Donald Trump presidente degli Stati Uniti significherà abolizione del Obamacare, taglio delle tasse per la classe media, costruzione del famoso muro al confine con il Messico, modifica degli accordi commerciali internazionali, ma anche un’imponente opera di ristrutturazione delle infrastrutture americane ormai fatiscenti.
L’obiettivo dichiarato è di realizzare una “significativa crescita del PIL, la creazione di un enorme numero di posti di lavoro e un aumento dei salari al netto delle imposte per i lavoratori”. L’investimento di ben 550 miliardi a sostegno della modernizzazione di strade, ponti, impianti idrici, porti, ecc. già esistenti e della realizzazione di progetti per la costruzione di nuove infrastrutture, potrebbe diventare uno strumento fondamentale per il raggiungimento di quanto auspicato dal neo-presidente eletto. Un esempio che sicuramente permetterà di cogliere fino in fondo quella che è la volontà di Trump, è il progetto di completamento della costruzione dell’oleodotto Keystone (che collega il Canada al Texas) che era stato bloccato da Obama per ragioni ecologiche.
Ovviamente a beneficiarne saranno i fornitori del materiale (come rame e acciaio) necessario per procedere in tale direzione, oltre alle stesse imprese addette alla progettazione e costruzione di tali opere di dominio pubblico.
Tra le società che vogliamo richiamare alla vostra attenzione figurano le seguenti:
United Rentals (URI)
United Rentals (URI), con la sua capitalizzazione di circa 9 miliardi di dollari, è la maggiore società di noleggio di attrezzature in tutto il mondo. Si tratta di attrezzature per le costruzioni commerciali, industriali, residenziali ed infrastrutturali che vengono utilizzate momentaneamente da una clientela costituita in particolare dalle imprese costruttrici stesse che necessitano di un determinato attrezzo solo momentaneamente, senza necessità di acquistarlo completamente (dato l’uso limitato).
Il terzo trimestre 2016 si è chiuso con un fatturato di 2,58 miliardi di dollari, meglio di quanto preventivato dagli esperti del settore, ma comunque inferiore del 2,71% rispetto all’anno precedente. Stesso discorso per quanto ne concerne con l’utile netto, dove si registra un -13%.
In ogni caso United Rentals è una società solida che gode di una clientela stabile in grado di fornire ingenti flussi di cassa (+24,75%), ma soprattutto il piano di manutenzione di alcune infrastrutture (in particolare ponti ed aeroporti) coinvolgerà di gran lunga questa impresa capace di mettere a disposizione dello Stato le attrezzature necessarie per la realizzazione di tali lavori.
United States Steel Corporation (X)
United States Steel Corporation (X) è un’impresa da 6 miliardi di capitalizzazione che si occupa della realizzazione di prodotti in acciaio di alta qualità, tra cui elettrodomestici, componenti automobilistiche, porte, parti di ponti e autostrade, scaldabagni, ecc.
Così come tutte le aziende locali del settore, United States Steel Corporation negli ultimi anni ha sofferto terribilmente la concorrenza del materiale a basso costo importato dalla Cina. Tutto ciò ha provocato una riduzione notevole dei prezzi dei suoi prodotti e la conseguente perdita in termini di fatturato che si è concretizzata in un crollo del valore del titolo giunto ai minimi ad inizio 2016.
Le varie misure protezionistiche a sostegno di tali imprese nazionali hanno già dato i loro frutti, come testimoniato nell’ultimo trimestre dal +129,5% dell’utile netto rispetto all’anno precedente (passato da un valore negativo a circa 50 milioni) e da un ritorno del prezzo di United Steel (X) ai suoi massimi.
Questa ripresa deve essere vista solamente come una prima fase fiorente a cui faranno seguito ulteriori risultati positivi in quanto, come già spiegato precedentemente, la volontà di Trump è di dar sempre più spazio ai produttori statunitensi capaci di fornire questi prodotti in acciaio necessari per l’industria della costruzione e dell’energia.
Caterpillar (CAT)
Caterpillar (CAT), società addetta alla produzione di veicoli e macchinari per la costruzione e l’estrazione mineraria, è un colosso da 56 miliardi di capitalizzazione. Tra gli altri prodotti realizzati figurano anche motori diesel e a gas naturale, locomotive diesel ed elettriche e turbine.
L’impresa viene da un periodo piuttosto difficoltoso dovuto essenzialmente alla crisi petrolifera e delle materie prime, fondamentali per delle vendite in calo da ormai 4 lunghi anni.
A pesare sono soprattutto le errate politiche di espansione industriale, finalizzate alla ricerca, lo sviluppo e la costruzione di nuove piattaforme collocate in tutto il mondo, in particolar modo in Cina, Brasile ed altri paesi in via di sviluppo (investimenti che solo tra il 2010 e il 2013 sono stati di 10 miliardi). Tali investimenti sono però avvenuti quasi in concomitanza al rallentamento dell’economia cinese (che ha trascinato con sé le economie asiatiche fino ad allora in costante crescita), comportando l’impossibilità di collocare tutta la domanda di prodotti in eccesso.
L’ultimo trimestre si è chiuso con un -16,44% del fatturato ed un -50% dell’utile netto. Tuttavia il prezzo del titolo nell’ultimo mese ha subito un enorme rialzo grazie all’euforia per la vittoria delle elezioni presidenziali da parte di Trump, la quale si tradurrà in maggiori introiti per Caterpillar (CAT).
Vulcan Materials Co (VMC)
Vulcan Materials (VMC) è il più grande produttore statunitense di materiale da costruzione “di aggregazione”, ovvero sabbia, ghiaia, pietrisco, asfalto, fondamentale per la realizzazione di nuove strade, ponti, strutture in cemento, ecc.
Il terzo trimestre 2016 si è chiuso con un fatturato di un miliardo di dollari, corrispondente ad un -2,92% rispetto all’anno precedente (a penalizzare è stato soprattutto il -6% del segmento relativo ad asfalto e cemento), mentre l’utile netto ha visto un +12,89%. Il prezzo del titolo è in un periodo di ottima forma.
Senza ripetere ulteriormente le motivazioni, anche per Vulcan Materials le elezioni presidenziali sono un elemento più che positivo per il proprio business, essendo esso coinvolto in tutti i progetti di ammodernamento delle infrastrutture statunitensi.