Utili per azione (Earnings per share o EPS) sono gli utili che un'azienda ha generato parametrati al numero di azioni emesse dall'azienda stessa.
Gli analisti finanziari utilizzano sia gli utili netti annuali (da bilancio annuale) sia i dati trimestrali che i dati annualizzati sulla base di ciascun trimestre (in questo caso si parla di Trailing Twelve Months o TTM), in alcuni casi gli analisti usano anche le stime di redditività attese per periodo futuri, e in questo caso si parla di utili attesi (Expected Income).
Il numero di azioni usate nei calcoli possono essere basati sia sul numero spot di azioni in effettivamente emesse, sia del numero di azioni teoricamente in circolazione a fronte di stock option, warrant etc. e in questo caso si parla di Utili diluiti, (in inglese Fully Diluted Shares e EPS). Rimane aperta la questione delle azioni proprie detenute da una società. In tale caso non esiste una regola consolidata, ma generalmente vengono considerate come vendute e eventuali profitti aggiunti all'utile netto, detratte le tasse rilevanti.
Le società indicano nei loro bilanci di fine anno il numero di azioni emesse e esistenti sul mercato, indicando anche il numero di azioni proprie possedute e il numero di azioni emesse durante l'anno. In funzione della tipologia di azioni utilizzate si parla di Trailing EPS se calcolate sul numero storico, EPS correnti se calcolate sul numero medio ponderato e Forward EPS nel caso di calcolo basato su proiezioni a fine anno.
La formula di calcolo per gli EPS non include i dividendi privilegiati. La formula elementare per il calcolo delle EPS è la seguente:La formula degli EPS corretta per eventuali dividendi corrisposti ad azioni privilegiate risulta essere rettificata come segue: .
è inoltre fondamentale ricordare che per risalire all'EPS si può utilizzare la formula:
dove: