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martedì 3 dicembre 2019

L’oro Si Appresta A Scendere A Dicembre Per Salire Nel 2020

Poche volte mi è capitato di scrivere sull’oro. Chi mi segue da tempo sa che non offro mai nessuna raccomandazione su una eventuale esposizione sull’oro o sull’argento. Personalmente ho una parte del mio portafoglio investito in un ETC di oro fisico, il GLD. L’oro è sempre stato considerato un bene di rifugio, durante i vent’anni dal 1980 al 2000, riportò un ribasso importante. Ciò fu dovuto alla tendenza disinflazionistica di quel periodo e al fatto che l’oro in genere non va bene durante i mercati rialzisti azionari. Poiché viene acquistato principalmente durante i periodi di crisi, non è necessario durante un mercato toro azionario.
Storia recente
Visto da una prospettiva rialzista, il sell-off di agosto è stato un movimento più fisiologico che economico. Siamo comunque in un momento di mercato rialzista, con lo S&P500 che continua a registrare nuovi massimi. Detto questo, condivido l’opinione di alcuni analisti che vedono un calo ancora più accentuato in dicembre prima di una forte ripresa nel 2020. Sulla base della mia analisi personale e del monitoraggio dei prezzi dell’oro/argento nel corso dei decenni, il momento migliore in assoluto per possedere oro e argento stagionalmente va da metà dicembre a fine febbraio.
Durante gli ultimi 5 anni, l’oro e in particolare l’argento hanno avuto delle ottime performance in questo arco di 10-12 settimane. Il guadagno “medio” dell’oro valutato in dollari USA è stato del +6,5% in 3 mesi a partire da dicembre. Inoltre, l’oro ha effettivamente “sovraperformato” lo S&P500 di circa il +6% nello stesso periodo.
grafico- Durante gli ultimi 5 anni, l'oro e in particolare l'argento hanno avuto delle ottime performance in questo arco di 10-12 settimane
L’argento ha ottenuto prestazioni ancora migliori misurate da dicembre a fine febbraio. Guadagni più vicini al +10% sono stati la norma negli ultimi 20 anni. In effetti, se tu avessi posseduto argento solo in questo arco di 3 mesi, ogni anno negli ultimi due decenni, avresti ottenuto circa lo stesso rendimento che detenere argento per l’intero anno, tutti i 20 anni!
Ritengo che ci stiamo preparando ad un momento fantastico per seguire più da vicino i mercati dell’oro e dell’argento, proprio in preparazione di una flessione del prezzo nelle prossime 2-3 settimane. Gli investitori che desiderano aumentare le loro posizioni in oro / argento sia come copertura che come speculazione, avranno probabilmente una buona apertura per farlo presto.
Dovesse concretizzarsi una debolezza, come immagino, sarebbe un ottimo punto di partenza.
La Federal Reserve americana ha già abbassato i tassi di interesse ufficiali tre volte nel 2019 e acquistato 286 miliardi di dollari in nuovi asset di bilancio (Quantitative Easing) quest’anno, è abbastanza notevole che le quotazioni oro/argento non siano andate più in alto. Senza dubbio, la forza dei titoli statunitensi da settembre a ottobre è direttamente attribuita all’azione di liquidità bancaria e alla relativa fiducia nei futuri livelli di stampa monetaria.
Se il mercato azionario cominciasse a diminuire, l’impeachment del presidente Trump diventasse più serio di quanto sembra e l’economia americana scivolasse in una recessione già a partire dal prossimo gennaio, l’oro e l’argento potrebbero trasformarsi nella classe di attività leader per la performance a gennaio. Ho affermato per diversi anni consecutivi, tramite i miei articoli, che l’oro sarà scambiato intorno ai $ 2000 entro il 2021. La mia previsione non è cambiata. Tutto dipenderà da come la “stampa del denaro” futura compenserà il finanziamento del debito record di zio Sam.
Il disavanzo fiscale mensile degli Stati Uniti in ottobre sembra tornato ben al di sopra delle proiezioni ancora una volta, mentre scivoliamo in un percorso di spesa del governo completamente insostenibile sotto la guida del “re del debito” Trump.
Dove è meglio investire?
Il mio piano in questo momento è di aumentare la mia esposizione su oro e argento nella seconda metà di dicembre, a seconda di come l’economia e il mercato azionario generale si muoveranno nelle prossime settimane.
Gli ETF migliori su cui investire sono i principali sul metallo monetario di SPDR Gold Shares (GLD), ProShares Ultra Gold (UGL) o l’iShares Silver Trust (SLV). Ci sarebbero anche le società minerarie ma sono decisamente più volatili e rischiose, Newmont Mining (NEM) e Barrick Gold (GOLD).
Incredibilmente però, le miniere d’oro stanno attualmente negoziando a multipli intorno a 20 volte e i rendimenti dei dividendi si avvicinano all’1,5%, avvicinandosi a letture equivalenti all’intero mercato. Storicamente, i principali minatori di oro/argento hanno scambiato dal 50% al 100% delle valutazioni rispetto la tipica attività di Wall Street.
Vorrà pur dir qualcosa.

mercoledì 12 luglio 2017

Investire in America, lo S&P500 attende la nuova stagione degli utili

I titoli statunitensi hanno iniziato la settimana con una nota moderatamente positiva, visto che il rapporto sui salari non agricoli di venerdì è stato positivo ed ha allontanato i rischi sui mercati e gli investitori sono in attesa della prossima stagione di utili aziendali che è partita ufficialmente l’11 Luglio 2017. Le obbligazioni governative globali hanno recuperato alcune delle loro perdite recenti, mentre l’euro è tornato al di sopra del livello di 1,14 dollari toccando anche il massimo degli ultimi due mesi nei confronti dello yen. I mercati petroliferi hanno avuto una brusca sessione col Brent che cerca di stabilire un punto di appoggio al di sopra del prezzo di 47 dollari al barile, mentre l’oro sembra trovare un supporto importante a quota 1.200 dollari all’oncia.

Le banche statunitensi potrebbero lottare per fornire profitti nei rispettivi segmenti di banca d’investimento, dopo che i bassi livelli di volatilità potrebbero avere colpito i guadagni.

Ha affermato Kathleen Brooks, direttore di ricerca di City Index.

Nel frattempo arrivano dati importanti relativi alla crescita economica in Francia e Spagna nel secondo trimestre: nel primo caso il dato ha segnato un +0,2% trimestrale, nel secondo il Pil è salito dello 0,7%. Sempre per quanto riguarda i due Paesi, indicazioni contrastanti dall’aggiornamento preliminare sull’inflazione, stabile m/m nel Paese della torre Eiffel e in rialzo dello 0,7% in quello iberico.

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In linea con le stime i prezzi al consumo tedeschi, saliti dello 0,1% ad ottobre. Indicazioni migliori del previsto arrivano invece dal Pil a stelle e strisce. Il Dipartimento del Commercio della prima economia ha annunciato che il terzo trimestre si è chiuso con un incremento del Prodotto interno lordo del 2,9% congiunturale (dato annualizzato). Sotto le stime invece l’aggiornamento sulla fiducia dei consumatori misurata dall’Università del Michigan, a 87,2 punti ad ottobre.

Obbligazioni

Per quanto riguarda invece il sell-off continuo sulle obbligazioni governative, il rendimento del decennale tedesco è sceso di 3 punti base dal picco di 18 mesi fa. Il rendimento, che si muovono in senso opposto rispetto al prezzo del bond, è aumentato di oltre 30 miliardi di dollari nelle ultime due settimane, come ha osservato Mario Draghi, presidente della Banca Centrale Europea – oltre alle altre banche centrali – hanno concentrato l’attenzione sul ritiro degli stimoli. Il rendimento dei decennali americani sono scesi dal 2,50% al 2,37%, mentre quelli decennali britannici sono all’1,27%.

I mercati globali sono stati caratterizzati dal tema dell’incremento dei rendimenti obbligazionari e ci aspettiamo che questo continui nella prossima settimana, mentre la recente forza trainante è stata la rottura nei rendimenti di Bund decennali, i catalizzatori di questa settimana provengono dagli Stati Uniti.

Il rapporto sull’occupazione degli Stati Uniti ha mostrato che più posti di lavoro sono stati creati a Giugno rispetto a quanto era stato previsto – ma la crescita salariale è rimasta piatta. La mancanza di pressioni inflazionistiche continua a consentire alla Fed di essere più cauta nel normalizzare la politica monetaria. Di conseguenza, crediamo che la Fed abbia maggiori probabilità di ritardare i tassi di crescita fino a dicembre, mentre potrebbe concentrarsi sulla riduzione graduale del suo bilancio a partire da settembre.

Stime del cambio EURUSD

La coppia EUR/USD è entrata in una fase laterale venerdì, poi ha avuto una sessione molto volatile poiché il numero di posti di lavoro in America è salito molto più di quanto previsto. Tuttavia, verso la fine della sessione sembra che la coppia abbia cominciato a mostrare una certa orza settimanale. Crediamo che il mercato cercherà di spingere le valute al livello 1,15 dove abbiamo visto una resistenza significativa negli ultimi 3 anni.

Una pausa a questo livello sarebbe un segnale molto importante, indicherebbe che il mercato è pronto a continuare e a spingersi al cambio 1.18. Riteniamo che il mercato sia sostanzialmente in una situazione “buy on the dip”, almeno nel breve termine. Sopra la resistenza di 1.15, sarebbe un segnale importante che il downtrend è finito e che gli acquirenti stanno per iniziare a raccogliere Euro sul lungo termine e magari cercando di spingerlo verso livelli molto più alti.

Questo è lo scenario in cui la Federal Reserve sta cercando di aumentare i tassi di interesse, ma sinceramente la BCE ha recentemente parlato di una stretta politica monetaria, che è un sorprendente. A causa di questo, può essere necessario un riequilibrio di questa coppia e questo potrebbe essere ciò che vedremo. In alternativa, se la coppia dovesse scendere al di sotto del livello 1.1350, allora potremmo vedere un dollaro più forte fino in area 1.11.