Gli sfidanti politici euroscettici di Angela Merkel sostengono che l'euro è un fallimento. Tuttavia, una settimana prima delle elezioni in Germania, la Merkel ha detto agli elettori che il successo e il recupero della Germania è la prova che l'euro può guidare la crescita e creare posti di lavoro. La donna che ha tirato la Germania fuori dalla recessione da fiducia alla moneta unica e si appresta ad ottenere il suo terzo mandato come Cancelliere.
La cancelliera si vanta spesso, durante la campagna per le elezioni, che la Germania ha uno dei più bassi tassi di disoccupazione in Europa - circa il 6,8 per cento. Ben tre milioni di persone però guadagnano meno di sei euro all'ora, il che significa che la Germania ha i salari più bassi in Europa, un fatto che i critici della Merkel hanno evidenziato durante questa campagna. Ciò che rimane poco chiaro è se la Merkel continuerà a combattere per la crescita della zona euro o se darà priorità alla Germania. Quasi otto milioni di persone nel 2012 avevano salari bassi, quasi il doppio rispetto a 20 anni fa, secondo i dati da parte dell'Ufficio federale di statistica Destatis.
Il problema non è se Angela Merkel otterrà il suo terzo mandato o no, i sondaggisti asseriscono che lo otterrà, la domanda cruciale è se può continuare con i suoi partner attuali o se avrà bisogno di confrontarsi con i suoi principali avversari in quello che i mercati stanno già chiamando una grande coalizione. A quanto pare già in passato fu fatto, i socialdemocratici in passato infatti sono serviti come partner per i cristiano-democratici della Merkel quando in parlamento non c'era una maggioranza. E' la politica.
Bassi salari al primo posto in agenda
I critici della Merkel credono sia responsabile dell'austerità che ha preso per la gola molti stati membri dell'Unione Europea e che stia spingendo il sud dell'Europa in una spirale recessiva. I suoi ammiratori dicono che il suo metodo di non prendere qualsiasi decisione fino all'ultimo minuto, per poi rimandare, sembra aver funzionato a contenere la crisi dell'Eurozona.
Gli economisti attribuiscono il successo della Germania nel aver portato la disoccupazione a livello più basso dal 2005. Steinbrück ha promesso di introdurre un salario minimo generale di 8,50 euro come una delle sue prime mosse se sarà eletto cancelliere. Da parte sua, la Merkel ha detto che vuole costringere i sindacati e i datori di lavoro ad accettare le offerte di salario minimo per settore e regione.
C'è da dire che il candidato cancelliere Peer Steinbrück ha riconosciuto il rovescio della medaglia di queste politiche, noto come Agenda 2010, il cui scopo è stato quello di rendere l'economia più competitiva e rendere più facile assumere e licenziare i dipendenti. Sta di fatto che il processo è già iniziato. Il gigante del settore dei servizi, Verdi, per esempio, ha recentemente negoziato un salario minimo di 8,50 € per parrucchieri entro il 2015.
La crescita della Germania in crisi
La Germania è una anomalia nella crisi europea, la sua economia ha mostrato una robusta crescita dello 0,7 per cento nel secondo trimestre. La più grande economia della zona euro ha certamente contribuito ad alleviare la tensione sullo spettro di una eventuale seconda recessione, ma i risultati del secondo trimestre potrebbe essere ancora più anomali e i tassi di crescita più modesti, intorno allo 0,3 per cento o 0,4 per cento.
La Merkel è amata per essere capace nello stimolare l'economia tedesca e certamente non è serena vista la condzione del resto d'Europa che non sta vivendo lo stesso tasso di crescita. Mentre la Merkel resta un sostenitore della sua campagna di austerità, la Grecia, il Portogallo e l'Irlanda hanno giustamente evitato l'argomento impopolare durante le loro campagne elettorali.
I salvataggi hanno causato un gran mal di testa alla Merkel e ai contribuenti tedeschi, i quali si sentono come salvatori finanziari dei paesi periferici. Il suo avversario Peer Steinbrück, che guida i socialdemocratici, ha cercato di sfruttare questa situazione nella sua campagna ma sembra senza molto successo.
La forte crescita del secondo trimestre nella zona euro ha aiutato non poco la carriera politica della Merkel. L'euro è sopravvissuto ed i mercati si sono calmati. Ma la crisi non è ancora finita. Peer Steinbrück, che è anche un ex ministro delle finanze della Merkel ha riferito che la Germania ha bisogno di un "nuovo inizio". Steinbrück si oppone alla gestione della Merkel sulla crisi dell'euro e ha messo in guardia contro i suoi tagli alla spesa del governo.
L'unione bancaria europea è vista come il principale motore per la ripresa economica e l'espansione in Europa. Una banca centrale che fornirà supervisione finanziaria per oltre 6.000 banche e faciliterà migliaia di miliardi di euro in prestiti a buon mercato a tre anni e contribuire a ripristinare il credito nell'Europa meridionale. Germania e Francia entrambe hanno resistito al passaggio di consegne della loro sovranità economica a Bruxelles. La Germania ha ancora la propria vigilanza sulle sue banche di risparmio nazionale ma è un primo passo verso un unione fiscale.