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martedì 22 maggio 2012

L'America deve prevenire la deflazione col piano di Bernanke QE


One Million Dollar Portfolio dal 2010 ad oggi +80.98%
Stock Win Usa Portfolio dal 2010 ad oggi +118.28
Europa Vincente Portfolio dall'inizio del 2012 +13.54%


Larry Kudlow è un economista americano che scrive per diversi giornali e presenta alcune trasmissioni televisive. E' spesso ospite di CNBC con un programma chiamaro "Il Rapporto Kudlow". In qualità di editorialista, i suoi articoli appaiono in numerosi giornali americani e siti web, compreso il suo blog, Kudlow's Money Politic$.

Durante la sua ultima trasmissione, Kudlow, ha sottolineato la sua preoccupazione per un dollaro più forte e come l'oro stia scendendo molto, ha posto (a suo merito) la fatidica domanda: E'un pò di deflazione? Probabilmente ha ragione. Per alcuni mesi, lo stesso Kudlow e molti altri sono stati impegnati sostenendo che Bernanke e la Fed hanno provocato un abbassamento del dollaro e una maggiore inflazione, la domanda di dollari in tutto il mondo ha avuto effettivamente una crescita così forte che i prezzi delle materie prime sono calati. Tutti guidati dall'oro in caduta.

Nonostante un forte PIL nel quarto trimestre, l'oro è in calo dalla scorsa estate. Le materie prime sono in calo e le azioni delle società di risorse sono state per mesi l'indice che la crescita mondiale stava rallentando e che la deflazione stava prendendo piede. Il mondo si sta spostando rapidamente verso la recessione che se non combattuta, permetterà la deflazione.

E in un'economia di libero mercato con una forte deflazione si genera una recessione se non una depressione. La correzione naturale sarebbe un forte indebitamento e un elevato accumulo del debito. Ma il mondo in cui viviamo non permette che una sola correzione aumenti l'offerta di denaro per soddisfare la sempre crescente domanda di dollari.

Questo processo è diventato noto al grande pubblico come "QE" o "Quantitative Easing". Ma è proprio la politica pura e semplice dello standard monetario della FED che si base sul compito di prevenire sia l'inflazione che la deflazione. La Fed deve costantemente verificare se l'indice dei prezzi è stabile. Quando diventa evidente che o l'inflazione o la deflazione stanno prendendo piede e stanno diventando progressive, la stessa Fed deve fare la sua mossa. Ecco perché Ben Bernanke farà tutto quanto in suo potere per non permettere che questo si trasformi in una depressione deflazionistica.

Mentre la Fed non può impedire la recessione e neanche la depressione, può prevenire la deflazione. Il successo ha un prezzo, naturalmente, ma il giudizio della nostra società in questo momento è che il prezzo non è alto quanto un progressivo sgonfiamento. Quindi è tollerata dalla maggior parte, pur etichettata come "inflazionistica" da altri, ma il fatto è che la politica della Fed è anti-deflazionistica. Deve esserlo, per mandato.

Una sfida interessante per la Fed è impedire che il denaro si riversi nel nostro sistema bancario. Questo per proteggere i fondi degli individui, istituzioni e delle attività in tutto il mondo. I dollari vengono acquistati, assicurati e depositati in banche FDIC degli Stati Uniti, e questo rigonfiamento della massa monetaria ha molto allarmato e fatto gridare ad un aumento di inflazione.

Ma questo non è il caso. Il denaro è in cerca di sicurezza, non insegue i beni. Basta che la Fed guardi i prezzi delle materie prime guidati dall'oro per capirlo. Sia le materie prime che l'oro segnalano una tendenza di recessione/disinflazione in tutto il mondo. Gli indicatori anticipatori, come Freeport-McMoRan (FCX) e Teck Resources Limited (TCK) ne sono due esempi. L'oro è sceso ai minimi recenti, ma le scorte d'oro sono cadute in modo ancora più veloce e più lontano. Guardate Goldcorp (GG) e Barrick Gold (ABX). Queste azioni sono in ottima forma, eppure sono scese tra il 40 e il 60%. In realtà la maggior parte delle miniere sono altamente redditizie, ricche di liquidità e senza debiti. Eppure le loro azioni sono scese ai minimi nelle ultime 52 settimane, perché?


L'offerta di moneta è troppo stretta, se non alleviata, siamo diretti verso la recessione, deflazione o peggio. Questo è ciò che il calo delle materie prime e delle scorte d'oro e di risorse in generale stanno cercando di dirci. Una volta che la Fed coglie questo segnale si muoverà. E quando lo farà, tutti grideranno, "QE3! Inflation! Inflation!" Ma la Fed non farà altro che seguire ancora una volta le sue procedure operative standard e farà il suo lavoro, evitando che la deflazione assuma il controllo. Il "Panic selling" delle azioni delle risorse, a livelli mai visti dal caso Lehman e la crisi del 2008, dovrebbe essere un'indicazione sufficiente a far capire alla Fed e al Tesoro che un cambiamento di rotta è necessario.

Le informazioni e i dati sono ritenuti accurati, ma non ci sono garanzie. Domino Solutions non è un consulente d'investimento e non offre consigli specifici di investimento. Le informazioni qui contenute sono solo a scopo informativo

domenica 5 febbraio 2012

11 Settembre 2001: Quando gli eventi mondiali hanno un forte impatto sui mercati finanziari


One Million Dollar Portfolio dal 2010 ad oggi +64.07%
Stock Win Usa Portfolio dal 2010 ad oggi +98.63%
Europa Vincente Portfolio dall'inizio del 2012 +13.38%


11 Settembre 2001. Era un martedì come un altro nella Grande Mela, New York si svegliava e si preparava ad una ennesima giornata frenetica di lavoro e divertimento. Economicamente si prospettava un'apertura tranquilla, non c'erano dati economici da trattare quel giorno e non c'erano trimestrali in vista che avrebbe potuto dare una scossa agli indici americani dopo i dati negativi sulla occupazione del Venerdì precedente, anche se il giorno prima, Lunedì 10 Settembre 2001 un piccolo rimbalzo aveva portato lo S&P 500 a 1.092 punti recuperando leggermente dalla caduta del Venerdì.

Il futures erano positivi e il premarket scommetteva ancora su una salita, alle 8:48 infatti i futures davano l'indice sopra i 1200 punti. Ecco che le agenzie stampano la notizia che un aere si è schiantato contro la torre Nord delle torri gemelle, un incidente ? un attacco ? non si sa molto, ancora non è stata dichiarata chiusa la borsa quindi lo S&P 500 subisce una flessione fino a 1195 punti prima di tornare al livello precedente, forse un errore, forse un semplice incidente, le notizie sono scarse quindi tutto procede come nulla fosse.

Alle 9:03 però accade ciò che tutti ormai abbiamo impresso nella memoria, le telecamere di quasi tutte le tv mondiali mostrano al mondo intero il secondo impatto di un aereo contro la torre Sud delle torri gemelle, non è più un incidente ma un attacco terroristico, non vi è certezza ma il mercato lo percepisce e quindi si scatena il panico e i futures crollano fino a 1170 punti prima di risalire qualche minuto dopo di colpo perchè ci sono trader che vedono in questo crollo una opportunità, perchè non sanno ? perchè sanno ma sono avidi, non importa, quello che importa è che alla fine l'indice si stabilizzerà intorno a 1180 punti.



La FDR dichiara di non aprire il mercato di Wall Street per timore del panic selling, malgrado ciò che sta accadendo gli indici del resto del mondo rimangono aperti. Il DAX di Francoforte chiuderà con un passivo del 9%, Londra sembra essere quella che soffrirà meno, una caduta dell'America spinge i compratori nel Regno Unito, la sterlina corre sull'Euro. Quando Wall Street riapre dopo qualche giorno, il 17 Settembre 2001 crolla, il Dow Jones scende di 685 continuando la caduta fino al venerdì che chiuderà una delle settimane più terribili nella storia economica americana, il Dow Jones lascerà sul terreno il 30% scendendo da 11723 punti a 8236.

Ora possiamo dire che è chiaro perchè il mercato americano è crollato in questa particolare occasione. L'attacco terroristico ha creato incertezza nel mondo economico, la superpotenza ferita perde troppo sangue. L'incertezza è la causa di tutto, cosa ne sarà del futuro ? Questa paura fa scattare le vendite come una molla. Ma mentre in questa determinata occasione noi sappiamo benissimo il motivo della caduta di Wall Street in tante altre occasioni ci sono stati crolli che non hanno seguito notizie che hanno motivato la discesa. Allora quali potrebbero essere le altre cause ?

Dal 1885 in ben 126 occasioni il Dow Jones ha avuto una variazione superiore al 5%. Di queste 126, solo 30 sono state motivate da notizie o eventi politici mondiali, come una guerra, un cambiamento politico di un paese importante o significative modifiche a piani economici di una nazione.

Nella tabella mostrata qui sotto sono mostrate le prime 51 variazioni e gli eventi, quando erano presenti, che ne hanno motivato l'ascesa o la discesa.

Data Variazione % Motivazione
1 19 Ott. 1987 -22.61
2 6 Ott. 1931 +14.87 Hoover fornì 500 milioni alle banche come liquidità
3 28 Ott. 1929 -12.82
4 30 Ott. 1929 +12.34
5 29 Ott. 1929 -11.73
6 21 Set. 1932 +11.36
7 21 Ott. 1987 +10.15
8 6 Nov. 1929 -9.92
9 3 Ago. 1932 +9.52
10 11 Feb. 1932 +9.47 Liberalizzazione della politica di sconto della FED
11 14 Nov. 1929 +9.36 La FED abbassa il Discount/Rate Tax proposto
12 18 Dic. 1931 +9.35
13 13 Feb. 1932 +9.19
14 6 Mag. 1932 +9.08 Taglio salariale del 15% dopo i negoziati con U.S. Steel
15 19 Apr. 1933 +9.03 Gli Stati Uniti lasciano cadere il Gold Standard
16 18 Dic. 1899 -8.72
17 8 Ott. 1931 +8.70
18 12 Ago. 1932 -8.40
19 14 Mar. 1907 -8.29
20 26 Ott. 1987 -8.04
21 10 Giu. 1932 +7.99
22 21 Lul. 1933 -7.84
23 18 Ott. 1937 -7.75
24 5 Set. 1939 +7.26 Inizio della Seconda Guerra mondiale in Europa
25 1 Feb. 1917 -7.24 Germania annuncia la guerra sottomarina senza restrizioni
26 27 Ott. 1997 -7.18 Al via la crisi economica in Asia
27 5 Ott. 1932 -7.15
28 17 Set. 2001 -6.91 Attacco terroristico alle torri gemelle di New York
29 3 Giu. 1931 +7.12
30 6 Gen. 1932 +7.12
31 24 Set. 1931 -7.07
27 20 Lul. 1933 -7.07
33 13 Ott. 1989 -6.91 Collasso e crollo della United Airline
34 30 Lul. 1914 -6.90 Inizio della Prima Guerra Mondiale
35 8 Gen. 1988 -6.85
36 14 Ott. 1932 +6.83
37 11 Nov. 1929 -6.82
38 14 Mag. 1940 -6.80 La Germania invade l'Olanda
39 5 Ott. 1931 -6.78
40 21 Mag. 1940 -6.78 Gli alleati si ritirano in Francia
41 15 Mar. 1907 +6.70
42 20 Giu. 1931 +6.64 Hoover sostiene la moratoria del debito estero
43 24 Lul. 1933 +6.63
44 26 Lul. 1934 -6.62 Combattimenti in Austria, si mobilita l'Italia
45 20 Dic. 1895 -6.61
46 26 Set. 1955 -6.54 Esinhower viene colpito da un attacco di cuore
47 19 Giu. 1933 +6.38
48 10 Mag. 1901 +6.36
49 23 Ott. 1929 -6.33
50 6 Ago. 1932 +6.33
51 26 Lul. 1893 -6.31 Bancarotta della Erie Railroad

I mercati odiano le incertezza. L'attacco terroristico alle torri gemelle ne è il palese esempio. Gli americani erano incerti di quale sarebbe stato il loro futuro dopo l'attacco. Quale sarebbe stato il futuro dell'aviazione ? Con un fatturato vicino i 600 miliardi di dollari dal turismo sarebbe riuscita l'America a riprendersi quella fetta di business ora compromessa ? Tutte questa ansietà e paura non hanno fatto altro che alimentare il declino dei prezzi. 

Altre situazioni particolarmente delicate sono le condizioni presidenziali. Come potete notare dalla tabella il 26 Settembre del 1955 il presidente Eisenhower subì un attacco di cuore e questo fece crollare il Dow Jones del 6,54%. L'assassinio di Kennedy fece scivolare il Dow Jones del 2.9% causando un vero e proprio panic selling in tutto il mondo.

E le guerre ? Le guerre non fanno bene alla borsa, infatti è dimostrato che durante i periodi di guerra l'inflazione arriva anche al 6% deprimendo l'economia che solitamente avrebbe una inflazione attorno al 2%. 

Ma tutto questo cosa significa ? Quando si analizzano le cause dei movimenti di mercato più importanti, è preoccupante constatare che meno di uno su quattro può essere collegato a una notizia di rilevante importanza politica o economica. Questo conferma l'imprevedibilità del mercato e la difficoltà di prevedere movimenti di mercato. Coloro che hanno venduto in preda al panico allo scoppio della prima guerra mondiale nel 1915 hanno perso l'anno migliore in assoluto nel mercato azionario. Ma chi ha comprato all'inizio della seconda guerra mondiale, credendo che ci sarebbe stato una ripresa come alla fine della prima guerra mondiale, rimase assai deluso della determinazione del Governo di tappare i profitti in tempo di guerra.

Gli eventi mondiali possono scioccare il mercato nel breve periodo, ma per fortuna hanno dimostrato di essere in grado di intaccare i rendimenti a lungo termine che sono diventati caratteristici fonti di reddito nel lungo periodo.

Le informazioni e i dati sono ritenuti accurati, ma non ci sono garanzie. Domino Solutions non è un consulente d'investimento e non offre consigli specifici di investimento. Le informazioni qui contenute sono solo a scopo informativo