mercoledì 6 febbraio 2013

Siamo di fronte ad una correzione, ci vuole pazienza e tanta cautela

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Chi ha pazienza può avere ciò che vuole.
(Benjamin Franklin)
L'indice S&P 500 è salito negli ultimi 3 mesi del 6%. Ogni investitore sa che oltre un certo limite non si può andare, prima o poi arrivano le prese di profitto e le rivalutazioni dei prezzi azionari. La crescita esplosiva degli ultimi mesi non ha nemmeno guardato in faccia i dati negativi macroeconomici americani, il calo del PIL e il leggero aumento della disoccupazione.

Sono ormai settimane che segnaliamo un ritracciamento, la stessa BlackRock aveva ipotizzato una discesa del 10/15% sottolineando come siamo ben lontani dalla recessione, è una correzione tecnica che permetterà di acquistare ottime società a prezzi più vantaggiosi.

Le incertezze politiche europee, con la Spagna sotto i riflettori a causa dello scandalo tangenti che hanno fatto richiedere le dimissioni del premier da parte dell’opposizione e con l’Italia in forte negatività a causa dei conflitti politici prima delle elezioni per capire chi dirigerà prossimamente il paese, hanno portato ad un abbassamento di fiducia sui mercati del nuovo e vecchio continente.
Morgan Stanley intanto con un report nominato Now we’re getting worried sottolinea come l'Italia torni a far paura. Il report è stato preparato da Laurence Mutkin, rate strategist di Morgan Stanley. La tesi centrale di Mutkin è che il calo del rischio sistemico sovrano non poggia su motivazioni reali e che quindi il momento di grazia per i mercati europei potrebbe essere al capolinea.
Ovviamente i pericoli maggiori riguardano Italia e Spagna i cui rendimenti dei titoli di Stato potrebbero tornare sotto i riflettori e minare la fragile ripresa delle maggiori economie del Club Med. Sono due i fattori destinati a innescare la nuova fase della crisi del debito: il rafforzamento della moneta unica e la risalita dei tassi interbancari. Fonte borse.it
La tendenza quindi sembra una retromarcia, utilities, Beni di prima necessità e sanità hanno iniziato a sovraperformare la scorsa settimana insieme con le prime indiscrezioni di un indebitameno maggiore delle stime per alcuni mercati emergent. I rendimenti del Tesoro sono in aumento, ma tutte le metriche dei titoli di Stato appaiono profondamente ipervenduti e non pertinenti con quello che è avvenuto ieri.

Analisi tecnica Dow Jones febbraio 2013


Anche dal fronte materie prime ci segnali contrastanti, il petrolio ha ripiegato a quota 96.00 e ora mostra possibilità di correzioni a rialzo data la divergenza rialzista oraria tra prezzi e stocastico, che però potrebbe incontrare presto delle resistenze in area 96.40 (punti precedenti e media a 21) e l’oro che è stato dipinto dalla maggior parte dei media come in salita a causa delle forti discese di borsa, ma che a nostro parere è risalito a causa di fattori tecnici che lo stanno mantenendo all’interno dell’ampio range 1,660.00/1,684.00 in attesa di poter decidere da che parte andare.

Nel frattempo i più grandi fondi pensione hanno una posizione piuttosto cauta sull'azionario.
Se vogliamo osservare, oltre ai flussi sui mercati globali, anche la situazione di asset allocation da cui partiamo possiamo notare, ad esempio, che i fondi pensione di Harvard e Yale hanno rispettivamente il 14% e 27% investiti in azioni rispetto a una media storica del 60% oppure che il GPIF, il fondo pensione pubblico giapponese (il più grande al mondo, ndr) dichiara di avere solo il 23% in azionario e il 73% in bond
, sottolinea Jw partners. fonte milano finanza.

Ma i fenomeni delle ultime settimane sembrano confermare una rotazione in atto:
mercati azionari in salita insieme alle curve dei tassi che nei mercati core segnalano una prima seria inversione di trend da molti mesi a questa parte. Con queste premesse, le correzioni cui andremo incontro sui mercati azionari saranno probabilmente limitate, più preoccupante può essere invece quello che potrebbe succedere sui mercati obbligazionari se questa rotazione dovesse continuare. Specialmente nei segmenti corporate ed emerging markets che tanto di moda sono andati negli ultimi mesi.
, aggiunge Jw partners. fonte milano finanza.

Le informazioni e i dati sono ritenuti accurati, ma non ci sono garanzie. Domino Solutions non è un consulente d'investimento e non offre consigli specifici di investimento. Le informazioni qui contenute sono solo a scopo informativo