Sono settimane volatili per la coppia EURUSD, il che non sorprende data la quantità di dati economici provenienti dagli Stati Uniti durante le sessioni precedenti. Per cominciare abbiamo avuto la testimonianza del presidente della Fed, Bernanke, davanti al Congresso che ha spedito la coppia EURUSD in giro sulle montagne russe.
Inizialmente scambiato a 1,2998 dollari prima di invertire bruscamente tutti i guadagni e chiudere sotto di 53 pips a 1,2852 dollari. Nel corso della giornata poi c'è stata la riunione del FOMC che ha dato dato lo spunto alla coppia per un piccolo rimbalzo ma non abbastanza per riprendersi dalle perdite precedenti.
Secondo gli analisti di NAB Global Markets
Gli investitori alla ricerca di indizi sulla politica monetaria degli Stati Uniti si aspettavano certamente indicazioni molto diverse dalla testimonianza del presidente della Fed Bernanke su un possibile rallentamento di acquisto dei Bond. La presentazione ufficiale ha avvertito che un inasprimento prematuro della politica monetaria potrebbe portare i tassi di interesse a salire temporaneamente, ma potrebbe anche portare un sostanziale rischio di rallentamento della ripresa economica provocando una ulteriore discesa dell'inflazione. Eppure, in risposta alle domande dei membri del Congresso, si è percepito che la Fed vede un miglioramento e abbiamo fiducia che sta per essere sostenutaPer dovere di informazione segnaliamo inoltre che non solo la coppia EURUSD ha subito volatilità dopo l'uscita della Fed, quasi tutte le coppie di valute con il dollaro. La volatilità potrebbe trovare nuova linfa durante la prossima sessione europea, in cui avremo un certo numero di importanti dati macro, soprattutto dalla Germania dove vedremo il tasso di disoccupazione che sarà mercoledì mattina e quello generale dell'Europa, ora al 12,2%, Venerdì mattina.
Secondo Kathy Lien di BK Asset Management
Gran parte del recente sell-off dell'euro è stata causata da preoccupazioni circa la salute dell'economia della zona euro, dato che la regione è in recessione, la BCE ha sentito il bisogno di allentare la politica monetaria. Se dell'eurozona i macro di questa settimana indicheranno un miglioramento, gli 1,28 dollari potrebbero essere un valore a breve termine.Dato l'aumento del mercato azionario e l'aumento della produzione industriale, ci aspettiamo di vedere alcuni miglioramenti nell'economia europea. Eppure, i dati potrebbero ancora sorprendere al ribasso, e se accadesse, la coppia EURUSD potrebbe rompere gli 1.28 dollari.
Gi analisti di IG Market
Il cross la scorsa settimana ha trovato resistenza per ben due volte a 1,30 e non è stato in grado di andare oltre quel livello. Se nel medio periodo il trend rimane ribassista, nel breve sembra prevalere l'incertezza. Un riposizionamento sopra 1,30 potrebbe vedere allunghi in direzione degli obiettivi collocati a 1,3030 (area di transito della media mobile a 200 giorni) e poi a 1,3080. Quest'ultimo livello rimane particolarmente importante dato che da qui transita la trend line ribassista che congiunge i massimi di febbraio con quelli di maggio. Difficile aspettarsi uno sfondamento tecnico di tale resistenza. Un ritorno della debolezza vedrebbe invece come prima area di supporto i minimi della scorsa settimana tra 1,2820-1,28. L'eventuale cedimento di tale riferimento grafico vedrebbe il supporto successivo collocato a 1,2750, bottom di aprile. Rimane ancora in essere il testa-spalle che si sta formando sul grafico settimanale, che vede la neck line in transito ora su 1,28. Il completamento di tale figura ribassista proietterebbe il cambio in area 1,20 entro i prossimi tre mesi.Da una prospettiva più a lungo termine, entrambi gli indicatori di tendenza (medie mobili a breve termine) e l'RSI (14) rimangono posizione ribassista che potrebbe continuare a limitare la coppia per il resto della settimana. Il grafico settimanale è ancora in fase di un enorme modello di testa e spalle, con la nekline che si trova in basso vicino alla zona di 1,2770 dollari.
Considerato il fatto che il modello si sta formando dall'inizio di settembre 2012, gli investitori non dovrebbero trascurare l'influenza ribassista che potrebbe avere.
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