domenica 26 giugno 2011

Mercati emergenti, ETF rating. I migliori momenti per entrare o uscire.

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Il famoso investitore John Templeton una volta disse: Compra quando c'è sangue nelle strade. In questo momento c'è un sacco di "sangue" nei mercati azionari emergenti.

John Pollen responsabile del desk Mercati Emergenti di Pioneer Investments ultimamente ha dichiarato:
Dopo che i rendimenti dei listini Emergenti sono stati pari a una media del 25% (in euro) ci aspettiamo guadagni a doppia cifra anche nell’anno che verrà, visto che le valutazioni sono ancora convenienti e ci sono segnali di ripresa anche negli Stati Uniti.
L'indice azionario Msci Emering Markets ha segnato un 13,20% in dollari nel 2010, questo siginificato che le previsioni rimangono ottimistiche nei paesi delle nuove economie. Fondi come l’Aviva Investors Emerging Markets Equity Small Cap di Aviva (+ 43,11%), il Vontobel Equity Emerging Markets del gruppo elvetico Vontobel (+34,83%) o il JPM Funds Emerging Markets Value di JPMorgan AM (+34,31%) hanno conquistato risultati addirittura tripli rispetto alla media del mercato, e fra le scuderie italiane spicca il buon piazzamento (+29,60%) di Pioneer Emerging Europe & Mediterranean Fund, di Pioneer Investments, gruppo Unicredit. 

Ma quali sono i merrcati migliori ? i listini asiatici meritano una sottolineatura in quanto hanno prospettiva di crescita migliori, dietro troviamo l'America Latina e via via fino agli ultimi quali Russia e Turchia, capaci ci prepararsi alla doppia cifra ma ancora indietro rispetto agli altri.

I gestori di JPMorgan am puntano, invece, sul Brasile, sui paesi dell’Europa dell’est e sulla Corea, ma non mettono da parte India e in Cina; per Pioneer Investments saranno Turchia (diventata uno dei mercati più interessanti nel corso degli ultimi anni grazie a un miglioramento strutturale della propria stabilità politica e a una decisiva riduzione del tasso di inflazione) e Indonesia i Paesi su cui puntare.

Di seguito vi mostriamo le nostre indicazioni paese per paese:

Africa

I nostri modelli continuano ad essere molto rialzista per l'Africa nel lungo termine. Questo è il paese dove sarà più facile aumentare la propria ricchezza. Tuttavia, il modello storico dei flussi di fondi dimostra che quando i grandi mercati emergenti sono colpiti, i mercati di frontiera come l'Africa sono colpiti più duramente. C'è una forte possibilità di vedere a breve termine un mercato orso nei grandi mercati emergenti. Come risultato quindi siamo neutrali sull'Africa nel breve termine.

L’ Africa produce più di 60 metalli e prodotti minerali ed è il maggior produttore di molti dei più importanti minerali e metalli a livello mondiale, inclusi oro, platino, diamanti, uranio, manganese, cromo, nichel, cobalto e bauxite. Il Continente nero ospita il 30% circa delle riserve minerarie del pianeta, inclusi il 40% di oro e 60% di cobalto: è un produttore assolutamente strategico di questi metalli preziosi.

L’Africa detiene il più rapido tasso mondiale di urbanizzazione. Il continente è in grande cambiamento demografico. Già con tassi di crescita urbana che raggiungono il 4,58%, l’Africa si sta urbanizzando più velocemente di qualsiasi altro continente.
Entro il 2030 l’ Africa cesserà di essere un continente rurale. In realtà, con

Brasile

Continuiamo a rimanere molto rialzisti sul Brasile per il lungo termine. Le fortune del mercato azionario brasiliano sono strettamente legate ai prezzi delle merci. I prezzi delle materie prime sono scivolati e quindi anche il mercato brasiliano azionario. I nostri modelli sono ribassisti nel breve termine.

Dal punto di vista tecnico, l'EWZ ETF ha fallito la resistenza sei volte e sta ora testando il supporto, come mostrato nel grafico. Se questo supporto è decisamente rotto, potrebbe esserci un'altra correzione dal 10% al 15%.



Cina

Continuiamo ad essere ribassisti sulla Cina nel lunghissimo termine a causa dei cambiamenti demografici. I dati storici dimostrano che i mercati azionari nei paesi con popolazioni più giovani rendono decisamente meglio. A causa della politica del figlio unico, la popolazione anziana della Cina supererà ben presto la sua popolazione più giovane. I nostri modelli sono inoltre ribassista sulla Cina nel breve termine, ma rialzista nel medio periodo.

Dal punto di vista tecnico, il FXI ETF è piatto e la probabilità di una correzione del 10% al 15% è molto alta. Il grafico mostra anche un recente "doppio top" al livello di resistenza di 46,00 $. Osserveremo attentamente come si comporta l'EFT in tutto verso il supporto a 42,00 $.



India

I mercati indiani sono storicamente guidati dal bilancio del governo centrale. Quest'anno il bilancio è stato molto positivo. L'india è in ripresa ma il rally non sembra durare. Il problema è certamente l'aumento dei tassi di interesse. La Reserve Bank of India è davanti rispetto alla Cina, che è dietro la curva nel controllo dell'inflazione. Questo sviluppo rende i nostri modelli molto rialzista sull'India nel medio termine. Lo slancio della crescita dell'inflazione è in decelerazione.

Indonesia

L'Indonesia è stato uno dei migliori mercati performanti. Ha dati demografici molto validi ed è ricco di risorse naturali - i nostri modelli continuano a rimanere rialzisti per il medio e lungo termine.

Archivio informazioni ING investment management
Naturalmente, i paesi la cui la crescita è stimolata da driver interni forti e sostenibili si trovano nella migliore posizione: in mercati quali Indonesia l’espansione economica rimarrà sostenuta anche quando la crescita del commercio globale rallenterà. Il forte sviluppo demografico e occupazionale, la bassa penetrazione del credito, il forte interesse per le riforme e una sana bilancia dei pagamenti sono le caratteristiche che dovrebbero rendere vincenti queste economie nel corso di un'altra fase recessiva globale.
Per questo motivo abbiamo gradualmente aumentato la nostra esposizione verso questo gruppo di mercati.
Corea

I tassi di interesse sono in aumento. Chi esporta tecnologia può anche prendere qualche colpo ma le esportazioni automobilistiche sono la componente maggiore. La Corea sta beneficiando della momentanea interruzione del Giappone.
Dal punto di vista tecnico una correzione è probabile. Pertanto, stiamo riducendo il nostro rating a breve.

Malaysia

La Malesia è probabile essere colpiti se la Cina viene colpita.

Fausto Tenini su Milano Finanza scrive a proposito della Malaysia. (20 Giugno 2011)
Più elevato il rischio specifico per Jakarta, mentre la Malesia evidenzia una dinamica a bassa volatilità da non sottovalutare. Molto interessante la pressione rialzista che caratterizza il mercato nelle ultime settimane, e su rilassamento delle tensioni internazionali in atto ci si potrebbe nuovamente attendere un tentativo di rafforzamento, dopo la lateralità degli ultimi mesi. Basso legame verso il mondo occidentale, in termini di beta e correlazione per questi indici, mente la dipendenza dell'indice Cece era ad esempio molto più evidente.
Messico

Non c'è alcun cambiamento nel nostro rating sul Messico. Rimaniamo ribassista nel breve e medio termine.

Russia

I mercati russi sono fortemente dipendenti dal prezzo del petrolio e del gas poiché la Russia è il secondo produttore al mondo di petrolio e gas, oltre che il principale produttore di acciaio, nickel e oro (anch'esso ai massimi storici). Il prezzo del petrolio si è abbassato questa settimana e così ha fatto il mercato russo. Sembra che il clima economico stia migliorando e questo è una buona notizia in vista di investimenti sul lungo periodo.

Le stime di crescita per l'economia si attestano attorno al 5% per il 2012, con un'inflazione inferiore al 10%. Dal punto di vista tecnico il mercato russo ha rotto il supporto. Il nostro rating di breve termine è ora vendere.

Singapore

Il mercato di Singapore è stato sul fuoco. Tuttavia, Singapore è fortemente dipendente dalla crescita dell'economia in Cina. Dal momento che ci aspettiamo che l'economia cinese a rallentare, stiamo riducendo il nostro rating su Singapore di due tacche da strong buy in folle.

Dal punto di vista tecnico, a differenza di altri mercati emergenti, Singapore ha spaccato la resistenza. Dopo ogni correzione, il mercato di Singapore potrebbe essere il primo a riprendersi. In ogni correzione, cercheremo di acquistare ETF EWS nel range tra 11,00$ a 12,00$.



Sudafrica

Il Sudafrica è probabile che sia un attore migliore rispetto ai paesi asiatici nel lungo periodo. Tuttavia, attualmente, il mercato azionario è fortemente legato ai prezzi delle materie prime. Dal momento che i nostri modelli sono ribassisti nei confronti dei prezzi delle materie prime nel breve periodo, stiamo declassamento il Sud Africa sul breve termine.

L’80% della popolazione sudafricana vive nell’Africa sub-sahariana e in Sud Africa, il 20% nel Nord Africa. I livelli di istruzione sono molto migliorati rispetto al passato. Il 98% dei bambini sono stati iscritti alle scuole elementari (dati UNESCO al 2005). Il 37% alla scuola secondaria rispetto al 22% nel 1990, in linea con le statistiche per l’Asia negli anni  Settanta.

Taiwan

L'economia di Taiwan è fortemente dipendente dalla tecnologia. L'estate è tradizionalmente un periodo di lentezza per la tecnologia. Di conseguenza siamo ribassisti sul rating a breve termine su Taiwan.

Thailandia

La Thailandia continua ad avere la sua parte di difficoltà nel gestire l'economia del paese. Per questo motivo, continuiamo a mantenere una neutralità rating a breve termine sulla Thailandia.

Turchia

La Turchia continua a beneficiare di diversi sviluppi. Ha stretti legami economici con la Germania e i mercati tedeschi sono stati molto forti negli ultimi tempi. La Turchia è uno dei maggiori fornitori di manodopera immigrata in Germania.

La Turchia è un modo per investire in Medio Oriente a basso rischio. Beneficia di un aumento delle esportazioni dalla Russia verso l'Europa occidentale.

Dal punto di vista tecnico, il mercato turco si è ritirato. L'ETF TUR è entrato nella fascia superiore della nostra zona di acquisto. Coloro che non detengono una posizione in TUR possono prendere in considerazione una leggera esposizione per iniziare. Investitori aggressivi possono iniziare intorno ai 61,00 dollari ma gli investitori prudenti potrebbero voler attendere una ulteriore pull back intorno ai 50$.



Vietnam

Siamo molto fiduciosi sul Vietnam per il medio e lungo termine. Il Vietnam sta rapidamente attirando la migrazione di fabbricazione dalla Cina grazie al suo costo del lavoro più basso.

Il Vietnam sta anche beneficiando della situazione in Giappone.

Dal punto di vista tecnico, l'ETF VNM si è tirato indietro ed è ora vicino al limite superiore della nostra gamma di Buy. Il Vietnam continua ad essere neutrale per il rating di breve termine, ma il VNM ETF diventerà  strong buy su qualsiasi ritiro intorno i 18.00 $. A seconda di ciò che accade in Cina, gli investitori aggressivi possono considerare una posizione intorno ai 20$, ma gli investitori prudenti potrebbe voler aspettare i 18.00 $.



Le informazioni e i dati sono ritenuti accurati, ma non ci sono garanzie. Domino Solutions non è un consulente d'investimento e non offre consigli specifici di investimento. Le informazioni qui contenute sono solo a scopo informativo

martedì 21 giugno 2011

5 titoli con alti dividendi dell'area Europa

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Solitamente non trattiamo titoli europei, non sono il nostro pane quotidiano. Ma abbiamo ricevuto varie email dai nostri lettori che ci invitano quanto meno a fornire qualche notizia su dividendi interessanti nell'area Europa, per avere qualche macro indicazione.

I titoli dall'Europa oltre alle preoccupazioni per il debito e la correzione generale del mercato ha creato una nuova opportunità per comprare aziende solide a prezzi più convenienti. Tutte queste aziende hanno sede in Europa e pagano dividendi molto generosi. Molte imprese europee pagano dividendi più elevati rispetto ai loro omologhi statunitensi, quindi ha senso cercare anche in Europa per ottenere un maggiore rendimento.

Oltre ai solidi dividendi è utile anche conoscere la crescita di questi titoli, è possibile infatti notare per questi titoli un significativo apprezzamento del prezzo nel tempo. Di seguito trovate l'elenco dei titoli che secondo noi rispecchiano meglio alcune condizioni quali, prezzo favorevole, alto rendimento dei dividendi e possibilità di crescita. Tutti questi titoli però verranno discussi in quotazioni in dollari perché sono analizzati in ADR sul Wall Street, quindi parleremo di titoli con sedi in Europa, quotati in Europa ma anche in America, e a noi interessa proprio il mercato americano.

Unilever PLC (UL)
Unilever PLC (PLC) è un fornitore di beni di consumo. Le due società madri, Unilever NV e PLC (PLC), insieme alle loro società del gruppo operano come Unilever Group (Unilever). La società opera in tre regioni: Asia, Africa ed Europa centrale e orientale (CEE Asia Africa), Americhe ed Europa Occidentale. I prodotti di PLC sono salati, condimenti, gelati, bevande, la cura personale e assistenza domiciliare. I marchi della società comprendono Axe/Lynx, Blue Band, Dove, Becel/Flora, Heartbrand ice creams, Hellmann’s, Knorr, Lipton, Lux, Omo, Rexona and Sunsilk. Il suo portafoglio di marchi comprende anche Vaseline, Persil, Cif, Marmite e Pot Noodle.

E' scambiata a 31,66 dollari. Unilever è una delle aziende alimentari e di prodotti di consumo più grandi e ha sede in Inghilterra. Le azioni sono negoziate in un range compreso tra 25,90 dollari a 33,06 dollari nelle ultime 52 settimane. I 50 giorni di media mobile sono 31,92 $ ed i 200 giorni di media mobile sono $ 29,68. Gli utili stimati sono circa 2,24 dollari per azione nel 2011 e 2,53 dollari nel 2012.

Il dividendo è di circa 1,32 dollari l'anno che si traduce in un rendimento di circa il 4,2%. Questo titolo sembra un acquisto forte intorno ai 30 e 31 $, prezzo vicino ai 200 giorni di media mobile. Unilever realizza prodotti che si vendono in qualsiasi economia e dovrebbe vedere la sua crescita nei paesi emergenti.

Vendite - (2010) 63.33 Miliardi - (Ultimi 5 anni) 2.88%
Utile netto - (2010) 6.07 Miliardi - (Ultimi 5 anni) 5.49%
Dividendo per azione - (2010) 1.18 - (Ultimi 5 anni) 9.82%
Dividendo percentuale - (2010) 4.18% - (Ultimi 5 anni) 4.30%

Statoil ASA (STO)
Statoil ASA (Statoil) è una società energetica con sede in Norvegia e in circa 40 altri paesi del mondo. Al 31 dicembre 2009, la società aveva riserve certe di 2.174 milioni di barili (milioni di barili) di petrolio e 514 miliardi di metri cubi (bcm) (equivalente a 18,1 miliardi di piedi cubici (TCF)) di gas naturale, che corrisponde ad riserve certe di 5408 milioni di barili di petrolio equivalente (boe). La società opera in quattro segmenti di business: Exploration and Production Norway (EPN), International Exploration and Production (INT), Natural Gas (NG) and Manufacturing and Marketing (M&M). Nel luglio 2010, Statoil ASA ha venduto la sua filiale di Tampnet HitecVision.

Le azioni nelle ultime 52 settimane sono negoziate in un range compreso tra 18,39 dollari a 29,67 dollari. La media mobile a 50 giorni è di 25,77 $ e quella di 200 giorni è di 23,29 $. L'azienda stima di guadagnare circa 2,88 $ per azione nel 2011 e 3,23 dollari nel 2012.

Oltre alle riserve Statoil opera in oltre 2.200 stazioni di servizio. Statoil ha recentemente annunciato una importante scoperta di petrolio nel Mar di Barents. La scoperta è stimata in circa 500 milioni di barili di petrolio. Questa nuova scoperta è importante per l'azienda ed è probabile che questa società continuerà a fare ulteriori ritrovamenti nel Mar di Barents.

Vendite - (2010) 99.58 Miliardi - (Ultimi 5 anni) 6.45%
Utile netto - (2010) 7.75 Miliardi - (Ultimi 5 anni) 4.38%
Dividendo per azione - (2010) 1.15 - (Ultimi 5 anni) 11.66%
Dividendo percentuale - (2010) 4.83% - (Ultimi 5 anni) 3.40%

ENI spa (E)
Eni SpA (Eni) è impegnata nell'esplorazione ed esplorazione di petrolio e gas, operazioni di commercializzazione del gas, gestione delle infrastrutture del gas, produzione di energia, petrolchimico, servizi di giacimento e dell'ingegneria. Eni al 31 Dicembre 2010 era presente in 79 paesi. I segmenti della società comprendono Exploration & Production, Gas & Power, Refining & Marketing, Engineering & Construction, Petrochemicals e altre attività. Nel novembre 2010 Eni e la compagnia di stato venezuelana PDVSA hanno costituito una joint venture incaricata nello sviluppo del giacimento petrolifero Junin 5, ubicato nella cintura del petrolio dell'Orinoco. Nell'aprile 2010, Eni ha venduto alla libica National Oil Corporation (NOC) una partecipazione del 25% ed il controllo di GreenStream BV. Nel dicembre 2010 Eni ha acquisito Minsk Energy Resources la quale gestisce tre licenze esplorative nel Bacino del Baltico polacco. Nel dicembre 2010, Eni ha acquisito una partecipazione di controllo in Alterga.

La media mobile a 50 giorni di media mobile è di 48,09 $ e quella a 200 giorni è 45,42 $. Stima di guadagnare circa 5,58 $ per azione nel 2011 e 6,02 dollari nel 2012.
Eni è una delle meno conosciute di tutte le maggiori compagnie petrolifere. A causa di questo, è anche una delle più economiche. Il rapporto PE è solo circa 8 volte gli utili e paga un dividendo forte di circa 2 dollari per azione, che è equivalente ad un rendimento di circa il 4,5%. Le azioni sono molto accattivante ma sarebbe ottimo acquistarle solo in caso di una ulteriore discesa.

Vendite - (2010) 147.94 Miliardi - (Ultimi 5 anni) 5.95%
Utile netto - (2010) 9.50 Miliardi - (Ultimi 5 anni) -6.39%
Dividendo per azione - (2010) 2.74 - (Ultimi 5 anni) -1.89%
Dividendo percentuale - (2010) 6.10% - (Ultimi 5 anni) 5.80%

France Telecom SA (FTE)
France Télécom (scritta spesso France Telecom) è la maggiore impresa di telecomunicazioni in Francia. Con i suoi 191.000 dipendenti e 159 milioni di clienti nel mondo, è una delle principali aziende mondiali del settore. Ha una capitalizzazione in Borsa di 53 miliardi di euro. La quota di controllo è in mano pubblica (23,16% delle azioni), e un considerevole 2,93% è dei dipendenti.
Dal 2007 offre nel comune di Parigi e dintorni ADSL a 100 Mbit/s in download ai suoi clienti. Nel biennio 2008-2009, oltre 20 dipendenti della società si sono suicidati, forse anche a causa dei rigidi metodi di management aziendali.
Opera in 3 segmenti,  Personal Communication Services (PCS), Home Communication Services (HCS) e the Enterprise Communication Service (ECS). La società gestisce un certo numero di società controllate, in particolare sotto il marchio Orange.

La media mobile a 50 giorni è di 21,29 $ e quella a 200 giorni è di 20,91 $. I guadagni della società sono stimate in circa 2,36 dollari per azione nel 2011. Questo pone il rapporto PE a circa 8 che è molto ragionevole.
Il dividendo è di circa 2 $ all'anno che si traduce in un rendimento di circa il 9%. Questo titolo sembra un acquisto forte nella gamma di quelli al di sotto dei 20 $. Tali azioni sono scese di recente e questo potrebbe essere un opportunità di acquisto molto solida. Indipendentemente da ciò che accade alla crisi del debito in Europa, la gente sta continuando ad usare i telefoni e servizi Internet.

Vendite - (2010) 65.10 Miliardi - (Ultimi 5 anni) -1.10%
Utile netto - (2010) 5.45 Miliardi - (Ultimi 5 anni) -5.52%
Dividendo per azione - (2010) 1.92 - (Ultimi 5 anni) 6.96%
Dividendo percentuale - (2010) 9.42% - (Ultimi 5 anni) 6.80%.

Total SA (TOT)
Total SA è una compagnia petrolifera francese, con sede a Parigi. È una delle prime quattro aziende mondiali operanti nel petrolio e nel gas naturale (assieme a Royal Dutch Shell, BP ed ExxonMobil). La società opera nell'intera catena produttiva del gas e del petrolio, dalla ricerca di nuovi giacimenti alla vendita al dettaglio dei prodotti derivati. La Total opera anche nel comparto della chimica.
La Total, dopo aver acquistato la belga Petrofina nel 1999, si era fusa con la stessa ed aveva così cambiato la denominazione in Total Fina. Come risultato dell'ulteriore fusione con la francese ELF Aquitaine nel 2000, cambiò il nome in TotalFinaElf, fino al 2003, in cui tornò a chiamarsi Total.

Nel 2007 la Total è stata messa sotto accusa per presunti reati di complicità in crimini contro l’umanità commessi in Birmania, dove rappresenta la principale compagnia petrolifera nonostante le sanzioni imposte dall'Unione europea contro la giunta militare al governo nel Paese. In particolare, la Total è stata accusata di sfruttamento della manodopera locale nella costruzioni dei gasdotti.

La media mobile a 50 giorni è di 58,44 $ e quella a 200 giorni è di 55,71 $. Le stime sui guadagni sono circa 8,18 dollari per azione nel 2011 e 8,24 dollari nel 2012.
Queste azioni sono sottovalutate soprattutto se paragonata alle valutazioni di altri nomi importanti di aziende petrolifere. Il titolo azionario è sceso da poco insieme con i prezzi del petrolio e questo sembra un buon momento per iniziare a comprare.

Vendite - (2010) 213.06 Miliardi - (Ultimi 5 anni) 3.71%
Utile netto - (2010) 17.03 Miliardi - (Ultimi 5 anni) -3.65%
Dividendo per azione - (2010) 3.15 - (Ultimi 5 anni) 7.07%
Dividendo percentuale - (2010) 5.79% - (Ultimi 5 anni) 4.60%.


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domenica 19 giugno 2011

La Grecia rappresenta un'opportunità di acquisto o un serio rischio per l'economia globale ?

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Il 26 Maggio erano in molti ad essere scettici sulle obbligazioni greche, nonostante economisti importanti come il professor Martin Feldstein continuassero ad essere fiduciosi. I numeri parlano chiaro, la valutazione prevalente è che ci sono 3 probabilità su 4 che la Grecia non sia in grado di tener fede alle proprie scadenze debitorie entro tale anno. La Grecia potrebbe essere in bancarotta per il 2016 secondi molti analisti sia europei che extra-europa.

Il presidente del Consiglio europea Herman Van Rompuy non sembra però essere dello stesso avviso, anzi è parecchio fiducioso che Atene adotti qualsiasi provvedimento necessario a raggiungere gli obbiettivi di correzione dei conti pubblici e che i leader europei si sforzeranno di evitare l'insolvenza sovrana Greca.

Herman Van Rompuy al vertice G8 avrebbe detto:
Crediamo che la Grecia prenda tutte le misure necessarie, adotti tutte le riforme in modo da centrare gli obiettivi di bilancio che le sono stati posti. Per quanto riguarda la ristrutturazione del debito, faremo tutto il possibile per evitare un default o una crisi del credito.
Ma la pensano tutti così ?

Uno scenario di ristrutturazione (del debito greco) comporta un rischio elevato di bancarotta per Atene, con conseguenze che potrebbero essere ancora più catastrofiche del crollo di Lehman Brothers. É decisivo che la Grecia attui il programma annunciato a marzo, compreso il piano di privatizzazioni da cinquanta miliardi di euro.

Parole del ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, che ha rilasciato un'intervista al quotidiano Handelsblatt, aggiungendo però che Atene sembra aver bisogno di più tempo.

Andamento CDS Greci a 10 anni

Lo spread Greco dei CDS era di 1400 bp il 26 Maggio, ora è più simile a 1900 bp. Le obbligazioni a 10 anni della Grecia fornirono un rendimento del 16,4% sempre il 26 Maggio, ma oggi toccano i 18,3% con prezzi vicini ai 50 centesimi di dollaro. Le borse europee hanno perso il 5% del loro valore collettivo dal 26 maggio e il Thomson Reuters default-probability calcolava la Grecia ormai sopra il 90%.

Un campione intervistato da Bloomberg composto da 1.000 esperti fra analisti finanziari, trader, investitori e operatori bancari americani hanno fornito una previsione che parte dal presupposto che l'attuale crescita economica del paese non consentirà al governo greco di ripagare gli elevati interessi del debito nazionale, anche nell'ipotesi più ottimistica di sostenuta crescita economica.

Ma allora cosa dobbia fare ? cosa dobbiamo temere ? La reazione dei mercati in questi giorni parla chiaro, sta accadendo qualcosa di scomodo, potrebbe essere un contagio. Ci sono disordini per le strade e quindi non arrivando mai buone notizie cosa facciamo ? Noi vendiamo. 

Sulla base di questo approccio, perché qualcuno dovrebbe comprare? I dati economici sono cattivi e chissà quando cambieranno. La questione è se questa è una reazione eccessiva o una minaccia reale. Sul lungo termine gli investitori devono cercare opportunità ma tutto va correlato all'elevato rischio sopra citato. 

Questi sono alcuni punti interessanti da tenere sotto controllo:

1) La Grecia sarà d'accordo sull'ultima misura di austerità richiesta per la linea di credito aggiuntiva ? No si sa, e non può avere una risposta definitiva fino a Lunedi. I Greci portano rancore risalente al secondo conflitto mondiale. La questione è come i greci risponderanno e la risposta non è su quello che succede sulle strade ma nel Parlamento greco.

2) Se la Grecia farà il gioco duro sulla questione austerità, come risponderanno i tedeschi ? Il salvataggio della Grecia interessa tutti i contribuenti europei. Alcuni credono che "i banchieri" dovrebbero condividere il "dolore" attraverso una ristrutturazione del debito.

3) Ristrutturazione del debito appare come una parte ragionevole del processo, ma la Banca centrale europea è preoccupata. Se il debito è ampliato o modificato potrà essere definito un "credit event" ? Questo è importante perché c'è un mercato in Credit Default Swaps (CDS) del debito della Grecia, altri paesi, stati e corporazioni. L'acquisto di un CDS è come assicurare il vostro prestito per l'emittente. Il problema è che il commercio nel mercato dei CDS permette agli acquirenti di stipulare una "assicurazione" anche se non proprio del debito sottostante. È possibile effettuare una scommessa con leva contro ogni entità.

4) Se c'è un "credit event" questo può innescare pagamenti dei CDS holdings. Ciò significa che chi ha pagato i premi alcuni punti potrebbe riscuotere 100 centesimi per ogni dollaro - una manna per gli acquirenti e un disastro per i venditori. La BCE sarà al lavoro cercando di fare in modo che qualsiasi risoluzione non attivi un "credit event".

5) Ci sarà contagio ? Se vi è un adeguamento alle disposizioni di prestito per la Grecia, altri potrebbero seguire. Questa è una domanda cruciale.

6) L'effetto Lehman. Questo è stato molto discusso. La preoccupazione è che l'impatto europeo creerà una crisi sistemica.

7) Ripresa economica. La ripresa economica si fa ancora desiderare in terra ellenica, il 2010 è stato un anno di recessione e purtroppo si prevede che lo sia anche il 2011, sebbene in misura nettamente inferiore.

La domanda alla fine nasce spontanea. Che fare se si hanno bond greci fra i propri asset? Sarebbe saggio venderli sul mercato in occasione dei periodici acquisti della BCE. Sì, infatti il Fondo Europeo di Stabilità acquista periodicamente obbligazioni greche per sostenerne il valore di mercato. Quando interviene il Fondo di Stabilità il valore dei titoli obbligazionari acquistati può salire anche  del 6-7% in pochissimo tempo, per poi tornare a sgonfiarsi lentamente nei giorni a seguire.

Le informazioni e i dati sono ritenuti accurati, ma non ci sono garanzie. Domino Solutions non è un consulente d'investimento e non offre consigli specifici di investimento. Le informazioni qui contenute sono solo a scopo informativo

Rating di acquisto/vendita dei 100 titoli del Nasdaq

Questa tabella mostra i titoli del NASDAQ-100 Index basandosi sui giudizi forniti da analisti di Wall Street. Ogni analista ha fornito un rating da 1 a 5, dove 1 è il punteggio più alto (Strong Buy) e 5 è il più basso (Sell). La media è calcolata per rappresentare la valutazione complessiva di un titolo.

La tabella è una immagine, quindi i titoli sono sottolineati ma non sono linkabili, scusa il disagio.

Clicca sull'immagine per visionarla più grande

Rating di tutti i titoli del Nasdaq forniti da analisti di Wall Street

mercoledì 15 giugno 2011

7 Dividendi in crescita per i prossimi 5 anni

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Mentre i titoli potrebbero essere rischiosi nel breve termine, allo stesso tempo offrono il massimo rendimento nel lungo periodo secondo il professor Jeremy Siegel dell'University of Pennsylvania, Wharton School of Business. Nel suo libro "Stock for the long run" (che ho avuto il piacere di terminare qualche giorno fa e consiglio a chiunque non abbia problemi a leggere un testo in inglese di acquistarlo subito, io l'ho preso su amazon.com) Siegel suggerisce che i titoli offrono reali rendimenti stabili maggiori delle obbligazioni a lungo termine, grazie all'effetto "mean reversion":

Notevole stabilità del lungo termine e rendimenti reali sono caratteristiche del mean reversion, una proprietà di una variabile per compensare le fluttuazioni a breve termine, in modo da produrre maggiore stabilità nel lungo termine.

Il suo libro offre anche diversi modi per scegliere i migliori titoli al prezzo più basso Uno dei metodi suggeriti più interessanti è l'utilizzo di una combinazione di tre parametri:

Una regola pratica per la valutazione dei titoli quotati a Wall Street è calcolare la somma del tasso di crescita degli introiti della società, più il suo dividend yield e dividere il tutto per il suo PE ratio. Più è alto il rapporto, migliore è il prezzo di acquisto. Il famoso economista Peter Lynch consiglia titoli che abbiano un valore di due o superiore, evitando titoli che abbiano un rapporto di uno o minore di uno.

    * Dividend Yield: Più alto è meglio.
    * EPS Growth: Più alto è meglio.
    * P/E Ratio: Più basso è migliore.

Ecco la potente ma semplice formula utilizzata dagli investitori di Wall Street:

O-Metrix = (Dividend Yield + EPS Growth) / (P/E Ratio)



Come mostrato qui in alcuni test eseguiti con questa tecnica di valutazione in 40 società di grandi capitalizzazioni abbiamo scoperto che l'O-Metrix funziona molto bene nel lungo termine, circa 5 anni. Dal 2006 le imprese con A+ come punteggio O-Metrix come per esempio Petrobrasil ( PBR ) e Vale ( VALE ) hanno restituito una media del 16,92%, mentre quelli con punteggi F-Sub, come General Electric ( GE ) ha avuto rendimenti negativi. Così più alto è il punteggio O-Metrix meglio restituisce in maniera significativa un rialzo nel tempo.


E' stata eseguita questa tecnica su diversi settori e finora i risultati sono positivamente promettenti. Nel frattempo ecco una lista di 7 titoli di settori e dividendi diversificati che ci aspettiamo possano battere i rendimenti del mercato entro i prossimi 5 anni.

Intel (INTC)
Il glorioso vincitore della battaglia dei microchip è quello meglio piazzato per i prossimi 5 anni sia come crescita di vendite che come crescita di dividendi. L'attività principale di Intel è la produzione di microchip e di semiconduttori, ma l'azienda ha anche un grande investimento di portafoglio in titoli ad alta tecnologia, nonché un business venture capital.

L'attuale rendimento di è del 3,87%, uno dei migliori tra le aziende blue chip. Le azioni vengono negoziate con un P/E basso di 10.11. Gli analisti stimano una crescita dell'EPS a 5 anni del 11,13%, che è abbastanza ragionevole. Sulla base di questi parametri, Intel ha un punteggio di O-Metrix di 8. Penso che il recente pullback offra una buona occasione per comprare più azioni.

C'è un forte supporto tra i 20-21 $ quindi dubito che scenderà al di sotto di 20 $.

AT&T (T)
Se approvata, l'ultima acquisizione di T-Mobile ( DTEGY.PK ) farà di AT&T il più grande vettore negli Stati Uniti. E 'stata una mossa davvero audace che darà ad AT&T una quasi situazione di monopolio in molti stati.

Quando guardiamo i risultati della fusione tra Cingular [SBC] e AT&T i benefici sono facili da vedere nel conto economico, così come i rendimenti azionari. Attualmente il titolo ha un rapporto P/E di 9,07 e un rendimento del 5,61% di dividendi annuali.

Gli analisti stimano una crescita dell'EPS del 6% per i prossimi 5 anni. Tuttavia, data la crescente domanda di servizi di dati in modo esponenziale, mi aspetto che l'EPS annuale cresca almeno del 10%.


Con una O-Metrix di 7,8, AT&T è un altro dividendo coi fiocchi per i prossimi 5 anni.

Coca-Cola (KO)
Un titolo da lungo tempo tra i favoriti di Warren Buffett, la più grande società al mondo di bevande società. Anche se la Coca-Cola è un simbolo americano, l'azienda ha un numero significativo di centri operativi in tutto il mondo. Si tratta di un'impresa politica per migliorare la sua posizione globale attraverso alleanze locali.

Coca-Cola ha più di 500 marche a livello globale, un'azienda molto molto redditizia con un dividendo annuale del 2,87 %. Ha forte presenza nei mercati emergenti e anche se la società non non dovesse fare alcun profitto ha abbastanza contanti per pagare gli attuali dividendi per i prossimi cinque anni.

O-Metrix ha un punteggio di 5.5. Non alto come gli altri della lista top, ma l'attuale P/E ratio è ben al di sotto dello storico 15-20.


McDonald's (MCD)
McDonald's (MCD) è il più grande e famoso catena di fast food e ristoranti in tutto il mondo. Ultimamente, con la consapevolezza del peso in eccesso e i problemi di salute, McDonald's ha iniziato l'aggiunta di prodotti più sani nei loro menu.  L'unico concorrente serio è Burger King che però a differenza di MacDonald's non è a livello globale.

McDonald's ha un P/E ratio di 17,03 e gli analisti stimano una crescita dell'EPS del 10% per i prossimi 5 anni. Tuttavia data la crescita EPS degli ultimi 5 anni del 18%, a mio parere un EPS annualizzato può essere stimato intorno al 14% per i prossimi 5 anni.

Sulla base di questi parametri, McDonald's ha un punteggio di O-Metrix di 5,5, che è al di sopra del S&P 500 (SPY) il quale ha un punteggio di 4,5.

Chevron (CVX)
Chevron (CVX),  fratello minore di Exxon ( XOM ) è uno dei dividendi  migliori del settore energetico. Gli azionisti di Chevron hanno apprezzato il dividend payout più alto finora di 2,88 $ per azione nel 2010 rispetto ad un più basso dividendo di  0,35 dollari avvenuto nel 2001.

Pertanto i dividendi sono aumentati di 8 volte negli ultimi 10 anni. E' evidente che la Chevron è un'ottima azione e che i dividendi non sono in diminuzione dal 2001. Il suo margine lordo del 32,77% e il suo margine operativo del 14,20% sono superiore alla media del settore così come la crescita dei ricavi trimestrali del 25%.  Il P/E ratio di 9,81 scende a 7,81 per il prossimo anno.

Le azioni vengono negoziate al 15% sotto la stima media degli analisti di 115 $.  Sulla base di questi parametri la Chevron ha un punteggio di O-Metrix di 6.

Wal-Mart (WMT)
Wal-Mart (WMT) è il più grande rivenditore statunitense in termini di fatturato, redditività, nonché il numero di clienti. L'azienda opera in tre segmenti: Wal-Mart negli Stati Uniti, Wal-Mart International e Sam's Club.

La società ha fatto 15,48 miliardi dollari di utili netti negli ultimi quattro trimestri. Mentre i margini di profitto di 3,78% potrebbero sembrare un numero molto sottile è uno dei più alti del settore retail.
Con un rendimento del 2,72% attuale e una stima di crescita EPS del 9,74%, Wal-Mart ha un punteggio di O-Metrix di 5.5.

Microsoft (MSFT)
Microsoft (MSFT) è una delle aziende più redditizie del mondo, eppure il titolo è tra i più economici del settore high-tech. Mi aspettavo che Microsoft avrebbe battuto le stime degli analisti.
EPS di 61 cents per azione e un fatturato di 16,43 miliardi dollari ha battuto le stime sia dell'analista Zacks che degli analisti sul fatturato che lo davano a 16,29 miliardi di dollari. 

Quello che non era previsto era la reazione del mercato. Dal rilascio dei guadagni il titolo è andato solo verso il basso. I prezzi delle azioni sono tornati ai loro livelli di settembre.

Penso che a un certo punto, presto o tardi, le azioni raggiungeranno la doppia cifra. In ogni caso, con un rendimento attuale del 2,68%, e la stima di crescita utile per azione di 10,82%, Microsoft ha una O-Metrix di 7,5.

Microsoft è una società profondamente sottovalutata ma è necessario essere pazienti con la performance del titolo.

Le informazioni e i dati sono ritenuti accurati, ma non ci sono garanzie. Domino Solutions non è un consulente d'investimento e non offre consigli specifici di investimento. Le informazioni qui contenute sono solo a scopo informativo

sabato 11 giugno 2011

Il Gas Naturale è veramente entrato nell'età dell'Oro ?

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L'International Energy Agency (IEA) ha recentemente pubblicato un rapporto intitolato "Are We Entering a Golden Age of Gas? (Stiamo noi entrando nell'età dell'Oro del Gas Naturale ?)"

Fortunatamente si può leggere questo rapporto cliccando sul link WEO2011_GoldenAgeofGasReport.pdf (Attenzione: la relazione è di quasi 130 pagine in inglese.)

Non ho letto l'intero rapporto ma ho pensato di andare su due dei temi più interessanti presentati. Primo, i progetti della IEA che il gas naturale potrebbe essere il rivale del petrolio nell'utilizzo quotidiano superandolo intorno al 2035 sono concreti. Come vedete nel grafico il Gas Naturale ha preso una forte spinta negli ultimi anni avvicinandosi pericolosamente al petrolio.



Date un'occhiata a questo grafico che è la domanda mondiale di carburanti divisi per tipologia di energia.

La prossima volta che sentirete parlare di tecnologia idroelettrica (Hydro)  o altre tecnologie "energie verdi", pensate a questo grafico. L'IEA è indiscutibilmente l'autorità leader energetica a livello mondiale e nei prossimi anni vedremo certamente un aumento di energia verde come il solare, eolica e geotermica.

Nel frattempo i progetti sulla domanda di gas naturale supererà il carbone (!) Entro il 2030. Tale proiezione è solo una sorta di colpo di stato per il gas naturale.
Il nuovo coraggioso mondo di utilizzo di energia verde non è solo in programmazione per i prossimi 20 anni come molti progressisti vorrebbero farci credere.Non so se l'IEA si troverà corretta la previsione che il gas supererà il carbone. Quello che sappiamo è che le riserve non sono mai state così alte - mentre allo stesso tempo di rimpiazzo delle riserve non è quasi mai stato così in basso.


Il grafico qui sopra mostra ciò di cui parlavo nelle righe poco più su e dovrebbe darci un'idea di come il gas naturale sta per invadere il mercato. Infatti notiamo che mentre il mercato è inondato di gas naturale, la nostra capacità di ricostruire  delle riserve è in diminuzione. Questa è una classica ricetta per prezzi più elevati.

E come ho detto prima, basandosi sul costo del gas naturale, l'energia è al momento più conveniente rispetto alla benzina come mai prima d'ora.

Anche con gas naturale ad un prezzo più alto, come per esempio un anno fa, a 4,75 dollari per mille metri cubi (MCF), è molto, molto più conveniente rispetto alla benzina.

Sulla base dei costi di energia, 5 dollari gas naturale, è come fare un pieno di benzina pagando 15 centesimi al litro.
  L'IEA sembra pensare che la domanda di gas naturale continuerà a salire per i prossimi anni venti anni inaugurando un periodo d'oro per il carburante.

Se siete interessati ad investire nel gas naturale, vi invito a leggere la relazione accennata prima.

Titoli che sono legati al Gas Naturale
Vorrei qui di seguito segnalarvi qualche titolo legato al settore del gas naturale, sottolineo che non abbiamo fatto alcuna ricerca di su questi titoli, li postiamo solo per dovere di cronaca, poi confidiamo che ognuno di voi faccia le dovute ricerche nel caso fosse interessato e se poi volesse segnalarci le sue conclusioni saremmo lieti di leggerle.

ConocoPhillips (Public, NYSE:COP)
ConocoPhillips è un'organizzazione internazionale società energetica integrata. L'azienda opera in sei segmenti: Esplorazione e Produzione (E & P), che esplora, produce, trasporta sui mercati petrolio greggio, bitume, gas naturale, il gas naturale liquefatto (GNL) e di liquidi di gas naturale su base mondiale.


Linn Energy, LLC  (Public, NASDAQ:LINE)
Linn Energy, LLC (LINN Energia) è una e società indipendente di produzione di petrolio e gas naturale. Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2009, le sue riserve certe sono state di 1.712 miliardi di mc, di cui circa il 36% erano di petrolio, 45% gas naturale e il 19% erano liquidi di gas naturale (NGL). Linn Energy si trova in quattro regioni degli Stati Uniti: Texas, Oklahoma, Kansas, Louisiana, Illinois, California. Nel gennaio 2010, la Società ha completato l'acquisizione dell'area di produzione di gas e petrolio Permiano e Anadarko, nei bacini in New Mexico.

Whiting Petroleum Corporation (Public, NYSE:WLL)
Whiting Petroleum Corporation è una indipendente società di gas. E 'impegnata nell'acquisizione, sviluppo, valorizzazione, produzione e attività di esplorazione principalmente nel Bacino Permiano, Montagne Rocciose, Mid-Continent, Gulf Coast e le regioni del Michigan negli Stati Uniti. Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2010, la produzione media giornaliera è stata di 64,6 migliaia di barili di petrolio  al giorno. Al 31 dicembre 2010, le sue riserve certe erano pari a 304,9 milioni di barili di petrolio equivalente.

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domenica 5 giugno 2011

7 titoli con dividendi vicini al ribasso della 52esima settimana

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Abbiamo sempre dato molta importanza ai dividendi, infatti sono comunemente considerati come una importante forza fiscale di una società e di prospettive per il futuro. Se il management è ottimista può aumentare il payout ratio fornendoci maggiori dividendi rendendo molto più felici gli investitori. D’altro canto se il management è pessimista potrebbe tagliare il dividendo vincolandone la crescita.

Di seguito vi mostriamo sette aziende con prezzo d’acquisto vicino al limite basso della media a 52 settimane. Gli investitori dovrebbero tenere d’occhio questi titoli perchè mostrano rendimenti di dividendi ottimi, finanziariamente sono aziende sane ma il prezzo dell’azione mostra una certa debolezza perchè l’outlook sul breve non è tenuto conto, ma sul lungo le prospettive sono tutt’altra cosa.

Gap Inc. ( GPS )

Prezzo corrente: 18,09 $
Prezzo della media a 52 settimane: $ 16,62
Dividend Yield: 2,3%

La famosa catena americana al dettaglio ha lottato per anni per tornare al suo antico splendore. Dal 1990 ha continuato ad espandersi lottando per mantenere la popolarità del suo marchio, la crescita degli utili e dei margini.

Gap Inc. è diventata un popolare titolo anche grazie a famosi gestori come Eddie Lampert e Steve Cohen. Per quanto riguarda Lampert dobbiamo aggiungere qualche parola in più, gli investitori che possono il titolo Gap dovrebbero tenere sotto controllo i movimenti proprio di Lampert in quanto col tempo è diventato un grosso azionista della società e funge molto da catalizzatore sul movimento del prezzo, quindi in questo caso è fondamentale informarsi, oltre che sui bilanci, anche sull’insider azionario. 

Nelle ultime settimane la società è scesa del 17% a seguito dell’annuncio dell’aumento dei costi dei prodotti di circa il 20%. Per l’investitore è molto frustrante vedere il titolo con prezzo d’acquisto molto basso rispetto al valore reale della società. L’azienda ha un profitto intorno al 7,5%  e un P/E di 9,77. E’ sicuramente da tenere d’occhio in quanto Gap Inc. può col tempo espandersi a livello globale, qualsiasi modifica a livello organizzativo spingerebbe il titolo verso l’alto.

Microsoft Corp ( MSFT )

Prezzo corrente: 24,05 $
Prezzo della media a 52 settimane:  22,73 $
Dividend Yield: 2,6%

Microsoft può risultare come una delle aziende con più difetti al mondo, ma risulta essere ancora delle più importanti. Sicuramente la guerra continua con la Apple la quale è decisamente la tecnologica più grande al mondo con un fatturato attorno agli 85 miliardi di dollari, mentre Microsoft è intorno ai 68 miliardi. Ma Windows risulta ancora essere il sistema operativo dominante e il pacchetto Office è il software per il business preferito dalle imprese.
Questo dà un forte vantaggio a Microsoft tra gli utenti aziendali, nonostante gli sforzi dei concorrenti come Google ( GOOG ) e Apple.


Mentre Microsoft ha lottato per sviluppare il proprio business consumer, prendendosi una quota di proprietà di Facebook, la società si aggiudica anche un vantaggio potenziale di negoziazione per i social media di ricerca di traffico sul suo popolare motore di ricerca Bing. Inoltre un recente accordo di Microsoft con Nokia è stato un colpo di genio. Ha dato al gigante del software una collaborazione fissa con un gigante dell'elettronica di consumo a livello mondiale che ha un track record comprovato di successo.

Microsoft ha un considerevole margine di profitto del 31,7% e un rendimento sulle attività del 18,6%.

Newmont Mining ( NEM )

Prezzo corrente: $ 55.00
Prezzo della media a 52 settimane: 50,05 $
Dividend Yield: 1,40%

Gli investitori dell’oro dovrebbe sempre tenere sotto controllo il titolo di questa miniera. Con sedi negli Stati Uniti, Sud America, Australia, Indonesia, Africa, Canada e Messico, la Newmont si può definire decisamente globale. Alla fine del 2010 la società aveva 2,65 milioni di kilogrammi di riserve di oro e 4,27 milioni di kilogrammi di riserve di rame. Sempre nel 2010 i costi medi di produzione sono stati di 617$ per oncia d’oro e 1,02 $ per libbra di rame.

Con l’oro che continua a correre senza sosta, sinceramente non vi è alcun senso nel vedere i prezzi di minatori al commercio vicino al minimo della media a 52 settimane. La Newmont è una di quelle società che seguono l’andamento del prezzo delle materie prime e come tale è una scommessa leva sui prezzi dell’oro e del rame.

Nokia Corp ( NOK )

Prezzo corrente: 6,53 $
Prezzo della media a 52 settimane: 6,45 $
Dividend Yield: 6,90%

Questo è un momento di transizione per Nokia Corp e come tale vi è una forte possibilità che Nokia dovrà ridurre il suo dividendo nel prossimo futuro. Tra le altre cose, si segnala che la società ha ridimensionato il suo dividendo in modo significativo, eliminando il suo programma di riacquisto di azioni, nonostante la possibilità di acquistare le azioni a livelli molto più bassi.

Alcune vedute ottimiste sul piano del prezzo delle azioni Nokia nascono grazie ad un  potenziale rialzo dalla sua partnership con Microsoft, o da un buyout Microsoft. Siamo d'accordo, ma non riteniamo che questo cambi i rischi per gli investitori interessati al reddito Nokia principalmente a causa del dividendo.

Nokia quindi resta un gigante da seguire, ma lo abbiamo segnalato per diritto di cronaca, non ci sentiamo favorevoli ad un acquisto del titolo sul breve.

Staples, Inc. ( SPLS )

Prezzo corrente: 16,35 $
Prezzo della media a 52 settimane:  16,01 $
Dividend Yield: 2,40%

Staples è un rivenditore di prodotti per ufficio con 2.281 superstore in tutti gli Stati Uniti, 325 negozi in Canada e una minore esposizione globale. Dal fiscale del 2006 al fiscale 2010, Staples ha incrementato il proprio fatturato di 18,16 miliardi dollari a 24,55 miliardi dollari. Inoltre ha anche ampliato la propria impronta di store da 1.884 a 2.281.

Il business è un business a basso margine, e come tale, Staples ha riferito margini di profitto del 3,62% e una redditività degli investimenti del 7,3%.

Gli investitori dovrebbero prestare molta attenzione a questo titolo. L'industria al dettaglio di forniture per ufficio possono essere maturi per un altro giro di consolidamento. Secondo il 2010 Proxy, il CEO Ronald Sargent si distingue per guadagnare 35,9 milioni dollari a seguito della cessazione derivante da un cambiamento nel controllo. I pagamenti per gli altri dirigenti vanno da 6,76 milioni dollari a 10,9 milioni dollari.

Speedway Motorsport ( TRK )

Prezzo corrente: 13,73 $
Prezzo della media a 52 settimane: 12,80 $
Dividend Yield: 2,80%

La società opera attraverso le attività degli Stati Uniti. Le sue proprietà sono: Atlanta Motor Speedway, Bristol Motor Speedway, Charlotte Motor Speedway, Infineon Motor Speedway, Kentucky Motor Speedway, Las Vegas Motor Speedway, New Hampshire Motor Speedway e Texas Motor Speedway. Queste proprietà contano un totale di 870.000 in posti a sedere permanenti, 846 suite di lusso e 8.920 ettari di terreno.

Tra il 2006 e il 2010 i ricavi sono scesi da 562,1 milioni dollari a 502,2 milioni dollari. Tale diminuzione è principalmente da attribuibile ad un forte calo dei ricavi di presenze. I ricavi di radiodiffusione NASCAR sono effettivamente aumentati costantemente nel corso di tale periodo e dovrebbero fornire un pavimento solido sul prezzo del titolo.

Secondo la dichiarazione di delega più recente, amministratori e dirigenti detengono il 71,6% delle azioni ordinarie. Gli investitori dovrebbero vedere questa concentrazione della proprietà come un rischio perché limitano le potenzialità di cambiamento e creano le basi per un potenziale disallineamento tra i migliori interessi degli azionisti di controllo e azionisti di minoranza.

Mentre la società è chiaramente sensibile alla domanda dei consumatori e dei prezzi dell'energia è anche una scommessa interessante sulla popolarità del NASCAR. A queste valutazioni gli investitori dovrebbero dare un'occhiata più da vicino a questo titolo.

Goldman Sachs Group ( GS )
Prezzo corrente: 132,98 $
Prezzo della media a 52 settimane: 129,50 $
Dividend Yield: 1,0%

Parlate con qualsiasi operatore di mercato finanziario professionale e vi dirà che Goldman Sachs è la più intelligente azienda del settore. Ma al momento il pubblico degli investitori non vuole avere niente a che fare con loro. Mentre questo è in gran parte legato alla negatività generale del mercato sul futuro di crescita finanziaria. Questa cautela non è solo limitata ai singoli investitori. Per esempio, il Fondo Eric Mindich Eton Park ha posizioni di ampie dimensioni in società finanziarie come Bank of America ( BAC ), Citigroup ( C ), JP Morgan ( JPM ) e Morgan Stanley ( MS ), ma non possiede una quota di Goldman Sachs. Perché questo è importante? Beh, Eton Park non è solo uno degli hedge fund più grande del mondo, Mindich ha anche costruito la sua reputazione in Goldman Sachs.

Alcuni di questi timori potrebbero essere correlati alla nozione che il governo sta ancora cercando il modo di disciplinare e l'influenzare queste imprese. Ad esempio, Fox Business News ha riferito che Lloyd Blankfein, il CEO di Goldman Sachs, deve chiedere il permesso al Dipartimento di Giustizia americano per definire ogni singolo incarico. Anche se questo può o non può essere la cosa migliore per i mercati finanziari è chiaramente una nube sopra Goldman.

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giovedì 2 giugno 2011

10 motivi per cui il mercato americano salirà

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Down Jones, prossima fermata....20.000 punti.
Il mese dal punto di vista della borsa americana è cominciato proprio male. Tutti gli indici sono caduti come un mattone, gli investitori non sono stati in grado di vedere una sola notizia positiva in tutta la giornata ed è scattato il classico panic-selling che s'è portato giù il 90% dei titoli di tutti panieri. Subito viene in mente, con un brivido sulla schiena, il 2008, quando sembrava che non esistesse alcuna soluzione all'immediata caduta generale.

Noi la vediamo in un altro modo, come ad una pausa di riflessione, anzi di riposo, che il mercato americano si è preso dopo una lunga galoppata cominciata a Settembre 2010. Il mercato, come ognuno di noi, ha bisogno di una pausa, per recuperare dalle fatiche di tutti i giorni. Questa pausa non crediamo duri un giorno, potrebbe durare anche qualche settimana, ma siamo convinti che alla fine il Dow Jones ci regalerà quota 20000 entro Dicembre 2012.

Perchè ? Ecco dieci buone ragioni.

La politica monetaria

La stagione QE2* non è cominciata, in teoria dicono sia partita a Novembre 2010 ma a noi non sembra averne visto l'ombra. Di solito infatti lo stimolo dell'intervento federale sui conti impiega circa 6-18 mesi prima che un solo dollaro incida sull'economia degli Stati Uniti in modo significativo. Quinci ci aspettiamo che i 600 miliardi di dollari promessi da Bernanke comincino a premere sull'economia intorno alla fine del 2011.

Effetto moltiplicatore

Una volta che lo stimolo dei 600 miliardi promessi da Bernanke colpirà l'economia americana sarà come se fosse stata investita da almeno 3 trilioni di dollari. Perchè ? Semplice, per l'effetto moltiplicatore. Vi faccio un esempio, voi andato al bar e comprate per un dollaro un caffè, il barista incassato quel dollaro avrà in mano un potere d'acquisto diverso da un momento prima, ha un dollaro in più. E che cosa fa ? Esce e va a comprarsi un giornale, il giornalaio a quel punto va al supermercato e si compra del pane, il supermercato, col fatto che ha aumentato le proprie vendite decide di investire dando lavoro ad una nuova persona per sopperire alla necessità di manodopera. Il nuovo dipendente, in un momento di pausa che farà ? Si andrà a comprare il caffè. 

Le industrie sono al top
Le società non finanziarie sono ai più alti livelli di liquidità di sempre. Quasi 2 trilioni di dollari, un accaparramento di cassa messo appunto dalle industrie per essere pronte nei momenti di vacche magre. 

La riforma delle tasse
Obama è presidente ormai da 3 anni, ma sta ancora proseguendo la politica economica di Bush. Uno dei punti principali della nuova amministrazione è il taglio sulla pressione fiscale. Promesse ? Se Obama desidera la rielezione tra qualche anno allora dovrà sbrigarsi con questa riforma perchè sarà uno dei punti salienti alle prossime elezioni. 

E' il momento della spesa
Abbiamo detto prima che le casse delle industrie sono ai massimi di sempre con quasi 2000 miliardi di dollari. Una delle regole principali dei mercati è che il prezzo è governato dalla domanda e dall'offerta. La domanda negli ultimi due anni è stata decisamente bassa, ma va bene così, l'offerta ora si trova nella condizione di dover scendere nel prossimo periodo per dar spazio ai nuovi acquisti e ricordiamoci sempre che sotto il materasso ci sono 2000 miliardi di dollari di buone occasioni.

La disoccupazione
Che dire sulla disoccupazione, secondo il  Bureau of Labor Statistics i lavoratori precari sono ai livelli mai visti prima dal 2009, ma questo cosa significa ? La storia economica ci insegna che prima di assumere qualcuno a tempo indeterminato lo si tiene a “noleggio” per un certo periodo di tempo. Il fatto che i precari siano a livello così alto significa che nei prossimi mesi vedremo molti di loro ottenere un contratto per un lavoro stabile. Ogni periodo di recessione della storia ci ha insegnato questo.

I profitti aziendali
I profitti delle aziende sono alle stelle, sono ai massimi livelli di sempre. Lo sapevate che questa recessione è la prima della storia in cui i livelli di liquidità in America sono aumentati trimestre dopo trimestre ni tutto il periodo recessivo ? E come conseguenza i profitti sono ai massimi.

Gli analisti si aspettano che il Dow Jones entro il 2013, anno in cui ci aspetteremo una bolla ma ne parleremo in un altro articolo, sarà intorno a quota 20000 punti.

Ottime società a buon mercato
Ci sono molte aziende importanti, giganti dell'industria a una quota di mercato ottima. Per fare alcuni nomi per esempio la Apple (AAPL) con una liquidità intorno ai 65 miliardi di dollari, la Microsoft (MSFT) con utili sempre in crescita ma con un valore di mercato che dovrebbe essere intorno ai 50 dollari, invece viene scambiata a 25 $.

E che ne dite di Intel (INTC) che ne potrebbe valere almeno 40 di dollari e invece viene scambiata a 22 ? Queste sono solo alcuni nomi di aziende che potrebbe raddoppiare il loro valore nel giro di pochi anni perchè esistono le basi per poter fare questo salto. Ci sono alcuni titoli che potrebbe addirittura triplicare il loro valore di mercato.

Innovazione
Appena un anno fa usciva sul mercato il primo Ipad, il mondo sembrò impazzito. Si conto che sul pianeta almeno 20 milioni di persone ne posseggono uno. Cosa succederà quando uscirà sul mercato il prossimo ? Occhi aperti.

I grandi cambiamenti demografici
I grandi cambiamenti demografici modificheranno il nostro modo di investire nei prossimi 25 anni. Di questo ne parleremo più avanti, intanto volevo solo darvi un assaggio. Tenetevi aggiornati e iscrivetevi alla nostra newsletter e ne saprete di più.

La guerra tra Tori e Orsi non finirà mai.  Pensiamo a cosa è potuto succedere in un solo anno. Solo l'estate scorsa, con lo scandalo della Grecia, pensavamo che il mondo economico fosse alla frutta ed invece ? Siamo qui a parlare di una crescita del Dow Jones del 22 %.  Non lasciatevi turbare da qualche giorno o settimana di vendite per farsi prendere dal panico e correre in banca o sul proprio homebanking a vendere tutto ciò che avete investito. Se avete fatto come noi e avete investito in ottime aziende con basi solide, dividendi e crescita costante anche in periodo di crisi siete in una cassaforte.

* Di solito una banca centrale conduce la politica monetaria alzando o abbassando il suo target di tasso di interesse per il tasso di interesse interbancari. La banca centrale raggiunge il suo target tasso di interesse attraverso operazioni di mercato aperto in cui la banca centrale acquista o vende titoli di Stato a breve termine in cambio di denaro. Quando la banca centrale versa o raccoglie pagamenti per questi legami, altera la somma di denaro per l'economia, mentre simultaneamente incide sui prezzi (e quindi il rendimento) dei titoli di Stato a breve termine. Questo a sua volta influenza il tasso di interesse interbancario.

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