giovedì 1 maggio 2025

PayPal e sue trimestrali: utili contrastanti, azioni ancora molto economiche

Dopo la pubblicazione dei risultati del primo trimestre 2025, il titolo PayPal Holdings, Inc. (NASDAQ: PYPL) ha mostrato un andamento volatile: in calo nel pre-market, in ripresa durante le prime ore di contrattazione, per poi chiudere nuovamente in positivo. Un chiaro segnale di incertezza tra gli investitori.

A prima vista, i risultati trimestrali non sembrano destare particolari preoccupazioni, fatta eccezione per un prevedibile rallentamento della spesa dei consumatori, legato al clima di fiducia ancora fragile. Eppure, l’utile per azione (EPS) ha superato le attese degli analisti — e anche le stime fornite in precedenza dal management, sia su base GAAP che non-GAAP.

Numeri sopra le aspettative, ma il mercato resta freddo

Nonostante PayPal abbia riportato un EPS non-GAAP di 1,33 dollari (contro una guidance di 1,15–1,17) e GAAP di 1,29 dollari, il mercato ha reagito in modo disomogeneo. Il motivo? Le previsioni per l’intero esercizio sono rimaste invariate, e la guidance per il secondo trimestre appare in linea con quella attuale, segnalando incertezza nella seconda metà dell’anno.

A pesare sul sentiment degli investitori contribuisce anche la performance del titolo nell’ultimo anno: sostanzialmente piatta e tra le peggiori della categoria, peggio ha fatto solo Block (NYSE: XYZ). Anche il consenso degli analisti si è indebolito, passando da una visione neutrale a leggermente negativa.



Tuttavia, proprio queste condizioni — debole performance passata e aspettative ridotte — possono spesso costituire il terreno ideale per un rimbalzo. Il rischio è che il mercato “non veda la foresta per gli alberi”.

Solida esecuzione operativa e margini in netto miglioramento

Ciò che colpisce davvero in questo trimestre non è solo l’EPS superiore alle attese, ma anche la sua tenuta rispetto al trimestre precedente — un fatto raro per PayPal, che storicamente subisce un calo degli utili nel primo trimestre post-festività. Un segnale concreto di solidità.

Il merito va a una forte esecuzione operativa. I pagamenti con marchio PayPal (branded checkout) continuano a crescere e Venmo sta finalmente guadagnando trazione sul fronte della monetizzazione. Risultato: il rapporto tra spese di transazione e ricavi netti è sceso in modo significativo, con un impatto positivo diretto sui margini operativi, che hanno raggiunto livelli record.

Anche i costi fissi, come quelli per tecnologia e assistenza clienti, sono diminuiti in rapporto alle vendite, contribuendo al miglioramento complessivo della redditività.

Il mercato guarda ai ricavi, ma la redditività è la vera storia

Nonostante questi progressi, l’attenzione degli investitori sembra concentrarsi sul rallentamento della crescita dei ricavi. Tuttavia, in una fase di maggiore incertezza economica, puntare sulla redditività piuttosto che sull'espansione a tutti i costi è una strategia più prudente e sostenibile.

Inoltre, PayPal sta utilizzando la liquidità generata in modo efficiente, con massicci riacquisti di azioni a valutazioni storicamente basse. Questo non solo restituisce valore agli azionisti, ma riflette anche la fiducia del management nella propria visione di lungo periodo.

Conclusione: bias negativo o opportunità da cogliere?

I risultati del primo trimestre 2025 mostrano che PayPal sta facendo significativi passi avanti in termini di efficienza e redditività, ma il mercato continua a sottovalutare questi progressi, ostacolato da un pregiudizio ormai radicato.

Con il titolo ancora ai minimi storici in termini di multipli, gli investitori a lungo termine potrebbero trovarsi di fronte a un’interessante finestra di opportunità. A mio avviso, i fondamentali in miglioramento giustificano una strategia di accumulo graduale sul titolo, approfittando del disallineamento tra valore intrinseco e percezione di mercato.