Lunedì è stata una giornata turbolenta per i titoli tecnologici legati all'intelligenza artificiale (AI), con aziende come Broadcom e Nvidia che hanno subito forti perdite in borsa. Il motivo? L'annuncio di DeepSeek, un modello di intelligenza artificiale sviluppato da una società cinese, che ha dimostrato prestazioni paragonabili all'ultimo modello di OpenAI, ma con costi nettamente inferiori e senza l'uso delle più avanzate GPU Nvidia.
Questa notizia ha sollevato preoccupazioni sul futuro degli investimenti in AI: se è possibile addestrare modelli altamente performanti con hardware meno costoso e meno avanzato, i giganti della tecnologia potrebbero rivedere i loro piani di spesa. Nvidia, in particolare, potrebbe essere la più colpita, poiché gran parte del suo business si basa sulla vendita di GPU di fascia alta per il training dei modelli AI.
Cos'è DeepSeek e perché è una minaccia?
DeepSeek è un modello di linguaggio di ultima generazione sviluppato in Cina, capace di raggiungere prestazioni comparabili a quelle di OpenAI o1 (rilasciato a dicembre 2024), ma con costi drasticamente ridotti. Secondo quanto riportato:
- È stato addestrato con solo 6 milioni di dollari, una frazione dei miliardi spesi da aziende americane per sviluppare modelli simili.
- Ha utilizzato GPU Nvidia H800, versioni depotenziate delle H100 a causa delle restrizioni USA sulle esportazioni in Cina.
- Ha raggiunto risultati che lo pongono allo stesso livello di uno dei più avanzati modelli di OpenAI.
L'ipotesi più probabile è che DeepSeek non sia stato costruito da zero, ma che abbia sfruttato output e tecniche di modelli AI già esistenti, rendendo il processo più efficiente e meno costoso. Se questa tendenza dovesse confermarsi, potrebbe ridurre l'incentivo per le aziende americane a investire miliardi nello sviluppo di modelli sempre più avanzati, dato che potrebbero essere facilmente replicati con costi minori.
Questa "commoditizzazione" del training AI potrebbe ridefinire gli equilibri nel settore, penalizzando società come Nvidia, che guadagnano principalmente dalla vendita di hardware per il training, e mettendo in discussione il predominio degli Stati Uniti nella corsa all'intelligenza artificiale.
Perché Broadcom è più resistente a questo cambiamento?
Per comprendere il motivo per cui Broadcom è meno vulnerabile rispetto a Nvidia, bisogna distinguere due fasi fondamentali dell'intelligenza artificiale:
- Training (addestramento) → È la fase in cui un modello AI viene "insegnato" a riconoscere pattern e a generare risposte. Questo richiede potenza di calcolo elevata e GPU avanzate.
- Inference (inferenza) → È la fase in cui un modello già addestrato viene utilizzato dagli utenti finali per fare previsioni o rispondere a domande. Questa operazione avviene ogni volta che interagiamo con un chatbot AI o un motore di ricerca basato su AI.
Mentre DeepSeek ha dimostrato che l'addestramento può essere reso più efficiente e meno costoso, la fase di inferenza resta una necessità imprescindibile. E qui entra in gioco Broadcom.
- L'inferenza richiede hardware specifico e ottimizzato, come gli ASICs (Application-Specific Integrated Circuits), che Broadcom produce per colossi come Meta, Apple e altre big tech.
- Gli ASICs sono più efficienti e meno costosi rispetto alle GPU per compiti specifici come rispondere alle richieste degli utenti, il che li rende fondamentali per i data center.
- Broadcom continua a crescere grazie alla domanda di switch Ethernet, transceiver ottici e acceleratori AI, tutti elementi chiave per l’infrastruttura dell’AI.
Paradossalmente, il successo di DeepSeek potrebbe addirittura favorire Broadcom, perché modelli AI più economici e accessibili potrebbero aumentare la domanda di infrastrutture per l'inferenza, ovvero il mercato su cui Broadcom è più forte.
Le sue tecnologie sono ovunque, anche se non le vediamo direttamente. Ad esempio:
- Nei Data Center → I grandi colossi come Google, Amazon e Meta usano i chip Broadcom per far funzionare i loro server e i loro sistemi di intelligenza artificiale.
- Nelle Connessioni Internet → I router Wi-Fi e le reti 5G usano chip Broadcom per gestire il traffico dati.
- Nei Dispositivi Smart → Dai telefoni agli smart speaker, molte delle connessioni Bluetooth e Wi-Fi passano dai loro semiconduttori.
Nonostante tutto, Broadcom non è completamente al sicuro. Se le aziende riducessero drasticamente gli investimenti in data center per paura di un ritorno economico incerto sull’AI, anche le vendite di ASICs e altri componenti potrebbero risentirne. Inoltre, nel caso di uno scoppio della bolla AI, Broadcom potrebbe essere trascinata giù insieme all’intero settore, indipendentemente dalla sua posizione privilegiata nel mercato dell'inferenza.
Broadcom, invece, è in una posizione migliore per resistere a questo cambiamento: il suo business è meno legato all'addestramento dei modelli e più concentrato sulle infrastrutture per l'inferenza, un settore che potrebbe addirittura beneficiare da modelli AI più efficienti e diffusi.
Il mercato rimarrà probabilmente volatile nel breve termine, ma per gli investitori con una tolleranza al rischio elevata, Broadcom potrebbe rappresentare un'opportunità interessante sia nel breve che nel lungo periodo.
Broadcom non è solo un produttore di chip, è una delle poche aziende in grado di fornire soluzioni complete per la trasformazione digitale globale. Senza i suoi componenti, molti dei servizi tecnologici che diamo per scontati non potrebbero esistere.
A differenza di Nvidia, che si è focalizzata sulle GPU e sull’intelligenza artificiale, Broadcom ha una presenza più diversificata e meno esposta alle oscillazioni del mercato AI. Questo la rende una delle aziende più solide e strategiche nel mondo della tecnologia.
Se il futuro sarà sempre più connesso e guidato dall’intelligenza artificiale, Broadcom sarà sicuramente tra i protagonisti, anche se il suo nome rimarrà, come sempre, un po' dietro le quinte.