venerdì 2 agosto 2013

5 motivi per cui tutti odiano questo mercato toro



Gli investitori hanno fatto un sacco di soldi ultimamente, con i massimi raggiunti dallo S&P 500 che dall'inizio dell'anno sta guadagnando circa il 20%. Sul lungo periodo, lo S&P500, è salito del 75%, incluso il 2008 in cui ci fu la grande recessione dei mutui subprime che tutti conosciamo. Allora, perché sono tutti così pronti a dubitare di questo rally ?

1. Non riusciamo a separare le singole azioni dall'economia generale

Consideriamo la Cina, vedrà una crescita del PIL superiore al 7% quest'anno, ma ha visto la caduta del mercato azionario del 12% misurata con l'indice SSE. Oppure la Germania, che forse riuscirà ad avere la fortuna di finire il 2013 mantenendo le sue stime di crescita del PIL, ma ha visto un rally di solo il 9% del DAX dall'inizio dell'anno. Molti esperti benintenzionati parlano di turbolenze economiche degli Stati Uniti riferendosi a titoli azionati, ma in realtà i titoli azionari possono muoversi separatamente.


2. L'etica sugli utili societari

Questo anno, i profitti delle imprese in percentuale al PIL hanno toccato il loro livello più alto dal 1950. Nel frattempo, il lavoro è difficile da trovare e i salari sono stagnanti, con il reddito medio familiare più basso dell'8% nel 2011, di quanto non lo fosse nel 2007, prima della crisi finanziaria. Inoltre, il reddito medio familiare è giù di quasi il 9% rispetto al picco del 1999.

Molti pensano che sia ingiusto che mentre le aziende continuano a prosperare, il popolo americano debba lottare per la sopravvivenza, siamo d'accordo. Da un punto di vista etico possiamo essere d'accordo che a livello politico si debba fare qualcosa, l'azienda cresce e prospera e così dev'essere per i suoi lavoratori, ma è una questione politica e purtroppo non c'entra nulla con la costruzione di un portafoglio azionario.

3. L'ostinazione nel rimanere appesi ad una cattiva chiamata

Arroganza e illusione sono i maggiori rischi per gli investitori, è comune vedere investitori con titoli sotto del 30% continuare a tenere le posizioni aperte piuttosto che ammettere l'errore. Prendete Peter Schiff di Euro Pacific Capital, continua a battere il tamburo sul discorso dell'iperinflazione, nonostante i suoi terribili avvertimenti dopo il 2008 non abbiano portato ad alcun dato negativo, continua con la sua missione.

Tutti facciamo acquisti sbagliati come investitori, la maturià in questo "lavoro" si vede nel mommento in cui ammettiamo l'errore e ne accettiamo le conseguenze. Non c'è vergogna in una cattiva decisione fatta durante una condizione senza precedenti dei mercati globali nel corso degli ultimi cinque anni - ma fare gli stessi errori a fronte di nuovi dati solo per evitare di dire che ci siamo sbagliati non è il modo migliore per gestire un portafoglio.

4. La riluttanza di comprare ai massimi

Personalmente credo che il mercato sia pronto per un lieve ritracciamento dopo i massimi toccati in questi giorni. I guadagni poco brillanti e le continue revisioni al ribasso delle previsioni del PIL negli Stati Uniti e in Europa danno conferma alla mia ipotesi. Ma è anche vero che la prospettiva può essere di una crescita ancora più marcata, sono diffidente nel comprare a metà di anno che ha già realizzato il suo massimo, una correzione sarebbe proprio quello che mi serve per investire con fiducia.

La mia sensazione è che molti scettici di rally sono quelli con motivazioni simili, cercano di tornare indietro nel tempo rimuginando l'aver perso l'acquisto nel momento del ribasso, così entrano, senza logica e non appena ottengono una perdita del 5% si fanno prendere dal panico, "appena entro io tutto scende". Coloro che hanno acquistato i primi di maggio, prima della caduta del 22 maggio-22 giugno, hanno recuperato, se presi dal panico hanno venduto, ahimè, hanno commesso un grave errore.

5. Sovraccarico di informazioni

Siamo bombardati da informazioni ogni giorno e il problema più grave è che tendiamo a leggere solo quelle che ci fanno comodo. Anche in un contesto macroeconomico meno complicato, sarebbe difficile separare le notizie di qualità dai rumors, gli eventi fruibili dal clamore sensazionalisto o le strategie di investimento a lungo termine da tattiche di marketing per diventare ricchi rapidamente. Una sana dose di scetticismo è un buon modo per mantenere gli investitori onesti e mantenere la prospettiva.

Tanto per essere sicuro che il tuo punto di vista su questo rally sia giusto da qualunque lato lo veda, non c'è alcuna garanzia sulla tua scelta. Giusta o sbagliata non puoi avere certezze in questo mercato pazzo, ma avrai una migliore possibilità di investire saggiamente se sarai consepavole di te stesso ed eviterai certe insidie, come la "paura del muro" (Wall Street).

Le informazioni e i dati sono ritenuti accurati, ma non ci sono garanzie. Domino Solutions non è un consulente d'investimento e non offre consigli specifici di investimento. Le informazioni qui contenute sono solo a scopo informativo