martedì 7 ottobre 2025

NIO, tanta paura ma alla fine sta tornando l'elettrico cinese

A metà maggio di quest’anno ero convinto che NIO sarebbe stata una leader nell'elettrico cinese ma fu oscurata dalla prorompente BYD. Il mercato stava sottovalutando la solidità del suo business e che il titolo avesse ampi margini di recupero dopo mesi di contrazione eccessiva della valutazione.

Da allora, la mia fiducia è stata premiata: le azioni NIO sono salite di circa l’83%, segnando un rally impressionante che riflette un ritorno di entusiasmo da parte degli investitori. Oggi vorrei approfondire i risultati finanziari più recenti e i dati sulle consegne, che confermano come la ripresa sia tutt’altro che effimera.

Il secondo trimestre del 2025 ha mostrato segnali incoraggianti. NIO ha consegnato 72.056 veicoli, con una crescita del 25,6% su base annua. La maggior parte di queste vendite proviene ancora dal marchio principale, ma anche le nuove linee ONVO e FIREFLY stanno iniziando a farsi spazio, ampliando il potenziale del gruppo.


Ma è nel terzo trimestre che ho visto la vera accelerazione: solo a settembre le consegne sono salite a 34.749 unità, in crescita del 64,1% rispetto all’anno precedente, dopo un già robusto +55,2% in agosto. In totale, nel periodo luglio-settembre, NIO ha raggiunto 87.071 consegne, segnando un aumento del 40,8%.

Si tratta di massimi storici sia su base mensile che trimestrale, una chiara indicazione che la domanda è in piena espansione e che i consumatori stanno abbracciando con fiducia i modelli NIO nonostante la concorrenza sempre più agguerrita.

I conti del secondo trimestre raccontano una storia di miglioramento graduale ma solido.

I ricavi totali hanno raggiunto 19 miliardi di RMB, con una crescita del 9% su base annua. È vero, l’espansione del fatturato è stata contenuta, ma il dato va letto nel contesto di un trimestre di transizione: le consegne stavano ripartendo e la priorità era l’efficienza operativa.

Proprio su questo fronte, NIO ha mostrato progressi notevoli. Il margine lordo è salito al 10%, in aumento rispetto al 9,7% dello stesso periodo dell’anno precedente e al 7,6% del trimestre precedente. Le perdite operative si sono ridotte del 14%, grazie anche a una maggiore disciplina sui costi amministrativi e di vendita.

Il dato forse più incoraggiante riguarda la perdita per azione, che è scesa a RMB 1,85, battendo le attese degli analisti. Questo dimostra che NIO sta imparando a crescere in modo più efficiente, riducendo le perdite senza rinunciare all’innovazione e alla qualità dei propri veicoli.

Se diamo una sguardo al trimestre in corso, le prospettive sono decisamente incoraggianti. L’azienda prevede ricavi compresi tra 21,8 e 22,9 miliardi di RMB, pari a un incremento annuo di circa 20%, più del doppio rispetto al tasso di crescita del trimestre precedente.



Con la curva delle consegne in netto miglioramento e l’efficienza operativa in crescita, il pareggio operativo potrebbe essere ormai a portata di mano entro la fine dell’anno.

Dopo l’eccezionale performance estiva, il titolo NIO non è più “a sconto” come pochi mesi fa. Tuttavia, il rapporto prezzo/vendite (P/S) resta al di sotto della media quinquennale, segnalando che il mercato potrebbe non aver ancora pienamente riconosciuto la portata della ripresa in atto.

Per chi investe con un orizzonte di medio-lungo periodo, questo rappresenta un’opportunità interessante: siamo davanti a un’azienda che sta ricostruendo solidamente i propri fondamentali, migliorando i margini e ritrovando slancio nei volumi, con un potenziale di rivalutazione ancora aperto.

Sono convinto che NIO stia attraversando una fase di svolta strutturale.

Le consegne record, la progressiva riduzione delle perdite e l’espansione dei margini indicano una ripresa concreta e sostenibile.

La valutazione resta interessante e, soprattutto, il mercato cinese dell’auto elettrica continua a essere uno dei più dinamici e potenzialmente redditizi al mondo.

NIO rappresenta ancora una valida opportunità d’investimento: un’azienda che ha superato le difficoltà degli ultimi anni e che oggi si presenta più efficiente, più focalizzata e con una traiettoria di crescita nuovamente promettente.

In altre parole: una storia di rinascita industriale e finanziaria che merita di essere seguita e vissuta da protagonisti.