lunedì 24 giugno 2013

EURUSD e futuro Europa, cosa dicono gli economisti



La coppia EURUSD ha subito ulteriori perdite venerdì, in declino di altri 75 pips e chiudendo a 1,3218. Tuttavia, va notato che la coppia ad un certo punto si trovata a 1,3160, ma è stata in grado di recuperare una porzione discreta delle sue perdite prima della fine della giornata. Gli analisti stavano discutendo il rilascio degli ultimi dati PMI europei, usciti durante la precedente sessione di borsa europea.

Christian Magio, Terza Emerging Markets Strategist presso TD Securities ha fornito alcuni dettagli sul rilascio dei dati PMI dell'UE.
Abbiamo visto sorprese positive bei dati dell'Eurozona di Giugno, anche se questo non è riuscito ad arginare la vendita di euro o il ritracciamento del rally dei bund. La Francia è stata la sorpresa maggiore con l'indice manufatturiero da 46,4 a 48,3 e i servizi su da 44,3 a 46,5, entrambe migliori di 1-2 punti migliori del previsto, mentre il PMI composito tedesco è migliorato di un punto a 50,9
Inoltre, Magio ha discusso gli ulteriori numeri dei macro tedeschi:
Il più importante PMI manifatturiero tedesco è sceso. I nuovi ordini sono scesi di nuovo nel mese di giugno, con un ancor più grande riduzione dei servizi, mentre gli ordini per l'esportazione hanno raggiunto il loro livello più debole dell'anno e tagli all'occupazione sono stati segnalati per il secondo mese.
In conclusione, Magio ha osservato che, sebbene i dati della Francia siano stati impressionanti, gli investitori non dovrebbero trascurare i dati non stellari della Germania.

Kathy Lien di BK Asset Management ha anche discusso alcuni dettagli riguardanti i più recenti dati di PMI dell'UE
I più forti numeri dell'eurozona non sono riusciti a risparmiare all'euro dalle perdite contro il dollaro USA. Tuttavia rispetto ad altre valute, l'euro ha sorprendentemente resistito. I miglioramenti nei settori manifatturiero della zona euro ha spinto l'indice PMI composito a 48,9 da 47,7. Mentre l'indice rimane in territorio di contrazione, questo è stato il terzo mese consecutivo di miglioramento per la zona euro, segno che la ripresa sta guadagnando slancio. L'unico neo è stato il calo dell'attività manifatturiera in Germania. Questo è preoccupante perché il settore manifatturiero è il fondamento della più grande economia della zona euro e se l'attività manifatturiera ha rallentato questo suggerisce che le esportazioni possano aver subito un colpo, ma alcuni economisti stanno attribuendo il calo all'impatto temporaneo delle recenti alluvioni. I prezzi alla produzione tedeschi sono scesi del 0.3% a maggio e le minori tensioni dovrebbero mantenere la politica monetaria tranquilla.
Lee Hardman, analista forex presso Bank of Tokyo Mitsubishi UFJ ritiene che l'aumento dei rendimenti del Tesoro è una delle ragioni principali per il recente apprezzamento del biglietto verde negli ultimi giorni.
Il dollaro si è rafforzato in maniera significativa a seguito della riunione del FOMC. Sta beneficiando di un ulteriore aumento dei tassi USA a nuovi massimi nel 2013, con il rendimento dei titoli degli Stati Uniti a 10 anni salito al suo livello più alto da metà marzo dello scorso anno. In meno di due mesi il rendimento dei titoli a 10 anni del Tesoro USA è nettamente aumentato di circa 76 punti base.
In conclusione, Hardman ha aggiunto che il forte aumento dei tassi USA sta mettendo più pressione sulle valute.

EURUSD tecnicamente questa settimana

Tecnicamente la coppia EURUSD sta continuando a deteriorarsi oggi, anche se rispetto alle valute delle materie prime, come l'AUD, CAD e NZD, la prestazione è stata un più marcata. Anche se il prezzo dovesse rimanere al di sotto della media mobile giornaliera a 9, il prezzo è ancora superiore alla media mobile giornaliera a 20 (1,3180), che fungerà da supporto chiave.



Il forte calo per l'euro/dollaro nelle ultime tre sedute della scorsa settimana sulla scia dei timori lanciati dalla Fed e da un possibile rallentamento della Cina. Il movimento è stato talmente rapido che potrebbe mettere a rischio l'intero rimbalzo in atto da inizio aprile. Dal punto di vista tecnico, il cambio oscilla ora intorno alla soglia dell'1,31 dopo il mancato sfondamento di 1,3417 lo scorso mercoledì.

Un supporto odierno si colloca a 1,3050, dove gli operatori potrebbero tentare un recupero dall'ipervenduto delle ultime sedute. In ottica settimanale un buon supporto rimane a 1,30, l'ultimo dei ritracciamenti di Fibonacci dall'ascesa dai bottom di aprile, la cui violazione sarebbe preludio per un ritorno immediato a 1,2950. Possibili aree di pull back prima della ripresa della discesa vedrebbero target a 1,3160. Oltre tale riferimento si avrebbero i presupposti per un ritorno a 1,3260. Cosa aspettarci dai mercati

Sembra non essere iniziata nel migliore dei modi la settimana dopo il forte calo che ha caratterizzato quella precedente. Qualche timore sembra arrivare dalla Cina dove gli operatori temono che il congelamento del mercato monetario possa rallentare la crescita. Questa settimana ci saranno una serie di dati che potrebbero però fornire occasione di rimbalzo sul mercato azionario dopo i cali accentuati dell'ottava precedente.

Dagli Usa sono attesi alcuni indicatori manifatturieri, oltre che agli ordini di beni durevoli, alla fiducia dei consumatori e alla terza lettura del Pil del 1° trimestre. In Europa il focus principale sembra essere il tasso di disoccupazione tedesco e il tasso di inflazione preliminare di giugno in Germania.

Le informazioni e i dati sono ritenuti accurati, ma non ci sono garanzie. Domino Solutions non è un consulente d'investimento e non offre consigli specifici di investimento. Le informazioni qui contenute sono solo a scopo informativo