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venerdì 5 settembre 2025

NIO (NIO), un’opportunità che continua a brillare nonostante i dazi

Quando martedì NIO (NIO) ha pubblicato i suoi ultimi risultati trimestrali, la reazione del mercato è stata divisa: da un lato, l’utile per azione è stato migliore delle attese, dall’altro i ricavi non hanno centrato il consenso. Ma, personalmente, io non mi fermo a guardare il dato "secco" del fatturato. Quello che mi interessa davvero è il trend che l’azienda sta costruendo, e qui le sorprese positive non mancano.

NIO ha infatti messo a segno una crescita del fatturato del 9% anno su anno, e soprattutto ha continuato a migliorare il margine sui veicoli, arrivato al 10,3% nel secondo trimestre. Non è ancora ai livelli di Li Auto o XPeng, ma il progresso è evidente e dimostra che la società sta imparando a gestire i costi e ad aumentare la redditività.

Vedo un potenziale enorme nella capacità di NIO di ridurre gradualmente le perdite operative. Se l’azienda riuscirà in questa transizione, la sua valutazione attuale potrebbe rivelarsi davvero un affare.

Quello che più mi entusiasma è il ritmo con cui stanno crescendo le consegne. Nel secondo trimestre del 2025, NIO ha consegnato 72.056 veicoli elettrici, con un balzo del 25,6% rispetto all’anno scorso. E il dato di agosto è stato clamoroso: 31.305 veicoli consegnati in un solo mese, un record assoluto, +55% anno su anno.


Il protagonista indiscusso di questa accelerazione è Onvo, il marchio low-cost lanciato per conquistare i giovani acquirenti attenti al prezzo. Solo ad agosto, Onvo ha rappresentato il 53% delle consegne totali con oltre 16.000 unità vendute (+175% mese su mese!). A questo si aggiunge Firefly, il nuovo brand compatto ed economico pensato per la mobilità urbana, che in pochi mesi ha già trovato forte trazione.

Per me, questa è la dimostrazione che NIO ha centrato la strategia: andare a catturare quella fascia di mercato dove il prezzo conta, ma senza rinunciare alla qualità.

Qui viene la parte che, da investitore, trovo più stimolante: NIO oggi è valutata a un rapporto prezzo/ricavi inferiore a 1,0X. In altre parole, il mercato sta prezzando l’azienda come se fosse un player marginale, mentre i numeri delle consegne raccontano una storia molto diversa.

Se NIO riuscirà a mantenere questo slancio, io credo che il titolo possa tranquillamente tornare verso il suo multiplo storico di 1,3X P/S, che equivarrebbe a un valore equo di circa 9,4 dollari per azione. In un settore dove XPeng e Li Auto sono valutate su multipli superiori, NIO rimane di gran lunga la startup più conveniente.

Ovviamente non mi nascondo i lati deboli. NIO brucia ancora molto cassa, e le perdite operative restano il tallone d’Achille. Rispetto a Li Auto, che è già in utile operativo, NIO deve ancora fare tanta strada. Questo significa che il rischio di nuove emissioni azionarie e diluizione non può essere escluso.


Nonostante queste criticità, il quadro generale resta per me molto positivo. La crescita travolgente delle consegne, trainata da Onvo e Firefly, e le previsioni per il terzo trimestre (87.000-91.000 consegne, +47% anno su anno) sono la prova che NIO ha innescato un’accelerazione che potrebbe sorprendere ancora.

Certo, l’azienda dovrà ridurre le perdite e migliorare i margini, ma con una valutazione così bassa rispetto ai competitor, io vedo un profilo di rischio/rendimento sbilanciato al rialzo. Per questo continuo a considerare NIO un titolo estremamente interessante per chi guarda al lungo termine.