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martedì 10 giugno 2025

DocuSign crolla dopo risultati deludenti: il mercato resta diviso sul futuro

DocuSign (DOCU) ha registrato un brusco calo in Borsa dopo aver pubblicato risultati del primo trimestre inferiori alle attese, interrompendo così una serie di trimestri positivi. Venerdì il titolo ha chiuso in calo del 19% a 75,28 dollari, dopo la pubblicazione dei dati finanziari avvenuta giovedì a mercati chiusi.

Il motivo principale del sell-off è legato alle billings, cresciute solo del 4% su base annua, un risultato ben al di sotto delle aspettative e in netto rallentamento rispetto all’11% di crescita registrato nel trimestre precedente. La società ha attribuito la debolezza a un cambiamento nei piani di compensazione del team vendite, che avrebbe ridotto i rinnovi anticipati. Secondo il management, si tratterebbe di una questione di tempistiche, e non di una debolezza strutturale del business.

Tuttavia, gli analisti restano divisi su questa lettura. Secondo Mark Murphy di JP Morgan, “le azioni DocuSign saranno probabilmente penalizzate nel breve termine”, aggiungendo che l’errore del primo trimestre non sembra dipendere da condizioni macroeconomiche avverse. Murphy ha mantenuto un giudizio neutrale sul titolo, ma ha rivisto al ribasso il prezzo obiettivo da 81 a 77 dollari.

Più scettico Karl Keirstead di UBS, secondo cui “la spiegazione fornita da DocuSign potrebbe non raccontare tutta la storia”. L’analista osserva che i clienti tendono a rinnovare i contratti in anticipo quando esauriscono il volume di firme elettroniche incluso. Tra le possibili cause del rallentamento, oltre ai cambiamenti nella strategia di go-to-market, Keirstead cita incertezze macroeconomiche, la ricerca di contratti più strutturati o un’esecuzione commerciale non all’altezza. Anche lui ha mantenuto un rating neutrale, ma ha ridotto il target price da 85 a 80 dollari.

Dal punto di vista finanziario, i risultati sono stati misti. Il fatturato trimestrale si è attestato a 739,6 milioni di dollari, leggermente al di sotto del range previsto (741–751 milioni), mentre l’utile rettificato ha battuto le stime con 90 centesimi per azione rispetto agli 81 centesimi attesi. I ricavi sono comunque cresciuti del 7,6%, raggiungendo 763,7 milioni di dollari, sopra le previsioni medie degli analisti (748 milioni).

Per l’intero esercizio 2026, DocuSign prevede ora un fatturato compreso tra 3,15 e 3,16 miliardi di dollari, in leggera crescita rispetto alla precedente guidance di 3,13–3,14 miliardi. Tuttavia, ha ridimensionato le aspettative iniziali che puntavano a quota 3,4 miliardi.

Un segnale positivo per gli investitori è arrivato dal consiglio di amministrazione, che ha autorizzato un ulteriore miliardo di dollari per il programma di buyback, a conferma della volontà della società di restituire valore agli azionisti.