Ci sono tanti tipi di investitori, ovvio, oggi in qualche modo vorrei proporre un articolo per coloro che puntano a livelli di rischio più elevati, dividend yield alti per intenderci. Questo tipo di investitore è un pò come un praticante di sport estremi, esegue uno sport a rischio ma per questo si protegge di più che quelli che praticano il classico jogging mattutino.
Quando un titolo ha un didivend yield elevato c'è sempre un motivo, e bisogna anche stare molto molto attenti. Queste sono alcune delle domande che bisognerebbe porsi:
- Il rendimento è elevato a causa di un improvviso calo del prezzo ?
- Il rendimento è al di sopra della media del settore ?
- Il rendimento è al di sopra della media dei competitor ?
- Il rendimento è elevato a seguito di una recessione economica diffusa ?
- Il rendimento è elevato a causa di un problema specifico aziendale ?
La valutazione di un società prima di un investimento è fondamentale, quindi siate onesti nel vedere i possibili problemi, non chiudete un occhio di fronte ad un +8% di dividendi annuali.
Vi spiego perchè vi dico questo. Molte statistiche fatte negli anni mostrano una tendenza da parte dell'investitore ad analizzare un titolo sostenendone la validità per cercare di mantenere invariata la propria posizione di acquisto. In parole povere, il titolo mi piace, lo voglio comprare, so che lo comprerò e quindi mi convinco che è un ottimo titolo fuorviando i dati letti, non vedendoli o peggio ancor mal interpretandoli.
Detto questo, di seguito vi mostro 10 titoli che secondo me potrebbero mantenere una buona crescita sostenuta quest'anno pur mantenendo i propri yield elevati. La lista è composta da Aristocratics Dividend, Achievers, Champions e pochi altri titoli. Di seguito è riportato un elenco dei titoli con 15 anni consecutivi di crescita dei dividendi.
Investors Trust Real Estate (IRET)
Investors Trust Real Estate (IRET). La Società è impegnata nel possesso e reddito operativo dalla produzione di beni immobili. IRET è strutturata come un partenariato per l'Umbrella Real Estate Investment Trust (UPREIT) e conduce operazioni di business attraverso la sua partnership operativa, IRET Properties. I suoi investimenti sono costituiti da immobili residenziali plurifamiliari, da uffici commerciale, da clicniche mediche, da capannoni industriali e commerciali. Queste proprietà sono situate principalmente negli Stati del Midwest.
Dividend Yield 7.53%
Anni di Crescita: 36
CenturyLink, Inc. (CTL)
La società insieme alle sue controllate, è una società di comunicazione integrata che si occupa principalmente di fornire una gamma di servizi di comunicazione, compresi locali e a lunga distanza, il commercio all'ingrosso di accesso alla rete locale, accesso a Internet ad alta velocità e altri servizi di dati e servizi video. Al 31 dicembre 2009, il suo storico locale centralino telefonico gestiva circa sette milioni di linee di accesso telefoniche in 33 stati, con oltre il 75% di queste linee in Florida, North Carolina, Missouri, Nevada, Ohio, Wisconsin, Texas, Pennsylvania, Virginia e Alabama.
Dividend Yield 6,91%
Anni di Crescita: 37
Universal Health Trust Realty Income (UHT)
La società è una vera e propria trust di investimento immobiliare (REIT). Il Trust investe nel settore sanitario e strutture di servizio connesse, compresi gli ospedali. Nelle strutture sanitarie del comportamento, ospedali di riabilitazione, strutture sub-acuta, centri di chirurgia, asili nido e uffici medici. Al 31 dicembre 2009, la UHT aveva 51 investimenti immobiliari situati in 15 stati degli Stati Uniti.
Anni di Crescita: 24
Dividend Yield 6,63%
National Retail Properties, Inc. (NNN)
National Retail Properties, Inc. (NNN) è una società integrata real estate investment trust (REIT). La Società opera in due segmenti: beni di investimento, compresi i beni immobili, mutui e crediti (compresi gli investimenti di finanza strutturata) sui bilanci consolidati e gli interessi ipotecari commerciali residui. NNN acquista, detiene, investe, gestisce e sviluppa le proprietà che sono affittate al dettaglio soprattutto per gli inquilini in locazione al netto di un lungo periodo e soprattutto per investimento.
Anni di Crescita: 19
Dividend Yield 6,16%
AT&T Inc. (T)
AT & T Inc. (AT&T) fornisce servizi di telecomunicazioni negli Stati Uniti e nel mondo. Offre servizi e prodotti ai consumatori negli Stati Uniti e dei servizi e prodotti alle imprese e altri fornitori di servizi di telecomunicazioni in tutto il mondo. La società opera in quattro segmenti: Wireless, che fornisce sia vocali wireless e di trasmissione di dati attraverso gli Stati Uniti e tramite accordi di roaming, in un numero significativo di paesi stranieri; wireline, che prevede la voce in primo luogo di rete fissa e di trasmissione di dati, AT&TU -Verse television, banda larga ad alta velocità e servizi voce (U-Verse) gestiti in rete per i clienti commerciali.; soluzioni pubblicitarie, che pubblica Pagine bianche e gialle e la pubblicità di directory basati su Internet e ricerca locale, e altri, fornisce i risultati da Sterling Commerce, Inc.
Anni di Crescita: 27
Dividend Yield 6.04%
Buckeye Partners LP (BPL)
Buckeye Partners, LP (Buckeye) è una partnership MLP. La società possiede e gestisce circa 5.400 chilometri di pipeline e 67 terminali che forniscono una capacità complessiva di stoccaggio pari a circa 27,2 milioni di barili. Essa inoltre possiede e gestisce un impianto di stoccaggio di gas naturale nel nord della California, che prevede circa 40 miliardi di piedi cubi di capacità di stoccaggio di gas naturale (compreso il gas pad), ed è un distributore all'ingrosso di prodotti petroliferi raffinati negli Stati Uniti nei settori serviti anche da suoi gasdotti e terminali.
Anni di Crescita: 15
Dividend Yield 5,82%
Mercury General Corp. (MCY)
La società attraverso le sue controllate è principalmente impegnata nella scrittura di assicurazioni auto in un certo numero di Stati, principalmente in California. Si rivolge anche a proprietari di case, guasti meccanici, incendi ed eventi atmosferici. Offre polizze automobilistiche di vario tipi di copertura, come ad esempio lesioni personali, responsabilità automobilista adeguatamente assicurata e non assicurata, protezione infortuni (PIP), danni a beni immobili, collisioni e altri pericoli. La società vende le sue polizze attraverso circa 5.100 agenti indipendenti e brokers, di cui oltre 1.000 si trovano in ciascuno di California e Florida. Gli agenti e broker restanti si trovano in Georgia, Illinois, Texas, Oklahoma, New York, New Jersey, Virginia, Pennsylvania, Arizona, Nevada, e nel Michigan.
Dividend Yield 5,60%
Anni di Crescita: 23
Old Republic International (ORI)
Old Republic International Corporation (Old Republic) è una holding impegnata nel commercio di sottoscrizione di assicurazioni. La società svolge la propria attività, attraverso un numero di società controllate organizzate in tre segmenti: General (property and liability insurance), Mortgage Guaranty, e Title Insurance Groups. La General Insurance Group fornisce assicurazioni di proprietà e responsabilità principalmente a clienti commerciali. Assicurazioni sui mutui privati sono prodotti della Mortgage Guaranty. Il business assicurativo consiste nella emissione di polizze per gli acquirenti immobiliari e investitori sulla base di ricerche di documenti pubblici che contengono informazioni relative a diritti di proprietà immobiliare.
Dividend Yield 5.35%
Anni di Crescita: 29
Vectren Corporation (VVC)
Vectren Corporation (Vectren) è una società Energy Holding, consociata interamente controllata della Vectren Utility Holdings Inc. Funge da holding intermedia per tre funzionamenti di servizi pubblici: Indiana Gas Company Inc. (Indiana Gas), Southern Indiana Gas and Electric Company (SIGECO) e le operazioni della Ohio (VEDO). Utility Holdings ha anche altre attività che forniscono tecnologia dell'informazione e altri servizi per le tre utilities. Indiana Gas fornisce servizi di erogazione di energia a oltre 568.000 clienti gas situati nel centro e nel sud dell'Indiana. SIGECO fornisce servizi di erogazione di energia a oltre 141.000 clienti elettrici e circa 111.000 clienti gas situati vicino a Evansville in Indiana sudoccidentale.
Dividend Yield 5,19%
Anni di Crescita: 51
Reddito Realty Corp. (O)
Realty Income Corporation è organizzata per operare come un vero e proprio trust di investimento immobiliare del patrimonio netto (REIT). Obiettivo di business principale dell'azienda è quello di generare la distribuzione di contante mensile di fondi provenienti da operazioni (FFO) per azione. Al 31 dicembre 2009, la società possedeva un portafoglio diversificato di 2.339 immobili retail, con un tasso di occupazione del 96,8%, ovvero 2.264 immobili occupati e solo 75 le proprietà disponibili per la locazione, che è stata affittata a 118 diverse catene di vendita al dettaglio. Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2009, l'azienda ha investito in 16 nuove proprietà.
Dividend Yield 5,06%
Anni di Crescita: 16
Questo è l'elenco di 10 titoli con crescita di dividendi da almeno 15 anni e con una crescita sostenibile nel tempo.
Prima di chiudere l'articolo vorrei fare una piccola nota personale, sono stato accusato di aver fornito indicazioni errate riguardo il "suggerimento" di un titolo nel 2010, il titolo in questione è ENTR. Nell'articolo che avevo scritto allora quando operavo per Domino non ho mai consigliato l'acquisto, come del resto sto facendo con questo articolo, i miei sono solo suggerimenti che invitano l'utente a studiare e/o ad infomarsi per conto proprio o da un consulente esterno. Detto questo vorrei far notare al signore che mi ha scritto lamentandosi del fatto che io "gli avrei fatto perdere del denaro", aggiungendo che quando segnalai il titolo era Febbraio 2010 e il titolo valeva 3,31 $ dando come target-profit 13$. Il titolo ha guadagnato la bellezza del 250% in un anno, l'utente però, leggendo il mio articolo in Dicembre avrebbe acquistato il titolo in Gennaio rientrando nel trend negativo del titolo salito a 13,80 $ poi sceso a 11 $.
Accetto le critiche e accetto qualciasi tipo di segnalazione fatta da ognuno dei miei lettori, sono aperto al dialogo e ad alcuni ho persino fornito la mia email personale cercando di aiutarli con qualche suggerimento ma non sono il vostro consulente. Se il 250% in un anno non basta non so che dire. Quindi VI INVITO a leggere attentamente i miei articoli, ad informarvi e per cortesia scrivermi se leggete qualche imprecisione.
Grazie a tutti.
Report e articoli dedicati al mondo della borsa statunitense con un occhio ai titoli con maggiori dividendi e crescita nel tempo. La nostra è una filosofia di investimento sul medio periodo, 2-5 anni. Il nostro portafoglio Premium ha performato in 14 anni il +1208%.
Sito Secolare SCF
mercoledì 26 gennaio 2011
domenica 16 gennaio 2011
Come sarà l'economica americana nel 2011 ? Ipotesi sui rischi e sulla crescita
Il 2010 è finito, ovvio, passato col botto. I dati macro degli Stati Uniti continuano a suggerire che l'economia più forte del mondo rimane in traiettoria positiva. Le probabilità che ci sia un double-dip sono timori sempre più lontani, soprattutto dopo le uscite dei dati sulla disoccupazione che, migliori delle attese, hanno mostrato un ribasso delle richieste settimanali della disoccupazione.
Dati sulle case e paesi emergenti
Le vendite di case nuove o usate a Novembre ha subito una brusca battuta d'arresto. Sul fronte immobiliare, come in molti altri settori, c'è ancora molto da fare, ma gli analisti puntano il dito sul 2011 come anno della rinascita. Le informazioni più importanti da sottolineare vengono dal consumo dei mercati emergenti che fanno da traino di tutte le economie mondiali. La storia insegna che tra il 1998 e il 2008 la spesa dei consumatori dei mercati emergenti è salita del 66%. Tale cifra rappresenta il doppio del tasso delle nazione già sviluppate. La media della spesa pro capite è stata del 48% più elevata nel 2008 rispetto al 1998. Nel 2008, la spesa dei consumatori dei paesi emergenti ha rappresentato il 27% del totale mondiale. Le previsioni sulla industria dei consumatori della classe media crescerà da 2.5 a 4.5 miliardi entro il 2025, la maggioranza dei quali dovrebbero provenire dai mercati emergenti. Il duro lavoro e grandi investimenti di capitale degli Stati Uniti in questi ultimi cinquant'anni stanno finalmente producendo un rendimento positivo.
Dal 1947 il rapporto dello S&P 500 del reddito nazionale degli Stati Uniti ha prodotto una media dello 0,86%. Ora si trova intorno allo 0,74%. Se i profitti rimarranno costanti lo S&P 500 dovrebbe salire quota 1400, secondo le proiezioni di molti analisti, i quali sottolineano come possa esplodere indicandoci però anche quali possano essere i rischi a cui l'investitore potrebbe andare incontro.
1. Politico. Sul fronte America i democratici e repubblicani avranno la necessità di ripristinare i bilanci e la spesa a livelli mai raggiunti in questo decennio per compiere progressi significativi sul deficit statunitense e mantenere il rating del debito AAA.
2. Debito dell'Europa. Diamo un occhio alle mine europee, la Grecia è ancora additata come potenziale prima tessera del domino (si pensi Lehman Brothers) a cadere e, potenzialmente, scatenare un contagio. In un tranquillo Venerdì pomeriggio di qualche settimana fa nel mese di dicembre, i funzionari greci sussurrarono l'idea della ristrutturazione del debito. Questa notizia però non ha avuto una grande risonanza a causa delle vacanze immagino, ma se la ristrutturazione greca dovesse andare in porto aprirebbe la strada all'Irlanda, il Portogallo e qualsiasi altro paese con rischio di contagio.
L'alto deficit fiscale della Grecia però non permette altra soluzione (9,6% del Pil nel 2010); l'enorme debito pubblico e le basse prospettive di crescita rendono la situazione insostenibile. Di più: il necessario incremento delle entrate fiscali dovrebbe essere sostenuto da un maggiore "consenso" sociale rispetto al prelievo fiscale. Al contrario, il condono voluto dal governo (in contrasto con la troika Fmi, Bce e Ue), non fa altro che alimentare l'evasione fiscale e altri comportamenti non virtuosi da parte dei contribuenti.
3. Inflazione. Dal momento che l'inflazione è in una situazione "benigna", da questo lato l'America non si preoccupa. Cosa significa: non si può smettere di mangiare, di usare un'auto o di scaldare una casa, queste considerazioni unite alla proliferazione degli ETFs e lo svilimento del biglietto verde hanno fatto schizzare i prezzi delle commodities.
Questo dato bisogna sicuramente tenerlo sotto controllo, il petrolio non può raggiungere livelli di qualche anno fa, avrebbe sicuramente un profondo impatto sulla spesa dei consumatori e sarebbe sabbia sugli ingranaggi del motore economico nazionale.
Proiezioni
La politica monetaria resta altamente accomodante, grazie alla continua debolezza del mercato immobiliare, deve restare tale per tutto l'anno 2011. L'attuale piano di acquisto QEII da parte della FED potrebbe non essere completamente eseguito a causa del ritmo accellerato del recupero che ci sarebbe a causa della crisi di mercato e una ripresa delle oscillazioni della volatilità. Lo S&P 500 prevede degi guadagni intorno ai 94 $ ad azione, guadagno che si prospetta sempre in periodo di tassi di interesse bassi, basso tasso di inflazione e un ambiente che consente una espansione P/E più vicina a 15-15,5. Questo ci porta al target proposto in precedenza, 1400, 1450, pari circa ad una crescita in percentuale del 12%.
Questo però presuppone che gli Stati Uniti abbiano una espansione del 3-3,5 del PIL. Tutto quindi si basa sulla capacità del presidente della FED Bernanke di individuare in che modo, più o meno aggressivo, sia giunto il momento di rimuovere l'eccesso di liquidità in giro . Pensiamo che una posizione aggressiva nel 2011 sia l'investimento giusto, concentrandosi sui progressi già ottenuti nel prolifico 2010. Qualora il mercato dovesse entrare in un circolo di qualcosa di più che una semplice presa di profitto, allora ci muoveremo di conseguenza.
Dati sulle case e paesi emergenti
Le vendite di case nuove o usate a Novembre ha subito una brusca battuta d'arresto. Sul fronte immobiliare, come in molti altri settori, c'è ancora molto da fare, ma gli analisti puntano il dito sul 2011 come anno della rinascita. Le informazioni più importanti da sottolineare vengono dal consumo dei mercati emergenti che fanno da traino di tutte le economie mondiali. La storia insegna che tra il 1998 e il 2008 la spesa dei consumatori dei mercati emergenti è salita del 66%. Tale cifra rappresenta il doppio del tasso delle nazione già sviluppate. La media della spesa pro capite è stata del 48% più elevata nel 2008 rispetto al 1998. Nel 2008, la spesa dei consumatori dei paesi emergenti ha rappresentato il 27% del totale mondiale. Le previsioni sulla industria dei consumatori della classe media crescerà da 2.5 a 4.5 miliardi entro il 2025, la maggioranza dei quali dovrebbero provenire dai mercati emergenti. Il duro lavoro e grandi investimenti di capitale degli Stati Uniti in questi ultimi cinquant'anni stanno finalmente producendo un rendimento positivo.
Dal 1947 il rapporto dello S&P 500 del reddito nazionale degli Stati Uniti ha prodotto una media dello 0,86%. Ora si trova intorno allo 0,74%. Se i profitti rimarranno costanti lo S&P 500 dovrebbe salire quota 1400, secondo le proiezioni di molti analisti, i quali sottolineano come possa esplodere indicandoci però anche quali possano essere i rischi a cui l'investitore potrebbe andare incontro.
1. Politico. Sul fronte America i democratici e repubblicani avranno la necessità di ripristinare i bilanci e la spesa a livelli mai raggiunti in questo decennio per compiere progressi significativi sul deficit statunitense e mantenere il rating del debito AAA.
2. Debito dell'Europa. Diamo un occhio alle mine europee, la Grecia è ancora additata come potenziale prima tessera del domino (si pensi Lehman Brothers) a cadere e, potenzialmente, scatenare un contagio. In un tranquillo Venerdì pomeriggio di qualche settimana fa nel mese di dicembre, i funzionari greci sussurrarono l'idea della ristrutturazione del debito. Questa notizia però non ha avuto una grande risonanza a causa delle vacanze immagino, ma se la ristrutturazione greca dovesse andare in porto aprirebbe la strada all'Irlanda, il Portogallo e qualsiasi altro paese con rischio di contagio.
L'alto deficit fiscale della Grecia però non permette altra soluzione (9,6% del Pil nel 2010); l'enorme debito pubblico e le basse prospettive di crescita rendono la situazione insostenibile. Di più: il necessario incremento delle entrate fiscali dovrebbe essere sostenuto da un maggiore "consenso" sociale rispetto al prelievo fiscale. Al contrario, il condono voluto dal governo (in contrasto con la troika Fmi, Bce e Ue), non fa altro che alimentare l'evasione fiscale e altri comportamenti non virtuosi da parte dei contribuenti.
3. Inflazione. Dal momento che l'inflazione è in una situazione "benigna", da questo lato l'America non si preoccupa. Cosa significa: non si può smettere di mangiare, di usare un'auto o di scaldare una casa, queste considerazioni unite alla proliferazione degli ETFs e lo svilimento del biglietto verde hanno fatto schizzare i prezzi delle commodities.
Questo dato bisogna sicuramente tenerlo sotto controllo, il petrolio non può raggiungere livelli di qualche anno fa, avrebbe sicuramente un profondo impatto sulla spesa dei consumatori e sarebbe sabbia sugli ingranaggi del motore economico nazionale.
Proiezioni
La politica monetaria resta altamente accomodante, grazie alla continua debolezza del mercato immobiliare, deve restare tale per tutto l'anno 2011. L'attuale piano di acquisto QEII da parte della FED potrebbe non essere completamente eseguito a causa del ritmo accellerato del recupero che ci sarebbe a causa della crisi di mercato e una ripresa delle oscillazioni della volatilità. Lo S&P 500 prevede degi guadagni intorno ai 94 $ ad azione, guadagno che si prospetta sempre in periodo di tassi di interesse bassi, basso tasso di inflazione e un ambiente che consente una espansione P/E più vicina a 15-15,5. Questo ci porta al target proposto in precedenza, 1400, 1450, pari circa ad una crescita in percentuale del 12%.
Questo però presuppone che gli Stati Uniti abbiano una espansione del 3-3,5 del PIL. Tutto quindi si basa sulla capacità del presidente della FED Bernanke di individuare in che modo, più o meno aggressivo, sia giunto il momento di rimuovere l'eccesso di liquidità in giro . Pensiamo che una posizione aggressiva nel 2011 sia l'investimento giusto, concentrandosi sui progressi già ottenuti nel prolifico 2010. Qualora il mercato dovesse entrare in un circolo di qualcosa di più che una semplice presa di profitto, allora ci muoveremo di conseguenza.
mercoledì 12 gennaio 2011
Verizon venderà gli Iphone 4, un accordo conveniente ?
Nel corso della giornata di ieri Apple e Verizon hanno annunciato la futura commercializzazione della versione CDMA di iPhone 4, che sarà utilizzabile sul network di telefonia cellulare più esteso degli Stati Uniti. La commercializzazione del cellulare avverrà a partire dal 10 di febbraio, con i pre-ordini che saranno accettati dal 3 febbraio. iPhone 4 CDMA sarà commercializzato, da Verizon, al prezzo di 199 dollari per il modello da 16GB e di 299 dollari per il modello da 32GB, con un contratto della durata di due anni.
Il nuovo cellulare comprende inoltre una nuova funzionalità, denominata "Personal Hotspot". Sfruttando questa funzionalità sarà possibile condividere la connessione 3G Internet tramite WiFi ad un massimo di altri 5 dispositivi. E' possibile che questa funzione venga integrata all'interno del prossimo aggiornamento 4.3 di iOS e venga estesa anche ad iPad.
Ci troviamo di fronte ad un grosso dibattito nato questa mattina dopo che il New York Times avrebbe dichiarato che l'accordo è costato niente me no che 5 miliardi di dollari a Verizon e l'accesso ai suoi 93 milioni di clienti da parte del colosso Apple. Verizon (VZ) è condivisa al 55% con Verizon Wireless unità finale il quale avrà il diritto di iniziare a vendere una versione CDMA di Apple (AAPL) iPhone. Tutto sommato parrebbe una grande notizia, vociferata già intorno a Novembre 2010, ma sembra anche chiaro che Verizon pagherà caro questo accordo sotto forma di sovvenzioni portatili per avere il diritto di vendere il telefono. E non dimentichiamo che Verizon VZ ha tutt'ora un dividend yield del 5,4%. Un peso alto da dover continuare a fornire ai propri azionisti.
Alcuni analisti importanti hanno detto la loro riguardo i due giganti della telefonia americana, Verizon VZ che acquisisce il diritto di vendere Iphone e AT&T che perde tale diritto. Vediamo quali sono i nuovi target price di queste aziende dopo l'uscita ufficiale di questo accordo.
1. Analista Jason Armstrong di Goldman Sachs questa mattina ha alzato il suo rating di Verizon a Buy da Neutral, fissando un target price di 42 $ - e per buona misura, ha declassato AT&T a Neutral da Buy. Scrive in una nota di ricerca che le attuali stime "non rispecchiano appieno l'opportunità wireless nel 2011." Vede una crescita dei ricavi derivati dal Wireless del 10% nel 2011, una crescita medio-alta.
2. D'altra parte, l'analista di Deutsche Bank, Brett Feldman, ha declassato Verizon questa mattina per sostenere il target HOLD, "principalmente a causa di valutazione." Target price 36$. Pensa che l'impatto di iPhone sia un premio troppo forte da sostenere. E per completare, in contrasto, dice che AT&T "sembra più attraente" ai livelli attuali.
VZ questa mattina è su di 34 centesimi, o 1%, a 35,70 dollari.
T questa mattina è in aumento di 9 centesimi, o 0,3%, a $ 28.
Il nuovo cellulare comprende inoltre una nuova funzionalità, denominata "Personal Hotspot". Sfruttando questa funzionalità sarà possibile condividere la connessione 3G Internet tramite WiFi ad un massimo di altri 5 dispositivi. E' possibile che questa funzione venga integrata all'interno del prossimo aggiornamento 4.3 di iOS e venga estesa anche ad iPad.
Ci troviamo di fronte ad un grosso dibattito nato questa mattina dopo che il New York Times avrebbe dichiarato che l'accordo è costato niente me no che 5 miliardi di dollari a Verizon e l'accesso ai suoi 93 milioni di clienti da parte del colosso Apple. Verizon (VZ) è condivisa al 55% con Verizon Wireless unità finale il quale avrà il diritto di iniziare a vendere una versione CDMA di Apple (AAPL) iPhone. Tutto sommato parrebbe una grande notizia, vociferata già intorno a Novembre 2010, ma sembra anche chiaro che Verizon pagherà caro questo accordo sotto forma di sovvenzioni portatili per avere il diritto di vendere il telefono. E non dimentichiamo che Verizon VZ ha tutt'ora un dividend yield del 5,4%. Un peso alto da dover continuare a fornire ai propri azionisti.
Alcuni analisti importanti hanno detto la loro riguardo i due giganti della telefonia americana, Verizon VZ che acquisisce il diritto di vendere Iphone e AT&T che perde tale diritto. Vediamo quali sono i nuovi target price di queste aziende dopo l'uscita ufficiale di questo accordo.
1. Analista Jason Armstrong di Goldman Sachs questa mattina ha alzato il suo rating di Verizon a Buy da Neutral, fissando un target price di 42 $ - e per buona misura, ha declassato AT&T a Neutral da Buy. Scrive in una nota di ricerca che le attuali stime "non rispecchiano appieno l'opportunità wireless nel 2011." Vede una crescita dei ricavi derivati dal Wireless del 10% nel 2011, una crescita medio-alta.
2. D'altra parte, l'analista di Deutsche Bank, Brett Feldman, ha declassato Verizon questa mattina per sostenere il target HOLD, "principalmente a causa di valutazione." Target price 36$. Pensa che l'impatto di iPhone sia un premio troppo forte da sostenere. E per completare, in contrasto, dice che AT&T "sembra più attraente" ai livelli attuali.
VZ questa mattina è su di 34 centesimi, o 1%, a 35,70 dollari.
T questa mattina è in aumento di 9 centesimi, o 0,3%, a $ 28.
venerdì 7 gennaio 2011
S&P 500 nel 2010 ha guadagnato il 20,7 % o l'1,8 % ? Dipende dalla tua valuta
Un recente articolo di Bloomberg ha spiegato come gli europei che hanno investito in titoli USA hanno ottenuto il rendimento migliore degli ultimi 10 anni.
Lo S&P 500 è salito del 12,8%, ma se ragioniamo in euro ecco che il guadagno complessivo è stato di ben il 20,7%. Sebbene l'articolo parli di una crescita intorno al 23% purtroppo non tiene conto dei cambiamenti della settimana successiva all'uscita dell'articolo in cui l'euro alla si è stabilizzato al 20,7% nella chiusura del 2010, questo dovuto alla bassa liquidità sul mercato che ha fatto scivolare il dollaro nei confronti dell'euro di circa 1,5%.
Queste variazioni cosa significano ? Spesso gli investitori non tengono conto delle correlazioni tra valute ed azioni. Cadendo nel tranello del cambio si mangiano guadagni, o viceversa si ritrovano con introiti maggiori.
Diamo una sguardo ora allo S&P 500 e l'andamento dell'euro nel grafico qui sotto:
Se ragioniamo in modo che lo S&P 500 (nella parte superiore del grafico) sia un importo in dollari, il grafico sotto mostrebbe il suo valore in euro. Ad esempio, agli inizi di Luglio, quando lo S&P 500 era a circa 1,022 e l'euro era scambiato a 1,25 $. Questo corrisponderebbe a 817 (1,022 diviso 1,25).
Si noti che mentre lo S&P 500 tocca il suo minimo a Luglio, in termini di euro, lo S&P 500 ottiene i minimi a Febbraio. Per inciso questo rappresenta solo il valore dell'indice S&P 500. Non si tiene conto dei dividendi o delle prestazioni reali di un ETF.
L'articolo si basa oltre che sull'euro anche su altre valute europee come il franco svizzero, a differenza dell'euro investire in azioni usa dalla Svizzera non è convenuto così tanto bene come mostrato nel grafico qui sotto.
Wall street risulta sostanzialmente piatta nei confronti dei franchi svizzeri, le minime dell'anno sono state toccate a fine Agosto. Forse è una coincidenza ma sembra proprio quando Ben Bernanke ha tenuto il discorso di Jackson Hole dove il presidente della Fed aveva promesso l'acquisto delle obbligazioni espandendo il suo bilancio.
Mettendo tutto insieme otterremmo un grafico simile.
Tutto questo per mostrarvi come negli investimenti all'estero è importante tenere conto della valuta chiave, infatti come mostrato dal grafico qui sopra gli investitori di due paesi così vicini come l'Italia e la Svizzera avrebbe ottenuto guadagni completamente diversi se avessero investito a Wall Street nello stesso periodo dell'anno indipendentemente da quanto sia cresciuta o calata la borsa di New York.
Lo S&P 500 è salito del 12,8%, ma se ragioniamo in euro ecco che il guadagno complessivo è stato di ben il 20,7%. Sebbene l'articolo parli di una crescita intorno al 23% purtroppo non tiene conto dei cambiamenti della settimana successiva all'uscita dell'articolo in cui l'euro alla si è stabilizzato al 20,7% nella chiusura del 2010, questo dovuto alla bassa liquidità sul mercato che ha fatto scivolare il dollaro nei confronti dell'euro di circa 1,5%.
Queste variazioni cosa significano ? Spesso gli investitori non tengono conto delle correlazioni tra valute ed azioni. Cadendo nel tranello del cambio si mangiano guadagni, o viceversa si ritrovano con introiti maggiori.
Diamo una sguardo ora allo S&P 500 e l'andamento dell'euro nel grafico qui sotto:
Se ragioniamo in modo che lo S&P 500 (nella parte superiore del grafico) sia un importo in dollari, il grafico sotto mostrebbe il suo valore in euro. Ad esempio, agli inizi di Luglio, quando lo S&P 500 era a circa 1,022 e l'euro era scambiato a 1,25 $. Questo corrisponderebbe a 817 (1,022 diviso 1,25).
Si noti che mentre lo S&P 500 tocca il suo minimo a Luglio, in termini di euro, lo S&P 500 ottiene i minimi a Febbraio. Per inciso questo rappresenta solo il valore dell'indice S&P 500. Non si tiene conto dei dividendi o delle prestazioni reali di un ETF.
L'articolo si basa oltre che sull'euro anche su altre valute europee come il franco svizzero, a differenza dell'euro investire in azioni usa dalla Svizzera non è convenuto così tanto bene come mostrato nel grafico qui sotto.
Wall street risulta sostanzialmente piatta nei confronti dei franchi svizzeri, le minime dell'anno sono state toccate a fine Agosto. Forse è una coincidenza ma sembra proprio quando Ben Bernanke ha tenuto il discorso di Jackson Hole dove il presidente della Fed aveva promesso l'acquisto delle obbligazioni espandendo il suo bilancio.
Mettendo tutto insieme otterremmo un grafico simile.
Tutto questo per mostrarvi come negli investimenti all'estero è importante tenere conto della valuta chiave, infatti come mostrato dal grafico qui sopra gli investitori di due paesi così vicini come l'Italia e la Svizzera avrebbe ottenuto guadagni completamente diversi se avessero investito a Wall Street nello stesso periodo dell'anno indipendentemente da quanto sia cresciuta o calata la borsa di New York.
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