Le
azioni brasiliane continuano la loro crescita da inizio anno malgrado
l’inflazione spaventi la banca centrale del paese. L’indice di
riferimento brasiliano, Bovespa (BVSPA), è salito da inizio anno di
un bel 6,5%.
Segni
che il Brasile si sta surriscaldando
Una
situazione simile è la stessa che abbiamo visto in Europa, Giappone
e negli Stati Uniti, la politica economica del Brasile ha cercato di
essere il più aggressivo possibile per spingere la crescita nel
tempo dopo la recessione del 2008. Nel corso degli ultimi 13 mesi la
sua banca centrale ha tagliato il tasso di interesse di riferimento
di 500 punti base, portandolo al minimo storico del 7,5% e, due
settimane fa, ha ridotto gli obblighi di riserva delle banche per
liberare un ulteriore 14,8 miliardi di credito.
Queste
mosse sono tradotte come una serie di sviluppi positivi per
l’economia. Secondo Bloomberg, le vendite al dettaglio di luglio ha
battuto le previsioni degli economisti salendo per la seconda volta
da Gennaio. Nel mese di agosto le vendite di veicoli mensili hanno
raggiunto il record di 420.101. Queste due cose, combinate con
l'aumento dei prezzi delle materie prime, ha spinto il tasso di
disoccupazione del Brasile fino al 5,3% il mese scorso, il più basso
di sempre per agosto.
Eppure,
a differenza dell'Occidente, ora ci sono i timori che questi
movimenti possano essere troppo esaltanti, stimolando un tasso
eccessivamente elevato di inflazione nella più grande economia del
Sud America. Gli economisti interpellati dalla banca centrale hanno
recentemente fornito le loro stime sull'inflazione al 5,35%, dal
5,26%. Ben al di sopra del tasso di riferimento della banca centrale
stessa che puntava ad un obiettivo del 4,5%.
Le
azioni brasiliane da tenere controllate
La
possibilità che i politici siano nella condizione di di non avere
più soluzioni in termini di stimolo ha avuto poco effetto sui titoli
brasiliani fino a oggi. Delle 27 imprese con sede in Brasile che
vengono scambiati in America, 16 sono in rialzo, mentre 7 sono viste
con rating Hold e solo 4 con rating Moderate Sell (vendita moderata).
Ad aprire la strada è la compagnia aerea GOL Linhas (NYSE: GOL), in crescita di quasi il 4%. Gol opera come compagnia aerea low-cost e low-fare collegando varie città in giro per l'America Latina e in Brasile. Secondo una recente presentazione agli investitori, l'azienda opera con 120 aerei e 810 voli al giorno, ha una quota del 37% del mercato brasiliano e ha realizzato oltre 35 milioni di passeggeri nel 2011. Inutile dire che, bassa disoccupazione e spese per i consumi è un manna dal cielo per una società come questa.
Con un dividendo del 2%, questa società ha delle stime di crescita spaventose, si calcola che solo nel 2012 potrebbe chiudere con vendite al di sopra del 35%, ma il bello arriverà nel 2013, anno in cui gli analisti vedono le vendite salire di oltre il 130%, proviamo ad immagine poi gli anni futuri con le Olimpiadi e i mondiali di calcio.
Altra società degna di nota direttamente collegata a GOL è la produttrice di aeromobili, Embraer SA (NYSE: ERJ). Uno dei titoli più sottovalutati del comparto, con un prezzo al di sotto dei 30$ il titolo ha come target price almeno i 45$, le sue stime di crescita per i prossimi due anni sono a doppia cifra offrendo un dividendo non molto appetibile del 1.20%.
Quello
che è da considera di ERJ è che in Brasile rappresenta il 54% delle
vendite della difesa. Il Ministero della Difesa brasiliano cerca di
abbinare i BRIC e proteggere le sue risorse naturali, tra cui la
foresta pluviale amazzonica e le riserve di petrolio in mare aperto.
Pertanto, chiedono un aumento del bilancio per la difesa dal 1,5% al
2,3% del PIL. Come risultato, per diversi anni il settore della
difesa, in cui fa parte anche Embraer (15% del totale dei ricavi
2012), vedrà crescita in doppia cifra.
Un’altra favorita tra gli investitori è Companhia de Bebidas das Americas (NYSE: ABV). Meglio conosciuta come "Ambev," questo è il terzo più grande trading azionario brasiliano presente nelle borse statunitensi misurate in base alla capitalizzazione di mercato. Il titolo è cresciuto del 23% da inizio anno e nei prossimi 5 anni sono previste vendite in crescita del 7% all’anno, offre un dividendo del 2.50% e il nostro target price sono i 47 dollari.
AmBev
e le sue filiali producono, distribuiscono e vendono birra, bevande
gassate (CSD) e altri prodotti non-alcolici e non gassati in 14 paesi
nelle Americhe. La società conduce le sue operazioni attraverso tre
business: Latin America North, Latin America South and Canada. Latin
America North comprende le operazioni in Brasile, dove opera in due
divisioni: vendite di birra (Beer Brazil) e bibite gassate e
analcoliche non gassate (CSD & NANC Brazil). La Hispanic
Latin America Operations opera nella Repubblica Dominicana,
Venezuela, Ecuador, Guatemala (che serve anche El Salvador e
Nicaragua) e Perù. Latin America South comprende operazioni in
Argentina, Bolivia, Paraguay, Uruguay e Chile. Il Canada è
rappresentato dalla Labatt.
Attenzione
solo al calo dei rendimenti
Gli
azionisti di questi titoli dovrebbero tenere d’occhio i rendimenti
trimestrali, un calo regionale non dovrebbe colpire più di tanto
questi giganti sudamericani, ma non dimentichiamo che il SudAmerica è
ancora visto come un paese emergente, quindi soggetto a foti
speculazioni e volatilità, cali di vendite rispetto alle stime
potrebbe far scattare qualche allarme, quindi è bene sempre seguire
i titoli e nel caso chiedere consiglio.
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