venerdì 7 febbraio 2025

Amazon registra solidi guadagni ma prospettive deboli sul cloud stanno danneggiando il titolo.

Amazon ha pubblicato i risultati del quarto trimestre, e il quadro che ne emerge è piuttosto misto. Dopo l'annuncio, il titolo ha subito una flessione nelle contrattazioni after-hours, segno che gli investitori si aspettavano qualcosa di più.

Gli utili per azione sono aumentati dell'86%, raggiungendo 1,86 dollari, ben oltre la stima di consenso di Wall Street, che si attestava a 1,49 dollari. Anche i ricavi sono risultati superiori alle attese, con un totale di 187,8 miliardi di dollari rispetto ai 187,3 miliardi previsti. Un incremento del 10% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Uno degli aspetti più osservati era la performance dell'unità cloud AWS, che ha registrato una crescita del 19%, raggiungendo i 28,8 miliardi di dollari. Tuttavia, la cifra è leggermente inferiore rispetto alle previsioni degli analisti, che stimavano 28,9 miliardi. AWS resta comunque la principale fonte di profitto per Amazon, con un margine operativo del 36,9%, contro il 6,6% del resto delle attività della compagnia. Nonostante AWS rappresenti solo il 15% del fatturato totale di Amazon, il suo contributo agli utili operativi supera la metà del totale.



Anche il settore pubblicitario di Amazon ha mostrato un'ottima crescita, con un aumento del 18% rispetto all'anno precedente, raggiungendo i 17,3 miliardi di dollari. Anche qui, le previsioni erano leggermente più alte (17,4 miliardi), ma la tendenza rimane decisamente positiva.

Le previsioni di fatturato per il primo trimestre del 2025 hanno invece deluso le aspettative del mercato. Amazon prevede ricavi per circa 153,3 miliardi di dollari, con un incremento del 7% rispetto all'anno precedente, ma inferiore ai 158,6 miliardi previsti dagli analisti. Anche le previsioni di utile operativo sono state riviste al ribasso, con una stima di 16 miliardi di dollari, rispetto ai 18,3 miliardi attesi.

Un altro tema caldo riguarda le spese in conto capitale, che Amazon ha previsto in crescita fino a 105 miliardi di dollari per il 2025, trainate principalmente dagli investimenti nei data center per l'intelligenza artificiale. Si tratta di un aumento del 27% rispetto all'anno precedente, che già aveva registrato un incremento del 57% rispetto al 2023.

Durante la conference call sui risultati, il CEO Andy Jassy ha affrontato le preoccupazioni relative ai costi dell'intelligenza artificiale e all'impatto di nuove tecnologie come il modello DeepSeek R1. Alcuni temono che la crescente efficienza di questi sistemi possa ridurre i ricavi dei servizi cloud. Jassy ha tuttavia minimizzato questi timori, spiegando che quando il costo unitario delle infrastrutture diminuisce, le aziende tendono a investire di più in tecnologia, generando comunque una crescita della spesa complessiva.

Dopo la pubblicazione dei risultati, il titolo Amazon ha perso circa il 4% nelle contrattazioni after-hours, riflettendo le preoccupazioni del mercato.

La performance di AWS è stata messa sotto esame anche alla luce dei recenti risultati dei competitor. Microsoft ha dichiarato che i ricavi di Azure e degli altri servizi cloud sono aumentati del 31% nell'ultimo trimestre, registrando una lieve decelerazione rispetto al +33% del trimestre precedente. Anche Alphabet (Google) ha riportato risultati inferiori alle attese nel segmento cloud.

Nonostante questi segnali, alcuni analisti, come Justin Post di BofA Securities, restano ottimisti. Post ha confermato il rating di "acquisto" su Amazon, con un target price di 255 dollari, sottolineando che la domanda di servizi cloud e intelligenza artificiale rimane solida e continuerà a crescere nel 2025.

Amazon, in linea con gli altri colossi tecnologici, sta investendo massicciamente nell'intelligenza artificiale. Durante la conference call di ottobre, il management aveva già annunciato investimenti per 75 miliardi di dollari nel 2024 per sostenere la crescente necessità di infrastrutture tecnologiche. Gli investitori attendono aggiornamenti sulle strategie di spesa per l'anno in corso, mentre altre big tech, come Meta, Microsoft e Google, hanno già chiarito che continueranno a investire miliardi nell'IA, nonostante le preoccupazioni degli azionisti sulla sostenibilità di tali spese.

Un ulteriore elemento di incertezza è stato introdotto dalla startup cinese DeepSeek, che, secondo alcuni report, avrebbe sviluppato un modello IA simile a ChatGPT con costi molto inferiori rispetto a quelli sostenuti dalle big tech americane. Sebbene questo abbia sollevato interrogativi sul futuro del settore, alcuni analisti ritengono che possa rappresentare un'opportunità per Amazon. Secondo Canaccord Genuity, Amazon potrebbe beneficiare dell'integrazione di modelli open source più efficienti, riducendo i costi e migliorando i margini a lungo termine.

Un'altra incognita per Amazon riguarda l'impatto delle politiche commerciali. Recentemente, l'ex presidente Donald Trump ha annunciato l'introduzione di dazi del 10% sulla Cina e del 25% su Canada e Messico. La Casa Bianca ha temporaneamente sospeso i dazi su Canada e Messico, ma quelli sulla Cina sono già in vigore. Poiché una parte significativa dei venditori terzi di Amazon proviene dalla Cina, queste misure potrebbero influenzare negativamente i ricavi pubblicitari e i servizi ai venditori.

Nonostante le incertezze, le azioni Amazon hanno registrato un incremento del 7,7% dall'inizio dell'anno, superando la crescita del 3% dell'S&P 500. Tuttavia, il titolo continua a essere scambiato a un rapporto prezzo/utili di 37,8 volte le stime per i prossimi 12 mesi, un valore elevato che riflette aspettative ancora molto alte da parte degli investitori.