giovedì 31 gennaio 2013

L'economia americana ha le condizioni per crescere nei prossimi 4 anni

One Million Dollar Portfolio dal 2010 ad oggi +92.60%
Stock Win Usa Portfolio dal 2010 ad oggi +135.36
Europa Vincente Portfolio dall'inizio del 2012 +31.56%
ETF migliori dal 10 ottobre 2012 +12.12%
Gemme nascoste nel 2012 +331.84%
Visione del nostro portafoglio One Million Dollar + 92.60%
Alert acquisto/vendita quando viene modificato il portafoglio One Million Dollar
Iscrizione newsletter dove riceverai analisi societarie e report macroeconomici
Bilanci societari, Dati societari e Sec Filing
Calendario dividendi del nostro portfolio.
Calendario eventi macroeconomici USA, EUROPA e CINA
Iscrizione completamente gratuita


L'economia statunitense sta raggiungendo la "velocità di fuga", alimentata dal carburante delle banche centrali di tutto il mondo. Quasi tutti gli indicatori economici interni sono positivi e lo scenario economico è più forte di quanto non sia stato negli ultimi sette anni. Gli Stati Uniti sono in condizioni finanziarie migliori rispetto al 2003. Se l'esperienza post-2003 fosse ripetuta, potremmo vedere un'espansione economica ininterrotta per quattro anni. Sebbene permangono alcuni punti di incertezza, tali prospettive favorevoli per l'economia e i mercati non possono essere escluse a priori.

Gli investitori possono aspettarsi una continuazione dei dati macro usciti in questi trimestri in quanto il recupero è iniziato: gli utili sono migliori, i tassi di interesse continuano a rimanere bassi, c'è un miglioramento dell'occupazione, inflazione rimane modesta sosstenendo la crescita economica.

I tassi di interesse storicamente bassi e la continua crescita degli utili sosterranno la crescita del settore azionario. Poiché le operazioni di leveraged buyout (LBO)* sono tornate in gioco, società sottovalutate con saldi di cassa di grandi dimensioni sono sicure di essere obiettivi allettanti. Maggiori attività di fusione e acquisizione farebbero alzare maggiormente i prezzi delle azioni, favorendo la tendenza espansiva che è già in corso.
*Il leveraged buyout o LBO è un'operazione di finanza utilizzata per l'acquisizione di una società mediante lo sfruttamento della capacità di indebitamento della società stessa, solitamente prevede la creazione di una società-veicolo costituita ad hoc e detta NewCo, in cui gli sponsor dell'operazione e i diversi finanziatori, immettono il capitale di rischio e il capitale di debito necessario all'acquisizione.

Sono identificabili due schemi generali mediante i quali vengono effettuate le operazione di LBO:
- acquisizione per fusione: Si procede ad una fusione per incorporazione tra società target (la incorporata) e la NewCo (incorporante);
- assets sale: La società newco non acquista la società target nel suo complesso ma soltanto gli asset (attività).
Aumento dei rendimenti - effetto positivo sulle azioni

Studi empirici indicano che un aumento dei rendimenti dei buoni del Tesoso non portano necessariamente ad un rallentamento del mercato azionario. Si può notare che quando i rendimenti a 10 anni rimangono al di sotto del 4%, la correlazione tra i risultati mensili dello S&P 500 e le variazioni dei rendimenti a 10 anni è positiva, il che implica che, quando i rendimenti salgono, anche i prezzi azionari si muovono verso l'alto.

Un aumento dei tassi di interesse da un livello basso potrebbe essere il risultato di una più robusta attività economica, il che è positivo per la performance del mercato azionario. Quando i rendimenti dei buoni del Tesoro a 10 anni salgono sopra il 6%, la correlazione si inverte, e i rendimenti crescenti spingono il mercato azionario verso il basso.

Ciò si verifica a causa dell'aumento dell'inflazione, che è negativo per i consumi e quindi per l'economia in generale, esercitando una pressione al ribasso dei prezzi azionari. Dato che il rendimento dei buoni del Tesoro a 10 anni è attualmente di circa l'1,83%, per il momento, qualsiasi potenziale rialzo dei rendimenti dovrebbe comportare un aumento dei prezzi azionari.

Rendimenti dei buoni del Tesoro USA contro i rendimenti dello S&P 500 e le variazioni dei rendimenti a 10 anni (dal 1962 ad oggi)



Ulteriore prova è il recupero del mercato immobiliare

  • L'indice NAHB della fiducia delle società di costruzioni ha raggiunto in un periodo di sei anni il punto più alto a gennaio, con il dato delle nuove costruzioni che è salito a livello record dal giugno 2008.

  • Lindice FHFA dei prezzi delle case è cresciuto dello 0,6% mese su mese a novembre, il secondo mese consecutivo di aumento.

  • Anche se le vendite di case esistenti è leggermente diminuito ad un tasso annuo del 4,94 milioni nel mese di dicembre, questo è ancora il secondo livello più alto da novembre 2009.

  • Le prime richieste di disoccupazione per la settimana del 12 gennaio sono scese a 335.000, il livello più basso degli ultimi cinque anni.

  • La produzione industriale è salita dello 0,3% nel mese di dicembre.

  • Gli indici di produzione regionale hanno deluso nel mese di gennaio, in quanto sia l'indice economico di Philadelphia sia l'indice manifatturiero federale di Richmond sono diventati negativi dai dati positivi di dicembre.

  • L'indice della fiducia dei consumatori dell'Università di Michigan è sceso al 71,3 nel mese di gennaio, il più basso dal dicembre 2011.

  • L'indice dei prezzi al consumo è rimasto invariato da novembre a dicembre, con la base annua del 1,7%.

    Migliora il sentiment europeo e la Cina accelera

  • Secondo le stime, la fiducia dei consumatori della zona euro migliora per il secondo mese a gennaio a -23,9.

  • Lo ZEW sulle aspettative di crescita economica in Germania è salito a 31,5 nel mese di gennaio, il più alto dal maggio 2010.

  • Le vendite al dettaglio del Regno Unito (escluso il carburante) sono diminuite dello 0,3% nel mese di dicembre rispetto ad un guadagno atteso dello 0,1%, mentre le richieste di disoccupazione sono diminuite di 12.100 unità a dicembre scendendo a 1,56 milioni.

  • In Italia gli ordini industriali sono calati dello 0,5% su base mensile a novembre, dopo aver guadagnato nel mese di ottobre. Le vendite industriali sono scivolate dello 0,2%.

  • L'inflazione della zona euro su base annua è rimasta invariata al 2,2% nel mese di dicembre.

  • In Cina il PIL è aumentato nel quarto trimestre al 7,9% dal 7,4% del terzo trimestre, la prima accelerazione in due anni.

  • La produzione industriale cinese e le vendite al dettaglio hanno continuato ad accelerare nel mese di dicembre, in crescita del 10,3% e 15,2%, rispettivamente.

    Le informazioni e i dati sono ritenuti accurati, ma non ci sono garanzie. Domino Solutions non è un consulente d'investimento e non offre consigli specifici di investimento. Le informazioni qui contenute sono solo a scopo informativo
  • martedì 29 gennaio 2013

    Il cambio EURUSD è pronto per gli 1.40 ?

    One Million Dollar Portfolio dal 2010 ad oggi +92.60%
    Stock Win Usa Portfolio dal 2010 ad oggi +135.36
    Europa Vincente Portfolio dall'inizio del 2012 +31.56%
    ETF migliori dal 10 ottobre 2012 +12.12%
    Gemme nascoste nel 2012 +331.84%
    Visione del nostro portafoglio One Million Dollar + 92.60%
    Alert acquisto/vendita quando viene modificato il portafoglio One Million Dollar
    Iscrizione newsletter dove riceverai analisi societarie e report macroeconomici
    Bilanci societari, Dati societari e Sec Filing
    Calendario dividendi del nostro portfolio.
    Calendario eventi macroeconomici USA, EUROPA e CINA
    Iscrizione completamente gratuita


    L'eurofia è tornata, l'Euro ha rotto gli 1.35 nei confronti del dollaro, in aumento dal massimi degli ultimi 11 mesi quando tocco 1.3480, spinto dalla notizia dell'LTRO* in Europa. E' stata una settimana indimenticabile per la moneta unica, sopra 1.345 si spinge verso gli 1.40.
    *Il long term refinancing operation (LTRO) o piano di rifinanziamento a lungo termine consiste in interventi finanziari effettuati dalla BCE guidata da Mario Draghi a seguito dell'inizio della crisi del debito sovrano dei paesi europei. Tale operazione può essere riconducibile alle operazioni di alleggerimento quantitativo effettuate dalla Fed.
    LTRO consiste in un'asta di liquidità in cui la BCE concede un prestito alle banche richiedenti, della durata di 3 anni e con un tasso di interesse pari alla media del tasso sulle operazioni di rifinanziamento principale calcolata nel periodo dell'operazione stessa. In cambio la BCE riceve dalle banche una garanzia sul prestito, detta "collaterale. La garanzia è composta solitamente da obbligazioni governative (titoli degli stati membri dell'UE); la BCE accetta come collaterale anche titoli privi di valore (ad esempio quelli emessi dalla Grecia, dichiaratasi insolvente).
    L'aumento della coppia è stata alimentata già dalle prime ore del mattino grazie ai risultato IFO superiori alle attese, in seguito poi dalla notizia che 278 banche dell'area euro, la prosssima settimana, cominceranno il rimborso alla banca centrale di 137 miliardi di euro del prestito LTRO per i prossimi 3 anni.

    Le azioni corrono in Europa e negli Stati Uniti sulle notizie della BCE forte dei rapporti degli utili e passano in secondo piano le debolezze dei dati immobiliari USA. Il mercato azionario statunitense ha chiuso una settima abbastanza forte grazie ai risultati della stagione degli utili. L'indice S & P 500 ha registrato la più lunga striscia vincente dal 2004. Ma Apple (AAPL) crollata del 12% a causa delle mancate stime. Bene Netflix (NFLX) vertiginosamente su di quasi il 100% grazie ai forti utili.

    Torniamo a parlare del cambio EURUSD, la resistenza 1.35 è vicina e sarà provata varie volte, secondo l'analista Lien BK Kathy ci sono tre motivi importanti che potrebbero spingere la coppia ancora più in alto, l'IFO tedesco che ha superato i 104 punti raggiungendo i 104.2, i rimborsi LTRO da parte delle banche europee e i dati immobiliare di case nuove vendute al di sotto delle aspettative negli Stati Uniti.

    Dopo aver eliminato la resistenza a 1.34 i prossimi livelli da tenere sotto controllo sono 1.3485 e 1.3525. Livelli molto importanti, sopratutto 1.35, quella cifra tonda che fa tutta la differenza tra alto e basso. Dobbiamo aggiungere per dovere di cronaca che gli analisti di FXstreet.com non sono propriamente d'accordo con noi e smorzano gli entusiasmi. Infatti secondo loro fra tre mesi la coppia sarà intorno a 1.33.



    Con la soglia psicologica di 1.34 superata, la coppia EURUSD ora ha spazio per avanzare sulla barriera successiva, 1.3490. Secondo l'analista Richard Lee di FXstreet.com, la figura dovrebbe subiro un ritiro a 1.33 dopo aver toccato 1.3546. Rimarrà in territorio positivo probabilmente fino a quando la coppia rimarrà ancora sopra il livello psicologico di 1,3400, successivamente poi dovrebbe esserci una perdita fino a 1,3360 portando lo scambio in una nuova area di consolidamento.

    Secondo invece il team di ricerca Economia e Commercio presso Goldman Sachs le previsioni sono rialziste, 1.4000 nei prossimi 3 e 6 mesi, secondo noi troppo alte come previsioni ma vale sempre la pena mostravi varie analisi. Esercizi di benchmarking diversi suggeriscono una movimento per EURUSD a 1,40, secondo Goldman Sachs.

    UBS rimane più contratta e in difesa. La coppia oscillerà tra 1.30 e 1.35:
    I mercati sono stati piuttosto soddisfatti dell'indice IFO forte e anche con dei rimborsi annunciati della BCE. 137 EUR miliardi di euro sono stati leggermente sopra le attese del mercato che ha portato ad un rally dei rendimenti dei titoli italiani.
    Tuttavia, secondo UBS, la figura non è ancora abbastanza grande per segnalare che la crisi finanziaria sia finita, non credono in un rally sopra 1.35 almeno per i prossimi mesi.

    Gli appuntamenti importanti dei prossimi giorni

    Già nei prossimi giorni ci saranno delle uscite di dati macroeconomici molto importanti per testare il livello della coppia.

    1. Tasso di Interesse della Fed (30 Gennaio 19:15 GMT)
    2. Non-Farm Payrolls (1 febbraio 13:30 GMT)
    3. Prodotto interno lordo degli Stati Uniti annualizzati (30 Gennaio 13:30 GMT)
    4. Fiducia dei consumatori degli Stati Uniti (29 gennaio 15:00 GMT)
    5. German Consumer Price Index (31 Gennaio 13:00 GMT)

    Le informazioni e i dati sono ritenuti accurati, ma non ci sono garanzie. Domino Solutions non è un consulente d'investimento e non offre consigli specifici di investimento. Le informazioni qui contenute sono solo a scopo informativo

    sabato 26 gennaio 2013

    La corsa al ferro delle società minerarie in Australia

    One Million Dollar Portfolio dal 2010 ad oggi +92.60%
    Stock Win Usa Portfolio dal 2010 ad oggi +135.36
    Europa Vincente Portfolio dall'inizio del 2012 +31.56%
    ETF migliori dal 10 ottobre 2012 +12.12%
    Gemme nascoste nel 2012 +331.84%
    Visione del nostro portafoglio One Million Dollar + 92.60%
    Alert acquisto/vendita quando viene modificato il portafoglio One Million Dollar
    Iscrizione newsletter dove riceverai analisi societarie e report macroeconomici
    Bilanci societari, Dati societari e Sec Filing
    Calendario dividendi del nostro portfolio.
    Calendario eventi macroeconomici USA, EUROPA e CINA
    Iscrizione completamente gratuita


    Possiamo definire ciò che sta accadendo nel Pilbara una vera e propria corsa al Ferro. In gara ci sono tre società minerarie di cui una fa parte del nostro portafolio One Million Dollar: Rio Tinto Plc (RIO), BHP Billiton Limited (BHP) e Fortescue Metals Group (FSUMF). Tutte e tre le società sono esposte alla volatilità del prezzo del ferro che si basa principalmente alla richiesta del più grande importatore al mondo, guarda caso la Cina.

    Ma cosè il Pilbara ?
    La regione Pilbara dell'Australia famosa per l'estrazione di ferroIl Pilbara è una delle nove regioni dell'Australia Occidentale, situata nella parte centro-settentrionale dello stato. L'economia del Pilbara è principalmente dominata da industrie minerarie, estrattive e petrolifere. La maggior parte delle ingenti riserve di ferro dell'Australia sono estratte nell'area mineraria della zona di Tom Price e Newman, mentre enormi giacimenti di manganese si trovano a 400 km a sud di Port Hedland.
    La sicurezza militare della regione è di competenza del Pilbara Regiment, una particolare unità delle Forze Armate Australiane che è stata specificatamente organizzata per poter svolgere i pattugliamenti a lungo termine (della durata anche di settimane) che risultano necessari per monitorare le aree più remote ed inaccessibili del Pilbara orientale.

    Come si dividono il ferro le 3 miniere
    La zona permette un'uscita annualizzata di 500 milioni di tonnellate di Ferro, essendoci tre società minearie la divisione di produzione è così suddivisa: Rio Tinto Plc (RIO) il 15 gennaio 2013 ha reso noto di aver estratto 253 milioni di tonnellate, circa il 50% della produzione, BHP Billiton Limited (BHP) dovrebbe a giorni presentare i propri dati, circa 160 milioni di tonnellate mentre la più piccola delle tre, Fortescue Metals Group (FSUMF) potrebbe raggiungere l'obiettivo delle 155 milioni di tonnellate per l'ultimo trimestre 2012.

    Analisi tecnica del titolo azionario Rio Tinto (RIO) del gennaio 2013


    Il mese di Gennaio è dedicato ai rapporti di produzione delle miniere di ferro, Rio Tinto Plc (RIO) ha riportati i suoi dati il 15 gennaio, BHP Billiton Limited (BHP) il 23 gennaio e Fortescue Metals Group (FSUMF) il 24 gennaio.

    I dati finanziari invece escono a febbraio, Rio Tinto Plc (RIO) li mostrerà il 14 febbraio, BHP Billiton Limited (BHP) e Fortescue Metals Group (FSUMF) il 20 febbraio.

    Quali sono i piani di espansione
    Tutte e tre le miniere hanno grandi pani di espansione, il governo federale australiano ha presentato una sua previsione per l'estrazione del ferro dall'area del Pilbara. Si aspettano un'estrazione di 1000 milioni di tonnellate entro la fine del 2020. Vediamo ora quali sono le previsioni per ogni singola società:

    Rio Tinto Plc (RIO) punta ad una estrazione di circa 290 milioni di tonnellate entra la fine del 2013 e 360 milioni di tonellate entro la fine del 2014.

    BHP Billiton Limited (BHP) punta ad una estrazione di 240 milioni di tonnellate entro la fine del 2014 e 350 milioni di tonnellate entro il 2020, inoltre la società ha preparato circa 20 miliardi di dollari per l'espansione delle sue aree portuali, fondamentali per raggiungere l'obiettivo del 2014.

    Fortescue Metals Group (FSUMF) ha invece costruito da zero impianti portuali, la gestione di carico, nuove ferrovie e le infrastrutture giuste per sostenere il suo obiettivo di 155 milioni di tonnellate per la produzione del 2012. La produzione di questa società è stata incredibile, nel 2010 ha estratto circa 27 milioni di tonnellate, nel 2011 sono arrivati a 40 milioni di tonnellate e nel 2012 ha raggiunti i 55 milioni di tonnellate. Il 4 Gennaio ha aggiunto 100 milioni di tonnellate rggiungendo così l'obiettivo di 155 milioni di tonnellate.

    C'è da sottolineare che Rio Tinto Plc (RIO) e BHP Billiton Limited (BHP) si trovano nella regione del Pilbara da molto più tempo godendo così di costi di produzione molto più vantaggiosi.

    Conclusione
    Il ferro è sicuramente la materia prima industriale più importante dopo il petrolio. La crescita dei mercati emergenti si è vista anche dai rapporti presentati da General Electric. La Cina è il maggior produttore di ferro ma le sue miniere risultano le più costose quando si parla di estrazione e oltretutto si stanno esaurendo. Quindi i cinesi saranno costretti ad importare molto ferro nei prossimi anni per far fronte alla costruzione delle loro infrastrutture. i bassi costi delle spedizioni dall'Australia fanno si che la zona di Pilbara possa essere il futuro dell'estrazione del ferro nei prossimi 5 anni diventando uno dei più grandi giacimenti del mondo.

    Le informazioni e i dati sono ritenuti accurati, ma non ci sono garanzie. Domino Solutions non è un consulente d'investimento e non offre consigli specifici di investimento. Le informazioni qui contenute sono solo a scopo informativo

    venerdì 25 gennaio 2013

    Quando investite lasciate stare la moda, Apple è un esempio

    One Million Dollar Portfolio dal 2010 ad oggi +91.47%
    Stock Win Usa Portfolio dal 2010 ad oggi +134.15
    Europa Vincente Portfolio dall'inizio del 2012 +30.42%
    ETF migliori dal 10 ottobre 2012 +12.85%
    Gemme nascoste nel 2012 +331.84%
    Visione del nostro portafoglio One Million Dollar + 91.47%
    Alert acquisto/vendita quando viene modificato il portafoglio One Million Dollar
    Iscrizione newsletter dove riceverai analisi societarie e report macroeconomici
    Bilanci societari, Dati societari e Sec Filing
    Calendario dividendi del nostro portfolio.
    Calendario eventi macroeconomici USA, EUROPA e CINA
    Iscrizione completamente gratuita


    Apple in questi mesi quale lezione sta insegnando agli investitori ? Che per trovare l'Oro bisogna scavare molto a fondo ed essere disposti a sacrifici. Sono anni ormai che gli investitori ignorano ogni logica sul titolo AAPL continuando ad acquistare il titolo spingendolo a livelli mai visti prima, rinforzati da dati di vendite migliori trimestre dopo trimestre.

    Tuttavia, ora che il titolo è in calo di quasi il 40% dal suo picco di settembre scorso - tra cui un calo di oltre il 12% nella sola giornata di Giovedì - forse l'investitore sarà più aperto a considerare la saggezza dell'investire in un titolo che sia a buon mercato, e non perchè siano innamorati del brand.

    Nei mercati di mezzo mondo ci sono sicuramente società che potrebbero apparire meno emozionanti, ma nel lungo periodo possono fornire ritorni migliori e con meno volatilità.

    Analisi tecnica Apple 2012


    Per rendere più concreto il nostro ideale abbiamo scelto di mostrarvi una scommessa che Robert Arnott, presidente e fondatore di Research Affiliates ha lanciato nell'Agosto del 2010. Apple all'epoca si stava avviando a diventare la società più capitalizzata al mondo superando Microsoft (MSFT) e puntando allo scettro detenuto da ExxonMobil (XOM).
    Dall'altro lato del ring avevamo BP (BP), la quale stava lottando per far fronte al disastro della fuoriuscita del petrolio nel Golfo del Messico. Il prezzo delle sue azioni erano precipitate ai minimi da oltre un decennio.

    Robert Arnott pubblicamente scommise che BP avrebbe sovraperfomato Apple nel lungo periodo.

    Ora ci appare come una scommessa semplice, ma provate a tornare indietro di 3 anni e immaginatevi nel momento in cui avreste venduto Apple, con i suoi Iphone, Ipad, Ipod e tutto il resto per comprare BP, umiliata, offesa e massacrata dalla stampa mondiale per aver distrutto un paradiso e una economia importante come quella del Golfo del Messico. E' stata una scommessa coraggiosa.

    Arnott ha vinto, infatti dall'estate del 2010, BP (BP) ha prodotto un vero e proprio rendimento cumulativo del 83% in contrasto al 71% per Apple (AAPL).

    Questa non è l'unica volta che Arnott ha ragionato come un investitore senza emozioni. Un anno dopo la scommessa BP contro AAPL, di preciso nell'agosto del 2011, ha previsto che Bank of America (BAC) avrebbe sovraperformato Apple sul lungo periodo.

    A quel tempo era difficile immaginare Bank of America (BAC), con la sua terribile reputazione, come un titolo su cui investire. Rappresentava tutto ciò che era negativo sulle banche e società di mutui, il loro comportamento criminale ha portato alla crisi del credito e a quella successiva della liquidità del 2008.

    Ancora oggi sta pagando il prezzo per le sue cattive azioni: le sue ultime trimestrali, rilasciate la scorsa settimana, sono risultate estremamente depresse da miliardi di oneri connessi alla risoluzione delle varie dispute legali derivanti dal fiasco dei mutui subprime.

    Eppure Arnott ha guadagnato ancora di più da questa scomessa che da quella precedente. Da agosto 2011 Bank of America (BAC) ha prodotto un rendimento reale del 60% contro il 25% per Apple (AAPL).

    Tenete a mente la prossima volta che siete tentati di investire nell'ultima moda a Wall Street.

    Ora proviamo noi a fare una scommessa, mettiamo a confronto Amazon (AMZN) contro Wal-Mart (WMT). Certamente WallMart non ha lo stesso appeal della tecnologica di Amazon, amata e preferita dal mercato, ma studiamo le due società per capire meglio chi conviene acquistare.

    Amazon è salita di oltre il 50% lo scorso anno mentre il guadagno di Wal-Mart è stato di appena (si fa per dire) il 17%.

    Amazon ha una capitalizzazione di mercato di 124 miliardi dollari, più della metà di Wal-Mart che è di 233 miliardi di dollari. Eppure Wal-Mart è cinque volte la dimensione di Amazon se ci basiamo sulle vendite, flusso di cassa, dividendi e valore contabile. WalMart ha un flusso di cassa di 11 miliardi di dollari all'anno da distribuire ai propri azionisti, divisi in 5 miliardi in dividendi e 6 miliardi in riacquisto di azioni proprie, fornendo un rendimento di circa il 5% annuo.

    Analisi tecnica Amazon


    Amazon, al contrario, ha solo 2 miliardi di dollari di free cash flow e non da nessuna rendita annuale ai suoi azionisti. Le vendite e il flusso di cassa di Amazon devono essere 5 volte quelle rispetto a WalMart per abbinare la capacità di Wal-Mart di pagare i propri azionisti. Wal-Mart è l'investimento migliore.

    Le informazioni e i dati sono ritenuti accurati, ma non ci sono garanzie. Domino Solutions non è un consulente d'investimento e non offre consigli specifici di investimento. Le informazioni qui contenute sono solo a scopo informativo

    lunedì 21 gennaio 2013

    Warren Buffett non teme il deficit USA e intanto investe pesantamente nel solare

    One Million Dollar Portfolio dal 2010 ad oggi +91.47%
    Stock Win Usa Portfolio dal 2010 ad oggi +134.15
    Europa Vincente Portfolio dall'inizio del 2012 +30.42%
    ETF migliori dal 10 ottobre 2012 +12.85%
    Gemme nascoste nel 2012 +331.84%
    Visione del nostro portafoglio One Million Dollar + 91.47%
    Alert acquisto/vendita quando viene modificato il portafoglio One Million Dollar
    Iscrizione newsletter dove riceverai analisi societarie e report macroeconomici
    Bilanci societari, Dati societari e Sec Filing
    Calendario dividendi del nostro portfolio.
    Calendario eventi macroeconomici USA, EUROPA e CINA
    Iscrizione completamente gratuita


    Il miliardario Warren Buffett ritiene che il deficit federale dovrebbe stabilizzarsi in relazione alla crescita economica degli Stati Uniti, e che il deficit di 16.400 miliardi detenuto dagli Stati Uniti in se non siano un probmea.
    Non è una buona cosa farlo salire in rapporto al PIL, che dovrebbe essere stabilizzato, ma il debito stesso non è un problema. Il debito della nazione è un per cento più basso del PIL di quanto non fosse quando siamo usciti della seconda guerra mondiale. Direi che in un paese con 50.000 dollari di PIL pro capite, nessuno dovrebbe avere fame, a nessuno dovrebbe mancare una buona educazione e nessuno dovrebbe essere preoccupato per le cure mediche, si sa, nessuno dovrebbe essere preoccupato per la sua vecchiaia.
    L'amministratore delegato di Berkshire Hathaway ha riferito in un'intervista in onda Domenica su la CBS. Per quanto riguarda lo scoraggiamento degli americani nel seguire il battibecco politico e le persistenti situazioni di stallo a Capitol Hill, Buffett oare ottimista
    Ciò che è giusto per l'America verrà fatto. 535 persone non possono rovinarne 315.000.000. Lo so.
    Nel frattempo Buffett non sta a guardare mentre il mercato rimane indeciso e continua con i suoi investimenti. E' di pochi giorni fa infatti, la notizia che l'ultramiliardario ha costruito la sua enorme fortuna con un analisi costi/benefici di ogni suo investimento, attraverso una sua società - la MidAmerican Renewables - sta acquistano un super parco solare in via di costruzione - quando sarà ultimato con i suoi 579 MW di potenza sarà l'impianto più grande del mondo.

    Per assicurarsi questo impianto nella California del Sud ha staccato un assegno di 2,5 miliardi di dollari. E oltre a questo ha comprato lo scorso anno un'altra mega centrale dalla First Solar per 1,8 miliardi di dollari che dovrebbe essere completata nel 2014. Considerando gli investimenti nell'eolico al momento la società di Buffett ha asset nel settore delle rinnovabili per un potenza complessiva di oltre 1.800 MW. In questo campo si stanno affacciando anche altri investitori, secondo un rapporto della Frost & Sullivan il solare americano potrebbe attirare nei prossimi cinque anni investimenti per una ventina di miliardi di dollari. Molto dipenderà anche dalla proroga degli incentivi federali sul solare. Scadranno a marzo e dovrebbero essere prolungati, come è già avvenuto per l'eolico a gennaio.

    Le informazioni e i dati sono ritenuti accurati, ma non ci sono garanzie. Domino Solutions non è un consulente d'investimento e non offre consigli specifici di investimento. Le informazioni qui contenute sono solo a scopo informativo

    mercoledì 16 gennaio 2013

    5 società analizzate con dividendi per battere l'inflazione

    One Million Dollar Portfolio dal 2010 ad oggi +90.74%
    Stock Win Usa Portfolio dal 2010 ad oggi +131.44
    Europa Vincente Portfolio dall'inizio del 2012 +30.78%
    ETF migliori dal 10 ottobre 2012 +12.53%
    Gemme nascoste nel 2012 +324.85%
    Visione del nostro portafoglio One Million Dollar + 90.74%
    Alert acquisto/vendita quando viene modificato il portafoglio One Million Dollar
    Iscrizione newsletter dove riceverai analisi societarie e report macroeconomici
    Bilanci societari, Dati societari e Sec Filing
    Calendario dividendi del nostro portfolio.
    Calendario eventi macroeconomici USA, EUROPA e CINA
    Iscrizione completamente gratuita


    Durante le ultime previsioni di investimento di PIMCO (è un'azienda di gestione globale degli investimenti. Nel 2000, PIMCO è stata acquisita da Allianz SE, una grande società di servizi finanziari con sede in Germania, ma l'azienda continua ad operare come struttura autonoma rispetto ad Allianz), il suo amministratore delegato Bill Gross ha avvertito gli investitori di un'incombente aumento inflazionistico minacciato dall'eccessiva offerta di moneta da parte del governo.

    Le sue preoccupazioni per un imminente aumento dell'inflazione, con un'attenzione particolare sui rendimenti delle obbligazioni e il loro effetto negativo sui rendimenti obbligazionari, sono state riprese dagli strateghi di Goldman Sachs (GS) che vedono le azioni con dividendi come una valida alternativa ai titoli di Stato a reddito fisso in un contesto inflazionistico.

    Infatti, in periodi di inflazione crescente, le obbligazioni a tasso fisso e i Titoli del Tesoro tendono a produrre rendimenti negativi. Invece le azioni con dividendi di energetici, beni di consumo primari, sanità e materie prime rappresentano le imprese con abbastanza potere per servire come copertura dall'inflazione.

    Mentre Goldman Sachs individua Bristol-Myers Squibb Company (BMY), Lorillard (LO), Verizon Communications (VZ) e Duke Energy (DUK) come alcuni dei migliori dividendi contro l'inflazione, ci sono molte altre aziende che offrono buoni dividendi ad alto rendimento con "batti-inflazione", abbondanti flussi di cassa e la crescita dei dividendi stessi.

    La seguente tabella elenca cinque titoli con dividendi ad alto rendimento in crescita e MLP(***) (Master Limited Partnership) in grado di fornire un margine di sicurezza in un contesto inflazionistico.



    Targa Resources Partners LP (NGLS)
    Targa Resources Partners LP (NGLS) è un intermediario di gas naturale e fornitore di servizi NGL. Questa MLP ad alto rendimento prevede una forte crescita della distribuzione per i prossimi anni. Resources Targa ha annunciato piani per aumentare la distribuzione dal 10% al 12% nel 2013. Ha flussi di reddito consistenti e un bilancio solido con abbondante liquidità. Tuttavia è necessario fare attenzione al rischio di un aumento dei prezzi delle materie prime che potrebbero spingere il titolo berso il basso.

    Settore Energy
    Capitalizzazione di mercato di 3.45 miliardi di dollari.
    Dividend yield al 6.98%
    Payout ratio al 141.00%.
    Beta 1.20.
    Stima 2013 in crescita del +4.34%.




    GlaxoSmithKline (GSK)
    GlaxoSmithKline (GSK) è una società di assistenza sanitaria, impegnata nella creazione, scoperta, sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti farmaceutici, compresi i vaccini, farmaci over-the-counter (OTC) e prodotti di consumo relativi alla salute. I suoi prodotti principali includono medicinali farmaceutici nelle aree terapeutiche respiratorie, antivirali, sistema nervoso centrale, cardiovascolare e genito-urinaria, metaboliche, antibatterici, oncologia e vomito, dermatalogicals e vaccini. Ha un ROE elevato del 73% ed è una delle aziende preferite dal guru Warren Buffett.

    Settore Healthcare
    Capitalizzazione di mercato di 109.11 miliardi di dollari.
    Dividend yield al 5.24%
    Payout ratio al 77.00%.
    Beta 0.65.
    Stima 2013 in crescita del +8.09%.




    ONEOK Partners (OKS)
    ONEOK Partners (OKS) è un proprietario e gestore di gasdotti, è una MLP(***) ad alto rendimento. Dato l'aumento robusto dei volumi dei metanodotti, ONEOK potrebbe aumentare la capacità fino al 2014. La MLP prevede un'escursione delle sue distribuzioni tra il 10% e il 15% ogni anno fino al 2015. Questo si aggiunge al 33% di aumento cumulativo nella distribuzione dal 2010. Rentech Jim Simons ha una piccola partecipazione in OKS.

    Settore Utilities
    Capitalizzazione di mercato di 12.74 miliardi di dollari.
    Dividend yield al 4.73%
    Payout ratio al 45.00%.
    Beta 0.40.
    Stima 2013 in calo del -7.88%.




    Verizon Communications (VZ)
    Verizon Communications Inc. (VZ) è una holding, attraverso le sue controllate è un fornitore di servizi di comunicazione. La società ha due segmenti: Domestic Wireless e Wireline. Il segmento Domestic Wireless fornisce prodotti e servizi di comunicazione che comprendono la telefonia vocale e servizi wireless di dati e vendita di attrezzature, che vengono forniti ai clienti privati, business e governativi statunitensi. I prodotti e servizi Wireline comprendono la telefonia vocale, accesso internet, video su banda larga, trasmissione di dati, Internet Protocol (IP), servizi di rete, accesso alla rete e servizi di banda a lunga distanza. La Società fornisce tali prodotti e servizi ai consumatori negli Stati Uniti, così come in oltre 150 paesi in tutto il mondo.

    Settore Services
    Capitalizzazione di mercato di 122.72 miliardi di dollari.
    Dividend yield al 4.79%
    Payout ratio al 186.00%.
    Beta 0,49.
    Stima 2013 in crescita del +17.02%.




    Philip Morris International (PM)
    Philip Morris International (PM) è un produttore di sigarette. Nonostante i rischi normativi e i possibili contenziosi, l'azienda è cresciuta in modo robusto ed è destinata ad ampliare il suo EPS del 10% all'anno per i prossimi cinque anni. La società è stata generaosa con gli azionisti, esprimendo un impegno ad aumentare i dividendi anno dopo anno. L'azienda ha un ROE eccezionale. Numerosi gestori di fondi di alto profilo detengono quote di grandi dimensioni in Philip Morris.

    Settore Consumer/Non-Cyclical
    Capitalizzazione di mercato di 143.38 miliardi di dollari.
    Dividend yield al 3.96%
    Payout ratio al 63,00%.
    Beta 0,46.
    Stima 2013 in crescita del +11.20%.


    (***) Partnership Maestro Limited (MLP) sono società in accomandita semplice quotate in borsa. Le società combinano la tassa dei benefici con la liquidità dei titoli quotati. Queste società sono limitate dalle leggi statunitensi per lo più all'uso delle risorse naturali, come petrolio, gas naturale o dei trasporti. Anche alcune imprese immobiliari possono essere considerate MLP. Per essere considerate MLP l'azienda deve generare almeno il 90 per cento del proprio reddito da quello che l'Internal Revenue Service (IRS) ritiene "qualificante". In pratica le MLP devono pagare ai loro investitori, attraverso distribuzioni trimestrali, gran parte del loro reddito, per questo motivo i loro dividendi sono sempre molto generosi. A causa di tali severe disposizioni, la stragrande maggioranza delle MLPs sono imprese di gasdotto che percepiscono un reddito molto stabile dal trasporto di petrolio, benzina o gas naturale.
    Le informazioni e i dati sono ritenuti accurati, ma non ci sono garanzie. Domino Solutions non è un consulente d'investimento e non offre consigli specifici di investimento. Le informazioni qui contenute sono solo a scopo informativo

    lunedì 14 gennaio 2013

    Come diversificare correttamente il vostro portafoglio

    One Million Dollar Portfolio dal 2010 ad oggi +90.74%
    Stock Win Usa Portfolio dal 2010 ad oggi +131.44
    Europa Vincente Portfolio dall'inizio del 2012 +30.78%
    ETF migliori dal 10 ottobre 2012 +12.53%
    Gemme nascoste nel 2012 +324.85%
    Visione del nostro portafoglio One Million Dollar + 90.74%
    Alert acquisto/vendita quando viene modificato il portafoglio One Million Dollar
    Iscrizione newsletter dove riceverai analisi societarie e report macroeconomici
    Bilanci societari, Dati societari e Sec Filing
    Calendario dividendi del nostro portfolio.
    Calendario eventi macroeconomici USA, EUROPA e CINA
    Iscrizione completamente gratuita


    Pochissimi investitori professionali sono a favore di un portafoglio di titoli azionari senza insistere sulla diversificazione. È sicuramente un obiettivo importante, ma quello che è sconcertante è che così pochi sembrano capire o almeno fare lo sforzo di pensare in termini non convenzionali in merito alla diversificazione.

    A mio modesto parere l'opinione in materia è semplicemente sbagliato e gli investitori con anche una conoscenza rudimentale possono meglio generare portafogli diversificati, non è necessario essere dei guru della finanza per costruirsi un buon portafoglio per tutti i periodi economici.

    In questo articolo vorrei farvi concentrare brevemente su due idee. La prima è il concetto di bea e la seconda si riferisce a meccanismi basati su sistemi di investimento.

    Il concetto di beta in linea di principio è meraviglioso. Teoricamente tutto ciò che un investitore deve fare è mettere insieme un portafoglio di azioni la cui media beta sia 1, costruendo così un portafoglio che si avvicina al rischio di mercato.

    Se invece desideri un maggiore rischio puoi acquistare solo titoli con un beta superiore a uno. Il Beta è, per definizione, basato su dei dati storici. Ti dice se il beta era alto o basso in condizioni di mercato precedenti. Non sto dicendo che questo non sia utile. Lo è. Se le condizioni di mercato sono le stesse per il futuro allora il concetto di beta è altamente applicabile.

    I mercati però non sono così comparabili. Negli ultimi 20 anni o giù di lì, abbiamo vissuto un boom della tecnologia, un boom del mercato immobiliare, uno bancario, un boom delle materie prime, un crollo bancario, un crollo del mercato immobiliare, un boom nelle obbligazioni dei mercati emergenti, boom nel oro, un boom edilizio della Cina e così via. Il fatto è che le condizioni di mercato cambiano continuamente e illudersi che le stesse possano ripetersi nello stesso identico modo basandosi solo su alcuni dati precedenti, come il beta, è una ricetta non buona.

    Consideriamo, un titolo come Intel (NASDAQ: INTC) e poi guardiamo Caterpillar (NYSE: CAT). Durante il boom delle dotcom il primo è probabile che sia stato un titolo con beta elevato quanto il mercato valutava qualsiasi titolo tecnologico come non plus ultra, mentre Caterpillar avrà avuto un Beta decisamente più basso. Dopo tutto, forniva solo macchinari per le noiose industrie immobiliari e minerarie.

    Subito dopo qualche anno il crollo delle dotcom e l'abbassamento dei tassi di interesse, del mercato immobiliare, dell'estrazione mineraria e tutta la Cina sono diventate (letteralmente) il punto di partenza degli investitori, nessuno voleva tech. Indovinate chi aveva un beta alto adesso ? Questo tipo di esempio dimostra che il beta cambia con le condizioni di mercato e non ci si può fare affidamento al 100%. In definitiva se il beta si muove intorno a delle condizioni allora strutturare un portafoglio sulla base di questo approccio non porterà alla diversificazione del portafoglio.

    Meccaniche basate su strategie causate dal pregiudizio del settore

    Un altro strumento di auto-illusione è l'idea seducente che gli investitori possono ottenere una diversificazione investendo sulla base di un insieme di parametri meccanici che cercano di catturare una sorta di attributo o altro. Anche in questo caso, non sto del tutto escludendo questa idea, perché io uso tali metriche per analizzare titoli e penso che siano utili. Quello che sto dicendo è che se vengono applicate senza tener conto delle condizioni macro o la direzione globale del portafoglio queste mi porteranno ad un "pregiudizio di settore". In parole povere, se un portafoglio è costruito esclusivamente con tali metriche, ad esempio dividend yield o PE ratio o Price/Assets ecc.., finirà per manifestare una visione involontaria del mercato.

    Per fare un esempio, si consideri che nel 2008 i titoli con i più alti rendimenti tendevano ad essere le banche, le compagnie di assicurazione e i costruttori di case. Indovina cosa è successo dopo? Il dividendo non ha esattamente fornito un supporto per il crollo del prezzo delle azioni. Gli investitori possono guardare i titoli come Citigroup (NYSE: C) quale classico esempio di questa trappola. Un altro esempio di trappola con questo approccio può essere visto se gli investitori concentrano i loro investimenti solo sulla base degli utili o flussi di cassa. Questo tipo di approccio ha la tendenza a squalificare immediatamente determinati settori come la biotecnologia o il petrolio e l'esplorazione di gas. Nessuno investe in Vertex Pharmaceuticals (NASDAQ: VRTX) o altri titoli di questo tipo, perché le loro prospettive di crescita sono tutti su flussi di cassa futuri e utili. Se aspettate loro sarete in ritardo per entrare in un potenziale rialzo. Mettendo insieme questi due esempi si solleva una questione fondamentale. Come può essere un portafoglio veramente diversificato se è sovrappeso in un settore e/o ignora interi settori del mercato ?

    Un approccio alternativo

    Concluderò questo articolo grazie al suggerimento di un altro approccio. Vale a dire, provare attivamente a diversificare i fattori di profitto in un portafoglio e/o azioni selezionate con driver al rialzo, che sono relativamente non correlate con la macro economia. Un esempio del primo approccio sarebbe quello di bilanciare una compagnia di servizi petroliferi (che si pensa sia sottovalutata) con una cosidetta società che ha una percentuale elevata dei suoi costi fissi in petrolio o energia.

    Un altro esempio sarebbe quello di acquistare una società di fertilizzanti e bilanciare con un produttore di alimenti. In altre parole, ciò che si sta cercando di fare è una pseudo-copertura dei rischi macro e creare un portafoglio diversificato che non è più esposto a nessun settore dell'economia.

    Investire è più un'arte che una scienza e non esiste alcuna motivo per cui i gestori di fondi debbano cercare di abbindolare gli investitori privati con l'idea di avere la formula segreta per la diversificazione. Non lo fanno. In realtà, investire, è basato sulla comprensione del perché i titoli si muovono in quel modo e cercare di bilanciare il rischio. Non vi è alcun motivo per cui gli investitori privati non possano farlo altrettanto bene come gli investitori istituzionali.

    Le informazioni e i dati sono ritenuti accurati, ma non ci sono garanzie. Domino Solutions non è un consulente d'investimento e non offre consigli specifici di investimento. Le informazioni qui contenute sono solo a scopo informativo

    giovedì 10 gennaio 2013

    Una previsione sull'economia nel 2013 in Europa e America

    One Million Dollar Portfolio dal 2010 ad oggi +90.93%
    Stock Win Usa Portfolio dal 2010 ad oggi +131.44
    Europa Vincente Portfolio dall'inizio del 2012 +30.78%
    ETF migliori dal 10 ottobre 2012 +12.53%
    Gemme nascoste nel 2012 +324.85%
    Visione del nostro portafoglio One Million Dollar + 90.93%
    Alert acquisto/vendita quando viene modificato il portafoglio One Million Dollar
    Iscrizione newsletter dove riceverai analisi societarie e report macroeconomici
    Bilanci societari, Dati societari e Sec Filing
    Calendario dividendi del nostro portfolio.
    Calendario eventi macroeconomici USA, EUROPA e CINA
    Iscrizione completamente gratuita


    La soluzione del Fiscal Cliff ha sicuramente dato fiducia al mercato, con la stagione delle trimestrali che si è aperta bene, Alcoa (AA) ha riferito risultati sopra le stime, tutti aspettiamo un 2013 di ripresa. Dobbiamo stare attenti però, non abbassare la guardia e non pensare che i guai dell'economia globale siano finiti, la spesa pubblica eccessiva, la grande incertezza politica monetaria, un aumento degli oneri normativi e i timori di una crisi del debito sovrano dell'Eurozona sono problemi che tuttora spaventano.

    Non credo che ci troviamo di fronte a grossi timori di una nuova recessione, tuttavia non sottovalutiamo una debolezza nella crescita economica globale. I rischi di default nella zona Euro sono molto esagerati, ma ci sono alcuni punti devono far riflettere. In primo luogo l'aumento dell'inflazione in Europa al 2.5%, io speravo in un 2% ma con i tassi di interesse perennemente bassi aspettiamoci che l'inflazione sia sempre alta. In secondo luogo non credevo che la Fed avrebbe preso in considerazione un altra tranche di Quantitative Easing, i rendimenti del Tesoro non sono cresciuti come le attese, ma sono rimasti invariati tutto l'anno, nonostante gli acquisti della Fed, quindi mi aspettavo che la Fed non sarebbe intervenuta almeno fino a Maggio.



    Gli obiettivi raggiunti e non raggiunti nel 2012

    Avevo previsto un mercato immobiliare più forte ed è migliorato in modo significativo sotto ogni punto di vista. Gli Spread ipotecari si sono abbassati invece di salire, questo perché la Fed ha deciso di espandere i suoi acquisti di MBS. I prezzi delle materie prime non è riuscito a salire come pensavo, ma a conti fatti è rimasto sostanzialmente invariato. Mi aspettavo prezzi dell'oro molto volatili durante il periodo della campagna elettorale ma alla fine si è conclusa con un guadagno del 16%. Il dollaro non è aumentato come pensavo ma è rimasto invariato.

    Il mio errore più grave è stata la convinzione che l'elettorato avrebbe votato a favore di un governo diverso che proponeva un abbassamento delle tasse. Grazie ai risultati delle elezioni di novembre e il recente accordo sul fiscal cliff, l'America ora è gravata dalla prospettiva di un governo che aumenterà le tasse in maniera progressiva.

    Pensavo che i rendimenti azionari sarebbe saliti del 10-15% e lo S & P 500 avrebbe goduto di un rendimento complessivo del 16% per tutto l'anno, anche se la crescita degli utili societari ha leggermente rallentato. Il debito dei mercati emergenti (+22%), il debito investment grade (+11%), titoli spazzatura (+12%) e REIT (+17%), tutte hanno fatto molto bene, come previsto. Durante l'anno ho scritto vari articoli in cui sottolineavo che rimanere liquidi non era la scelta giusta, una buona diversificazione settoriale e valutaria sarebbe stata premiata, e alla fine così è stato. I nostri risultati parlano chiaro, il portafoglio che ha guadagnato meno dei nostri 5 ha realizzato il 16%.

    Ora vediamo cosa accadrà in futuro

    Inutile sottolineare che per avere dei ritorni è necessario posizionarsi dalla parte giusta del mercato, in questo momento il mercato è in una fase stagnante, oscilla tra la forte ripresa col raggiungimenti di nuovi massimi e la caduta in recessione. Questo tipo di incertezza non aiuta certo il mercato, così è stato nel 2012 e pensa che sarà così ancora nel 2013. Ci sono troppi punti di incertezza in Europa e negli Stati Uniti. Il debito in America non è ancora stato risolto, è stato raggiunto un accordo sul fiscal cliff ma la costituzione americana è precisa e severa, 16.400 miliardi di debito è inaccettabile, se continua a salire il rischio è il default.

    Io credo che al di la delle lotte di classe tra la camera repubblicana e Obama, una soluzione alla fine si troverà, con un rialzo del tetto massimo del debito o un taglio della spesa più marcato. Per il 5° anno di fila credo che l'economia probabilmente farà meglio di quanto il mercato si aspetta, anche se la crescita è probabile non sarà così marcata come tutti speriamo. Il mercato ha paura che la crescita quest'anno sarà zero o negativa rendendo attrattive alcune attività prive di rischio (ad esempio, buoni o titoli del Tesoro) i quali sono estremamente bassi anche in prospettiva al fatto che i tassi di interesse rimarranno bassi per almeno altri due anni. Da sottolineare però che gli indici P/E sono sotto la media anche se i profitti aziendali sono a livelli record.

    I punti chiavi per un anno di ripresa

    Diamo un rapido sguardo ad alcuni indicatori chiave, gli swap spread sono molto bassi, livelli di disoccupazione sono relativamente accettabili, si pensava all'inizio ad un declino stagionale ma ormai questa ipotesi è stata abbandonata, l'occupazione in America è in lieve ripresa.

    La produzione industriale è rimasta quasi piatta per qualche anno ma in questi mesi mostra segni di ripresa secondo l'indice ISM, le vendite di auto sono tornate forti, l'edilizia residenziale e presenta forti guadagni e il continuo aumento dei posti di lavoro scongiura una eventuale recessione. Ieri Peter Cardillo di Black Rock in una intervista alla CNBC ha sottolineato come il mercato secondo lui non è in recessione ma in leggero ritracciamento del 2-3%, ma la cosa che mi ha colpito di più è la sua affermazioni sul fatto che il mercato immobiliare e in risaliti, secondo i loro dati, e un mercato immobiliare in crescita è indice di una economia che sta tornando in salute.

    Anche se la politica di bilancio ha rafforzato - nel peggiore dei modi, attraverso tasse più alte invece di una riduzione della spesa - non è un problema enorme, l'impatto negativo verrà assorbito dall'economia e dalla la continua crescita dei posti di lavoro. A conti fatti credo che l'economia può generare una certa crescita modesta quest'anno, nonostante le turbolenze in corso.

    Paradossalmente possiamo trovare un lato positivo sulla divisione tra camera e casa bianca per le prospettive economiche per i prossimi due anni, cioè fino al prossimo mid-term. Obama può effettivamente bloccare le grandi iniziative e la spesa pubblica può continuare a ridursi in rapporto al PIL, questo darà al settore privato po' di respiro assolutamente necessario.

    La politica monetaria aggressiva e accomodante della Fed ha spinto verso l'alto le aspettative di inflazione nel corso dell'ultimo anno o giù di lì, ma prendo atto che l'inflazione corrente rimane relativamente contenuta. Indipendentemente da ciò, io continuo a pensare che l'inflazione probabilmente è più alta del previsto. Dal momento che i rendimenti del Tesoro sono ancora estremamente bassi, offrono un attraente rapport profilo di rischio/rendimento, con il rischio di ribasso che supera di gran lunga il potenziale di rialzo.

    Un aumento dell'inflazione probabilmente spingerebbero i buoni del Tesoro e i rendimenti reali al di sotto di un reale guadagno, perchè investendo 10000 euro a 5 anni al tasso di oggi si otterrebbero quasi 11000 euro, ma se ci calcola l'inflazione il potere di acquisto di quei 11000 diventerebbe circa 9000 euro. I Bond semplicemente non hanno molto appeal in questo clima.

    Conclusioni

    Come è avvenuto l'anno scorso, se l'economia semplicemente evita la recessione e riesce a crescere, quelli che evitano di rimanere liquidi saranno ricompensati. Il rendimento di ogni attività rischiosa è sostanzialmente più elevato del rendimento pari a zero della liquidità. Dobbiamo però stare molto attenti ad eventuali segnali di possibile recessione, se notiamo qualche avvertimento ovvio come disoccupazioni sopra al 9%, produzione industriale verso il basso e mercato immobiliare stagnante.

    Le famiglie hanno quasi 7.000 miliardi dollari in depositi bancari a risparmio come una copertura contro una nuova recessione. Ma dal momento che i depositi a risparmio offrono quasi nulla in termini di interessi, alcuni potrebbero cominciare a pensare che i loro risparmi potrebbero essere utilizzati meglio in altre attività. Qualsiasi tentativo da parte delle famiglie di ridistribuire i risparmi metterebbe pressione al rialzo sui prezzi di altre attività, ed eventualmente alimenterebbe un aumento della crescita del PIL nominale.

    Il dollaro rimane molto debole, quindi è più probabile che si rafforzi, soprattutto se l'economia farà meglio del previsto. L'Oro rimarrà un bene molto rischioso a questi livelli. I prezzi delle materie prime, tuttavia, potrebbero salire dopo essersi consolidate l'anno scorso, avendo venti in coda come il cambio e la crescita continua dell'economia globale.

    Le informazioni e i dati sono ritenuti accurati, ma non ci sono garanzie. Domino Solutions non è un consulente d'investimento e non offre consigli specifici di investimento. Le informazioni qui contenute sono solo a scopo informativo

    lunedì 7 gennaio 2013

    5 Azioni con Dividendo superiore al 5% e ottimo rendimento per il 2013

    One Million Dollar Portfolio dal 2010 ad oggi +90.93%
    Stock Win Usa Portfolio dal 2010 ad oggi +131.44
    Europa Vincente Portfolio dall'inizio del 2012 +30.78%
    ETF migliori dal 10 ottobre 2012 +12.53%
    Gemme nascoste nel 2012 +324.85%
    Visione del nostro portafoglio One Million Dollar + 90.93%
    Alert acquisto/vendita quando viene modificato il portafoglio One Million Dollar
    Iscrizione newsletter dove riceverai analisi societarie e report macroeconomici
    Bilanci societari, Dati societari e Sec Filing
    Calendario dividendi del nostro portfolio.
    Calendario eventi macroeconomici USA, EUROPA e CINA
    Iscrizione completamente gratuita


    Siamo ufficialmente entrati nel 2013, abbiamo chiuso l'anno passato con molte incertezze ma comunque lauti guadagni in borsa. Detto questo però gli investitori hanno cominciato l'anno nuovo sempre più preoccupati per gli eventuali tassi di interesse, e stanno cominciando a diverfisiciare sempre di più verso le obbligazioni con rendimento e verso i titoli con rendimento da dividendi.

    Tuttavia, non tutti i titoli con dividendi ad alto rendimento sono buoni investimenti. Qui di seguito abbiamo individuato 5 titoli con rendimento da dividendi e fondamentali forti con stabili flussi di cassa per aggiungere potenziale al vostro portafoglio. Come al solito vi fornirò una tabella di valutazione con i fondamentali base per ogni titolo quotato.

    Duke Energy Corporation
    Duke Energy Corporation è una società di energia principalmente dislocata in America. Opera negli Stati Uniti attraverso le sue dirette e indirette controllate e in tre segmenti: U.S. Franchised Electric and Gas, Commercial Power e International Energy. Nel novembre del 2011 Duke Energy Renewables ha annunciato di aver acquisito tre progetti commerciali di megawatt solari. Duke Energy Renewables è una parte di Duke Energy che ha acquistato un portafoglio di progetti fotovoltaici da ESA Renewables. Il portafoglio è costituito dai 4298 pannelli Murphy Farm Solar Project situati su otto ettari di terreno acquistati e 4340 pannelli Wingate Solar Project situati su sette ettari di terreno acquistati.

    Il dividendo attuale della società è del 4,8% con un payout 68%. Duke ha una valutazione del debito di BBB+.

    Settore Utilities
    Capitalizzazione di mercato di 44.37 miliardi di dollari.
    Dividend yield al 4,8%
    Payout ratio al 68.00%.
    Beta 0,33
    Stima 2013 in crescita del +3.07%.




    Digital Realty Trust (DLR)
    Digital Realty Trust (DLR) è una REIT che possiede 92 immobili nel Nord America (87%) e in Europa (13%, soprattutto a Londra). Ha in leasing 16.000.000 metri quadrati di spazi datacenter di telecomunicazioni, internet e banche. E' il più grande proprietario di spazi di datacenter e gateway per spazi internet, una vera e propria nicchia di beni immobiliare. DLR ha attualmente il 94% di spazi locati a 550 inquilini.

    Ha un alto fatturato ricorrente (in media 13 anni di durata dei contratti con 7 anni di media residua) e locazioni in scadenza nel 2013 di circa il 5%, nel 2014 di circa il 4% e nel 2015 di circa il 9%.

    Il dividedo annuale è del 4,3%. Le REIT sono anche tipicamente sotto effetto leva perché finanziano gli immobili di proprietà con il debito e DLR ha una valutazione del debito di BBB.

    Settore Services
    Capitalizzazione di mercato di 8,35 miliardi di dollari.
    Dividend yield al 4,31%
    Payout ratio al 197,00%.
    Beta 1,00.
    Stima 2013 in crescita del +12.91%.




    Conoco Philips (COP)
    ConocoPhillips è società integrata internazionale nel settore energia. Opera in sei segmenti: Exploration and Production (E&P) che esplora, produce, trasporta petrolio, bitume, gas naturale, gas naturale liquefatto (GNL) e liquidi di gas naturale a livello mondiale; Midstream che raccoglie e processa gas naturale e fraziona liquidi da gas naturale negli Stati Uniti e Trinidad. Refining and Marketing (R&M) acquista, raffina, commercializza e trasporta petrolio greggio e prodotti petroliferi negli Stati Uniti, Europa e Asia; LUKOIL Investment consiste nel proprio investimento in azioni ordinarie di OAO Lukoil. Chemicals produce prodotti petrolchimici e plastici in tutto il mondo e infine Emerging Businesses che rappresenta gli investimenti in nuove tecnologie e/o imprese al di fuori della sua attività.

    Oltre alla scissione della PSX, la società ha inoltre ceduto oltre 12 miliardi di dollari di attività non strategiche e rimborsati più di 6 miliardi di debiti portanzo la valutazione del debito ad A. Ha un dividendo del 4,6% e un buon payout del 44%.

    Settore Energy
    Capitalizzazione di mercato di 69,28 miliardi di dollari.
    Dividend yield al 4,6%
    Payout ratio al 44.00%.
    Beta 1,21.
    Stima 2013 in calo del -4.45%.




    Waste Management (WM)
    Waste Management (WM) è la più grande società di smaltimento di rifiuti negli Stati Uniti che serve 20 milioni di clienti attraverso 287 stazioni di trasferimento, 271 discariche di proprietà, 98 impianti di riciclaggio e 127 progetti di utilizzo di gas di discarica. Le entrate sono le seguenti: 55% di raccolta, 20% discarica, 10% rifiuti in energia, riciclo 10% e 5% varie attività.

    La vita media delle discariche di WM è di 48 anni e circa il 40% delle attività di raccolta di WM ha avuto un aumento dei prezzi annuali sulla base del CPI (Consumer Price Index).

    Il suo attuale dividento è del 4,2% con un payout 60,4%. Nel settore della raccolta rifiuti è stata presa in considerazione anche un altra società, Republic Services (RSG). Può essere opportuno prenderla in considerazione per una ulteriore analisi di competitor.

    Settore Services
    Capitalizzazione di mercato di 15,52 miliardi di dollari.
    Dividend yield al 4,2%
    Payout ratio al 60,40%.
    Beta 0,55.
    Stima 2013 in crescita del +8.83%.




    Bristol-Meyers Squibb (BMY)
    Bristol-Meyers Squibb (BMY) è una società biofarmaceutica internazionale che offre una vasta gamma di farmaci da prescrizione. Circa il 65% delle vendite provengono dagli Stati Uniti e il 35% dall'estero. I suoi farmaci più venduti sono Abilify (18% delle vendite), Sustiva (10% delle vendite) e Reyataz (10% delle vendite).

    Tutti i titoli farmaceutici sono altamente dipendenti dalle scadenze dei loro brevetti esistenti e dalla fase di sviluppo del nuovo prodotto. Le vendite sono diminuite a causa della scadenza del brevetto Plavix, ma i nuovi prodotti come Yervoy per il melanoma, SPRYCEL per la leucemia, Orencia per l'artrite e Onglyza per il diabete dovrebbero contribuire a compensare le perdite di vendite del Plavix. Nel mese di agosto 2012, ha acquisito BMY Amylin Pharmaceuticals per 7.000 milioni dollari in contanti (il suo farmaco chiave consiste di Byetta e Bydureon per il diabete).

    Settore Healthcare
    Capitalizzazione di mercato di 52,66 miliardi di dollari.
    Dividend yield al 4,3%
    Payout ratio al 76,00%.
    Beta 0,46.
    Stima 2013 in crescita del -6.22%.






    Le informazioni e i dati sono ritenuti accurati, ma non ci sono garanzie. Domino Solutions non è un consulente d'investimento e non offre consigli specifici di investimento. Le informazioni qui contenute sono solo a scopo informativo

    giovedì 3 gennaio 2013

    Eni sta andando a tutto gas in Russia

    One Million Dollar Portfolio dal 2010 ad oggi +90.92%
    Stock Win Usa Portfolio dal 2010 ad oggi +130.14
    Europa Vincente Portfolio dall'inizio del 2012 +31%
    ETF migliori dal 10 ottobre 2012 +13.58%
    Gemme nascoste nel 2012 +324.85%
    Visione del nostro portafoglio One Million Dollar + 90%
    Alert acquisto/vendita quando viene modificato il portafoglio One Million Dollar
    Iscrizione newsletter dove riceverai analisi societarie e report macroeconomici
    Bilanci societari, Dati societari e Sec Filing
    Calendario dividendi del nostro portfolio.
    Calendario eventi macroeconomici USA, EUROPA e CINA
    Iscrizione completamente gratuita


    La società petrolifera italiana Eni (ENI) ha una lunga tradizione di affari in Russia. E' stato uno dei primi gruppi industriali europei a creare e sviluppare relazioni economiche e commerciali con l'Unione Sovietica a metà del secolo scorso, quando il suo fondatore Enrico Mattei cominciò a stipulare accordi energetici e servizi di ingegneria in cambio di greggio nei primi anni del 1950.

    Nel 1969, con la firma del primo contratto per la fornitura di 6 miliardi di metri cubi all'anno di gas naturale - entrato in vigore nel 1974 - Eni e Gazprom (OGZPY.PK) hanno istituito un rapporto di lavoro molto proficuo. Da allora, la cooperazione con i russi si è intensificata, decennio dopo decennio, e oggi l'Italia è considerata nella Federazione russa come uno dei partner commerciali più fedeli nel settore energetico.

    Nelle ultime due settimane, la collaborazione ha fatto due ulteriori passi in avanti:

    1. Impianto Samburskoye

    Il 20 aprile, per la prima volta nella sua storia aziendale, Eni ha avviato la produzione di idrocarburi dal giacimento di Samburskoye, che si trova nella parte occidentale della Siberia.

    La produzione di gas e liquidi dell'impianto è gestito da SeverEnergia, una società di cui Eni detiene una quota del 30% ed Enel Societa per Azi(ENLAY.PK), la quale detiene una quota del 20%. La massima produzione di gas e liquidi verrà raggiunta nel 2015 con 145.000 Boepd (barili di olio equivalente al giorno). L'Amministratore Delegato dell'Eni Paolo Scaroni ha detto che hanno deciso di vendere una quota del gas naturale del progetto di Gazprom ad un prezzo ragionevole. Enel prevede invece di bruciare la sua quota di gas nelle centrali elettriche di sua proprietà in Russia.



    Sia Eni che Enel hanno comprato impianti di gas di Yukos in un'asta nel mese di aprile 2007, impegnandosi alla possibilità di prendere partner russi in seguito. L'impianto di Samburskoye è il primo di tali impianti ad entrare in funzione e rappresenta una tappa importante nei piani di crescita di Eni in Russia, che porterà ad una produzione di circa 200.000 boe al giorno netti per Eni nel 2019.

    2. Cooperazione con Rosneft

    Rosneft (RNFTF.PK) è una compagnia petrolifera la cui proprietà di maggioranza è del governo russo, ed è uno dei migliori produttori di petrolio al mondo. Il 25 aprile, Eni ha firmato un accordo strategico di cooperazione per lo sviluppo congiunto di licenze nel Mar Nero e nel Mare di Barents per lo scambio di tecnologie e di personale, così come l'acquisizione da parte di Rosneft di una partecipazione in progetti internazionali di Eni.

    Il primo ministro russo Vladimir Putin, che era presente all'incontro, ha commentato l'accordo.
    Sono convinto che questi progetti sulla piattaforma di Rosneft avranno successo e voglio assicurarvi che il governo russo farà di tutto per sostenere progetti di questo tipo.
    L'operazione è simile a quella tra Rosneft e Exxon Mobil (XOM), che come Eni assume una quota di minoranza del 30% nel progetto comune e paga costi iniziali di investimento. L'annuncio di questo mese di Putin, in cui la Russia avrebbe alleggerito il carico fiscale sui progetti offshore - come l'eliminazione di dazi sulle esportazioni e i tagli fiscali per le estrazioni di minerali - ha portato ad una corsa delle major straniere a cercare offerte.

    Ecco alcune dichiarazioni di Scaroni:
    Questo progetto è davvero interessante e di importanza strategica per noi. L'impianto è situato nel Mare di Barents. Conosciamo questo oceano molto bene, perché siamo stati i primi ad aprire un impianto di petrolio. I depositi possono contenere un totale di risorse pari a 36 miliardi di barili di petrolio, per un valore superiore ai 3,5 trilioni di euro. Le prospettive del Mare di Barents sono molto promettenti anche grazie alle scoperte circostanti fatte da Eni nel settore norvegese.
    Conclusione

    Queste due offerte dimostrano che Eni è entusiasta di aumentare le sue attività offshore - non dimentichiamo che il suo gigante del gas si trova in mare aperto a Mozambico - ed è determinata a diventare, a livello internazionale nel settore dell'energia, una società di elevato profilo. Siamo fiduciosi che, dopo i recenti sviluppi, le azioni Eni possano valere almeno 23 euro e gli investitori che desiderano diversificare il proprio portafoglio internazionale dovrebbe considerare l'acquisto di azioni Eni grazie anche al recente pullback che ha offerto un buon punto di ingresso. Ultimo, ma non meno importante, non dimentichiamo che l'azienda paga un affidabile dividendo del 5,60% annuo.

    Le informazioni e i dati sono ritenuti accurati, ma non ci sono garanzie. Domino Solutions non è un consulente d'investimento e non offre consigli specifici di investimento. Le informazioni qui contenute sono solo a scopo informativo