandoli fuori dall'Europa. Da allora, l'euro è sceso fino a 1,25 contro il dollaro, da 1,35 prima di Cipro. Poche settimane dopo, però, l'euro è tornato già a 1,31, mentre i mercati azionari hanno recuperato ai livello pre-Cipro. Cipro è stata solo una tempesta in un bicchier d'acqua ? Io non credo.

Lo stile della FED
In America c'è un detto: "non combattere la Fed". In l'Europa alla fine si può dire la stessa cosa. I banchieri centrali non mancherebbero di stampare banconote se dovesse presentarsi una difficoltà, ma attenzione, perché non si può tornare indietro una volta che si da inizio all'invasione di liquidità. Io penso che l'Europa alla fine seguirà il sistema della FED. "Hey in America ha funzionato, allora stampiamo soldi." L'unica ragione per cui l'Europa è più lenta a prendere decisioni è perchè devono votare in 17 con culture e modelli economici diversi. La moneta unica in questo caso non vale, 17 lingue diverse, 17 deficit e crescite diverse, paesi che tra loro si odiano, altri che si amano e/o si tradiscono. Eurozona ? Pare una riunione condominiale sul decidere il colore della facciata del palazzo. Per fortuna nell'europarlamento non si possono portare armi, e anche alle riunioni condiminiali.

Conclusione
La prendo a ridere, qualche battuta qui e la, ma la situazione è seria. Lasciamo stare le frecciatine ai politici, e per un attimo dimentichiamo Cipro. La situazione è seria. La Cina ha abbassato le stime di crescita, l'America prima o poi dovrà fare i conti con il deficit e l'Europa a forza di austerità e tassazioni sopra ogni logica sfiorerà delle ribellioni. Cosa possiamo fare noi singoli uomini in questo sistema enorme ? Ben poco.

Le informazioni e i dati sono ritenuti accurati, ma non ci sono garanzie. Domino Solutions non è un consulente d'investimento e non offre consigli specifici di investimento. Le informazioni qui contenute sono solo a scopo informativo

lunedì 5 marzo 2012

Gli ETF più volatili sulla scia del debito della Grecia


One Million Dollar Portfolio dal 2010 ad oggi +66.64%
Stock Win Usa Portfolio dal 2010 ad oggi +116.92%
Europa Vincente Portfolio dall'inizio del 2012 +14.02%


Domenica sera Bloomberg ha rilasciato un rapporto riguardante un articolo della rivista Der Spiegel in cui si diceva che la Grecia potrebbe non riuscire a raccogliere sufficienti investitori per partecipare ad una svalutazione volontaria per l'abbassamento del debito., questo secondo anonimi funzionari della Banca Centrale Europea.

Questo potrebbe essere un grosso problema per il piano di salvataggio greco che ormai più che un piano sembra una trilogia cinematografica. L'ultimo accordo prevede infatti che il piano vada a buon fine se alcuni investitori privati "volontariamente" accettano un taglio del 70% del proprio guadagno o addirittura una perdita di esso entro l'8 marzo alle 3 del mattino.

Se questo dovesse fallire, nessuno è abbastanza sicuro di quello che potrebbe accadere per quanto riguarda le "clausole di azione collettiva" e l'attivazione dei credit default swaps sul debito sovrano greco.

La Grecia ha detto che il 75% degli investitori privati devono accettare i "tagli" affinché l'accordo possa essere volontario e trattenere la Grecia dal costringere gli investitori a partecipare per chiudere l'affare. Se questo non dovesse accadere, l'affare di 130 miliardi di euro probabilmente crollerà e se ciò avviene, nessuno è abbastanza sicuro di quello che succederà dopo.

Come se non dovesse bastare la Spagna preoccupa Bruxelles. Venerdì scorso il premier iberico Mariano Rajoy aveva annunciato che Madrid non riuscirà a rispettare gli obiettivi di bilancio fissati per il 2012 dal precedente governo di Luis Zapatero: il rapporto deficit Pil non scenderà al 4,4%. Al massimo, sarà raggiunto il 5,8%. Un cambiamento di obiettivo "serio e grave", secondo Amadeu Altafaj, portavoce del vicepresidente della Commissione europea e responsabile Ue degli Affari economici, Olli Rehn.
Bisogna capire se si tratta di un fatto temporaneo o strutturale e cosa si intenda fare sul 2012. La Commissione europea farà la sua analisi e darà le sue raccomandazioni. La posizione della Commissione resta immutata: riteniamo che la piena attuazione sia una pietra miliare nella risposta alla crisi, specialmente nei paesi sotto osservazione dei mercati.

Quello che constatiamo è che fino allo scorso novembre ci dicevano che Spagna poteva andare un po' oltre l'obiettivo di deficit-Pil 2011 al 6%, ma comunque tra il 6 e il 7%. Ma poi a dicembre ci è stata comunicata una deviazione che avrebbe potuto essere di 2 punti percentuali, e qualche giorno fa di 2,5 punti percentuali.

Dobbiamo sapere l'origine di questa deviazione e quali misure sono da prendere nel 2012 per rimediare a questa situazione. Una volta che avremo chiarezza sulle cifre, la commissione farà la sua analisi e se necessario le sue raccomandazioni al Consiglio.
Ha detto Altafaj.

Fatta questa premessa, analizziamo brevemente 5 ETF che potrebbero essere estremamente volatili in queste condizioni critiche per l'Europa.

iShares MSCI Germany Index ETF (NYSERCA:EWG)
E' sceso del 1,1% Venerdì mentre il mondo guardava all'Europa nel tentativo di risolvere la crisi in corso.
L'iShares MSCI Germany Index Fund si propone di fornire risultati di investimento che corrispondono generalmente al prezzo e prestazioni rese dei titoli quotati sul mercato tedesco, come misurato dall'indice MSCI Germania.



CurrencyShares Euro Trust (NYSEARCA:FXE)
Questo ETF che segue il Dollaro-Euro è diminuito dello 0,77% Venerdì, e negli scambi di Domenica sera 4 marzo 2012, il dollaro-euro è sceso a 1,318 dollari.


iShares MSCI Spain Index (NYSEARCA:EWP)
E' diminuito dell'1,05% Venerdì mentre gli investitori continuano a preoccuparsi della solvibilità a lungo termine del paese (Spagna) il quale trova di fronte ad una recessione e problemi austerity.
L'iShares MSCI Spain Index Fund si propone di fornire risultati di investimento che corrispondono generalmente al prezzo e prestazioni rese dei titoli quotati nel mercato spagnolo, come misurato dall'indice MSCI Spagna.



Vanguard MSCI Europe ETF (NYSEARCA:VGK)
Sceso dell'1,24% Venerdì ed è probabile che rimarrà sotto pressione fino alla fine della settimana.


Le informazioni e i dati sono ritenuti accurati, ma non ci sono garanzie. Domino Solutions non è un consulente d'investimento e non offre consigli specifici di investimento. Le informazioni qui contenute sono solo a scopo informativo