La storia del mercato azionario ci ha insegnato che la selezione di società “value” ha sempre enormi difficoltà contro il turn-around delle nuove tecnologie. Quindi il value è una strategia finita? Ho sentito questa domanda un centinaio di volte negli anni. Il motivo? Se prendiamo i grafici di società ritenute value e li confrontiamo con i titoli “growth” (crescita – spesso tecnologici), noteremo che i value, oltre ad essere a buon mercato, sono “noiosi”.
I motivi sono vari, i tassi di interesse americani hanno spinto il mercato ai massimi, la risoluzione dei dazi doganali sembra una mera formalità, o quasi, e aggiungerei per concludere, che la proprietà intellettuale è cambiata, si è spostata dal brevetto di fabbrica “materiale” all’astratta industria di internet.
Nel suo libro, Technological Revolutions and Financial Capital, Carlota Perez ha studiato cosa succede ai mercati e alle economie quando una tecnologia dirompente – come l’auto o Internet – decolla. Il processo di adattamento alla nuova tecnologia attraversa varie fasi lungo un ciclo (che dura diversi decenni), sostenendo che è nel mezzo di questo processo – quando l’innovazione sta raggiungendo il picco e la nuova tecnologia sta diventando tradizionale – che la crescita supera il valore.
Le azioni growth – quelle che sostengono l’eccitante nuova tecnologia – decollano, mentre le azioni value rimangono indietro. Quindi, ad esempio, mentre i produttori di auto hanno prosperato durante l’era del boom e della produzione di massa, i servizi di pubblica utilità hanno languito. Ciò ha contribuito a guidare un periodo in cui la crescita ha superato il valore per 15 anni tra il 1926 e il 1941. Questa volta, i leader sono titoli tecnologici come Apple,Google, Amazon e Facebook mentre i ritardatari sono i finanziari. Tuttavia, questo non andrà avanti per sempre, non se la storia è ciclica.
Man mano che le “innovazioni passano ad un’età matura”, l’economia più ampia inizia a prendere il ritmo e, di conseguenza, il valore economico inizia a sovraperformare la crescita costosa. Quando accadrà? È impossibile dirlo, ma come osserva la Perez,
dato che sono passati 12 anni, sembra che questo periodo stia diventando un po’ lungo
In breve, il valore non è morto – questo è stato un periodo particolarmente difficile, ma assolutamente unico.
Per quanto riguarda il valore che gli investitori dovrebbero osservare ora, vale la pena dare un’occhiata ai finanziari, anche se non sembrano favorevoli. Si noti che questo è stato uno dei principali driver del divario di prestazioni tra Stati Uniti ed Europa: il mercato statunitense è altamente tecnologico, mentre i finanziari europei stanno lottando.
Riesce difficile anche un’analisi accurata. Il valore delle attività immateriali – a differenza di una fabbrica o di un pezzo di terra – può essere difficile da misurare oggettivamente. In effetti, potrebbero non valere molto. Quindi un valore insolitamente basso potrebbe significare un’azienda in difficoltà, piuttosto che un potenziale affare, ma nelle growth in pieno boom tecnologico non è così, quindi attenzione.
Io credo nel value, penso sia solo stato messo in soffitta per un certo periodo di tempo. La rivoluzione tecnologica arriverà al suo apice, probabilmente col 5G. Poi inizierà la discesa, a quel punto ci sarà un cambio generazionale nei mercati e i sottovalutati “value” torneranno a regnare.
Being a value investor means you look at the downside before looking at the upside.
Giuseppe Pascarella