Acquisto Monolithic Power Systems (MPWR). La mia tesi è semplice: i multipli di valutazione si muovevano su livelli storicamente contenuti, e nutro grande fiducia sia nel modello di business dell’azienda sia nella capacità del management di continuare a generare una crescita solida e costante.
Va detto, però, che investire in MPWR non è mai stata un’impresa facile. A uno sguardo superficiale, basandosi solo sui multipli, il titolo sembra sempre caro. Ma c’è una ragione: l’azienda ha costruito nel tempo un vantaggio competitivo che le consente di operare in mercati dove le sue soluzioni offrono prestazioni superiori rispetto agli standard. Questo si traduce in pricing power, ovvero nella possibilità di dettare i prezzi in virtù del valore aggiunto che fornisce.
A mio avviso, ci sono due approcci validi per affrontare un investimento in MPWR. Il primo è costruire una posizione nel tempo, scommettendo sulla qualità e sulla resilienza del business nel lungo periodo. Il secondo, quello che ho adottato in passato, è aspettare quei rari momenti in cui i multipli calano, approfittando di finestre temporali di sottovalutazione che tendono a chiudersi rapidamente.
Naturalmente, il mercato ci insegna che il "minimo" può sempre andare ancora più in basso. Ma nel caso di MPWR, rimanere fedeli alla tesi iniziale si è rivelata la scelta giusta.
I risultati del primo trimestre 2025
Il primo trimestre dell’anno si è chiuso con ricavi che hanno toccato la parte alta della guidance aziendale: +39% su base annua e +3% rispetto al trimestre precedente. Ancora una volta, sono rimasto colpito dalla capacità dell’azienda di applicare la propria tecnologia in mercati finali molto diversi tra loro, mantenendo una crescita bilanciata.
Il segmento legato ai data center ha registrato una flessione del 32% su base sequenziale, ma è stato compensato dalla ripresa delle divisioni Storage and Computing e Automotive, che hanno trainato la crescita complessiva.
Credo che il calo nelle vendite ai data center sia legato a una combinazione di fattori: la natura irregolare degli ordini, la concentrazione dei ricavi su pochi clienti e la probabile perdita di quote nella piattaforma B200 di NVIDIA, dove Infineon sembra aver guadagnato terreno, come suggerito anche dalle sue previsioni ottimistiche per il 2025.
Il management di MPWR, tuttavia, si è mostrato fiducioso sulla possibilità di riconquistare terreno nei prossimi trimestri, grazie a nuovi progetti già qualificati che dovrebbero cominciare a contribuire nella seconda metà dell’anno. Non sono stati fatti nomi espliciti, ma è plausibile che ci si riferisca alla piattaforma B300 di NVIDIA, suggerendo quindi un potenziale recupero della quota persa in precedenza.
Focus sull’automotive e sull’intelligenza artificiale
Un altro punto di forza è la continua solidità del settore automobilistico, che resiste bene nonostante un contesto macro incerto e l’inasprimento delle tensioni commerciali globali. Il fatto che i progetti avviati in passato si stiano ora trasformando in ricavi concreti conferma che la strategia di specializzazione e integrazione verticale di MPWR sta pagando, soprattutto nel guadagnare quote di mercato.
Interessante anche il potenziale legato all’intelligenza artificiale: nella seconda metà dell’anno è prevista l’entrata in gioco di nuovi operatori, il che dovrebbe portare a una maggiore diversificazione dei ricavi, riducendo la dipendenza da singoli clienti e mitigando la volatilità osservata finora nel segmento Enterprise. Questo potrebbe anche rafforzare la posizione dell’azienda nelle sue collaborazioni con NVIDIA, ampliando le opportunità future.
Dal punto di vista operativo, MPWR sembra ben posizionata anche per fronteggiare i rischi geopolitici: la sua struttura diversificata tra R&D e produzione le ha permesso finora di contenere l’impatto di dazi e tensioni internazionali.
Segmenti in evoluzione
Il segmento Storage and Computing ha avuto un primo trimestre molto forte, con un +38% su base sequenziale, sostenuto da una domanda effettiva per piattaforme di memoria e calcolo, piuttosto che da un semplice riempimento dei canali. Anche se non ci sono state indicazioni specifiche per il trimestre successivo, il tono del management lascia intendere un andamento stabile, con potenziale normalizzazione verso la fine dell’anno.
Il segmento automobilistico continua la sua corsa, con il terzo trimestre consecutivo di crescita a due cifre. Mi aspetto che questa tendenza prosegua, in particolare con l’adozione di sistemi a 48V e 800V, i cui effetti si vedranno probabilmente nel 2026.
Per il segmento Enterprise, che ha rappresentato il 30% del fatturato negli ultimi dodici mesi ma solo il 21% nel Q1 2025, mi aspetto un’inversione di tendenza nella seconda metà dell’anno, soprattutto se la domanda AI dovesse accelerare come previsto.
Prospettive per l’anno
Secondo le stime medie raccolte da Seeking Alpha, MPWR dovrebbe generare circa 2,66 miliardi di dollari di ricavi nel 2025. Considerando i 637,5 milioni già registrati nel primo trimestre e la guidance di 650 milioni per il secondo, ciò implica circa 1,37 miliardi da realizzare nella seconda metà dell’anno. Questo rappresenterebbe una crescita del 6,5% rispetto al semestre precedente, una proiezione prudente, soprattutto se si considera l’ottimismo mostrato su automotive e AI.
Per questo, credo che ci sia spazio per revisioni al rialzo, soprattutto se il segmento Enterprise dovesse sorprendere positivamente e Storage and Computing non dovesse subire contraccolpi rilevanti.
Rischi da considerare
I principali rischi a breve termine riguardano il contesto macroeconomico globale e la possibilità di una recessione, che potrebbe pesare su titoli ciclici ad alta beta come MPWR. Un altro potenziale ostacolo è il sentiment verso il settore AI: se dovessero emergere dubbi sugli investimenti infrastrutturali previsti per il 2026, la pressione sul titolo potrebbe aumentare. In questo contesto, le iniziative finanziate da attori come l’Arabia Saudita sono un segnale incoraggiante, ma resta da capire quanto saranno rilevanti in termini di ricavi reali.
Conclusione
MPWR continua a fare bene. Il suo approccio focalizzato su soluzioni di nicchia ad alto valore aggiunto si traduce in vantaggi competitivi tangibili e in una crescita ben distribuita tra diversi mercati finali. Anche se i multipli attuali sono tornati vicini alla media storica, e quindi non ritengo opportuno aumentare l’esposizione in modo aggressivo, considero il titolo ancora valido per un investimento di lungo periodo.
Con l’accelerazione della domanda AI e la solidità dimostrata in settori chiave come automotive e computing, MPWR resta un’azienda da comprare, con buone probabilità di sorprese positive nei prossimi trimestri.