mercoledì 2 luglio 2025

UnitedHealth (UNH): economico, ma ne vale la pena?

UnitedHealth Group (NYSE: UNH), un colosso del settore sanitario con una capitalizzazione di mercato di oltre 275 miliardi di dollari, sta attraversando un periodo difficile. Composta dalle divisioni UnitedHealthcare (assicurazioni sanitarie) e Optum (servizi sanitari, ricerca, farmaci e tecnologia), l'azienda ha visto le sue azioni crollare di oltre il 40% nel 2025.

Un Quadro Finanziario Complicato

I risultati del primo trimestre sono stati "alternativi": pur registrando un aumento del fatturato (+13,44% a 112 miliardi di dollari), l'utile per azione (EPS) è calato significativamente del 22,79%, attestandosi a 5,25 dollari. Le previsioni aziendali sono state riviste al ribasso a causa dell'aumento dei costi, portando a una forte perdita del 42% nel valore delle azioni. I margini di Optum Health, nonostante una crescita del 20% su base annua, sono diminuiti dal 10,2% al 9%, riflettendo un aumento dei costi che sta impattando l'intero settore sanitario.

Rischi All'Orizzonte: Cambi al Vertice e Costi Sanitari

Uno dei principali fattori di incertezza è il cambio di CEO. L'ex CEO Andrew Witty si è dimesso a maggio per "motivi personali", causando un calo immediato del 17% delle azioni. Witty aveva affrontato forti critiche per i costi elevati e la scarsa accessibilità dei servizi, culminate dopo la tragica sparatoria di Brian Thompson. Il suo successore è Stephen Hemsley, già CEO di UNH dal 2006 al 2017, periodo in cui il titolo era quadruplicato. Se da un lato un cambio di leadership può creare incertezza strategica, il ritorno di un ex CEO esperto potrebbe stabilizzare la situazione.



Un altro rischio significativo è l'aumento dell'utilizzo dei servizi medici. Dopo il calo durante la pandemia, i tassi di utilizzo sono tornati ai livelli pre-pandemici. Per un'assicurazione, un utilizzo superiore alle previsioni si traduce in costi più elevati, utili in calo (UNH ha già tagliato le previsioni di EPS) e pressione sulla liquidità, che a sua volta può influenzare dividendi e riacquisti di azioni.

La Tesi Rialzista: La Fiducia degli Insider

Nonostante queste incertezze, c'è un forte segnale positivo: gli enormi acquisti di azioni da parte degli insider (dirigenti e membri del consiglio). Il 2025 ha visto un volume di riacquisti di azioni da parte degli addetti ai lavori senza precedenti dal 2007, dimostrando una forte convinzione da parte del management che il titolo sia attualmente sottovalutato.

In effetti, le metriche di valutazione supportano questa tesi:

Il rapporto Prezzo/Utili (P/E) NTM (Next Twelve Months) di UNH è a 13,5x, un livello paragonabile a quello registrato durante la pandemia del 2020 e nel 2016.

Il Flusso di Cassa Netto (FCF) è aumentato del 152% rispetto al 2016, con un rendimento FCF del 7,4%.

Si prevede che l'EPS raggiunga almeno 40 dollari entro il 2028, con una crescita media annua (CAGR) del 9%. A un prezzo attuale di circa 302 dollari, ciò significa un P/E previsto per il 2028 di soli 7,5x, estremamente conveniente se si considera che storicamente UNH ha scambiato a valori superiori a 20x.

Questo scenario suggerisce un potenziale di rialzo del 100% nei prossimi 3-4 anni, portando il titolo a circa 600 dollari, se dovesse tornare a una valutazione più normale di 15x l'EPS.

Non si può negare che UnitedHealth Group sia attualmente sottovalutato rispetto ai suoi parametri storici e alle sue dimensioni nel settore. Sebbene esistano rischi evidenti legati ai cambiamenti di leadership e all'aumento dei costi sanitari, la fiducia espressa dagli acquisti degli insider suggerisce che il management vede un forte valore nel titolo a questi livelli.

Nonostante una iniziale cautela dovuta ai rischi, la valutazione attuale e la convinzione degli addetti ai lavori indicano che UNH potrebbe rappresentare una buona opportunità di investimento per il futuro.