Il settore farmaceutico ha avuto un aumento vertiginoso delle M&A con miliardi di dollari di offerte, sopratutto negli ultimi mesi. Sperando che queste trattative aumentino, i prossimi titoli vanno considerati come investimenti solidi con possibili enormi ritorni nel caso fossero acquistati da qualcuno più grande. Nei primi sei mesi dell’anno, abbiamo assistito ad una assenza di IPO ed M&A, che ora sembrano essersi rianimate improvvisamente. Diverse aziende hanno presentato la richiesta per diventare pubbliche sia sul Nyse che sul Nasdaq.
La prima metà del 2016 è stata, in termini di volumi di dollari, inferiore di oltre il 60% rispetto allo stesso periodo del 2015, ma ora anche le M&A cominciano a rianimarsi. Pfizer (PFE) è stata particolarmente attiva, investendo più di 20 miliardi di dollari in acquisizioni in tre operazioni distinte nel corso degli ultimi tre mesi. Ma quali sono le aziende a caccia e chi potrebbero essere le loro prede ?
Allergan Inc. (AGN), è un’impresa multinazionale farmaceutica. I suoi prodotti spaziano dal campo oftalmico, dermatologico al neurologico. La società è famosa soprattutto per il suo prodotto neurologico Botox, usato in tutto il mondo per trattare una varietà di disordini debilitanti associati con muscoli superstimolati e anche ben conosciuti sotto il nome commerciale di Cosmetica Botox.
Allergan è un altro grande produttore farmaceutico con tante “munizioni” dopo aver venduto la sua attività di farmaci generici a Teva Pharmaceuticals per 40 miliardi. L’azienda ha già fatto alcune piccole acquisizioni e ha dichiarato che continuerà ad espandere le quattro aree chiave di trattamento in cui desidera ampliare la propria presenza. Ha un vantaggio chiave attraverso le basse aliquote dell’imposta sulle società in Irlanda che gli permettono di effettuare offerte più alte ai candidati come ad esempio alla piccola Tobira Pharmaceuticals (TBRA) a cui ha offerto un premio superiore al 600%.
Una delle aree in cui Allergan si stà focalizzando è quella gastrointestinale. Synergy Pharmaceuticals (SGYP) avrebbe molto senso grazie alla sua capitalizzazione di poco inferiore al miliardo. La sua miscela plecanatide dovrebbe fornire risultati positivi nella fase III della sperimentazione per il trattamento di IBS-C, in questo trimestre. Il composto ha anche un appuntamento per il PDUFA (Prescription Drug User Fee Act – Possibilità di prescrizione del farmaco) il 29 gennaio, giorno in cui quello stesso farmaco dovrebbe essere approvato per la costipazione idiopatica cronica o CIC. Fondamentalmente, il composto è una versione leggermente più veloce del Linzess, ma con minori effetti collaterali, in particolare la diarrea. Il Linzess fa quasi 500 milioni di dollari di vendite annuali e sembra andare verso il miliardo di dollari nelle vendite entro il 2020.
Merck & Co. Inc. (MRK) (conosciuta anche come Merck Sharp & Dohme [MSD] al di fuori di USA e Canada), è una delle più grandi società farmaceutiche del mondo. Il suo quartier generale è situato a Readington, New Jersey. È stata fondata nel 1891 come la filiale statunitense della società tedesca ora nota come Merck KGaA. Merck & Co. o MSD si definisce “una società globale guidata dalla ricerca farmaceutica”, che scopre, sviluppa, produce e commercializza una vasta gamma di prodotti innovativi per migliorare la salute umana e animale, direttamente e attraverso le joint ventures.
Merck ha avuto una diminuzione della crescita delle vendite negli ultimi cinque anni a causa della scadenza di brevetti chiave. Tuttavia, il suo farmaco mirato per l’oncologia, Keytruda, sembra sia sulla buona strada per diventare campione d’incassi. L’azienda ha un bilancio solido e finalmente dovrebbe vedere un pò di crescita del fatturato nel prossimo anno. Questo gigante farmaceutico sembra essere interessato a Incyte (INCY), di cui si è parlato a lungo di una possibile acquisizione. Le aziende stanno già lavorando insieme per valutare la combinazione del farmaco di Incyte, epacadostat e Keytruda per il trattamento dei pazienti con melanoma avanzato/metastatico, che è in una fase intermedia di sviluppo.
Incyte è una società del settore farmaceutico che ha una capitalizzazione di mercato di poco superiore ai 17 miliardi e probabilmente costerebbe più di 25 miliardi di dollari per l’acquisto, ma ha un interessante linea di prodotti farmacologici e il suo oncologic, Jakafi, sta vedendo una solida crescita del fatturato. Merck ha certamente la possibilità di far pendere l’ago della bilancia a suo favore per questo tipo di affare.
Sanofi (SNY) è un gruppo farmaceutico francese che è stato creato nel 2004 dalla fusione di Sanofi-Synthélabo e Aventis. Sanofi-Synthélabo era a sua volta il risultato della fusione delle filiali farmaceutiche dei gruppi L’Oréal (Synthélabo) e Elf Aquitaine (Sanofi). Il gruppo è concentrato su sette assi terapeutici principali: cardiovascolare, trombosi, sistema nervoso centrale, oncologia, malattie metaboliche, medicina interna e vaccini (Sanofi Pasteur) e in questi settori produce alcuni tra i più famosi medicinali.
Sanofi è stata la “fidanzata ufficiale” un paio di volte nel corso dell’ultimo anno, ma mai la sposa. Con i soldi impegnati a fare acquisti, nonché l’urgente necessità di ricostituire il proprio portafoglio di prodotti, il gigante farmaceutico francese è più sicuramente in agguato perché i suoi azionisti stanno diventando impazienti a causa della sua crescita stagnante. A novembre dello scorso anno venne superata nell’acquisizione della sua concorrente ZS Pharma, da AstraZeneca (AZN) grazie ad un offerta di 2,7 miliardi. Poi dopo mesi di inseguimenti a Medivation (MDVN), il produttore farmaceutico francese è stato superato ad Agosto dall’offerta di Pfizer.
Ora, dove potrebbe volgere il suo prossimo sguardo ? Beh, se uniamo l’attenzione per l’oncologia con la dimensione dell’obiettivo, simile a ZS Pharma, Exelixis (EXEL) potrebbe essere la candidata. L’azienda ha circa 3 miliardi di capitalizzazione di mercato ed è una delle poche vere “mid-cap” nel settore biotech. Il suo composto principale CABOMETYX ™ è uno dei pochi nuovi farmaci, visti di recente, che ha facilmente superato le proiezioni di vendita iniziali. Il farmaco è stato anche approvato da poco in Europa per alcuni tipi di cancro del rene ed è in studio per altre indicazioni, come alcuni tipi di cancro al fegato.
Biomarin Pharmaceuticals (BMRN) è un’altra mid-cap del settore farmaceutico a cui Sanofi e altri sono stati collegati in passato, ma è un boccone più grande, con oltre 15 miliardi di capitalizzazione di mercato. Questa, però, potrebbe essere un’altra su cui si innescherebbe una guerra di offerte che Sanofi potrebbe facilmente perdere. Si tratta di alcune idee che potrebbero andare a buon fine qualora le M & A del settore continuino ad essere ravvivate.