giovedì 22 marzo 2012

La spagnola Repsol dichiara che i suoi piani di dividendi sono al riparo, anche da YPF

Come avete potuto notare il titolo Repsol non ha fatto altro che perdere dal 10 gennaio al 19 marzo, questa caduta è da ricondurre ad una serie di fattori concomitanti tra loro. Il peggiore è la pressione del governo Argentino su YPF, controllata al 58% da Repsol, le pressioni, effettuate dal Governo per tentare di ri-nazionalizzare YPF, sono avvenuti in diversi modi...

Ultimi della serie, la revoca delle concessioni in Chubut, area che rappresenta il 7% della produzione aziendale, la compagnia ha dichiarato che addirà le vie legali per la rescissione unilaterale delle sue concessioni, inoltre il Governo le ha intimato di non pagare i dividendi del 2010 e del 2011 e di investire queste risorse nella ricerca e produzione di Idrocarburi in Argentina.

YPF paga l'80/90% dei suoi utili in dividendi, questa richiesta, ha portato un po di timori aggiuntivi, anche se il mercato aveva già scontato la diatriba tra il governo e la società.

Oggi però la spagnola Repsol YPF ha dichiarato che le sue finanze sono sufficientemente forti per coprire la sua quota di dividendo, anche dopo che la scelta della sua unità argentina di distribuire, agli azionisti, gli utili dello scorso anno sotto forma di nuove azioni anzichè in contanti.

Queste sono le dichiarazioni ufficiali della società:
Data la solida posizione finanziaria di Repsol YPF questa decisione non pregiudica i suoi piani di sviluppo o la sua strategia di dividendo
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Repsol ha anche comunicato che la sua produzione di cassa, nel 2012, sarebbe incrementato rispetto a un anno fa grazie alla ripresa della produzione in Libia e ai suoi nuovi progetti upstream e downstream.