lunedì 31 agosto 2015

E' forse giunto il momento per un nuovo QE americano?

Sui quotidiani economici dominano gli articoli sulle deboli condizioni economiche della Cina e le speculazioni su ciò che la Yellen potrebbe decidere con i tassi di interesse. 10 mesi fà, quando i mercati si erano indeboliti, il Giappone, la Cina, Draghi, la Banca d'Inghilterra, sono intervenuti con una politica monetaria molto più flessive. Ora gli stessi protagonisti e molti altri, stanno adottando ulteriori misure di allentamento delle condizioni finanziarie.

Nel caso della BCE e della BOJ (Bank of Japan), questo significa stampare moneta, mentre cosa fa la Federal Reserve? Sta pensando di alzare i tassi di interesse. Cosa invece potrebbe fare la Fed se volesse seguire il gruppo? Riproporre un quantitative easing, altrimenti noto come stampa di denaro sotto forma di QE4. Ray Dalio (tra gli altri) ha suggerito proprio questo. Ecco che cosa ha detto in un'intervista: Un altro giro di quantitative easing darebbe sicuramente ulteriore stimolo ai mercati azionari indeboliti.

Diamo uno sguardo a come lo S&P 500 ha risposto ai tre precedenti stimoli da parte della Fed.

L'esperimento iniziale ha richiesto un paio di mesi affinché il mercato si rendesse conto di ciò che stava accadendo, quando lo ha fatto però, i mercati hanno visto un'espansione prolungata. È interessante notare che, quando il primo QE si è concluso, il mercato si è indebolito, come previsto, anche se è avvenuto con un certo ritardo.

Quando il QE2 è stato attivato, circa un anno dopo la fine del primo, ovviamente, il mercato ha risposto positivamente. Poi, quando si è concluso, il mercato ha nuovamente risposto negativamente.

Qualcosa di simile è avvenuto con il QE3. Quindi possiamo affermare che, anche se l'indice S&P 500 è molto più volatile rispetto all'espansione del bilancio della Fed, è difficile negare però che questi due si sono mossi in tandem negli ultimi anni. Quando la Fed ha ampliato le sue consistenze di bilancio, l'indice è salito e, quando la Fed ha smesso di intervenire aggressivamente le azioni si sono stabilizzate o sono diminuite. Queste osservazioni danno alla Fed e ai politici sufficienti munizioni per evitare una caduta dei mercati azionari, semplicemente, potrebbero riproporre un quantitative easing, anche se la scorsa settimana, la volatilità azionaria cinese si è estesa ai mercati globali, portando gli investitori verso una sicurezza percepita quali le obbligazioni governative e lo yen giapponese. Questo ha anche spinto gli investitori a riconsiderare che la Federal Reserve avrebbe alzato i tassi di interesse già a settembre. La riunione del fine settimana a Jackson Hole, tra i banchieri delle Banche Centrali, tuttavia, potrebbe aver dissipato alcuni di questi dubbio, infatti i funzionari della Fed hanno suggerito che la recente volatilità del mercato non aveva materialmente cambiato il loro modo di vedere la ripresa economica degli Stati Uniti con un continuo miglioramento del mercato del lavoro.



L'esperienza del Giappone

La Fed non è certamente l'unica banca centrale che ha optato per la crescita del suo bilancio per raggiungere i suoi obiettivi. Un buon esempio è la Banca del Giappone (BoJ). La BoJ prese le cose alla leggera durante i primi anni della crisi finanziaria. Ma, successivamente ha intensificato i suoi sforzi di espansione del bilancio in modo drammatico, in quello che sembrava essere lo sforzo finale per sbarazzarsi della deflazione strutturale che è costata al Giappone due decenni di crescita economica. Dall'inizio del massiccio aumento del bilancio BoJ, i titoli giapponesi (NKY) hanno risposto particolarmente bene. Come per gli Stati Uniti l'aumento più rapido del quantitative, è coinciso con un netto miglioramento per i titoli azionari. Nel grafico si può notare qual'è stata la performance dell'indice Nikkei durante le operazioni di quantitative della Banca Centrale del Giappone. Sorprendentemente, c'è un rapporto incredibilmente forte negli ultimi anni. Gli investitori giapponesi possono ringraziare la loro banca centrale per tali ritorni.



L'esperienza europea

Ecco l'esperienza europea, in questo caso è stato preso come riferimento l'intervento della Banca centrale europea (BCE) e la performance dell'indice tedesco DAX. Il legame più netto si presenta negli ultimi 12 mesi. È interessante notare che, anche se i tedeschi disprezzano l'idea che la BCE continui a stampare denaro, gli investitori tedeschi hanno trovato un modo per trarne vantaggio, anche se non in modo cosi netto come negli altri paesi. Inoltre in questo momento sembra non sortire più nessun effetto. In primo luogo, la dimensione dell'espansione del bilancio della banca centrale è nettamente inferiore rispetto ai paesi sopra menzionati. Inoltre, nei casi precedenti l'espansione del bilancio si qualifica come quantitative easing a titolo definitivo (cioè acquisto di bond). Tuttavia, la crescita del bilancio della BCE è il risultato di sistemi di rifinanziamento a lungo termine (LTRO) per le istituzioni finanziarie. Questo non è necessariamente visto come un quantitative easing. Come la BCE ha dichiarato: "il quantitative easing della Fed è un sostituto per allentamento convenzionale, una volta che il tasso di riferimento ha raggiunto il limite di zero, le operazioni non convenzionali della BCE, mirano soltanto a garantire una corretta trasmissione della politica monetaria e potrebbero concettualmente essere intraprese con qualsiasi livello di tasso di interesse". Di qui, sia la dimensioni che la natura dell'espansione del bilancio da parte della BCE differiscono dalle quella dei paesi di cui sopra. Detto questo la BCE ha realizzato il suo Programma di Sicurezza dei Mercati (SMP) quando il rendimento dei titoli dei paesi periferici è salito alle stelle, ma la quantità totale delle obbligazioni acquistate finora è stata molto piccola. Il calo del prezzo del petrolio nell'ultimo mese sta accentuando le spinte deflative nell'area euro. Non a caso l'inflazione attesa nella media a 5 anni (tasso swap 5y5y) è scesa nell'ultima settimana all'1,6%. Quando a febbraio scivolò all'1,5% la Bce decise che non c'era più tempo da perdere e lanciò il quantitative easing, un piano di acquisto di titoli di Stato e privati per dare ossigeno all'economia dell'area. Adesso che questo tasso sta rivedendo certe soglie, Peter Praet, membro della Bce non ha escluso un aumento del “Qe”. Giovedì è previsto il nuovo meeting della Bce e parlerà il governatore Mario Draghi. Gli investitori attendono di capire se anche Draghi la pensa come Praet e intende mettere il turbo al “Qe” europeo, una notizia che non farebbe certo dispiacere a chi finora ha puntato sul mercato azionario.



Diamo uno sguardo alla Cina

Possiamo affermare che, il mercato che ha fornito le migliori prestazioni in tutto il mondo negli ultimi dieci anni o giù di lì è il mercato cinese. È interessante notare che, nello stesso tempo, la banca centrale che ha stampato più soldi è, ovviamente, la Banca Popolare Cinese.

In definitiva

È interessante notare che una delle poche banche centrali che stà pensando, ora, ad una politica monetaria più restrittiva sia la Federal Reserve, forse la banca centrale più potente del mondo. E' un po' strano che gli americani vengano considerati un lupo solitario nel mondo della politica monetaria, ma poi, gli americani hanno sempre pensato a se stessi come, speciali. L'analisi del rapporto tra espansione del bilancio centrale e mercati azionari è molto semplicistico. Molti altri fattori potrebbero aver influenzato i risultati presentati sopra. Ad esempio fattori come i diversi mandati delle banche centrali, la crisi dell'euro, la salute del settore imprenditoriale locale durante questo periodo, gli effetti valutari, la correlazione dei mercati azionari in generale e molti, molti altri. Ciò non toglie, tuttavia, che l'impatto delle politiche delle banche centrali è meglio percepito nei mercati azionari che nell'economia globale.

giovedì 20 agosto 2015

Investire in azioni sanitarie: i migliori titoli acquistabili

Il settore sanitario è il più perfomante dello SP500 quest'anno, con il suo più +11% infatti, quasi da solo è riuscito a mantenere l'indice principale positivo. Il motivo è sufficientemente chiaro, tutti gli investitori accumulano le azioni del settore, da quando la Casa Bianca è partita con l'Affordable Care Act, in quanto l'espansione della copertura assicurativa sanitaria sta creando milioni di nuovi clienti per l'industria, allo stesso tempo, la popolazione sta invecchiando. Queste due forze stanno guidando la spesa per la sanità su livelli record e questo vuol dire incremento dei ricavi, utili e sentiment di tutto il settore.

Di certo anche se gli investimenti sui titoli sanitari hanno dato i loro frutti, bisogna sempre fare attenzione ad acquistare a valutazioni elevate. Inoltre, c'è il vento contrario del rialzo dei tassi. Ad un certo punto, in un futuro non troppo lontano, la Federal Reserve interverrà e questo colpirà sopratutto le azioni più piccole, che si basano maggiormente sul debito per crescere, rispetto a quelle più grandi. Ecco perché si è pensato ai migliori titoli sanitari di grossa capitalizzazione da acquistare, perché questo tipo di aziende tendono ad essere meno volatili e per lo più, non dovrebbero avere i timori dell'aumento dei tassi, oltre al fatto che è molto più probabile trovare valore in questo tipo di aziende, anche se le previsioni di crescita sono più basse.

Ecco i cinque migliori titoli sanitari large-cap acquistabili per un periodo di almeno 3 anni :

Johnson & Johnson (JNJ)
Johnson and Johnson è una società del Dow Jones Industrial Average, ed è sempre stato un popolare titolo difensivo con dividendo, ma l'aumento della spesa sanitaria e l'invecchiamento della popolazione hanno alimentato anche il profilo di crescita. La società ha una posizione invidiabile nel settore sia come azienda farmaceutica che con i dispositivi medici, come costruttore di prodotti di consumo, prodotti che si trovano nelle farmacie.

L'attività farmaceutica è il fiore all'occhiello di JNJ, che vanta una lunga lista di farmaci campioni di incasso, ma gli altri due segmenti, apportano un grosso flusso di cassa, questo aiuta l'azienda a mantenere forti investimenti in ricerca e sviluppo, un'ottima cosa sul lungo periodo, oltre a pagare un robusto dividendo del 3%.



UnitedHealth Group (UNH)
Il gigante dell'assicurazione sanitaria, UnitedHealth Group è sù del 20% da inizio anno, ma un certo numero di analisti pensano che sia ancora a buon mercato. Potrebbero aver ragione. Come assicuratore sanitario, i ricavi stanno sbocciando, con una crescita stimata del 18% quest'anno e del 16% l'anno prossimo. Eppure il titolo UNH ha un P/E inferiore a 16 volte gli utili futuri. Questo è significativamente meno rispetto al mercato e in nessun modo riflette il suo tasso di crescita previsto sul lungo periodo di oltre il 12%.

La dimensione è fondamentale in questo settore, e dato che UNH è il più grande assicuratore sanitario, è in grado di far valere il suo peso al momento di negoziare i prezzi con i fornitori, il che aumenta non solo i margini, ma le permette anche di prendere quote di mercato.



CVS Caremark (CVS)
CVS ha un invidiabile combinazione di favorevoli dati demografici e buoni dati macro. Come attività di farmacia al dettaglio e grazie ai benefit farmaceutici ai manager, la società ottiene un fortissimo vantaggio dall'Affordable Care Act e dall'invecchiamento dei baby boomer, dando a CVS un solido profilo di crescita organico, inoltre l'azienda si è anche arricchita attraverso l'acquisizione delle catene di farmacie di Target (TGT), e di Omnicare, estendendo cosi la sua portata nelle case di cura e relative strutture.

Le acquisizioni, però, hanno un altro vantaggio, cioè CVS è diventata grande, ottenendo cosi maggior potere quando tratta i benefit farmaceutici dei manager e quando contratta i prezzi dei farmaci, questo le permette di risparmiare denaro e raccogliere anche una maggiore quota di mercato.



HCA Holdings (HCA)
In qualità di operatore in centinaia di ospedali e centri di chirurgia, HCA Holdings è posizionata come un qualsiasi titolo del settore che beneficia della crescente spesa sanitaria. Infatti, la grande estensione della copertura ha aiutato l'azienda a battere facilmente le stime degli analisti nel trimestre più recente. Gli analisti prevedono inoltre che i maggiori ricoveri daranno una crescita del fatturato superiore al 7% quest'anno e un aumento dell'EPS del 13%.

Siamo ancora nelle prime fasi dell'aumento della spesa sanitaria e questo sta alimentando positivamente il sentiment sul titolo. Una solida e probabile crescita ha portato il titolo su del 25% da inizio anno, a fronte di un guadagno inferiore al 2% del mercato.



Pfizer (PFE)
Pfizer, altro titolo del Dow, è diventata la più grande azienda farmaceutica al mondo attraverso le acquisizioni. All'inizio di quest'anno, la società ha acquistato Hospira (HSP), per circa 17 miliardi di dollari. Le acquisizioni più piccole stanno rafforzando la sua linea di prodotti, con un numero di biosimilari campioni di incassi vicino alla approvazione, la società dovrebbe aumentare la crescita del fatturato nei prossimi 18 mesi. Portando gli analisti ad attendersi un aumento dei ricavi di quasi il 13% il prossimo anno.

La promessa di un futuro più luminoso ha portato il titolo su del 13% da inizio anno, inoltre il dividendo è ancora molto generoso per gli standard attuali. Con un rendimento del 3,16%.



venerdì 14 agosto 2015

Le azioni di Bill Ackman: il suo Portafoglio aggiornato

William A. "Bill" Ackman (New York 11 maggio 1966) manager di hedge fund ed filantropo. E' il fondatore nonché CEO della Pershing Square Capital Management LP, una società di gestione patrimoniale. Ackman è cresciuto a Chappaqua, New York, suo padre, Lawrence David Ackman, è presidente di una società di finanziamento immobiliare di New York, la Ackman-Ziff Group Real Estate. Nel 1988, ha ricevuto ad Harvard un "Bachelor of Arts" con lode in Storia.

Nel 1992 Ackman ha fondato con un collega laureato di Harvard, David Berkowitz, la società di investimento Gotham Partners, che ha fatto piccoli investimenti nelle aziende pubbliche. Nel 1995, la reputazione di Ackman si è rafforzata quando ha collaborato con la Leucadia National, società immobiliare e assicurativa, nella trattativa per il Rockefeller Center. Anche se non ha concluso l'affare, la natura di elevato profilo dell'offerta ha indotto gli investitori ad affluire alla Gotham Partners, incrementandola di 500 milioni di dollari di beni entro il 1998.

Il 1 Gennaio del 2004 parte il suo fondo di punta il "Pershing Square". Nel agosto 2013, Ackman ha riconosciuto che il suo grande investimento nella JC Penney (JCP) è stato un errore, ma la sua decisione di uscire dal titolo è stata una mossa brillante. Gli investitori erano in fuga dalla JC Penney a causa delle sue crescenti esigenze di finanziamento.

La società aveva bisogno di raccogliere miliardi di dollari di finanziamento e stava cercando di raccogliere fino a più di 1 miliardo mediante l'emissione di nuove azioni. La Goldman Sachs aveva rafforzato queste paure di finanziamento e spaventato gli investitori con un rapporto che era critico sul debito della JC Penney. La società cercò di calmare gli investitori indicando che non avrebbe avuto bisogno di fare cassa quell'anno ed emise un comunicato in cui si dichiarava soddisfatta dell'andamento delle vendite.

Ma poi, a mercato chiuso, annunciò un'offerta di azioni. Ackman, cominiciò una battaglia contro Mike Ullman, CEO della JC Penney, reo secondo lui di essere fin troppo ottimista sull'andamento aziendale. Ma il tipo di campagna contro Ullman, non diede i suoi frutti, anche perche diversi "Guru della finanza" si erano schierati a favore di quest'ultimo, descrivendo lo sforzo di Ackam, come spregevole. Alla fine decise di vendere tutte le sue partecipazioni, per un totale di 500 milioni di dollari, e nonostante la perdita di diverse centinaia di milioni di dollari riuscì a fuggire prima della successiva caduta del titolo. Si definisce come un investitore attivista, il che permette a tutti coloro che lo seguono di sapere quali saranno i suoi investimenti prima di mettere i soldi.

Se desiderate maggiori informazioni su Bill Ackman, le potete trovare nel libro "Confidence Game: How Hedge Fund Manager Bill Ackman Called Wall Street's Bluff".

La più grande partecipazione della Pershing Square è Valeant Pharmaceuticals (VRX) circa il 26% del portafoglio, che insieme ad Air Products & Chemicals (APD) e Canadian Pacific Railway (CP) rappresentano circa il 64% del portafoglio.

In questo trimestre il portafoglio long statunitense di Ackman è diminuito del 7% passando da 16.04 miliardi a 14.97 miliardi di dollari. Il numero delle posizioni è aumentato da 7 a 8. Il portafoglio rimane fortemente concentrato, con un paio di puntate enormi. Le prime tre posizioni rappresentano il 63,62% del valore totale del portafoglio e sono Valeant Pharmaceuticals con il 25,84%, Air Products & Chemicals con il 20,77% e Canadian Pacific Railway con il 17,01%. Nel 2° trimestre 2014, Pershing Square aveva svelato i piani per fare una Initial Public Offering (IPO) come mezzo per aumentare la quantità di capitale. La Pershing Square Holdings (OTCPK: PSHZF) ha debuttato sul Euronext di Amsterdam nel mese di ottobre del 2014.



Posizioni chiuse:

Allergan Inc. (AGN)
Allergan era una posizione molto piccola pari allo 0,88% del portafoglio azionario americano long istituita nel 1° trimestre 2014 a prezzi compresi tra 110 e 132 dollari. Nell'Aprile del 2014, Ackman ha rivelato un enorme 9,7% di proprietà nell'attività. E' stata la sua più grande azienda al 35,30% del portafoglio a partire dal quarto trimestre 2014. Il costo base medio era di 120 dollari. AGN ha acquisito Actavis plc per 219 dollari per azione in un affare "cash and stock" (129,22 $ in contanti e 0,3683 azioni Actavis per ciascuna azione posseduta) e questa transazione è stata conclusa il 17 marzo 2015. In tutto la posizione AGN ha fruttato una cifra stimata in poco meno di 2.6 miliardi di dollari in dodici mesi.

Nuove posizioni:

Actavis plc (ACT)
Actavis equivale al 2,68% del portafoglio è stato acquistata nel 1° trimestre 2015 a prezzi compresi tra i 255 e i 317 $. Il titolo si è poi fuso con Allergan dopo che quest'ultima aveva vinto la battaglia contro Valeant per la sua acquisizione. Ad oggi non sappiamo se detiene le azioni dopo la fusione.

Valeant Pharmaceuticals (VRX)
Valeant è la maggiore posizione di Ackman, pari al 25,84% del portafoglio long americano. La partecipazione è iniziata nel 1° trimestre 2015 a prezzi compresi tra 143 e 205 $. Il titolo attualmente è scambiato oltre tale cifra a 236 $. Nei primi mesi del 2014, Ackman ha collaborato con Valeant nel suo sforzo per acquistare Allergan in una scalata ostile. Come sappiamo questo sforzo non è riuscito in quanto Actavis plc ha accettato di essere acquisita da AGN.

In questo trimestre Ackman ha aumentato la sua partecipazione in alcuni dei suoi titoli, quali ad esempio:

Zoetis Inc. (ZTS)
Zoetis era una piccola posizione, pari all'1,52% del portafoglio long americano (5,5M azioni) acquisita nel Q3 2014 a prezzi compresi tra 31,79 e 37,20 $. L'ultimo trimestre 2014 ha visto un enorme aumento del 650% ed è stato seguito da un aumento minore in questo trimestre. Il costo base complessivo è di circa 37 $. Ackman controlla l'8,3% dell'attività e la posizione è ora al 12,93% del portafoglio long. Il titolo attualmente è scambiato a 47,13 $.

Queste sono invece le posizioni mantenute costanti:

Restaurant Brands International (QSR)
(precedentemente Burger King Worldwide (BKW)) QSR equivale a circa il 9,75% del portafoglio long statunitense. Tim Hortons e Burger King Worldwide si sono fusi e hanno rinominato l'entità risultante come Restaurant Brands International. La Pershing Square aveva un enorme investimento in BKW e le azioni sono state scambiate con azioni QSR. La posizione originaria in BKW è stata creata nel 3° trimestre 2012 a prezzi compresi tra 13,03 e 15,88 $. Il titolo è attualmente scambiato a 42 $.

Platform Specialty Products (PAH)
Il 23/01/2014, Ackman ha comunicato una nuova enorme partecipazione in Platform Specialty Products. La Pershing Square è stata un investitore di PAH prima della sua IPO sul NYSE. Ackman aveva investito in Platform Acquisition Holdings, un veicolo di investimento quotato sulla Borsa di Londra (rinominata poi Platform Specialty Products). Hanno acquisito la MacDermid, un'attività statunitense quotata, in un affare da 1,8 miliardi di dollari nel Q4 2013. Partita la IPO sul NYSE, la quotazione di Londra è stata annullata. Il titolo attualmente scambia a 22,98 $ ed è salito di quasi l'80% dalla IPO. L'ultimo trimestre ha visto un incremento del 28% delle azioni a prezzi compresi tra 20,97 e 27,74 $.

Air Products & Chemicals (APD)
Nel 2° trimestre del 2013, un nuovo 8,44% del portafoglio long è stato investito nel titolo APD a prezzi compresi tra $ 92,80 e $ 96,59. Entro il Q4 2013, la posizione è stata più che raddoppiata a prezzi compresi tra $ 91 e $ 107. Da allora è stata mantenuta costante. Il titolo attualmente scambia a circa $ 144,59 e la partecipazione si attesta al 20,77% del portafoglio statunitense long, il che la porta ad essere la più grande posizione di Ackman dopo Valeant. La Pershing Square possiede il 9,8% delle azioni in circolazione di APD e sono molto rialzisti. Si tratta di una partecipazione attivista e Ackman ha goduto di un certo successo, in quanto l'amministratore delegato è stato sostituito e tre nuovi membri del consiglio sono stati nominati nel giugno 2014.

Howard Hughes Corp (HHC)
HHC è una piccola posizione, pari al 3,69% nel portafoglio long che è stata istituita nel 2010 come risultato del suo spin-off dalla General Growth Properties (GGP). La posta in gioco è rimasta intatta per tutto il periodo. Il titolo ha restituito circa il 63% nel 2013 e circa il 24% da allora. Ackman ha detto, alla Investor Conference Harbor nel febbraio del 2013, che la HHC è uno dei segreti meglio custoditi di Wall Street.

Canadian Pacific Railway (CP)
CP è la terza posizione della Pershing Square con il 17,01% del portafoglio long americano. La partecipazione è stata costituita nel 3° trimestre 2011, con la maggior parte acquisita nel 4° trimestre 2011 a prezzi compresi tra i 46,05 e i 71,82 $. Il titolo attualmente scambia a circa 157,83 $. Ackman consigliò le modifiche alla società vincendo una battaglia per procura nel maggio 2012. La posizione è stata ridotta di circa il 26% nel 4° trimestre 2013 a prezzi compresi tra 123 e 157 $. Anche il Q2 2014 ha visto una riduzione di circa il 19% a prezzi compresi tra 144 e 185 $. Ackman sta opportunamente raccogliendo enormi guadagni sul lungo periodo da questa posizione.

Fannie Mae (OTCQB: FNMA) e Freddie Mac (OTCQB: FMCC) sono altre posizioni long, le partecipazioni sono state rese note il 15 novembre 2013. Ackman detiene poco meno del 10% delle azioni in circolazione di entrambe queste aziende, 115,57M di azioni FNMA ad un costo medio di circa 2,30 e 63,5M di azioni FMCC ad un costo medio di 2,14 $. L'esborso dell'investimento combinato è stato di circa 400M ed è attualmente stimato a circa 469M di dollari.

Ackman ha anche grandi posizioni short, anche se Herbalife (HLF) è l'unica pubblicamente nota, non essendovi alcun obbligo normativo di rivelare le posizioni short, sono note, solo quelle che Ackman divulga volontariamente.

mercoledì 12 agosto 2015

Cosa aspettarsi dai prezzi delle materie prime alimentari

I prezzi più bassi quest'anno dei cereali hanno creato dei benefici per i produttori di carne che dipendono da alimenti di origine animale a base di cereali. Ciò ha migliorato i margini operativi per alcuni produttori, mentre restano stabili per gli altri. I prezzi recenti hanno mostrato un drastico calo rispetto agli anni precedenti.



I margini operativi di Tyson Food (TSN) sono aumentati dal 2014, mentre i suoi competitor, Pilgrim’s Pride (PPC) e Sanderson Farms (SAFM) hanno mostrato un margine operativo stabile. Queste tre aziende si aspettano condizioni del settore del pollame favorevoli a causa di una riduzione dei costi degli alimenti per animali a base di cereali grzie al basso prezzo.

Queste condizioni possono causare un aumento della domanda dei consumatori e vendita al dettaglio per i prodotti di pollo e affini. Uno dei principali concorrenti di queste società è ConAgra alimentare (CAG), che costituisce lo 0,96% dell'ETF di beni di prima necessità Select Sector SPDR ETF (XLP). Tuttavia, i rischi come l'influenza aviaria, possono influenzare negativamente la fornitura di pollame per questi produttori di carne. Questo potrebbe mettere in pericolo i loro ricavi nel secondo trimestre, aumentando i costi e danneggiare i margini.



Tyson Foods (TSN) e le sue controllate producono, distribuiscono prodotti a base di carne in tutto il mondo. L'ETF First Trust Consumer Staples AlphaDEX Fund (FXG) detiene il 3,93% di Tyson Foods tra i suoi titoli. Pilgrim’s Pride (PPC) produce, trasforma, commercializza e distribuisce i prodotti di carne all'ingrosso e al dettaglio negli Stati Uniti e in Messico. Sanderson Farms (SAFM) è un produttore e distributore di prodotti di pollo negli Stati Uniti.

La lotta infinita del Caffè

Il cambiamento delle condizioni climatiche in Brasile, il più grande produttore ed esportatore di caffè al mondo, ha causato un crollo del prezzo del caffè. Questo ha reso il caffè la merce più instabile nel corso dell'anno passato. Secondo Bloomberg Commodity Index, il caffè è sceso del 27% quest'anno, più di tutte le altre materie prime come il petrolio, l'oro e il rame. Tuttavia le forniture di caffè brasiliane dovrebbero aumentare nel 2015 a causa del monsone in Brasile e i bassi prezzi dei futures del caffè Arabica. I futures sui prezzi nel mese di giugno sono stati di circa il 16% al di sotto della media degli ultimi tre anni.



Non c'è stato molto effetto sui margini operativi dei maggiori produttori di caffè perché il caffè costituisce solo una parte del loro costo di vendita. Starbucks (SBUX) ha mostrato un margine crescente, Kraft (KRFT) ha mostrato un margine stabile. Tuttavia, JM Smucker (SJM) è stato il più colpito col suo profitto sceso del 12% rispetto il 2014.



Anche JM Smucker e Kraft Foods stanno progettando una inversione di prezzo quest'anno dopo il calo del prezzo del caffè. In un comunicato stampa del 1 luglio, JM Smucker Company, che vende il caffè Folgers, ha dichiarato che ha ridotto i prezzi del 6%. Questa strategia di prezzo potrebbe impostare una tendenza del settore e far scattare riduzioni di prezzo da parte di altri importanti produttori. La JM Smucker Company (SJM) produce e commercializza prodotti a marchio alimentari in tutto il mondo. Fornisce vari prodotti alimentari e bevande. Kraft Foods Group (KRFT) è una società alimentare e di bevande a largo consumo che produce e commercializza i suoi prodotti. Starbucks (SBUX) ha vari store dove rivende caffè in tutto il mondo.

La produzione di cacao è in calo

Secondo l'Organizzazione internazionale del cacao, che traccia i livelli della domanda di cacao e la fornitura, da varie borse merci, la produzione di semi di cacao viene spinta per soddisfare la domanda attuale. Una delle principali ragioni del declino di approvvigionamento del cacao sono gli alberi improduttivi di cacao in Africa occidentale. Ciò ha costretto le aziende di cioccolato in tutto il mondo a trovare modi alternativi per avere una stabile fornitura.



Il World Cocoa Foundation ha lanciato una nuova campagna per educare gli agricoltori africani sulle tecniche di fertilizzanti innovativi per aumentare la produzione del cacao. La diversificazione dei prodotti è fondamentale per mantenere margini sostenibili. Il grafico qui sopra mostra l'effetto sul margine operativo di produttori di cioccolato come Mondelez e Hershey (HSY), così come le aziende con prodotti a base di cioccolato, come General Mills (GIS). Il margine operativo di Mondelez International (MDLZ), Hershey, e Barcel ha mostrato un aumento del 2,6-3,8% a partire dall'ultimo trimestre del 2014, e il margine di General Mills è diminuito del 2,23%. La maggior parte di queste aziende hanno mostrato un trend in aumento, nonostante la penuria di cacao, questo è dovuto al fatto che il cioccolato non è il loro unico prodotto.



Una carenza di fave di cacao e una forte domanda per il cioccolato dovrebbero causare un aumento dei prezzi nei prossimi mesi e le forniture dovrebbero scendere entro la fine del 2015. C'è un drastico calo della produzione del cioccolato, le principali cause sono l'invecchiamento degli alberi, malattie, piogge e disastri naturali.

Con il 33% delle forniture di cacao in corso, la Costa d'Avorio ha attualmente il terreno logoro. Il Ghana, il secondo più grande produttore, ha mostrato un calo di produzione a causa di scarse precipitazioni e la fine di fertilizzanti.

Positiva la produzione di grano a livello mondiale

Le vendite di grano sono state influenzati positivamente anche se El Niño ha colpito le piantagiano di grano in Australia e in Europa, spingendo gli acquirenti del mercato americano. Secondo l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) e l'Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO) delle Nazioni Unite, la produzione mondiale di grano prevede un aumento di 786,7 milioni di tonnellate entro il 2024 rispetto la produzione media di 700 milioni di tonnellate del 2014.



I produttori di pane, come Flowers Foods (FLO), Grupo Bimbo e Campbell Soup (CPB) hanno visto un miglioramento dei margini operativi di circa il 2%-4% rispetto all'ultimo trimestre del 2014. La ragione principale di questo è dato dai costi di produzione bassi come il basso prezzo del grano e della domanda stabile.

Tuttavia i prezzi dell'energia più bassi e fattori secondari possono aiutare i margini dei produttori nel prossimo trimestre a causa di un calo di energia elettrica e quindi di trasporto. L'attuale calo dei prezzi per i cereali, caffè, zucchero e olio di palma hanno una domanda stabile. Il petrolio greggio e gas naturale hanno mostrato un calo del 40%.

El Niño è un evento meteo in cui vi è uno scontro tra l'oceano e l'atmosfera causando un cambio climatico su vasta scala che si sviluppa nel Pacifico equatoriale. Ha un effetto di disturbo sui modelli meteo e le condizioni oceaniche in tutto il mondo. Le sue conseguenze sono pesanti piogge e inondazioni nel sud degli Stati Uniti, così come un effetto di siccità su parti dell'Australia e Asia. L'effetto di El Niño è previsto possa variare da moderato a forte quest'anno, il che segna un'inversione di tendenza di un aumento dei prezzi di caffè, cioccolato e zucchero. Le previsioni dicono anche che i prezzi di alcuni prodotti potrebbero raddoppiare quest'anno. Il caffè potrebbe mostrare un aumento dei prezzi del 107% e la soia potrebbe aumentare di quasi il 37%. Secondo un ricercatore climatico presso l'Università di Reading, il fenomeno di un forte evento di El Niño quest'anno potrebbe colpire duramente i mercati alimentari mondiali.