martedì 4 ottobre 2016

Campari, dopo la discesa il titolo riprende la corsa

Campari è uno dei nostri punti di forza, un’azienda italiana che distribuisce il suo prodotto in suo prodotto in oltre 180 paesi. Si tratta di un bitter ottenuto dall’infusione di erbe amaricanti, piante aromatiche e frutta in una miscela di alcool e acqua, dall’aroma intenso e dal colore rosso rubino. L’azienda nasce nel 1860 da Gaspare Campari col primo locale a Novara chiamato Caffè dell’Amicizia. Davide Campari, figlio di Letizia e Gaspare, nel 1919 cede il Campari e il Camparino. L’azienda si concentra sulla produzione di Campari e Cordial, i prodotti con la maggior penetrazione di mercato. Campari entra in borsa nel 2001 al prezzo di 31 euro per azione. Il 3 settembre 2012 Campari acquista l’81,4% di Lascelles de Mercado, un’azienda giamaicana produttrice di rum.

Il 15 aprile 2014 Gruppo Campari acquista per la cifra di 103,75 milioni di € la Fratelli Averna S.p.A. Il 15 marzo 2016 è stato annunciato un accordo tra il Gruppo Campari e Societé des Produits Marnier Lapostolle (Spml) per consentire al gruppo italiano il controllo del marchio Grand Marnier attraverso la cessione delle azioni in possesso della Splm ed il lancio di un OPA.

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Campari (CPR) a Settembre ha subito un lieve ribasso dopo aver toccato i 10 €, ciò è dovuto alle vendite di alcolici negli Stati Uniti, secondo i dati diffusi dalla Nabca (National Alcohol Beverage Control Association), hanno registrato la performance peggiore degli ultimi due anni, registrando una contrazione del 2,4% tendenziale in termini di valore, con un -4,2% dei volumi e un +1,8% del rapporto prezzo/mix. Da sottolineare comunque che i dati si riferiscono al trimestre dove era presente anche Luglio, mese in cui ci sono stati 16 giorni di vendita in meno rispetto al precedente.

Tuttavia i dati restano sempre bassi, ma l’azienda non sembra preoccupata. Le implicazioni di tale rapporto sul medio periodo confermano la presenza di un trend rialzista. Tuttavia lo scenario a breve evidenzia un esaurimento della forza positiva al test di resistenza individuato a 10,08 con primo supporto visto a 9,93.

Il movimento rialzista è partito dai minimi il 24 giugno, giorno in cui il mercato aveva dovuto fare i conti con l’esito del referendum sulla Brexit. Il mese di agosto è stato particolarmente favorevole all’azienda milanese, ma il titolo ha brillato durante tutto il 2016. In un contesto molto negativo per la piazza finanziaria milanese, infatti, Campari è stata in grado di mettere a segno una performance da inizio anno pari al 28% circa.

La tendenza di fondo rimane quindi positiva, con i prezzi che possono pertanto proseguire nella loro salita, con target di breve termine a 10,30-10,32 prima e attorno a 10,45 in un secondo moment. Non dimentichiamo che vari analisti hanno alzato il target sull’azienda a BUY dal precedente HOLD, tra questi la banca d’affari Hsbc. I giudizi sono migliorati soprattutto grazie anche allo stato di buona salute del gruppo che ha visto crescere da fine 2014 tutti gli indicatori di bilancio.

Il rischio della società è basso, con un Beta intorno all’1.7 non pare molto volatile rispetto al mercato, i volumi sono sotto controllo, questo comporta pochi movimenti violenti anche per la mancanza di appeal verso hedge fund o investitori istituzionali, il che non implica una manca di crescita, anzi, il titolo è in fase ascendente, solo la rottura dei 9.55 € potrebbe farci pensare ad un’inversione.

Disclosure

Il titolo Campari è presente nel nostro portafoglio Gemme Italia con un guadagno in doppia cifra. Ottica di medio periodo.